Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 June 2007

Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 13 articoli delle testate giornalistiche: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna e Il Sardegna
 


   
 

1 - L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Mistretta: «Sulle tasse si decide il 20 luglio»
Università. Intanto la Margherita firma una proposta per raddoppiare i fondi
Il rettore dell’ateneo di Cagliari, Pasquale Mistretta, ha congelato i preannunciati aumenti delle tasse universitarie. La decisione verrà assunta il prossimo 20 luglio. «Non sono disponibile e non è mia intenzione fare le barricate sugli aumenti delle tasse universitarie», ha dichiarato Mistretta durante un’audizione di fronte alla Commissione della Pubblica istruzione e cultura del Consiglio regionale, presieduta da Peppino Balia (Sdi). Il rettore ha poi spiegato i problemi di gestione dell’ateneo, che sostiene spese onerose per i servizi agli studenti e dispone di risorse limitate, ma ha fornito dati «per sfatare la convinzione - ha detto - che in Sardegna si studia male». Gli studenti, nella gestione dell’università sono inoltre particolarmente attivi «ed per loro nutro un grande rispetto». «Ma se non ci sono fondi sufficienti per la gestione corrente per i quali altri soggetti non possono intervenire è necessario che qualcuno se ne faccia carico», ha aggiunto Mistretta, ricordando gli aumenti annunciati, che ammontano a 83 centesimi di euro per gli studenti di prima fascia, a più basso reddito, e a 14 euro per la seconda fascia. «Questo ateneo è cresciuto con gli studenti e per gli studenti, ma siamo in affanno. Il problema - ha detto - è che il numero di docenti, di ricercatori, di studenti è nel corso degli anni molto simile, e tuttavia ultimamente sono fortemente lievitate le spese a causa del forte ridimensionamento del potere di acquisto». la propostaRaddoppiare i fondi a favore dell’università fino al 2009 e prevedere lo stanziamento di cinque milioni di euro per il 2010. Questo in sostanza il contenuto della proposta di legge della Margherita ha presentato ieri mattina: i consiglieri regionali della Margherita chiedono in particolare che la Regione intervenga sui tagli imposti dalla finanziaria nazionale, che rischia di mettere in ginocchio tutte le università e ricade soprattutto sugli studenti meno abbienti.  
 
2- L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari - Pagina 21
Sicurezza, la sfida del Porto canale
Congegni elettronici e informazione per tutelare i lavoratori
Si tratta di uno speciale apparecchio che l’operatore porta con sé mentre lavora.
Esperti a confronto in un seminario alla facoltà di Ingegneria sui sistemi di trasporto
Il Porto canale avrà un nuovo sistema di sicurezza a tutela dei lavoratori. L’impiego di congegni elettronici per salvaguardare dipendenti che devono lavorare a stretto contatto con i macchinari è stato annunciato dall’amministratore delegato della Cict (società che gestisce i servizi dello scalo) Alessandro Becce a margine del seminario specialistico «I sistemi di trasporto tra manutenzione e gestione aziendale» organizzato dalla facoltà di Ingegneria e dal Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità (Cirem). Ferrovie, bus, movimentazione merci: sono settori nei quali la manutenzione è una parte vitale e, pertanto, com’è stato spiegato, dev’essere prevista nei dettagli già in fase di progettazione. Nuovi SistemiIl rappresentante della società che gestisce lo scalo commerciale ha annunciato: «Stiamo lavorando molto sugli aspetti della sicurezza e del rispetto dei lavoratori, sulla base del principio della centralità della persona nell’ambiente di lavoro. Si parte proprio dalla manutenzione per garantire efficienza e un’adeguata informazione». Poi ha illustrato come cambierà il sistema della sicurezza nel Porto canale: «Negli impianti di La Spezia stiamo già sperimentando un nuovo sistema di sicurezza. Si tratta di un apparecchio che l’operatore porta con sé. Quando la distanza tra lui e una gru in movimento, o una situazione di pericolo scende al di sotto del livello di sicurezza riceverà un segnale di avviso. Questo sistema sarà esteso a tutti i terminal del gruppo, compreso Cagliari», aggiunge il rappresentante dell’azienda, e annuncia che la Cict sta investendo anche sull’ergonomia del posto di lavoro: si tratta, come ha anticipato, di nuovi sedili e di un programma per offrire assistenza all’operatore che lavora nella gru. I tempi per l’ingresso di queste nuove tecnologie non sono stati ancora definiti, ma come ha fatto intendere Becce la strada è già stata imboccata. la manutenzioneIl concetto di sicurezza è, inoltre, sempre legato a quello di una corretta manutenzione degli impianti. Manutenzione che oggi viene programmata già nella fase di progettazione, come ha sottolineato il docente di Impianti e sistemi aerospaziali al Politecnico di Torino Sergio Chiesa: «Questo significa influire sul progetto in modo che i guasti si verifichino di meno e in modo che sia più facile fare manutenzione», ha spiegato. «L’importanza della manutenzione è sempre crescente in particolare per beni durevoli, ossia prodotti complessi e con lungo ciclo di vita, sistemi interconnessi con altri sistemi». Gli aspetti legati alla manutenzione sono temi che, come ha spiegato il rappresentante dell’Università e docente di Progettazione di sistemi di trasporto Paolo Fadda rivestono una notevole importanza in tutti i settori. «Come quello del sistema ferroviario e del trasporto pubblico locale, soprattutto alla luce della nuova normativa regionale in materia». la progettazioneL’obiettivo del seminario, rivolto sia a studenti, sia a operatori del settore delle manutenzioni appartenenti al settore pubblico e privato, è fornire le conoscenze per una migliore e più efficiente organizzazione degli interventi, che, come ha ribadito l’esperta Sabrina Corpino, dovrebbero essere previsti nel momento in cui si progettano i sistemi: «Prima di tutto bisogna sottolineare il rapporto tra manutenzione e affidabilità. Finora questi argomenti sono stati molto sottovalutati, ma sono in grado di garantire notevoli vantaggi in termini di prestazioni. Possono quindi garantire manutenibilità, manutenzione e affidabilità». I nuovi ausili che provengono dalle tecnologie informatiche sono già oggi in grado di offrire tutte le soluzioni avanzate di cui la progettazione ha bisogno. Nicola Perrotti, Unioneonline
 
