Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 February 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 17 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna, Il Giornale di Sardegna, Il Nord Sardegna

 
1 - L’Unione Sarda
Pagina 24 - Quartu S.Elena
Al Levi i primi dottori in turismo
Corso di laurea in marketing nell'Istituto tecnico
Pitz'e Serra. Siglata l'intesa tra facoltà di Economia, Provincia e Università: in ottobre il via alle lezioni
In autunno quarantacinque studenti potranno frequentare il nuovo corso in Marketing del turismo all'Istituto tecnico commerciale di Pitz'e Serra. Iscrizioni a numero chiuso e lezioni in videoconferenza con i docenti della facoltà di Economia di Cagliari.
I dottori in turismo usciranno da Pitz'e Serra. Inizierà a ottobre il primo corso universitario organizzato in città dall'Ateneo di Cagliari. A ospitarlo sarà l'istituto tecnico commerciale "Primo Levi" che ha raggiunto un accordo con la facoltà di Economia, la Provincia e il Comune. Si partirà con una laurea triennale in marketing e gestione delle imprese turistiche, ma l'accesso sarà a numero chiuso: 45 studenti potranno seguire le lezioni dopo aver superato una selezione. Le risorse. Non è la prima volta che si parla di un corso universitario nella terza città della Sardegna. Alcuni anni fa c'era l'interessamento della facoltà di Ingegneria che aveva messo gli occhi sui capannoni delle ex Fornaci Picci. I costi troppo elevati per il recupero, però, avevano fatto naufragare il progetto. Al "Levi", invece, è tutto pronto per il grande salto. «Il nostro istituto è sicuramente tra i migliori di tutta la Provincia per patrimonio e tecnologie», commenta il preside Efisio Piras. «Grazie ai progetti ideati in questi anni, abbiamo ottenuto numerosi finanziamenti per realizzare laboratori e aule d'informatica. Abbiamo già l'attrezzatura per organizzare le lezioni universitarie che si terranno in videoconferenza. Alcuni nostri docenti potranno anche fare da tutor alle future matricole». Il polo turistico. Il corso di marketing turistico esiste soltanto a Oristano. Per gli studenti cagliaritani, ma soprattutto quelli provenienti dalla parte orientale della Provincia, sarà sicuramente più comodo raggiungere l'istituto di Pitz'e Serra. «Ospitiamo già corsi di alta formazione per laureati e diplomati», prosegue il preside. «A breve diventeremo un liceo economico, mentre a giugno ci saranno già i primi diplomati del nostro indirizzo turistico. L'accordo raggiunto con il preside di Economia, il professor Roberto Malavasi, già approvato dal Consiglio di facoltà, ci permetterà di creare un importante polo d'istruzione e formazione nel settore del turismo». L'onlus. Grazie all'autonomia scolastica, l'istituto Levi potrà costituire un'associazione senza fini di lucro assieme alla facoltà di Economia, la Provincia e il Comune: una sorta di fondazione che potrà accedere ai finanziamenti per il nuovo corso universitario e stringere accordi con i privati. L'adesione dell'amministrazione di via Porcu è già iscritta all'ordine del giorno del Consiglio comunale che la discuterà in una delle prossime sedute. «Ospitare un corso universitario», commenta il sindaco Gigi Ruggeri, «da sicuramente prestigio alla nostra città e al suo ruolo all'interno dell'area vasta cagliaritana». I progetti. Il tecnico commerciale "Levi" ha stretto un accordo anche con le vicine scuole superiori: il liceo "Brotzu" e le industriali "Giua". Hanno unito le forze per creare un centro risorse che abbraccia tutt'e tre gli istituti. Recentemente il ministero dell'Istruzione ha stanziato 700 mila euro che serviranno a realizzare nuove aule, laboratori e una tensostruttura polifunzionale: l'apertura dei corsi universitari sarà il fiore all'occhiello del polo scolastico di Pitz'e Serra.
G. Manca di Nissa (Unioneonline)
 
Pagina 24 - Quartu S.Elena
Il pianeta dell'istruzione
45 Il numero degli studenti che potrà iscriversi nel mese di ottobre al nuovo corso universitario a numero chiuso di Marketing turistico 4 Gli enti coinvolti nel progetto: facoltà di Economia, istituto tecnico commerciale "Primo Levi", Provincia e Comune. 2.700 Gli studenti universitari di Quartu iscritti nei centodiciassette corsi di laurea divisi tra le dieci facoltà dell'ateneo di Cagliari. 4 Gli istituti superiori presenti a Quartu: il liceo "Brotzu", le industriali Giua, il tecnico commerciale "Levi" e il liceo Artistico. 2.600 Gli studenti che frequentano le scuole superiori di Quartu: con milletrecento studenti il "Brotzu" è il più importante. 900 Gli studenti del tecnico commerciale "Levi": sono sei le classi dell'indirizzo turistico attivo da cinque anni.
