Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 September 2005
Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

1 – L’Unione Sarda
Pagina 1 – Cagliari
Cagliari. Nominati ieri da Pasquale Mistretta sei pro rettori, 4 sono donne
Maria Del Zompo numero due dell'università
Rivoluzione nell'università: Pasquale Mistretta ha nominato sei pro rettori che lo affiancheranno alla guida dell'ateneo. La carica più importante, con potere di firma, è stata assegnata a Maria Del Zompo, docente di Farmacologia nella facoltà di Medicina, ricercatrice conosciuta a livello mondiale. Un governo universitario al femminile, visto che ci sono altre tre donne nella giunta di Mistretta, che sta preparando la sua nuova candidatura alle elezioni dell'anno prossimo. Sarebbe il sesto mandato consecutivo.
 
Pagina 17 – Cagliari
Mistretta rivoluziona l'ateneo
Non è una rivoluzione ma, stando alle consuetudini della lunga era Mistretta, poco ci manca. Sei pro rettori nuovi di zecca in un colpo solo. Per decreto. Il posto d'onore tocca a Maria Del Zompo, docente di farmacologia clinica nella facoltà di Medicina e Chirurgia. A lei il ruolo di numero due del rettore, gli altri avranno delle deleghe specifiche con settori di competenza particolari. gli incarichiLa nomina della Del Zompo, ricercatrice di levatura internazionale, è, nelle intenzioni di Mistretta, un riconoscimento al peso scientifico e accademico della facoltà di Medicina. A Giovanna Ledda, docente a Farmacia, toccherà occuparsi dell'apertura internazionale dell'ateneo, un settore strategico in tempi di globalizzazione culturale ed economica. I rapporti con il territorio e le istituzioni sono stati affidati a Franco Nurzia, professore nella facoltà di ingegneria, mentre a Patrizia Mureddu sono riservate tutte le questioni relative alla didattica. La Mureddu insegna Lingua e letteratura greca a Lettere e Filosofia e incarna il desiderio del rettore di affermare la centralità del sapere umanistico anche nel mondo dell'informatica di massa e delle nuove tecnologie. Le competenze sulla ricerca scientifica vanno al chimico Adolfo Lai, mentre una giurista, Lucia Cavallini, dovrà mettere mano al riordino della macchina amministrativa. le delegheLa nuova struttura voluta da Mistretta non prevede solo la nomina dei pro rettori, ma anche l'attribuzione di tre deleghe specifiche: Vinicio Demontis, della facoltà di ingegneria, si occuperà delle funzioni del Senato accademico allargato, Gavino Faa, preside di Medicina, del protocollo d'intesa tra Università e Regione, mentre Alberto Anedda, fisico, si dedicherà ai problemi gestionali del Presidio di Monserrato. governanceIl piano di riordino del rettore, articolato nella "direttiva di governance" varata il 1 settembre scorso, punta (almeno nelle intenzioni) ad aumentare il tasso di collegialità nella gestione dell'ateneo, per ottenere quel cambio di passo di cui l'università ha sempre più bisogno. Priorità assoluta, nella visione di Mistretta, evitare il circuito autoreferenziale in cui qualsiasi istituzione rischia di piombare se trascura i rapporti con interlocutori pubblici e privati, a partire dall'Università di Sassari, partner ideale nel rapporto con la Regione. Altro obiettivo dichiarato la trasparenza delle attività e degli investimenti. E, in materia, la direttiva rettorale prevede la compilazione di un "bilancio sociale annuo" che dia indicazioni precise sul rapporto tra gli impegni di spesa e le opere realizzate.
Francesco Pala
  
