Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 August 2005
UFFICIO STAMPA
Università degli Studi di Cagliari
 1 – L’UNIONE SARDA
Economia - Pagina 11
Iniziativa del Governo sull'informatizzazione: sono circa quattro milioni i beneficiari
Pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale il decreto del Governo che dà il via libera alle nuove agevolazioni. Il ministro Stanca: l'Italia è diventato uno dei Paesi più informatizzati in Europa.
Nuovi sconti per l'acquisto del pc
Bonus per i dipendenti pubblici e per tutti gli insegnanti
Ancora un passo verso l'informatizzazione del Paese. Dopo gli sconti a studenti e famiglie, ora anche i dipendenti pubblici potranno comprare computer a tariffe ridotte. Il decreto del ministero per l'Innovazione e le Tecnologie, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ieri in edicola, prevede una riduzione per dipendenti che vogliano comprare un pc. Non solo. Il decreto apre le porte anche a molti professori che non erano stati compresi nell'iniziativa dello scorso anno. «Grazie a misure come queste», spiega il ministro Lucio Stanca, «le famiglie italiane, per informatizzazione, hanno non solo raggiunto ma anche superato i livelli europei». A fine 2004 il 56% dei nuclei familiari possedeva almeno un pc. Il nuovo decreto prevede per i «travet» sconti che oscilleranno tra il 10% e il 15%. Non saranno esclusi nemmeno i lavoratori con contratti a scadenza. I beneficiariA beneficiare di prezzi ridotti potranno essere: i dipendenti di ruolo e quelli con contratto a termine non inferiore a un anno delle Pa e delle autorità amministrative indipendenti, i docenti di scuole pubbliche di ogni ordine e grado, «anche non di ruolo con incarico annuale» e il personale docente delle università statali. Secondo le stime, i potenziali beneficiari sono circa 4 milioni. Il pc dovrà essere scelto tra i prodotti indicati nei listini appositamente riservati e pubblicati dalle ditte fornitrici selezionate tramite un'indagine di mercato affidata alla Consip, alla quale dovranno fare domanda i rivenditori interessati all'accreditamento. Entro un anno i "nominati" dovranno scegliere uno dei distributori indicati dal ministero ed esibire l'attestato relativo al possesso dei requisiti o il cedolino dello stipendio. Non poteva certo mancare anche l'ipotesi «hi-tech»: il decreto detta le modalità per ottenere lo sconto anche nel caso di acquisti on-line. DisabiliPer i disabili sarà più facile digitalizzarsi. Il decreto, infatti, predispone diversi accorgimenti che la Pa dovrà adottare per abbattere le barriere informatiche che rendono difficile l'accesso a internet delle persone diversamente abili, l'ultimo tassello, dice il ministro Stanca, «nell'adeguamento delle norme introdotte da questo governo per l'abbattimento delle barriere digitali. Ora spetta alle amministrazioni pubbliche l'impegno ad adeguare entro un anno i loro siti e applicazioni a queste norme, che inseriscono nel nostro sistema non solo elementi di civiltà ma anche di efficienza.».
 
 
2 – L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari - Pagina 19
Summer week
Protagonisti 200 giovani provenienti da 34 paesi
La mattina saranno ricevuti dal sindaco. La sera parteciperanno all'incontro multiculturale che si svolgerà nel centro giovani di via Dante, alle 18,30. I protagonisti della giornata di oggi, organizzata dall'associazione giovanile internazionale Terra di mezzo di Cagliari, saranno i circa 200 ragazzi proveniente da 34 paesi del mondo, che stanno partecipando al progetto Summer Week. Durante l'incontro saranno presentati diversi progetti per la mobilità giovanile, con i viaggi studio e di lavoro, ma anche iniziative portate avanti in collaborazione con le Università e le istituzioni. Saranno presenti anche delle opere esposte alla mostra internazionale Florenscimiento, in corso di realizzazione all'ex Vetreria di Pirri.
 
