Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 March 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 12 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Giornale di Sardegna


 

1 - L’Unione Sarda
Pagina 19 - Cronaca di Cagliari
I dipendenti bloccano il Policlinico
Le accuse: «Pochi corsi di formazione e stipendi fermi»
Università. Ieri giornata di sciopero proclamata dai sindacati: garantite solo le urgenze
Dipendenti del Policlinico universitario sul piede di guerra per rivendicare i loro diritti. In programma altre giornate di sciopero.
Una giornata di sciopero per rivendicare i propri diritti: ieri i dipendenti del Policlinico universitario hanno disertato il posto di lavoro per protestare contro i vertici dell’azienda e contro il rettore Pasquale Mistretta. Sotto accusa la mancata progressione orizzontale (con stipendi che non tengono conto dell’anzianità di servizio), l’esclusione dai corsi di formazione, l’attesa infinita per la ricostruzione delle carriere, e per l’utilizzo smodato di lavoratori interinali che favoriscono la crescita del precariato. Una mobilitazione programmata da tutti i sindacati, Cgil, Cisl, Uil e Cisal, e che ha coinvolto molti dei 600 dipendenti infermieristici, tecnici e amministrativi. I disagi. Inevitabili i disagi agli utenti che ieri si sono recati all’ospedale universitario. Sono state garantite le urgenze, nei reparti erano presenti solo due infermieri, e non si eseguivano prelievi e campionature biologiche. «È una vertenza che va avanti da dieci anni - ricorda Pino Calledda della Cgil - e nonostante l’intervento del prefetto, e il tentativo di conciliazione, abbiamo avuto soltanto promesse e parole». Tra tanti problemi nel rapporto tra dipendenti e Policlinico (basti pensare che c’è una media di due istanze al giudice del lavoro per ogni lavoratore) c’è quello della differenza di trattamento rispetto ai colleghi degli altri ospedali. «Da noi - spiega Tomaso Demontis della Cisl - non ci sono scatti d’anzianità. Così chi lavora da vent’anni ha lo stesso stipendio di chi è entrato da dodici mesi». La protesta. La differenza in busta paga, per chi ha un’anzianità di venti anni (e prende circa 1.200 euro) e ha magari superato un concorso interno, rispetto ai colleghi della Asl, è di circa 250 euro. «Gravissimo - aggiunge Arturo Maullu della Cisal - anche l’esclusione di fatto dai corsi di formazione, e il mancato reintegro del personale infermieristico. Negli ultimi anni sono andati in pensione circa settanta persone, e molti sono part-time. La filosofia che si sta seguendo è quella dell’assunzione di lavoratori tramite agenzie interinali e a contratti di qualche mese. Questo crea precariato e non dà continuità al servizio». Un altro campo di battaglia è quello della ricostruzione delle carriere, ferma agli anni ’80: «Vengono erogate pensioni provvisorie - evidenzia Calledda - perché non si conosce l’esatto ammontare di quanto dovuto». Dopo aver atteso inutilmente una risposta, i sindacati sono pronti a proclamare altre giornate di sciopero se non saranno accolte le richieste.
(m. v.)
 
Pagina 19 - Cronaca di Cagliari
«Siamo pronti a trattare»
Il Rettore
Sono pronti ad auto-sospendersi dalle cariche che ricoprono negli organismi di governo dell’Università. L’attacco dei dipendenti del Policlinico universitario, e dei loro rappresentanti in Senato accademico, Senato allargato e Cda, ha un doppio bersaglio: i vertici dell’ospedale, ma soprattutto Pasquale Mistretta. Il rettore non si tira indietro nel rispondere ai sindacati. Anzi critica il loro comportamento: «Ero disponibile a incontrarli - sottolinea Mistretta - e avevo indicato tre date a fine febbraio e inizio marzo. Hanno detto di no, e alla fine lo sciopero è stato fatto». Uno sciopero che crea danni a tutti: «Soprattutto ai cittadini e agli studenti. Come amministrazione abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità per evitarlo. Per questo sono rammaricato. Avevo anche permesso un’assemblea pubblica la settimana scorsa, a conferma delle intenzioni di risolvere il problema. Ovviamente la mia porta resta aperta per una nuova interlocuzione». Fuori dal Policlinico ieri tante bandiere dei sindacati e anche alcuni striscioni di protesta: Si offrono infermieri professionisti a basso costo ad altre aziende. In un altro un attacco diretto al rettore: Fuori i soldi dei dipendenti. Oppure servono per la campagna elettorale? Insomma, lo scontro sembra appena all’inizio.
(m. v.)
 