2 – L’Unione Sarda
Pagina 17 – Cagliari
L'intervista. Del Zompo
Il braccio destro del Magnifico: «Pronta alla sfida»
Sorpresa ed emozionata. Ma anche pronta a una nuova sfida. In un primo momento Maria Del Zompo, da ieri numero due dell'Università di Cagliari, con potere di firma in caso di assenza di Pasquale Mistretta, ha chiesto tempo. Cascata dalle nuvole? «Proprio così. Non mi aspettavo la richiesta di incarico da parte del rettore. Si tratta di un impegno importante, anche perché rappresento le donne in un ruolo di responsabilità». Ha accettato subito? «Ci ho riflettuto un po', anche perché ho molto lavoro da svolgere nella clinica e nella ricerca. Mi ha convinto l'insistenza del rettore e la presenza di altri cinque pro rettori con delega». Ricercatrice apprezzata nel mondo, ora ha un nuovo campo da esplorare: è la prima donna pro rettore della storia dell'ateneo. «Bella responsabilità, non c'è che dire. Inoltre c'è anche la preoccupazione perché dobbiamo raggiungere un obiettivo: migliorare l'università. Siamo di fronte a un momento di cambiamento, e l'ateneo aveva bisogno di una ventata di novità e di una riorganizzazione». Il tempo è poco. «Sette mesi non sono molti, questo è innegabile, ma la nuova organizzazione interna permette di sfruttare meglio le potenzialità di ognuno di noi». Un esempio? «Ci sono leggi regionali, statali ed europee che mettono a disposizione risorse economiche. Per esempio per l'internazionalizzazione e per la ricerca. Bisogna essere bravi e organizzati per saperle sfruttare». A proposito di ricerca, cosa farete? «I paesi intelligenti, quando attraversano un momento di crisi, investono sulla ricerca per ottenerne un traino economico. Questo può avvenire solo se c'è un'università forte alle spalle. Noi ci prendiamo le nostre responsabilità nel proporre e cercare di innovare. Poi aspettiamo la risposta della società civile e delle istituzioni. Stiamo raccogliendo una sfida». Un consiglio a Mistretta? «Non mi faccia questa domanda». Un suggerimento? «Se proprio insiste. Spero che l'Università possa diventare il motore culturale per l'intera città. Serve una maggiore apertura ai cittadini». Potere di firma in assenza del rettore. Prima di firmare farà una telefonata a Mistretta? «Penso di sì. Dobbiamo lavorare in assoluta armonia». (m. v.)
 
 3 – L’Unione Sarda
Pagina 17 – Cagliari
Il rettore. «Mantenuto un impegno. Se la nuova squadra lavorerà bene mi candiderò»
Nuovo mandato: strada spianata
«È una moda avere molte donne intorno». Con la solita ironia Pasquale Mistretta commenta la scelta di nominare Maria Del Zompo come suo alter ego. Nella squadra presentata ieri, figurano altre tre donne. Mistretta, introducendo le nuove pro rettrici femminili, prova a spiazzare i suoi avversari. Una mossa dal sapore elettorale. «Mi chiedete se questa direttiva significa che mi devo candidare? Vedremo. Se nei prossimi mesi la squadra lavorerà bene, certamente, non lo nego questa sarà una carta che mi potrò giocare». Prosegue la riorganizzazione universitaria. Perché alla fine del suo mandato? «Avevo preso un impegno alla fine di luglio, al momento della votazione della modifica dello statuto. Volevo dare un segnale di cambiamento, in una fase delicata per l'ateneo, che si prepara ad alcuni fondamentali passaggi: assegni di ricerca e di dottorato, lauree e protocollo d'intesa, con la Regione, per il policlinico». In questo modo si sta automaticamente candidando. «Ripeto, se questa squadra funziona, sarà un valore aggiunto per una mia nuova candidatura. Sono persone di grande valore e non ho dubbi che lavoreranno bene. Credo di avere la capacità di capire quando ci sia bisogno di cambiare. In questi mesi, per la verità pochi, dobbiamo variare il nostro passo». È una risposta a chi l'accusa di essere accentratore? «Diciamo di sì. Nella discussione che aveva preceduto la modifica dello statuto, la questione del decentramento mi è stata prospettata in modo costruttivo, e non imposta con arroganza». Perché una giunta rosa e un pro rettore donna? «È un periodo in cui è scoppiata la moda circondarsi di donne. A parte le battute mi sono sempre rapportato bene con loro». Ora avrà meno lavoro? «No. Però spero di essere più spesso sul campo. In questi ultimi anni sono rimasto troppo tempo dietro la scrivania». La sua poltrona, una longevità che non a tutti piace. «Se uno ha le capacità la sua leadership dura, sennò affonda. La carica non dà l'autorevolezza che serve per governare». Mistretta chiude con il suo consueto sorriso. Un sorriso che sembra avviare la corsa che porta alle prossime elezioni. E dopo la modifica dello statuto, votata dal Senato accademico allargato il 21 luglio, la strada che conduce al Pasquale VI sembra già tracciata. Anche perché nessun altro candidato si è fatto avanti. Dopo diciotto anni di regno incontrastato nell'Università di Cagliari il rettore è pronto a varcare la soglia del ventennio. In troppo pochi, sino ad ora, si sono messi di traverso per impedirlo.
Matteo Vercelli
  
