Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 October 2005
Ufficio Stampa
Università degli Studi di Cagliari
 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 20 – Cagliari
Università. Elezioni
La data è fissata: corsa al voto per 30 mila studenti
Ora è ufficiale: il 29 e 30 novembre si voterà per eleggere i rappresentanti degli studenti negli organi centrali dell’Università. Da ieri è dunque partita la corsa che decreterà i cinque studenti che siederanno nei banchi del Consiglio d’amministrazione dell’ateneo, i cinque del Senato accademico, altrettanti per quello allargato, e i due che faranno parte del Comitato per lo sport universitario. Il rettore Pasquale Mistretta ha infatti firmato il decreto che indice le elezioni, scacciando le paure di una proroga delle cariche attuali: ieri era l’ultimo giorno utile per stabilire le date delle elezioni. Una competizione all’ultimo voto, dai risvolti anche politici, che servirà inoltre per eleggere i rappresentanti degli studenti nei Consigli di facoltà, di corso di laurea o di classe, e nel Consiglio di consulenza e di indirizzo del policlinico Universitario, queste ultime due competizioni riservate agli iscritti in Medicina e Chirurgia. I seggi elettorali saranno aperti martedì 29 novembre, dalle 8,30 alle 19, mentre mercoledì 30 apriranno sempre alle 8,30 per chiudere alle 17. Alle urne sono chiamati i 31.811 studenti. Un avversario comune per tutti è rappresentato dal forte astensionismo. Le liste Le associazioni studentesche dovranno presentare la lista dei candidati entro il 9 novembre (alle 13), all’ufficio elettorale dell’ateneo (secondo piano del rettorato, via Università 40). Una scadenza tassativa. Nel sito dell’ateneo (www.unica.it) sono disponibili il regolamento elettorale, il decreto, e tutti i moduli che servono per la presentazione delle candidature, comprese quelle per la raccolta delle firme, necessarie al candidato per presentarsi alla competizione. La documentazione può essere richiesta anche all’ufficio elettorale, (070 6752057, 6752314), aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 12.00. Nello stesso ufficio, da oggi, sarà consultabile l’elenco degli studenti. Ogni errore o omissione dovrà essere segnalato per tempo. La novitàUno dei successi maggiori per il movimento studentesco è stata la recente approvazione della modifica dello statuto, da parte del Senato accademico allargato, che ha portato il numero dei rappresentati degli studenti in Senato accademico da tre a cinque. I numeriQuesti gli elettori nelle singole facoltà e il numero di rappresentanti degli studenti che faranno parte del Consiglio di facoltà: Giurisprudenza 3.943 (10), Scienze Politiche 2.997 (10), Economia 3.316 (13), Lettere e Filosofia 3.063 (15), Scienze della Formazione 4.333 (13), Lingue e Letterature straniere 1.718 (10), Medicina e Chirurgia 2.123 (44), Farmacia 1.329 (11), Scienze 3.342 (33), Ingegneria 5.647 (34).
Matteo Vercelli
  
