Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 May 2005
Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

 
1 – L’UNIONE SARDA
Pagina 23 – Diario quotidiano
 Tasse universitarie
CAGLIARI. Il 31 maggio sacde il termine di pagamento del saldo delle tasse universitarie. Al fine di evitare file e inconvenienti l'Università invita gli studenti a non voler aspettare gli ultimi giorni per effettuare il pagamento che si può fare in tutti gli sportelli del Banco di Sardegna.
 
Litografia: Monadi
CAGLIARI. Venerdì, alle 17, nella sala settecentesca della biblioteca universitaria di via Università 32, verrà presentata la cartella "Monadi", contenente un'opera litografica di Angelo Liberati realizzata su un testo poetico dei Annamaria Janin.
 
Seminari Anpec
CAGLIARI. Promossi dall'Anpec (Associazione pedagogisti clinici), prenderanno il via il 29 maggio una serie di seminari. I corsi, che vanno dai problemi comportamentali all'espressività motoria, sono rivolti al personale docente della scuola, agli operatori dell'area socio-educativa, agli studenti della facoltà di scienze della formazione.
 
Botanica e medicina
CAGLIARI. "Botanica e medicina in Sardegna" è il titolo della mostra che resterà allestita fino a sabato all'Orto botanico, all'interno del museo Etnobotanico.
 
2 – L’UNIONE SARDA
Pagina 33 - Ogliastra
Baunei
Entra nel vivo il progetto Genoma, aperto l'ambulatorio in paese
Ha preso il via nei giorni scorsi la fase operativa del Progetto genoma Ogliastra relativo alla popolazione di Baunei. I ricercatori dell'Istituto di Genetica delle popolazioni del Cnr, guidati dal professor Mario Pirastu, sono a disposizione di tutti i baunesi che vogliono partecipare all'indagine epidemiologica dal 12 maggio scorso. L'ambulatorio è stato allestito nei locali dell'ex scuola elementare di via Lombardo Radice, al primo piano dell'edificio. «Ciò che richiediamo ? sottolineano i ricercatori impegnati nel progetto ? è molto semplice: una breve storia clinica dei soggetti che partecipano all'indagine e cinque minuti per un prelievo di sangue con annessa misurazione della pressione arteriosa ed esame dell'osteoporosi». Da qualche giorno i baunesi possono prenotare la visita medica e il prelievo di sangue con una semplice telefonata al numero 0782-611020, chiamando tra le 11 e le 13 oppure tra le 14 e le 16. «Poiché sono oggetto del nostro studio tutte quelle patologie in cui è importante la componente ereditaria ? rimarcano i ricercatori ? è assolutamente indispensabile la partecipazione di tutti i componenti di ogni famiglia». Prima di aprire la fase operativa vera e propria fatta di prelievi e analisi, il gruppo guidato da Pirastu si è occupato di ricostruire nel dettaglio gli alberi genealogici di tutti i baunesi, lavoro estremamente importante alla luce delle finalità del Progetto genoma. Incrociando i dati delle analisi si potrà così verificare l'incidenza di alcuni geni trasmessi di generazione in generazione sulla frequenza di alcune particolari patologie. Le ricerche del Progetto genoma sinora hanno riguardato le popolazioni di tre paesi, Perdas de Fogu, Talana e Urzulei, che presentano le caratteristiche ideali per una ricerca di questo tipo: origine antica, isolamento geografico, crescita della popolazione molto lenta, endogamia elevata, matrimoni fra consanguinei. Caratteristiche riscontrabili anche nella popolazione baunese, oggetto di studi genetici che possono fornire un contributo importante per comprendere le modalità di incidenza di determinate patologie. Giampaolo Porcu
 
3 – L’UNIONE SARDA
Pagina 2 – Cagliari
QUADERNO
Amministrazione
CAGLIARI. Oggi alle ore 17 nell’aula B della Facoltà di Giurisprudenza, in via Sant’Ignazio, dalla “Fondazione Luca Raggio” sarà presentato il Quaderno curato da Mariarosa Cardia, docente di storia delle istituzioni politiche della Facoltà di Scienze politiche, dell’Università di Cagliari dal titolo: “Amministratrici e amministratori in Sardegna (Province e comuni: Nuoro, Oristano, Sassari)”.
 