4 – L’Unione Sarda
Pagina 22 – Nuoro
Pratosardo. A ottobre l'appalto: l'Esercito lascerà l'area dell'Artiglieria all'Università
Via ai lavori della nuova caserma
Fruttuoso incontro tra il comandante militare e Mario Zidda
L'esercito troverà casa a Pratosardo. Appalto-concorso a ottobre, poi il via ai lavori per costruire la nuova caserma. Si tratta di un passaggio preliminare al recupero dell'area dell'ex Artiglieria destinata a campus universitario. Dopo una lunga attesa ieri l'annuncio dell'avvio dei lavori. Per l'occasione il generale Angelo Dello Monaco ha fatto visita al sindaco Mario Zidda che ha chiesto al comandante militare della Sardegna la disponibilità per l'università degli spazi inutilizzati dell'Artiglieria. Il generale«Riprende il progetto a cui tutti tenevamo: ha avuto bisogno di determinati atti. Ora si sta concretizzando. Si parte». Il generale Dello Monaco esordisce così. E aggiunge: «Sarà potenziata la nostra presenza in città. Nella caserma di Pratosardo andrà un reparto che ora è da costituire». Al termine del colloquio di ieri mattina, andato avanti per un'ora, il sindaco esterna soddisfazione. «Ci interessano la qualificazione della presenza in città dell'esercito e quella dell'università. Ora si può partire con l'appalto concorso», dice Mario Zidda. Una delibera di giunta approverà nei prossimi giorni il nuovo quadro economico. Tempi e costiA ottobre l'appalto concorso. Fase che dovrà esaurirsi in sei mesi. L'impresa vincitrice provvederà poi al progetto esecutivo e alla realizzazione dell'opera. L'accordo di programma firmato da Regione, Comune ed Esercito, prevede 36 mesi di tempo per la consegna dei lavori. Tre anni e mezzo, dunque. Per realizzare l'opera sono disponibili 12 milioni e 280 mila euro. Cifra sufficiente alla consegna, chiavi in mano, della nuova struttura. Il via ai lavori arriva dopo lunghe battaglie politiche e burrascose vicissitudini, legate alla revoca del finanziamento di quaranta miliardi di vecchie lire da parte della Regione che lo ha poi riassegnato al Comune. Ora, in tutto, l'amministrazione può contare su 21 milioni di euro: oltre 12 saranno utilizzati per costruire la nuova caserma di Pratosardo. Ex ArtiglieriaPer il recupero dell'area che ospita l'attuale caserma Loi sono pronti nove milioni di euro. Serviranno a realizzare il campus atteso da tempo. L'incontro di ieri tra il comandante militare della Sardegna e il sindaco spiana la strada anche alla progettazione dell'ex Artiglieria. Zidda ha chiesto la possibilità di accedere nella caserma Loi per avviare il nuovo progetto, come pure ha sollecitato la disponibilità di spazi non utilizzati dall'esercito per l'università. Il recupero potrebbe avvenire per lotti funzionali, ma nell'ambito di un quadro d'intervento complessivo. «Per la città si tratta di due realtà importanti ? sottolinea Zidda ?: l'università che cresce e l'esercito che si struttura meglio nel territorio». UniversitàAll'incontro di ieri ha partecipato anche Sergio Vacca in rappresentanza del rettore dell'ateneo di Sassari Alessandro Maida. «Risolvendo i problemi logistici ? ha sottolineato Vacca ?, l'università di Sassari è disponibile a potenziare la sua presenza a Nuoro con l'istituzione di Scienze del territorio e dell'ambiente. Obiettivo finale è internazionalizzare la presenza universitaria in città, vista la sua posizione centrale nel Mediterraneo». Ex conventoIn autunno è previsto anche l'appalto dei lavori per il restauro dell'ex convento delle Carmelitane, nel quartiere Nuraghe, altra sede dell'università nuorese. Saranno spesi tre milioni di euro per realizzare aule, spazi per i docenti, una sala lettura e la biblioteca. Il recupero dell'edificio consentirà di ampliare le strutture universitarie in città in attesa che venga realizzato il campus di viale Sardegna.
Marilena Orunesu
 