 

3 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 4 – Nuoro
Laurea in infermieristica
Dieci ragazzi residenti in provincia di Nuoro, grazie all’accordo tra la Provincia di Nuoro e di Parma, avranno la possibilità di frequentare a condizioni molto vantaggiose il corso di laurea in infermieristica dell’Università di Parma nella sede di Borgotaro e Fidenza. Chi supererà la prova di ammissione e frequenterà regolarmente gli anni accademici avrà diritto al rimborso delle tasse universitarie per l’iscrizione, a un bonus annuale di 250 euro, al servizio mensa alle stesse condizioni dei dipendenti (1,50 a pasto) e all’alloggio gratuito. Tutti i documenti, la domanda di iscrizione e il piano di studi si possono trovare sul sito della Provincia: www.provincia.nuoro.it. Per ulteriori informazioni si può telefonare al numero 0784 30571.
 
4 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 13 – Sardegna
Pubblicato il decreto sulla Gazzetta Ufficiale
Pc a prezzi scontati per 4 milioni di statali
ROMA. Ancora un passo verso l’informatizzazione del Paese. Dopo gli sconti a studenti e famiglie, ora anche i dipendenti pubblici potranno comprare computer a tariffe ridotte. Il decreto del ministero per l’Innovazione e le Tecnologie, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede una riduzione per dipendenti della pubblica amministrazione che vogliano comprare un pc. Non solo. Il decreto apre le porte anche a molti professori che non erano stati compresi nell’iniziativa dello scorso anno. “Grazie a misure come queste - spiega il ministro Lucio Stanca - le famiglie italiane, per informatizzazione, hanno non solo raggiunto ma anche superato i livelli europei”. A fine 2004 il 56% dei nuclei familiari possedeva almeno un Pc.
Il nuovo decreto prevede per i “travet” sconti che oscilleranno tra il 10% e il 15%. E non saranno esclusi da questa “promozione” nemmeno i lavoratori con contratti a scadenza. A beneficiare di prezzi ridotti potranno essere: i dipendenti di ruolo e quelli con contratto a termine non inferiore a un anno delle pubbliche amministrazioni e delle autorità amministrative indipendenti, i docenti di scuole pubbliche di ogni ordine e grado, “anche non di ruolo con incarico annuale” e il personale docente delle università statali. Secondo le stime del ministero i dipendenti pubblici coinvolti dal provvedimento saranno 4 milioni.
Il via libera del Governo all’iniziativa era arrivato nei primi giorni d’agosto, ma solo da ieri, con la pubblicazione in Gazzetta, i dipendenti statali potranno effettivamente accedere agli sconti. Il pc dovrà essere scelto tra i prodotti indicati nei listini appositamente riservati e pubblicati dalle ditte fornitrici selezionate tramite un’indagine di mercato affidata alla Consip, alla quale dovranno fare domanda i rivenditori interessati all’accreditamento. Entro un anno i ’nominati’ dovranno scegliere uno dei distributori indicati dal ministero e esibire l’attestato relativo al possesso dei requisiti o il cedolino dello stipendio. Non poteva certo mancare anche l’ipotesi “hi-tech”: il decreto detta le modalità per ottenere lo sconto anche nel caso di acquisti on-line.
 