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 38 - Provincia Gallura
Niente soldi per l'Università
«Le uniche sedi gemmate tagliate fuori sono quelle galluresi»
Ai ragazzi che si presentano per chiedere informazioni sulle iscrizioni, il personale non sa più cosa rispondere. Mentre gli studenti che stanno già seguendo i corsi di tossicologia degli inquinanti ambientali e tecniche erboristiche, hanno più di un dubbio per quanto riguarda il futuro della loro laurea breve. Così come era stato annunciato, il Consiglio regionale ha bocciato l'emendamento con il quale si chiedeva un sostanzioso adeguamento dei contributi stanziati per le sedi gemmate galluresi. E il clima, soprattutto a Tempio, ieri era di sfiducia e preoccupazione. Mentre per i corsi olbiesi di economia e imprese del turismo non c'è alcun rischio di chiusura, la sede gemmata di Tempio dell'ateneo sassarese, ha un'autonomia finanziaria di pochi mesi. La bocciatura dell'emendamento, poi, rappresenta il colpo finale in una vicenda che ha già provocato le reazioni di molti amministratori comunali dell'alta Gallura. «È un colpo durissimo - conferma il sindaco Antonello Pintus - la cosa che ci dispiace di più è la disparità di trattamento. Le sedi gemmate galluresi sono le uniche tagliate fuori dai finanziamenti regionali. Ci chiediamo perché e lo chiediamo anche ai consiglieri regionali eletti in questo territorio che hanno votato contro l'emendamento». La domanda se la stanno facendo anche docenti della sede gemmata tempiese e studenti. Tra l'altro la Giunta Pintus ha provveduto a recuperare i finanziamenti per l'acquisto di macchinari e strumenti di laboratorio utilizzati dagli studenti che frequentano anche i corsi della facoltà di farmacia a Sassari. Un patrimonio importante che in caso di soppressione dei corsi di tossicologia e tecniche erboristiche, non si sa bene come verrà recuperato. Anche i consiglieri comunali di centrosinistra come Gerolamo Balata e Romeo Frediani, avevano chiesto al sindaco un'azione forte, insieme agli altri amministratori comunali del territorio. «Noi abbiamo fatto il possibile ? dice il consigliere di An Matteo Sanna, che insieme ad Andrea Biancareddu ha presentato l'emendamento bocciato ? è avvenuto un fatto gravissimo. Le richieste di 220mila euro per Tempio e 200mila per Olbia. Cifre anche contenute che avrebbero potuto aiutare le sedi universitarie galluresi».
(a. b.)
 
3 - L’Unione Sarda
Pagina 20 - Planargia
Ales Università, richiesto un corso
Un corso universitario anche in Marmilla. È la richiesta del presidente della Comunità montana di Ales Marco Tatti che sostiene: «Alla luce della nuova riforma universitaria sono previsti corsi di laurea anche nelle zone interne, il nostro territorio è ricco di beni archeologici e storici, un corso universitario ben si adatterebbe a questo patrimonio».
(an. pin.)
 
4 - L’Unione Sarda
Pagina 12 - Lavoro e Opportunità
Ricerca, opportunità in due Atenei
Benevento e Milano propongono le selezioni per 17 posti
Lavorare all'Università nella ricerca. Due atenei, quello di Benevento e l'altro di Milano, offrono altrettanti occasioni per diciassette posti in tutto. L'Università del Sannio di Benevento ha indetto le procedure di valutazione comparativa per il reclutamento di 11 ricercatori, da destinare alle facoltà di economia, ingegneria e scienze economiche e aziendali. Le domande di partecipazione devono essere inviate entro giovedì 23 febbraio. L'avviso del bando è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale 6 di martedì 24 gennaio; il testo integrale è consultabile nel sito www.unisannio.it. L'Università di Milano ha invece indetto un concorso per l'ammissione al ventunesimo corso di dottorato di ricerca in storia internazionale (metodi di elaborazione multimediale) destinato a 6 laureati. Il corso, della durata di 3 anni, prevede l'assegnazione di 3 borse di studio. Per essere ammessi a partecipare alla selezione gli interessati devono presentare la domanda entro martedì 28 febbraio. Per saperne di più consultare il testo integrale del bando, pubblicato nella Gazzetta ufficiale 6 di martedì 24 gennaio.
(giu. dep.)
 

 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Oggi si apre l’anno accademico 
La cerimonia alle 10,30 nella sala «Pietro Sassu» del Conservatorio 
SASSARI. La sala «Pietro Sassu» del Conservatorio ospita, questa mattina (inizio ore 10,30), la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2005-2006 dell’università sassarese a 444 anni dalla fondazione dell’ateneo turritano. In apertura, il rettore Alessandro Maida proporrà una nutrita relazione sullo stato dell’arte e sui progetti e le prospettive che caratterizzano l’università turritana. Il programma del significativo appuntamento annuale prevede, poi, l’intervento del rappresentante degli studenti. Nell’occasione sarà Anna Maria Coccollone, iscritta alla facoltà di Veterinaria e presidente del Consiglio degli studenti, a esporre osservazioni e a soffermarsi su proposte, richieste e esigenze che arrivano dagli universitari. Si proseguirà con le considerazioni di un rappresentante del personale tecnico-amministrativo nel Consiglio di amministrazione di ateneo, Antonio Chessa. Poi sarà la volta di David Aguilar, rettore dell’università spagnola di Granada, che illustrerà una relazione sul tema «Le università europee e la sfida del nuovo secolo». E’ prevista la partecipazione del presidente del consiglio regionale, Giacomo Spissu.
(m.d.)
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Inaugurati i nuovi laboratori di Farmacia 
Le strutture faranno parte del polo chimico progettato a Monserrato 
Facoltà in crescita con oltre 800 iscritti e quattro corsi di laurea 
SASSARI. Il battesimo del nuovo blocco di laboratori della facoltà universitaria di Farmacia, che è arrivata a 72 anni di impegno didattico e di ricerca, con 882 studenti iscritti, 47 docenti e quattro corsi di laurea (di cui due specialistici, di durata quinquennale, a Sassari, e due triennali, operativi nella sede gemmata di Tempio), è stato davvero speciale.
 Ieri mattina, nell’aula magna del complesso didattico di via Vienna, presso la facoltà di Scienze, l’inaugurazione delle strutture che - con il completamento del secondo lotto - faranno parte del polo chimico-farmaceutico di Monserrato, è stata resa ancora più solenne dalla presenza dei componenti della Conferenza dei presidi di Farmacia di tutta Italia. Il decollo del progetto di potenziamento didattico ha motivato la Conferenza, presieduta dal professor Ettore Novellino, preside di Farmacia all’università Federico II di Napoli, a scegliere Sassari per la riunione dell’organismo rispetto alla consueta sede di Roma. Su invito della facoltà di Farmacia dell’ateneo turritano, la Conferenza dei presidi ha tenuto, ieri pomeriggio, i suoi lavori su un ordine del giorno incentrato sui nuovi ordinamenti didattici e sull’ipotesi di vendita dei farmaci nei supermercati.
