Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 October 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 7 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

 
 
1 - L’Unione Sarda
Pagina 46 – Cagliari e provincia
Sistema innovativo al Policlinico
L'elettrocardiogramma viaggia con il telefonino
Il referto viaggia col telefonino. Debutterà entro la fine dell'anno a Decimomannu un sistema innovativo di fare e conoscere i risultati dell'elettrocardiogramma. Basterà da una parte un elettrocardiografo formato poket, un palmare e un telefonino, dall'altra un computer e un cardiologo. Il tutto per conoscere in pochi minuti il referto che, in alcuni casi, può salvare la vita. L'idea è nata un anno fa nel reparto di cardiologia del policlinico universitario di Monserrato. «È un sistema già in uso all'interno dell'ospedale che abbiamo proposto nelle periferie», spiega il professor Giuseppe Mercuro, direttore del Dipartimento scienze cardiovascolari e neurologiche del policlinico. «Si parte con Decimomannu in collaborazione con i medici di base, le guardie mediche e l'associazione di volontariato Sos Decimo, quest'ultima avrà in dotazione la strumentazione». Un progetto in collaborazione con l'Università, l'unità di cardiologia e il centro elaborazione dati del policlinico, la provincia di Cagliari, l'amministrazione comunale di Decimo e la Fondazione Banco di Sardegna. «Il sistema», prosegue Mercuro, «permette risparmi di tempo e di denaro, si eviteranno inutili e costosi ricoveri». In situazioni di urgenza il medico può predisporre la visita che potrà essere fatta in qualsiasi posto. Grazie a un ellettrocardiografo portatile e a un palmare, il tracciato verrà trasmesso via gsm al server del computer del policlinico dove opera, 24 ore su 24, un cardiologo. Lo specialista, in pochi minuti, emetterà il referto. «Si prospetteranno tre soluzioni», chiarisce Mercuro. «La più grave di allarme, dove si riscontra un infarto in corso, e il ricovero immediato del paziente. Un'altra di vigilanza e di osservazione con ulteriori analisi e ripetizione dell'elettrocardiogramma e, infine, una di tranquillità». Il progetto si estenderà a Elmas, Assemini, Decimoputzu, Monastir, Nuraminis, Vallermosa, Siliqua, San Sperate, Uta, Villasor e Villaspeciosa.
Arianna Concu (Unioneonline)
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 23 – Cagliari
Depressione, il nemico da combattere
«Da scoprire quei geni che favoriscono lo sviluppo delle patologie»
Non solo disturbi legati allo stress di una vita frenetica o alla predisposizione, ma anche cause di natura genetiche ed ereditaria alla base di alcune delle patologie psichiatriche più comuni della nostra epoca. Dai disturbi bipolari e dissociativi alle varie forme di schizofrenia, ma anche la depressione che sembra colpire un numero sempre maggiore di persone. Speranze per la cura delle malattie del cervello possono arrivare dello studio del corredo genetico e dei fattori che mettono in pericolo il Dna degli individui. il congressoE proprio il ruolo della genetica nelle patologie mentali è il tema centrale del XIV Congresso mondiale della Società internazionale di psichiatria genetica (Ispg) in programma alla Fiera Campionaria dal 28 ottobre sino al 1° novembre. A confronto un migliaio di specialisti provenienti da venti nazioni illustreranno le principali scoperte genetiche e gli studi in materia di patologie psichiatriche, predisposizione, ereditarietà e fattori di rischio che possono generare modifiche molecolari del Dna. la presentazioneÈ la prima volta che l'Ispg sceglie l'Italia come sede del proprio meeting mondale: una cinque giorni di dibattiti e simposi presentata ieri mattina nella sala presidenza della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Cagliari. «Il congresso si inserisce in un momento di pieno sviluppo della ricerca» spiega Maria Del Zompo, scienziato di fama mondiale e docente di Farmacologia dell'università cittadina, «ora l'attenzione è rivolta alla scoperta di geni di suscettibilità importanti come fattori di rischio per sviluppare malattie psichiatriche. E i risultati di questo impegno scientifico sono già visibili e studiati dalla comunità internazionale: presto potrebbero arrivare le nuove scoperte relative ai meccanismi biologici che determinano l'insorgenza di queste malattie, con la possibilità di sviluppare nuove terapie sempre di maggiore efficacia». depressioneTra le sezioni principali del meeting ci sarà la tavola rotonda sulla depressione, patologia che attualmente colpisce almeno 120 mila persone al mondo. Un vero e proprio allarme, quello lanciato dall'Organizzazione mondiale della sanità: nei prossimi 4 o 5 anni, dicono gli esperti, la depressione salirà al secondo posto nella classifica delle malattie che più accorciano la vita, scavalcata solo dai disturbi cardiaci e legati alla circolazione. Gli aspetti di questa particolare patologia verranno trattati nella prima giornata del congresso dal Romolo Rossi (docente di Psichiatria dell'Università di Genova), Roberto Mezzanotte (direttore della sezione di Biologia e Genetica dell'Università di Cagliari) e dalla farmacologa Maria Del Zompo.
Francesco Pinna (Unioneonline)
 
