Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 January 2007
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
Rassegna Stampa di mercoledì 19  gennaio 2005
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Fatto del giorno
 di Bruno Dettori
 Sassari: occorre un progetto che inverta la tendenza di una città in profonda crisi
 
La città di Sassari da troppi anni vive prigioniera di un non confessabile stato di frustrazione. I conti non quadrano. Il sistema produttivo, le associazioni, gli ordini professionali e soprattutto le famiglie non riescono più a nascondere una sofferenza ormai allarmante. Il mondo della scuola, l’università e tutto il comparto dei servizi mostrano palesemente l’affanno di una crisi profonda. La Chiesa Turritana attraverso il suo Vescovo richiama con un appello accorato ma significativo ad un impegno straordinario di responsabilità.
 Che fare dunque? Questo, da tempo, è l’interrogativo senza risposta che molti si pongono sempre più preoccupati. Eppure sono molti coloro che guardano al 2005 con fiducia, come l’anno della speranza. E sono molti coloro che hanno deciso, ed io lo sono con loro, di smetterla di porsi domande quando queste siano prive di possibili risposte. Trovo, infatti, più opportuno, imboccare tutti la fatica di intraprendere con forte ottimismo iniziative concrete per recuperare ciò ci di cui siamo più carenti: maggiore fiducia in noi stessi. Il mondo della politica si faccia carico di sviluppare ogni tentativo di innovazione per rimuovere dalla stagnazione l’economia del territorio in una rinnovata sinergia tra pubblico e privato.
 Si tratta di valorizzare la straordinaria mobilitazione di coscienze che Renato Soru ha suscitato, capace non soltanto di portare a sintesi proposte, obiettivi, programmi delle singole forze politiche ma anche di intercettare quel diffuso sentimento di attesa di un profondo cambiamento.
 Oggi, a ridosso di una consultazione amministrativa delicatissima, per le forti implicazioni di natura politica a livello regionale e nazionale, il centrosinistra sardo sconta un forte ritardo sia nella predisposizione dei programmi sia nella individuazione dei candidati sindaci e presidenti delle province.
 I tempi stretti rendono più difficile e complessa una partecipazione diffusa nella ricerca dei singoli candidati per cui si chiede uno sforzo particolare algi iscritti ai partiti, alle associazioni e ai movimenti e a che ai singoli sostenitori per segnalare disponibilità e preferenze, dando per scontata l’impossibilità di ricorrere ad una consultazione organica.
 L’approssimarsi della scadenza elettorale impone l’indicazione senza ulteriori indugi, di una leaderschip condivisa ed accettata in quanto validata da un percorso in qualche modo in sintonia con i principi richiamati. Tuttavia rimane in piedi la necessità, valida oggi e domani, di concordare un insieme di regole condivise ed una ben definita linea di comando che siano ad un tempo conosciute e inequivocabili.
 Così come è un obbligo prioritario quello di proporre un progetto che guardi all’intero territorio e che sia in grado di modificare l’inerzia che rgola la vita della città, di tutti i centri piccoli e grandi, dell’intera provincia. Altrimenti il cinismo e l’individualismo avrebbero campo libero e le conseguenze negative per le comunità del sassarese sarebbero enormi.
 Questa eventualità, che si basa sul perpetuarsi delle giunte di centrodestra con la prospettiva di imporre definitivamente nelle amministrazioni locali il berlusconismo con tutto il suo carico negativo da 90. dovrebbe riempirci di preoccupazione.
 L’esperienza fatta ci dice, infatti, che i cinque anni di governo della destra hanno indebolito la città nella sua immagine e nel suo storico ruolo di riferimento riconosciuto per un intero territorio. I cittadini onesti sono stati mortificati dalla introduzione di meccanismi di esclusione che hanno portato a un atteggiamento di generale rifiuto nei confronti di tutte le istituzioni pubbliche. Le famiglie, già impoverite dal governo con la riduzione del potere di acquisto di stipendi e salari, hanno altresì subito le conseguenze dei pesanti colpi inferti alle imprese e a tutto il sistema economico locale, da una gestione personalistica e fallimentare.
 Siamo tutti chiamati a dare una risposta chiara e forte a questa situazione; siamo impegnati nella costruzione di una unità sempre più vasta e sentita dall’Alleanza di tutte le forze democratiche di centrosinistra; siamo tutti coinvolti nelle produzione di una proposta di governo di alto profilo quale baluardo sicuro per il ripristino di una sana e corretta amministrazione.