Presenti l’arcivescovo, Paolo Atzei, il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, e rappresentanti di Provincia e Regione. Il preside di Farmacia, Giuseppe Paglietti, ha espresso vivissima soddisfazione per il primo passo verso la creazione del polo chimico-farmaceutico, che in futuro vedrà la facoltà totalmente integrata e operante nell’area di via Vienna. «Abbiamo una sede prestigiosa, come via Muroni, che però non ci consente più di venire incontro alle esigenze operative a livello didattico e di ricerca - ha osservato -. Ecco l’importanza dell’avvio di un progetto pensato diverso tempo fa e che dopo periodi travagliati vede la luce». Il rettore dell’ateneo turritano, Alessandro Maida ha messo in evidenza la strategìa complessiva in cui rientra l’operatività delle nuove strutture di Farmacia. «Penseremo, assieme al progressivo trasferimento, dal primo marzo, nel nuovo blocco dei laboratori di buona parte dell’attività della facoltà di Farmacia, all’adeguamento alle norme di sicurezza, nell’area di via Vienna, del dipartimento di Chimica. Intanto, entro quest’anno, dovremmo inaugurare il primo lotto a Piandanna, dove sorgerà la nuova sede della facoltà di Scienze, che stiamo curando con fiducia, al di là di contenziosi relativi all’appalto. Farmacia potrà trasferirsi, nel nostro disegno, a Monserrato e, nell’edificio di via Muroni, nel complesso del quadrilatero, potrà trovare posto Economia. Ecco una pianificazione che guarda all’università nella città». Il professor Ettore Novellino, presidente della Conferenza nazionale dei presidi di Farmacia, ha messo l’accento su quello che ha definito un autentico evento, in consolidamento didattico e della ricerca portato avanti a Sassari. «Didattica e ricerca che devono andare di pari passo, per formare laureati che siano in grado di spendere bene le loro competenze e con sbocchi professionali dove si richiede una continua integrazione e aggiornamento. E proprio in riferimento alla necessità di figure professionali all’altezza di continui cambiamenti e aggiornamenti in campo farmaceutico, esprimo, anche a nome della Conferenza che presiedo, contrarietà alla distribuzione dei farmaci nei supermercati. Una scelta che svilirebbe professionalità e responsabilità che invece devono essere concentrate su un adeguato controllo e monitoraggio».
Marco Deligia 
 
Pagina 20 - Sassari
Anche i cottage tra gli ulivi per accogliere gli studenti 
il progetto 
SASSARI. Il blocco dei nuovi laboratori della facoltà di Farmacia, nell’area di via Vienna, costituisce il primo lotto di un progetto che rientra nel programma complessivo di riorganizzazione dell’ateneo sassarese. Nella stessa area è prevista la creazione del polo chimico-farmaceutico. In questo ambito si prevede il trasferimento dell’intera facoltà con il completamento dell’edificio di nuova realizzazione e un adeguamento di alcuni degli edifici già esistenti nel complesso universitario ubicato nel quartiere di Monserrato, dove hanno sede e strutture altre due facoltà, Scienze matematiche, fisiche e naturali e Veterinaria. Il progetto, sostenuto da un finanziamento di 3 milioni e 532mila euro, è stato affidato all’impresa Andreoni di Cagliari. Il coordinamento dei lavori è a cura dell’architetto Piersimone Simonetti, progettista, e dell’ingegnere Roberto Manca, che si occupa degli impianti. Gli arredi tecnici sono stati ideati dalla «Labozeta» di Roma. Ieri, durante la cerimonia di inaugurazione dei laboratori, l’architetto Simonetti si è soffermato sui dettagli, che sono decritti anche in un opuscolo illustrativo.
L’impostazione progettuale del nuovo blocco dei laboratori guarda a un’attenta conservazione della preesistente trama olivetata, un importante segno del paesaggio e di memoria storica di Sassari. La struttura si sviluppa su tre piani, in una superficie di duemila metri quadri, distribuita in otto laboratori e tre aule per la didattica. L’esterno dell’edificio dovrà essere sistemato con posteggi e verrà reso più fruibile per gli studenti, con spazi di socializzazione coperti con tettoie, sedili e con una serie di «cottage» tra gli ulivi.
(m.d.)
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - Nuoro
Tagli ai corsi di laurea decentrati: dura protesta da Tempio e Olbia 
OLBIA. I fondi assegnati dalla finanziaria regionale alle sedi universitarie staccate di Olbia e Tempio sono insufficienti: la protesta si leva forte dai due poli universitari, e anche dai politici. Due giorni fa, in consiglio regionale, erano stati presentati tre emendamenti, due a firma di Fedelle Sanciu di Forza Italia e uno di Andrea Biancareddu, Udc, per rivedere le cifre. L’aula li ha bocciati. Il risultato è che Olbia, facoltà di economia e imprese del turismo, avrà la stessa cifra dello scorso anno, mentre Tempio, corsi di laurea in tecniche erboristiche e in tossicologia, si vede ridotto il finanziamento di oltre un terzo.
