Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 October 2005
Ufficio Stampa
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
 
01 – L’UNIONE SARDA
Lavoro e Opportunità - Pagina 16
L’Asi manda 9 laureati nello spazio
Il programma predisposto da Agenzia e Università italiane
L’Università di Sassari partecipa al "Programma stage Agenzia spaziale italiana (Asi) e Università italiane", che avvicina il mondo accademico al mondo del lavoro, offrendo a laureandi e neolaureati la possibilità di effettuare un periodo di formazione nel settore aerospaziale a Roma e a Matera. L’attuale bando mette a disposizione in totale 9 posti: 8 a Roma e 1 a Matera. Lo stage, che inizierà il 23 gennaio 2006, durerà dai 4 ai 6 mesi. Gli interessati possono inviare la domanda entro il 12 novembre, seguendo un’apposita procedura on line. Una volta recepite le candidature, le Università procedono a una prima preselezione per definire la rosa dei candidati. Solo successivamente, si procederà a una selezione finale. Informazioni più dettagliate si possono avere inviando una e-mail a tirocini.asi@fondazionecrui.it o contattando la dottoressa Alessandra Colantoni, Fondazione Crui, programma di tirocinio Agenzia spaziale italiana, fax. 06.68 441399. Per Sassari, contattare la dottoressa Frassetto, chiamano il numero 079.229977 o alla e-mail relint@uniss.it. (r.f.)
 
02 – L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari - Pagina 25
Incontri L’opera di Galileo e la cultura scientifica
«Galileo e la cultura scientifica» è il tema dell’incontro odierno nell’ambito delle manifestazioni organizzate per l’anno mondiale della fisica da "Scienza Società Scienza" e dall’università di Cagliari. Si terrà alle 17,30 nel salone del Banco di Sardegna in viale Bonaria. Relatore il professor Michele Camerota, ordinario di Storia della Scienza nella facoltà di Filosofia. Quest’anno al centro del dibattito il tema sull’uso della scienza per la pace in contrapposizione con gli sviluppi negativi che le grandi scoperte possono avere nella storia (come la bomba atomica). Un altro incontro si terrà alle 17 a Pula, (Auditorium edificio 2, Parco scientifico e tecnologico Polaris): il matematico Piergiorgio Odifreddi parlerà di "Che forme e che formule".

03 – L’UNIONE SARDA
Cronaca di Cagliari - Pagina 25
Domani e sabato
A convegno neonatologi di fama mondiale
Trecentocinquanta pediatri provenienti da 15 paesi, 86 interventi, 27 relazioni, letture magistrali. Sono alcuni numeri del Workshop internazionale della Sia, Società italiana di neonatologia, in programma domani e sabato al T hotel. Organizzato da Vassilion Fanos, direttore del dipartimento di Paotologia neonatale e terapia intensiva dell’Università di Cagliari, il workshop (il titolo è "malformazione, nutrizione e genetica") ospiterà alcuni tra i nomi di maggiore prestigio a livello mondiale tra cui Robert Chevalier, dell’università di Charlottesville. Presenti anche tutti i big regionali, da Antonio Cao a Giovanni Monni. All’inaugurazione, domani, parteciperanno il sindaco Floris, il rettore Mistretta, il preside di Medicina Faa.
 
 