Pagina 19 - Cronaca di Cagliari
Una struttura ospedaliera nata dieci anni fa
La storia. Quasi 300 posti letto in camere con bagno autonomo e telefono
Istituito nel ’94, il Policlinico universitario di Cagliari ha iniziato la sua attività aziendale nel novembre del ’96 negli edifici della clinica Aresu. Il trasferimento nella nuova sede di Monserrato, a due passi dalla Cittadella universitaria, è iniziato nell’aprile del ’99, con l’attivazione del dipartimento di Medicina 2. Oggi è, a tutti gli effetti, un ospedale funzionale e accogliente, con assistenze specialistiche in diversi rami della Medicina, proprio per la presenza di gran parte delle strutture cliniche della facoltà e di numerosi centri di ricerca. Una struttura che serve a formare gli studenti specializzandi e il personale laureato. Accanto ai circa 600 dipendenti (tra personale infermieristico, tecnico e amministrativo), ci sono i docenti universitari. Il Policlinico universitario è organizzato in dipartimenti medici: medicina interna 1 e 2, diagnostica, medicina preventiva, del lavoro e legale, e chirurgia generale. Quattro i settori sanitari: il day hospital, l’ambulatorio per esterni, farmacia e la sterilizzazione. Per quanto riguarda la ricettività ospedaliera, sono 280 i posti disponibili, in camere che spesso hanno diversi confort, come il bagno autonomo e il telefono. Per il futuro, il Policlinico universitario entrerà a far parte dell’azienda mista, come previsto dal protocollo d’intesa Regione-Università. Un’azienda che comprenderà anche le strutture convenzionate con l’azienda sanitaria 8. In questa partita rientrerà anche il trattamento salariale dei lavoratori: oggi quelli del Policlinico ne hanno due differenti (uno universitario, l’altro della Asl).
(m. v.)
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 18 - Cronaca di Cagliari
Paola Leone è la donna sarda dell’anno
«Tornare in Sardegna? Perché no Ma a precise condizioni»
È Paola Leone, la scienziata cagliaritana da anni trapiantata negli Stati Uniti, la donna sarda dell’anno. Stamane, in occasione dell’8 marzo, riceverà in Municipio, a Cagliari, il premio istituito dal Club Lioness e giunto ormai alla ventesima edizione. La cerimonia avrà inizio alle 11 nell’aula consiliare, alla presenza del sindaco, delle socie del club di servizio presieduto da Silvana Del Giacco e delle donne premiate negli ultimi anni. E seguirà di un’ora un’altra festa a Palazzo Civico, l’inaugurazione nella Sala dei Matrimoni della mostra dedicata alle sorelle Coroneo e fortemente voluta dalla presidente della Commissione pari opportunità, Giulia Santandrea. Allestita da Arteficio, sarà inaugurata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. Ma torniamo alla Donna sarda. Laureata a Padova nel 1987 in Psicologia sperimentale, indirizzo Neuroscienze, la professoressa Leone ha frequentato l’Istituto di Farmacologia e Tossicologia sperimentale dell’Università di Cagliari, lavorando nel gruppo diretto da Gaetano Di Chiara. Dal 1989 ha svolto la sua attività di ricercatrice all’estero, dapprima a Montreal in Canada e poi negli Stati Uniti con una breve parentesi in Nuova Zelanda. Dall’Università di Yale, a Filadelfia e infine a Camden, New Jersey, si è costantemente occupata di Medicina molecolare, neurogenetica e neurobiologia, dedicandosi allo studio di malattie demielinizzanti della sostanza bianca cerebrale ed in particolare della malattia di Canavan, una gravissima malattia degenerativa ereditaria neonatale. Professore associato di Neurochirurgia e Direttore del Centro di terapie cellulari e geniche dell’Università del New Jersey, ha pubblicato numerosi lavori su prestigiose riviste internazionali, è titolare di brevetti sulle terapie geniche e cellulari e ha vinto numerosi premi in Italia e negli Stati Uniti. Socia di molte importanti associazioni scientifiche, viene regolarmente invitata come relatore a numerosi Congressi internazionali ed è figura di primo piano della Fondazione per la ricerca sulla malattia di Canavan. Il mese scorso la Facoltà di medicina di Cagliari all’unanimità ha deliberato di richiamarla in città nell’ambito del Programma Ministeriale del "rientro dei cervelli". Dopo il premio del Lioness Club, la professoressa Leone sarà di nuovo impegnata nel suo lavoro, con una conferenza che giovedì alle 17 la vedrà protagonista nell’aula magna di Anatomia Patologica, in via Ospedale. Tema, «le strategie cellulari e geniche per il trattamento delle malattie neurodegenerative». Un’occasione per incontrare i vecchi compagni e magari per ripensare a quel invito a rientrare in Sardegna: «Ci tornerei, se fossi certa di poter coltivare i miei progetti di biomedicina».