 Il commento duro arriva, intanto, da Fedele Sanciu. Il consigliere regionale gallurese di Forza Italia non usa mezzi termini. «Con l’avvento della giunta regionale di centro sinistra i corsi di laurea di Tempio e Olbia - osserva l’esponente azzurro - hanno subito un drastico ridimensionamento in termini di finanziamenti. Tutto ciò rischia di compromettere delle realtà emergenti nell’ambito della formazione universitaria. Basta guardare le cifre. Nel 2004 Olbia aveva ricevuto 190mila euro, ora arriva a 129mila, Tempio due anni fa partiva da una base di 470mila euro, ridotti a 319mila lo scorso anno e ora addirittura a 86mila euro, quasi un’elemosina. Quest’ultimo corso si vede praticamente privato dell’ossigeno vitale. E Olbia? L’istituzione è nata per un motivo ben preciso: è strettamente connessa alla realtà produttiva e alla vocazione turistica della Gallura».
 La bocciatura degli emendamenti produce un solo risultato, secondo Sanciu: «Così si mortifica il lavoro svolto dal corpo docente, vanificando le aspettative di tanti giovani, ignorando oltre tutto le aspettative del territorio».
 La preoccupazione più forte arriva da Tempio, che ha visto il finanziamento drasticamente ridotto. L’argomento, ieri, è stato sollevato anche in consiglio provinciale da Luigi Pintus dell’Udc. «Il pericolo era stato già esposto a suo tempo - ha sottolineato Pintus -, quando si era saputo dell’idea di operare questi tagli. Per questo era stata coinvolta la giunta e la presidenza della provincia Gallura. Evidentemente tutto è stato inutile, visto che il taglio, poi, è stato realmente fatto, con conseguenze che si possono definire disastrose».
 In effetti, secondo Luigi Pintus, la riduzione potrebbe provocare ripercussioni gravissime. «E’ messa in gioco - continua l’esponente tempiese dell’Udc - la stessa sopravvivenza dei corsi di laurea. I giovani che hanno pagato la prima tranche delle tasse, ora si chiedono che senso ha continuare a frequentare i corsi, visto che potrebbe diventare realtà, dal prossimo anno accademico, la scomparsa dell’università a Tempio. I pochi soldi che dà la Regione non sono sufficienti a portare avanti l’attività, nè il Comune può sostituirsi concedendo dei fondi che non ha».
 L’aspetto che più ha amareggiato Luigi Pintus riguarda la votazione degli emendamenti. «Anche i consiglieri galluresi del centrosinistra erano d’accordo per pronunciarsi a favore degli emendamenti. Ma poco prima di procedere alla votazione, in aula è arrivato Renato Soru. Evidentemente quei consiglieri si sono fatti convincere dal governatore, e hanno cambiato parere. Certo, il loro voto non avrebbe spostato la decisione finale del consiglio regionale, ma almeno avrebbero dato un segnale forte a favore del territorio che li ha espressi».
 Amareggiato anche il sindaco di Tempio, Antonello Pintus, fratello del consigliere provinciale dell’Udc. «Le risorse finanziarie del comune non possono venire in soccorso dei corsi universitari decentrati. Fra una cosa e l’altra, la nostra amministrazione già contribuisce con una spesa che si aggira intorno ai 120mila euro. Di più non possiamo fare».
 Le critiche galluresi riguardano sia i tagli che il raffronto con i finanziamenti per altre sedi decentrate. «E poi - conclude Sanciu - chissà perché è passato l’emendamento per l’aumento di 100mila euro destinati alla sede di Nuoro. Forse perché è stato proposto dalla maggioranza?»
Enrico Gaviano 
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Nazionale
Centomila euro al consorzio pubblico, l’ok della Regione 
Accolta la richiesta di Davoli (Rifondazione). Resta invariato il contributo all’Ailun 
NUORO. Passa l’emendamento presentato in consiglio regionale da Ciriaco Davoli (nella foto). La settimana scorsa l’esponente di Rifondazione comunista aveva chiesto il dirottamento di centomila euro destinati all’Ailun (Associazione per la libera università nuorese) verso il Consorzio universitario della Sardegna centrale.
Si era così riaperto il dibattito sulle due università nuoresi, quella pubblica e quella privata.
Davoli non aveva visto di buon occhio il fatto che la finanziaria presentata dalla giunta di Renato Soru avesse aggiunto centomila euro al finanziamento destinato all’Ailun.
“Un recupero parziale - lo aveva invece definito Sergio Russo, presidente dell’Ailun ed esponente della Margherita - rispetto al taglio che abbiamo subito nel 2005”.
Sulla questione era intervenuto anche Bachisio Porru, presidente del Consorzio universitario nuorese, che aveva spiegato come, a suo giudizio, “l’Ailun non è diventata la libera università che doveva essere nel progetto originario. E’ una fondazione privata che fa alta formazione”.
Ma secondo Porru è inutile discutere di università pubblica o privata: “Dobbiamo parlare piuttosto - aveva detto - di autonomia dell’università, che non può fare a meno del riconoscimento dello Stato”.
Soddisfatto Ciriaco Davoli. “È sicuramente un fatto positivo», dice riferendosi all’approvazione del suo emendamento. Con una precisazione importante: «In realtà i centomila euro non sono stati spostati dall’Ailun al consorzio universitario, ma la stessa cifra è stata assegnata anche all’università pubblica”.
Il fatto che il consiglio regionale abbia ascoltato e accordato la richiesta di Ciriaco Davoli dimostra che l’attenzione per la realtà culturale barbaricina è viva.
“Ci fa ben sperare - aggiunge il consigliere di Rifondazione - nell’apertura di un dibattito che deve essere molto più intenso. Questa è una realtà che continua a crescere nel nostro territorio. Un gruppo di studenti della facoltà di scienze ambientali partirà a breve per Cuba per un viaggio di istruzione e ricerca. È importante sapere che c’è stata una sensibilità che consente di ragionare e discutere sull’università nuorese”. Conclude Davoli: “Questa attenzione in più serve anche alla società locale perché cominci a ragionare con più determinazione”.