 
04 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
Mense, fitti, aule: università bocciata 
Disagi logistici e costi mortificano le possibilità di studiare seriamente
Il contributo alloggi non ha risolto il problema perché i proprietari non stipulano regolari contratti
Gli studenti raccontano cosa c’è dietro la facciata di un ateneo aperto a tutti ma soltanto con le parole 
CAGLIARI. Spazi così stretti, da costringere quasi ad alzarsi all’alba pur di trovare un posticino davanti al professore. Affitti carissimi, che neppure i contributi alloggio riescono a scalfire. E ancora, trasporti all’anno zero, per la serie: «La tua vita la decidono gli orari dei pullman». Poche settimane dopo l’inizio del nuovo anno accademico, problemi che si vorrebbero ormai superati sono ancora lì a disturbare la vita degli studenti.
E se sulla questione trasporti, l’altro giorno c’è voluta una “mascherata” on the road per sensibilizzare, su altri fronti è battaglia a tutto campo. Gianluigi Piras, coordinatore della Sinistra universitaria, traccia un quadro della situazione. «Facoltà diverse, problemi diversi - alza le spalle Gianluigi Piras -. Nel polo umanistico e in quello giuridico-economico i veri problemi sono gli spazi, nella Cittadella di Monserrato pesano invece i trasporti, uniti a un servizio mensa sottodimensionato». Se ogni micro-realtà ha il suo universo con cui fare i conti ogni giorno, ci sono poi tutta una serie di questioni più complessive: il caro affitti e i trasporti, ad esempio, che non guardano alla facoltà di appartenenza. «Sembra pazzesco - dice Gianluigi Piras - eppure problemi vecchi come quelli degli affitti troppo cari, col passare del tempo sono peggiorati». Ecco perché: se al problema dei locatari - l’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio) ha voluto in parte rimediare proponendo dei contributi sui fitti -, di fatto, dice Piras, la questione non è stata risolta. E per un motivo molto semplice: perché i soldi per il contributo siano sganciati, è necessario che lo studente presenti un regolare contratto di locazione. «Giustissimo e sacrosanto - commenta il rappresentante degli studenti - Il punto è che la maggior parte degli affitti sono in nero, così il proprietario chiamato alla trasparenza, pur di non perderci è portato a tirare su il prezzo». Come dire: contributo o no alla fine per lo studente non cambia niente.
Vogliamo poi parlare di alloggi? «Col nuovo sistema informatizzato per le graduatorie nei giorni scorsi ne abbiamo visto delle belle - dice Gianluigi Piras -. Certo s’è tutto aggiustato, ma molte matricole che già dal primo ottobre avrebbero dovuto avere l’alloggio, per quindici giorni hanno dovuto arrangiarsi da sole». Un fatto gravissimo che per il rappresentante di Sinistra Universitaria merita giustizia: «Vogliamo assolutamente - dice Piras - che l’Ersu rimborsi i ragazzi per il disagio patito. Su questo punto siamo fermissimi, siamo pronti anche a dare battaglia pur di vedere salvaguardato quello che consideriamo un diritto violato». E a proposito di servizi forniti dall’Ersu, Piras fa qualche appunto anche sul servizio mensa: «Cosa ci sta a fare - si domanda - una mensa in piazza Michelangelo dove non c’è neppure un polo universitario? Quella di via Premuda è forse più accessibile, anche in questo caso siamo però lontani dalle facoltà». Bocciata senza appello anche la mensa del polo scientifico di Monserrato: «Troppo piccola - dice Piras - rispetto alle reali esigenze. Senza contare che lì non c’è neppure la cucina: i cibi arrivano già cucinati dalle altre mense». Insomma, uno scenario per nulla edificante che dà il polso sul disagio degli studenti: un esercito di circa 37 mila persone, buona parte delle quali fuori sede, che, sottolinea Piras, contribuiscono non poco all’economia della città. «E di questo - conclude il rappresentante degli studenti - le istituzioni dovrebbero tenerne conto».
Sabrina Zedda 
 
