Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
19 July 2020

L'Unione Sarda



 

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 19 luglio 2020 / ECONOMIA - Pagina 25

IL PIANO Il programma prevede di lanciare in orbita un satellite entro il 2022 per studiare l’energia
CAGLIARI, L'UNIVERSITÀ CONQUISTA LO SPAZIO
I ricercatori del dipartimento di fisica coinvolti nel progetto australiano Spirit

I ricercatori dell'Università di Cagliari lavorano al progetto spaziale australiano Spirit. L'obiettivo è realizzare e lanciare nello spazio, entro il 2022, un satellite con un prototipo avanzato di rivelatore a raggi X sviluppato all'interno di due progetti realizzati dall'ateneo cagliaritano con l'Istituto nazionale di astrofisica. In prima fila, il gruppo di ricerca coordinato da Luciano Burderi, docente al Dipartimento di Fisica.
La genesi del progetto
L'Università di Melbourne ha di recente ottenuto un finanziamento di 4 milioni di dollari australiani per la realizzazione di un sofisticato prototipo di nano-satellite chiamato Space Industry Responsive Intelligent Thermal (SpIRIT).
Le risorse finanziarie sono state assegnate dall'Agenzia Spaziale Australiana (ASA) nell'ambito dell'International Space Investment Expand Capability Program con lo scopo di promuovere opportunità internazionali per il settore spaziale australiano.
Prototipo avanzato
Il coinvolgimento dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) nel progetto coordinato dalle Scuole di Fisica e Ingegneria dell'Università di Melbourne ha consentito di allargare l'iniziale focus tecnologico internazionale a uno più scientifico di sicuro impatto nell'astrofisica delle alte energie. Il satellite "SpIRIT" ospiterà un prototipo avanzato di rivelatore a raggi X sviluppato all'interno dei progetti Hermes Technological Pathfinder (progetto finanziato dall'Agenzia spaziale italiana per 5,5 milioni di euro) ed Hermes Scientific Pathfinder (progetto finanziato dalla Comunità Europea all'interno del programma Horizon 2020 per 3,3 milioni di euro) che vedono l'Università di Cagliari e l'Istituto Nazionale di AstroFisica tra i fondatori. È grazie a questo ruolo che il gruppo di Astrofisica di Cagliari ricopre un ruolo di primo piano nella missione.

Il contributo

In particolare, il gruppo ha contribuito attivamente alla definizione dei requisiti scientifici della missione e coordina la progettazione e lo sviluppo dell'infrastruttura scientifica per l'analisi e l'utilizzazione dei dati scientifici prodotti dai rivelatori una volta in orbita.

 

 

 

 

 

 

 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 19 luglio 2020 / SASSARI E ALGHERO - Pagina 46

Sassari. Il presidente Massimo Sechi tra servizi post-Covid e progetti per il futuro

«UNIVERSITÀ, L'ERSU È PRONTO A RIPARTIRE»
Cestini con i pasti preconfezionati per evitare assembramenti alla mensa

«Come l'Università di Sassari, pure l'Ersu è pronta a ripartire il primo settembre. Anche con la mensa per gli studenti». Massimo Sechi, presidente dell'Ersu, ostenta sicurezza e tranquillità. Durante la pandemia, l'Ente regionale servizi universitari di Sassari è riuscito a garantire l'alloggio all'ottantina di studenti rimasti a prepararsi per la ripartenza. E soprattutto è riuscito a tracciare la rotta per i prossimi anni, dall'apertura della ristrutturata ex Fondazione Brigata Sassari alla realizzazione del Campus per il quale però i tempi sono lunghi. Intanto anche l'ente sassarese festeggia il secondo posto dell'università turritana nella classifica Censis degli atenei medi. «Siamo contenti per l'Università e ci sentiamo partecipi per quanto ci concerne nei servizi e nelle borse di studio».

A proposito di borse di studio, com'è andata rispetto alle richieste?

«Abbiamo erogato oltre 3.850 borse per quasi 14 milioni di euro, tra studenti in sede, fuori sede e pendolari, soddisfacendo le richieste di tutti gli aventi diritto. Inoltre siamo riusciti ad erogare anticipatamente la seconda rata delle borse per andare incontro al disagio da lockdown degli studenti».

Come verrà garantita la mensa nel rispetto delle norme anti Covid-19?