 
  senatore Margherita
 
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 46 - Cultura e Spettacoli
 Ogm, oltre il bene e il male
 Organismi geneticamente modificati, un convegno a Sassari
 
Tra le problematiche affrontate dagli studiosi il rapporto tra l’uomo, la natura e gli ecosistemi nella società tecnologica
 
I problemi legati agli organismi geneticamente modificati saranno al centro di una serie di appuntamenti di carattere culturale e sociale. Durante gli incontri svolgeranno relazioni esperti e docenti. I temi riguardano l’intervento dell’uomo sugli equilibri naturali. A organizzare i dibattiti è stata l’Associazione sassarese di filosofia e scienza. Il primo convegno è previsto per questo pomeriggio alle 16 nella sala Angioy del palazzo della Provincia, in piazza d’Italia. Problematica da affrontare: «Uomo, natura, ecosistema nella società tecnologica». «La modifica di microstrutture degli organismi viventi è stato reso possibile dallo straordinario sviluppo delle conoscenze biologiche - spiegano i promotori delle iniziative - Ma questi sviluppi sono visti da molti come una meravigliosa opportunità e da tanti altri come un titanico sforzo di contrapporsi alla natura, esponendo l’umanità al rischio di gravi conseguenze negative». Il celebre professore di filosofia della scienza Giulio Giorello, dell’università di Milano, avrebbe dovuto essere il primo dei relatori. Ma impegni dell’ultim’ora l’hanno trattenuto in Lombardia. Al suo posto interverrà così Corrado Sinigaglia, suo stretto collaboratore e «associato» di filosofia della scienza nello stesso ateneo milanese. La seconda relazione sarà invece tenuta dal docente nuorese Enrico Berardi, che insegna genetica e biotecnologie dei microrganismi all’università politecnica delle Marche. Membro del Linacre College di Oxford, il professore ha svolto in passato specifici corsi su genoma, genetica e microbiologia. Tema del suo intervento a Sassari: «Dna tra riduzione e suggestione». Farà da moderatore Francesco Sircana, che insegna storia e filosofia nei licei. Alle esposizioni seguirà il dibattito.
 Seconda giornata di convegno la prossima settimana: giovedì 27 gennaio, sempre alle ore 16 e sempre nella sala Angioy. Questa volta si parlerà delle prospettive connesse alla coltivazione alla luce della presenza di alimenti geneticamente modificati. Sarà ancora una volta relatore Enrico Berardi, che si occuperà però di una questione differente rispetto a quella già trattata: «Ogm, al di là dei rischi e dei benefici». Prima di lui, nella successione dei lavori, interverrà Francesco Sala, docente di botanica nella facoltà di scienze di Milano e direttore di orti botanici. «Le piante geneticamente modificate sono veramente pericolose?»: questo il quesito al centro del suo intervento. A svolgere il ruolo di moderatore sarà Quirico Migheli, che insegna biotecnologie fitopatologiche all’università di Sassari. Anche in questo caso alle relazioni seguirà un dibattito. E anche in questo caso la discussione si preannuncia di particolare interesse. Sia per la presenza di specialisti in grado di rispondere a interrogativi di pressante attualità sia per le tematiche davvero delicate e affascinanti.
 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari
 Si realizza il parco paleobotanico, museo archeologico a cielo aperto
 