05 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
FACOLTÀ PER FACOLTÀ 
Psicologia
Gli spazi sono ridottissimi. Il corso di laurea scoppia, ma le aule non bastano mai. Giurisprudenza. Anche qui il vero problema sono gli spazi. Cinema e teatri diventano così alloggi di fortuna, ma l’acustica non è il massimo, mentre la luce scarseggia: gli occhi chiedono tregua.
Lingue
Oltre alla questione aule, che non bastano, la facoltà si distingue perché, dice Gianluigi Piras, «non tutti gli studenti iscritti al vecchio ordinamento hanno la possibilità di optare per il nuovo. Una questione che nelle altre facoltà neppure si pone».
Medicina
I dati sui laureati sono incoraggianti, il problema è il dopo: non tutti riescono a entrare nelle scuole di specializzazione, neppure quelli con ottimi curriculum.
Scienze
A pesare qui sono i tagli sui fondi per i laboratori: l’anno scorso gli studenti si sono dovuti finanziare da soli, versando circa quaranta euro a testa.
Lettere e Filosofia
L’aula informatica è off-limits ai disabili. L’ascensore c’è ma pare non funzioni.
Scienze politiche
Piani di studio poco coerenti e lauree specialistiche che sono una ripetizione delle triennali: sono queste le pecche più segnalate dagli studenti.
Ingegneria
Non sempre è facile avere libri in prestito dalla biblioteca. Nelle aule d’informatica si fa lezione con computer ultra vecchi.
Economia
Anche qui ci sono problemi di spazi che non bastano mai. La facoltà andrebbe inoltre informatizzata e senza computer è davvero difficile satre al passo con le altre facoltà della penisola.
Scienze dell’educazione
Non è abbastanza organizzata, così gli studenti si trovano costretti, negli stessi mesi, a dover seguire troppe lezioni e a sostenere troppi esami: essere studenti in corso è un sogno che solo pochi riescono a realizzare e si allungano i tempi per arrivare a laurearsi. (s. z.).
 
06 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
DISAGI PER GLI UTENTI 
Dipendenti senza l’indennità: sciopero di due ore al Policlinico 
CAGLIARI. Il personale del Policlinico universitario ha scioperato ieri dalle 9 alle 11 per protestare contro il mancato pagamento del trattamento accessorio nello stipendio di ottobre. Nel corso di un’assemblea i lavoratori hanno discusso sulle prossime iniziative di lotta, che potrebbero creare disagi pesanti agli utenti. Al personale dell’Università viene corrisposta ogni mese un’indennità di 66 euro da gennaio, ma i dipendenti del Policlinico ne sono esclusi nonostante il Rettore si sia impegnato a eliminare la sperequazione.
 
07 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
Autobus e treni: la guerra fredda senza fine 
Regione e Ctm non dialogano, aumentano i disservizi, protesta il sindacato
CAGLIARI. Prosegue la diatriba fra Regione e Ctm. Il Consorzio lancia segnali di pace all’assessorato ai Trasporti. La frequenza della linea 9, che viaggia da piazza Matteotti fino a Decimo, è stata triplicata. Un autobus parte ogni 4 minuti dal capolinea, prima i tempi di attesa erano in media tre volte tanto. Ma l’autista viaggia serenamente: con sé non porta quasi nessuno. Il tutto mentre la Regione studia un piano di rilancio per Trenitalia e aumenta il numero dei treni in partenza per Decimo. Ora sono tredici in più e si impiegano al massimo 18 minuti per giungere a destinazione.
Il Ctm per ricevere i soldi dalla Regione, deve percorrere almeno 12 milioni di chilometri all’anno. Gestire le corse all’interno di questo chilometraggio è compito dell’azienda. La Regione, secondo una legge del 1982, versa nelle casse del Ctm solo quanto può. Quest’anno la Finanziaria prevede che siano concessi al Consorzio di trasporto pubblico solo il 90 per cento dei fondi richiesti. Anche per questo motivo è scoppiata la guerra fredda tra Ctm e Regione, che si fanno concorrenza per raggiungere le stesse mete. Un atteggiamento che l’assessore regionale ai Trasporti, Sandro Broccia, aveva definito “irresponsabile” già dal mese scorso. I disservizi si ripercuotono sulle altre corse. La linea 8 che parte da piazza Matteotti, diretta al Policlinico universitario, sembra che porti i passeggeri al macello. La frequenza dovrebbe essere di 15 minuti, ma il traffico spesso modifica questi orari e gli autobus si accodano. L’azienda quantifica per ogni linea un tempo di percorrenza, al quale si somma la pausa psicofisica dell’autista. Tempi che sono calcolati sulla base di statistiche stabilite dal satellite, che monitora alcuni autobus. Ma questi ritmi non vengono mai rispettati e il fenomeno dei “trenini”, cioè dei pullman che si accodano, snerva i passeggeri che aspettano alle fermate. Una situazione insostenibile anche per gli autisti. «I tempi di percorrenza - dice Marco Cadau, rappresentante del coordinamento Rdb - prevedono che in certi tratti il pullman possa raggiungere anche il limite dei 50 chilometri orari. È chiaro che con un mezzo così grande non si possono fare corse folli». E per risolvere questo problema il sindacato Rdb ha proclamato lo stato di agitazione. Da cinque anni combattono la stessa battaglia, ma per ora l’azienda continua a temporeggiare. Anche ieri in un’assemblea sindacale il Ctm ha dato una risposta già sentita: «Dobbiamo valutare meglio la situazione». E i dipendenti promettono l’ennesimo sciopero. «Chiediamo la ristrutturazione dei turni di lavoro - ha proseguito Cadau - Capita che per raggiungere il chilometraggio annuo, gli autisti debbano continuare a viaggiare oltre il loro turno». Per i passeggeri rimane la speranza che con la metropolitana leggera, spostarsi da Cagliari fino al Policlinico diventi più agevole. Anche le critiche presenti nel Piano generale del traffico del Comune sono ormai superate. Nel Piano si contestava, che la metropolitana delle Ferrovie della Sardegna prevedesse una fermata a 500 metri dalla Cittadella. Il comune di Monserrato, in accordo con l’università e le Fds, ha modificato il progetto: la metropolitana passerà dentro la Cittadella e la fermata sarà dove ora c’è la guardiola dei parcheggi.
Carla Piras
 