3 – L’Unione Sarda
Pagina 23 – Cagliari
Salute. Un migliaio di delegati prenderà parte a 4 giorni di studio e aggiornamento
La capitale della medicina interna
Da domani in città il 107° congresso della Società italiana
Il docente universitario Sergio Del Giacco: «Il riconoscimento del lavoro dei nostri clinici ma anche un'occasione turistica da sfruttare».
 
Cagliari capitale della medicina interna. Da domani sino al 24 ottobre la città ospiterà il 107° congresso nazionale della Società italiana di medicina interna. Un avvenimento per i medici e ricercatori sardi dal momento che il convegno viene ospitato per la prima volta nell'Isola. «In passato», spiega Sergio Del Giacco, docente nella facoltà di medicina di Cagliari, «abbiamo tentato di ospitare la manifestazione ma la carenza di strutture alberghiere ci ha sempre limitati». Un handicap da non sottovalutare dal momento che a questo convegno partecipano oltre mille persone, provenienti da tutta Italia. il convegnoMa l'assegnazione dell'organizzazione a Cagliari si spiega anche con un'altra ragione. «È il riconoscimento», prosegue Del Giacco, «del lavoro fatto nell'Isola da eminenti clinici che operano a Cagliari e Sassari». E che lavorano in un settore particolarmente prestigioso, il più prestigioso di tutta le medicina. «In fondo, all'Università è la materia che insegna agli studenti come diventare medici». Non a caso, al convegno che inizia domani prendono parte specialisti del settore, docenti universitari e primari ospedalieri: il gotha della medicina interna italiana. Oltre mille persone, si diceva, che discuteranno e si aggiorneranno sulla materia. gli appuntamentiUn esercito in camice bianco che avrà anche la possibilità di conoscere Cagliari. «Anche in chiave turistica», sostiene Del Giacco, «è un appuntamento importantissimo». I lavori cominceranno domani mattina alle 8,30, nella sede congressuale, alla Fiera campionaria, e proseguiranno sino alle 13 del 24 ottobre. Giornate dedicate allo studio con una parentesi mondana: domani alle 18,30 nel Teatro lirico è in programma l'inaugurazione ufficiale nel corso della quale verranno letti i lavori di Ugo Carcassi su "Sardegna e malaria" e di Gaetano Di Chiara su "La ricerca scientifica: quale medicina per la grande malata?". gli argomentiParentesi mondana a parte, i congressisti si occuperanno di vari argomenti, dall'arterosclerosi ai disturbi respiratori, passando per l'uso dell'albumina nella medicina d'urgenza, per i tumori del polmone o per le vasculiti. Nel corso del congresso, anche un incontro con i giovani internisti e un corso di aggiornamento per infermieri. Un'occasione irripetibile per tutti gli operatori del settore: non a caso, l'ingresso alle sessioni sarà libero per tutti gli studenti di medicina che esibiranno il libretto e per gli specializzandi in grado di comprovare il proprio titolo.
Marcello Cocco

