Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 December 2005
Ufficio stampa
Università degli Studi di Cagliari


1 - L’UNIONE SARDA
Pagina 16 - Lavoro e Opportunità
Tra Italia e Algeria scambio di ricercatori
Sassari, un programma di collaborazione
L’Università di Sassari ha aderito al primo "Programma esecutivo" di collaborazione scientifica e tecnologica tra Italia e Algeria per gli anni 2006-2009, nell’ambito dell’accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica tra Italia e Algeria, promosso dal ministero degli Affari esteri.
Progetti congiunti. Il bando è finalizzato alla presentazione di progetti congiunti di ricerca tra ricercatori dei due paesi per incentivare l’attività scientifica e tecnologica e la mobilità dei ricercatori. Possono partecipare anche i ricercatori capo di progetti, cittadini dell’Unione europea e legalmente residenti in Italia. Saranno finanziati solo i costi degli scambi di ricercatori con cittadinanza dei due paesi firmatari e dei ricercatori capi di progetto cittadini dell’Unione europea, legalmente residenti in uno dei due paesi. La parte italiana sosterrà le spese di viaggio in Algeria dei ricercatori italiani, con biglietto di andata e ritorno dalla città di partenza a quella di destinazione, e darà un contributo alle spese di soggiorno in Italia dei ricercatori algerini. I soggiorni potranno variare da dieci giorni a un mese.
Settori scientifici. I progetti proposti dovranno riguardare i seguenti settori scientifici: sismologia; inquinamento delle acque; biotecnologie; tecnologie applicate ai beni culturali; energia; agro-alimentare; informatica e telecomunicazioni; tecnologie avanzate.
Relazioni e scadenza. Per ottenere il finanziamento per l’anno successivo, al termine di ciascun anno di attività, i coordinatori dei progetti dovranno inviare una relazione sullo stato di avanzamento delle ricerche. La proposta di progetto dovrà essere inviata dal responsabile italiano, in duplice copia, al ministero degli Affari esteri, direzione generale per la promozione e cooperazione culturale, ufficio V, piazzale della Farnesina 1, 00194 Roma. È inoltre richiesto il contestuale invio di copia del progetto (in formato Word oppure in formato testo o Pdf) per posta elettronica all’indirizzo dgpc5@esteri.it. Scadenza 15 gennaio 2006.
Elenco vincitori. L’elenco dei progetti selezionati sarà riportato sul sito del Ministero degli affari esteri (Mae) all’indirizzo www.esteri.gov.it alla voce Politica estera, grandi temi, politica culturale, documentazione, accordi e programmi culturali, scientifici e tecnologici. Le norme per l’utilizzazione del finanziamento assegnato sono riportate sul sito del Mae all’indirizzo www.esteri.gov.it lungo il percorso Politica estera, grandi temi, politica culturale, attività, cooperazione scientifica e tecnologica.
Renata Fadda
 
2 - L’UNIONE SARDA
Pagina 22 - Cronaca di Cagliari
Natale All’orto botanico il presepio dell’Università
Da oggi fino a tutto gennaio, è possibile visitare il presepe allestito all’orto botanico, nel suggestivo scenario del palmeto e delle sue oasi. È questa la settima edizione dell’iniziativa promossa dal dipartimento di scienze botaniche dell’Università di Cagliari. Il presepe può essere visitato tutti i giorni dalle 8 alle 13,30, escluso Natale, Capodanno e S. Stefano.
 

 



3 - LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 2 - Cagliari
San Giovanni di Dio, piove in sala operatoria
Uil-Flp denuncia le condizioni dell’ospedale e gli orari di lavoro massacranti
Gli infermieri costretti a far turni ignorando dove dovranno andare E l’azienda mista sembra molto lontana
CAGLIARI. Torre di Babele secondo il sindacato Uil funzione pubblica è il sinonimo utile per inquadrare la situazione del San Giovanni di Dio, l’ospedale destinato all’azienda mista Regione-Università con la missione di presidio specializzato in tutte le emergenze e nell’assistenza dei neonati. Ma oggi, secondo un comunicato Uil il San Giovanni è solo un ospedale male organizzato in cui, addirittura, un infermiere entra in turno senza sapere dove lavorerà.
Il coordinamento aziendale denuncia problemi la cui soluzione «non è più rinviabile». Nel comunicato si comincia con un elenco: «Clinica ostetrica - scrive il coordinatore aziendale Pietro Lutzu - oltre a essere carente nella sua organizzazione interna, ed a seguito della trasformazione della guardiola in camera di degenza, il personale infermieristico è costretto a preparare la terapia in un andito angusto, condividendo lo spazio con le pazienti nelle brande e in un continuo viavai di persone che non consente di salvaguardare la privacy. Le piogge - si continua nella nota - nonostante siano arrivate con forte ritardo, non hanno permesso di fare la dovuta programmazione di riparaione dei solai. Quindi per l’ennesima volta piove dentro il presidio. Anche nelle nuove sale operatorie della clinica chirurgica, costate milioni di euro - informa il coordinamento aziendale -. Mentre nell’azienda si sta per approvare il regolamento della mobilità, al San Giovanni vi è la corsa al trasferimento. Infatti vengono spostati lavoratori che per anni fanno fatto diligentemente il proprio lavoro per far posto ad altri che provengono dal territorio dell’azienda». E qui comincia la nota dolente del dettaglio sul lavoro degli infermieri: pochi, come quasi ovunque negli ospedali sardi, e continuamente invitati a superare le proprie forze. «Per far fronte alle carenze di personale - si spiega ancora nel documento che è stato inviato anche al presidente della giunta regionale Soru e all’assessore regionale Dirindin - si fa ricorso a continui ordini di servizio, con spostamenti di personale infermieristico e ausiliario, tale che ogni volta che si arriva in servizio non si sa mai dove andare, creando uno stato di disagio. Gli ausiliari - si sottolinea - che nella politica aziendale risulta debbano scomparire, non sono ancora stati inquadrati nella nuove figure le quali consentirebbero di alleggerire il lavoro degli infermieri. Ma la soppressione di tale figura creerebbe un vuoto organizzativo che, pare, si voglia colmare ampliando l’appalto della ditta di pulizie». Il sindacato a questo punto pone una domanda: «Tali operatori sono in possesso dei requisiti? Non lo sappiamo, ma la Uil-Fpl, che non è contraria al loro inserimento, vigilerà affinché a questi operatori sia garantita la parità di trattamento degli ausiliari dell’azienda». Ancora: «Si ricorre allo straordinario programmato per coprire turni di servizio, senza la certezza di garantirne la remunerazione. E per finire - dice la nota firmata da Pietro Lutzu - prendiamo atto che attualmente il personale del comparto che opera nel presidio e nella clinica pediatrica, è tagliato fuori da ogni informazione e partecipazione per quel che riguarda il proprio futuro nell’azienda mista e non vorremmo poi trovarci a contestare decisioni prese senza il loro consenso...». Un messaggio neppure implicito alle organizzazioni sindacali dei medici che sono ammesse al tavolo di lavoro sull’azienda mista: le consultazioni sono vivamente attese.

 

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