3 - L’UNIONE SARDA
Commenti - Pagina 16
Docenti presi per stanchezza
Disposti a promuovere gli analfabeti
La maggior parte dei problemi della scuola elementare in Sardegna si amplificano e si aggravano nella scuola media. In genere, i professori si lamentano del fatto che la scuola elementare invii loro molti ragazzi senza la preparazione minima necessaria per affrontare con consapevolezza gli studi per i quali si richiede un impegno maggiore rispetto a quello al quale sono stati abituati. Per molti alunni, la situazione di distacco tra ciò che dovrebbero sapere e ciò che sanno si aggrava per il fatto che essi non possono partecipare al loro processo di apprendimento nelle stesse condizioni di altri coetanei. Infatti, alcuni studenti fanno parte di famiglie con componenti dotati di cultura adeguata e disponibili a seguirli nello studio a casa e ad aiutarli a fare i compiti. Altri, purtroppo sono la maggioranza, non hanno questa fortuna. Penso che la Pubblica Amministrazione debba provvedere con urgenza a colmare questa lacuna. Ritengo che nelle scuole elementari, nelle medie e almeno nel primo biennio delle superiori, debba essere istituito un sistema di tutoraggio, nel quale far operare insegnanti ben pagati, capaci di seguire nello studio e nello svolgimento dei compiti gli studenti che non possono avere tale assistenza a casa loro. In tal modo si eliminano odiosi e ingiusti elementi di differenziazione culturale e sociale e si può chiedere a ogni studente di rendere conto del modo in cui spende i propri talenti, senza consentirgli di accampare giustificazioni, che oggi risultano talvolta valide e inattaccabili. Dopo le medie, si pensa che l’iscrizione a una determinata scuola superiore sia il frutto di una scelta meditata che, pur tenendo conto della razionalità limitata di tutte le decisioni e delle incertezze connesse con l’adolescenza dei ragazzi, sia motivata da un’aspirazione, un sogno, una tendenza, un obiettivo che si vuole fortemente raggiungere. Purtroppo, questo comportamento riguarda pochissimi. La gran parte sceglie la scuola in base ad altre motivazioni: si trova nel luogo in cui abito, ci va questo amico o amica, ci sono professori buoni (che promuovono tutti), fanno ogni anno la gita scolastica in tutte le classi, fanno molte assemblee (giorni di vacanza) e molti scioperi. Altre volte, la scelta viene fatta per evitare un ostacolo vero o presunto: mi iscrivo al liceo nell’indirizzo tale, non perché mi piaccia, ma solo perché non si studia il latino, ovvero si studia meno matematica, e così via. In Sardegna, in relazione al numero di abitanti, è presente un numero soddisfacente di istituti superiori. Alcuni di essi sono ubicati in centri abbastanza vicini tra loro. Ebbene, non pochi studenti svogliati e impreparati ricattano i professori dicendo loro: dovete promuoverci, altrimenti l’anno prossimo cambieremo scuola e voi perderete il posto di lavoro, o avrete una contrazione di ore, o sarete costretti ad avere due spezzoni di insegnamento in due o tre scuole distanti tra loro. Di fronte a questa prospettiva, alcuni (comunque non pochi) professori, a prescindere dall’esistenza o meno del ricatto, sono disposti a promuovere gli analfabeti. La dimostrazione di quanto affermo risulta da lavori in mio possesso, scritti da persone che hanno conseguito un diploma di maturità, nei quali la lingua italiana viene brutalmente massacrata. Tali professori, se risultasse utile ai loro scopi, promuoverebbero anche i paracarri, i quali hanno comunque il pregio di stare in piedi. Come possono la scuola, le famiglie, le istituzioni, i contribuenti, accettare certi comportamenti? Al fine di evitare queste situazioni incresciose, gli insegnanti che hanno solo uno spezzone di cattedra o sono costretti a operare in due scuole distanti, potrebbero essere utilizzati in una sola scuola, nell’attività di tutoraggio alla quale ho accennato in precedenza, al fine di attenuare il triste fenomeno degli abbandoni e contribuire a far crescere sul serio le conoscenze degli studenti, le cui carenze, soprattutto in termini di cultura generale, sono purtroppo enormi. Alcuni studenti di terza superiore, interpellati due anni fa, non avevano idea di quando e dove fosse morto Napoleone e l’unica poesia che sapevano a memoria era San Martino (per loro, tuttavia, non si trattava di una poesia di Giosuè Carducci, bensì di una canzone di Fiorello intitolata La nebbia agl’irti colli). È certo che si può vivere bene e avere successo anche senza conoscere le poesie. Ma forse si vive in maniera più consapevole sapendole. O no? Franco Cabras, Università di Cagliari 
 
4 - L’UNIONE SARDA
Provincia Gallura - Pagina 39

notizie in breve
Tempio Medici e radiologia
Si terrà a partire dalle 9 di domani, il congresso internazionale che porterà a Tempio docenti universitari e medici radiologi di diversi Paesi europei. Il convegno è dedicato allo studio di alcune apparecchiature il cui utilizzo potrà contribuire in maniera determinante alla lotta contro i tumori. Responsabile scientifico del corso è Stefano Profili, primario del reparto radiologia all’ospedale di Tempio.
a. b.
 