 
 
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
LA POLEMICA
Silvio Lai risponde a Rosati: «Chirurgia pediatrica si farà»
SASSARI. «Voglio subito tranquillizzare i genitori dei bambini di tutto il Nord Sardegna. Il piano sanitario che la commissione sanità del consiglio regionale sta licenziando prevede la presenza di una chirurgia pediatrica a Sassari e una a Cagliari». A parlare è Silvio Lai, consigliere regionale Ds e componente della commissione Sanità, dopo le affermazioni del preside della facoltà di Medicina Giulio Rosati che ha parlato di un disegno politico contro il settore nel Nord Sardegna.
 «Quella di Sassari sarà compresa nel polo materno infantile dell’azienda mista Università-Regione, che conterrà la ginecologia e l’ostetricia, la pediatria e i servizi specialistici compresa la cardiologia pediatrica - continua Lai -. E sono passati 15 anni dalla chiamata in cattedra del chirurgo pediatrico Dessanti così come sono oltre 9 gli anni di ritardo dell’attivazione dell’azienda mista. Sono personalmente convinto che l’azienda mista debba partire subito per evitare ulteriori disagi e che si debba raggiungere un intesa avanzata sui pochi nodi ancora da sciogliere, dal rapporto tra esigenze della didattica e produzione sanitaria al rapporto tra universitari e ospedalieri e il loro accesso alla posizioni di vertice».
 E Silvio Lai conclude rispetto alle innegabili rivalità che si sono create nell’ambiente sanitario cittadino.
 «Un presunto disegno contro la facoltà di Medicina di Sassari, se ci fosse, potrebbe trovare compimento solo se l’azienda non partisse il 1º gennaio. Ecco perché è indispensabile operare rapidamente rinunciando da ogni parte, Regione e Università, a qualcosa pur di assumere le responsabilità cui ognuno è chiamato».
 
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Capitale mondiale della psichiatria
A Cagliari a fine mese i maggiori esperti internazionali Si parlerà del ruolo della genetica nelle malattie psichiatriche
 