2 - L’Unione Sarda
Pagina 25 – Cagliari
Gli studenti affollano la serata con i carabinieri del Ris
Sulla scena del crimine come in una puntata di C.s.i.
Giovedì serata insieme ai carabinieri del Ris per scoprire il fascino e le tecniche delle investigazioni scientifiche.
Una serata insieme ai carabinieri del Ris per scoprire il fascino delle investigazioni scientifiche e conoscere più da vicino gli uomini che ogni giorno sfruttano la tecnologia per combattere il crimine. Sono stati numerosi gli studenti universitari che giovedì sera si sono riuniti nella sala conferenze del Cis per assistere ad un interessante dibattito sulla "Scienza al servizio delle investigazioni scientifiche". Il meeting, inserito nel ricco programma della manifestazione "Scienza di guerra, scienza per la pace" ha consentito ai tanti presenti di conoscere il modus operandi dei carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari. Una serata in stile C.S.I. che ha destato grande interesse, tanto che al termine del seminario i relatori sono stati letteralmente subissati di domande. bravi detective«È più importante il bossolo o il proiettile? Chiede una giovane. «Ma come si fa ad inquinare una prova?» domanda un’altra. E ancora: «Come posso fare per diventare un carabiniere del Ris?» vuole sapere uno studente di chimica. A rispondere a tutti e a parlare per oltre due ore di rilevamento di impronte digitali e prove balistiche ci ha pensato il maggiore Giovanni Delogu, comandante del Ris di Cagliari, che vanta in carriera migliaia di indagini fra cui quelle relative al caso Mattei e alle stragi mafiose di Capaci e via D’Amelio. prove scientificheLa lezione del maggiore Delogu è entrata subito nel vivo con la proiezione di una scena del crimine, con tanto di cadavere e ipotetiche prove sparse sul luogo del delitto: una cicca dimenticata su un posacenere («da cui è possibile ricavare il Dna»- spiega Delogu), sangue da rilevare con un reagente chimico chiamato luminol, un fazzoletto sporco, una ciocca di capelli e una pistola abbandonata nel giardino. simulazioniComprensibile l’emozione dei presenti che hanno seguito con attenzione tutte le fasi della simulazione: dalla chiamata al 112 all’intervento dei Ris, dagli interrogatori dei testimoni all’analisi delle prove in laboratorio con l’ausilio di apparecchiature sofisticatissime. «Il nostro reparto- spiega Delogu- è diviso in 5 sezioni: chimica, balistica, grafica, biologia, fotografia e impronte. Ogni membro del Ris ha una sua specialità e la sfrutta per tentare di far luce sulla dinamica di un delitto. Il lavoro è affascinante ma non è sempre tutto rose e fiori: ci capita infatti di dover intervenire in scenari particolarmente drammatici. E in questi casi dobbiamo controllare ogni emozione per svolgere al meglio il nostro lavoro. Solo così possiamo dare un contributo efficace alla dura lotta contro la criminalità».
Paolo Loche
  
3 - L’Unione Sarda
Pagina 23 – Cagliari
La causa tra Duce e il Casic
«Mancato preavviso unico motivo della condanna»
Non è bastata una sentenza del giudice in un a causa durata oltre dieci anni a mettere fine alle polemiche tra Fulvio Duce e il Casic. Sulla vicenda interviene il presidente del Consorzio per l’area di sviluppo industriale di Cagliari Sandro Usai, che in una nota vuole precisare i rapporti giuridici intercorsi tra l’ente da lui diretto e Fulvio Duce, licenziato 11 anni fa dalla carica di vice direttore del Casic. «Il giudice del lavoro Emanuela Muscas con la sentenza 557/2004 ha rigettato perché infondate alcune richieste avanzate da Duce», scrive in una nota Sandro Usai. «L’annullamento del licenziamento. La reintegrazione nel posto di lavoro. Le domande di pagamento di 4.070.000 lire a titolo di copertura assicurativa obbligatoria, di 113.529.600 in ragione del patto di non concorrenza tra le parti, del premio di anzianità di 108.106.212, dell’aspettativa sindacale di 158.240.046, di sette mesi non retribuiti di aspettativa per 82.785.290, nonché di 6.132.244 e 8.275.529 dovuti a titolo di Trattamento di fine rapporto e Fondo integrativo. Il giudice ha respinto - prosegue nella lettera il presidente del Casic - anche le richieste di risarcimento danni per 212.876.460, del contributo mensile del 10 per cento e la domanda di risarcimento danni patiti a causa del carattere ingiurioso del licenziamento». Sandro Usai afferma che «il Casic è stato condannato solamente al pagamento in favore di Duce di 70.691,40 euro a titolo di indennità sostitutiva del preavviso». E parte di questa somma Fulvio Duce, che è stato anche assessore comunale di Cagliari, ha deciso di destinarla ad alcune borse di studio per tesi di laurea a favore di «meritevoli giovani universitari sardi». I soldi, destinati alle Università di Cagliari e Sassari, nelle intenzioni di Duce serviranno «ad applicare un giusto diritto per tutti», a portare a termine quella sua personale "battaglia per la legalità" che cerca dal giorno del licenziamento. La battaglia legale, comunque, non è ancora conclusa, Duce ha intenzione di ricorrere in appello contro la decisione del giudice e contemporaneamente a intentare contro lo stesso Casic altre due cause: una penale e una davanti al tribunale per i diritti dell’uomo alla Corte di Strasburgo. Fulvio Duce, avvocato, 71 anni, fu licenziato dal Casic il 30 settembre 1994. Era dipendente dell’ente da oltre 30 anni.
  