08 – LA NUOVA SARDEGNA
BREVI
Università
Festa matricole
Cagliari. Festa per le matricole universitarie: l’appuntamento è stasera allo Spazio Newton.
 
09 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
BREVI
Facoltà teologica
Cagliari. San Pietro di Sorres e la spirualità benedettina è il tema del convegno organizzato domani, alle 17, dalla facoltà Teologica, nella sede di via Sanjust.
 
10 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 3 - Olbia
I sindacati: «Sì al polo universitario» 
Cgil, Cisl e Uil galluresi sono d’accordo: «Diversificare per favorire lo sviluppo»
OLBIA. Dopo le critiche della segreteria generale Cgil, sulle sedi gemmate, dalle tre sigle sindacali galluresi arriva un sì deciso al progetto di realizzare a Olbia il quarto polo universitario della Sardegna, il secondo dell’ex provincia di Sassari. Un percorso lungo, da costruire dopo aver trovato disponibilità di risorse e di strutture, puntando su un’offerta formativa diversificata.
Un’offerta, cioè, capace di andare oltre le articolazioni del comparto economico-turistico per aprirsi anche alle facoltà linguistiche, ambientali e scientifico-tecnologiche. L’ipotesi del polo universitario in città, sul quale già da alcuni anni lavorano l’amministrazione comunale e l’università di Sassari, è stata rilanciata con forza nei giorni scorsi in coincidenza con la critica, mossa dalla segreteria generale della Cgil, al proliferare delle sedi universitarie gemmate. «Un’opinione - ha detto il segretario della Cgil Gallura Michele Carrus - del tutto legittima, ma che non riguarda il corso di Economia e imprese del turismo di Olbia». Secondo Carrus, infatti, se è vero che in Sardegna e nel resto d’Italia sono stati istituiti corsi inutili, fasulli e dispendiosi, nati più per tenere cattedre piuttosto che per dare titoli di studio spendibili nel territorio, «diverso è il caso di Olbia e della Gallura, un territorio nel quale meritano di essere intrapresi nuovi percorsi universitari oltre a quello esistente, per niente inutile e che continua a dare ottimi risultati».
Un sì alle sedi gemmate, purché con raziocinio e risorse, arriva dal segretario della Cisl Gallura Salvo Manca. «È fondamentale che vi sia il decentramento dell’università, ma con giudizio, avvicinando l’esperienza della ricerca e delle facoltà scientifiche in quelle realtà dove c’è bisogno di formazione, portando cioè l’università in territori dinamici come la Gallura, ma anche in quelli in crisi dal punto di vista economico e culturale dove può rappresentare una fucina di rilancio».
Sulla stessa linea Daniele Valentino, segretario territoriale della Uil. «Vi è la necessità di decentrare la formazione universitaria per il miglioramento della qualità dell’istruzione».
Università come motore di cultura e valore aggiunto al territorio, sulla quale investire per il futuro. «Una risorsa alla quale la Gallura non può certo rinunciare - ha aggiunto Carrus -. Credo che sia assolutamente indispensabile potenziare la sede universitaria di Olbia sulla quale bisogna fare un investimento complessivo».
Un polo universitario che secondo la Cgil dovrebbe ospitare corsi di laurea in scienze ambientali, facoltà linguistiche, ma anche scientifiche, per far sorgere un polo dedicato alla ricerca tecnologica e scientifica, «piattaforma di cui una regione come la nostra ha bisogno». Un importante contributo all’individuazione dei corsi più congeniali al territorio gallurese potrebbe poi arrivare da un’accurata analisi degli studenti universitari che vanno a studiare nel resto d’Italia. «Dallo spaccato della popolazione universitaria - spiega Carrus - si potrebbe capire se quei giovani vanno fuori dalla Sardegna perché vogliono fare un’esperienza diversa oppure se sono costretti dalla mancanza di risposte in loco. In funzione di questi dati si potrebbe poi ragionare ampliando l’offerta, diversificandola».
Un’idea sulla quale è d’accordo anche Daniele Valentino. «È necessario avviare prima un’indagine di mercato per individuare le specifiche esigenze del territorio». Ingegneria nautica e urbanistica sono le due facoltà sulle quali punterebbe la Cisl Gallura, oltre alle articolazioni del comparto economico-turistico. «La prima perché la Gallura rappresenta un terreno favorevole per le condizioni di sviluppo. La seconda in funzione dello sviluppo del turismo nautico». Sulla diversificazione dell’offerta esprime parere favorevole anche la Uil. «Non si vive solo di monocoltura turistica anche se questo settore è molto importante - conclude Valentino -. Formare in più settori significa arricchire ulteriormente il territorio».
Serena Lullia 
 
