Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
01 February 2006
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 2 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna

 
 

1 - L’unione Sarda
Pagina 22 – Carbonia
Cultura Università: la città aderisce all’Ausi
Università e Carbonia sono un binomio sempre più concreto. Un ulteriore passo per l’incremento dei servizi resi dagli Atenei in città è stato compiuto dalla Giunta con la decisione di aderire all’Ausi, l’Associazione universitaria Sulcis Iglesiente. Far parte di questo ente permetterà di usufruire delle possibilità offerte dal mondo dell’alta formazione. Carbonia vive già un esempio, cioè il master di secondo livello in architettura, già iniziato, e il protocollo d’intesa con la facoltà di Ingegneria di Cagliari per la creazione di un polo di ricerca. «La strada è questa e siamo intenzionati a percorrerla sino in fondo ? spiega l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione Efisio Piras ? non è utopistico ritenere che prima o poi Carbonia possa ospitare una facoltà universitaria vera e propria». L’adesione all’Ausi costerà 15 mila euro l’anno. Un sicuro investimento in cultura.
(a. s.)
 



2 - La Nuova Sardegna
Pagina 10 – Olbia
Incontro a Cagliari. Nasce l’ipotesi di gestione affidata ai Comuni
Pintus-Soru, mezza intesa sul Limbara
TEMPIO. L’incontro non doveva durare di più della solita manciata di minuti. Si è invece protratto per quasi due ore, concludendosi con un arrivederci sulle cose da fare per Tempio e l’Alta Gallura. L’incontro è quello tra gli amministratori comunali tempiesi e il governatore Soru.
«Un incontro chiesto oltre due mesi fa e tenutosi finalmente venerdì scorso a Cagliari - riferisce il sindaco Antonello Pintus -. La diffidenza iniziale si è dileguata man mano che il presidente si è reso conto che eravamo andati da lui per rappresentare Tempio e per cercare di fare gli interessi, non personali né di parte, ma della città. E chiedere collaborazione per risolverne i problemi. Il governatore aveva avuto uno sorta di choc allorché si era sentito dire che Tempio, in questi ultimi tempi, è andata subendo una serie di scippi: la Stazione sperimentale del Sughero, quindi il Consorzio industriale ed ultimamente il taglio dei fondi per l’Università. Si è però sciolto al riso quando abbiamo dichiarato che, pur di risollevare le sorti della città, avevamo accettato un nuovo carcere. Intanto insistevamo su fatto che Tempio debba avere le sue occasioni di crescita».
A questo punto dell’incontro il governatore, dopo aver più o meno congelato ogni illusione sull’ottenimento di ulteriori finanziamento per la sede gemmata dell’università, ha preso lui l’iniziativa chiedendo agli amministratori tempiesi su quali risorse poteva basarsi lo sviluppo della loro città e del loro territorio. Ed eccole, le risorse tante volte evocate: la montagna del Limbara, le acque di Rinagghju, il centro storico e l’archeologia, cantina sociale «Gallura» e i suoi grandi vini, il mattatoio che può fornire carni confezionate alla grande distribuzione.
«Come ha sentito Limbara e Rinagghju - riferisce il sindaco - le antenne del presidente si sono come drizzate. Si è fatto portare un malloppo d’incartamenti riguardanti i progetti di sviluppo concepiti per il Supramonte annunciando che quello poteva esser il caso che poteva valere anche per il nostro territorio. A proposito della ricettività intorno a Rinagghju ha quindi chiesto se ci fossero degli edifici da ristrutturare. Ci ha quindi proposto di unirci con gli altri comuni del circondario per concordare un piano d’interventi unitario da presentare alla Regione e che questa avrebbe volentieri preso in considerazione».
Adesso, l’obbiettivo del sindaco di Tempio - che non rinuncerà alla battaglia per la difesa dei fondi per l’università - è quello di contattare i sindaci degli altri Comuni del Limbara per prospettare loro l’ipotesi di lavoro avanzata da Soru.
Un passaggio molto importante per capire se, finalmente, la gestione della montagna potrà partire, con il consenso e la guida delle amministrazioni comunali.
Tonio Biosa

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