Nadia Cossu 
 
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari
Università, Scienze rischia il trasferimento 
ALGHERO. Il polo universitario algherese potrebbe perdere il corso di laurea in Scienze ambientali e delle produzioni marine a causa della drastica riduzione dei fondi regionali per le sedi universitarie distaccate. La facoltà di Scienze potrebbe dunque trovarsi nella condizione, se venissero confermati i tagli, di dirottare il corso di laurea nel capoluogo e con esso tutti gli studenti che lo frequentano. Una ipotesi che potrebbe rappresentare il fallimento di un progetto ambizioso come quello di far radicare in città un pezzo di mondo accademico facendo diventare la Riviera del Corallo una cittadella universitaria. Realtà che nel 2004, nemmeno due anni fa, aveva prodotto i primi dottori in scienze del mare. Laureati che stanno per raggiungere già la trentina di unità. Nemmeno un anno dopo il Corso di scienze del mare che era decollato con le prime lezioni nel novembre 2001, ospite delle aule dell’istituto tecnico industriale, è stata istituita in città la facoltà di architettura. Gli studenti che frequentano i corsi universitari di architettura e scienze del mare sono oltre 600 e per la maggior parte giovani fuori sede.Va aggiunto che nonostante i cinque anni di permanenza il polo universitario non ha visto decollare la società consortile dei servizi e quindi tutta quella serie di infrastrutture per l’attività didattica e di accoglienza di cui necessità. La perdita delle attività universitarie rappresenterebbe un danno piuttosto serio anche per l’economia locale e sarebbe auspicabile un intervento istituzionale verso la Regione da parte del Comune e dei rappresentanti politici del territorio.
(s.o.)
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Nuoro
«Devil» per rilanciare l’economia 
Coinvolti gli operatori di Pratosardo e l’Università di Sassari 
NUORO. Si chiamerà Devil (Distretto economico valorizzazione imprenditoria locale) il progetto elaborato, su impulso della commissione Attività produttive del Comune e su mandato dell’assessorato competente, da Elena Catelan della Facoltà di Economia dell’Università di Sassari, in collaborazione con lo staff dell’assessorato diretto da Sabina Bullitta, per rilanciare il sistema produttivo cittadino.
 Il progetto è stato illustrato dall’assessore Antonello Mercurio alla commissione Attività produttive presieduta da Salvatore Fenu (Ds). Il progetto Devil è stato presentato nell’ambito del laboratorio territoriale della Provincia per la progettazione integrata e permetterà l’accesso a fondi comunitari. Nasce da un accordo di partenariato tra Comune di Nuoro, associazione degli operatori di Pratosardo e Università di Sassari.
 La crescita passa attraverso la formazione e l’assistenza in campo legale, economico e amministrativo fornita dalle istituzioni (Università e Sportello unico). Il progetto prevede la nascita di un centro studi che farà da volano per la diffusione della cultura d’impresa e la promozione di progetti imprenditoriali. Nel breve periodo il centro studi si occuperà di organizzare “lezioni di formazione” per gli operatori economici e i lavoratori interessati a tematiche specifiche. Previsti anche la formazione e l’aggiornamento del personale pubblico chiamato ad assistere le imprese. Nel lungo periodo l’obiettivo sarà quello della formazione post-universitaria, in collaborazione con gli operatori di Pratosardo e l’amministrazione, per introdurre nel mondo del lavoro neo laureati, con particolare attenzione ai giovani nuoresi che studiano fuori sede. Inoltre è prevista l’organizzazione di corsi per professionisti, dipendenti pubblici e privati.
 Il progetto è stato approvato all’unanimità. I commissari hanno suggerito alcune integrazioni: il coinvolgimento di altri soggetti (Consorzio 21, istituti tecnici cittadini) e il potenziamento dell’università nuorese.
Giuseppe Sanna 
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Ma Giurisprudenza è
Ma Giurisprudenza è una facoltà in crescita
In adempimento dei miei doveri istituzionali, invio una nota riferita alla lettera del sig. Antonio Pinna, pubblicata sulla Nuova del 7 febbraio. Non sono - ovviamente - in grado di contestare singoli comportamenti disdicevoli di singoli docenti, sia perché non sono stati indicati, sia perché nei contesti lavorativi pubblici e privati in cui si offrono dei ‘servizi’ (nel nostro caso, insegnamento) l’atteggiamento dei singoli non è sempre ottimale e può dare, quindi, luogo a doglianze giuste, per quanto ci si possa impegnare individualmente e collettivamente a migliorarlo. Prendo nota delle doglianze del sig. Pinna (che suppongo essere un ‘nostro’ studente) e (premesso che la facoltà di Giurisprudenza - come Consiglio deliberante - raccomanda costantemente a tutti i propri membri un atteggiamento non solo rispettoso ma anche comprensivo nei confronti degli studenti) segnalo che i rappresentanti degli studenti, il preside e il presidente della Commissione paritetica (prof. Angioni) sono le componenti deputate a raccogliere segnalazioni di problemi per cercare di risolverli. Se non immagino Giurisprudenza un luogo ideale esente da difetti devo, però, segnalare che i dati oggettivi in mio possesso la indicano, proprio dal punto di vista - non secondario - della didattica, in positivo. Ai vertici quanto meno dell’Ateneo sassarese. Ho ricevuto i risultati dell’indagine annuale sulla stato della didattica, da parte del Nucleo di valutazione dell’ateneo per l’anno accademico 2004/2005. Gli studenti di tutte le facoltà sono stati intervistati su una serie di questioni: 1) carico di studio, 2) organizzazione della didattica, 3) chiarezza nelle modalità