Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 January 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli della testate giornalistiche L’Unione Sarda e Campus



1 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis Pagina 48
Carbonia
Sportello itinerante tra le scuole per scegliere la facoltà universitaria
Quale facoltà universitaria scegliere? È un quesito fondamentale che può determinare il futuro di un giovane impegnato nel proseguimento degli studi. Per non lasciare al caso o ai condizionamenti errati una simile decisione, la Provincia ha deciso di inaugurare un nuovo servizio, lo Sportello itinerante dell’orientamento universitario. Il tour operativo partirà domani dal Liceo "Gramsci-Amaldi" di Carbonia, dove una equipe specializzata comincerà ad incontrare gli studenti dell’ultimo anno di corso. Illustrerà loro tutte le possibilità dell’offerta universitaria regionale, nazionale ed europea. «I ragazzi - precisa l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Tiziana Frongia - potranno esporre i quesiti più svariati agli esperti in un’aula dove, in pochi per volta, potranno ottenere risposte personalizzate». La novità dell’iniziativa è, infatti, non solo quella di portare direttamente a scuola le informazioni necessarie sul proseguo degli studi ma anche fornire ai giovani il tempo e la serenità necessaria per operare delle scelte da cui dipenderà il loro futuro. Le informazioni riguarderanno anche le opportunità che il diritto allo studio concede agli studenti pendolari, come gli alloggi universitari e le borse di studio. Il proseguirà tutte le settimane sino al 23 aprile con il Nautico e le Magistrali di Carloforte. (a. s.)
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
A rischio 128 posti di lavoro
Policlinico, la rabbia dei camici bianchi: «Vogliamo certezze»
A rischio i 128 posti di lavoro degli ausiliari del Policlinico di Monserrato. Ma anche quelli dei medici, infermieri, dei componenti del personale voluti dall’Università ma con contratti a tempo determinato. Oggi saranno tutti riuniti sotto il palazzo della Regione per gridare il loro no a eventuali tagli al personale. A sollevare ulteriori incertezze, la nascita annunciata dell’Azienda mista ospedaliera che vedrà in gioco anche la Regione: che fine faranno - si domandano molti camici bianchi - quelli che già lavorano in ambito ospedaliero? Per ora, non ci sono risposte tranquillizzanti. «I 128 agenti sociosanitari l’anno scorso hanno partecipato a un concorso pubblico che parlava di tempo determinato senza fissare una data», ricorda Arturo Maullu, segretario generale nazionale sindacato Cisal. «Vinto il concorso - prosegue - si è passati alla rotazione che per alcuni è durata tre mesi, per altri nove, e per i più fortunati anche oltre. Ma senza un criterio». Un altro fronte caldo e quello dei medici specialistici con un contratto libero professionale: «Guadagnano solo 1200 euro al mese», sottolinea ancora Arturo Maullu. «Sempre in bilico senza sapere nulla sul loro futuro. Ma nella pubblica amministrazione un concorso pubblico deve avere dei termini, specificati nel bando dall’Università». Con l’Azienda mista in arrivo, altro tema, altro scandalo. Come spiega ancora il segretario della Cisal: «I lavoratori non li sta pagando l’Università ma il Policlinico. Ed è illegale. Deve essere fatta chiarezza». Temi forti che oggi finiranno sotto il palazzo della Regione con un coro di proteste. «Noi siamo gli ausiliari, quelli che ogni anno lavorano al massimo sei mesi, per poi fare ruotare gli altri nella graduatoria fissata dall’Università», rilevano Gianfranco Angioni, Francesco Locci, Andrea Piras, portavoce anche degli altri 125 giovani nelle loro stesse condizioni di precariato. «Il nostro è un contratto a tempo determinato e parziale ma che ci mantiene e fa vivere le nostre famiglie, anche se con pochi soldi. Per restare nella graduatoria», concludono, «non abbiamo potuto partecipare ad altri concorsi o fare altre esperienze, e magari ora ci fanno finire su una strada, sostituiti da chi ha più punteggio di noi. Vogliamo rispetto e non vogliamo avere lavorato per nulla». (b. s.)
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 17
Genneruxi. Il ragazzo era precipitato da un balcone
Morte dello studente belga, «Padroni di casa a processo»
A distanza di 14 mesi dalla morte di Thomas Laurent, il giovane studente belga di 19 anni caduto dal sesto piano di un appartamento a Genneruxi, il sostituto procuratore della Repubblica Guido Pani ha chiuso l’indagine e chiesto il rinvio a giudizio di Antonio Depau e Filippo Cogoni, rispettivamente proprietario della palazzina e dell’abitazione in via Tel Aviv 81 nella quale è avvenuta la tragedia. I due, che devono rispondere di crollo e omicidio colposo, si presenteranno davanti al giudice per le udienze preliminari Alessandro Castello il 29 gennaio. il sequestro Il pm aveva subito messo i sigilli all’abitazione e aperto un’inchiesta per omicidio colposo, inizialmente contro ignoti, e incaricato alcuni consulenti tecnici di valutare se anche chi aveva costruito e progettato l’edificio avesse rispettato tutte le norme di sicurezza, senza dimenticare gli interventi di manutenzione straordinaria da effettuare a cadenza regolare. Un passo obbligato, visto il modo in cui era morto il ragazzo. la disgrazia Thomas Laurent quella sera si trovava al sesto piano della palazzina, in un appartamento occupato da alcuni mesi da cinque ragazzi (tre belgi e due spagnoli) e all’interno del quale era in corso una festa tra studenti arrivati in città con i programmi di scambio interculturale. Si festeggiava il compleanno di un coinquilino di Laurent. Poi, alle 23,30, la disgrazia, col giovane che si appoggia alla copertura fatta a nido d’ape del terrazzino e il muro che cede di schianto non reggendo il peso del corpo del giovane. Laurent, precipitato per circa 20 metri, sarebbe morto dopo neanche 5 minuti di agonia. il sequestro Il sequestro dello stabile fu conseguente per due motivi precisi: era necessario accertare come mai il muro di quella palazzina, costruita negli anni ’80, aveva ceduto così nettamente, e si doveva capire di chi eventualmente fossero le responsabilità. Quattro giorni dopo il sequestro, era stato iscritto nel registro degli indagati il proprietario dell’appartamento, Filippo Cogoni. i progetti Ma l’inchiesta proseguì con lo studio dei progetti relativi alla costruzione della palazzina: gli inquirenti volevano capire se il crollo del muro potesse essere dipeso dal fatto che era assicurato a terra solo da due binari laterali in acciaio. Forse la struttura a nido d’ape andava fissata in maniera differente, comunque in modo tale da consentire una maggiore resistenza. Intanto la famiglia del giovane si era affidata all’avvocato Giovanni Cossu per seguire tutti gli sviluppi della vicenda. Alcuni mesi fa è finito sotto accusa anche Depau, proprietario di tutta la palazzina. Ora la palla passa al giudice.
Andrea Manunza