4 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
Intervento della Regione 
Studenti disabili, l’Ersu garantirà l’assistenza 
CAGLIARI. L’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio) continuerà a garantire l’assistenza agli studenti diversamente abili che risiedono nella Casa dello studente di via Trentino. Il servizio di accompagnamento finora era stato assicurato a 25 studenti dagli obiettori di coscienza, che dalla fine di maggio, in seguito alla cessazione dell’obbligo del servizio di leva non ricopriranno più l’incarico sostitutivo. A garanzia della tutela del diritto allo studio per tutti gli studenti, l’assessore della Pubblica istruzione, Elisabetta Pilia, ha autorizzato l’ente regionale a utilizzare fondi di bilancio per ricorrere a servizi esterni specializzati nell’assistenza ai disabili, da attivare nelle forme consentite dalla legge. In questo modo gli studenti potranno continuare a beneficiare dell’accompagnamento. L’assessorato della Pubblica Istruzione ha invitato l’Ersu a verificare la possibilità di una collaborazione con l’Università, perchè partecipi agli interventi assistenZIALI, come avviene in altri atenei.
 
5 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 19 - Sassari
UNIVERSITÀ 
Al via le elezioni studentesche 
SASSARI. Si aprono le urne al veleno per le elezioni universitarie. Oltre 16mila studenti potranno esprimere la loro preferenza per i candidati delle tre liste: Forum studentesco, Progetto lettere e filosofia, e Nonsolonumeridimatricola. Una campagna ad alta tensione, con la data del voto rimasta a lungo incerta e una parte degli studenti, quelli di accademia e conservatorio, esclusi dal voto. Ma è lotta anche sui programmi.
 Il Forum vuole incrementare il numero delle case dello studente, sogna un computer per ogni studente e una rete wi-fi, senza fili. Il “Progetto lettere e filosofia” ha puntato sull’aumento della qualità della didattica e del numero di appelli. La lista Nonsolonumeridimatrica mette al centro i problemi della mensa di via Manzella e della casa dello studente di via Verona. A margine c’è la querelle tra il preside di giurisprudenza Giovanni Lobrano e il rappresentante degli studenti Giuseppe Bertotto, reo di aver denigrato la facoltà e per questo ritenuto persona sgradita. In un discorso tenuto per l’inaugurazione dell’anno accademico Bertotto aveva paragonato i corsi a distanza a dei videocitofoni. Ora il preside estrae dal cilindro una lettera di scuse scritta dall’impertinente oratore e considera chiusa la questione. Ma Bertotto sostiene di averla redatta prima di leggere la missiva di Lobrano che lo metteva fuori legge.
 
 
7 - CORRIERE DELLA SERA
Harvard, 50 milioni di dollari per donne che amano la scienza
Cinquanta milioni di dollari per finanziare, nei prossimi dieci anni, iniziative a favore delle donne scienziate. Li ha stanziati l’Università di Harvard dopo la polemica aperta dal rettore Lawrence Summers ( foto ) proprio su donne e scienza. L'iniziativa è stata raccomandata da due task force create dopo le affermazioni di Summers, secondo il quale le donne sarebbero «biologicamente inferiori» agli uomini quanto a rendimento nelle materie scientifiche. Le nuove raccomandazioni prevedono la creazione a Harvard di un supervisore che controlli le assunzioni e di una struttura che consigli le studentesse interessate alle scienze.
 
8 - CORRIERE DELLA SERA
Corso di informatica e lavoro all’università San Raffaele
CESANO MADERNO - Un’aula informatica ultramoderna sotto le volte seicentesche di Palazzo Borromeo. Un dono della Bracco all’Università Vita-Salute San Raffaele di Cesano Maderno. Ieri mattina la nuova aula, dotata di 12 postazioni, è stata inaugurata alla presenza del preside, Massimo Cacciari, di Diana Bracco, presidente del Gruppo Bracco e del sindaco di Cesano Maderno, Paolo Vaghi. «Sarà utilizzata - ha spiegato Cacciari - per un corso specialistico di informatica. È un segno che la facoltà di filosofia si apre al mondo del lavoro». La nuova aula non è l’unico dono della Bracco: il Comune infatti ha anche presentato in anteprima le sale dell’ala nord, fresche di restauro: mille metri quadrati in più che, a partire dal prossimo anno, saranno a disposizione degli studenti.
 
9 - CORRIERE DELLA SERA
Milano
«Impossibile programmare il futuro
A 33 anni vivo con i miei genitori»
Si è laureato nel 2002 in Scienze politiche: «Ma il posto fisso ormai è un miraggio anche per chi esce dall’università. Così, a 33 anni, vivo ancora in casa con i miei genitori. In attesa di sistemarmi professionalmente». Valentino Maiorano lavora part time in un’agenzia di comunicazione con cui ha un rapporto di collaborazione da un anno. Per arrivare a 1.000 euro al mese arrotonda con impieghi saltuari («Faccio ricerche di mercato»). Lo stesso fanno i suoi amici: «Siamo in molti sulla stessa barca - osserva -. Quando frequentavo l’università riuscivo a guadagnare lo stesso stipendio di oggi. Soltanto che allora vivere a Milano costava la metà». La vita da precario lo costringe a fare una serie di rinunce: «Avere una casa mia è impossibile - spiega -. Programmare il futuro anche». Dopo uno stage di cinque mesi si è reso conto che «l’instabilità è la regola». «Spedisco curriculum - sottolinea -. Ma invece delle risposte dei datori di lavoro, per posta ricevo offerte di master». ( S. Rav .)
 
