Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 July 2005
 Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

 
1 – L’UNIONE SARDA
Pagina 1 – Prima pagina
Il rettore Mistretta vuol restare fino al 2009
Cagliari. Chiederà al Senato accademico di modificare di nuovo lo statuto
Pasquale Mistretta vuole continuare a fare il rettore dell'Università di Cagliari fino al 2009. Ieri l'urbanista, in carica dal 1991, ha annunciato che tra una settimana chiederà al Senato accademico allargato di modificare ancora una volta lo statuto dell'ateneo, portando da tre a quattro i mandati consecutivi ammissibili. Nessun commento dai presidi delle facoltà, che Mistretta - in caso di rielezione - intende coinvolgere più che in passato, nominando alcuni prorettori per i rapporti con la Regione e il territorio.
 
2 – L’UNIONE SARDA
Pagina 19 – Cagliari
Mistretta: “Pronto per un’altra sfida”
Il rettore chiede via libera per il sesto mandato di fila
Università. L’annuncio: esclusa una proroga, giovedì proporrà al Senato accademico di cambiare ancora lo Statuto
Quindici anni sono tanti, non troppi. E così pure diciotto. La pensa così il rettore dell'Università di Cagliari, Pasquale Mistretta, che ieri pomeriggio ha riunito i giornalisti per annunciare: giovedì 21 chiederò al Senato accademico allargato di modificare lo statuto, voglio candidarmi per un nuovo mandato al vertice. E se a Mistretta non manca l'allenamento nel guidare l'ateneo, ai senatori non manca l'abitudine in fatto di modifiche statutarie. Ne sono state già varate due per consentire all'urbanista - già politico nelle file del Psi, consigliere d'amministrazione dell'Opera universitaria, candidato sindaco del centrosinistra contro Emilio Floris - di restare sulla poltrona più importante di via Università. Con un ritocco gli era stata azzerata la "anzianità di servizio" (ed ecco perché l'eventuale sesto mandato verrebbe computato come quarto), con un altro era stato portato da due a tre il numero dei mandati consecutivi possibili. Adesso Mistretta chiede che il tetto venga portato da tre a quattro, «oppure semplicemente eliminato: nessun limite». Lo chiede apertamente, e a mezzo stampa, «non per sfrontata arroganza, ma per onestà intellettuale verso l'Università, per evitare di trascinare una situazione di scarsa chiarezza». Per spazzare via il dilemma, vecchio già di qualche settimana, sulle sue intenzioni: chiederà una proroga di una anno - si domandavano i dieci presidi e i docenti - per andare in pensione da rettore nel 2007? Oppure chiederà che il mandato venga dilatato da tre a quattro anni? Per qualche minuto era addirittura circolata l'ipotesi che il rettore accettasse la scadenza naturale dell'ottobre 2006. Ieri pomeriggio Mistretta (senza neanche nominare l'ipotesi di lasciare il campo) ha analizzato le diverse strade, spiegando: «La proroga non esiste, è impraticabile dal punto di vista giuridico e dal punto di vista politico. Una norma transitoria (come quella che ha azzerato il computo dei mandati nel' 99 rispetto allo statuto del '96-ndr) sarebbe forse praticabile ma comunque comporterebbe una forzatura». Resta una nuova modifica al numero dei mandati consentiti, in modo che Mistretta possa nuovamente presentarsi ai circa 1600 elettori (tra docenti, studenti e amministrativi) per governare fino al 2009, visto che Pasquale V scade il primo ottobre dell'anno prossimo. Ora il problema dell'urbanista non è tanto la caccia al voto (si va alle urne in primavera) né la legittimità della modifica statutaria («Le norme dell'Università non sono blindate, lo stesso Statuto è un segno dell'autonomia dell'ateneo»). L'incognita è il via libera del Senato integrato da cinque rappresentanti di professori, studenti e amministrativi. Giovedì voteranno in quarantasei «e conti in tasca non ne ho». Di fatto, a Mistretta servono almeno 24 sì alla proposta di modifica. L'accoglienza tiepida che il Senato accademico ha riservato mercoledì alle tre nuove facoltà caldeggiate dal rettore, ma soprattutto l'ostinato no comment dei presidi davanti all'annuncio della ricandidatura, fanno pensare a una partita abbastanza aperta. Ma forse ha ragione lui, il super-docente che ha deciso di battere i record di Peretti (15 anni a Cagliari) e Milella (18 anni di rettorato a Sassari) quando parlando dell'ambiente universitario dice: «Consenso ne ho, altrimenti non staremmo qui a parlare».
Celestino Tabasso
 