5 - L’UNIONE SARDA
Prima Pagina - Pagina 1
Le difficoltà e le speranze Scuola, tutti i disagi degli studenti sardi
Normalmente ci si occupa della scuola a settembre, alla ripresa delle lezioni. O a giugno, "la notte prima degli esami", che fa tanto nostalgia della giovinezza. Invece bisognerà impegnarsi da subito. Perché la scuola sarda è stata classificata tra le più scadenti. Perché anche dall’Italia arrivano storie di insuccessi e di frustrazione. Perché il problema riguarda tutte le società occidentali. Se corrispondesse anche solo in parte alla verità quella statistica - secondo la quale la costruzione dei valori dei giovani sarebbe determinata per il 70% dai mass media, lasciando il restante 30% alla famiglia, alla scuola, alle associazioni ed alla chiesa ? significherebbe che gli adulti non sanno più come guidare i loro giovani. Urge intervenire, affrontando il fenomeno generale così come si specifica nelle differenti realtà. Come? Per la Francia Sarkozy ha deciso che l’autorità e il merito rappresenteranno il punto di attacco contro quello che lui definisce "lo spirito del ‘68". E’ probabile che in Italia qualcuno ci stia pensando e si avvii lungo quella strada. Chi non ha figli nelle scuole superiori forse non si è accorto che questo è stato il primo anno senza occupazioni. Dopo quarant’anni. Quando chi ha dato inizio alle battaglie nella scuola è ormai nonno, i nipoti smettono. Perché contestare l’autoritarismo se non c’è più l’autorità? Ed il merito, del giovane "capace e meritevole", garantisce l’eguaglianza nell’accesso alle professioni più qualificate? La questione è complessa, si interverrà per aggiustamenti, in tempi non brevi. In Sardegna ci si muove attraverso i canali istituzionali della scuola di Stato, con l’input che arriva da Roma, e attraverso la legge regionale in fase di revisione nel nostro Consiglio. Due sembrano gli scalini dove inciampano i nostri ragazzi. Il primo grande abbandono, tra i 240.000 studenti sardi, si registra nel passaggio ai primi due anni delle medie superiori. La scuola delle nostre 39 città, dove gli studenti di 298 comuni si spostano quotidianamente, boccia il curriculum scolastico iniziato soprattutto nei paesi. Solo il 39,5 per cento degli studenti della scuola superiore viene promosso senza debiti formativi, il 24,5 per cento viene bocciato. Abbandoni e ripetenze, evitati nelle elementari e nelle medie, saranno il destino di parte significativa dei ragazzi nel quotidiano pendolarismo verso le città. Si noti bene: in questa fase della vita scolastica non c’entra il reddito, la Regione tramite i Comuni paga libri e viaggi quasi a tutti. E’ questione della scuola delle nostre comunità, nel rapporto con le famiglie, con l’ambiente, con quanto di costruttivo e di utile esso è in grado di trasmettere alle nuove generazioni. L’altro scalino di inciampo è il passaggio dal diploma all’università, i cui test falcidiano anche gli esiti più brillanti ottenuti nelle medie superiori e dove circa uno studente ogni cinque abbandona ai primi due anni. Per idiosincrasia ai test? Quale esito della scarsa preparazione precedente? Per scoraggiamenti variamente motivati? E’ l’università che sforna gli insegnanti. Non bisognerà tenerla fuori da un’attenta valutazione. Se si intende intervenire presto e bene. Della scuola ci ricordiamo solo quando riguarda i nostri figli. Ma le conseguenze dei suoi guai le paghiamo tutti.
Salvatore Cubeddu
 

 

