Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
12 August 2020

L'Unione Sarda



 

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 12 agosto 2020 / PRIMA PAGINA

IN SARDEGNA UN'IMPENNATA DI CONTAGI
Ieri 20 positivi: massimo allarme a Carloforte, casi anche a Sant’Antioco e in Gallura

Un salto indietro di mesi: ieri si sono registrati 20 nuovi casi di positività al Covid, 12 nel Sud Sardegna, in buona parte collegati a Carloforte, 8 nella provincia di Sassari: di questi, 2 sono ad Arzachena, a bordo di una barca a Cala di Volpe, in isolamento con tutto l'equipaggio. Intanto nel Sulcis riparte l'emergenza migranti: ieri il mare ha restituito un corpo e ci sono stati altri 54 arrivi. ALLE PAGINE 2, 3, 4, 5



 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 12 agosto 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 2

L’infettivologo Sotgiu
«ADESSO SERVE MAGGIORE RIGORE»

«La nostra preoccupazione maggiore è legata ai controlli, nelle discoteche e in tutti i luoghi dove ci sono assembramenti. Purtroppo vediamo che le disposizioni sono sistematicamente disattese, la mancanza di percezione del rischio fa paura, e i contagi crescono», spiega Giovanni Sotgiu, infettivologo e docente di Statistica medica all'Università di Sassari, componente del Comitato tecnico-scientifico regionale. «Considero fondamentale il fattore economico, far lavorare locali e club, ma qui si è passati da un eccesso di restrizioni a un lassismo totale, e allora diventa difficile autorizzare situazioni potenzialmente esplosive. A Carloforte la situazione è sfuggita di mano proprio per la mancanza di controlli e di rispetto delle regole. E così stiamo vedendo in Spagna, in Francia, in Grecia, in Croazia, dove c'è stata un'impennata di contagi, sempre coincidente con certi comportamenti. Sappiamo per certo che i luoghi di grande aggregazione sono quelli dove il virus si diffonde».

Prosegue il professore: «Noi guardiamo alla situazione in tutto il mondo, negli Stati Uniti, negli Stati del sud e più caldi, California, Florida, Texas, Arizona, c'è stato un nuovo picco, e noi stiamo seguendo lo stesso percorso».

Ora «vogliamo scongiurare l'ipotesi di dover decidere un altro lockdown, dunque a maggior ragione serve un alto senso di responsabilità sociale da parte di tutti, e ci aspettiamo che i sindaci organizzino vigili e forze di polizia locali per aumentare controlli e sanzioni, e che anche i prefetti mettano in campo un'attività capillare di controlli. A queste condizioni i locali potrebbero lavorare, con la pianificazione del numero degli ingressi e all'interno un monitoraggio continuo». (cr. co.)








 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 12 agosto 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 4

Covid-19. Nel mondo superati i venti milioni di casi. Contagi in rialzo in Italia

PUTIN CHOC: ABBIAMO IL VACCINO
Il presidente russo: “Testato su mia figlia”. I dubbi dell’Oms

Vladimir Putin ha annunciato al mondo che la Russia è arrivata prima nella corsa al vaccino e ha tirato in ballo persino una delle sue figlie sostenendo che «ha preso parte ai test e sta bene». Insomma, è sicuro e funziona. La mossa di Putin suscita però tanti dubbi perché la sperimentazione del vaccino Sputnik V è avvenuta a tempo di record. «Il punto - afferma il ministro della Sanità americano Alex Azar - è avere un vaccino sicuro per gli americani e per il mondo, non essere i primi».

LA SPERIMENTAZIONE

Il presidente Putin ha dichiarato che anche a una delle sue figlie è stato somministrato il vaccino sperimentale russo contro il Covid-19 e sta bene. «Dopo la prima dose - ha dichiarato - ha avuto la febbre a 38, che il giorno dopo è scesa poco sopra i 37 gradi. Poi, dopo la seconda dose, ha avuto di nuovo una leggera febbre, poi tutto era a posto, si sente bene e ha un alto numero di anticorpi». La terza fase di test è appena cominciata. Tanto che anche in Russia c'è chi ha chiesto di andare più piano. La testata indipendente Meduza ha riportato che l'Associazione delle Organizzazioni di Sperimentazione Clinica ha chiesto al ministero della Salute russo di rinviare la registrazione del vaccino elaborato dal Centro federale di ricerca per l'epidemiologia e la microbiologia Gamaleya (uno dei 26 ufficialmente depositati all'Oms) poiché era stato testato «a malapena su un centinaio di persone». Inoltre la formula si basa su un vaccino Mers che è ancora in fase di sperimentazione. Il vaccino russo, ha detto il portavoce dell'Oms Tarik Jasarevic, dovrà essere sottoposto a «rigorosi esami e valutazioni» prima di ottenere l'approvazione.