3 – L’UNIONE SARDA
Pagina 19 – Cagliari
La promessa: stavolta delegherò davvero
Nessun aumento di tasse, attenzione ai rapporti internazionali e un plotone di numeri due, i prorettori, per gestire l'Università in modo più decentrato. Saranno anche lontane le elezioni di primavera, ma il programma elettorale Pasquale Mistretta ha preferito esporlo subito. E non per caso: l'eventuale via libera del Senato accademico allargato alla sua ricandidatura è la prima, vera spada di Damocle sul suo futuro da rettore. Se non ha il consenso di almeno 24 votanti, a Mistretta non servirà a nulla poter contare su un buon indice di gradimento nell'opinione pubblica universitaria. Quindi ecco il programma, e in particolare ecco l'impegno a delegare (verbo cruciale, per quasi quindici anni l'ingegnere è stato considerato il Grande Accentratore) aspetti importanti della politica universitaria come i rapporti con la Regione, l'orientamento, il territorio, la nascita dell'azienda sanitaria mista: «Per me terrei i rapporti con gli studenti», visto che dal confronto con i giovani il rettore ritiene di aver tratto linfa vitale. Tanto che all'obiezioni più ricorrente contro un suo sesto mandato, cioè che ai vertici dell'ateneo da troppo tempo manca il ricambio, risponde candidamente: «Ma io stesso non sono la stessa persona di quindici, dieci anni fa: mi sono reso conto di essere mutato continuamente, profondamente, proprio attraverso il confronto con le nuove generazioni. E come dice Cicerone, nella vecchiezza vi sono punte di gioventù». Ma anche punte d'orgoglio, nel rivendicare le eccellenze certificate della sua Università nella biomedica come in fisica e ingegneria elettronica, ma anche nel difendere un'istruzione forse non sempre di livello oxfordiano ma aperta a tutti, grazie alle tasse accessibili e alla diffusione nel territorio.
 
4 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
«Voglio fare il rettore per un altro mandato» 
Mistretta annuncia: in senato accademico la proposta di modificare lo statuto  
CAGLIARI. Giovedì prossimo il rettore Pasquale Mistretta si presenterà al senato accademico e, ai 46 componenti, presenterà la proposta di modificare l’articolo 12 dello statuto perché si porti da 3 a 4 il numero massimo dei mandati. Gli serve per candidarsi ufficialmente al 6° mandato. Ieri ha convocato i giornalisti per illustrare, di fatto, il suo programma elettorale. In gioco (è così che la vede lui) c’è l’università aperta a tutti e dispensatrice di «cultura nel territorio» contro un ateneo efficientista attento soltanto agli eccellenti.
 Mistretta ieri ha dichiarato che ci tiene a fare il rettore anche perché sa di avere un certo consenso. Ma sa anche di non avere tutto l’ateneo dalla sua e che nel senato di giovedì parleranno i numeri. Via Mistretta i candidati pulluleranno: Raffaele Paci preside di Scienze Politiche, Giovanni Melis di Economia e Commercio, Gaetano Di Chiara il farmacologo, ma anche Francesco Sitzia preside di Giurisprudenza. La fronda sembra arrivare dai presidi: di malumore per ambizioni personali, legittime e naturali s’intende. Con Mistretta in campo la competizione potrebbe diventare più ristretta. Perché, si capisce dal programma: le tasse resteranno immutate, i protocolli per finanziare borse di studio si moltiplicheranno, l’università deve restare diffusa, l’università deve partecipare all’appalto regionale per l’«e-learning», ma l’asso nella manica è la creazione di altri prorettori. Il prossimo Mistretta, infatti, smetterà di essere «il recapito unico di tutte le attività» e vorrebbe seminare «le condizioni perché, anche dopo di me, l’università sia più articolata». I settori che dovrebbero essere guidati da altrettanti suoi vice: i rapporti col territorio, i rapporti con la città, i rapporti con gli studenti. Anche Medicina, adesso che «trasmigrerà verso l’azienda mista potrebbe avere il prorettore delegato a trattare con la Regione». «Penso di tenere per me i rapporti con gli studenti - diceva ieri Mistretta - tutti sapete che la mia stanza è sempre aperta, questo spero che il mio successore non lo cambi». Il rettore conosce storia e ragioni di tutte le critiche che si è attirato in queste settimane causa la sua volontà di succedere a se stesso per la sesta volta e compiere così 18 anni di rettorato: «Presentare la proposta di modifica dello statuto - dice - non è un atto di sfrontatezza o di arroganza, ma un modo per evitare che l’università finisca in campagne elettorali sfilacciate capaci di tenere banco per tanto tempo impedendo la discussione di argomenti sicuramente più necessari come la crescita dell’ateneo. Presentare la proposta, inoltre, è una scelta che richiederà il coraggio del senato di dire sì o no, ma che eviterà soluzioni che mi paiono inaccettibili quali quella di restare per altri due anni con una proroga, strumento che non ha senso sul piano giuridico e soprattutto su quello politico oppure la possibilità di forzare la norma transitoria applicandola dal 1999 e non dal 1996 cosicché ci sarebbe una norma transitoria retrodatata. So bene che le perplessità di alcuni sono però su un altro aspetto: cambiare lo statuto e aumentare il numero di mandati possibili significa non solo far fare a me un altro mandato ma anche creare rettorati di fatto molto lunghi». Una specie di monarchia: «Lo so che il problema della modifica è il futuro, non il presente. Però lo statuto si può sempre cambiare. Comunque, non porto la proposta di modifica perché ho i numeri già in tasca, ma preferisco avere un confronto, appunto, sui numeri, così, se va bene, la mia linea di politica universitaria resterà valida, se non va bene ho modo di lavorare prima della scadenza del mandato. Certo, per come la gente valuta quelli incollati alla sedia me ne dovrei andare, ma il rovescio della medaglia è che sono riuscito a non restare mai lo stesso, ho sempre cercato di adattarmi alle nuove esigenze. Ho la presunzione di credere di essere interprete delle tante generazioni di studenti che ora insegnano qui. A me dà gratificazioni, ad altri dà fastidio». Infine, la battuta: «Ho l’ambizione sfrenata di avere una targa in cui Mistretta verrà ricordato come il rettore del secolo, l’ultimo, e del millennio, il primo».
Alessandra Sallemi
 