5 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 6 - Oristano
ATZARA. Cinque tedeschi arrivano in paese
Assegni del Comune per gli studenti stranieri
ATZARA. Elena, Cristina, Christian, Alexandra e Andrei soni i nomi dei 5 giovani studenti iscritti alla facoltà di Lettere romanze dell’università di Heidelberg, giunti nel centro Sardegna grazie ad una borsa di studio messa a disposizione dall’amministrazione comunale di Atzara.
L’idea nasce da un brillante progetto messo a punto dall’intraprendenza di una giovane laureata in lingue, Valeria Urru, che ha ben deciso di sfruttare le proprie conoscenze linguistiche dando vita ad una vera e propria scuola di italiano per stranieri che ha avuto il suo avvio nel luglio del 2004 ad Atzara.
«L’iniziativa valorizza sia le professionalità che le potenzialità del territorio e dell’isola - ha spiegato l’ideatrice del progetto - riconosco inoltre che nell’ambito della scuola di italiano per stranieri ho incontrato la sensibilità degli amministratori che hanno reso possibile l’attuazione del piano di lavoro».
Sono positivamente coinvolti i ragazzi quando li incontriamo al rinfresco organizzato subito dopo il loro arrivo per presentarli alla comunità atzarese: «Comunità che li ha accolti - dichiara il sindaco Alessandro Corona - con semplicità e giovialità, confermando la consueta ospitalità che da sempre caratterizza Atzara e la sua gente».
Il soggiorno ha avuto inizio il 31 luglio scorso e si protrarrà fino al prossimo 3 settembre. I ragazzi alloggeranno presso un caratteristico bed&breakfast locale.
Durante tutto il periodo della permanenza ad Atzara i borsisti avranno modo di approfondire la conoscenza della lingua attraverso lezioni di studi settoriali rivolti particolarmente alle scienze naturali, all’archeologia, alla storia della Sardegna, alle tradizioni popolari, l’arte e l’architettura, alla fotografia e gastronomia. Un modo come un altro, insomma, per conoscere le peculiarità della nostra isola.
La validità di questa iniziativa è legata al coinvolgimento di giovani laureati e professionisti di Atzara nelle varie discipline di interesse che per oltre un mese saliranno in cattedra e trasferiranno le proprie conoscenze ai 5 ragazzi che entreranno in tal modo a stretto contatto con la comunità locale e le sue tradizioni culturali e linguistiche.
Cinzia Littera
 
 

6 – CORRIERE DELLA SERA
Economia e finanza
La Sardegna va in orbita con Enel e Finmeccanica,
per salvare il mondo da futuri tsunami
E' stata appena vinta dagli italiani la gara internazionale per fornire supercomponenti laser all'Ente spaziale europeo, apparecchi capaci di monitorare l'atmosfera terrestre e prevenire disastri ambientali. Il progetto è partito il 2 maggio e in questi giorni si è avviata la fase operativa. Nel consorzio vincitore sono in tre. Il primo è il Cesi di Milano (primo azionista Enel, e poi Terna, Gestore della rete, Ansaldo Ricerche e altri soci). Il secondo è Galileo Avionica del gruppo Finmeccanica diretto da Pierfrancesco Guarguaglini. Il terzo, infine, è appunto un'azienda sarda: una molto specializzata fucina hi-tech, che fattura 700 mila euro, conta 22 operai ed è fra i pochi operatori europei del settore. Ha sede ad Arbatax e si chiama Scimex, Scientific Materials Europe. Fondata nel 1997, con i contributi della legge 488, da un dentista sardo, Piergiorgio Lorrai, e da un fabbricante di laser bergamasco, Maurilio Guerrini, oggi è l'unica azienda italiana a produrre cristalli sintetici per i laser, di quelli che si applicano sui satelliti o sui sistemi di puntamento dei carri armati. «In Europa siamo solo in tre ad avere questa specializzazione - spiega Guerrini -: noi, la tedesca Fee e la ceca Crytur». Devono reggere la concorrenza degli americani, come la potente Litton Synoptics. E, anche in questo campo, dei cinesi.
Il progetto presentato all'Ente spaziale europeo con il Cesi e Galileo Avionica, un tomo di 250 pagine per una commessa del valore di 600 mila euro, si chiama Helps, High efficient laser pumped source for lidar application, dove «lidar» sta per uno speciale laser per lo spazio, un radar ottico. «Nei nostri forni, ad Arbatax - dice Guerrini - sviluppiamo il cristallo per costruire laser speciali. Devono rilevare la quantità di umidità dell'atmosfera, mai monitorata finora, e sviluppare modelli matematici evoluti per i disastri ambientali: un vantaggio enorme per tutti, se dovesse funzionare. Dobbiamo finire la produzione entro il 2 dicembre». «Vincere questa gara è stata un'enorme soddisfazione - commenta Enzo Nava, responsabile del Cesi -. La Scimex è l'unica in Italia a produrre quel che serve».
Eppure Scimex, che collabora con l'Università di Cagliari e l'Istituto di fisica nucleare di Torino, lamenta difficoltà a vendere il proprio prodotto ad altri committenti nazionali: per esempio, all'Esercito.
A.Pu.
 
