Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 April 2006
Rassegna a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate: L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

 
1-L’Unione Sarda
Pagina 18 – Sassari
Maxi concorso indetto dall'Università per coprire l'organico
Sassari, 28 docenti e ricercatori
Maxi concorso nel polo universitario sassarese che ha necessità di assumere 28 docenti e ricercatori. L'Università di Sassari ha infatti indetto tre procedure di valutazione comparativa per assegnare i posti, così distribuiti: sette professori di ruolo di prima fascia per le facoltà di lingue e letterature straniere, medicina e chirurgia, scienze politiche, medicina veterinaria e scienze matematiche, fisiche e naturali; undici professori di ruolo di seconda fascia per agraria, architettura, lingue e letterature straniere, medicina e chirurgia; e infine dieci ricercatori universitari per architettura, lettere e filosofia, medicina e chirurgia, medicina veterinaria, scienze matematiche, fisiche e naturali. Le domande devono essere presentate entro 30 giorni a decorrere dal successivo a quello di pubblicazione degli avvisi nella Gazzetta ufficiale 22 di martedì 21 marzo; i testi integrali sono consultabili nel sito internet www.ammin.uniss.it/concorsi. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi all'Ufficio concorsi dell'Ateneo sassarese, telefono 079.229987. (giu. dep.)
 
2- L’Unione Sarda
Pagina 30 – Quartu
rotaract
Un forum per scegliere la facoltà universitaria
Il Rotaract club Margine Rosso ha organizzato un appuntamento destinato a contribuire alla formazione professionale dei giovani. Ecco dunque un "Forum sull'orientamento universitario", che è stato pensato per le varie scuole dell'hinterland. L'iniziativa, partita dal liceo Dettori di Cagliari, è rivolta prevalentemente agli studenti degli ultimi anni dei licei, per fornire loro le conoscenze fondamentali che si rivelano decisive al momento dell'iscrizione a uno dei corsi di laurea previsti dall'Ateneo cagliaritano. L'evento si è articolato nell'analisi dei corsi di studio di due facoltà umanistiche e di tre facoltà scientifiche, con vari docenti universitari. Spazio anche alle più importanti opportunità di arricchimento culturale e formativo offerte dalle iniziative internazionali alle quali aderisce l'Università degli studi di Cagliari, come l'Erasmus. (b. s.)

 
 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Cagliari
Università del Sulcis, Piccaluga nuovo presidente
Docente di chimica-fisica, tra i promotori storici della nascita del polo di Monteponi
IGLESIAS. È Giorgio Piccaluga (nella foto a destra) il nuovo presidente dell’Associazione per l’Università del Sulcis Iglesiente.
 L’importante decisione è scaturita nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione dell’Ausi riunita per decidere sulla nomina del presidente.
 Giorgio Piccaluga, 63 anni laurea in chimica e farmacia, docente di chimica-fisica all’ università di Cagliari è da sempre, con Ilio Salvadori, tra i sostenitori della validità della proposta che dieci anni fa ha visto l’istituzione proprio a Monteponi della facoltà di scienza dei materiali.
 Nel corso di questi primi due lustri l’università del Sulcis Iglesiente si è arricchita di altre due facoltà ed ora, oltre al corso di studi della fase di avvio, Monteponi è in grado di proporre agli studenti corsi in informatica ed ingegneria ambientale.
 Alla crescita dell’Ausi ha indubbiamente, con altri, contribuito Giorgio Piccaluga e il CdA dell’associazione, con la sua elezione a presidente, ha voluto riconoscerli i meriti ottenuto sul campo.
 Proprio in questi giorni all’Ausi è arrivata la disponibilità del comune di Carbonia di aderire all’associazione e così si consolida la diffusione delle proposte culturali nel territorio.
 Anche la provincia Carbonia Iglesias ha annunciato ufficialmente la partecipazione all’Ausi ma il suo ingresso sarà confermato non appena l’ente intermedio disporrà di risorse economiche da destinare all’università.
 Per adesso la partecipazione ha una valenza soprattutto politica.(ea)
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Un laboratorio della biodiversità
A Surigheddu il centro per conservare le specie vegetali
SASSARI. Sarà una visita istituzionale, ma anche un riconoscimento dell’importanza delle risorse genetiche vegetali nel territorio. Il presidente della Provincia Alessandra Giudici martedì prossimo, alle 10,30 visiterà il Centro per la Conservazione e Valorizzazione della Biodiversità Vegetale dell’Università di Sassari. Assieme a lei il rettore Alessandro Maida, il preside della Facoltà di Agraria Pietro Luciano e il direttore del Centro Innocenza Chessa.
 Nel corso dell’incontro nell’area dell’ex azienda Surigheddu, saranno illustrati gli obiettivi e le attività del Centro e i progetti per la tutela della biodiversità ed agrobiodiversità vegetale nel territorio.
 «Il presupposto comune - spiega il direttore Innocenza Chessa - è l’impegno nella conservazione della diversità genetica. Il nostro territorio, pur avendo conservato un ampio patrimonio genetico delle specie autoctone, ha comunque subito un processo di erosione che riduce la base genetica di numerose specie vegetali coltivate e specie spontanee, endemiche e rare».
 Realizzato con il sostegno della Regione Sardegna, il Centro si è avvalso di uno specifico finanziamento nell’ambito del programma Pop-Feoga, concesso all’Università di Sassari con la finalità di destinare ad attività scientifiche e di sperimentazione nel settore agrario ed ambientale una quota dell’azienda Surigheddu-Mamuntanas.
 Il Centro promuove e coordina studi e ricerche interdisciplinari, e aggrega inoltre competenze differenti che sono rappresentate da oltre settanta docenti e ricercatori che operano nell’Università di Sassari.
 «Le attività di competenza del Centro, avviate dal maggio 2001 - spiega il direttore Innocenza Chessa - presentano risvolti applicativi strettamente legati con gli ambienti produttivi. Ricadute economiche possono concretizzarsi nella possibilità di recupero delle varietà tradizionali locali per la valorizzare delle produzioni tipiche».
E conclude: «Promuoveremo azioni di tutela delle produzioni tipiche locali e del materiale vegetale d’origine. In questo modo si potranno valorizzare al meglio i paesaggi agrari tradizionali».

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