L'IMPENNATA DEI CONTAGI

Passa dalla Grecia e dalla Francia la nuova prima linea del coronavirus in Europa e non accenna ad allentare la morsa nel resto del mondo oltrepassando i 20 milioni di casi totali. È di nuovo allarme anche in quei Paesi, come la Nuova Zelanda, costretti a ripristinare il lockdown, sia pure parziale. In Grecia è arrivata la seconda ondata della pandemia; male anche la Francia dove il premier Jean Castex ha prorogato al 30 ottobre il divieto di eventi con oltre 5mila persone. Paura in Romania, Finlandia, Inghilterra. Israele supera per contagi la Cina.

IL BOLLETTINO NAZIONALE

Salgono i contagi anche in Italia: sono 412 i nuovi casi registrati in un giorno, secondo i dati del ministero della Salute, mentre lunedì erano stati 259. Solo 2 le regioni senza nuovi casi - Valle d'Aosta e Molise - mentre i maggiori incrementi si registrano in Sicilia (+89), Lombardia (+68) e Veneto (+65).







 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 12 agosto 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 4

L’allerta. La lettera dell’Aou di Sassari ai dipendenti
«NO AI VIAGGI NEI PAESI A RISCHIO»

Una lettera inviata a tutti i dipendenti con la richiesta di evitare i viaggi all'estero. È l'iniziativa dell'azienda ospedaliero universitaria di Sassari che - mentre in tutta Italia si registrano focolai dovuti a rientri dalle vacanze da Malta, Grecia, Spagna e Croazia o, comunque, da Paesi a rischio - vuole mantenere alto il livello di guardia per prevenire la possibile diffusione del Sars Cov-2 all'interno delle proprie strutture sanitarie. Questo, mentre il comitato tecnico scientifico nazionale sta mettendo a punto un piano per i test rapidi in aeroporto per chi rientra da questi Paesi e diverse regioni prevedono il tampone o la quarantena.

DISTANZA E MASCHERINE

Nella lettera l'Azienda fa presente che se questi viaggi «fossero necessari, si invita a prendere visione e a rispettare scrupolosamente le raccomandazioni delle autorità sanitarie relative agli spostamenti nelle nazioni visitate. Sarebbe in ogni caso opportuno evitare la frequentazione dei luoghi affollati e prevedere un uso costante delle mascherine. È importante non abbassare la guardia in nessun caso bisogna continuare a mantenere le precauzioni usate sino a oggi, con il distanziamento sociale e l'utilizzo delle mascherine. Il nostro ospedale, dopo l'episodio di marzo, è stato capace di reagire e, anche in considerazione dell'indagine epidemiologica avviata, ha dimostrato che la prevalenza dei positivi tra gli operatori sanitari sassaresi si è attestata a una percentuale più bassa rispetto a quella registrata a livello nazionale».

LO SCREENING

«Vogliamo continuare a dare fiducia ai cittadini e garantire sicurezza ai nostri operatori e a tutti gli utenti che si rivolgono alle nostre strutture». Intanto l'azienda prosegue in maniera costante i tamponi e i test sierologici su tutti gli operatori. Infine, nella lettera inviata ai dipendenti si fa presente che «sarà cura del dipendente che avesse viaggiato fuori del territorio nazionale inviare, prima del rientro in servizio, una email alla direzione della struttura di appartenenza e alla sorveglianza sanitaria». Dovranno essere indicati i propri dati, la data di partenza e di rientro, la città e lo Stato visitati, il periodo di permanenza e l'eventuale sintomatologia compatibile con infezione da Sars Cov-2.