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 22 - Iglesias
Il Geoparco guarda all’Europa
Tre giorni di mostre, convegni e master universitari
Iglesias. Presentata nelle sede dell’ente l’iniziativa "Programma Cultura 2000"
Dopo Marsiglia il progetto Cultura 2000 arriva a Iglesias. «Stiamo dimostrando - dice il presidente Pani - che il parco è vivo»
Il Geoparco bussa alle porte dell’Europa. Vuole entrare nelle rete degli ecomusei e far sapere al mondo che anche in Sardegna qualcosa si muove sul fronte dell’archeologia mineraria. Iglesias e tutti gli altri paesi sardi che ospitano i siti del parco geominerario sono al centro di una serie di manifestazioni inserite nel programma Cultura 2000 dell’Unione Europea. A partire dal 12 marzo sono previsti convegni, master universitari, mostre e un concerto. L’iniziativa è stata presentata ieri mattina nella sede dell’ente a Iglesias dal presidente Emilio Pani, dal direttore Luciano Otelli e dai cinque responsabili d’area del Geoparco. Il progetto«Il parco esiste - esordisce Pani - ha una sede e dopo un anno di attività siamo pronti per proporre questo importante progetto». L’ex assessore regionale nei giorni scorsi è stato invitato a Marsiglia per la presentazione dell’iniziativa denominata "Patrimonio industriale fra terra e mare, per una rete europea degli ecomusei". «Sono stati illustrati i nostri programmi e le peculiarità del parco geominerario - afferma Pani - abbiamo dimostrato di essere un ente vivo». L’Università. Inizia domani il master per 55 neolaureati (15 sono sardi) promosso dall’università di Padova che si propone di formare esperti in conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio industriale. Le lezioni si concluderanno il 12 marzo e in questi giorni gli allievi saranno impegnati in alcuni stage nelle altre zone della Sardegna che fanno parte del Geoparco. La prima tappa è prevista a Montevecchio, poi sarà la volta di Villasalto, Ballao, Gadoni, Lula e Serbariu. «Si tratta di un corso molto importante - spiega Luciano Otelli - sicuramente un’iniziativa che darà modo a molti giovani di conoscere questa realtà. Il lavoro dell’associazione Pozzo Sella sta dando buoni frutti e anche l’ente parco si sta muovendo. Stiamo pensando anche all’organizzazione di un congresso mondiale a Iglesias, ma adesso ci concentriamo su questo progetto. Ci interessa prima di tutto valorizzare il patrimonio». Le manifestazioni. Domenica prossima sarà inaugurata la mostra sul patrimonio industriale nel museo dell’arte mineraria alle 17,30. Verranno esposti una quarantina di pannelli fino al 26 marzo. Il 13 nella sala conferenze dell’archivio storico culturale è programma un convegno internazionale. Si parlerà del patrimonio industriale da valorizzare ed è prevista la partecipazione di relatori portoghesi, rumeni, finlandesi, francesi, spagnoli e greci. Sempre nella stessa giornata a Monteponi è in programma il concerto di musica etnica Boghes e sonos dae su coro ’e sa terra con la partecipazione di Elena Ledda, Tenores di Bitti, Luigi Lai. Biglietto da visita. Master, convegni, concerti e mostre rappresentano sicuramente un buon biglietto da visita per il Geoparco. Naturalmente sul fronte della valorizzazione c’è tanto (o tutto) da fare. L’auspicio è che dopo questa iniziativa non ci siano più episodi spiacevoli come quello accaduto recentemente a un gruppo di turisti spagnoli che volevano visitare Porto Flavia. Erano pronti a pagare il biglietto per entare nella galleria, ma hanno trovato i cancelli chiusi. Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Nell’Iglesiente è accaduto tante volte. Alla faccia del turismo culturale e di un marketing territoriale che finora non ha prodotto alcun risultato.
Francesco Pintore
 