 
 
 

5 - La Nuova Sardegna

Pagina 1 - Cagliari
Mistretta nomina i ‘magnifici nove’ 
Pro rettore e delegati per dare spazio all’opposizione interna
di Mauro Lissia 
 CAGLIARI. Pasquale Mistretta depone lo scettro e cambia: non più monarca ma governatore, con un’autorevole rettore vicario e otto ‘assessori’ scelti dopo un complesso negoziato con le forze dell’opposizione. Aperta la strada al sesto mandato da Magnifico con l’ennesima modifica dello statuto, l’ex candidato sindaco del centro-sinistra ha dato una risposta politica a chi gli chiedeva di mollare un po’ di potere: Maria Del Zompo, prima donna pro rettore nella storia dell’Università cagliaritana, rappresenta un’apertura all’area più progressista del senato accademico.
 Non solo: fra i pro rettori delegati c’è il preside di medicina Gavino Faa, fiero critico del mistrettismo secolare e hombre vertical d’origine controllata in un governo di professori in prevalenza giovani. «Ridotto il mio potere? Chi mi conosce non ci crederebbe...» ha scherzato Mistretta in conferenza stampa, dopo aver presentato con tiepide carezze verbali il suo governo dell’Università. Certo è che la nomina diretta dei ‘magnifici nove’ segna una svolta nella sua ormai datatissima carriera di rettore, un apparente passo indietro destinato nelle intenzioni a lanciare un messaggio di democrazia interna a chi finora ha guardato in cagnesco il trono del grande urbanista: «Se questa struttura funzionerà - ha spiegato Mistretta - me la giocherò a fine mandato come fosse una festa di Carnevale, altrimenti rappresenterà un terribile boomerang».
 Vietato dunque parlare di ultima spiaggia: da qui al 21 ottobre 2006, quando il Mistretta V sarà scaduto, docenti-assessori troveranno certamente un rettore disponibile e collaborativo, ma dovranno misurarsi col malcontento degli esclusi e con le sovrapposizioni di deleghe - soprattutto sui progetti - che significano potere e canali di finanziamento. Qualcosa però Mistretta doveva fare e l’ha fatta, seguendo un po’ anche l’esempio di Renato Soru: tre donne su nove pro rettori sono un bel riconoscimento all’altra metà del mondo accademico. Scelta inquadrata in un «processo di cambiamento» legato, si legge nella direttiva, all’«esigenza di rimodulare l’organizzazione delle attività del rettore attraverso un sistema di deleghe e di responsabilità nell’azione politica e nell’attività amministrativa di competenza, nel quadro di una rigorosa collegialità». E’ chiaro che l’opposizione attenderà Mistretta proprio al varco della collegialità, per verificare se sarà davvero così rigorosa. Se la direttiva diffusa ieri ribadisce in sei punti le competenze statutarie del rettore, la prima uscita del nuovo governo universitario è stata interlocutoria: ha parlato solo lui. In mezz’ora l’espressione dei pro rettori ha virato a seconda dei casi dal compiaciuto all’indifferente, senza alcun cedimento alla comunicazione orale. Ma in tempi di pace e di pacificazione il rettore uscente (o entrante) non ha perso l’occasione di assegnare all’ateneo di Cagliari «il 360º posto fra i migliori 500 del mondo, il tredicesimo in Italia e quello in cui si pagano le tasse più basse» per rispedire ai numerosi mittenti l’accusa di aver portato i saperi della città nei sotterranei delle graduatorie internazionali: «E’ ora di dirlo e di fare chiarezza, nei confronti di chi parla a vanvera - ha insistito col volto corrucciato - sono stanco di autoflaggellarmi e di sentirmi dire che siamo gli ultimi, quando non è vero». Peraltro quell’accusa non sembra arrivare dal basso («gli studenti sono con me» ha ribadito con orgoglio il rettore) ma da chi, non sembrano pochi, vorrebbe scrivere il nome di Mistretta nel marmo lustro degli ex.
 A leggere la direttiva, incassato il via libera dal ministero dell’Istruzione il pro rettore Del Zompo avrà poteri di firma anche nei rapporti con le banche. L’autonomia dei pro rettori con delega sarà invece limitata al campo di competenza. Mistretta ha istituito anche un Organismo centrale di coordinamento e di sintesi (sintesi che nel nome dell’organismo è assente) presieduto dal rettore e composto da pro rettore, tutti gli otto pro rettori delegati e aperto al direttore amministrativo e ai dirigenti. Ci saranno poi alcune commissioni operative, ancora da nominare. Sulla politica generale dell’Ateneo il rettore ha insistito sulla necessità di collaborare con l’Università di Sassari per garantirsi più forza nel rapporto con la Regione. Agli studenti ha promesso il bilancio sociale ogni anno, un’offerta di verifica che rientra in quella trasparenza più volte sbandierata da Mistretta e ribadita anche ieri per il futuro.

