Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 September 2005

 
Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
1 – L’Unione Sarda
Pagina 15 – Lettere
POLICLINICO MUTO Dov'è...
POLICLINICO MUTO Dov'è l'efficienza? Nonostante tutta la buona volontà il Cup del Policlinico di Monserrato non risponde. Sono ormai due mesi che tento di mettermi in contatto con il centro unico prenotazioni del presidio, come se stessi tentando di prendere la linea a un quiz televisivo, con la sola differenza che qui la linea è sempre libera. Ho chiamato l'urp dove gentilmente mi è stato detto che c'è una sola impiegata la quale non riesce ad assolvere a tutte le richieste. Non è il primo disservizio che tale presidio offre. È inutile avere divanetti blu, e televisore in camera quando poi il servizio per cui l'utenza chiama non è fruibile a causa dell'assenza degli impiegati o se negli ambulatori non sono presenti infermieri per ascoltare le persone che chiedono aiuto. Come si fa a dire che non ci sono i soldi per il personale quando poi vediamo che ci sono pluriripetizioni di cattedre con rispettivi responsabili per un utenza ristretta? Che ne pensa l'assessore Dirindin di questa anomalia? Non sarebbe meglio razionalizzare le spese ai vertici e ridistribuire i soldi laddove ci sia più necessità per fornire un servizio decente a persone che si rivolgono ai medici non per passatempo?
Christian Cuboni Cagliari
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 21 – Cagliari
via università
Strada bloccata per lavori al teatro
Per consentire il trasporto di materiali destinati ai lavori di recupero dell'ex Teatro Civico, da lunedì a venerdì 9 compreso, via Università sarà chiusa al traffico dalle 7,30 alle 17 all'altezza dell'incrocio con via De Candia. Per permettere il passaggio dei mezzi pesanti, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione su entrambi i lati di via Cammino Nuovo, nel tratto compreso tra il cancello del rettorato (al numero civico 11) sino all'incrocio con via Università. Il divieto sarà in vigore negli stessi giorni e nella stessa fascia oraria (7,30-17).
 
 
3 – L’Unione Sarda
Pagina 21 – Cagliari
Fila di ore al Ctm per il pass degli studenti
Non bastano venti minuti di fila. Per rinnovare l'abbonamento annuale studenti del Ctm ci vogliono almeno due ore e tanta pazienza. Lo sanno bene i ragazzi e genitori che ieri hanno affollato l'ufficio di viale Trieste. Due sportelli aperti per chi doveva versare i 129 euro e ottenere la nuova tessera che vale 12 mesi. È quasi mezzogiorno quando Rossella Lecca, Giorgio Secci e la fidanzata escono dalla sede del Ctm: «Eravamo qui dalle dieci e un quarto ? spiegano ? una situazione assurda, che si ripete ogni anno». Lamentele di ogni genere: «C'è caldo ? dice Marta Marongiu, mentre aspetta il suo turno nella sede di viale Trieste ? meno male che c'è qualche sedia». Scorre veloce, invece, la coda che porta allo sportello degli abbonamenti mensili: «In cinque minuti ho fatto tutto ? dichiara Barbara Mulleri ? ho consegnato il modulo e 15 euro». La Ctm card consente agli studenti, anche universitari, di utilizzare liberamente quattro linee degli autobus. «La tessera è una comodità e un grande risparmio per chi sale sul pullman più volte al giorno ? dichiara Antonia Puddu, madre di Manuel, 16 anni, studente del Dettori ? mio figlio prende ogni mattina due autobus per arrivare a scuola e altri due per tornare». L'unico inconveniente dell'abbonamento annuale pare sia il tempo che si perde per averlo: «Sono arrivata da quasi mezz'ora ma la fila è lenta. Tanti sbagliano la compilazione del modulo che bisogna consegnare, e quindi gli impiegati spiegano nuovamente come devono fare. Per questo si perde tanto tempo». Parola di Luisa Massidda, matricola in Scienze Politiche. L'afa non aiuta gli studenti che aspettano. Converrà tornare domani? «Non credo, le tesserine annuali scadono quasi tutte a settembre. Un giorno vale l'altro, due ore di fila sono assicurate».
Francesca Ghezzo
 