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4 - Campus
Un’Olimpiade...Unica
Cagliari dà il suo contributo a Pechino 2008

8 gennaio 2007 - Chi l’avrebbe detto, che dietro ai successi degli atleti cinesi ci fosse lo zampino dell’Università di Cagliari?
Nei giorni scorsi la Scuola di specializzazione in Medicina dello sport dell’ateneo isolano ha firmato un importante accordo per l’avvio di progetti comuni di ricerca con la Capital Sports University di Pechino: obiettivo, la realizzazione di protocolli sperimentali su atleti di fama mondiale che rappresenteranno la Cina alle prossime Olimpiadi. Che nel 2008 si svolgeranno proprio a Pechino.
«Si tratta di un accordo che offre grandi soddisfazioni ed enormi potenzialità - ha commentato il prof. Alberto Concu, direttore della Scuola di specializzazione - con cui poter mettere a frutto le diverse competenze acquisite dai rispettivi scienziati e ricercatori. La Cina, infatti, sta pubblicando sempre più sulle riviste scientifiche internazionali grazie ai grandi investimenti che il Governo sta attuando in vista delle Olimpiadi, con una grande dotazione di mezzi e tecnologie. Oltre che di atleti di indiscusso talento mondiale».
Entro il mese di febbraio decollerà la fase inziale della collaborazione, con l’attivazione dei primi protocolli sperimentali che si sdoppieranno tra i laboratori dell’ateneo cagliaritano e quelli dell’università pechinese, sede degli allenamenti della Nazionale olimpica cinese in vista dell’edizione 2008.
Matteo Scerri

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