4 - L’Unione Sarda
Pagina 20 – Nuoro
Tutti a scuola di Governance
«Presto partirà il master per laureati in Protezione animale»
L’Università di Nuoro amplia la sua offerta formativa di qualità. Lo fa con un nuovo master in "Governance multilivello", pensato per formare professionalità capaci di lavorare in maniera efficace ed efficiente nella pubblica amministrazione. Futuri dirigenti chiamati a promuovere lo sviluppo del territorio secondo logiche sempre più complesse ma che, allo stesso tempo, vedano gli enti locali come i  veri protagonisti della crescita delle zone interne, oggi più che mai attraversate da sfide davvero importanti e cruciali. Il corso è stato presentato ieri pomeriggio durante una conferenza stampa nella sede del Consorzio per la promozione degli Studi universitari nella Sardegna centrale dal presidente Bachisio Porru, dall’assessore provinciale all’Università Lorenzo Palermo, e dagli accademici Gianfranco Bottazzi e Giammario Demuro (rispettivamente docente di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Cagliari e direttore scientifico del Master). «Entro dieci giorni avremo un altro master rivolto ai laureati in Protezione animale - ha esordito soddisfatto Bachisio Porru - mentre per il prossimo anno verrà attivato il corso di laurea in Scienze infermieristiche. Altri due passi importanti per rilanciare l’università in questo territorio in maniera forte». Nuoro infatti non avrà la storia e il blasoni degli atenei storici dell’Isola, ma può ugualmente ritagliarsi spazi importanti in prospettiva futura. «È il quindicesimo anno che insegno in questa università - ha detto il sociologo Bottazzi - è una sfida che in Barbagia bisogna continuare con corsi di eccellenza come fino ad oggi è stato fatto». Unico, nel suo genere, il master in "Governance multilivello", verrà frequentato dal 5 di novembre al luglio 2006 da venti tra neo laureati e dipendenti della pubblica amministrazione, provenienti dalle diverse località dell’Isola. Il corso che si prefigge di aumentare il livello qualitativo delle pubblica amministrazione ancora distante dagli standard dei maggiori paesi europei sarà diretto dal professor Giammario Demuro e potrà contare sul contribuito, nei dieci mesi di lezione e seminari in aula, di ben 35 docenti provenienti dalle sedi universitarie più prestigiose della Penisola, oltre che naturalmente da quelle di Cagliari e Sassari.
Luca Urgu (Unioneonline)
 
