Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 January 2006
Rassegna a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna

 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 17 – Cagliari
Scienze. Il numero chiuso per le lauree triennali passa da 500 a 120 allievi
Biologia, restrizioni drastiche per le iscrizioni
Biologia per pochi. Lo ha deciso il consiglio di facoltà di Scienze che ha approvato una proposta avanzata dal consiglio di classe di Biologia: riduzione drastica dei posti a disposizione degli studenti. La rivoluzione, che dovrà passare al vaglio del Senato accademico, ha di fatto dimezzato le possibilità per il prossimo anno per i futuri biologi: i posti disponibili nelle lauree triennali sono passati da 500 a 120, mentre quelli delle specialistiche da 120 a 66. Immediata la protesta dei rappresentanti degli studenti dopo il voto favorevole del consiglio di facoltà di Scienze: «Non siamo stati coinvolti ? commenta Manuel Floris, di Università per gli studenti - e così ci troviamo con minori opportunità per chi vorrà iscriversi nei corsi di Biologia». Il preside Roberto Crnjar spiega la presa di posizione dei docenti: «Ci sono molti problemi per i pochi strumenti didattici a disposizione. E poi, inutile nasconderlo, la mancata nascita della facoltà di Biologia ha fatto perdere molte motivazioni». Insomma una presa di posizione di protesta nei confronti del rettore e degli organismi accademici che hanno rinviato il progetto di istituzione della facoltà di Biologia. La proposta era già stata portata due volte in consiglio: la prima, a novembre, non era passata, la seconda, a dicembre, non era stata votata per mancato numero legale. Poi il voto di venerdì sera. «Si poteva anche ipotizzare una riduzione del numero chiuso nelle lauree triennali ? spiega Floris - ma non di queste dimensioni. Vogliamo anche noi una didattica di qualità: ma riducendo di un quarto i posti disponibili s’impedisce a molti studenti di intraprendere la strada per diventare biologi. Sulle specialistiche invece siamo completamente contrari. Chiediamo di ridiscutere la delibera». Se quest’anno le iscrizioni alle triennali sono state inferiori ai posti disponibili (circa 450 sui 500 posti per Biologia sperimentale e Bioecologia), l’anno prossimo il rischio è che rimarranno esclusi in 300. «Formare un biologo - ricorda il preside di Scienze - è molto più costoso di preparare un matematico o un avvocato. Si devono avere gli strumenti adatti. I docenti hanno fatto sacrifici, con tante classi seguite a rotazione nei laboratori, effettuando turni. Ora non sono più disponibili. Anche per la demotivazione dopo la mancata nascita della facoltà». Una forma di protesta che non mancherà di suscitare polemiche nelle alte sfere dell’ateneo.
Matteo Vercelli
 
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 19 – Cagliari
Il corso inizia il 25 febbraio
A lezioni di crimine per capire meglio i segreti del mestiere
Partirà il 25 febbraio il corso "Scienze psicologiche e forensi applicate all’investigazione", con l’obiettivo di fornire strumenti generali e nozioni base per conseguire una conoscenza approfondita di alcune dinamiche psico comportamentali, destinato a diplomati, laureandi e laureati, ma anche operatori socio-sanitari o della sicurezza.
IL CORSO Presentato ieri mattina da Massimo Lattanzi, presidente dell’Aipc, associazione italiana di psicologia e criminologia, e patrocinato dalla Regione, giunge in Sardegna per la prima volta. Lezioni di tre ore, complete e concentrate in cinque giornate, un sabato al mese, mattina e sera, per dieci argomenti, esposti da esperti del settore, che coniugano i saperi delle scienze psicologiche, giuridiche e di recenti ricerche e strumenti applicabili nelle varie fasi del procedimento penale.
LE LEZIONI Si inizia la mattina del 25 febbraio, con Elementi di diritto e procedura penale, a cura dell’avvocato Francesco Viola, del Foro di Cagliari. Di sera, Medicina legale, con Giampiero Cortis, dell’istituto di Medicina legale di Cagliari. Il 25 marzo si tratterà Psicologia generale e della comunicazione e Psichiatria e Psicopatologia forense, illustrata da Federica Pinna, della clinica psichiatrica di Cagliari. Si prosegue sabato 15 marzo, con Sociologia giuridica, esposta da Isabella Luconi, dei servizi sociali di Assemini, e Psicosseuologia giuridica ed esecuzione penale, seguita da Valeria Lisini, dell’Aipc, insieme a Pierluigi Farci, direttore del carcere di Oristano. Penultimo appuntamento il 20 maggio, per parlare di Esame ed analisi della scena del crimine, con Oreste Barella, capo della squadra mobile della Questura di Cagliari. Nello stesso giorno anche Psicologia giuridica e vittimologia, con Anna Baldry, della II università di Napoli. Si conclude il 17 giugno: Psicologia del disagio e Psicologia della sicurezza e counseling forense, entrambi a cura di Massimo Lattanzi.
ATTESTATO Al termine verrà rilasciato un attestato, valido per conseguire crediti formativi universitari e utile per partecipare a concorsi di lavoro. Per conseguirlo è obbligatorio produrre e discutere un elaborato finale. Il coordinamento didattico e affidato alla dottoressa Valeria Lisini: 340.4724.861. Online: www.criminalmente.it. Posti limitati. (st.co.)
 
