Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 April 2005
Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

  
1 – L’Unione Sarda
Pagina 39 –Ogliastra
Lanusei Corr'e Boi è ancora chiuso
Otto ore in bus per Sassari: in rivolta gli studenti universitari
Il debole cordone ombelicale che teneva unita l'Ogliastra con il nord dell'Isola è stato spezzato nel dicembre scorso dalla furia dell'alluvione. Con la chiusura al traffico della galleria di Corr'e Boi, viaggiare da e per l'Ogliastra è diventata un'impresa ardua. Da allora i numerosi studenti ogliastrini iscritti all'Università di Sassari vivono una situazione di enorme disagio, dovuta all'assoluta mancanza di collegamenti tra Lanusei e la città turritana. Un collegamento in realtà ci sarebbe, ma le ore di viaggio necessarie per percorrere il tour, che prevede soste a Nuoro, Dorgali, Baunei e Tortolì, sono più di otto. Un percorso interessante per i turisti in cerca di emozioni forti, non certo per uno studente che decide di trascorrere una fine settimana a casa. A conti fatti, gli studenti ogliastrini potrebbero raggiungere in meno tempo qualsiasi capitale europea. Una situazione al limite del ridicolo, e gli studenti hanno deciso di far sentire la loro voce alle autorità regionali e provinciali. In una lettera indirizzata al governatore Soru, al presidente della Provincia Licheri, all'assessore Broccia e ai sindaci d'Ogliastra, il comitato degli universitari chiede iniziative concrete per porre rimedio al problema. «Chiediamo con assoluta urgenza - si legge nel comunicato - che venga al più presto istituita una corsa giornaliera tra Lanusei e Sassari, oppure che siano stabilite adeguate coincidenze da e per Nuoro e i centri interessati». Si sollecita poi una soluzione temporanea, in attesa del ripristino delle linea pre-alluvione che in "sole" quattro ore e un quartu trasportava gli studenti dalla stazione dell'Arst di Lanusei fino in via 25 Aprile a Sassari. Giacinto Staffa, studente di Villanova Strisaili, è fra i promotori del comitato. «È inconcepibile che sia più semplice raggiungere il Continente che non la città in cui studiamo: le otto ore e mezza necessarie a raggiungere Sassari sono uno schiaffo alla continuità territoriale. Confidiamo che chi di dovere accolga le nostre rimostranze». Nel frattempo i lavori per il ripristino della normale viabilità proseguono, malgrado il maltempo, ma i tempi per la riapertura alla circolazione dell'unica celere via di collegamento fra l'Ogliastra e Sassari, attraverso la Nuoro-Villanova, saranno presumibilmente ancora lunghi. Si era parlato di tre-quattro mesi, ma ad oggi dov'era il nastro d'asfalto si apre ancora una voragine dove gli operai lavorano freneticamente. Fra gli studenti si attende con fiducia la risposta delle istituzioni, nella speranza che prima dell'estate il problema possa essere risolto. Nessuno vuole infatti pensare all'eventualità di dover passare otto ore in un veicolo arroventato dal sole per raggiungere casa. Un eventualità che scoraggerebbe chiunque dal rientrare in Ogliastra, divenuta nel frattempo Provincia.
Simone Loi
 