 
6 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
Università. E i Dl chiedono più finanziamenti 
Mistretta alla Regione: le tasse sono congelate 
Il sito web dell’ateneo al secondo posto nella classifica nazionale 
Cagliari. Pasquale Mistretta è stato chiaro: «Non farò le barricate per gli aumenti delle tasse. La decisione, a questo punto, è rinviata al 20 luglio», lo ha detto Pasquale Mistretta nell’aula della commissione Pubblica istruzione del Consiglio regionale. Intanto la Margherita ha chiesto alla Regione di raddoppiare i fondi per l’internazionalizzazione dell’università e, infine, il sito dell’ateneo s’è classificato al secondo posto, dietro Siena, nella classifica nazionale.
Il rettore. «Siamo in affanno nei conti», ha detto il rettore ma non ha nessun intenzione di arrivare allo scontro frontale con gli studenti sulle tasse universitarie. «A metà luglio avrò un altro confronto con i rappresentanti studenteschi e soltanto dopo prenderemo una decisione». In altre parole, da qui a venti giorni le tasse non aumenteranno.
La Margherita. La proposta di legge presentata in Consiglio regionale, primo firmatario Simonetta Sanna, prevede lo stanziamento di cinque milioni per i 2010 a favore delle università cagliaritana e di quella sassarese. «La nostra proposta - hanno detto i consiglieri Dl - è quella di evitare che le tasse universitarie aumentino proprio per finanziare i progetti Erasmus, Socrates e Leonardo, perché visti i tagli imposti dalla Finanziaria nazionale sembra questa l’unica strada possibile per l’internazionalizzazione dei due atenei. Mentre lo stanziamento che noi chiediamo alla Regione dovrebbe non solo evitare l’aumento delle tasse, ma anche consentire alle università di finanziare gli indispensabili programmi comunitari».
Sito web. La guida università del quotidiano La Repubblica ha promosso a pieni voti il sito web dell’ateneo. Che si è classificato al secondo posto nella classifica riservata alle grandi università, alle spalle di Siena e davanti a Tor Vergata, Pavia, Milano Bicocca e Perugia.
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 1 - Cagliari
Il nostro indice di vecchiaia è patologico 
Ogni cento persone al di sotto dei 14 anni ci sono duecentodieci anziani sopra i 65 
Cagliari. In città ogni cento persone al di sotto dei 14 anni, si hanno ducentodieci anziani al di sopra dei 65. Nella provincia, invece, questi ultimi sono 137. Cagliari, in pratica, ha un un indice di vecchiaia spropositato.
 Nel vecchio Continente l’allarme è stato dato nei giorni scorsi a Monaco, durante il convegno «L’Europa e la sfida demografica»: il numero degli anziani aumenta, mentre le nascite diminuiscono, soprattutto in Italia dove le stime del 2006 dicono che il numero medio di figli per ogni donna è di 1,35. Mentre in Francia è di 1,90 e nei Paesi scandinavi è dell’1,80. Ma il dato ancora più preoccupante è che in Sardegna la natalità è di 1,06, l’indice più basso d’Italia, al penultimo posto si trova il Molise con l’1,17. Il che significa che la popolazione sarda tenderà a diminuire in modo sensibile nei prossimi dieci anni.
Secondo le cifre fornite a Monaco se si vorranno salvare l’assistenza e i sistemi previdenziali, i quindici Paesi dell’Unione europea (prima dell’allargamento) dovranno aprire le frontiere ad almeno centonovantaquattro milioni di immigrati da oggi al 2035. Mentre secondo le Nazioni Unite dal 1995 al 2050 l’Europa intera dovrà aver regolarizzato oltre settecento milioni di nuovi accessi extracomunitari. Il tutto unito, per aumentare le nascite, a massicci aiuti alle famiglie.
In questo quadro Cagliari è messa malissimo. L’indice di vecchiaia della città «è effettivamente patologico - afferma Maria Letizia Pruna, docente di sociologia economica nella facoltà di Scienze politiche dell’ateneo cittadino - abbiamo più del doppio di persone superiori ai 65 anni di quanti sono quelli al di sotto dei 15. In più: si tende oggi ad escludere le persone della terza età dalla vita attiva, mentre rappresentano un patrimonio di conoscenze e capacità che va valorizzato».
Negli ultimi dieci anni la città ha perso oltre ventimila persone che sono andate ad abitare nell’hinterland. Il caro-casa fa fuggire le giovani coppie e tutti coloro che intendono (singoli o meno) aveva una propria indipendenza abitativa. Da parte sua l’amministrazione comunale ha varato negli anni scorsi un nuovo piano regolatore con possibilità di cinque nuovi milioni di volumetrie (tra pubblico e privato), ma l’esito è stato del tutto negativo: le persone continuano ad andare via. Inoltre l’ipotesi di concedere il 30 per cento di volumetria in più a chi (impresa) fosse disposto a cederla per dieci anni al Comune per i senza tetto, è fallita. E le case di edilizia pubblica sono del tutto insufficienti.
Ma il problema, evidentemente, non è solo quello di arginare l’emigrazione nei centri dell’hiterland. «Il tasso di fecondità è basso - precisa la sociologa Pruna - perchè ci sono dei motivi che scoraggiano la natività come la mancanza di asili nido, di scuole a tempo pieno e di tutte quelle politiche che agevolano la gestione e la vita dei figli. E questo discorso è valido sia per Cagliari che per tante altre cittadine del circondario: Quartu, ad esempio, aveva due asili nido pubblici venti anni va e li ha anche oggi, pur avendo quasi raddoppiato i suoi abitanti. Poi, naturalmente, c’è il problema della scarsità e precarità del lavoro che disincentiva il mettere al mondo un figlio». Come si è visto, però, in Francia e nei Paesi scandinavi il tasso di fecondità è molto maggiore. «In Francia, infatti - continua Maria Letizia Pruna - sin dalle guerre napoleoniche c’è un’attenzione forte ai figli e alle politiche di supporto, molto presenti anche nello stato sociale dei Paesi scandinavi».
In città, invece, «aumentano i costi per i servizi alle famiglie a all’infanzia, e ai figli in generale. Manca una strategia e una politica comunale adeguata», afferma Nicola Marongiu, responsabile delle politiche del lavoro della Camera del lavoro.
Roberto Paracchini 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
Cultura islamica. Capo religioso in visita
Cagliari. Il capo religioso della confraternita Mouride è da ieri in visita pastorale e domani parteciperà all’incontro organizzato dall’Unione culturale islamica alle 17.30, alla Fiera. È prevista la partecipazione di almeno 1400 fedeli e si parlerà soprattutto di dialogo fra le religioni.
Carabinieri, il saluto del Capo di Stato Maggiore. Cerimonia di saluto ieri nella caserma Zuddas per il Capo di Stato Maggiore del Comando Regione carabinieri, Giorgio Vincenzo Piras, che dal 2 luglio lascerà il suo incarico per motivi di congedo. Giorgio Piras lascia l’Arma dopo oltre quarant’anni di servizio. Nel porgergli i saluti il Comandante della Regione, Carmine Adinolfi, ha rivolto al colonnello parole di elogio e ringraziamento per il suo costante impegno e la sua preziosa opera nelle file dell’Arma, attraverso incarichi prestigiosi sia nella penisola che in Sardegna. Classe 1950, laureato in Scienze della sicurezza interna ed esterna, pilota e istruttore di volo, ha comandato la tenenza di Isili, la compagnia di Lanusei è stato capo ufficio segreteria e personale della Legione Brescia, capo ufficio Oaio della Regione Sardegna e del raggruppamento Elicotteri di Pratica di mare. (mg.m.)