4 - L’Unione Sarda
Pagina 15 - Lavoro e Opportunità
Oggi l’incontro con i rappresentanti dell’Università di Roma La Luiss cerca studenti in Sardegna
Reclutare i migliori talenti su tutto il territorio nazionale per formare la futura classe dirigente del Paese. Questi gli obiettivi dell’università Luiss, Guido Carli, che oggi (martedì 7 marzo) alle 10,30, saranno illustrati agli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie superiori della provincia. L’incontro si svolgerà nella sede dell’Associazione, in viale Colombo 2, a Cagliari. Il programma prevede la presentazione, da parte del prof. Giovanni Fiori, docente ordinario di Economia aziendale nella facoltà di Economia della Luiss, dell’offerta formativa delle tre facoltà: Scienze politiche, Economia e Giurisprudenza, nonché l’illustrazione dei servizi e delle opportunità offerte agli studenti. Sarà, inoltre, ricordato che l’87% dei laureati dell’Ateneo trova lavoro al massimo entro i primi sei mesi dal conseguimento del titolo, contro una media nazionale, nello stesso intervallo di tempo, del 35,4%. Anche quest’anno, sarà possibile sostenere in Sardegna la prova di ammissione alla Luiss, prima della maturità: si terrà venerdì 5 aprile nel liceo scientifico Pacinotti, via Liguria 9, e a Sassari, nel liceo classico Azuni, via Rolando 4.
 