 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 12 agosto 2020 / CAGLIARI - Pagina 18

L’inchiesta. Gran parte delle aree e degli edifici è stata ottenuta in uso gratuito dal Demanio

L'UNIVERSITÀ TRA LOCALI VUOTI, VILLE E PALAZZI
Nella lunga lista degli immobili c’è anche la clinica Macciotta

Tre livelli in una zona di pregio della città, a un passo dallo stadio Amsicora e a pochi minuti dal centro. Villa Melis, un condominio, si trova al civico 182 di viale Diaz. Negli anni '80 i proprietari ne donarono una parte all'Università, allora semplice affittuaria. Nel tempo l'ala sinistra del caseggiato (per chi la osserva dalla strada) ha ospitato i laboratori del dipartimento di Tossicologia e i laboratori e l'ambulatorio di neuroscienze. Quattro decenni dopo quelle stanze sono inutilizzate: diversi tentativi di vendita si sono rivelati infruttuosi, il valore della palazzina è elevato (superiore al milione di euro) e il periodo non è dei migliori per la cessione.

SCATOLE VUOTE

È uno dei due beni in uso all'ateneo cagliaritano, o di sua proprietà, al momento ridotti allo stato di scatole vuote. L'altro, tra i più conosciuti, è il complesso che sorge tra le vie Ospedale e Porcell: l'ex clinica Macciotta, i cui reparti erano stati trasferiti al policlinico universitario di Monserrato a partire dal giugno 2013 (per ultime erano state spostate al microcitemico la clinica pediatrica e quella di neuropsichiatria infantile). Dichiarato inagibile quello stesso anno, ancora oggi è un edificio vasto e imponente abitato da fantasmi e in attesa di un'approfondita ristrutturazione. L'intenzione è trasferire lì il dipartimento di matematica e informatica attualmente ospitato nel palazzo delle Scienze lì accanto.

I BENI IMMOBILI

Il patrimonio immobiliare dell'Università nel capoluogo è meno ampio di quanto si possa pensare. La parte più importante si trova a Monserrato: il policlinico e la cittadella con i dipartimenti, le aule, i laboratori, il museo sardo di antropologia ed etnografia e il museo di fisica. Sono più numerosi i locali che ha ottenuto in uso gratuito dall'agenzia del demanio. In alcuni casi i due enti si dividono la titolarità di aree e complessi. È quanto accade per sa Duchessa, sede del Cus, oltre 100mila metri quadrati sui quali insistono impianti sportivi, la casa dello studente, la mensa, uffici, foresterie, segretariato. La parte di via Trentino e il corpo centrale originario sono del demanio, quella più recente è dell'Università. La coabitazione si ripete in vari locali dell'ospedale San Giovanni di Dio; nel polo della facoltà di ingegneria e architettura tra via Is Maglias e via Marengo, 40mila metri quadrati dove sorgono la biblioteca, il dipartimento e il padiglione di Ingegneria (tutti dell'Università), la presidenza e innumerevoli altri uffici (del Demanio); in via Università col rettorato (al civico 40 c'è lo splendido palazzo Belgrano, di proprietà demaniale) e il seminario tridentino (civico 32, ci sono la grandiosa biblioteca universitaria e una collezione d'arte); nei laboratori e nelle stanze della clinica Macciotta (l'edificio che dà su via Ospedale è dell'Università, quello di via Porcell è del demanio).

FACOLTÀ E MUSEO

Resta il palazzo del '700 Cugia/Nieddu tra via Santa Croce e via Corte d'Appello, dove ha sede il dipartimento di architettura. L'ala settentrionale è dell'Università, che ha in progetto di realizzarvi il museo artistico dell'ateneo, un centro d'arte con tutte le sue opere, dalle parole cucite di Maria Lai alle pietre sonanti di Sciola, e una sala per le mostre e i laboratori utili agli studenti. Gli altri edifici, nei quali centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze nel corso dei decenni hanno studiato e dato esami, sono del Demanio: il dipartimento di Scienze della vita e dell'ambiente e il museo di zoologia sotto il ponte Vittorio; la facoltà di studi umanistici in via Is Mirrionis (l'ex magistero e lettere); la facoltà di studi umanistici in via San Giorgio, proprio dietro la clinica Macciotta; il palazzo delle scienze in via Ospedale, dove si trova il dipartimento di matematica e informatica.