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Olbia
 Il direttivo del Parco esamina il bilancio
Rinviata la seduta del Consiglio: appuntamento l’11 aprile
 LA MADDALENA. È stata spostata all’11 aprile alle 14,30, la seduta del consiglio direttivo del Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, prevista per ieri mattina. I consiglieri non si riunivano dal 14 febbraio, lasciando in sospeso l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno in corso. Il consigliere Michele Demontis aveva rilevato come «all’esame non fosse stato portato un bilancio vero e proprio, con il prospetto delle entrate e delle uscite, ma solo schede che contenevano una serie di progetti da attuare nel 2005». A giudicare dalle intenzioni, quest’anno l’ente dovrebbe intraprendere diverse azioni sul territorio: interventi di pulizia straordinaria degli arenili, dei camminamenti, di bonifica delle aree degradate. Ancora, convenzioni con il Corpo forestale dello Stato e della Guardia di finanza per lo svolgimento delle attività di vigilanza e con l’Associazione dei volontari della Protezione civile della Maddalena. Dalla manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi nautici, alla fornitura di due mezzi elettrici per integrare il trasporto pubblico all’interno dell’isola della Maddalena e Caprera o per eventuali scolaresche. All’esame, anche una proposta di convenzione con il Centro di conservazione della biodiversità dell’università di Cagliari. Infine, il piano più importante: la fruizione turistica del Parco stesso, in ritardo per un’adeguata informazione e promozione, a pochi mesi dalla stagione estiva.
Barbara Calanca
 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
CIPE
Ecco il museo della cultura nuragica
Dall’asse Stato-Regione fondi anche per la Manifattura Tabacchi 
 CAGLIARI. Il gioiello che brillerà più di tutti sarà il “Museo regionale della cultura nuragica, fenicia e contemporanea del Mediterraneo”, vero biglietto da visita della città, che sorgerà in un’area ancora da stabilirsi. Ma sarà un’attrattiva forte anche la Cittadella dei musei, dove è previsto il collegamento tra Pinacoteca e Museo archeologico, l’ex Manifattura tabacchi, che potrebbe trasformarsi in un laboratorio delle arti e della creatività, persino la serie di stabili dismessi di viale La Playa, che saranno trasformati in depositi di materiale archeologico aperti al pubblico. Questo e molto più nei progetti culturali per Cagliari previsti dalla Regione. Totale degli stanziamenti: quasi tredici milioni e mezzo di euro provenienti dai fondi Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica).
 Ma entriamo nel dettaglio degli interventi, e vediamo cosa deve aspettarsi la città. Il progetto più ambizioso è senz’altro quello che prevede la costituzione di un “Museo regionale della cultura nuragica, fenicia e contemporanea”, una sorta di “attrattore verso la Sardegna”, dice l’assessore regionale alla Cultura, Elisabetta Pilia, che da una parte “valorizzi le nostre radici”, e dall’altra “proietti verso la contemporaneità, valorizzando la città e aprendo una porta verso il Mediterraneo”. Nel futuro spazio dovrebbero trovar posto, tra l’altro, le grandi statue di Monti Prama (vicino a Cabras) al momento molto mal conce, e che dal loro ritrovamento non hanno mai subito alcun restauro. All’iniziativa sono destinati dieci milioni 650 mila euro: serviranno per la progettazione esecutiva e per la realizzazione del primo lotto funzionale di lavori. Un secondo intervento riguarda invece il collegamento tra il Museo archeologico e la Pinacoteca nazionale: i due spazi saranno collegati strutturalmente, ridisegnati, riallestiti, ammodernati. Ne verrà fuori, entro dicembre una Cittadella dei musei potenziata. Costo totale: 690 mila euro.
 Nell’elenco ci sono anche alcuni depositi dismessi in viale La Playa, proprio vicino al porto. L’idea è quella di restaurare gli edifici e di progettarne di nuovi per farne dei depositi, aperti al pubblico, in cui una notevole mole di materiale archeologico possa trovare sistemazione migliore. In questo caso saranno spesi un milione e 100 mila euro: 450 mila sono fondi ministeriali, 650 invece arrivano dagli Accordi di programma quadro per lo sviluppo locale.
 Buone notizie anche per la Biblioteca universitaria dove è previsto un intervento di recupero di volumi particolarmente rari e preziosi (alcuni facenti parte della produzione italiana dell’epoca, altri sulla storia della Sardegna) databili dal 1700 sino al 1830: per questi è prevista la catalogazione e la riproduzione digitale del frontespizio. Spesa totale: 520 mila euro.
 Discorso a parte merita l’ex Manifattura tabacchi, in viale Regina Margherita. L’idea è quella di costruirci dentro dei laboratori delle arti e della creatività: spazi per imparare l’arte, per esporla, chissà, magari anche per ospitarci qualche concerto. Ora però c’è un contenzioso in atto: Regione e Stato se ne contendono la proprietà, e sino a quando i giudici non avranno tolto ogni dubbio non si potrà che sognare. Per questo allo stato attuale è previsto solo uno studio di fattibilità. Costo: 500 mila euro. Cosa comporterà il tutto in termini occupazionali? La Regione ci studia sopra, così come sta dando le ultime ritoccate alle linee guida che dovrebbero portare a una legge organica che faccia ordine nel complesso sistema culturale isolano.
Sabrina Zedda
 