Cassa edile: convegno. «Costruire in sicurezza» è il tema del del convegno organizzato oggi - dalle 8.30 al T-Hotel - dalla Cassa edile di mutalità, dal Comitato partitetico per la sicurezza e dalla Scuola Edile. Durante im lavori, la Direzione regionale del lavoro presenterà i risultati dell’attività ispettiva per contrastare il lavoro nero.
Ordine degli ingegneri. Sessantotto ingegneri con cinquant’anni di laurea e trenta d’iscrizione all’Albo saranno premitati questo pomeriggio con la medaglia d’oro. Organizzata dall’Ordine provinciale, la manifestazione comincerà alle 18 nell’aula magna della facoltà d’Ingegneria.
Sinistra giovanile: un altro futuro per l’energia. L’ambiente sarà al centro del convegno organizzato domani - dalle 17, alla Sala Cosseddu della Casa dello studente - dalla Sinistra giovanile. Sono previsti gli interventi di Stefania Spiga, Manuela Melis, Graziano Milia. Cicito Morittu. A conclusione del dibattito, intorno alle 21.30, sarà proiettato il film «Una scomoda verità», con Al Gore.
Corona week. Il tour “Corona week” è cominciato ieri nei locali di tendenza e proseguirà fino a sabato. Gli eventi sono in programma al Forum Caffè, Cortomaltese, Exma’, Twist bar, Bar centrale, Le Palmette, Birroteca, Il Merlo, L’Isola del gelat, New Music e al Fico d’India.
Referendum: le ragioni del no. L’associazione per il Rinnovamento della Sinistra e Sinistra democratica hanno organizzato domani - ore 17, sala Banco di Sardegna, in viale Bonaria - una conferenza sulle ragioni del no nel referendum Segni-Guzzetta sulla legge elettorale.
L’Ersu e le donazioni di sangue. La campagna estiva per la donazione di sangue, organizzata dall’Ersu e dall’Avis, si concluderà domani. Le autometeche saranno la mattina a Sa Duchesa, al polo di via Fra Ignazio, in quello di Monserrato e alla mensa di via Premuda.
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA
43 - Inserto Estate
FestArch nasce tra le polemiche. Il primo festival dell’architettura ...
Cagliari. FestArch nasce tra le polemiche. Il primo festival dell’architettura italiano, in cantiere da domani sino a domenica alla Manifattura tabacchi prima ancora di aprire i battenti è scosso dallo scontro tutto casalingo Nord-Sud provocato dalla clamorosa decisione della facoltà di Alghero di lasciare. Tra i motivi “ufficiali” che hanno spinto il consiglio di Facoltà a riunirsi proprio ieri mattina - mentre era in corso la presentazione ufficiale alla stampa, davanti al Governatore Renato Soru - e decidere l’addio, «l’incertezza assoluta» sui tempi dell’incontro previsto, all’interno del programma, lunedì ad Alghero. «La nostra non è stata una presa di posizione fine a sè stessa - ha precisato il preside della Facoltà Vanni Macciocco che rimanda al testo diffuso ieri dal corso di studi catalano - Abbiamo cercato di organizzare l’incontro in tutti i modi. Nonostante Alghero non abbia una particolare rilevanza nel programma, abbiamo accettato di partecipare per gli studenti. Ma la Facoltà non può essere esposta a una situazione di incertezza. Abbiamo voluto così evitare una figuraccia».
E infatti, nella lunga nota della Facoltà, dopo aver ricordato le «perplessità» riguardo al «coinvolgimento inspiegabilmente tardivo» e la decisione di aderire comunque «per un senso di responsabilità nei confronti del territorio e degli studenti», viene spiegato come però non sia mai giunta «alla facoltà alcuna comunicazione ufficiale da parte della direzione artistica del festival». In particolare il corso di studi algherese aveva chiesto che tra le iniziative, la «giornata finale si svolgesse ad Alghero con una conferenza di Zaha Hadid» alla presenza di Soru. Ma «a due giorni dall’avvio del festival non abbiamo mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale». La nota continua così: «risulta con tutta evidenza insostenibile che riguardo agli invitati su cui nel frattempo ci si era informalmente accordati - nomi del calibro di Rem Koolhaas, Paulo Mendes da Rocha e Philip Rahm - la facoltà ignori tuttora data, orario e modalità di presenza, nonostante i ripetuti e insistiti solleciti rivolti agli organizzatori». Per via ufficiosa infine «la facoltà è nel frattempo giunta a sapere che Zaha Hadid non ha mai avuto in programma un viaggio ad Alghero. Analogamente, non è affatto prevista la presenza del presidente Renato Soru».
Breve e contenuta la risposta della direzione di FestArch che apre comunque un piccolo giallo. «Il festival - afferma il comunicato - è confermato in tutte le sue parti. Stanno per arrivare in Sardegna decine di protagonisti internazionali dell’architettura, dell’arte e del pensiero». La nota «rende altresì noto che gli incontri previsti all’Università di Alghero presentano alcuni dei più prestigiosi fra gli invitati del festival, come il premio Pritzker Paulo Mendes da Rocha, il grande designer italiano Enzo Mari e l’innovativo architetto francese Philippe Rahm». Insomma, a quanto pare, l’incontro ad Alghero alla fine ci sarà...
Si sforza di vedere la vicenda «comunque in positivo» Stefano Boeri che firma la direzione artistica di Festarch con Gianluigi Ricuperati e si dichiara «rammaricato per la decisione presa dalla Facoltà di Alghero». «Probabilmente - aggiunge - non si sono sentiti parte di un progetto».
E a proposito di polemiche, ne esiste un’altra tutta cagliaritana, e riguarda le critiche del presidente della provincia Graziano Milia che aveva definito il futuro museo Betìle, come “provinciale”. A queste il Governatore ha risposto ironico e telegrafico: «Provinciale? Non lo penso affatto. E non credo che l’aggettivo provinciale sia negativo, specie se pronunciato dal presidente della Provincia».
Ed è lo stesso Governatore, più seriamente, a mettere l’accento sull’importanza di questo festival che deve «contribuire alla crescita del dibattito culturale della Sardegna» attivando processi «di collaborazione internazionale». Festival come occasione di sviluppo. Così come è accaduto in altre città, da Mantova (letteratura) a Trento (economia) e ora si spera che ciò avvenga anche per questo sardo (il primo del genere in Italia). La chiave di lettura come ha indicato Soru è il rapporto tra architettura e paesaggio. «La nostra regione - ha ricordato il Governatore - è stata la prima in Italia a caratterizzarsi per i piani paesistici. Vorremo che questi si coniugassero alla qualità delle scelte di architettura». Ecco così un programma ricchissimo, che dovrebbe diventare annuale, con la presenza dei principali attori a livello mondiale, gli architetti, ma anche filosofi, designer, fotografi e paesaggisti. Costo finale «tra i 400 e 500 mila euro» come ha detto l’assessore al turismo Luisanna Depau conversando con i giornalisti prima dell’incontro stampa, spiegando che, oltre ai viaggi e gli hotel, vada aggiunta anche la sistemazione della Manifattura mai aperta prima d’ora alle manifestazioni culturali. Un festival che, sempre per l’assessore Depau, deve far conoscere «la Sardegna come fucina di idee, sede di un dibattito internazionale e anche luogo dove trascorrere le vacanze e poter partecipare a un evento del genere».
Walter Porcedda 
  