 6 - La Nuova Sardegna

Pagina 1 - Cagliari
Maria Del Zompo la prima donna rettore vicario 
 CAGLIARI. «Ero al supermercato, compravo la frutta quando ho ricevuto la telefonata del rettore. Ero confusa, non me l’aspettavo. Il giorno dopo ci siamo visti e mi ha convinto ad accettare»: Maria Del Zompo è una scienziata di livello internazionale nel campo della farmacologia clinica e dirige il centro contro le cefalee all’ospedale San Giovanni di Dio. Ha ricevuto riconoscimenti e premi, di lei parla benissimo persino Gianluigi Gessa che non è tenero neppure coi colleghi. Appena il ministero dell’Istruzione ratificherà la nomina firmata da Pasquale Mistretta sarà la prima donna pro rettore nella storia secolare dell’Università di Cagliari. Un impegno tecnico ma soprattutto di mediazione per una donna che grazie alla sua straordinaria competenza e affabilità ha rapporti ottimi con l’intero mondo accademico: «Fatemi gli auguri perchè ne ho bisogno - sorrideva ieri mattina stringendo le mani di colleghi e cronisti - è una una grossa opportunità». Forse anche una pre-designazione alla successione di Mistretta, quando il rettore - nel 2054 - deciderà di lasciare. (m.l)

  

PRO RETTORE
MARIA DEL ZOMPO
Farmacologia clinica - Facoltà di Medicinae Chirurgia

PRO RETTORI CON DELEGA

Internazionalizzazione
GIOVANNA LEDDA
Patologia Generale - Facoltà di Farmacia

Rapporti con il territorio e con le istituzioni
FRANCO NURZIA
Macchine a fluido - Facoltà di Ingegneria

Didattica
PATRIZIA MUREDDU
Lingua e letteratura greca – Facoltà di Lettere e Filosofia

Ricerca scientifica
ADOLFO LAI
Chimica fisica - Facoltà di scienze

Organizzazione e riordino
della macchina amministrativa
LUCIA CAVALLINI
Diritto amministrativo – Facoltà di Giurisprudenza

Delega specifica per presiedere e svolgere le funzioni inerenti le attività del Senato accademico allargato
VINICIO DEMONTIS
Architettura tecnica - Facoltà di Ingegneria

Delega specifica per gli adempimenti del protocollo d’inesa tra la Regione e l’Università
GAVINO FAA
Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia

Delega specifica per il coordinamento gestionale del presidio di Monserrato
ALBERTO ANEDDA
Fisica sperimentale - Facoltà di scienze
 
 
7 - La Nuova Sardegna

Pagina 3 - Olbia
Valorizzare i siti archeologici: un convegno al Luna Lughente 
 
 OLBIA. L’illuminazione dei siti archeologici come strumento di valorizzazione dei beni culturali sarà il tema del convegno che si svolgerà questa mattina a partire dalle ore 9,30 all’hotel Luna Lughente.
 Nel corso dell’incontro, organizzato dall’Associazione italiana di illuminazione (Aidi) e dall’università di Cagliari con il patrocinio del comune di Olbia verrà anche discusso il progetto di illuminazione del sito archeologico del pozzo sacro di Sa Testa.
 I relatori del convegno cercheranno di porre l’accento su quale debba essere la corretta illuminazione dei luoghi monumentali, un’illuminazione che rispetti l’edificio, ma che allo stesso tempo ne faccia risaltare le valenze architettoniche, storiche e simboliche.
 Un progetto legato anche al discorso del turismo sostenibile dal momento che l’illuminazione di edifici storico-monumentali li renderebbe ovviamente fruibili anche nelle ore serali attraverso un’adeguata politica di organizzazione di eventi. (se.lu.)