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 43 - Cultura e Spettacoli
 IL PROGRAMMA
Il buon governo, pace e guerra, il rapporto tra potere e cultura 
Norberto Bobbio è stato uno dei protagonisti più rappresentativi del dibattito filosofico del secondo Novecento, ma anche uno degli interpreti più appassionati del dibattito civile e politico dell’ultimo mezzo secolo, dalla stagione antifascista alla seconda Repubblica. A un anno dalla sua scomparsa e a dieci anni dal conferimento della laurea honoris causa in Scienze politiche da parte dell’Università di Sassari, le «Giornate Bobbio» - da mercoledì 6 a venerdì 8 aprile nella sala conferenze della Camera di commercio - propongono un seminario di cultura politica aperto a tutti. Le «Giornate» sono organizzate dall’Università di Sassari, dal Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società e dalla Facoltà di Scienze politiche, con il sostegno della Fondazione del Banco di Sardegna.
 Si comincerà domani alle 17. Il tema in discussione, «L’età dei diritti», sarà affrontato da Ermanno Vitale (Università di Sassari). Interverranno Luca Baccelli (Università di Pisa) e Gabriele Magrin (Università di Sassari). Presiederà Paolo Fois (Università di Sassari).
 Giovedì, a partire dalle 10, si discuterà di «Politica e cultura». Il relatore sarà Franco Sbarberi (Università di Sassari). Coordinati da Lio Mura (Università di Sassari), interverranno Luca Baccelli, Gian Carlo Bosetti (direttore di Reset) ed Ermanno Vitale. Per il pomeriggio, dalle 17, è prevista una tavola rotonda moderata da Gian Carlo Bosetti su «Pace, guerra e ordine internazionale», alla quale parteciperanno Pino Arlacchi (Università di Sassari), Luigi Bonanate (Università di Torino), Paolo Fois e Marco Revelli (Università del Piemonte orientale).
 Per venerdì alle 10 è prevista una relazione di Michelangelo Bovero (Università di Torino) sul tema «La teoria generale della politica», sul quale interverranno, coordinati da Luigi Bonanante, Pier Paolo Portinaro (Università di Torino) e Franco Sbarberi. Il pomeriggio alle 17 ancora una tavola rotonda. Argonento in discussione «Il buongoverno», con interventi di Lio Mura, Pier Paolo Portinaro e Marco Revelli (moderatore Roberto Gatti dell’Università di Perugia).
 