 
4 – La Nuova Sardegna

Pagina 1 - Olbia
Sessanta milioni per il San Raffaele 
Sono stati inseriti nel piano di investimenti approvato dall’Inail
DON VERZE’ La fondazione: «Pronti a partire» 
 OLBIA. Sessanta milioni di euro per il San Raffaele sardo, quello di cui si parla da 17 anni e che dovrà sorgere alla periferia sud di Olbia. Sono soldi (tanti) che l’Inail ha deciso di destinare alla fondazione San Romanello di don Verzè per il nuovo centro di riabilitazione, ricerca e diagnosi. Fondi inseriti nel piano di investimenti dell’istituto approvato tre giorni fa e che dovrà essere vagliato dai due ministri (Maroni e Siniscalco) prima dell’approvazione della Finanziaria.
 Esclusi l’aeroporto e il porto, si tratta probabilmente di uno dei più grossi investimenti fatti in questo territorio e che dovrebbe concretizzare un progetto presentato nell’ormai lontano 1988.
 Ma in questo momento la Regione (che ha comunque raggiunto l’accordo con don Verzè per aprire il centro di ricerca e cura in stretto collegamento con le università sarde), mette da parte il San Raffale. «Perché adesso - ha ribadito la Dirindin - si devono superare gli ostacoli per aprire l’ospedale pubblico. Solo in quel momento si riparlerà del privato, per il quale comunque rimane il nostro sì».
 Si sbottona, invece, la fondazione San Romanello, attraverso Gabriele Bertipaglia, responsabile della comunicazione. «Lo stanziamento di questi fondi è per noi un ulteriore semaforo verde che ci fa avvicinare al traguardo. Quello di aprire a Olbia, e ci teniamo a sottolinearlo, non una clinica privata per ricchi ma un ospedale per la gente con altissima tecnologia e con grande spazio alla ricerca. Le varie vicissitudini politiche di questi ultimi 17 anni, hanno rallentato il progetto. Adesso, finalmente, con il presidente della giunta regionale Soru e con l’assessore Dirindin, abbiamo raggiunto un accordo totale. Quindi: noi siamo pronti a partire. Firmato il protocollo d’intesa con il Comune, nel luglio del 2003, aspettiamo che le autorità regionali ci diano il definitivo via libera». Nessun dettaglio, però, arriva dalla fondazione San Romanello. «Posti letto assegnati e specialità di cui la Sardegna e carente? Sarà la Regione a fornire tutti i particolari. Il nostro continuerà a essere un atteggiamento di rispetto nei confronti di chi governa la Sardegna».
 Don Verzè era arrivato a Olbia, con il progetto del suo San Raffaele sardo, nel 1988. Un anno dopo la prima convenzione. Poi dieci anni di silenzio perché la Regione non dava mai il suo parere. Nel 2001 (novembre) la fondazione richiese al Comune il rinnovo della convenzione. Nel maggio 2002 il sì del commissario prefettizio: venne concessa la proroga dei lavori per gli interventi da realizzare in 37 ettari trasformati da zona E (agricola) a zona G (di interesse generale). Il 31 luglio 2003 la firma della convenzione. Quest’anno l’accordo definitivo tra don Verzè e Renato Soru. E, ora, la notizia dei 60 milioni di euro previsti nel piano di investimenti dell’Inail. (s.p.)

 
 5 – La Nuova Sardegna

Pagina 8 - Olbia
LA MADDALENA 
Lezioni universitarie in videoconferenza
 LA MADDALENA. Nel rispetto della convenzione stipulata con la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Sassari, presso il centro didattico nei locali dell’ex artiglieria in via Regina Margherita si svolgeranno le lezioni in video conferenza relative al primo, secondo e terzo anno del Progetto formazione a distanza. In programma le lezioni per i corsi di laurea in Scienze giuridiche, triennale e quadriennale, Diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private, triennale. Le lezioni avranno inizio la prima settimana di ottobre. Info: 0789/737470, 0789/790633. (a.n.)