10 - CORRIERE DELLA SERA
«Ho smesso di cercare l’impiego sicuro
Meglio l’attività in proprio con amici»
La sua laurea in lettere moderne all’Università Statale adesso è appesa al muro: «Ho studiato per passione. Ma poi, stanca di cercare un posto fisso, ho avviato una mia attività commerciale». Elena Termignoni, 32 anni, un lavoro come co.co.co. per tre anni, la scorsa primavera ha deciso di aprire un negozio con due suoi amici. «Ero stanca di lavorare con contratti di collaborazione coordinata e continuativa rinnovati di sei mesi in sei mesi - racconta -. Mi sembrava di perdere solo tempo. Mettersi in proprio comporta molti rischi, ma almeno c’è la sensazione di costruire qualcosa per il proprio futuro». La sua vita è cambiata radicalmente. Da lavoratore atipico realizzava siti internet per una società. Otto ore al giorno in ufficio le permettevano di portare a casa 1.000 euro al mese («Ma solo dopo anni: all’inizio guadagnavo 250 euro»). Oggi è dietro il banco di un negozio in piazza della Repubblica: «Vendo oggetti di design per la casa e finalmente mi sento realizzata». ( S. Rav. )
 
L’Unione Sarda di mercoledì 18 maggio2005
Lettere & Opinioni - Pagina 15
 Le responsabilità di genitori e società
Lo sport e i bambini stressati dagli adulti
Siamo i genitori di un bambino di 11 anni e riteniamo doveroso segnalare all'opinione pubblica una situazione incresciosa che abbiamo vissuto per il comportamento di allenatori e dirigenti di una scuola calcio; dopo cinque anni di frequenza abbiamo dovuto prendere atto di una situazione e di un clima sgradevoli che ci hanno indotto a ritirare nostro figlio. Il trattamento riservato ai bambini non era ispirato a principi di collaborazione, solidarietà e spirito di squadra, ma solo alla capacità individuale di prestazione e di resa sul piano agonistico. Preoccupata di individuare i futuri campioni, la società escludeva gli altri dalle gare e soprattutto dalla partecipazione alle partite di campionato, costringendoli ad una mortificante inattività. Questo modo di fare non è cessato nonostante le nostre proteste. Riteniamo che coloro i quali, a qualunque titolo, vogliano occuparsi di bambini e di ragazzi abbiano il dovere di tener conto delle implicazioni educative del loro lavoro. Sarebbe giusta una vigilanza sulle loro competenze, non solo tecniche, da parte dei genitori e degli Enti responsabili quali gli assessorati allo Sport e la Federazione sportiva alla quale la società appartiene. Manuela Spanu e Angelo Meloni Selargius
Tutta la mia solidarietà di madre, gentili lettori. Il loro bambino crescerà più sereno lontano dalla fabbrica dei campioncini, dove l'attenzione degli allenatori è rivolta soltanto al risultato del momento. Senza tenere conto dello sviluppo dei ragazzi loro affidati, sul piano psicologico ma anche su quello strettamente agonistico: l'eccessiva pressione brucia i talenti. È spaventoso il livello di fanatismo che si può inoculare nei ragazzi in nome dello sport. I genitori spesso sono i primi protagonisti della diseducazione: è sconcertante vederli a bordo campo, anche durante i saggi delle scuole, incitare i propri figli a stracciare gli avversari, sopraffarli, annientarli. Troppo spesso padri e madri caricano sui bambini le proprie ambizioni e i propri desideri di rivalsa. Li vorrebbero vincenti ad ogni costo. Naturalmente, non si può neanche cadere nell'eccesso opposto. La sana competizione è parte integrante di qualunque sport, sarebbe assurdo e sbagliato volerla rimuovere. Educa i bambini a dare il meglio di sé, a limare i propri difetti, a scoprire risorse inaspettate nei propri muscoli, nel proprio animo. A fare i conti con le aspettative legittime degli altri e con i propri limiti: non c'è poi niente di male a stare in panchina se in campo c'è qualcuno che, in quel momento, è migliore di te. Ma questo, prima ancora dei bambini, devono comprenderlo i genitori.
Daniela Pinna
 
 

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