 
 
3 – L’Unione Sarda
Pagina 41 – Nuoro
Università. Critico il consigliere regionale della Margherita Cucca
«Finanziaria avara con il Nuorese»
Il consigliere regionale della Margherita Giuseppe Luigi Cucca contesta la legge finanziaria. Esprime molte critiche soprattutto sull’esiguità dei fondi destinati all’università nuorese. «In commissione ho votato a favore solo e esclusivamente per spirito di coalizione ? sostiene in una nota ?, ma questa legge finanziaria nella parte riguardante la cultura, lo sport e lo spettacolo non mi piace». Cucca spiega così il suo dissenso: «Al di là delle dichiarazioni di principio, questa legge penalizza fortemente tutto il centro Sardegna che, ancora una volta, è stritolato dall’asse Cagliari-Sassari». Secondo il consigliere della Margherita le risorse assegnate consentono solo la sopravvivenza di questi territori che invece ? dice ? «necessitano di risorse nuove e ingenti per l’attuazione di quel progetto di sviluppo contenuto nel programma della coalizione e condiviso da tutte le forze politiche che di essa fanno parte. Solo per fare un esempio ? prosegue Cucca ? basta ricordare che le risorse stanziate per l’ateneo nuorese sono talmente modeste che questa rischia di essere relegata al rango di Università diffusa, decisamente molto lontana dunque dall’essere terzo polo universitario sardo». Il consigliere della Margherita conclude con una raccomandazione. «È necessaria ? dice ? una maggiore attenzione nei confronti della provincia di Nuoro le cui potenzialità enormi, in caso contrario, corrono il rischio di andare irrimediabilmente disperse».

 
 
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 – Olbia
IL CORSO
Risonanza magnetica, specialisti a confronto
OLBIA. Le ultime novità sulla risonanza magnetica saranno al centro di un corso di aggiornamento che si svolgerà il 26 gennaio nella sala congressi dell’Expo’. Sessanta specialisti di radiologia di tutta la Sardegna (che potranno ottenere ben 8 crediti formativi in una sola giornata) ascolteranno i massimi esperti italiani e si confronteranno insieme con una quarantina di specializzandi che arrivano da Sassari e Cagliari. L’iniziativa è organizzata dalla radiologia dell’ospedale di Olbia, guidata dal primario Vincenzo Bifulco, in collaborazione con l’Istituto di scienze radiologiche dell’Università di Sassari, dall’Istituto di radiologia dell’Università di Cagliari e dalla sezione di studio della Sirm (Società italiana di radiologia medica). Il titolo del corso di aggiornamento è “Angio Rm”: si tratta di una tecnica speciale della risonanza magnetica che permette di studiare i vari distretti vascolari e le relative patologie.
 I lavori si apriranno alle 8,30 del mattino e si concluderanno alle 19. Ecco i docenti: Alessandro Carriero (Novara), Stefano Colagrande (Firenze), Francesco De Cobelli (Milano), Ernesto di Cesare (L’Aquila), Francesco Nemore (Andria), Alfonso Ragozzino (Napoli), Tommaso Scarabino (Andria), Armando Tartaro (Chieti) e Angelo Vanzulli (Milano).
 
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 37 - Cultura e Spettacoli
E’ morto Giorgio Tecce, uno scienziato che stava in trincea
Già rettore della «Sapienza», impegnato nella difesa della cultura e della ricerca scientifica
Con Giorgio Tecce scompare uno dei protagonisti della ricerca italiana. Biologo molecolare di formazione, Tecce ha avuto un ruolo di primo piano nella politica della ricerca in Italia, sia come rettore dell’università di Roma La Sapienza, la più affollata d’Europa, sia nelle battaglie spesso combattute in difesa della ricerca e a favore della comunicazione della scienza. Napoletano di nascita e romano d’adozione, Tecce è morto ieri mattina a Roma, nella sua abitazione, all’età di 83 anni, compiuti nel novembre scorso.
 Per dodici anni preside della facoltà di Scienze della Sapienza, Tecce è stato eletto per la prima volta rettore nel luglio 1988 e da allora ha avuto questa carica per nove anni consecutivi, fino al 1997. Tanto che per gli studenti era diventato ormai «Re Giorgio». Sono stati anni intensi, nei quali Tecce si è trovato ad affrontare eventi cruciali per l’università come per tutto il Paese, come la protesta della Pantera e l’omicidio di Marta Russo.
 Altrettanto intenso l’interesse di Tecce ai problemi della comunicazione fra scienza e società. Faceva infatti parte del comitato scientifico di Sapere, la rivista divulgativa più antica d’Italia, ed era anche membro del comitato scientifico dell’Istituto per lo studio dell’innovazione dei mass media, l’istituto che si occupa delle nuove tecnologie della comunicazione. Sensibile agli aspetti più innovativi della ricerca, Tecce ha presieduto la Società italiana di biotecnologie, schierandosi a fianco dell’allora ministro della Sanità Umberto Veronesi contro gli attacchi agli ogm. Attacchi che Tecce considerava «un ostacolo al progresso della scienza», denunciando «il disinteresse delle strutture private e pubbliche che erano state promotrici di ricerche in questo settore, che resta penalizzato anche attualmente dalle istituzioni scientifiche». E con amarezza Tecce osservava: «ancora una volta l’ Italia, che avrebbe potuto essere leader in un settore, non riesce a imporsi per la miopia e per lo sfruttamento politico di problemi complessi ma risolubili».
 

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