10 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 8 - Nuoro
Al via la kermesse del Lupinu Quartet 
Orosei. Quattro giorni di convegni, sport, spettacoli e laboratori 
Prende il via oggi presso la sede della Lupinu srl in località Foiai, la terza edizione di Lupinu Quartet. L’iniziativa, con cui l’azienda oroseina leader nel settore dell’edilizia promuove lo sviluppo economico, sociale e culturale del territorio, durerà quattro giorni e avrà come tema il “Programma E-4”, ovvero l’era dell’efficienza energetica ed ecologica in edilizia. L’evento prevede un ricco programma di seminari, incontri, presentazioni tecniche, sport e spettacoli teatrali e laboratori didattici per bambini che avranno come filo conduttore l’attualissimo tema del risparmio energetico e sarà anche l’occasione per conoscere la nuova normativa sull’efficienza energetica entrata in vigore a febbraio con la Finanziaria del 2007. All’interno degli spazi aziendali è stata allestita una vera e propria casa realizzata secondo i criteri dell’efficienza energetica: un esempio reale in cui soluzioni costruttive e impiantistiche adottate consentono di risparmiare energia, ridurre il peso delle bollette economiche, aumentare la qualità di vita e ridurre l’inquinamento ambientale. Su questi temi si svilupperanno due interessanti seminari informativi condotti da tecnici e professionisti esperti del settore. Il primo incontro sarà tenuto questa sera alle ore 18.00 dall’ingegner Stefano Nieddu e sarà incentrato proprio sulle agevolazioni fiscali previste dalla Finanziaria 2007 per chi fa interventi di riqualificazione energetica in edifici esistenti. Il secondo seminario, intitolato “E-4 l’era dell’Efficienza Energetica ed Ecologica in Edilizia”, è invece previsto per sabato 30 giugno a partire dalle ore 9.00 presso la sede della Lupinu. Questo secondo incontro sarà nobilitato dalla prestigiosa partecipazione di Gianni Scudo, ordinario di Tecnologia dell’Architettura e Presidente del Corso di Laurea in Architettura Ambientale al Politecnico di Milano. I lavori, realizzati con il patrocinio del Comune di Orosei, dell’Ordine degli Architetti, dei Pianificatori e Conservatori delle Province di Nuoro e Ogliastra e dell’Associazione Industriali della Sardegna Centrale, saranno aperti dai saluti del presidente della Lupinu Srl Efisia Langiu e prevedono la presenza dell’architetto Giovanni Pigozzi, del presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu e di Valentina Dessì del Dipartimento Best del Politecnico di Milano.
a.f.
 