5 – LA SICILIA
Al via due nuovi corsi di laurea
A breve verranno avviati due nuovi corsi di laurea al Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale, nato con protocollo d'intesa fra i comuni di Noto, capofila, Avola, Rosolini, Pachino e Portopalo di Capo Passero, il Cenacolo domenicano e la Banca Cooperativa Agricola di Pachino. Si tratta degli indirizzi di elettronica, che dovrebbe essere attivo dal prossimo anno accademico, e meccatronica, a partire dall'anno successivo, della facoltà di Ingegneria di Messina. Il corso di meccatronica, scienza multidisciplinare che deriva dall'unione della meccanica e dell'elettronica diretta a creare una figura professionale trasversale, l'ingegnere meccatronica, che integra in sé le competenze sia di un settore, sia dell'atro, sarebbe il primo in Sicilia. La notizia è stata resa nota, non senza una punta d'orgoglio, dal professore Carmine Tedesco, componente del consiglio di amministrazione del C.U.M.O., in rappresentanza del comune di Avola, che ha sollecitato un vertice tra i componenti dell'organo amministrativo e il sindaco Albino Di Giovanni al fine di fare il punto della situazione, passo fondamentale per stilare le dovute convenzioni con l'università. Tedesco accenna agli incontri a cui ha partecipato e che si sono susseguiti al fine di attivare i due nuovi corsi di laurea: "In un clima di reciprocità e di larga cordialità, il 23 giungo, una rappresentanza del C.U.M.O. della zona sud della provincia di Siracusa, nelle persone del presidente, la professoressa Iemmolo, dell'amministratore delegato, professore Cavallo, della segretaria, signora Aglieco, ha incontrato, nella sede istituzionale di Messina, il preside della facoltà di ingegneria, professore Galvagno, il pro-rettore, professore Gatto e il professore Galli, responsabile del corso di laurea per concordare i tempi e le modalità di apertura. Il 6 luglio il consiglio di facoltà ha espresso parere favorevole per l'attivazione del corso a partire dall'anno accademico veniente". Il professore Tedesco sottolinea l'opportunità culturale e sociale che si prospetta per i giovani, ma al tempo stesso mette in evidenza i problemi relativi alla reperibilità dei fondi e dei locali necessari all'avvio dei nuovi corsi di laurea. "Attenta e prospettica è stata l'intuizione del sindaco di Rosolini, avvocato Giuca il quale, con encomiabile tempestività, ha assicurato la disponibilità di locali idonei attingendo alle risorse assegnate per il finanziamento del "Centro di Innovazione Tecnologica" operante a Rosolini". Il sindaco Di Giovanni, dal canto suo, non esclude la possibilità di individuare anche ad Avola dei locali idonei, dove, fra l'altro dovrebbero essere attivati due master universitari. "Si tratta di alcune ipotesi di lavoro sulle quali stiamo lavorando e che dovrebbero attivarsi grazie alla collaborazione con l'Università di Catania, Parigi e Malta" riferisce il primo cittadino accennando anche ad un primo approccio, sebbene in via del tutto informale, con il parroco della chiesa Madre, Don Di Rosa, che parrebbe, ma i passaggi ufficiali e burocratici sono ancora da consumare, ben disposto a mettere a disposizione i locali dell'Eremo della Madonna delle Grazie di Avola Antica.
Gabriella Tiralongo
 
8 – LA SICILIA
Palermo
Ammissione all'Università
Conto alla rovescia per i test
Parte il conto alla rovescia per i test di ammissione ai corsi di laurea a numero chiuso. L'Università degli Studi di Palermo ha pubblicato la maggior parte dei bandi per i concorsi, che si svolgeranno tutti in diverse date di settembre (tranne Odontoiatria che quest'anno viene anticipato a luglio). Parecchie le novità di quest'anno, dai corsi della facoltà di Farmacia che diventano tutti a numero chiuso - così come quelli triennali di Scienze della Formazione - al concorso su base nazionale e opzione di sede per Odontoiatria. La data di immatricolazione ai corsi, per coloro che saranno ammessi, è prevista caso per caso nel bandi che saranno pubblicati a giorni sul sito Internet dell'ateneo, www.unipa.it.

Questionnaire and social

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