Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 March 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 8 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 24
Università. Presentazione
Erasmus e Globus, così i ragazzi studiano all'estero
Mentre Erasmus si prepara a compiere vent'anni, Globus spegne la prima candelina nel mondo dei soggiorni all'estero degli studenti universitari. Accanto ai ragazzi che scelgono di passare tra i tre e i dodici mesi di studio in Europa (lo scorso anno sono state assegnate 385 borse Erasmus) sono in aumento le richieste per poter vivere un'esperienza oltre oceano: l'occasione arriva da Globus, il programma ministeriale, che per la prima volta consentirà a venti universitari sardi di studiare e vivere, per alcuni mesi, in Argentina, Brasile, Stati Uniti, Cile, Cina e Giappone. i racconti Ieri, nella sala Nanni Loy di via Trentino, si è svolta la serata di presentazione del bando Erasmus 2007-2008, con 795 borse di studio a disposizione. I grandi protagonisti dell'iniziativa sono stati i ragazzi sardi che hanno già vissuto l'esperienza (in vent'anni sono stati circa tremila gli studenti partiti con Erasmus) e alcuni stranieri presenti in città dove frequentano le facoltà cagliaritane. Presentati dal pro rettore all'Internazionalizzazione, Vanna Ledda, e dalla responsabile del settore Mobilità, Anna Maria Aloi, hanno raccontato le loro storie. C'era anche l'imprenditore cagliaritano Alessio Raggio, tra i primi a studiare all'estero, in Francia, con Erasmus: «Oltre ad aver imparato la lingua - ha detto - ho instaurato dei rapporti importanti che adesso mi servono per il mio lavoro». il bando Lo studente potrà chiedere una permanenza all'estero, nelle Università che hanno raggiunto l'accordo con l'Ateneo cagliaritano, tra i tre e dodici mesi nel periodo tra il primo luglio 2007 e il 30 settembre 2008. I contributi per il soggiorno vanno dai 430 ai 560 euro mensili (dipende dal paese scelto) a cui si aggiunge il rimborso spese per il viaggio. Le domande dovranno arrivare entro l'11 aprile. Malgrado l'elevato numero di borse disponibili (795) anche nel 2006 le domande sono state 385: gli studenti hanno infatti ancora timore di perdere tempo nel loro percorso di studi e a volte preferirebbero andare fuori dai confini dell'Europa. Per questo ha fatto il suo esordio Globus: «In questi giorni - ha ricordato Anna Aloi - stanno partendo i venti studenti sardi che hanno avuto la borsa ministeriale. Intanto l'Università sta organizzando, per il 9 maggio, una festa per i vent'anni del progetto Erasmus.
Matteo Vercelli
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia Medio Campidano - Pagina 30
Sabato a Casa Zapata
Seconda giornata per Giovanni Lilliu
Ci sarà Cossiga
C'è grande attesa per il secondo appuntamento delle manifestazioni, incontri e dibattiti, sulla figura del grande intellettuale Giovanni Lilliu. Sabato prossimo nella sala convegni della sezione storica di Casa Zapata, vi sarà una riflessione sull'uomo politico, uno dei padri della Sardegna autonomistica. A far onore all'accademico dei Lincei dal 1990, saranno studiosi e rappresentanti del mondo politico tra cui l'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, lo storico Francesco Cesare Casula, Gianmario Selis, Paolo Maninchedda e Salvatore Cubeddu. La Fondazione Barumini Sistema Cultura, il Comune di Barumini e la Provincia del Medio Campidano, sono gli organizzatori delle tre giornate distinte, dedicate al grande archeologo baruminese in occasione del 93° compleanno, ai quali va il merito del grande successo di partecipazione del primo appuntamento del 13 marzo scorso. Giorno in cui Lilliu è stato accolto dal Consiglio provinciale, sindaci, vescovi, archeologi, rettori, soprintendenti, scolaresche, e tanta, tantissima gente. «Un grande studioso, ma soprattutto un grande uomo, che consegna nel 1955 alla comunità scientifica internazionale il complesso nuragico Su Nuraxi», ricorda Giorgio Murru promotore dell'iniziativa, e attuale direttore scientifico di Casa Zapata. Il monumento archeologico divenuto nel 1997 patrimonio mondiale dell'Unesco, è visitato da quas iottanta mila persone l'anno: «Trasformare la cultura millenaria di pastori e contadini ?sussurra qualcuno- in opportunità turistica ed economica, non è facile». Infatti, ancora oggi si nota la carenza soprattutto di strutture ricettive per soddisfare le richieste dei turisti. «Ritorno spesso a Barumini per ritrovare le radici per sopravvivere» afferma Giovanni Lilliu. Sabato, lo attendono con ansia per il secondo appuntamento, i suoi compaesani e tantissime personalità. La terza giornata che concluderà il programma di manifestazioni, si terrà invece venerdì 30 marzo alle 17. Come nelle occasioni precedenti, i lavori si terranno nei locali della sezione storica di Casa Zapata. Ai lavori interverranno Giuseppe Marci docente dell'Università, Paolo Pillonca linguista, i giornalisti Stefano Del Re, Gianni Filippini e Franco Siddi, lo scrittore Alberto Contu e lo storico Manlio Brigaglia, coordinati da Maria Paola Masala.
Carlo Fadda
 