5 - L’Unione Sarda
Pagina 23 - Provincia Ogliastra
Il pianeta scuola
Le scuole superiori I comuni ogliastrini che ospitano istituti superiori sono cinque: Tortolì, Lanusei, Jerzu, Perdasdefogu e Seui. Gli indirizzi L’Ogliastra offre agli alunni delle superiori molteplici indirizzi di studio: A Perdasdefogu c’è l’Ipsia, a Seui il liceo scientifico, a Jerzulo Scientifico e l’istituto per ragionieri), a Lanusei i licei a indirizzo scientifico, classico, pedagogico e linguistico con gli itituti per geometri e d’arte. A Tortolì invece sono aperti gli istituti tecnico industriale, commerciale per ragionieri, professionale per l’agricoltura, alberghiero, Ipsia, e i licei classico e scientifico. Le scuole medie L’istruzione primaria è garantita in quasi tutti i Comuni, con due eccezioni. Elini e Girasole sono gli unici paesi dell’Ogliastra senza una scuola media. Gli alunni devono frequentare quelle di Ilbono e Tortolì. I piccoli allievi di Villanova e Santa Maria Navarrese possono invece frequentare la scuola media del loro paese senza doversi spostare nelle sedi di Villagrande e Baunei, comuni d’appartenenza. Lauree a distanza L’Ogliastra ospita anche due sedi universitarie dalle quali gli studenti possono seguire le lezioni in videoconferenza. A Ilbono è istituito il corso di laurea in informatica collegato all’università di Cagliari, mentre a Elini è possibile seguire il corso di laurea in giurisprudenza della facoltà di Sassari.
 
6 - L’Unione Sarda
Pagina 18 - Cronaca di Nuoro
Oggi i nuovi amministratori
Oggi il sindaco Mario Zidda e il presidente della Provincia Roberto Deriu potrebbero firmare i decreti di nomina nei consigli di amministrazione di Atp e Università. La presidenza del cda dell’Atp dovrebbe andare al ds Paolo Piras. Del cda dovrebbero far parte un esponente ds, due rappresentanti della Margherita e uno del Psd’az. Alla guida dell’Università andrebbe, invece, Sergio Russo, rappresentante della Margherita e attuale presidente dell’Ailun. Al suo fianco, nel cda, un collega di partito, due esponenti della Quercia e uno dei Comunisti italiani. Per gli ultimi accordi ieri sera si è svolto un vertice tra i partiti coinvolti nella trattativa: qualcuno ha anche proposto un congelamento delle nomine per la campagna elettorale in corso. Da qualche settimana, intanto, disertano il tavolo lo Sdi e Rifondazione che non hanno per niente gradito la spartizione degli enti tra Margherita e Ds. Lo Sdi ha chiesto un confronto allargato sulle nomine in gioco, compresa la Fondazione Banco di Sardegna, estendendo anche il discorso all’Asi dove siedono tre diessini, altrettanti esponenti della Margherita e uno dello Sdi. Ma gli alleati hanno fatto pesare ai socialisti la loro rappresentanza in Abbanoa. Da qui lo strappo. Anche l’Udeur e Autonomia socialista hanno rivendicato una rappresentanza negli enti, ma senza successo. Pure il Psd’az ha chiesto visibilità, magari con la presidenza del parco Deledda. A proposito, ieri si è riunita l’assemblea dei sindaci del parco presieduta da Mario Zidda. La seduta aveva una certa urgenza, visto che la nomina pro tempore a direttore di Franco Rosu è scaduta a febbraio. Ieri si è provveduto al rinnovo. La riunione è servita anche a far ritrovare un clima disteso, dopo un durissimo braccio di ferro iniziato due anni fa con la nomina dell’attuale cda, avvenuto in base alla convocazione dell’assemblea da parte del vice presidente Bastianino Monti. Dopo i ricorsi al Tar e la forte conflittualità politica, ora pare giunto il momento di ritrovare l’unità perduta. I sindaci, compresi quelli dell’area del Nurcara, sarebbero d’accordo per azzerare l’attuale vertice (richiesta proposta da tempo dai Comuni del Nuorese) e procedere a nuove nomine. Il clima sarebbe tanto promettente che l’assemblea dei sindaci si è data appuntamento per lunedì prossimo. All’ordine del giorno la nomina del nuovo presidente.
 