7 – CORRIERE DELLA SERA
Economia e finanza
E' ripresa la discussione in Italia sulla politica industriale,
come bene rende manifesto l'articolo di Riccardo Faini
apparso su Il Sole 24 ore il 12 luglio scorso
La recente relazione della Banca d'Italia, del resto, è stata esplicita a questo riguardo. In essa il governatore ha affermato chiaramente non solo la necessità di dare vita a politiche di sostegno all'innovazione, ma ha altresì spezzato una lancia a favore delle politiche cosiddette non orizzontali, ossia in favore di tutti quegli interventi non diretti a incentivare servizi, infrastrutture, risorse di ogni genere usabili trasversalmente da tutte le imprese. Il governatore ha dichiarato, invece, la sua preferenza verso le cosiddette politiche di intervento verticali, ossia dirette verso determinati settori o addirittura verso specifiche imprese considerate strategiche nel contesto della missione che una nazione vuol dare al suo apparato industriale e finanziario. E' superfluo ricordare che il Paese modello per interventi di questo tipo è stata ed è la Francia, che si è distinta per politiche di programmazione settoriale con esplicito riferimento a gruppi di imprese o a catene, o filiere che dir si voglia, tecnologiche, secondo la tradizione tecnocratico illuministica della sua burocrazia. A questa tradizione si inchina deferente e grata anche l'imprenditorialità francese, salvo nei settori piccoli e medi che si son visti spesso defraudati di risorse. In effetti gran parte del dibattito sul declino francese, industriale e imperiale, verte appunto sulla fallacia di tali politiche verticali o di incentivazione diretta che avrebbero, secondo i critici neo liberisti del colbertismo francese, indotto la Francia ad accumulare deficit e inefficienze anche nelle stesse tecnocrazie, che pure sono il vanto dell'ultimo baluardo statalista europeo.
Che cosa fare in Italia? La risposta non è semplice e non può essere ideologica. Per anni in Italia - sino a quando il default non fu alle porte e si seguì, per impedirlo, la politica del «si salvi chi può», con risultati a prima vista esaltanti visto il baratro che si era aperto dinanzi a noi - per anni, abbiamo seguito la politica di settore, secondo l'esempio francese. Chi non ricorda le guerre chimiche e le disastrose cattedrali nel deserto che ne seguirono? Chi non ricorda le estenuanti trattative e le possenti pressioni lobbistiche sui piani di settore per favorire l'uno o l'altro comparto industriale? Molti anni or sono destai scalpore facendo notare in un mio libricino su L'Italia inafferrabile , che la crescita delle piccole e medie imprese era avvenuta laddove non si erano compiuti investimenti statali e dove le politiche di sostegno erano state di contesto, leggere, automatiche e impersonali, dirette a favorire spesso inconsapevolmente la crescita di nuove attività produttive e industriali, finanziarie e di servizio. Lo stesso, a parer mio, si dovrebbe fare oggi, Sottolineo la parola «inconsapevolmente». Infatti, il pericolo è che nelle politiche industriali si sottovaluti il peso che ha il nostro Stato non amministrativo, non tecnocratico, ma dominato, invece, dalle lobbies nascoste - non visibili, all'anglosassone - e dai gruppi economico-politici che fanno capo a degli eletti e loro fedeli che coordinano le reti tra politica e affari e risorse pubbliche. Quindi le politiche settoriali verticali sono quanto mai pericolose non solo perché riconducono in primo piano statalismi perversi, ma anche perché danno un enorme potere di discrezionalità a quei reticoli gestiti dagli eletti che mediano, appunto, tra politica e affari. Ma, dal canto loro, le politiche orizzontali, di ambiente, si potrebbe dire, sono lentissime nel generare fattori di crescita.
Occorre, quindi, elaborare una politica industriale di tipo completamente nuovo, che ricrei quella genialità anche giuridica di cui il nostro Paese fu testimone quando si inventò, per esempio, il modello delle partecipazioni statali, che non erano né nazionalizzazioni alla francese né scaltri prodromi di un liberismo improvvisato. Erano un modello aperto a diversi stili proprietari in cui il privato poteva aggiungersi al pubblico in una sinergia virtuosa consentendo ristrutturazioni e ritorni al mercato. Una lezione non da dimenticare, di alta sapienza giuridica e di altissima ingegneria istituzionale. Oggi abbiamo nuovamente bisogno dell'azione dei maestri del diritto dell'economia, piuttosto che degli avvocati d'affari. I maestri esistono, basta avere il coraggio di chiamarli a raccolta.
E cosi dobbiamo avere il coraggio di costruire un tavolo di operatori dell'economia e delle parti sociali per dar vita al piano di un mix di politiche di sostegno che uniscano la scelta verso determinati settori che si considerano strategici - e che quindi vanno sostenuti e difesi - e che nel contempo pongano in essere scelte di lungo periodo di contesto, di ambiente. Per i settori, penso all'energia, alle telecomunicazioni, alla difesa e alla sicurezza, all'elettromeccanica, ai veicoli industriali e non. Per il secondo tipo di interventi penso all'istruzione tecnico- professionale che va rilanciata con forza, al numero chiuso nelle università per incentivare l'iscrizione verso le risorte facoltà scientifiche e verso ristrettissimi cenacoli di elaborazione umanistica, a una lista di poche ed essenziali opere infrastrutturali sul versante logistico, a una decisa deburocratizzazione delle pratiche per nuove attività imprenditoriali per coloro che da qualunque parte del mondo provengano si volessero insediare in Italia. Specifiche autorità indipendenti, oltre a quelle già in vigore, dovrebbero impedire soprusi e clientelismi e garantire al tutto la massima trasparenza.
Pragmatismo e buon senso. Ecco cosa serve per trasformare e per non decadere. Si è ancora in tempo.
 