«Aspettiamo indicazioni dai Dipartimenti che ci dovranno indicare quanti studenti saranno presenti. A pieno regime forniamo 1600 pasti tra pranzo e cena. È chiaro che se le esigenze saranno le stesse, dovremo studiare in sinergia con l'Università la turnazione di lezioni e quindi della mensa per evitare assembramenti. Inoltre stiamo pensando ad una struttura mobile che possa consegnare i cestini per il pasto».

Ex Fondazione Brigata Sassari: la residenza con 75 posti letto doveva essere già pronta nel 2018, cos'è successo?

«I lavori sono rimasti bloccati per due anni dopo la risoluzione per grave inadempimento del contratto di direzione lavori e per l'esclusione della società di progettazione Baldo Progetti Engineering srl. Ci hanno dato ragione Tar e Consiglio di Stato. Nel frattempo vanno rifatti alcuni intonaci, impregnati d'acqua. Il gruppo Gavini-Roggio deve ultimare le opere (già pronte al 90 per cento) e progettare la piazza. Contiamo di consegnare l'opera per il prossimo anno accademico, quello 2021/22».

E il progetto del Campus nell'area di San Lorenzo, vicino all'Orto Botanico?

«Attualmente ci sono degli scavi archeologici, ma siamo tranquilli. Stiamo aspettando il via per iniziare a costruire. Se tutto va bene, entro il prossimo anno bandiremo l'appalto europeo per i lavori. Il progetto finanziato con 26,5 milioni della Comunità europea consentirà di avere 278 posti letto, con palestra coperta e altri impianti sportivi, biblioteca, spazi relax e un teatro all'aperto. Con quei posti e quelli della ex Fondazione sommati agli attuali 567, compresi i 12 di via Canopolo, saremo in grado di soddisfare tutte le richieste e avere un rapporto tra posti e studenti di 1/3, uno dei più alti d'Italia».

Giampiero Marras



 

 

La Nuova Sardegna


 

 

 

3 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 19 luglio 2020 / SARDEGNA - Pagina 9
SCIENZA
Il lavoro degli astrofisici sardi nei satelliti del Progetto Spirit

CAGLIARI. Ci sarà anche un po' di studio condotto in Sardegna nei nano satelliti che verranno messi in orbita dal 2022 nell'ambito del progetto Spirit. I ricercatori dell'Università di Cagliari collaborano al progetto spaziale australiano che entro il 2022 realizzerà e lancerà nello spazio un primo satellite con un prototipo avanzato di rivelatore a raggi X. Lo studio è stato condotto all'interno di due progetti realizzati dall'ateneo cagliaritano con l'istituto nazionale di astrofisica. In prima fila il gruppo di ricerca guidato da Luciano Burderi, docente al Dipartimento di Fisica. L'Università di Melbourne ha di recente vinto un finanziamento di 4 milioni di dollari australiani per la realizzazione di un sofisticato prototipo di nano-satellite rinominato Space industry responsive intelligent thermal (Spirit). Il satellite, che verrà realizzato e lanciato nello spazio entro il 2022, ospiterà un prototipo avanzato di rivelatore a raggi X sviluppato all'interno di due progetti che vedono tra i fondatori l'Università di Cagliari e l'Istituto nazionale di Astrofisica. Il gruppo cagliaritano ha contributo alla definizione dei requisiti scientifici della missione e coordina la progettazione e lo sviluppo dell'infrastruttura scientifica.Il progetto Hermes prevede la realizzazione ed il lancio in tempi rapidissimi (entro il 2022) di una flottiglia di 6 nano-satelliti (poco più grandi di una bottiglia di champagne) in un'orbita equatoriale bassa.