 

7 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Policlinico, è ancora scontro 
Giorno di sciopero: i sindacati accusano, il rettore replica 
CAGLIARI. Un’altra giornata di battaglia nella lunga guerra che vede i lavoratori del Policlinico di Monserrato lottare contro l’università. Come promesso un mese fa da Cgil, Cisl, Uil e Cisal, ieri i dipendenti hanno incrociato le braccia per tutto il giorno. Un modo per dire basta alle tante promesse non mantenute, ma anche per chiedere pari dignità con i lavoratori ospedalieri. Altissima l’adesione allo sciopero. Ora i sindacati promettono: ‹‹Non abbasseremo la guardia sino a quando dal rettorato non arriverà un segnale concreto. E se sarà necessario, metteremo in piedi azioni eclatanti››.
Dopo la giornata di sciopero si va avanti con lo stato d’agitazione. Sette sono i punti attorno a cui ruota la vertenza, tutti legati da un filo rosso: la scarsa produttività delle relazioni sindacali. ‹‹Sinora - dice Arturo Maullu, della Cisal università - dal rettore, Pasquale Mistretta, abbiamo ricevuto tante promesse. Ma solo di promesse s’è trattato››. Tirando le somme significa, per usare ancora le parole di Maullu, ‹‹che le relazioni sindacali sono scarsamente o nulla produttive››.
Al primo punto della vertenza c’è la mancata applicazione delle “progressioni orizzontali”. ‹‹Significa - spiega Maullu - che i lavoratori del Policlinico, in quanto universitari che danno assistenza, devono essere equiparati agli ospedalieri››. Cosa che nei fatti non è mai successa: così capita che, a parità di anzianità, un universitario prenda anche centinaia di euro in meno rispetto a un ospedaliero con la stessa qualifica. Si ricollega a tutto questo un altro punto: quello sulla mancata ricostruzione della carriera per buona parte del personale (i dipendenti del Policlinico di Monserrato sono circa seicento). Come a dire che dal punto di vista giuridico, e quindi anche economico, i lavoratori sono in qualche modo “cristallizzati”, senza alcuna possibilità d’andare avanti. Ancora: Cgil, Cisl, Uil e Cisal contestano la ‹‹mancata mappatura delle posizioni organizzative del personale››. Tradotto dal burocratese significa che il Policlinico ha un po’ le sembianze di un esercito che ha un comandante, ma non una truppa. Per non parlare di tutto il resto: dal fondo d’incentivazione del personale ‹‹assolutamente inadeguato›› alla scarsa formazione dei lavoratori. Su quest’ultimo punto Maullu attacca: ‹‹L’Ecm, cioè l’educazione continua in medicina, è una parte della formazione assolutamente carente, mentre la parte sanitaria non esiste proprio››. Un aspetto secondario dell’intera questione? ‹‹Niente affatto - rispondono i sindacati- perchè il sistema è in continua evoluzione e senza un’adeguata formazione è impossibile dare all’utenza risposte all’altezza delle aspettative››.
Un altro punto al centro della lotta è la mancata assunzione di nuovo personale: ‹‹Non si fanno contratti a tempo indeterminato - accusano i sindacati - dal 1997››. Tante questioni in pentola dunque, compreso il mancato conferimento degli incarichi di responsabile di struttura ai dirigenti non medici. ‹‹Più volte - dice Pino Calledda della Cgil - abbiamo incontrato il rettore per fargli presente la situazione. Ma quel che abbiamo ottenuto son state solo vaghe promesse››. Ultimamente i sindacati hanno coinvolto anche il prefetto, Efisio Orrù, grazie al quale è stato creato un tavolo per le trattative.
‹‹Ma nei tre incontri fatti sinora - prosegue Calledda - solo una volta il rettore s’è presentato. E ancora per farci le solite promesse››. Ora che la tensione è alle stelle, si studiano mosse ancora più ardite: ad esempio la possibilità di bloccare il lavoro di organi universitari come il Senato accademico.
Sulla vertenza interviene anche il rettore Pasquale Mistretta con una nota nella quale si rammarica «per non aver potuto affrontare nei tempi e nei modi previsti le questioni che erano state aperte con le organizzazioni sindacali il 14 e 22 febbraio». «C’era la piena disponibilità a risolvere nei limiti del possibile tutte le trattative affrontate nelle sedute del 14 e del 22 febbraio», aggiunge Mistretta. «Ma in quelle date c’era stata l’indisponibilità delle organizzazioni sindacali anche per il 28 febbraio e per il 1º e 2 marzo. La disponibilità resta».
Sabrina Zedda 
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Cagliari
Villasimius e la lente degli architetti 
Concluso il workshop internazionale organizzato dall’Università Progetti su qualità dello spazio pubblico, ambiente e abitato 
VILLASIMIUS. Si è concluso domenica il workshop internazionale che è stato organizzato dal dipartimento di architettura dell’Università degli studi di Cagliari con la collaborazione del comune di Villasimius per promuovere l’interscambio di esperienze tra 20 studenti universitari e neo laureati di alcune facoltà di architettura e ingegneria europea. Il workshop iniziato il 27 febbraio si è articolato attraverso attraverso seminari, elaborazioni progettuali, conferenze, dibattiti comparativi sulle soluzioni espresse dai gruppi di progettazione alla presenza di Visiting Critics. L’oggetto del workshop è stata un’esplorazione progettuale per l’integrazione di insediamento e paesaggio nel territorio di Villasimius. L’obiettivo è stato la ricostruzione del paesaggio e della qualità architettonica ed insediativa per una nuova identità. A tutti i partecipanti è stato fornito un dossier illustrativo per linee guida per la progettazione.
 In generale è stato fatto riferimento ai seguenti temi: qualità dello spazio pubblico, parco agricolo a margine dell’abitato, e infine architettura per il turismo. Il coordinatore didattico del workshop è stato Enrico Corti professore del Dipartimento di architettura dell’Università di Cagliari. I seminari sono stati tenuti da Carmen Fiol Costa docente al laboratorio di progettazione del Politecnico di Barcellona, Francisco Farina una delle figure emergenti della generazione giovane dell’architettura spagnola; Blanca Rosa Gutierrez architetto messicano specialista in urbansitica architettura sostenibile; Jodo Ferreira Numes architetto paesaggistico portoghese, Lucio Nardi collaboratore scientifico presso la Bauhaus Universitat di Weimar e Luciano Testa che è stato docente di progettazione architettonica e di scenografia all’Università degli studi La Sapienza di Roma. Domenica sera Carlo Ajmerich il decano della facoltà di architettura dell’Università di Cagliari ha consegnato gli attestati a tutti i partecipanti. Studenti, neo laureati e docenti hanno assistito poi al concerto “L’erosione del suono” che è stato eseguito nella sala convegni dell’hotel Dell’Ancora, dal quartetto composto da Marco Lai, Manual Attanasio, Mauro Cossu e Luca Caneto.
Giancarlo Bulla 
 