3 – L’Unione Sarda
Primo Piano Pagina 2
Università
 «Per la ricerca i risultati sono in arrivo»
«I nove decimi del mio tempo - sorride Fabio Mussi - vanno via con l'impegno nel Governo: si parla solo di quel che faccio nel tempo rimanente». Cioè guidare la rivolta contro il Partito democratico. Ma guidare il ministero dell'Università e della ricerca non gli regala minori soddisfazioni, anzi: «Stiamo già prendendo decisioni d'urto, come fermare la proliferazione, direi lo sbriciolamento, delle sedi universitarie. O cambiare le regole dei concorsi. Novità importanti in un sistema che però è sottofinanziato». Il nodo-risorse è centrale, e la Finanziaria non è stata generosa: «C'è un problema per i finanziamenti ordinari - ammette Mussi - ma aumentano altri fondi: in quelli Cipe, per esempio, la ricerca passa dal 4 al 14 per cento».
 
4 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 16
Credito. Il 2 maggio l'assemblea nominerà il nuovo Cda
Sassu: «Lascio un Banco sano e torno a fare il professore»
Il 2 maggio sarà nominato il nuovo Cda del Banco e il presidente non sarà più Antonio Sassu, che tornerà a fare il professore.
«Le posso chiedere come l'ha saputo?». Inizia così il dialogo con il professor Antonio Sassu contattato per una conferma diretta dell'indiscrezione pubblicata ieri dall'Unione Sarda sulla sua rinuncia alla riconferma nell'incarico di presidente del Banco di Sardegna. Sassu si arrende subito sulla ricerca della fonte: «L'ho comunicato con una lettera ufficiale ai due soci, la Bper e la Fondazione. Non l'ho detto ad altri. Comunque la vostra indiscrezione è esatta». Antonio Sassu, economista e docente universitario con esperienze in alcune Università degli Stati Uniti, è in carica dal 3 maggio del 2001. Ha raccolto l'eredità di Bastianino Brusco cui la Bper, nell'ottobre del 1998, aveva affidato il delicato compito di risanare l'istituto. La sua opera è andata avanti fino al 27 gennaio del 2002 quando morì improvvisamente nella sua casa di Modena. Le cose al Banco andavano già meglio rispetto alle difficoltà del passato, ma è toccato ad Antonio Sassu continuare l'opera di risanamento e di trasformazione dell'istituto di credito. bilancio«Andrò via senza rimpianti e con la consapevolezza di aver fatto fino in fondo il mio dovere», dice il presidente del Banco. «Il bilancio per l'esercizio 2006 che approveremo il 30 marzo sarà molto positivo». L'impegno in banca del professor Sassu arriverà fino all'assemblea del 2 maggio poi saluterà tutti e tornerà al suo lavoro di docente universitario nella Facoltà di Scienze politiche di Cagliari: «Tornerò ad occuparmi di sviluppo. Approfondirò lo studio del sistema bancario e di quello creditizio», dice Sassu, «perché lo ritengo un sostegno importante per lo sviluppo economico dell'Isola». Ovviamente i due soci, Bper (51%) e Fondazione Banco di Sardegna (49%), hanno già le idee chiare sul candidato alla presidenza del Banco, ma il nome è ancora top secret, anche se non si esclude che si peschi ancora nel mondo universitario. assembleaCertamente l'assemblea che si terrà il 2 maggio non si occuperà solo delle dimissioni di Sassu e della sua sostituzione, ma provvederà anche ad un ampio rinnovamento del consiglio d'amministrazione che è composto di quindici membri: otto di nomina Bper, sette, compreso il presidente, indicati dalla Fondazione. Qualche indiscrezione probabilmente si potrà cogliere a fine mese quando il consiglio d'amministrazione della Fondazione, presieduto da Antonello Arru, sarà chiamato ad esaminare e approvare il progetto di bilancio per il 2006. nuovi sportelliIntanto il direttore generale del Banco di Sardegna, Natalino Oggiano, nel corso dell'incontro per l'accordo sottoscritto con Confidi Commercio, ha confermato il piano di espansione dell'istituto nella penisola. Verranno aperti nuovi sportelli in Liguria, Toscana e Lazio, regioni dove è alta la presenza della comunità sarda. Nella penisola sono già operativi gli sportelli di Civitavecchia, Ciampino, Guidonia, Velletri, Viterbo, Genova-Marassi e Pisa. Il piano prevede complessivamente l'apertura di 30 nuovi sportelli nel Centro Italia.
Gibi Puggioni
 