 

 

 

 

 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 19 luglio 2020 / SASSARI - Pagina 16
Elezioni: quattro candidati su cinque si tirano indietro
UNIVERSITÀ, A VUOTO IL PRIMO CONFRONTO
«Si vota a fine novembre, è ancora troppo presto»

SASSARI Se per l'elezione del nuovo rettore l'attesa sarà lunga e dovremo attendere la fine di novembre, anche per vedere i candidati salire sull'ideale ring ci vorrà ancora un po' di tempo. Giovedì scorso quello che avrebbe dovuto essere il primo confronto pubblico è andato a vuoto: organizzato prima che fosse resa nota la data delle elezioni, attese in un primo momento per la fine di settembre o i primi di ottobre, l'incontro-confronto si è risolto in una serie di defezioni annunciate una dopo l'altra nel giro di poche ore.A questo punto è chiaro che la campagna elettorale continuerà all'interno dell'ateneo sassarese ma per vedere i candidati fronteggiarsi pubblicamente bisognerà attendere (almeno) il mese di settembre.
L'occasione. La serata di anteprima del festival "Pensieri e parole", organizzata giovedì scorso nel cortile dell'oratorio di San Paolo e curata da Sante Maurizi, prevedeva la presentazione del libro "Sassari tra declino e un futuro possibile" curato da Antonietta Mazzette e Sara Spanu, con la presenza dei sei (tanti erano al momento in cui è stato organizzato l'evento) candidati alla carica di rettore: Gavino Mariotti, Giampaolo Demuro, Roberto Furesi, Luca Deidda, Plinio Innocenzi e Corrado Rubino. I quali avrebbero dovuto rispondere alla domanda: "Qual è la tua idea di città?". Quesito al quale ha risposto soltanto Gavino Mariotti. Cambiamenti e defezioni. Nel fine settimana che ha preceduto l'evento però Massimo Carpinelli ha spiazzato tutti annunciando le elezioni per il 23 novembre. E da lì l'elenco dei presenti, che in un primo momento avevano tutti dato la loro disponibilità, si è assottigliato progressivamente. Il primo a dare forfait, indirettamente, è stato Corrado Rubino che si è ritirato dalla corsa. Poi, come raccontato da Maurizi, le defezioni sono arrivate una dopo l'altra. Prima Giampaolo Demuro ha comunicato che a suo parere, vista la data, il confronto sarebbe stato troppo anticipato. Poi Luca Deidda ha cambiato idea affermando che, per la tempistica e la struttura della serata, dopo aver sentito altri candidati, riteneva non opportuno partecipare. Anche Roberto Furesi ha detto che riteneva non opportuno partecipare, mentre Plinio Innocenzi non si è presentato perché impegnato in una visita medica. Alla fine, appunto, è rimasto solo Mariotti. E il big-match collettivo è stato rimandato a data da destinarsi. (r.s.)






 

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 19 luglio 2020 / NUORO - Pagina 27
DA DOMANI A POSADA
Summer school per docenti da tutta l'isola al Parco Tepilora

POSADA I docenti di scienze delle scuole secondarie sarde tornano tra i banchi con la terza edizione della Summer School la scuola di alta formazione che si svolgerà a Posada da domani al 24 luglio. L'iniziativa è del corso di laurea in geologia dell'università di Cagliari, sezione sarda dell'associazione nazionale insegnanti di scienze naturali), ente parco Tepilora, Ceas Posada e riserva di Biosfera MaB Unesco. Venti docenti provenienti da tutta l'isola seguiranno le lezioni nell'ambito delle attività del piano di lauree scientifiche-geologia con l'obiettivo di trasmettere linee guida a fini didattici e perfezionare un modello di insegnamento basato sull'investigazione e sulla ricerca. Si parlerà di dissesto idrogeologico e sostenibilità ambientale e saranno gli strumenti della geologia a trattare questi temi. Il Parco di Tepilora, come gli altri soggetti coinvolti nell'iniziativa, è da tempo impegnato, anche attraverso processi di divulgazione a incrementare la consapevolezza sui comportamenti individuali e collettivi che possono contribuire al corretto utilizzo del territorio e all'eliminazione di alcuni fattori di rischio. Il programma della Summer School è bilanciato tra seminari, studi sul campo, escursioni geologiche, monitoraggio, visite guidate e laboratori sperimentali. «La Summer School che abbiamo l'onore di ospitare - dice il presidente del parco Roberto Tola - sta diventando un punto di riferimento sempre più importante nell'ambito della formazione specialistica offerta in Sardegna. La valorizzazione dei nostri territori deve muoversi di pari passo con la ricerca scientifica che valorizzi e contribuisca a tutelare le ricchezze ambientali che abbiamo la fortuna di avere. L'augurio è quello di poter creare, un domani non troppo lontano, tante occasioni di confronto e formazione di alto livello aperte alla popolazione che siano occasione di crescita». (ss)

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