 

8 – IL MESSAGGERO
I singolari studi realizzati da due ricercatori della London University
ROMA - Estate, tempo di amori, flirt e appuntamenti. Ma fate attenzione, cari maschietti, al regalo che avete in mente di fare. Perché le probabilità che la ragazza che avete scelto vi conceda un secondo appuntamento sono direttamente collegate al tipo di regalo che avete acquistato. Non deve essere né troppo costoso, né banale. Ma deve colpire il suo interesse. Insomma né diamanti e nemmeno un semplice cioccolatino. Se davvero volete far colpo, meglio un biglietto per il teatro o una buona bottiglia di vino. A dirlo non è solo l'esperienza ma una formula matematica molto complessa descritta in un articolo scientifico pubblicato sulla prestigiosa rivista Proceedings of the Royal Society.
Usando un sistema matematico estremamente complesso, Peter Sozou e Robert Seymour dell'University College di Londra hanno scoperto che coprire di regalini che vengono definiti "a perdere", come per esempio una buona bottiglia di vino o un biglietto del teatro, è la strategia vincente al primo appuntamento per entrambi i sessi. Le donne perché non si sentono vincolate da qualcosa di troppo sostanzioso e impegnativo tanto da essere obbligate a concedere un secondo appuntamento, gli uomini perché possono così dimostrare di non usare la propria ricchezza per stregare la propria partner. Non solo, ma può anche accadere che la ragazza si prenda il regalo costoso, magari un diamante, e vi lasci a bocca asciutta!
Per arrivare a queste conclusioni i due ricercatori hanno costruito un modello matematico basato su una serie di possibili decisioni che devono essere prese nel corso di un primo appuntamento. Nel modello l'uomo deve decidere che tipo di regalo offrire. Se di valore oppure economico ma anche stravagante. Nella sua scelta l'uomo deve basarsi solo sul suo istinto. È infatti solo affidandosi a questo che deve scegliere un oggetto che, secondo lui, possa sortire il giusto effetto sulla ragazza.
La donna invece deve decidere se accettare o meno il regalo ed eventualmente se concedersi al donatore. Quindi quello che i ricercatori hanno considerato nella loro formula matematica è la sua eventuale disponibilità ad accettare il regalo. E quello che hanno scoperto è che la sua disponibilità dipende direttamente dal tipo di regalo. Il risultato è appunto che nella stragrande maggioranza dei casi un regalo di valore, ma non monetizzabile, è la migliore strategia per concludere concretamente l'appuntamento. L'oggetto più indicato è qualcosa di cui la ragazza può fruire anche da sola. Certo la speranza è che siate voi ad essere invitati per bere quella bottiglia, o per assistere a quello spettacolo. Ma questo, come al solito, e non serve la matematica per saperlo, sarà lei a deciderlo. E i due matematici su questo sono d'accordo. Se voi non andate a genio alla vostra partner allora non c'è regalo che tenga. Siete destinati al cento per cento a fare fiasco.
Emanuele Perugini
 