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Cagliari
Parco geominario, vetrina europea 
Prende corpo la rete degli ecomusei, con Iglesias solo Venezia 
L’iniziativa. Il progetto ha respiro europeo 
IGLESIAS. Il parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna si mette in vetrina con il progetto europea Cultura 2000, finanziato dall’Unione Europea e finalizzato a promuovere scambi culturali tra i vari paesi europei.
La Sardegna, attraverso questa iniziativa, entra nel circuito degli ecomusei con il progetto triennale “Patrimonio industriale tra terra e mare per una rete europea degli ecomusei”.
 Insieme all’isola, quasi a riprova del significato del progetto comunitario, solo un altro sito nazionale: Venezia.
A presentare il progetto, ieri mattina nella sede di Via Monteverde, c’era lo staff dirigenziale e tecnico-operativo del parco geominerario.
L’iniziativa è dell’associazione Pozzo Sella che, in tre anni di intenso lavoro, lo ha ceduto completamente al consorzio del Parco Geominerario della Sardegna.
Faranno parte con l’Italia (Iglesias e Venezia) la Spagna, Portogallo, Romania, Finlandia e Grecia.
Questi paesi metteranno a disposizione i loro gioielli e grazie a pannelli, reperti e documenti itineranti la mostra raggiungerà i centri minerari che ricadono nel Parco Geominerario.
«Oltre alla mostra - ha spiegato il presidente del Parco geominerario, Emilio Pani (ex assessore all’ambiente nella giunta regionale di centro-destra) - è previsto un master interuniversitario in “Conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio industriale”. La Sardegna è l’unica regione in Italia che dispone di un patrimonio di archeologia mineraria di portata mondiale. Saranno 15 neolaureati sardi a prendere parte con altri colleghi provenienti dalla penisola a partecipare al corso di alta specializzazione».
Sarà un’altra occasione per far conoscere la storia delle miniere sarde oltre i confini dell’isola. «Abbiamo a disposizione documenti reperti e tradizioni importanti - ha precisato il direttore del parco Luciano Ottelli - esporremmo le nostre unicità: Porto Flavia, gli impianti di flottazione, Funtana Raminosa e le miniere di Lula ancora pronte per un immediato riavvio».
L’esposizione itinerante partirà il 12 marzo dal museo di arte mineraria ad Iglesias.
Il programma è intensissimo: con interventi di Giampiero Pinna, Odile Jacquemin, presidente Maltae, capofila del progetto, Jaume Matamala, amministratore di MNactec catalonia, Spagna, Irina Iamandescu del ministero della cultura della Romania, Josè Manuel Lopes Cordeiro (Portogallo), Giuseppe Scaboro, assessore della provincia di Venezia.
Il master interuniversitario di primo e secondo livello è organizzato dalle università degli studi di Padova, Venezia e dal politecnico di Torino in convenzione con gli atenei di Perugia Napoli, Lecce e Ferrara.

10 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Olbia
Lauree all’università del turismo i primi sei dottori il 14 marzo 
OLBIA. La sessione di laurea del 14 marzo rappresenta un evento storico per il corso di “Economia e imprese del turismo”, sede gemmata della facoltà di Economia dell’università di Sassari. A scrivere questa pagina di storia saranno i sei studenti che riceveranno il titolo di dottore in economia del turismo. Davanti al rettore Alessandro Maida, al preside Francesco Morandi, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale di Olbia, della Geasar, di Starwood, Meridiana, Camera di Commercio, Associazione Industriali del nord Sardegna e dell’Autorità Portuale, i laureandi discuteranno le tesi e, dopo gli applausi per la conclusione della carriera accademica, otterranno un premio.
 La giornata speciale dedicata alle lauree comincerà alle 9,30 del mattino, orario in cui i sei laureandi sfileranno davanti alla commissione esaminatrice composta da sette docenti, per illustrare l’argomento della tesi di laurea. Dopo aver ascoltato la discussione la commissione si ritirerà per decidere la votazione che sarà comunicata a mezzogiorno. Seguirà la proclamazione solenne, gli auguri delle autorità e la consegna del premio da parte di alcune aziende del territorio. I protagonisti assoluti dell’evento accademico saranno Gesuina Mele, Giovanni Maccioni, Tiziana Gusino, Stefania Mattola, Grazia Fiori e Tullio Da Tome, tutti studenti che hanno concluso con ottimi risultati il ciclo triennale di studi in economia del turismo. Gesuina Mele, già in possesso di una prima laurea in Economia, ha 38 anni, è originaria di Porto Torres e lavora per l’ente provinciale del turismo di Sassari. Elevato il gradimento della ragazza per il corso di economia olbiese, «costruito secondo una logica moderna, con una struttura efficiente e orientata al soddisfacimento delle esigenze degli studenti». Il secondo candidato si chiama Giovanni Maccioni, è olbiese, ha 29 anni ed esporrà una tesi in marketing del turismo; la sua esperienza universitaria è stata molto partecipata, tant’è che ha associato alla frequenza delle lezioni e alla preparazione degli esami, anche l’attività di tutor e di tutor del laboratorio informatico nel 2004 e nel 2005. Arriva invece da Padru Tiziana Gusino, classe 1984, che discuterà una tesi in politica economica. «L’attivazione di questo corso - ha detto la dottoranda - rappresenta un’attrattiva, una sfida, ma anche un’opportunità in più per trovare un lavoro in un settore come quello del turismo che è un volano dello sviluppo del nostro territorio». Organizzazione aziendale è la materia sulla quale si confronterà con la commissione di laurea Stefania Mattola, olbiese di ventitrè anni, che del corso di economia del turismo ha apprezzato la didattica, ma anche le opportunità di scambio sociale della vita universitaria, «un’occasione per conoscere persone diverse e con stili di vita differenti». Pur essendo già laureata in Scienze Politiche, Grazia Fiori, classe 1970, ha invece scelto di non optare per l’abbreviazione del corso e di dare tutti gli esami previsti dall’ordinamento di economia del turismo: un iter durato tre anni e considerato dalla ragazza «una scelta di vita». Secondo dei maschietti che si guadagnerà il titolo di dottore in economia del turismo l’olbiese Tullio Da Tome, olbiese doc di ventiquattro anni, noto in città anche per essere un bravo giocatore di basket, che esporrà il suo approfondimento in “Information tecnology”.
Serena Lullia 
 