 6 – La Nuova Sardegna

Pagina 19 - Sassari
Lunedì parte il corso universitario «Donne, politica e istituzioni» 
 SASSARI. Lunedì alle 16 nell’Aula Magna dell’Università si terrà l’inaugurazione del corso «Donne, politica e istituzioni». Istituito nel 2004 dalla facoltà di Scienze politiche - Comitato per le pari opportunità dell’università di Sassari, su iniziativa del ministero per le Pari Opportunità e in collaborazione con la scuola superiore della pubblica amministrazione, è rivolto per il secondo anno a cento donne che hanno superato la selezione e alle uditrici che hanno fatto domanda di partecipazione. Il corso è articolato in sei aree tematiche e ha come obiettivo principale la costruzione di un percorso formativo che favorisca l’accesso delle donne alle assemblee politiche ed alle cariche elettive. Dopo i saluti di Alessandro Maida, Rettore dell’università, di Alessandra Giudici, presidente della Provincia di Sassari e di Pietrina Murrighile, presidente della Provincia di Olbia-Tempio, sono previsti gli interventi di Antonietta Duce, assessore alla Cultura; Angela Masu, vice sindaco e assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Tempio; Cecilia Sechi, assessore ai Servizi sociali del Comune di Sassari con delega per le pari opportunità; Monica Spanedda, presidente del consiglio comunale di Sassari, Alba Canu, consigliere della Provincia di Sassari; Paola Sini, consigliere del Comune di Olbia. Introdurrà i lavori Antonietta Mazzette, responsabile scientifico del corso e presiederà i lavori Virgilio Mura, preside della Facoltà di Scienze Politiche.

 
 
 
7 – Il Messaggero
 
 
 
La maggior parte degli aspiranti camici bianchi è donna. Il prossimo martedì le prove a Tor Vergata e alla Sapienza
Medicina, in diecimila per 1.110 posti
 
 
 
Via ai test d’ammissione: si comincia da Campus biomedico e Cattolica
 
 
 
di ALESSANDRA MIGLIOZZI

Gli anni di studio sono tanti, almeno undici tra corso di laurea e specializzazione, il sacrificio economico per i libri e le tasse universitarie è elevato e anche il mercato del lavoro, una volta laureati, è più saturo che in passato. Eppure la professione medica non sembra perdere il suo fascino: a Roma anche quest'anno sono migliaia gli iscritti ai test di ammissione per i corsi a numero chiuso di Medicina e Chirurgia.
Tra Sapienza, Tor Vergata, Campus Bio-Medico e Università Cattolica del Sacro Cuore gli aspiranti camici bianchi sono 9.353 (l'anno scorso erano poco di più, 9.366), ma i posti disponibili sono solo 1.100 (esclusi quelli per gli stranieri non provenienti dall'Unione Europea). I candidati vengono da tutta Italia e, a conferma di una tendenza cominciata negli scorsi anni, la maggior parte degli aspiranti medici è di sesso femminile.
Le prove per l'ammissione prenderanno il via questa mattina con i test del Campus Bio-Medico e della Cattolica. Al Campus i candidati sono 995 (l'anno scorso erano 830) per 75 posti. Le ragazze fanno la parte del leone: sono 552 contro 443 partecipanti maschi. Alla Cattolica invece le aspiranti matricole di Medicina sono 3.366, ma solo in 220 più due stranieri passeranno l'esame. «La maggior parte dei candidati è di sesso femminile - spiegano dall'università del Sacro Cuore -: 2063 sono le donne, 1.303 i partecipanti maschi. E' una conferma del grande appeal che la professione medica sta esercitando sulle nuove generazioni in rosa».
La mattina del 6 settembre si svolgeranno i test delle Università pubbliche, Sapienza e Tor Vergata. Nel primo ateneo le facoltà di Medicina sono due: alle prove si sono iscritti 3.688 candidati per 640 posti; 2.930 persone sosterranno il test nella I facoltà che offre 400 posti al Policlinico Umberto I e 90 nel Polo di Latina. In 758 faranno l'esame al S. Andrea, alla II facoltà di Medicina, dove i posti sono 150. «Il numero delle domande degli aspiranti medici è sempre elevato alla Sapienza: merito della qualità della didattica - commenta Luigi Frati, preside della I facoltà di Medicina e pro rettore vicario dell'ateneo -. Ma c'è tanta richiesta anche per le lauree triennali delle professioni sanitarie, oltre 6000 domande. Abbiamo dei problemi di spazi, ma li stiamo risolvendo, stiamo migliorando le strutture del Polo di Latina ed è in progetto un corso di laurea in lingua inglese che consenta ai giovani di lavorare in Europa». «Tutte queste richieste impongono una riflessione - prosegue il preside di Medicina II, Aldo Vecchione -. La professione medica continua ad attirare, ma i problemi sorgono al momento di trovare lavoro: c'è un esubero di medici».
Anche a Tor Vergata Medicina fa il pieno di aspiranti camici bianchi con 1.304 candidati per 165 posti. Le donne sono il doppio degli uomini: 832 contro 472. «Qui abbiamo un aumento delle domande: l'anno scorso erano 1.228. Questo anche perché l'offerta didattica è stata ulteriormente implementata con master e nuove scuole di specializzazione - spiega Renato Lauro, preside della facoltà di Medicina dell'ateneo -. Ma i giovani spesso mitizzano questa professione, le difficoltà oggi sono tante. Va meglio, invece, per chi frequenta le lauree triennali per le professioni sanitarie e odontoiatria».
 
