Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 February 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 2 articoli della testate giornalistica La Nuova Sardegna  


1 - La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Sassari
Nuovi locali a Scienze Politiche: il polo giuridico diventa realtà
SASSARI. La facoltà di Scienze politiche potrà usufruire di nuovi locali. Si tratta degli spazi di viale Mancini, disponibili dopo una lunga attesa causata da un contenzioso con l’impresa. Scienze politiche, facoltà diretta dal preside Virgilio Mura, potrà così contare sulla struttura che ospitava le cliniche di Dermatologia e Otorinolaringoiatria. Gli studenti avranno a disposizione nuove aule e nuovi spazi nell’ala attigua all’attuale complesso didattico, anch’esso compreso nel cosiddetto «Quadrilatero». Nella nuova sede si trasferiranno gli uffici della presidenza, mentre la segreteria studenti rimarrà nei locali di piazza Università. In viale Mancini, nell’ex Dermatologia, verrà allestita un’aula informatica e sarà creato un laboratorio multimediale.
Il trasferimento del personale docente nei nuovi spazi premetterà la realizzazione di un unico polo universitario a carattere giuridico-politico-economico che sarà ultimato con la facoltà di Economia. La volontà di concentrare le risorse in un’unica sede è confermata dalla presenza, nel complesso di viale Mancini, della biblioteca interfacoltà Pigliaru.
Istituita nel 1992 sotto la guida del preside Mura, con un breve interludio del compianto professor Da Passano, Scienze politiche si è ritagliata un ruolo significativo nell’ateneo turritano, a partire dal corso tradizionale, con i vari indirizzi e, in seguito, con il corso di laurea in Scienze della comunicazione, che resta l’unico nell’isola con questa precisa denominazione e, ancora con il master in Giornalismo, diretto da Rosario Cecaro, e con la laurea specialistica in Editoria.
Attualmente l’offerta formativa propone cinque corsi di laurea e i master in Statistica applicata e in Turismo. Periodicamente la facoltà organizza anche corsi di formazione, ad esempio quello su «Donne, politica e istituzioni» - giunto alla terza edizione e curato dal Antonietta Mazzette - e il corso Urp per addetti stampa della pubblica amministrazione. La facoltà è indirizzata anche nei programmi di mobilità per gli studenti, con incentivi rappresentati da decine di borse di studio per la permanenza in alcune delle principali università europee attraverso il progetto Erasmus.
Marco Deligia


2 - La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Attualità
Alle ricerche partecipano anche italiani. Raccolti dati dall’esame di 2000 famiglie
Scoperto il gene dell’autismo
Aperte nuove strade al trattamento della malattia

ROMA. Una mappatura senza precedenti del Dna di circa 2.000 famiglie con soggetti colpiti da autismo, ha permesso di scoprire un nuovo gene coinvolto nella malattia e una regione cromosomica a sua volta con un ruolo nello sviluppo di questo disturbo neurologico. Una scoperta fondamentale, che apre la strada, a lungo termine, all’individuazione di nuovi trattamenti contro la malattia.
Riportati sulla rivista Nature Genetics, si tratta degli importanti risultati del più ampio studio di genetica dell’autismo mai condotto finora, realizzato in seno al ‘Progetto Genoma Autismo’. Il Progetto, lanciato nel 2002 dal Consorzio di studio sull’Autismo, vede la partecipazione di scienziati di tutto il mondo, ed anche una presenza italiana con il gruppo di Elena Maestrini, del Dipartimento di biologia evoluzionistica Sperimentale dell’Università di Bologna, e anche il supporto di Telethon. Un enorme lavoro di gruppo che dal 2002 accomuna 120 scienziati di 19 Paesi provenienti da più di 50 Istituti di ricerca diversi, che hanno fatto nascere il consorzio AGP. L’intenso studio sul genoma di 1.168 famiglie con almeno due membri colpiti da disturbi autistici, ha permesso di individuare il coinvolgimento del gene per la proteina neurexina 1 e una regione del cromosoma 11, probabilmente sede di altri geni ancora da scoprire, a loro volta coinvolti nella genesi della malattia. Il mega progetto sull’autismo prevede varie fasi: la prima, appena conclusa, di analisi preliminare del DNA delle circa 1200 famiglie con almeno due casi di autismo; una seconda fase, che sta per partire, in cui si analizzerà il Dna ancora più nel dettaglio, con una risoluzione maggiore, e si cercherà di correlare i difetti genetici trovati con le manifestazioni cliniche dei pazienti. Lo studio ha utilizzato una tecnologia sofisticata, chiamata ‘gene-chip’, per ricercare le caratteristiche genetiche che accomunano gli individui affetti da autismo.
L’analisi dei dati ottenuti ha quindi portato all’individuazione di un gene difettoso nei soggetti autistici, appunto quello per la neurexina 1, una proteina importante del sistema nervoso con un ruolo nella trasmissione del messaggio nervoso e nell’apprendimento. Passando al setaccio il Dna delle famiglie, gli esperti hanno anche individuato una nuova regione’sospetta’ sul cromosoma 11, in cui sperano di isolare altri geni complici.
L’autismo è una complessa malattia neurologica che si manifesta in sei bimbi ogni 1000, i quali hanno difficoltà nelle relazioni sociali, anche nei rapporti con i propri cari.

Questionnaire and social

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