Andrea Manunza (2 - continua)







 

6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 12 agosto 2020 / CAGLIARI - Pagina 18

Castello
IL GIOIELLO È LA CITTADELLA DEI MUSEI

La cittadella dei musei, il polo museale del capoluogo, meta di migliaia di visitatori ogni anno, è del demanio, mentre l'ateneo possiede un edificio a Poggio dei Pini, territorio comunale di Capoterra: l'osservatorio astronomico, 1.632 metri quadrati in stato di completo abbandono dal febbraio del 2013. Un'area frequentata solo da vandali e teppisti che hanno provocato danni agli ingressi e agli arredi. Si ipotizzava di riutilizzare quei locali per scopi sociali, ma al momento è tutto fermo.

Ma il complesso probabilmente più conosciuto dell'Università cagliaritana è quello che sorge ai lati di viale Sant'Ignazio, a ridosso dell'Anfiteatro romano. Qui si trovano le facoltà di giurisprudenza, di scienze politiche e di economia e, al termine della lunga discesa che comincia dal belvedere di Buoncammino, anche il gigantesco orto botanico. Lungo la parte destra sorgono gli edifici che ospitano l'ex albergo del povero (dove si trova la biblioteca degli studi economici), di proprietà dell'ateneo, l'istituto dei sordomuti e dell'infanzia abbandonata (nelle mani del Demanio) e l'istituto dei ciechi (che invece è della Regione). Caseggiati e locali che coprono circa 7mila metri quadrati e che hanno ospitato intere generazioni di studenti. Sulla parte sinistra ci sono invece la facoltà di giurisprudenza (un caseggiato che al primo piano ospita anche parte della facoltà di economia), il dipartimento di scienze della vita e dell'ambiente e l'orto botanico. Un'area che contiene aule e stanze per attività didattica e terreni per quasi 130mila metri quadrati, tutti di proprietà del demanio ma in uso gratuito all'Università.

An. M.







 

7 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 12 agosto 2020 / AGENDA - Pagina 19

Università. I dettagli sul sito web

ISCRIZIONI IN CORSO SINO AL 26 AGOSTO

C'è tempo fino al 26 agosto (entro le ore 13) per presentare la domanda di iscrizione per il nuovo anno accademico a uno dei corsi di laurea triennale attivati nelle sei facoltà dell'Università. L'iscrizione comporta la partecipazione alle prove di verifica della preparazione iniziale, le cui date sono indicate nel Manifesto degli studi, scaricabile dal sito dell'Ateneo, insieme alle altre modalità pratiche di iscrizione, il numero di posti disponibili in ciascun corso (qualora a numero programmato), e molte altre informazioni (numeri di telefono, email e uffici cui rivolgersi). Altre notizie sono disponibili sui profili ufficiali dell'Ateneo su facebook (UNICA - Università degli Studi di Cagliari) e twitter (è attiva anche la pagina Instagram). Per i corsi di laurea magistrale il termine scade quattro giorni prima della prova.

L'ITER

Il termine è invece già scaduto per i corsi in Medicina, Odontoiatria e Scienze dell'architettura. La domanda deve essere presentata esclusivamente online collegandosi al sito www.unica.it. Per maggiori informazioni si possono consultare via mail i tutor di orientamento, disponibili per ogni facoltà, i cui recapiti possono essere trovati sul sito di UniCa. Gli studenti possono esercitarsi, in attesa delle prove, per verificare il loro livello di preparazione iniziale, collegandosi all'apposita sezione del sito di Ateneo in cui sono pubblicati i test somministrati dalle singole facoltà negli anni accademici precedenti. Tale raccolta è a disposizione degli studenti alla pagina http://people.unica.it/orientamento/test-ingresso/. Dal sito www.unica.it si può, inoltre, accedere alle pagine web di ogni facoltà.