5 - L’Unione Sarda
Pagina 20 – Nuoro
Pratosardo. L’Esercito lascerà una parte dell’Artiglieria per progettare il campus
Via all’appalto della nuova caserma
Il Comune pubblica il bando di gara per assegnare i lavori
L’avvio dei lavori per la realizzazione della nuova caserma di Pratosardo è vicino. La pubblicazione del bando di gara nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e quella imminente sulla Gazzetta ufficiale, apre l’iter per l’assegnazione dell’opera all’impresa che dovrà curare il progetto esecutivo. Dopo l’annuncio fatto a settembre dal sindaco Mario Zidda e dal comandante militare della Sardegna Angelo Dello Monaco sulla gara alle porte, arriva ora la pubblicazione del bando. Procedimento che dovrebbe portar via sei mesi. Poi l’avvio della costruzione, tappa fondamentale anche per la realizzazione del campus universitario nell’Artiglieria una volta che i militari avranno trovato casa a Pratosardo. «È un altro importante passo verso il completamento di quel disegno di sviluppo che l’amministrazione si è prefissa di realizzare per la città», commenta soddisfatto il sindaco. Campus universitarioZidda ieri ha informato il generale Dello Monaco. Lo ha raggiunto al telefono per comunicargli la pubblicazione del bando di gara. Il comandante militare ha assicurato che informerà lo Stato maggiore dell’esercito per far sì che nel più breve tempo possibile siano messi a disposizione del Comune alcuni locali della caserma di viale Sardegna. Su questo, sindaco e generale sono già d’accordo perché la disponibilità di una parte dell’Artiglieria consentirebbe l’avvio della progettazione del campus. L’appaltoPer costruire la caserma a Pratosardo sono diponibili dieci milioni 507 mila 787 euro. La giunta Zidda ha adottato la formula dell’appalto-concorso. In questo modo l’impresa che vincerà la gara realizzerà anche il progetto esecutivo che dovrà, comunque, rispondere alle indicazioni dell’amministrazione. Per fare domanda di partecipazione alla gara le imprese hanno tempo fino al 13 dicembre. I tempi previsti fanno ritenere che l’appalto venga assegnato entro il prossimo maggio. Il finanziamentoLa cifra disponibile per costruire la caserma ha una storia lunga e tormentata. Inizia il 23 febbraio del 1994 quando l’assessore regionale alla Pubblica istruzione comunica la concessione di 40 miliardi di lire a favore del Comune. Finanziamento da erogare nell’arco di tre anni, dal 1994 al 1996, e finalizzato alla costruzione e all’ampliamento della sede dei corsi di laurea. Negli ultimi anni le vicissitudini non sono proprio mancate e neppure le battaglie politiche per recuperare quei fondi che, nel frattempo, la Regione aveva revocato al Comune. Poi la svolta con la riassegnazione di 20 milioni di euro, necessari a costruire la nuova caserma e il campus universitario. Cifra ritenuta non sufficiente per entrambi gli interventi. Di recente lo stanziamento di altri cinque milioni di euro da parte della giunta regionale: consentirà di completare la nuova caserma e di trasformare quella attuale nel campus tanto atteso. M. O.
 
 
 

  
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
ORGANISMI D’ATENEO
Gli studenti universitari alle urne a fine novembre
CAGLIARI. Dopo le supposizioni e i tanti “forse”, arriva la certezza: il 29 e 30 novembre gli universitari saranno chiamati alle urne per eleggere i propri rappresentati nei diversi organi dell’ateneo.
La notizia arriva con un decreto del Rettore, Pasquale Mistretta, che in questo modo toglie anche gli ultimi dubbi ai più scettici, quelli che ormai pensavano che anche questa volta le elezioni sarebbero saltate, slittando magari alla prossima primavera.
Tranne che nel consiglio d’amministrazione dell’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio) dove l’attuale rappresentante degli studenti rimarrà in carica ancora tre anni, tutte le altre “poltrone” in mano a studenti dovranno subire un cambio della guardia. In particolare saranno eletti cinque studenti nel Consiglio d’amministrazione, cinque nel Senato accademico, cinque nel Senato accademico allargato, e due nel Comitato per lo Sport Universitario (Cus).
 Gli studenti (in tutto sono circa 40 mila) dovranno eleggere anche i loro rappresentanti nei consigli di facoltà, di corso di laurea (o di classe) e nel Consiglio di consulenza e indirizzo del Policlinico universitario.
 Rispetto alle precedenti elezioni quest’anno dunque nel Senato accademico dovranno essere eletti cinque rappresentanti degli studenti e non più tre. Una novità importante, frutto di una modifica dello statuto dell’università che ha visto votare a favore tutti (tranne uno) i componenti del Senato accademico allargato.
 ‹‹Segno - è stato detto dagli studenti - che la nostra presenza negli organismi di rappresentanza dell’ateneo è ritenuta fondamentale››. Fissata la data delle elezioni ora è ufficialmente aperta la campagna elettorale: i gruppi studenteschi dovranno darsi da fare per presentare candidati appetibili. (s. z.).
  
