Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 September 2005
 Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 7 – Politica regionale
Manager, congelato il caso Brotzu
La Giunta indica Mulas a Nuoro e rinvia le dimissioni di Meloni
La Giunta ha nominato Franco Mulas manager a Nuoro. Rinviata invece la discussione sulle dimissioni di Meloni.
Subito la notizia: a Nuoro arriva, o per meglio dire torna, Franco Mariano Mulas, il manager che appena il 10 agosto scorso era stato sostituito da Aldo Urru. A deciderlo ieri mattina è stata la Giunta Soru che ha anche preso atto ufficialmente delle dimissioni presentate una settimana fa da Urru, chiamato all'Asl 3 il 2 agosto e rimasto in carica poco più di un mese. Neppure una parola invece sul caso Brotzu e sulle dimissioni rassegnate dal direttore generale Franco Meloni in aperta polemica con l'assessore regionale alla Sanità, Nerina Dirindin. Neppure una parola ufficiale perché, in verità, in viale Trento la questione non è stata affatto ignorata. Non poteva che essere così. E infatti mentre sul tavolo dell'esecutivo si formalizzava la destinazione di Mulas, la tempesta che si è abbattuta sull'azienda sanitaria di Cagliari, è entrata informalmente al tavolo dei tredici. Nessuna delibera quindi sul Brotzu, segno che la soluzione del caso non sarebbe ancora a portata di mano. Il ritorno La decisione di richiamare Mulas, trova pareri favorevoli bipartisan nel mondo politico sardo, certamente sulle capacità del professionista. Opposizione e maggioranza sembrano concordare, in generale sulla persona. Caustica invece la minoranza sul metodo adottato dall'esecutivo regionale. «Niente da dire sulle capacità della persona e il livello professionale dimostrato», attacca il capogruppo dell'opposizione Giorgio La Spisa (FI), «è da sottolineare però come l'azione della maggioranza su queste nomine sorprende giorno dopo giorno. È evidente lo stato di confusione che fa emergere i soliti contrasti interni». La nomina di Mulas, rivelano fonti vicine all'assessorato, sarebbe stata una scelta quasi obbligata all'indomani dell'addio di Urru. Al manager, che politicamente viene collocato vicino al coordinatore regionale della Margherita, Antonello Soro, sarebbe stato chiesto «un impegno professionale all'insegna della discontinuità rispetto al passato, un rinnovamento della gestione, partendo proprio dai buoni risultati raggiunti». I retroscena Mulas sarebbe stato portato direttamente dalla Dirindin. E questo viene assicurato da più parti in viale Trento. Come anche la convergenza su questo nome da parte Ds, Margherita e naturalmente dal presidente Soru. Un imprimatur a tre che, assicurano dal Palazzo, sarebbe stato siglato in un confronto riservato nei giorni scorsi tra Soru, Soro e Giulio Calvisi. Il caso BrotzuLa questione è congelata. Per due motivi: il primo perché, detto in soldoni, l'esecutivo è visibilmente in stallo. Nel senso che non ha ancora trovato la soluzione. La questione è tutta in salita perché, come viene serenamente ammesso dalla stessa maggioranza «il dopo Meloni è quanto di più delicato». Il secondo motivo è invece di facciata e di opportunità: prendere atto oggi delle dimissioni del manager del Brotzu senza indicare il sostituto non giova all'immagine. L'argomento va nel freezer, si prende tempo e si raffreddano gli animi. Dalla discussione di ieri una cosa sembra però assodata: «politicamente» le dimissioni di Meloni sarebbero state accolte. Le energie dell'esecutivo sono invece rivolte altrove. Appunto alla ricerca del manager da piazzare al Brotzu. La strappo con Meloni sarebbe invece di esclusiva competenza del presidente della Giunta. A Soru il non facile compito di chiarire la questione direttamente con l'interessato. La Dirindin al momento resta in seconda fila, d'altra parte lo stesso manager dimissionario ha rimesso il suo incarico al governatore, snobbando l'assessore. Un dettaglio, quest'ultimo, che avrebbe compromesso la candidatura di Meloni alla direzione della futura azienda mista del Policlinico, nomina da concordare con l'Università. L'indiscrezione Un esponente diessino racconta di un fuori programma sulla nomina del manager nell'Asl di Sanluri, ieri non in agenda. Secondo questa fonte, qualche attimo prima di iniziare la Giunta, un assessore avrebbe detto: «Attenzione non dimentichiamoci del Medio Campidano». Il nome di Bruno Palmas, il primo della lista tra i papabili per occupare quel posto, è arrivato subito dopo. Immediata la replica del presidente Soru che avrebbe sollevato un'accezione importante. Palmas, stimato medico oristanese, sarebbe incompatibile per via della sua carica politica di segretario provinciale Ds della federazione di Oristano. La questione ha creato qualche momento di imbarazzo. «Tranne per la Dirindin che senza alzare lo sguardo dal foglio su cui scriveva, si sarebbe fatta scappare un "divertito" sorriso». Per i Ds invece il caso è serissimo.
Roberto Ripa

 
 