 

 

 
11 - IL SARDEGNA
Grande Cagliari – Pagina 28
Via Roma. Il rettore fa un passo indietro: discuterò insieme agli studenti del caro-tasse
Ateneo, congelati gli aumenti
Mistretta. “No alle barricate”

E la Margherita chiede il raddoppio dei finanziamenti per le Università: 5 milioni di euro
Una giornata ricca di novità, quella che ieri ha visto protagonista l’università. La politica scende in campo per aiutare gli studenti e Mistretta fa un passo indietro sul caro tasse, congelando gli aumenti. E confermando una decisione già annunciata: «Non sono disponibile e non è mia intenzione fare le barricate sugli aumenti delle tasse universitarie».
Iieri nel corso della mattinata, gli studenti sono stati coinvolti in doppio appuntamento nel palazzo di via Roma. Ad aprire le porte al mondo accademico la commissione all’Istruzione, presieduta dal socialista Peppino Balia, che ha dato udienza ai rappresentanti degli studenti. Ma il vero fiore all’occhiello della politica regionale in favore dell’università,
potrebbe essere la proposta di legge presentata, sempre in mattinata, da un gruppo di consiglieri della Margherita. Una
proposta che punta a raddoppiare i fondi a favore dell’università sarda per il 2007 e fino al 2009. Una proposta che prevede di destinare 5 milioni di euro all’Ateneo di Cagliari e Sassari per il 2010. Attraverso una modifica alla Finanziaria, utilizzando i fondi “nuovi oneri legislativi”. Grazie a queste risorse, il mondo accademico potrebbe tirare un sospiro di sollievo: una parte dei finanziamenti, oltre ai programmi comunitari Erasmus, Socrates e Leonardo, sarà infatti destinata al miglioramento dei servizi agli studenti.E per coprire le spese correnti: funzionamento delle aule informatiche, servizi bibliotecari, laboratori didattici e linguistici. Ma anche per avviare le collaborazioni studentesche. Tutto, pur di scongiurare l’aumento delle tasse prospettato nelle ultime settimane dal rettore dell’università di Cagliari, Pasquale
Mistretta. Aumenti che, pur salvaguardando le classi di reddito più basse, ipotizzava incrementi fino al 39%. Un piano da 4 milioni di euro, necessario - aveva sostenuto Mistretta – per garantire continuità allo sviluppo che ha interessato l’Ateneo negli ultimi anni. “I tagli imposti dalla Finanziaria nazionale”, ha spiegato Antonio Biancu, capogruppo della Margherita, “rischiano di avere ricadute pesanti sui soggetti più deboli della catena: gli studenti e le loro famiglie”.
40mila studenti e 5mila matricole
Gli studenti sono circa 40mila. Tra questi, 5166 immatricolati quest’anno. Oltre 23mila frequentano i corsi di laurea triennale.
Contribuzione divisa in 6 fasce
Il sistema contributivo è suddiviso in sei fasce di reddito: dai 175 euro, per la prima classe fino ad un massimo di 1.100 per gli studenti dell'ultima.
Il piano finanziario fatto dal rettorato
La proposta di Pasquale Mistretta, prevede aumenti delle tasse fino al 39% per un piano finanziario da 4milioni di euro
Studenti contrari e il nuovo tentativo
Il consiglio degli studenti ha bocciato senza appello la proposta del Rettore. In attesa di sapere che fine farà il piano di Mistretta, gli studenti si sono appellati alla Regione.
Cinzia Isola
cagliari@@@epolis.sm
 
 
 
12 - IL SARDEGNA
Grande Cagliari - Pagina 24
L'evento. A Cagliari i più prestigiosi architetti del mondo: la chance e il rischio che il festival resti isolato
Tra Regione, Comune e Università un dialogo inbilico tra colate di cemento e sviluppo futuro
Può essere un'occasione per costruire una sintassi amministrativa tra il Comune e la Regione, oppure solo il momento
in cui si cementa un rapporto politico tra il sindaco Emilio Floris e il presidente Renato Soru.
La ricaduta di Festarch, primo festival internazionale dell'architettura che si apre domani, dipenderà dalla capacità delle
istituzioni di dialogare, dei cittadini di far pressione, della cultura di incidere sui - troppi? - progetti che muteranno il volto
di Cagliari.
LE PREMESSE E LE PROMESSE offerte ieri - al Lazzaretto – durante la presentazione dell'evento sono nella direzione del «coraggio e della scommessa». Di coraggio nel portare a Cagliari quattro premi Pritzker – i Nobel dell'architettura - e tanti, tanti altri protagonisti dell'urbanistica, della fotografia, degli studi sociali applicati alle città hanno parlato ieri Soru, l'assessore all’urbanistica Giovanni Maria Campus, il rettore dell'università Pasquale Mistretta, il responsabile dell'Istituto nazionale di architettura Giuseppe Vallifuoco, l'assessore regionale al turismo Luisanna Depau e il curatore di Festarch -
con Stefano Boeri - Gianluigi Ricuperati.
Tutti d'accordo su un punto: l'evento di portata mondiale può fare di Cagliari una «caffeina culturale» - dice Ricuperati
- per l'Italia e fungere da vetrina di una città e un'isola che al di là delle spiagge ancora non riescono a proporre quasi
nulla. Un rischio è la polemica, come quella che ieri ha portato l'università di Sassari - una parte di Festarch si terrà ad Alghero - a ritirare l'adesione. O come l'altra lanciata da Graziano Milia: ha definito «provinciale» il progetto del museo-betile e da Soru ha ricevuto la staffilata che «provinciale, detto dal presidente della Provincia, forse non è un giudizio negativo».
L'altro rischio è che la grande alleanza tra Comune e Regione finisca per sbloccare un po' di cemento contestato senza dare un'anima alla progettazione della città futura. Sia Soru che Campus - architetto - hanno riconosciuto che a Cagliari molto si è sbagliato, abbastanza si è speculato, troppo si è costruito sopra aree archeologiche, zone verdi, confini degli stagni. Entrambi hanno detto che gli «errori ci sono stati», ma che bisogna far sì che Festarch sia un segno «nella coscienza di cittadini, amministratori e imprenditori» per una progettazione diversa e condivisa.
«Un cavalcavia in zona archeologica è stato realizzato anni fa ma noi abbiamo bloccato una sopraelevata», ha ricordato Soru a proposito di Santa Gilla e della superstrada urbana che la Regione ha cancellato dai piani del Comune e dell'impresa. Ricominciare, sembra la trama del discorso per Cagliari da avviare con Festarch. A partire dalla scelta della Manifattura tabacchi come sede centrale degli eventi: «Un edificio - ha ricordato Soru - che ora è nella disponibilità
della Regione dopo una transazione con il ministero e che può diventare un centro di cultura e di lavoro». Ma ciò che manca, a Cagliari, è proprio la cultura del lavoro. E il governatore chiude con una sfida in tal senso: «Mi piacerebbe che
qualche imprenditore acquistasse cento sottani di Castello e li trasformasse in laboratori e negozi, per un centro commerciale naturale: altrove lo si è fatto, perché qui no?
Dalla tesi al Festival
Tutto nasce grazie a un giovane
Tutto nasce dalla tesi di laurea di un giovane cervello sardo», dice Renato Soru presentando Festarch. Nasce alla manifattura perchè un giovane ingegnere, Francesco Fancello, primo e unico finora ha studiato e pubblicato aspetti storici, architettonici, artistici ed economici di un edificio che sta per tornare patrimonio della città e dei suoi abitanti. 
Convegnii mostre e dibattiti alla Manifattura tabacchi
I nomi di punta
La manifattura Tabacchi da domattina ospiterà lezioni, tavole rotonde e workshop con i nomi celebri del settore, tra i quali i premi Pritzker (equivalente del Pulitzer o del Nobel) Rem Koolhas, Paulo Mendes da Rocha, Jacques Herzog e Zaha Hadid, progettista del futuro museo Betile di Sant’Elia. I professionisti chiuderanno i numerosi appuntamenti del
festival (il programma è sul sito www.festarch.it) con lezioni nelle facoltà di architettura delle università di Cagliari e Sassari, Nella quattro giorni di convegni e dibattiti sull’estetica e la cultura del paesaggio, si alterneranno anche pensatori come Gilles Clement (teorico del giardino planetario), artisti quali Dan Graham e Yona Friedman, designer come Enzo Mari, intellettuali come Edouard Glissant, fotografi come Gabriele Basilico, Hans Ulrich Obrist, Gianni Berengo Gardin.
Marco Mostallino
marco.mostallino@epolis.sm