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Non sarà reintegrato
Duce perde la causa con il Casic
CAGLIARI. Licenziato per raggiunti limiti di età nel 1996, l’ex dirigente Fulvio Duce non dovrà essere riassunto dal Casic: il giudice del lavoro Emanuela Muscas ha respinto la sua richiesta di reintegro e le altre istanze di risarcimento danni avanzate per lui dall’avvocato Sergio Ballicu. Il Consorzio di Macchiareddu dovrà comunque versargli 70 mila euro per non aver rispettato l’obbligo di preavviso del provvedimento nei termini previsti dalla legge, una somma che Duce ha annunciato di voler devolvere a favore di studenti universitari meritevoli di Cagliari e Sassari. Il lungo braccio di ferro legale sembra comunque destinato ad andare avanti avanti: Duce - che è ha ricoperto in passato incarichi politici ed è stato commissario governativo della Fms - ha annunciato altre iniziative anche sul fronte penale contro l’attuale dirigenza del Casic, in particolare il presidente Sandro Usai. Nel frattempo la causa di lavoro passerà al secondo grado di giudizio.
 Erano sei le richieste proposte dal legale di Duce al magistrato del lavoro: su tutte il reintegro nel posto di lavoro, da dove l’ex dirigente sostiene di essere stato rimosso illegittimamente. Perchè - così ha sostenuto nel ricorso - avrebbe avuto diritto a una proroga, concessa a suo tempo a un altro dirigente. In realtà, così ha replicato il legale del Casic Eligio Pinna, Duce non aveva presentato la richiesta nei tempi stabiliti dalle norme. Su questo punto era nata la controversia e su quello è proseguita per quasi nove anni. Finchè il giudice Muscas ha messo la prima parola fine, dando sostanzialmente ragione ai rappresentanti del Casic ma assicurando all’ex dirigente un sostanzioso risarcimento per l’errore tecnico commesso a suo tempo dai vertici del consorzio: non avergli comunicato con il giusto anticipo la decisione di chiudere il rapporto.
  
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Sardegna
E il pecorino romano supera i test dell’Università di Boston
MICHELA CUCCU
PAULILATINO. Promosso sotto tutti i profili. Il pecorino romano dop supera a pieni voti anche i severissimi test dell’Università di Boston. E risulta salubre, perché non c’è traccia della listeria, la micidiale tossina, causa di intossicazioni alimentari, che può trovarsi nei prodotti caseari e che non c’è nel “romano”. Risultato che ha fatto tirare un sospiro di sollievo al consorzio per la tutela del pecorino romano e agli stessi industriali caseari isolani. Infatti, il solo sospetto di presenza di liseria, in altri casi ha fatto visto chiudere le frontiere Usa a grandi partite di formaggio. Intanto il “romano” rivela altri pregi. Uno, farà piacere a chi per motivi di salute deve rinunciare a formaggi e latticini in genere. Basta una stagionatura di almeno cinque mesi, per far scomparire il lattosio, causa spesso di gravi intolleranze alimentari. Sono tutte confortanti le notizie emerse ieri mattina a Santa Cristina di Paulilatino dove, tecnici caseari e industriali, hanno partecipato alla giornata di studi intitolata «La sicurezza alimentare nei prodotti tradizionali. L’esperienza del Pecorino romano dop» promossa dal Consorzio di tutela, l’iniziativa è servita per fare un quadro sulla situazione attuale del comparto, ma soprattuto, individuare nuove strategie che consentano di produrre un formaggio sempre più salubre. Dopo gli interventi dell’assessore Francesco Foddis, la parola è passata a tecnici ed esperti, fra cui, lo stesso direttore dell’Istituto zootecnico caseario, Antonio Pirisi. Tutti d’accordo sulla necessità di migliorare i sistemi di produzione, partendo dalla cura nell’alimentazione del bestiame. Basta pensare all’autentica rivoluzione determinata dall’introduzione della mungitura meccanica e del trasporto refrigerato del latte per capire come negli anni, le garanzie di igiene nella produzione del pecorino siano cresciute in maniera esponenziale. «Viviamo in un’epoca non facile per le produzioni agroalimentari, caratterizzata da emergenze sanitarie che rischiano, vuoi motivatamente, vuoi per incomprensibili allarmismi, di porre a dura prova diversi comparti produttivi, legati soprattutto all’allevamento», spiega il presidente del Consorzio di tutela del pecorino romano, Salvatore Meloni
  
