Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 July 2005
 Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

  
1 - L’Unione Sarda
Pagina 20 – Cagliari
Università. La Cgil contro le modifiche allo statuto per dare il sesto mandato al rettore
Caccia al voto per il Mistretta VI
I presidi si dividono, fra tre giorni la decisione degli studenti
Sempre molto aperta la partita per la ricandidatura dell'urbanista, che ancora non ha con certezza la maggioranza in senato accademico
 Pasquale Mistretta chiede un altro triennio di potere universitario pieno, i presidi delle dieci facoltà cagliaritane hanno pretese più modeste: «Concedeteci un fine settimana senza discorsi e ipotesi sul futuro del rettorato». Sarà difficile accontentarli: dopo l'annuncio mistrettiano di giovedì («Tra una settimana chiederò al senato accademico allargato di modificare ancora lo statuto perché io possa candidarmi nel 2006») la conta dei voti e le consultazioni si sono fatte frenetiche. Il problema è riassunto in una manciata di numeri. Il senato allargato - l'unico organismo che può varare la terza modifica dello statuto e consentire a Mistretta di correre per il sesto mandato - ha 46 componenti: al rettore servono 24 sì alla proposta. Per ora non li ha, o almeno non è certo di averli: per consolidare la sua posizione e trovare una maggioranza certa ha cinque giorni a disposizione. La giornata più importante sarà lunedì. A mezzogiorno e mezza si riunirà il Consiglio degli studenti, l'organismo che riunisce i rappresentanti degli iscritti eletti nel senato accademico, nel Consiglio d'amministrazione dell'Università, in quello dell'Ersu e nei consigli di facoltà. Il Consiglio darà un mandato vincolante ai sette studenti che hanno diritto di voto nel senato accademico allargato: che sia un sì alla modifica oppure un no, dovranno votare compatti. Un passaggio cruciale, dato che un pacchetto di sette schede su una maggioranza di 24 pesa molto. Mistretta lo sa bene e giovedì ha lanciato agli iscritti il messaggio elettorale più rassicurante, quello che da Comunione e Liberazione al Collettivo Studentesco piace un po' a tutti: se verrò rieletto nessun aumento delle tasse. Molto più frammentato lo schieramento dei presidi: secondo alcuni sarebbero cinque a favore della modifica e cinque contro, secondo altri conteggi solo in tre sarebbero mistrettiani di ferro, con due indecisi e cinque convinti - come ha già detto già Francesco Sitzia, numero uno di Giurisprudenza - che una modifica statutaria «sarebbe legittima ma poco opportuna». Poi ci sono i sei direttori delle aree didattiche, con i quali il rettore ha avuto un lungo colloquio giovedì. E mentre Mistretta l'urbanista cerca il consenso dei suoi colleghi professori, Mistretta l'ex sindacalista di lungo corso deve incassare una dura presa di posizione della Snur-Cgil: una nota firmata da Pino Calledda boccia «messaggi cifrati, silenzi imbarazzati e ricerca di esperti in modifiche statutarie» e condanna senza appello qualunque ritocco alle regole elettorali.
Celestino Tabasso

 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 20 – Cagliari
Un regno da 36 mila iscritti
La prima corrente di pensiero dice: se Mistretta è uscito così allo scoperto vuol dire che ha già la maggioranza del senato accademico in tasca. La seconda dice il contrario: lo ha fatto proprio perché gli servono voti, ostentando sicurezza potrebbe fare colpo su qualche indeciso e raggiungere la maggioranza. Ipotesi su ipotesi, tante da far apprezzare la banale ma solida concretezza dei numeri e delle statistiche che riguardano l'ateneo. La cittadella degli studi che il rettore vuole guidare fino al 2009 oggi conta 36.158 iscritti (più mille iscritti già laureati), con 8.156 iscritti al primo anno. I fuoricorso - oggetto di una particolare attenzione di Mistretta, che vorrebbe ridurli il più possibile - oggi rappresentano il 47,42 per cento della popolazione studentesca. Nel 2004 i laureati sono stati 4795. L'età media degli iscritti ai corsi di laurea tradizionali è di 30 anni, quella degli iscritti ai corsi di laurea della riforma è di 27, mentre in media ha 28 anni l'iscritto ai corsi per diploma universitario. La facoltà con il più alto numero di iscritti è Ingegneria (6.293), quella con il numero più basso è Farmacia (1.442). Buona la percentuale di laureati nel territorio cagliaritano (l'8 per cento del totale della popolazione della provincia) rispetto alla media italiana (7,5 per cento) e a quella sarda (6,2 per cento).
 