11 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 22 – Sassari
VETERINARIA
Un convegno sulle parassitosi
Il prossimo 4 novembre nei locali della Camera di commercio in via Roma si terrà il convegno “Attualità sulle parassitosi gastro-intestinali degli ovini e dei caprini”. Il convegno è organizzato dalla facoltà di Veterinaria ed è aperto a veterinari, biologi e tecnici di laboratorio. L’evento è accreditato al programma Ecm.
 
12 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 1 - Cagliari
CONVEGNO 
Malformazione e genetica, trecento medici a confronto 
CAGLIARI. Malformazioni, nutrizione e genetica: sono gli argomenti del congresso internazionale che si apre domani al T-Hotel, curato dal direttore del dipartimento di patologia neonatale, Vassilios Fanos. Ai lavori prenderanno parte 350 specialisti provenienti da quindici paesi. Tra le quattro letture magistrali, di rilievo quella del professore Antonio Cau e della massima autorità vivente del settore, il professore Chevalier, dell’Università di Charlottesville (Usa). I lavori proseguono sabato. Interventi sulla genetica e sulla diagnosi prenatale dello specialista del Microcitemico, Gianni Monni e sulle uropatie e sulle idronefosi neonatale, con relazione di Giuseppe Masnata dell’azienda Brotzu.
 