2 –  Corriere della Sera
MILANO. Saranno costruiti quattro edifici per studenti
Via libera del Comune «Mille posti letto per gli universitari»
In arrivo le nuove residenze promesse dal Comune e destinate agli studenti universitari. Ieri infatti la giunta ha dato il via libera alle procedure per realizzare 964 posti letto per il Politecnico e la Bocconi. Quattro i nuovi edifici: quelli del Politecnico sorgeranno in piazza Ferrara, in via Ovada e in via Baldinucci. In via Ripamonti ci sarà la nuova residenza universitaria della Bocconi. Tutti saranno realizzati grazie ad un cofinanziamento regionale di oltre 7 milioni di euro. In pratica, il Comune concede agli istituti universitari il diritto di superficie sulle proprie aree per trent’anni, mentre toccherà agli atenei farsi carico della progettazione e della realizzazione degli interventi e della bonifica delle aree.
I lavori dovrebbero partire tra circa sei mesi e durare poi due anni.
Soddisfatto l'assessore all'Urbanistica del Comune, Gianni Verga: «con questi provvedimenti - dice rispettiamo tempi e modi che ci eravamo prefissati per dare una risposta concreta e immediata all'emergenza abitativa, iniziando così ad esercitare quella attività di calmiere sul mercato invocata a suo tempo dai rettori delle università milanesi».
Attualmente sono in tutto 1.236 i posti letto a disposizione degli studenti del Politecnico, 1.010 quelli della Bocconi: «Abbiamo già lanciato il piano strategico decennale - fanno sapere dall’ateneo di via Sarfatti - che prevede 2.067 nuovi posti letto». Ne sono in arrivo altri 260 per gli studenti del Politecnico, grazie alla recente ristrutturazione del Daniels Hotel.
 
 
 
3                    - Marketpress.info
CRISI IBM: L’AZIENDA CONFERMA IL RITIRO DELLA PROCEDURA DI MOBILITA’ AZIENDA E SINDACATI RIAVVIANO IL DIALOGO CON IL SOSTEGNO DI PROVINCIA E COMUNE DI VIMERCATE
Vimercate, 13 settembre 2005 - Si sono riuniti presso la sede della Provincia di Milano mercoledì 7 settembre i rappresentanti di Ibm Italia e della Rsu Fiom Cgil, alla presenza di Bruno Casati, Assessore alle crisi industriali e occupazionali della Provincia di Milano e di Enrico Brambilla, Sindaco di Vimercate. La multinazionale statunitense, nella persona di Umberto Zania, responsabile per le relazioni industriali, ha confermato quanto aveva già annunciato nel corso dello scorso mese di luglio, ovvero l’intenzione dell’azienda di revocare la procedura di riduzione del personale avviata durante la scorsa primavera. Soddisfazione per la decisione dell’azienda è stata espressa dall’Assessore Casati e dal Sindaco Brambilla, che ancora una volta ha sottolineato come la questione Ibm non debba essere considerata solo una faccenda aziendale ma piuttosto come una questione inerente l’intero territorio del vimercatese. “Registro con favore il punto cui siamo giunti stamani a termine di un lavoro lungo e impegnativo – ha commentato Brambilla - Mi rendo conto del fatto che probabilmente la parte più impegnativa deve ancora avere inizio, però credo che la revoca dell’avviata procedura di mobilità fosse una precondizione indispensabile per l’avvio di un dialogo costruttivo e soprattutto di una fase di rilancio dell’intera zona. Ringrazio la Provincia di Milano per il suo forte impegno nella vicenda, e auspico che a questo riguardo sia sempre vivo l’interesse anche degli altri livelli istituzionali”. Le rappresentanze sindacali, pur esprimendo rammarico per la mancata firma congiunta di un protocollo di intesa che avrebbe potuto con maggiore enfasi formalizzare i passi sin qui compiuti, hanno preso atto con soddisfazione delle comunicazioni dell’azienda. La Rsu, in riferimento al trasferimento del centro di calcolo da Vimercate a Brno, nella Repubblica Ceca, ha poi espresso l’auspicio che non vengano operate altre scelte di delocalizzazione e che l’azienda garantisca percorsi di ricollocazione del personale al proprio interno. Da parte sua Ibm ha più volte ribadito di non avere alcuna intenzione di disinteressarsi al sito di Vimercate, sul quale piuttosto intende investire in termini di professionalità elevate; peraltro, l’azienda ha annunciato che proprio a Vimercate sarà trasferito il personale proveniente dalla storica sede milanese di via Tolmezzo, della quale è stata decisa la chiusura. Da ultimo, sia l’Assessore Casati sia il Sindaco Brambilla hanno riproposto il tema di un polo universitario vimercatese che si connoti per un forte legame tra atenei e aziende:”Nel nostro paese c’è un elevato bisogno di tecnici e se c’è un luogo in cui esperti di telecomunicazioni e informatica possono formarsi a stretto contatto con le aziende, questo è il Vimercatese. – ha concluso Brambilla – In questo spirito, e con l’idea che anche nella nuova provincia di Monza ciascuno debba portare il meglio di sé, crediamo che l’idea di un polo universitario della tecnologia a Vimercate debba essere perseguita con forza.”

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