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Nuoro
All’università arrivano gli esperti in governo e amministrazione
NUORO. È stato presentato, nell’aula magna del consorzio universitario della Sardegna centrale, il master di primo livello in «La Governance Multilivello» riservato a laureati in materie giuridiche. Al vernissage sono intervenuti, oltre al presidente del Consorzio universitario Bachisio Porru, i professori Gianfranco Bottazzi, direttore del corso in Scienze dell’amministrazione, e Gianmauro Demuro, direttore scientifico del master. La provincia era rappresentata dell’assessore all’università Lorenzo Palermo. Al master, che partirà tra qualche giorno, parteciperanno 20 laureati, in maggioranza donne. Tra questi 12 sono neolaureati, mentre 8 sono dipendenti di pubbliche amministrazioni. Si tratta di un master multidisciplinare articolato in 1500 ore di lezione: 285 ore frontali in aula e le altre suddivise tra stage, seminari, lavori di gruppo e project work.
 I docenti, tutti professori universitari ordinari, provengono da atenei sardi e della Penisola. «La Governance Multilivello - ha spiegato Demuro - si occupa della complessità delle relazioni tra i vari livelli di governo. Per poter agire questi livelli complessi hanno bisogno di collaborare. Senza questa capacità di negoziare, di essere senso e parte di un unico organo complesso, è difficile che questa collaborazione possa dare frutti». La Governance ha a che fare con la complessità e serve per descrivere il livello di indirizzo politico nella relazione tra gli organi sotto il profilo del processo di decisione. «Da Nuoro bisognerà cominciare a costruire una nuova capacità di interagire tra livelli diversi di amministrazione. La vicenda del parco potrebbe essere uno degli esempi pragmatici della Governance multilivello» ha concluso Demuro. Ha fatto gli onori di casa Bachisio Porru, che ha sottolineato l’importanza del Master, definito unico nel panorama nazionale. «Con un po’ di coraggio si possono trovare le risorse, non solo finanziarie, ma professionali e scientifiche per garantire nel nostro territorio avvenimenti di questo spessore. Ne vado assolutamente fiero» ha affermato Porru. Il Master risponde alla necessita di verticalizzare il corso di scienze dell’amministrazione che sta ottenendo un grande successo, con 150 nuovi iscritti all’anno e 500 studenti che partecipano alle lezioni. Il presidente Porru, inoltre, ha annunciato che entro 10 giorni verrà presentato un master per laureati in protezione della fauna, mentre l’anno prossimo, a partire da novembre, a Nuoro partirà il corso di laurea in Scienze Infermieristiche.
Giuseppe Sanna
  
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Cagliari
Dalle miniere alla ricerca avanzata
Centro tecnologico gestito da Consorzio 21, università e Comuni
IGLESIAS. La struttura portante del distretto di ricerca di Monteponi è formalmente costituita. Ieri mattina a Villa Bellavista, i responsabili di Promea (consorzio pubblico-privato per la ricerca tecnico-scientifica e dei materiali), Consorzio 21, Bic-Sardegna, Sfirs, Forgea, Igea, Università, Regione, Provincia e i comuni di Iglesias e Carbonia si sono riuniti per fornire indicazioni sulla bozza dei progetti che dovranno trasformare la zona mineraria in polo di ricerca avanzata. «È l’inizio della fase di realizzazione - ha spiegato Franco Meloni, presidente di Promea - di un progetto che vede in campo ricercatori e l’università. Si punta ad avviare uno sviluppo tecnologico-ambientale e industriale per l’intero territorio del Sulcis Iglesiente. Ci sono ora le basi per realizzare un centro tecnologico capace di sfruttare le strutture immobiliari e i vuoti delle miniere. Non si parte privi di esperienza perchè Monteponi potrà disporre delle conoscenze di Polaris e quindi c’è la possibilità di accelerare le procedure. La ricerca che verrà fatta a Monteponi dovrà avvenire in concerto con le imprese e per questo abbiano già avviato contatti con imprenditori della zona». Questo progetto vanta già il parere favorevole del governatore Soru e degli assessori all’industria e alla programmazione della regione. «La presenza della Sfirs - ha aggiunto Giuliano Murgia presidente del Consorzio 21 - significa che la Regione è disponibile a mettere in campo capitali di rischio. Oggi si è riunito il consiglio di amministrazione per le prime decisioni formali». Da Igea è arrivata la disponibilità dei locali e di risorse logistiche e professionali. «Il momento per la riconversione economica del territorio - ha puntalizzato Franco Manca, presidente Igea - è favorevole. La chiusura delle miniere ci consente di riconvertire le attività estrattive in ricerca».(e.a.) 

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