13 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 21 - Sassari
Crediti formativi degli studenti al centro del meeting della Cisal
SASSARI. Un seminario per avere più credito. La formazione professionale si è mobilitata in una due giorni di studi per risolvere uno dei problemi della formazione professionale in Sardegna, quello del riconoscimento dei crediti formativi. A organizzzare il seminario l’Ecoform Cisal Sardegna. Nell’incontro si è discusso della figura professionale del «tecnico superiore della trasformazione dei prodotti agroindustriali» e delle opportunità di lavoro che la qualifica offre. Gli studenti dell’isola dei corsi Ifts subiscono una grave penalizzazione rispetto ai loro colleghi della penisola. Ai corsisti sardi non vengono riconosciuti i crediti formativi da parte degli atenei come accade nel resto della penisola. «Non possiamo accettare questa disparità di trattamento - ha dichiarato il direttore dell’Ecoform -. Ci batteremo perché i corsi Ifts siano riconosciuti anche dalle università sarde». Un concetto ribadito anche dal presidente dell’Ecoform Cisal Sardegna, Nino Fiori, che ha proposto la costituzione di una cooperativa di allievi che servirebbe da volano per un loro inserimento lavorativo. L’incontro ha fornito anche altri spunti. Interessanti le relazioni di Mario Fiori e Giovanni Fiori, ideatori di un sito web che fotografa le attività corsuali. Antonio Piga, docente nella facoltà di Agraria, si è soffermato sull’agro-alimentare nel nord Sardegna. In chiusura, il segretario generale Cisal, Franco Cavallaro, ha promesso il contributo del sindacato agli allievi nella ricerca di un posto di lavoro. (g.f)
 
14 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 37 - Sport
La Facoltà di Giurisprudenza di Sassari vuole dettare legge in serie C2 
SASSARI. Si chiama Basket 90 o Sigma il club iscritto al campionato di C2 di basket? Ci pensa l’Università di Sassari a risolvere il dilemma con un inusuale accordo di sponsorizzazione: la formazione allenata da Pierpaolo Cesaraccio prende il nome di Facoltà di Giurisprudenza. Magari con il segreto proposito di... dettare legge. Già lo scorso anno Giurisprudenza aveva dato una mano, ma questa volta il passo è più deciso, sull’onda del record storico di iscrizioni fatte registrare. L’accordo è stato firmato dal preside Giovanni Lobrano e dal dirigente del Basket 90 Marco Piras. Ma interessa anche un terzo soggetto, perché a sua volta il Basket 90 (per la Federazione è la società iscritta alla C2) ha avviato una collaborazione con la Sigma del presidente Daniele Cau, che dopo essere retrocessa al termine di una stagione sfortunata ha rinunciato alla serie D per intraprendere questa nuova strada. Il Basket 90 infatti aveva problemi di organico dopo essersi legata alla Dinamo, cui cede tutti i ragazzi sopra i 12 anni. Persi di conseguenza i pezzi migliori la società sassarese ha trovato l’intesa con la Sigma, decisa a restare nel massimo torneo regionale. (a.pa.)
 
15 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 20 - Sassari
Oggi un convegno su Lévinas 
SASSARI. Si tiene oggi e domani il convegno dal titolo «Il problema teologico nella filosofia di Lévinas» organizzato dall’associazione Kenosis. Stamani a partire dalle 10 nell’aula Eleonora D’Arborea dell’università si succederanno le relazioni di Giovanni Ferretti (università di Macerata), Carmelo Meazza (università di Sassari), Francesco Camera (università di Genova) e Pierfrancesco Fiorato (università di Sassari). Domani alle 10 nella sala congressi dell’hotel Vittorio Emauele al Corso parlerà Antonio Fabris (università di Pisa). Coordina Aldo Maria Morace.
 
 