Pagina 3 - Olbia
In consiglio comunale il nodo dei finanziamenti universitari 
Contributi dell’amministrazione per la ristrutturazione del carcere della Rotonda 
OLBIA. I finanziamenti regionali alle sedi universitarie gemmate di Olbia e Tempio saranno uno dei temi di discussione del consiglio comunale che si riunirà domani pomeriggio in prima convocazione alle 16 e il 9 in seconda alle 16,30. In seguito all’approvazione della finanziaria regionale, che ha stabilito l’entità dei contributi per le università staccate, il mondo politico gallurese è insorto contro i tagli ai finanziamenti per la sede di Tempio che rischiano di comprometterne l’attività, ma anche per l’esiguità di quelli destinati al corso di Economia e imprese del turismo di Olbia (129 mila euro contro i 2.220.000 di Oristano che conta un numero di iscritti inferiori). Nel corso delle ultime settimane il problema è stato affrontato in più sedi, da ultima la riunione di alcuni giorni fa alla stazione sperimentale del sughero di Tempio, pur sapendo che ciò che è stato approvato dal Consiglio regionale nella recente finanziaria non potrà essere modificato (in quella sede erano stati bocciati anche gli emendamenti di alcuni consiglieri regionali galluresi).
 Tra gli altri argomenti all’ordine del giorno la surrogazione del consigliere comunale della Margherita Pier Luigi Caria con Murrighile; la revoca e la nomina dei nuovi componenti della commissione elettorale, la rideterminazione dell’indennità di funzione dei consiglieri comunali e la concessione di un contributo al comune di Tempio per i lavori di riqualificazione del carcere della Rotonda.
(se.lu.)
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Brevi
Incontro con Franco Branciaroli
Universita’-Ersu-Cedac
Sulla scia del grande successo ottenuto con l’incontro con l’attrice Lella Costa, prosegue la collaborazione tra l’Ersu, la facoltà di Lettere e filosofia e la Cedac, che organizzano insieme un altro appuntamento per gli studenti universitari e gli appassionati di teatro. Mercoledì 8 marzo, alle 12 nell’aula magna della facoltà di Lettere e lingue, in via Roma, l’attore Franco Branciaroli risponderà alle domande degli universitari e dei professori Aldo Maria Morace e Lucia Cardone, in un incontro che avrà come oggetto il teatro e il mestiere di attore. L’attore è a Sassari per portare il suo nuovo lavoro, che lo vede anche nella veste di regista. Si tratta di “Finale di partita”, opera di Samuel Beckett, riconosciuta come il testo più importante della sua produzione drammatica e uno dei più significativi di tutta la sua opera. Quest’anno ricorre il centenario della nascita dello scrittore irlandese, autore celebre ma stranamente poco rappresentato, che ha lanciato messaggi eterni e fortissimi.
 

 

12 - Giornale di Sardegna
Pagina 28 – Grande Cagliari
Stato di agitazione al Policlinico
Monserrato. «Dispiacere e rammarico per non essere riusciti a evitare lo sciopero dei dipendenti del Policlinico  universitario di Monserrato», è stato espresso dal rettore di Cagliari, Pasquale Mistretta, il quale ha rinnovato l’invito al  dialogo per arrivare alla soluzione della vertenza.
 
 

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