CAGLIARI. Sarà Cagliari quest’anno ad ospitare il XIV Congresso internazionale di psichiatria genetica. Dal 28 ottobre al 1 novembre più di mille scienziati di fama mondiale,provenienti da numerose nazioni, si incontreranno per discutere il ruolo della genetica nello studio delle malattie psichiatriche, tra cui depressione, autismo, schizofrenia e disturbo bipolare. Il prestigioso congresso, organizzato da Maria Del Zompo, professore ordinario di farmacologia presso la facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Cagliari e membro dell’International Society of Psychiatric Genetics, si svolgerà presso il centro congressi della Fiera.
 Durante i cinque giorni di lavori si discuterà di argomenti di estrema attualità nell’ambito della ricerca nelle neuroscienze, ossia l’importanza del cervello e dei suoi meccanismi biologici nei disturbi psichici.
 L’approccio tuttavia non sarà rigorosamente appannaggio delle scienze biologiche e mediche ma anche filosofiche, poiché se è vero che il gene, ossia un segmento del Dna, svolge un ruolo fondamentale in tutte le malattie fisiche e psichiche, non vanno trascurati gli elementi ambientali - ha precisato Maria del Zompo - ed è perciò fondamentale un approccio interdisciplinare.
‹‹L’interesse per questi temi - ha continuato la docente - non nasce dalla volontà di determinare l’ereditarietà del gene, ma di trovare terapie adeguate nella cura di malattie che oggi vengono difficilmente curate››.
 Secondo Roberto Mezzanotte, direttore della sezione di biologia genetica, vi è una stretta relazione fra genetica e ambiente, e gli studi anche sugli animali dimostrano che gli stimoli esterni sono in grado di produrre variazioni e perfino mutazioni nel metabolismo cellulare e nella regolazione genetica. Assodata l’importanza delle componenti genetiche e ambientali è necessaria però una concomitanza di entrambe per provocare una malattia. Ci sono infatti disturbi che sono presenti in tutte le società e in tutte le classi sociali, ma vi sono dei fattori predisponesti e scatenanti. Oggi tra l‘1 e il 2% della popolazione italiana e mondiale soffre di disturbo bipolare, una malattia che si manifesta con forti sbalzi dell’umore che possono perfino essere invalidanti se non diagnosticate e opportunamente curate, mentre la depressione è un disturbo che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità è destinato a diventare nel giro di qualche decennio la seconda malattia più frequente al mondo dopo quelle cardiovascolari. L’approccio umanistico o psicoanalitico non è sempre sufficiente, e l’auspicio è che le future scoperte nelle neuroscienze possano aprire ulteriori porte di cui potrà avvalersi anche la psicoterapia, nonostante siano ancora forti le resistenze reciproche da parte di due scuole di pensiero che ancora si parlano poco.
 Il congresso non sarà solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i comuni cittadini. I lavori infatti si apriranno con una tavola rotonda sabato 28 alle 10.30 dal titolo “Depressione: solo un fatto culturale?”, in cui Mario Rossi, psichiatra e psicoanalista dell’Università di Genova, Roberto Mezzanotte e Maria del Zompo spiegheranno i nessi fra ambiente e genetica nella malattia.
 Con la manifestazione l’Università di Cagliari e la facoltà di medicina acquistano visibilità a livello mondiale, ma anche la città e il settore alberghiero avranno ricadute positive.
 I congressisti avranno anche modo di conoscere cultura e prodotti grazie alle attività extra-congressuali previste, dai tour nelle località più interessanti alle esposizioni dell’artigianato e dell’agroalimentare che verranno allestiti presso appositi stand e gazebo.
Stefania Siddi
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Sviluppo, idee dall’Europa
Un seminario per mettere a confronto le esperienze
SASSARI. Il workshop promosso dalla Camera di Commercio di Sassari in collaborazione con l’Università dell’Insubria e l’Aenl (Associazione degli economisti di lingua neolatina), che si è concluso ieri all’Hotel Oasis di Alghero con il convegno dal titolo «La governance dello sviluppo locale: il rapporto tra i diversi livelli di governo” ha dato numerosi spunti in tema di sviluppo locale. Gioacchino Garofoli, docente universitario tra i promotori degli incontri ha evidenziato come l’obiettivo principale del convegno sia quello di favorire l’apprendimento delle buone pratiche di sviluppo locale attraverso la comparazione internazionale, promuovendo in tal modo la creazione di reti tra i diversi territori del bacino del Mediterraneo. «Il recente cambiamento della struttura economica delle isole Baleari, trainata da uno sviluppo prevalentemente turistico, è stato il punto di partenza del dibattito - ha detto - sulle possibili traiettorie di ristrutturazione locale che si rendono sempre più necessarie alla luce del generale processo di terziarizzazione che investe le economie avanzate. In questo senso la Sardegna si trova essenzialmente nel mezzo nell’ambito della ricerca e dello sviluppo rispetto ad altre realtà del Mediterraneo».
 Ed ecco la strategia seguita dal Piano di Sviluppo del Nord Sardegna presentato dal Presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gavino Sini, secondo cui occorre partire dalle risorse specifiche del territorio, rivolgendo allo stesso tempo particolare attenzione al terziario avanzato e alla cosiddetta economia della conoscenza. E proprio per questo la programmazione locale del Nord Sardegna si articola in tre linee d’azione tra loro integrate, dalla filiera agroalimentare, ad uno sviluppo turistico sostenibile, fino alla creazione di quello che è stato definito come il “distretto della creatività”.
 È intervenuto anche il dirigente della programmazione regionale della Toscana Alessandro Cavalieri, che ha esposto le strategie di governance della propria regione, dove sono stati individuati nell’ambito delle strategie politiche i progetti di sviluppo integrato territoriale. Dolores Deidda del Formez, critica l’implementazione delle politiche pubbliche in Italia volte a sostenere lo sviluppo locale nell’ultimo decennio. Al di là della difficoltà di valutazione degli effetti economici, certamente i due principali strumenti utilizzati - i Patti Territoriali e i Pit (Progetti Integrati Territoriali) - hanno determinato il coinvolgimento attivo degli attori locali nella definizione dei progetti di sviluppo. Non sempre positiva. Se la realizzazione di un polo tecnologico è stata la risposta di Cipro allo sviluppo territoriale, ad Estepa, in Andalucia, l’integrazione tra la filiera agroalimentare, il settore turistico e il recupero del patrimonio architettonico e culturale è stata alla base della logica di un percorso virtuoso di sviluppo. Paulette Pommier, esperta di sviluppo locale d’oltralpe, ha esposto le diverse fasi delle politiche di sviluppo territoriale in Francia - Paese tradizionalmente centralizzato - che nel corso degli anni Novanta ha favorito una progressiva sinergia e concertazione tra attori pubblici e società civile a livello locale. (f.f.)
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
La Commissione regionale ha scelto su 116 domande
Architetto anglo-iraniano vince il concorso per il museo nuragico
 