d’esame, 4) rispetto degli orari da parte dei docenti, 5) reperibilità dei docenti, 6) capacità del docente di suscitare attenzione; 6) chiarezza espositiva del docente, 7) proporzionalità del carico di studio, 8) adeguatezza del materiale didattico, 9) utilità delle attività didattiche integrative, 10) adeguatezza delle aule, 11) adeguatezza delle attrezzature, 12) interesse dello studente per le materie insegnate, 13) soddisfazione complessiva dello studente. Ebbene, su undici facoltà, Giurisprudenza è risultata la seconda, dietro soltanto ad Agraria che, però, ha un numero di studenti così inferiore e un rapporto numerico studenti/docenti conseguentemente così più favorevole che il confronto è per noi impari. Né guasta ricordare che Giurisprudenza è una facoltà fortemente professionalizzante e sottoposta in alto grado alle ‘verifiche’ dei concorsi pubblici e degli esami di Stato (per l’accesso all’avvocatura) e quindi fortemente vincolata a programmi di studio non definibili né dimensionabili a piacere e non sempre atti a suscitare entusiasmi giovanili. La considerazione del numero degli iscritti, introduce un secondo parametro di valutazione della didattica della nostra facoltà. Le facoltà dell’ateneo si dividono in due macrotipi: quelle a numero chiuso o comunque modesto e quelle a numero aperto e con affluenza elevata. Giurisprudenza appartiene alla seconda categoria, assieme a Economia, Lettere, Lingue e Scienze politiche. In sede di inaugurazione della riforma degli studi, cosiddetta ‘Berlinguer’ (anno accademico 2001/02) la nostra facoltà, con circa 350 neo-immatricolati, era l’ultima per numero di matricole tra queste quattro facoltà. Ma proprio la nostra applicazione della riforma ha rovesciato, nel giro di 5 anni, quel rapporto e oggi Giurisprudenza registra il numero più elevato di iscrizioni di tutto l’ateneo, con circa 600 neo-immatricolati. Con un processo di crescita costante che è in controtendenza rispetto alla de-crescita dell’intero ateneo. Credo che i nostri migliori ambasciatori nelle famiglie e tra i giovani che si interrogano sulle future immatricolazioni, siano gli studenti già iscritti da noi, quelli che hanno risposto positivamente alle domande del Nucleo di valutazione. Alle nuove immatricolazioni si aggiunge ogni anno un numero consistente di studenti (un quinto circa dei neo-immatricolati) che si trasferiscono a Giurisprudenza di Sassari provenienti da altre facoltà di Giurisprudenza: un dato che si commenta da sé. Tutto ciò non per contestare la fondatezza delle doglianze del sig. Pinna ma per stabilire un quadro meno parziale della facoltà di Giurisprudenza. In ogni caso, ci riteniamo continuamente impegnati a cercare di migliorarci e di ovviare ai nostri difetti. In questi giorni abbiamo licenziato (in adempimento a un obbligo di legge) il nuovo piano di studi per la laurea in Giurisprudenza, che ci consente (attraverso una razionalizzazione dell’organizzazione didattica) di trasmettere agli studenti i 300 Crediti formativi universitari della laurea quinquennale con sole 25 prove d’esame: contro gli oltre 30 della media nazionale.
Giovanni Lobrano Preside di Giurisprudenza
 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
L’Africa e la desertificazione, incontro a Promocamera 
Università  
SASSARI. Una giornata dedicata all’Africa, alle sue problematiche e alle sue risorse, per raccogliere fondi da destinare a un progetto di cooperazione. La manifestazione, che si terrà domani con inizio alle 9, nell’aula convegni di Promocamera (Predda Niedda) è organizzata da un gruppo di laureati in discipline ambientali, specializzati nelle tematiche della desertificazione attraverso un master realizzato dal Nucleo di ricerca sulla Desertificazione dell’università di Sassari, nel corso del quale i corsisti si sono recati in Africa, in particolare a Keita (Niger), per studiare le tecniche di lotta al fenomeno attuate in uno dei più grossi e meglio riusciti progetti italiani di cooperazione internazionale. Scopo principale dell’iniziativa quello di raccogliere fondi per la Campagna nazionale di Solidarietà che prevede la creazione di venti “Banche di cereali”, unico sistema di sicurezza alimentare per le popolazioni rurali, nei distretti di Keita, Bouza, Abalak e nella regione di Tahoua (Niger). Il convegno sarà moderato da Maurizio Mulas, docente della facoltà di Agraria con lunga esperienza di cooperazione internazionale, e sarà articolato su interventi proposti da relatori che hanno maturato in ambiti diversi esperienze sul campo e che esporranno le loro riflessioni su problematiche ambientali e sanitarie. Partendo dall’analisi sulle potenzialità delle risorse idriche, vegetazionali e faunistiche delle aree prese in esame e particolare attenzione sarà dedicata alla situazione del Niger. Le tematiche sanitarie e alimentari saranno prese in esame alla luce di esperienze di cooperazione internazionale, come quelle di cui parlerà Salvatore Rubino, docente della facoltà di Medicina e Chirurgia e promotore di lunga esperienza di iniziative in paesi in via di sviluppo. Il convegno si concluderà con un dibattito, e il pomeriggio proseguirà con una serie di iniziative musicali e teatrali, proposte in cambio di un’offerta, che prevedono l’esibizione, fra gli altri, dei Nasodoble e dei Chichimeca. I gruppi si alterneranno fino a notte, offrendo un mix di musica etnica, sarda e africana, rock e rappresentazioni teatrali a tema. Durante tutta la manifestazione saranno esposti dipinti e opere di vari artisti. I fondi raccolti in Italia saranno gestiti dal Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti) che opera nel settore della cooperazione e della solidarietà internazionale.
(a.re.)