 
16 – CORRIERE DELLA SERA
Occupazioni, la prima volta di Roma Tre
Bloccata la didattica ad Architettura. Sapienza, contestato il Rettore Guarini
Assemblea permanente a Valle Giulia, prevista per oggi una manifestazione «funeraria» a Montecitorio
Ieri, la Conferenza di Ateneo della «Sapienza» che ha chiesto ufficialmente, con il rettore Renato Guarini, il «ritiro» del disegno di legge Moratti sulla docenza. Ancora ieri, gli studenti che continuano a occupare facoltà: ben undici ormai alla «Sapienza» e, per la prima volta anche a Roma 3, la sede di Architettura. Oggi, altri studenti che stamattina metteranno in scena, tra la fermata della metro «Colosseo» (ore 9) e Montecitorio (ore 10), i «Funerali dell’università»: con bare, corteo funebre, rintocchi di campana a morto e urne cinerarie al seguito. Ci sarà anche il coro di Roma 3. Tutti sono stati invitati a indossare un abito scuro. E gli organizzatori stanno anche pensando a qualcuno vestito da francescano per benedire il funerale (ma si sta verificando se la cosa sia passibile di scomunica). Continua dunque in tutti e tre gli atenei pubblici della Capitale lo stato di forte mobilitazione e protesta contro il «ddl» del ministro dell’Istruzione, già approvato in Senato con voto di fiducia e in attesa di convalida alla Camera dei deputati per il 25 ottobre: stessa data in cui a Roma si svolgerà un grande corteo al quale parteciperanno il mondo scolastico e quello universitario al completo: dai rettori agli studenti.
«La precarizzazione, il taglio dei fondi destinati agli atenei, graveranno con forte ripercussione non solo sulla ricerca ma anche sugli studenti e sull’organizzazione amministrativa e strutturale», ha ribadito ieri la federazione Cisl-Università in un comunicato in cui si esprime forte contrarietà al provvedimento di riforma Moratti. Un piano contro il quale, sindacati a parte, non si contano ormai più le assemblee, le mozioni e le iniziative, pur con sfumature diverse tra docenti, ricercatori, studenti (molti dei quali contestano tutta la politica di riforma degli ultimi anni, compresa quella avviata dall’ex ministro Ortensio Zecchino).
«Un ddl inutile e dannoso», ha detto ieri il rettore della «Sapienza» Guarini introducendo i lavori della Conferenza, in cui si è ufficialmente chiesto al governo non solo di non porre il voto di fiducia alla Camera, ma di ritirare il provvedimento. Guarini ha poi confermato la sua partecipazione al corteo del 25, non escludendo l’ipotesi di dimissioni in segno di protesta, così come chiesto da alcuni studenti che, contestandolo inizialmente, hanno interrotto la conferenza. Guarini si è dunque impegnato a farsi portavoce presso la Conferenza dei rettori dell’ipotesi-dimissioni come atto simbolico. Continua intanto il blocco didattico (oltre il limite del 15 ottobre inizialmente indicato dai sindacati) con l’aggiunta di due nuove occupazioni: una vera e propria ad Architettura-Roma3, e un’«assemblea permanente», da martedì sera, notte e giorno, ad Architettura-Valle Giulia.
Edoardo Sassi
 
 

 17 – LA SICILIA
Universitari arrivano 3 mila alloggi
nuovi alloggi per gli universitari del Lazio. Questo è solo il primo dei progetti di Silvia Costa, assessore regionale all’Istruzione, diritto allo studio e alla formazione, in materia di edilizia residenziale e accesso all’istruzione universitaria. L’obiettivo a lungo termine è costruire a Roma ben tre campus, con una forte capacità ricettiva non solo per gli studenti degli atenei della capitale ma anche per quelli provenienti dalle altre università del Lazio. «In cinque mesi di attività – ha detto Silvia Costa - abbiamo già stanziato 38 milioni di euro per interventi di sostegno agli studenti universitari, come borse di studio e residenze, e abbiamo aperto un tavolo, a cui siedono anche alcuni studenti, per modificare la legge regionale 25/03». Le modifiche, richieste a gran voce da rettori e studenti, daranno più spazio e autonomia nella gestione di servizi alle università e a Laziodisu (Agenzia per il diritto nello studio nel Lazio). A fine mese saranno disponibili i nuovi alloggi, circa 3 mila tra quelli di nuova fabbricazione e quelli ristrutturati, mentre è già aperto il confronto tra Comune e Regione per la nascita del primo vero campus della Capitale. Sorgerà a Osteria del Curato, nei pressi di Anagnina, posizione strategica vista la vicinanza con l’Università degli Studi di Tor Vergata. Gli altri due dovrebbero sorgere a Pietralata e Acilia. A reperire le risorse per la loro realizzazione ci ha pensato già Silvia Costa, che intende investire in residenze universitarie alcuni fondi stanziati dal governo Amato nel 2000 per l’edilizia residenziale e, almeno in parte, non spesi dalle Regioni.
Valentina Mesolella Tremila
 
 
 