 

 

 

 

 

La Nuova Sardegna

 

 

 

 


8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 12 agosto 2020
L’invito dell’Aou ai dipendenti
«CERCATE DI EVITARE I VIAGGI ALL'ESTERO»
L'Azienda ospedaliera: prevenire la diffusione nelle nostre strutture

SASSARI «Evitate i viaggi all'estero»: l'Azienda ospedaliero universitaria di Sassari manda un invito chiaro ai propri dipendenti, pregandoli di mantenere alto il livello di guardia «per prevenire la possibile diffusione del Sars Cov-2 all'interno delle proprie strutture sanitarie. La direzione aziendale ha inviato una lettera a tutti i dipendenti: «Alla base c'è la preoccupazione, legittima, per gli ultimi focolai registrati in Italia e dovuti a rientri dalle vacanze da Malta, Grecia, Spagna e Croazia o, comunque, da Paesi a rischio».
Nella lettera l'Azienda fa presente che se questi viaggi «fossero necessari, si invita a prendere visione e a rispettare scrupolosamente le raccomandazioni delle Autorità Sanitarie relative agli spostamenti nelle nazioni visitate. Sarebbe in ogni caso opportuno evitare la frequentazione dei luoghi affollati e prevedere un uso costante delle mascherine chirurgiche». «È importante non abbassare la guardia in nessun caso - affermano i vertici aziendali - bisogna continuare a mantenere le precauzioni usate sino a oggi, con il distanziamento sociale e l'utilizzo delle mascherine».
L'ospedale, dopo le difficoltà di marzo, è stato capace di reagire. «L'indagine epidemiologica avviata, ha dimostrato che la prevalenza dei positivi tra gli operatori sanitari sassaresi si è attestata a una percentuale più bassa rispetto a quella registrata a livello nazionale».
«Attualmente - fa sapere la struttura di Sorveglianza sanitaria -, per la seconda volta, sono stati sottoposti a test tutti i dipendenti e le attività di prevenzioni continuano ad andare avanti».






9 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 12 agosto 2020 / SARDEGNA - Pagina 6
RAPPORTO CENSIS
Utilizzo delle tecnologie, la città metropolitana è ottava tra le province italiane
ISOLA BOCCIATA NEL DIGITALE. SI SALVA SOLO CAGLIARI
Sassari e Oristano si piazzano oltre il 60° posto, peggio Nuoro e Sud Sardegna

SASSARI Sviluppo digitale ed economico sono strettamente correlati e non può essere un caso se il Sud dell'Italia (e l'isola non fa eccezione), decisamente indietro sotto il profilo della produttività, è anche l'area che, salvo qualche eccezione (tra cui la città metropolitana di Cagliari), appare decisamente indietro nella diffusione di internet veloce rispetto al Nord e parte del Centro. Lo si evince dai dati forniti dal primo rapporto Censis sullo stato della trasformazione digitale in Italia, anticipato ieri da Repubblica e commissionato da Operazione Risorgimento Digitale, iniziativa che si è posta l'obiettivo di ridurre il gap esistente tra le aree del paese , ma anche all'interno delle stesse regioni e addirittura delle province. Ma è bene ricordare che più in generale l'Italia intera è indietro in questo campo rispetto all'Europa.I numeri del report, realizzato prima dell'arrivo dell'emergenza Covid e che tiene presenti le 281 regioni europee, dicono che nella classifica delle province più evolute dal punto di vista digitale a fare bella figura tra quelle sarde è solo Cagliari, all'ottavo posto e unica dell'isola tra le prime sessanta. Decisamente più indietro Sassari e Oristano (entrambe tra il 61° e l'80° posto), mentre Nuoro e Sud Sardegna si collocano oltre l'ottantunesima posizione. Sul podio Milano, Roma e Bologna. Per arrivare a queste tabelle il Censis ha analizzato elementi come la diffusione dell'identità digitale Spid, l'utilizzo del PagoPa per pagare online i servizi pubblici, la capacità di innovarsi digitalmente delle imprese, la presenza di siti di e-commerce e domini web. Insomma, non si tratta solo di arretratezza dal punto di vista della diffusione della fibra, problema che pure esiste e limita moltissimo la capacità di sviluppo delle aziende e delle attività professionali in molte zone dell'isola. Il rapporto ha preso in considerazione soprattutto la cultura del digitale, che fatica a farsi strada guarda caso in quelle aree che pure avrebbero maggiore necessità per compiere un salto qualitativo per ridurre il divario produttivo ed economico rispetto al resto del Paese. Un altra sezione del report, su base regionale, evidenzia come la posizione nella classifica dello sviluppo socio-economico corrisponda sostanzialmente a quella dello sviluppo digitale: in entrambe svettano le province autonome di Trento e Bolzano, seguite da Emilia Romagna, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. (a.palm.)

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