 
  
8 - La Nuova Sardegna

Pagina 2 - Nuoro
A Pratosardo sorgerà presto la caserma
Il sindaco e il generale Dello Monaco: entro ottobre la gara d’appalto 
NADIA COSSU 

 NUORO. «Una visita di cortesia». Così ha definito il sindaco Mario Zidda l’incontro che si è tenuto ieri mattina in comune con il generale Angelo Dello Monaco, comandante della Regione militare della Sardegna. Ma da quella che è stata, appunto, una visita di cortesia è anche venuto fuori un impegno ben preciso, oltrechè importante per la città. In sostanza, si avvicinano concretamente i tempi per la realizzazione della caserma militare di Pratosardo ed anzi, come ha sottolineato il primo cittadino, «tra breve la giunta delibererà la gara d’appalto che verrà avviata entro ottobre».
 Un progetto che prende corpo, dunque, dopo una fase di stallo, con l’imminente delibera di giunta e la riapprovazione del quadro economico che sbloccherà l’iter per procedere con l’appalto concorso. Entusiasmo manifestato anche dal professor Sergio Vacca, ieri a Nuoro in rappresentanza dell’Università. Contestualmente all’avvio della struttura militare, infatti, dovrà partire anche il programma per la realizzazione del campus universitario attraverso il recupero di quelle parti dell’artiglieria di viale Sardegna che potranno essere messe a disposizione dell’Università.
 «Il progetto di costruzione della caserma - ha detto il generale Dello Monaco che ha mostrato una grande determinazione nell’annunciare l’imminente avvio dei lavori - riparte e molto presto si entrerà nella fase operativa per la realizzazione della struttura. Entro ottobre verrà avviata la gara d’appalto».
 Insomma, dopo le peripezie che in passato hanno ostacolato l’opera, questa volta ci siamo davvero. E la città non potrà che beneficiarne.
 «Abbiamo ripreso l’iter della caserma e del campus - ha detto Mario Zidda - per ribadire l’interesse della città alle due strutture e la qualificazione del territorio che ne deriva. Abbiamo chiesto all’esercito di confermare l’impegno che la caserma sia effettiva e di poter dunque disporre delle parti non utilizzate per dare spazio all’università con la costruzione del campus».
 Si procederà poi con la programmazione del reparto, militari volontari, che andrà ad occupare la caserma.
 Dodici milioni e trecentomila euro a disposizione per la realizzazione della struttura che, una volta portata a termine, avrà ricadute sostanziali per la città. «Quando si avvieranno a soluzione i problemi che riguardano la ligistica - ha detto Sergio Vacca - l’Università di Nuoro verrà potenziata con Scienze dell’Ambiente. L’obiettivo finale è quello di internazionalizzare la presenza universitaria a Nuoro». Un’occasione, insomma, per far confluire nel capoluogo barbaricinon studenti che arrivano da paesi diversi e che consentiranno l’apertura della città su più fronti.
 Intanto, come ha annunciato il sindaco, si sta procedendo col recupero dell’ex convento della Carmelitane, a Su Nuraghe. Un luogo che sarà ugualmente destinato all’Università.

 
10 - Il Giornale di Sardegna
Pagina  9 – Argomenti
Magnificat
L'università tiene lezioni di gattopardismo
Il partito di Mistretta arruola vecchi e giovani, presidi e
sindacalisti in un fiorire di promesse di aule e nuove
sedi per tutte le facoltà
 