 
13 - La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Un meeting sulle nefropatie 
Si terrà il 25 febbraio nella facoltà di Scienze, iscrizioni entro il 18 
SASSARI. La scuola di specializzazione di Nefrologia dell’università di Sassari organizza un meeting scientifico sulle nefropatie croniche progressive. L’evento, il 25 febbraio nella facoltà di Scienze, è finalizzato alla migliore comprensione della patologia renale cronica e delle sue complicanze e delle prospettive terapeutiche.
L’evento è rivolto a medici di medicina generale e specialisti nel settore della nefrologia e cardiologia. I medici interessati a partecipare possono rivolgersi alla segreteria organizzativa: tel/fax 079/270464, e-mail rahp@libero.it entro il 18 febbraio.
 

 
14 - Giornale di Sardegna
Pagina 4 - Lavoro on-line
Misteriosa Borsa del lavoro negli atenei nessuno sa cos'è
Il caso. Tour tra i corridoi delle facoltà universitarie in Sardegna
Zero promozione della piattaforma prevista dalla legge Biagi. Gli studenti ignorano l'esistenza del sito e utilizzano altri motori di ricerca
Se il valore della Borsa si valuta dal volume d'affari e di scambi che genera, in Sardegna si può dire che è ancora mezza vuota. Il motivo? Quasi nessuno la conosce, probabilmente perché, per la sua promozione, non è stato fatto ancora un investimento pubblicitario forte. UNIVERSITÀ DI CAGLIARI, facoltà di Lettere e Filosofia. Dall'atrio sbuca ogni genere di locandina, da un cerco casa all 'ultimo convegno su Hegel: di Borsa nazionale del lavoro, però, non se ne parla. I ragazzi della sala lettura non l'hanno mai sentita nominare: «Io cerco lavoro, ma non so cosa sia» risponde Germano, 30 anni, un esame al titolo di dottore. E aggiunge: «Conduco le mie ricerche su Internet, soprattutto nel Canale lavoro di Tiscali. Certo, se esistesse una piattaforma digitale istituzionale che fa incontrare domanda e offerta sarei felice di utilizzarla». La piattaforma esiste, e lui annota l'indirizzo: www.borsalavoro.it. Nella facoltà di Ingegneria il discorso non cambia. Le risposte pure. «Mai sentita nominare » dice una ragazza al secondo anno di corso, che fuma una sigaretta in attesa di dare l'esame. Stessa risposta da un gruppo di studenti che ripassano Geometria. Passando dagli studenti ai professori l'antifona rimane la stessa. Patrizia Manduchi è una ricercatrice di Scienze politiche: «In facoltà se ne parla poco ma se ne parlerà sicuramente di più in futuro», dice, e aggiunge: «Certo, oggi si discute di più di programmazione ». Luisanna Fodde è ricercatrice in Economia: «I manager di facoltà e quelli di orientamento stanno lavorando nella direzione di informare gli studenti », spiega. Ma forse non basta. In viale fra Ignazio, tra aspiranti magistrati e commercialisti in divenire, nessuno sa dire, con esattezza, di cosa si sta parlando. MA C'È UN RAGAZZO che non sgrana gli occhi alla fatidica domanda, e non abbozza risposte vaghe come fosse sotto interrogazione: si chiama Alberto, ha 22 anni, è cagliaritano. «Borsa del lavoro? Certo che so cos'è». E spiega: «È una piattaforma che permette di incontrare la domanda e l'offerta. Rientra nell'ambito della riforma del mercato del lavoro, la così dette legge Biagi, e si inserisce nell'ottica di una maggiore  flessibilità». Ottimo. Continua: «Tramite la Borsa del lavoro non solo gli studenti, ma tutti i lavoratori potranno registrarsi, inserendosi nel mercato nazionale. Servirà anche agli extracomunitari che, con la Bossi-Fini, devono dimostrare di avere un lavoro prima venire in Italia». Bravo: peccato non sia studente in Sardegna. «Sono iscritto a Scienze giuridiche a Trento: lì queste cose le sanno proprio tutti».
Guido Garau
 
15 - Giornale di Sardegna
Pagina 25 – Grande Cagliari
Quel sito internet è archeologico le istituzioni bocciate sul web
Divario digitale. Abbonda il nozionismo ma le informazioni pratiche scarseggiano
Ancora impossibile pagare multe e ticket In alcuni casi è difficile anche spedire un'email
È senza il puntino la “i” di informatica a Cagliari. Sul manifesto del presidente del Consiglio Berlusconi - quello di inglese, imprese e appunto conoscenza del pc - i siti istituzionali del capoluogo per lo più nicchiano, e quasi mai si mettono effettivamente dalla parte dell'utente che naviga. Curiosando tra i siti, da quello della provincia alla Asl 8, dalla pagina web del Cagliari calcio all'Università e all'Euro info-centre, ci si rende conto che il momento in cui sarà possibile fare tutto o quasi dalla poltrona è ancora lontano, e anche i siti più aggiornati ignorano le comuni agevolazioni date dall'informatica. Preferiscono, invece, abbondare in nozionismi, in informazioni da manuale, nella più classica delle tradizioni italiane. Schermate intere quindi sulla storia dell'ospedale Brotzu e sull'offerta assistenziale per i pazienti che decidessero di ricoverarsi in via Peretti. Ma nessuna agevolazione pratica: impossibile prenotare una visita o pagarla online, nessuna news, concorsi e selezione tutti scaduti. I RISULTATI cambiano di poco se a collegarsi su internet è un imprenditore. Appena più che inesistente il sito dell'agenzia di promozione lavoro e impresa, Insar: ci sono solo gli indirizzi. Debole anche la pagina del Centro servizi promozionali alle imprese (un esempio: i corsi di formazione e promozione sono fermi al primo semestre 2005) e della Camera di commercio: tante informazioni ma non è data la possibilità di pagare la quota online (ci sono solo gli estremi dei bollettini), la sezione “la giunta approva” è ferma al secondo semestre del 2004 e anche quella sugli appalti e gli incarichi professionali non va oltre il 2003. Di buono c'è che moduli e documenti sono scaricabili, ma devono sempre essere consegnati a mano. Alti e bassi anche per quanto riguarda l'Europa: i siti sono aggiornati ma l'Europe direct è quasi introvabile dentro il sito della provincia, mentre l'Euro info-centre appare macchinoso, confusionario. Nel maelstrom della rete, spicca la nuova schermata dell'università, che dà la possibilità di iscriversi agli esami da casa, verificare se il libro che serve è in biblioteca, consultare se si è a posto con le tasse. E anche quello della polizia di Stato. Per fare denunce sul web.