CAGLIARI. L’architetto anglo-iraniana Zaha Hadid è la vincitrice del concorso per il progetto di Betile, il museo dell’arte nuragica e contemporanea che verrà costruito a Cagliari tra il borgo Sant’Elia e il canale di Terramaini. Lo ha deciso la commissione nominata dalla Regione fra i dieci lavori selezionati nelle 116 domande di partecipazione. Stamani in una conferenza stampa i componenti della commissione illustreranno le qualità del progetto presentato da un architetto conosciuta in tutto «per le sue opere tra le più innovative della contemporaneità». Massimo riserbo sull’idea ispiratrice e sull’approccio scelto al tema del bando, stamani verrà presentato anche il plastico dell’opera. Zaha Hadid è nata a Bagdad nel 1950, nella sua biografia (Dizionario di architettura del XX secolo di Allemandi & C.) si legge di una passione per la matematica che nel 1971 la porta a seguire un master di matematica pura all’univesrità americana di Beirut, dal 1972 al 1977 frequenta l’Architectural Association di Londra. Insegna e tiene lezioni anche in università quali Harvard e Columbia. Apre uno studio nel 1979 e progetta un appartamento a Eaton Place (Londra) che nel 1982 vince il massimo riconoscimento di Architectural Design. Hadid (è ancora la sua biografia a parlare) considera il disegno e la pittura come mezzi per esplorare i diversi aspetti del progetto: straordinarie sempre le tavole che accompagnano i progetti. Il suo curriculum è un lungo elenco di premi internazionali e di opere simbolo. Recentemente ha vinto i concorsi per la Cardiff Opera House e il Contemporary Arts Centre di Cincinnati nell’Ohio, il Centro nazionale per le arti contemporanee di Roma e la Guggenheim Foundation di Tokio. Per Betile si è misurata con Massimiliano Fuksas, gli architetti svizzeri Herzog e De Meuron (hanno fatto la Tate Modern Gallery di Londra), l’Ateliers Jean Nouvel (progettista dell’Institut du Monde Arabe di Parigi), lo studio associato di Kengo Kuma, Goncalo Byrne, Yung Ho Chang, lo studio fiorentino Archea e i tre giovani e straordinari architetti Cosenza, Lagnese e Schuwerk.

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