 
13 - IL SARDEGNA
Culture - Pagina  40
Da non perdere
Debutta a Cagliari il primo Festival d’architettura: protagonisti quatto premi Pritzker ma anche scrittori, fotografi, musicisti. Per “rallentare” la storia e tornare a sognare.
C'è qualcosa che si è rotto, improvvisamente, nell'antica terra di Sandalia: qualcosa che ha che fare con il paesaggio. come il rumore secco di un lapis che si spezza, la bacchetta di un direttore d'orchestra che scivola e, di colpo, nel silenzio della platea, l'armonia scompare. È il dialogo tra architettura e paesaggio che, in Sardegna, è venuto a mancare. Soffocato, strangolato, azzerato dall'incuria. Lo si annusa nelle periferie senza più anima di Cagliari, lo si vede nelle
discariche a cielo aperto di Sassari, Olbia, Oristano. L'uomo ha smesso di sognare e ha iniziato a contare, intascare,
sfruttare. Il risultato è quel paradiso mancato che, chiunque si avventuri nelle arterie decentrate dell'Isola, incontra. Una
sorta di occasione perduta. Di tesoro espugnato. O quasi. Perché la tre giorni che si apre domani a Cagliari, è uno di quegli eventi di tale forza da poter fermare il tempo. Perlomeno, arrestarlo. Arrestare la corsa allo sviluppo turistico-edilizio di cui soffrono le coste, per ritornare a riflettere, anzi, sognare, come quando si era piccini.
E’ proprio il coraggio lo slancio, la fantasia di un bambino è quella che abita le dita nervose e l'occhio veloce dei
quattro premi Pritzker (l'equivalente del Nobel nell'architettura) in arrivo in città: Zaha Hadid, Jacques Herzog, Mendes
Da Rocha, Rem Koolhaas. Non professionisti pagati a gettoni sbarcati sull'Isola per dissertare di questioni astruse, ma pensatori raffinati e sensibili che hanno già iniziato a irrorare le secche radici dell'eccezionale paesaggio isolano - mondo “altro”, diverso, fatto di altopiani e arcipelaghi, boschi e pianure, concatenazioni rocciose e fragili centri storici - e che intendono riprendere le fila interrotte di quel dialogo con l'ambiente e la contemporaneità. La Sardegna, oggi, «è uno straordinario laboratorio di costruzione del futuro » per dirla alla Stefano Boeri, silenzioso deus ex machina dell'architettura internazionale e direttore artistico di “FestArch”.
Un territorio unico, da preservare e conservare, che si candida, primo in Italia, a diventare uno degli snodi dell'architettura mondiale. E lo fa col gesto leggero dell'irachena Hadid autrice del Betile, il primo museo di arte nuragica e contemporanea del mondo; col tratto di Herzog intento a salvare la cittadella storico-mineraria di Monteponi; con Da Rocha che lavora ai nuovi collegi universitari di Cagliari e Koolhaas che ripensa a quel pugno negli occhi del S.Elia. Progettare, indagare, tendere verso il nuovo e l'inatteso. Questo il fascino dell'architettura. E del suo festival, che in
una “non stop” mai vista sull'Isola trasformerà l'antica Manifattura Tabacchi, 16mila metri quadrati abbandonati in pieno
centro storico, in un laboratorio di idee, con decine di appuntamenti, lezioni, seminari aperti e gratuiti. A parlare di paesaggio, di senso, di sfida, di futuro, gli scatti in bianco e nero dei fotografi Berengo Gardin e Gabriele Basilico; degli scrittori Daniele Del Giudice e Marco Belpoliti, del paesaggista Gilles Clément, di Massimiliano Fuksas, Ludovico Einaudi, Enzo Mari. Un mare di parole. Di gente. Di sogni. Di forme. Buon vento.
 
Hanno detto
Zaha Hadid - architetto, firma il museo “Betile”: “Non vorrei spezzare l'equilibrio con tutto ciò che c'è già intorno al futuro museo. Sia il mare, che la città”.
Massimiliano Fuksas - architetto, lavora al progetto di Is Molas: “Le linee di declivio di Is Molas la vista sui campi, sul mare e l’antica Nora ne fanno un’oasi di silenzio. E bellezza”.
 
Donatella Percivale
 

Questionnaire and social

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