Carla Frogheri
 
Pagina 25 – Grande Cagliari
I dati
Qui la multa non si paga
Il sito del Comune passa il test: collegandosi infatti è possibile aggiornarsi sui lavori in corso per le strade cittadine, monitorare i prezzi, attivare il servizio di informazioni via sms, verificare se la propria auto è stata presa da carro attrezzi. Anche qui però non viene data la possibilità di pagare una multa. Arrivare in aeroporto Di buono sulla pagina web della Sogaer c'è l'infovoli molto aggiornato, utilissimo in caso di scioperi. Risultano carenti invece le informazioni su come arrivare in aeroporto. Nessuna informazione sulla homepage neppure su dove noleggiare un'auto. E anche la parte dedicata allo shopping pre-volo è molto risicata.
 

 
16 - Il Nord Sardegna
Pagina 25 – Sassari
Nuovo polo scientifico inaugurato il laboratorio
Università. La facoltà di Farmacia sarà trasferita in via Vienna
Inaugurato il primo blocco della nuova sede della facoltà di Farmacia. Dopo trent'anni di progetti, studi e ricerca di fondi, inizia a prendere forma il polo scientifico nell'oliveto di via Vienna, con un laboratorio didattico nuovo di zecca.Una spesa di tre milioni e mezzo di euro per duemila metri quadrati, distribuiti su tre piani, divisi in otto diversi ambienti. Il primo lotto di un progetto - che prevede un ulteriore edificio per ospitare l'intero dipartimento di scienze farmacologiche - è pronto all'uso. «La lode va soprattutto alla ditta Andreoni di Cagliari per la puntualità - ha voluto sottolineare il rettore, Alessandro Maida - è uno dei pochi casi in cui l'Ateneo non ha dovuto aprire un contenzioso». Così che il 3 marzo, all'inizio del secondo semestre di attività, i 47 docenti e gli 882 studenti potranno prendere posto e toccare con mano la tanto attesa struttura. L'arcivescovo Paolo Atzei, alla presenza del primo cittadino Gianfranco Ganau, del prefetto Salvatore Gullotta, del questore Vincenzo Carrozza e dell'assessore provinciale alla cultura Sergio Mundula, ha benedetto il nuovo edificio. Concepito secondo il progetto dell'architetto Piersimine Simonetti e attrezzato dallo studio Labozeta, il laboratorio mostra facciate ricoperte di marmo di Orosei e impianti e arredi studiati per ridurre al minimo lo spreco di energia e lo sfruttamento dell'ambiente. La pianificazione, già dal 1976, prevedeva di inserire il nuovo blocco tra gli olivi. L'obiettivo finale è quello di liberare gli immobili di via Muroni per renderli disponibili alla facoltà di economia che attualmente svolge attività di formazione e ricerca nelle diverse sedi dell'università che si rendono libere all'occorrenza.
 
17 - Il Nord Sardegna
Pagina 31 – Gallura
La Regione taglia i contributi alle Università della Gallura
Istruzione. L'assessore Elena Burrai invierà una nota di protesta a Soru
Pochi i contributi per mantenere in piedi la Facoltà gemmata di Farmacia di Tempio
L'allarme era scattato già alcuni giorni fa, quando erano state rese note le cifre messe a disposizione dalla Finanziaria regionale per l'istruzione universitaria in Gallura. Solo pochi spiccioli per le sedi di Economia del Turismo di Olbia e per la Gemmata di Farmacia di Tempio, al cospetto di finanziamenti ben più cospicui per il resto della Sardegna. E nemmeno la richiesta di un emendamento, presentata dal consigliere regionale Udc Andrea Biancareddu, ha modificato la situazione: i soldi restano quelli che sono, cioè pochi. IERI IL TEMA è rimbalzato nell'aula del Consiglio provinciale, prima che l'assemblea si addentrasse nel delicato dibattito sul capoluogo. A porre il problema alla presidente Murrighile e all'assessore Burrai, una Udc Gigi Pintus. «I pochi spiccioli a disposizione mettono in dubbio la permanenza della facoltà a Tempio - ha rilevato Pintus - tanto che molti studenti hanno rinunciato a pagare la seconda rata dell'iscrizione e non intendono rinnovare l'iscrizione ». Pintus ha aggiunto, al quadro già fosco, la bocciatura dell'emendamento presentato da Biancareddu, il che equivale ad una chiusura netta da parte della Regione. Per spiegare la situazione, bastano i numeri: Tempio ha avuto 86 mila euro e Olbia (che ha all'incirca 400 iscritti) 129 mila, a fronte dei 450 mila euro concessi ad Alghero e al Sulcis, per non parlare dei 3 milioni di euro destinati a Nuoro. L'assessore Elena Burrai invierà presto una nota contenente una richiesta di spiegazioni al presidente Soru e all'assessore Elisabetta Pilia. «Ma non dimentichiamo - ha osservato al Burrai - che la finanziaria prevede comunque misure molto importanti per l'istruzione in Gallura»

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