 
 
 
 8 - Corriere della Sera
La smentita dell’ateneo pisano. «È stato tutto un equivoco» spiega il rettore Fabiani
Roma Tre e Normale di Pisa, nessun accordo
Sembrava proprio un bel matrimonio: da una parte l’università Roma Tre sempre più proiettata nell’eccellenza, dall’altra l’inossidabile e prestigiosa Normale di Pisa, l’ateneo del presidente Ciampi, di Nobel e scienziati, uomini di lettere e pensatori. L’obiettivo? Far nascere nella capitale una Scuola superiore di scienze sociali in stretto contatto con Pisa. E invece, poche ore dopo, ecco la doccia fredda: era solo un equivoco. Niente accordo «ufficiale» con i pisani e neppure contatti, ma «solo» una partnership siglata con l’Ecole di Lione, altra scuola di eccellenza, però francese. La Normale in un laconico comunicato manda a dire: «Non sussiste alcun tipo di convenzione o collaborazione ufficiale che lega l’istituto di Piazza dei Cavalieri a Pisa con l’Università Roma Tre». Pure il rettore di Roma Tre, Guido Fabiani, interpellato, smentisce: «È stato un fraintendimento, nessun contatto con Pisa, solo con Lione». Dai corridori dell’Università di Pisa si vocifera di contatti ufficiosi (e non ufficiali) avvenuti per un progetto che doveva rimanere riservato.
Marco Gasperetti
 
 
 
9 - Corriere della Sera
PERUGIA
Al festival scientifico la fisica entra in cucina
La scienza arriva in cucina al Perugia Science Festival, rassegna inaugurata ieri che fino all’11 settembre porterà nella città umbra personaggi del calibro di Margherita Hack e Nick Arnold. La settimana prossima in calendario appuntamenti dedicati alla Gastronomia Scientifica. Sabato 10 (ore 18), l'Università dei Sapori ospiterà un incontro con Davide Cassi, docente di Fisica della Materia all'Università di Parma e preside del corso di laurea in Scienze Gastronomiche. Da circa vent'anni la fisica dei sistemi complessi si è avvicinata al mondo quotidiano: marmellata, panna montata e morbide paste dolci sono diventate oggetto di attente ricerche scientifiche al pari di semiconduttori e magneti. La Gastronomia Scientifica nasce allo scopo di divulgare le nuove scoperte e farle uscire dai laboratori, permettendo ad ogni curioso di diventare sperimentatore nella propria cucina, creando intriganti ricette con l'aiuto di un pizzico di «buona scienza». L'incontro è libero e gratuito; con Cassi, uno chef dell'Università dei Sapori preparerà delizie da gustare insieme al pubblico. (Maurizio Pescari )
 
 
 
 

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