di Paolo Pani
 
Fiction ed Università: un'associazione poco onorevole per la cattedrale del Sapere. I personaggi non si allontanano da quelli di una televisione popolare. Il "partito" di Mistretta vince con i grandi numeri, di Medicina ed Ingegneria, senza vergogne. Il grande elettore di Medicina, l'ex-Preside, convince i suoi colleghi, gli anziani e quelli, scalpitanti, più giovani ed in attesa ancora di un prossimo turno, se ancora rimarrà qualcosa, di Università. Medicina? Non ha trovato ancora un suo equilibrio nell'agro di Monserrato. Il passaggio dalla clinica "Aresu" a Monserrato è avvenuto nel modo più approssimato ed improbabile, a difesa
di privilegi acquisiti, in posizione di stallo, eredità del vecchio Preside dal carisma amicale, da antico costume di vetusta Dc meridionale. Le locali eccellenze si sono emarginate, lasciando libero il campo all'amico ex-preside ed al Magnifico, oramai secondo una storia gattopardesca cui sembrano adattarsi anche i giovani e scalpitanti colonnelli. Le affinità elettive, del vecchio clientelismo meridionale e quelle di un sindacalismo della demagogia populista, hanno favorito l'incontro fra l'ex-Preside di Medicina ed il sempiterno Magnifico. La modifica
di statuto permetterà al Magnifico di ripresentarsi candidato. Il "Partito", tuttavia, perde pezzi. Il Preside di Giurisprudenza non regge l'oscenità istituzionale dell'ennesima
modifica di statuto e vota contro, forse, però, avrebbe dovuto "urlare", magari sottovoce. Il fronte dell'eccellenza scientifica, per suo conto, non regge la deriva di un "sottoproletariato accademico e scientifico": il preside di Farmacia abbandona il Magnifico e vota contro. Sul fronte dei consensi il Magnifico gratifica i velleitarismi provinciali d'Ingegneria con la promessa di un Politecnico, a Cagliari, ma non si capisce a che pro e per chi. Nel mondo digitale il  Politecnico dell'Università italiana" sembra un modello superato, ma Cagliari v'insiste. Il Magnifico promette anche Architettura, ma senza architetti. Il preside d'Ingegneria segue Medicina e si schiera a favore. Il pacifico preside di Lettere tesse le lodi del Magnifico, agente immobiliare: le promesse di locali per Lettere e dintorni sono strumento molto convincente. Economia e Scienze politiche rimangono in attesa di eventi; la "sinistra" accademica si
schiera sul fronte del rigore istituzionale, ma deve convincere sul piano di un suo auspicabile pragmatismo, non ideologico. Rimane il "giallo": l'associazione degli studenti con la gerontocrazia universitaria. Alla fine è ancora Ristretta a far quadrare il cerchio dei giovani amici, nomina sei pro-Rettori con delega ed un pro-Rettore, un anno scarso dalle prossime elezioni, e con un ritardo di dodici anni, l'Ateneo cagliaritano a sua somiglianza, privatamente.
  
11 - Il Giornale di Sardegna
Pagina 13 – Regione
Nuoro
Pratosardo ai militari
l'Artiglieria all'ateneo
■ I militari a Prato Sardo, gli studenti all'ex artiglieria. Inizia a diventare realtà il progetto di campus universitario a Nuoro. Ieri mattina in comune si sono poste le basi per gli interventi che la città aspetta da anni. Merito dell'incontro del sindaco Mario Zidda con il generale Angelo Dello Monaco. «Entro ottobre partirà l'appalto concorso per la caserma di Prato Sardo. Dopo sei mesi si potrà partire con la procedura dell'appalto vero e proprio. In tutto abbiamo calcolato circa tre anni e mezzo per arrivare ad una soluzione del problema». Questa la dichiarazione congiunta del primo cittadino di Nuoro, dell generale e del professore dell'Università di Sassari, Sergio Vacca, rappresentante dell'Ateneo turritano. Intanto per trovare spazi e locali per gli studenti, sempre entro ottobre, partirà l'appalto per la sistemazione dell'ex convento delle Carmelitane. «Si potranno utilizzare questi locali – spiega il sindaco – in attesa della fine dell'intervento nella struttura militare. In questo caso abbiamo a disposizione tre milioni di euro».
Per la caserma di Prato Sardo ci sono, invece, a disposizione circa undici milioni mentre nove sono destinati al campus. Risorse ingenti che però non bastano. Servono altri finanziamenti. L'università con il campus vuole internazionalizzare l'offerta formativa con l'istituzione della facoltà dell'ambiente e del territorio. «La nuova caserma – spiega il generale - farà affluire più militari sardi a Nuoro»
G. B. N .
 
 
 
 
12 - Corriere della Sera
UNIVERSITA’
Aumentano i laureati
ROMA - Immatricolazioni stabili (350mila unità), aumento dei laureati (92mila, il 44% dei quali è «in corso»), calo degli studenti «parcheggiati» negli atenei (dal 22,8% al 14,9%, col nuovo ordinamento), ma ancora il 20% di abbandoni dopo il primo anno. È la fotografia contenuta nel Sesto rapporto sull’università, presentato ieri da Luigi Biggeri, presidente Cnvsu (Comitato valutazione del sistema universitario), presente il ministro Moratti.
 
 
   

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