 
5 – Corriere della sera
AL PARENTI / Inizia oggi «L’officina dei saperi»: l’ultima generazione di studiosi incontra il pubblico
La parola ai giovani talenti Economia, genetica, filosofia: il pensiero italiano spiegato dai ricercatori
U na generazione di giovani parla al pubblico dei confini attuali del sapere, raccontando le proprie attività: l'occasione è il ciclo «L'officina dei saperi», organizzata da Pier Lombardo Culture, da oggi fino al 3 maggio al Teatro Parenti in via Cadolini. «Parleranno ricercatori giovani - spiega Irene La Scala, curatrice del ciclo con Federico Ferrari - e sconosciuti al grande pubblico: la speranza è coinvolgere un pubblico ampio, di giovani ma non solo, e dare voce a ricerche originali e approcci appassionati alle diverse discipline». Uno sguardo fresco, insomma, su economia, politica, filosofia, fisica, genetica, estetica, per citare alcuni degli argomenti degli incontri in programma.
«Per spiegare che cos'è l'economia - dice Alessandro Santoro, ricercatore di Scienza delle finanze alla Bicocca, che apre oggi il ciclo - partirò dalla percezione dei problemi quotidiani, con esempi concreti: il mutuo, gli interessi, visto che esistono variabili a livello globale in grado di influire sulle nostre scelte economiche. E poi si parlerà della teoria economica dominante e di aspetti oggi in crisi di tale teoria».
Almeno nelle intenzioni, è il tentativo di offrire un assaggio del panorama del sapere, delle sue radici storiche e del suo presente. «Cercherò di parlare di fisica cercando di non dire le solite cose - anticipa il fisico Gianluca Poldi, che parlerà il 19 aprile - Emergerà anche il dialogo tra filosofia e scienza».
Trentenni, abituati allo scambio con l'estero, i «giovani del sapere» sembrano determinati a rinnovare il dibattito culturale. «Il senso di quest'iniziativa è aprire la riflessione - spiega Italo Testa, filosofo all'Università di Parma e a Venezia, ospite il 20 e il 21 aprile - non solo al solito circolo chiuso del pensiero, ma anche alle ultime generazioni. Per scoprire magari che il sapere del futuro potrebbe essere superare una concezione obsoleta della filosofia, e seguire l’integrazione con le altre discipline».
Ida Bozzi
 

 
6 – La Sicilia
Washington.  Centinaia di appassionati di informatica hanno collegato i loro laptop e desktop sabato in una palestra di San Francisco per dare vita, per alcune ore, ad un potente supercomputer.
Washington.  Centinaia di appassionati di informatica hanno collegato i loro laptop e desktop sabato in una palestra di San Francisco per dare vita, per alcune ore, ad un potente supercomputer.
Gli organizzatori dell'iniziativa, patrocinata dalla Università di San Francisco, non sono riusciti però a creare con i 660 computer collegati tra loro un supercomputer in grado di entrare nei «Top 500» del mondo. Per raggiungere questo traguardo avrebbero dovuto creare un supercomputer in grado di ottenere una velocità di elaborazione di 550 gigaflops (cioè miliardi di operazioni matematiche al secondo). Il supercomputer creato per alcune ore nella palestra di San Francisco ha invece generato solo una velocità di elaborazione di 180 gigaflops.
Ma gli organizzatori hanno detto di essere rimasti ugualmente soddisfatti per l'esperimento. «Abbiamo dimostrato che è possibile, mettendo insieme centinaia di appassionati, dare vita ad un supercomputer dal potere paragonabile a quelli dei grandi laboratori di ricerca dal costo di decine di milioni di dollari», ha affermato John Witchell. «Stiamo cercando di democratizzare il concetto di supercomputer – ha spiegato Witchell –. Stiamo cercando di dare il potere dei supercomputer alla gente in modo da sfuggire al monopolio dei laboratori governativi o delle multinazionale».
Gli organizzatori si sono ispirati al fenomeno dei «flash mobs», dove centinaia di persone, entrate in contatto via Internet, si danno appuntamento in un certo luogo, senza conoscersi, per effettuare una impresa spesso stravagante, come indossare un cappello dello stesso colore, per poi disperdersi altrettanto rapidamente, lasciando stupiti e confusi gli spetattori esterni. In questo caso, comunque, il «flash mob» del supercomputer aveva uno scopo di estrema utilità: dimostrare che l'unione di centinaia di portatili di persone sconosciute sono in grado, se collegati tra loro, di dare vita ad un «mostro» in grado di affrontare i più complessi problemi di ricerca.
 
 
 
 
 

Questionnaire and social

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