Martis capofila del piano integrato che coinvolge Bulzi, Laerru e Perfugas
 MARTIS. Concluso il complesso iter tecnico ed amministrativo, sono finalmente pronti per essere appaltati i lavori per la realizzazione del Parco paleobotanico dell’Anglona, previsti con il primo atto aggiuntivo del piano integrato d’area SS09, progetto che coinvolge i comuni di Martis, Bulzi, Laerru e Perfugas. I bandi della gare d’appalto sono disponibili nel sito www. comune.martis.ss.it. Potranno quindi essere presto realizzate e rese finalmente a disposizione delle comunità importanti opere.
 Oltre agli allestimenti di un sistema composito di spazi museali e di aree parco. Per il completamento di questa seconda parte di lavori dell’importante progetto territoriale sono disponibili ben 3.267.000 di euro. Una somma consistente che verrà impegnata su cinque linee progettuali: circa 842.000 euro saranno destinati al completamento delle aree parco, 602.000 al completamento strutturale, 722.000 all’allestimento museale, 466.000 al completamento del museo archeologico di Perfugas e 413.000 alle urbanizzazioni primarie al servizio del parco.
 Il territorio del parco paleobotanico, che interessa i comuni di Bulzi, Laerru, Martis e Perfugas, prevede un sistema di interventi che si articola nei centri e nelle aree individuate dai comuni all’esterno dei centri urbani, a completamento del precedente progetto.
 Ma si punterà anche all’adeguamento del progetto culturale del parco. Per quanto riguarda la risorsa paleobotanica gli studi preliminari, effettuati all’interno della precedente fase dall’Università di Sassari, hanno mostrato in quale misura la situazione attuale dei reperti sia caratterizzata da casualità e frammentarietà e in ogni caso da una distribuzione che non riflette la geografia delle potenzialità dell’area che gli studi preliminari stessi indicano come rilevanti.
 Ciò implica la necessità di alcune scelte progettuali e in particolare un progetto scientifico di una campagna estensiva di scavi in un’area forse più ampia di quella evidenziata dai comuni e che si sviluppi per un certo periodo e secondo un’articolazione in fasi e tappe.
 Riguardo, invece, la rappresentazione unitaria della risorsa il progetto affronta alcuni problemi dai quali emergono interessanti opportunità.
 Innanzitutto la necessità di consentire una fruizione reale e confortevole delle aree che favorisca una effettiva esperienza culturale per i visitatori e in primo luogo per i ragazzi delle scuole. Per questo le aree verranno dotate di strutture leggere lignee che saranno delle vere e proprie “gallerie ombrario” all’interno delle quali sono previste differenti forme e modalità della rappresentazione e cioè la simulazione degli scavi in cui vengono ritrovate le testimonianze della fossilizzazione botanica, la rappresentazione dei tronchi e delle concrezioni fossili in immersione in piccoli specchi d’acqua per richiamare le matrici della formazione fossile connesse alle successioni lacustri nell’area, l’allestimento di forme e di modalità di corrispondenza fra le specie originarie delle formazioni fossili e le specie oggi presenti nei differenti ambienti del Mediterraneo e dell’Africa.
 Nei centri museali di Bulzi, Laerru e Martis si provvederà invece a completare gli interventi di adeguamento strutturale e a realizzare le strutture espositive.
 Le soluzioni progettuali prescelte si prefiggono di recuperate tre edifici da destinare a musei urbani che fungano da introduzione alla visita delle aree parco.
 Il museo archeologico di Perfugas verrà invece adeguato con la realizzazione di collegamenti orizzontali fra le diverse sezioni e con l’omogeneizzazione strutturale delle corti interne. Verranno inoltre realizzate alcune opere di urbanizzazione primaria come il completamento delle aree di sosta e i collegamenti tra le aree di sosta e le aree parco nonché una serie di interventi di armonizzazione delle infrastrutture al fine di dare completezza agli interventi nelle aree parco.
 Insomma si potrà finalmente concretizzare un disegno di sviluppo territoriale collegato a un intervento di valorizzazione di questa importante ed unica risorsa. Un parco distribuito nel territorio con tre aree naturalistiche: Martis con il sito di Carrucana, Perfugas-Laerru con il sito San Salvatore-Sa Pedrosa e Bulzi con il sito Pedrosu, e quattro poli museali: il museo archeologico di Perfugas, il museo della pietra di Laerru, il museo dell’evoluzione delle piante di Bulzi e il centro didattico e gestionale di Martis che affronterà in chiave divulgativa lo straordinario fenomeno che ha portato alla formazione della foresta pietrificata dell’Anglona.
Mauro Tedde

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