 

9 – LA SICILIA
Università «Carenze provocate dal Comune»
Siracura. «Il consorzio universitario “Archimede” non ha ancora una sede perchè il Comune, benchè obbligato per statuto, non gliel'ha ancora assegnata». Lo afferma il presidente del consorzio, Salvo Baio, d'intesa con il vicepresidente Mario Cavallaro. E aggiunge: «Il consorzio non ha nemmeno risorse finanziarie nè umane, le quali ultime, d'altra parte, in mancanza di una sede, non saprebbe dove allocare. Una conseguenza, fra le tante, è il disagio, sia per gli studenti che per gli utenti a qualsiasi titolo. Come nel caso lamentato ieri da un cittadino sballottato di qua e di là.
«In particolare – afferma ancora Baio – nel caso dell'avviso pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione, per contributi regionali alla riconversione di immobili in residenze universitarie, il bando di concorso prevedeva, d'intesa col sindaco che, in mancanza di una sede del consorzio, le offerte venissero presentate, entro il 15 luglio scorso, nell'ufficio di gabinetto del sindaco. Perchè l'ufficio di gabinetto ha risposto di non saperne nulla? È stata così frustrata la massima trasparenza che si voleva per questo bando».
Baio e Cavallaro ricordano poi che, «nonostante le mille sollecitazioni, il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale del consorzio sono stati nominati soltanto il 15 luglio scorso; pur essendo lo statuto già approvato fin dal dicembre del 2004».
«Tutte queste cose – ribadisce il presidente Baio – gli studenti devono saperle. Deve saperle tutta la popolazione. L'università è infatti un volano di sviluppo per il territorio. Ogni ostacolo al funzionamento della università è un ostacolo moltiplicato allo sviluppo del territorio.
«Il problema dei problemi – sottolinea Baio – resta quello della sede. Senza una sede gli studenti, la gente, non sanno a chi nè dove rivolgersi. La ex caserma “Abela” era (ed è) destinata a sede universitaria. Ebbene, c'è dentro la sede degli uffici dell'area marina protetta del Plemmirio, c'è il cinema all'aperto. C'è di tutto. Tranne una sede universitaria. In tanti altri stabili di Ortigia, alcuni già restaurati, altri in restauro, sono previste sedi universitarie. Anche in questi c'è di tutto, tranne una sede universitaria.
«E allora – aggiunge Baio – a chi giovano tanti ritardi, tante inadempienze? A chi giova ostacolare, frenare il funzionamento della Università di Siracusa?
«A questo punto – conclude Salvo Baio – è urgente, nonostante agosto, fare il punto della situazione e sciogliere in fretta ogni residuo nodo».
Salvatore Maiorca

 

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