 
18 – IL TEMPO
L’AQUILA
INAUGURATO L’ANNO ACCADEMICO
Un ateneo ai vertici tra quelli del Centro-Sud, oltre 21 mila iscritti, per il Censis all’ottavo posto tra le università pubbliche tra i 10mila e 20mila studenti, al nono posto tra gli atenei italiani in una classifica elaborata dal Sole 24 Ore sulla base della capacità di attrarre e laureare studenti. Sono alcuni dei dati forniti dal rettore dell’Università dell’Aquila, Ferdinando Di Orio, nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2005-2006 che si è svolto ieri.
«Un’Università al top»
L’AQUILA - Un’Università estroversa. Questo vuole essere, secondo il rettore Ferdinando di Orio, l’Ateneo aquilano che ha tutte le intenzioni di dialogare con la città aprendosi in modo trasparente e contribuendo a fornire risposte alle sue necessità. Un obiettivo che vorrebbe perseguire forte anche dei dati che lo mettono ai vertici tra gli Atenei del centro sud con oltre 21 mila iscritti e con un ottavo posto di tutto rispetto a livello nazionale. La cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2005-2006 si è svolta ieri al Teatro comunale alla presenza delle maggiori autorità civili e religiose, oltre che a quella dei docenti e di alcuni studenti, e nel corso della stessa di Orio ha parlato di risultati e di prospettive per il futuro. «L’attenzione che abbiamo ricevuto finora — ha sottolineato il Rettore — è motivo di orgoglio e di responsabilità». E proprio l’attenzione, l’attesa e la responsabilità formano la triade di un processo di crescita che coinvolgerà sempre di più l’Università, luogo di formazione e trasformazione, insieme ad un rapporto più diretto con gli enti locali. Con la sua relazione, di Orio ha ricordato come l’Università aquilana ha saputo portare avanti le sue missioni grazie ai ricercatori, docenti e studenti che hanno dovuto sopportare disservizi e disagi che non meritavano. «L’Università del capoluogo abruzzese — ha continuato il Rettore — è andata avanti nonostante le difficoltà e chiede di svolgere la sua vocazione nella normalità». Uno dei principali obiettivi raggiunti è stato quello di collocarsi stabilmente nel quadro complessivo dell’Europa della conoscenza e si dimostra pronta ad essere valutata: il 60,4% dei laureati trova lavoro entro tre anni dal termine degli studi; il 45,1% proviene da fuori regione; il 7,6% si laurea in corso e soltanto l’1,3% abbandona gli studi dopo il primo anno. Tanti, comunque, i problemi ancora da risolvere come per esempio la disponibilità di strutture. Il progetto all’ex ospedale San Salvatore non vedrà la luce prima del 2011, mentre altre opere non termineranno prima di tre o quattro anni. È per risolvere tutto questo che il Rettore ha chiesto l’aiuto degli enti locali affinchè si possa dare, alla numerosa popolazione studentesca presente all’Aquila, una prospettiva, un obiettivo. I numeri, comunque, parlano di un Ateneo in crescita con 9 Facoltà; 17 Dipartimenti; 3 Poli didattici; 2 Centri di eccellenza per la ricerca; 3 Biblioteche di Polo; 44 Corsi di laurea; 22 Dottorati di ricerca; 41 Scuole di specializzazione; 37 Master. La facoltà di Ingegneria si attesta, ancora una volta, come la preferita visto che conta 5094 iscritti. Presente alla cerimonia anche Piero Alberto Capotosti, presidente della Corte costituzionale, che è intervenuto sulla Carta costituzionale e sui nuovi Statuti regionali. Infine anche Raffaella Giancroce, presidente del Consiglio studentesco, ha parlato dei tanti problemi che gli studenti devono affrontare in termini economici e strutturali ricordando a tutti i presenti che i giovani sono «il presente ed il futuro del territorio». Inoltre i rappresentanti di Azione universitaria, nel corso della mattinata, hanno distribuito un volantino per protestare «contro tutti quei professori e rettori che contestano, strumentalmente, l’emendamento 1200 che prevede la sostituzione dei concorsi locali con uno nazionale».
Paola Morelli

Questionnaire and social

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