 
 
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 – Cagliari
Mistretta 6: dalla Cgil un richiamo alle regole
«Si stravolge la democrazia». Massimo Deiana: «Tutti i mandati sono a termine»
 CAGLIARI. I presidi e i membri del senato accademico ci avevano provato: caro Mistretta, ti diamo una proroga. Un anno, magari due sulla poltrona di magnifico rettore, poi se ne parla. Ma Pasquale Mistretta non è uomo da mezze misure: no, cari colleghi, mi candido per il prossimo triennio. Con una certezza assoluta, incrollabile, granitica: sono io, Mistretta, il solo in grado di mandare avanti la baracca sgangherata dell’Università. Io e non altri.
 Quindi la situazione è questa: il rettore in carica si candida per il sesto mandato consecutivo. Lui dice il quarto, perchè una volta modificato su sua richiesta lo statuto dell’Ateneo è come se fosse ripartito da zero. Ma la realtà è che il suo regno dura dal 1991, è previsto che si concluda a maggio del 2006 ma a questo punto è possibile che vada oltre, almeno fino al 2009. Perchè l’obbiettivo venga raggiunto basta un’altra modifica allo statuto, quello stesso statuto che proprio Mistretta aveva costruito e che prevedeva il tetto massimo di due ‘legislature’ accademiche. Gliela concederanno? «Non ho nulla contro Mistretta, davvero nulla - avverte Massimo Deiana, docente di diritto della navigazione a Scienze politiche - dico solo che come rettore rischia a personalizzare in questo modo la carica, come rischierebbe un sindaco, un presidente della Provincia, chiunque svolga un mandato elettivo. Lo conferma il fatto che qualsiasi carica prevede un limite, per ogni mandato è prevista una durata massima». Mistretta però non sembra essere d’accordo, ogni limite può essere spostato un po’ più in là. Nanni Brotzu, medico e docente di lungo corso, giorni fa aveva annunciato aria brutta attorno al Magnifico: «Stavolta - ha detto Brotzu - non sembra che ci sia molta voglia di accontentarlo». Mentre gli altri candidati per il 2006 tacciono - si parla di Raffaele Paci e di Francesco Sitzia - e tacciono anche la Cisl e la Uil, a scendere in campo è il segretario della Snur-Cgil Pino Calledda. Che spara a palle incatenate contro l’ennesima autocandidatura di Mistretta: «Siamo fortemente contrari e preoccupati - è scritto in una nota - perchè queste modifiche statutarie rappresentano ancora una volta lo stravolgimento delle regole democratiche, forniscono un’immagine d’incertezza e confusione degli stessi organi di governo dell’Università e ritardano quel processo di modernizzazione tanto auspicato in questi anni».
 La nota va avanti con toni aspri: «E’ avvilente che una seria discussione su questi punti si sia trasformata in un referendum pro o contro il rettore in carica, questa è un’impostazione perversa - prosegue Calledda - che crea solo confusione, confonde le regole che presiedono al funzionamento delle istituzioni con il destino delle persone che ricoprono pro tempore cariche di responsabilità. Come organizzazione sindacale - si chiude la nota della segreteria Snur Cgil - rifiutiamo questa logica e ribadiamo che abbiamo sempre valutato tutti i candidati alla carica di rettore alla scadenza elettorale sulla base dei loro programmi, nel confronto con le nostre posizioni e a maggior ragione dal rispetto delle regole». L’invito agli organi dell’Ateneo è a «superare questo stato confusionale».

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