5 – L’Unione Sarda
Carbonia - Pagina 26
Lavori già iniziati per una sezione del Sistema bibliotecario e il museo paleontologico
L'Università nella vecchia officina
Altri quattro milioni di euro per convertire l'ex miniera
Mancava l'ultimo tassello: ora la trasformazione di un'altra fetta del complesso di edifici della vecchia miniera di Serbariu può considerarsi avviata. Sono tre i progetti elaborati dall'amministrazione comunale per ristrutturare e riconvertire il grande edificio che, con la miniera in piena attività, ospitava l'officina meccanica, il reparto torni e la forgeria. Una gigantesca "T" che verrà divisa in tre ali destinate ad accogliere rispettivamente la sede staccata dell'Università di Cagliari, una sezione del Sistema bibliotecario interurbano del Sulcis e il Museo paleontologico "Martell". La bibliotecaL'ultimo progetto a spiccare il volo è stato quello della biblioteca. Proprio lunedì (dopo il via libera della Giunta) i tecnici del Comune hanno depositato alla Regione il progetto esecutivo per la ristrutturazione dell'ala dell'edificio destinata ad accogliere una delle sezioni nella quale si articola il Sistema bibliotecario che accomuna una quindicina di Comuni della provincia. La presentazione del progetto precede l'organizzazione della gara d'appalto. Sono disponibili le risorse: un milione e 50 mila euro. La Regione stanzia 850 mila euro, il resto arriva dal bilancio del Comune. L'UniversitàUn inter che è stato già espletato per quanto riguarda il secondo progetto elaborato per realizzare quella che sarà la sede decentrata dell'Università di Cagliari. In questo caso è disponibile un finanziamento che si aggira attorno al milione e mezzo di euro. L'appalto è già stato espletato, all'impresa vincitrice non resta che allestire il cantiere e avviare i lavori. Il "polo" universitario avrà una sede dedicata sia all'attività di ricerca che a quella didattica visto che un accordo di programma con il Comune prevede la possibilità di organizzare master post laurea ma anche corsi di specializzazione e di laurea breve. Il museoFervono già, invece, i lavori per il Museo paleontologico al quale è stata riservata la terza ala del grande edificio. Si tratta di dare una sede consona alla struttura fino ad ora "sacrificata" nei locali angusti e inadeguati di via Campidano. Per la nuova sede del museo lo stanziamento supera il milione di euro. Così che, in totale, il "recupero vecchie officine" sarà un'operazione da quattro milioni di euro, circa otto miliardi delle vecchie lire. La ricerca«Mettiamo così un altro tassello del progetto di valorizzazione della Grande miniera di Serbariu - è stato il commento del sindaco Tore Cherchi -, un tassello importante perché consentirà di alimentare le attività legate allo studio e alla ricerca». Tra l'altro l'ala destinata all'Università, dovrà accogliere anche i servizi comuni sia all'Università che al Centro del congressi realizzato accanto all'edificio della Lampisteria in cui ha sede il Centro Italiano per la cultura del carbone.
Sandro Mantega
 
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Impegno di Soru e Dirindin
«Assunti entro maggio i precari del Policlinico»
A maggio tutti i lavoratori riavranno il loro posto di lavoro. «Chi ha lavorato per venti mesi al Policlinico ha diritto ad essere stabilizzato all'interno della nascente Azienda Mista». Lo hanno garantito il presidente della Regione Renato Soru e l'assessore alla Sanità Nerina Dirindin dopo le forti insistenze di tutti i capigruppo in Consiglio regionali che avevano preso a cuore le sorti dei 128 precari. Dopo mesi di proteste, di notti all'addiaccio sotto le tende davanti al Consiglio regionale di via Roma. Dopo lo sciopero della fame e le catene al collo dentro il Palazzo, ieri sera i precari del Policlinico hanno fatto festa. «Dopo lunghe trattative conclusesi solo nella serata di ieri è arrivata la soluzione tanto auspicata», hanno spiegato Gianfranco Angioni e Andrea Piras della Confsal/Cisapuni. «Hanno modificato i due emendamenti che a priori ci escludevano. In primis, la clausola che chi di noi ha lavorato almeno venti mesi potrà fare il corso di aggiornamento». Il corso, se non ci fosse stata la correzione all'emendamento, sarebbe stato rivolto a tutti i disoccupati sardi senza però tenere conto dell'esperienza maturata all'interno del Policlinico. «Faremo entro le prossime settimane il corso utile al reinserimento e poi a maggio rientreremo di diritto a lavoro», hanno sottolineato altri scioperanti, a questo punto ex. Non costretti a umiliarsi per la richiesta di lavorare. Accanto a loro in tutte le fasi della protesta, anche i precari degli altri dipartimenti universitari che con l'azienda mista temono di perdere per sempre il loro lavoro: Santissima Trinità, Binaghi, San Giovanni di Dio, Macciotta, Is Mirrionis. «Stare accanto ai pazienti, in sala operatoria, in visite specialistiche, riordinare le camere, passare il vitto, ritirare i farmaci», ha concluso Gianfranco Angioni. «E ancora pulire le sale operatorie, portare le provette nel laboratori, ritirare i referti e tanto altro. Senza di noi gli ospedali non funzionerebbero e i primi a pagarne lo scotto sarebbero i malati».
Beatrice Saddi

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Le vicende sassaresi frenano la partenza 
Azienda mista pronta soltanto a Cagliari 
CAGLIARI. Non per scherzo la data di nascita dell’azienda mista era stata fissata al primo aprile, ma non soltanto per evitare riti scaramantici è già spostata due volte: al primo maggio e, si dice, anche al primo giugno. Quest’ultima data giunge da Sassari, dove c’è il nocciolo del problema a proposito dell’avvio dell’azienda mista. Come è noto in Sardegna ce ne saranno due perché tante sono le facoltà di Medicina. Però a Sassari la parte universitaria e quella ospedaliera non avrebbero ancora trovato un accordo. Nel capoluogo del nord Sardegna si racconta che sono proprio gli universitari a non voler cedere di un passo su alcune richieste. A Cagliari è una storia nota, ma del tutto superata. Asl 8 e Università hanno stilato un elenco esatto e condiviso di tutti i beni (immobili, attrezzature) che dovranno confluire nell’azienda mista.
 Non si è ancora parlato del personale, i dipendenti avranno facoltà di optare per l’ospedalone universitario o per l’apparato pubblico regionale. La prossima tappa sarà la nomina del direttore generale sul cui nome ci si deve accontentare delle illazioni, tutte piuttosto scontate perché nascono dalla carrellata degli aventi titolo che in passato sono arrivati a un passo dalla nomina. Si escludono gli ex manager. Per ora.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Microcitemico: chirurgia e forse clinica Macciotta 
Un ospedale del bambino
Rischio del bis al policlinico? 
CAGLIARI. L’ospedale Microcitemico una volta finiti i lavori in corso risulterà quasi raddoppiato: da 8 mila metri passerà a 14 mila. Lo scopo è farne un ospedale del bambino e per le malattie rare. Qui verrà trasferita la chirurgia pediatrica ora al Santissima Trinità, qui dovrebbe confluire anche tutto ciò che costituisce la clinica Macciotta (universitaria) e poi la pediatria di Iglesias. La scelta risponde a una richiesta diffusa degli operatori pediatrici di costruire un’assistenza completa e integrata per la cura delle patologie infantili.
 La scelta dell’Asl 8 non è stata fatta in solitudine: ricalca le indicazioni del piano sanitario. Ma questo probabilmente non basterà a risolvere il rebus saltato fuori dopo l’ultima indiscrezione trapelata dai santuari universitari: l’ateneo ha deliberato il trasferimento della clinica Macciotta in un blocco del policlinico di Monserrato dove verrà allestito un dipartimento materno-infantile (si trasferirà anche l’ostetricia-ginecologia?). Il rischio del doppione è elevato perché anche al Microcitemico c’è un segmento ben sviluppato sulla diagnosi prenatale e non soltanto in questo campo c’è la possibilità che le discipline si intersechino.
 
 
 

Questionnaire and social

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