Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
17 July 2020

L'Unione Sarda



 

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 luglio 2020 / PRIMA
L’analisi
MES, SPONDA CON BERLINO

di Beniamino Moro
In vista del vertice europeo che si apre oggi a Bruxelles, il premier Conte si è premunito con un pre-accordo di sponda con la cancelliera Angela Merkel, che si è dichiarata ben disposta a difendere la posizione italiana contro quella dei paesi frugali (Olanda, Austria, Svezia e Finlandia), i quali si sono dichiarati contrari al Recovery Fund da 750 miliardi così come è stato proposto dalla Commissione per far ripartire l'economia europea dopo il brutto arresto causato dalla pandemia.
La cancelliera ha già mandato a Conte un messaggio esplicito nel sostenere che al vertice di Bruxelles «occorre costruire ponti» e «non so se riusciremo a raggiungere un accordo, anche se sarebbe positivo», ma una cosa è certa: «quello che abbiamo proposto come fondo per la ripresa dev'essere poderoso, non può essere ridimensionato perché la sfida che abbiamo di fronte richiede una grande risposta, che ha una dimensione politica».
Il premier italiano incassa soddisfatto il messaggio della cancelliera, alla quale riconosce «grande capacità politica, visione strategica e la piena consapevolezza del momento storico che viviamo». Le parole della Merkel confermano che Italia e Germania giocano insieme la partita del Recovery Fund, con l'obiettivo di giungere in tempi rapidi a una forte reazione dell'Europa alla pandemia e alle sue devastanti conseguenze economiche. Dal canto suo, il premier Conte fa un'apertura significativa. (...) SEGUE A PAGINA 13

ECONOMIA - Pagina 13
MES, UNA SPONDA CON BERLINO
(...) Occorrono «criteri di spesa chiari e trasparenti in un quadro di solidarietà comune» e «un costante monitoraggio sulla coerenza dei programmi e sulla loro attuazione», dice il presidente del Consiglio, precisando che per ciascun Paese «la scelta sull'uso delle risorse dev'essere discrezionale, ma non può essere arbitraria».
La cancelliera Merkel chiude invece il suo discorso aggiungendo di non vedere alcuna difficoltà per quello che riguarda la posizione negoziale italiana, come a dire che i veri problemi alla trattativa li stanno ponendo i quattro Paesi frugali, meglio definiti anche come “avari”. Peraltro, le condizioni da rispettare per l'accesso ai fondi europei riguardano anche questi Paesi. Se all'Italia, infatti, viene chiesto da Bruxelles di avere un'amministrazione più efficiente e una giustizia civile più rapida, a un Paese come l'Olanda si chiede, altrettanto perentoriamente, di «correggere pienamente le caratteristiche che agevolano la pianificazione fiscale aggressiva» e di «garantire la vigilanza e l'applicazione efficaci del quadro antiriciclaggio».
In sostanza si chiede agli olandesi di smantellare il paradiso fiscale che gestiscono da anni all'interno dell'area euro; quindi di fare di più per contrastare la circolazione di denaro evaso nel sistema finanziario europeo.
Semmai, la nota dolente per l'Italia è che per accedere al Recovery Fund va presentato un documento dettagliato che vada oltre i buoni propositi. Come scrive Federico Fubini sul Corriere della Sera, «vanno indicati progetti precisi e per ciascuno vanno precisati scopi, logiche, costi, rendimenti attesi, strumenti, tempi di realizzazione, condizioni di cornice per rispettare quei tempi, impatti stimati sull'economia». Il tutto va presentato entro il 15 ottobre. «Bene, - conclude Fubini - uno immaginerebbe che di fronte a una sfida del genere sia tutto un brulicare di preparativi. Ma immaginerebbe male. Il “piano per fare un piano”, l'idea di un gruppo di lavoro interministeriale che prepari il progetto, da un mese resta chiuso (e piuttosto segreto) in un cassetto del ministero dell'Economia … C'era un'idea di collocare questa task force nel Comitato interministeriale per gli Affari europei (presieduto dal premier), ma per ora è svanita nel nulla».
I 5 Stelle, a quanto pare, non si fidano; fra loro c'è chi vorrebbe farsi dare i soldi europei per finanziare spese già esistenti, dimostrando così di non aver capito cos'è il Recovery Plan. E intanto il tempo passa. Sembrerebbe che al ministero dell'Economia intendano chiedere aiuto agli esperti di McKinsey, ma il problema in tutta evidenza non è solo tecnico, è anche politico.
BENIAMINO MORO
DOCENTE DI ECONOMIA POLITICA UNIVERSITÀ DI CAGLIARI








 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 luglio 2020 / ECONOMIA - Pagina 14
Università. C’è tempo fino a lunedì 20 per iscriversi alla prova selettiva del 29 luglio
LA LUISS RECLUTA STUDENTI A CAGLIARI
Per la prima volta i test d’ingresso si svolgeranno anche in Sardegna

In tempi di post Covid la mobilità non sempre è facile, soprattutto per chi vive in un'Isola. E allora la Luiss, Libera università internazionale di studi sociali, ha pensato di andare incontro alle future matricole. Per la prima volta, il test d'ingresso all'Università, classificata dal Censis in cima alla graduatoria tra gli atenei privati di medie dimensioni, si svolgerà anche a Cagliari. Il test è fissato per il 29 luglio nel capoluogo sardo, in contemporanea con Bari, Catania, Milano, Napoli e Reggio Calabria. Il 30 luglio, infine, il test è in programma a Roma. Il termine ultimo per iscriversi al test, in presenza, è stato fissato per lunedì 20 luglio.
Le prove
Un modo dunque per andare incontro alle esigenze delle future matricole. Attualmente sono un centinaio circa gli studenti sardi iscritti ai corsi di laurea della Luiss, come spiega il direttore generale Giovanni Lo Storto. «È una regione che teniamo molto in considerazione, io personalmente seguo da tempo uno studente sardo, che dopo un grave incidente ha potuto proseguire la sua carriera universitaria - racconta - i sardi hanno un carattere tosto e ci piace avere con noi ragazzi solidi e determinati». Da qui la volontà di tenere il test anche nell'Isola per dare la possibilità a tanti giovani appena maturati di frequentare l'università a Roma, dove le lezioni riprenderanno in presenza a settembre.
L'obiettivo della Luiss, aggiunge Lo Storto, «è quello di puntare sull'eccellenza formativa. E anche questa decisione di svolgere i test in sei città italiane oltre Roma è un modo per superare le difficoltà degli ultimi tempi e mettere al centro la fisicità per dare appunto un segnale molto forte di ripresa».
Le domande
Per iscriversi ai test, validi sia per le lauree triennali che per quelle a ciclo unico e specialistiche, da Economia e Management a Giurisprudenza e Scienze politiche fino ai nuovi corsi (in inglese e con ampie aperture sulle nuove tecnologie), c'è tempo fino alle 17 di lunedì 20 luglio. Il test, che selezionerà 50 nuove matricole, si svolgerà a Cagliari alle 15 al THotel, in via dei Giudicati 66. L'iscrizione può essere fatta online sul sito della Luiss (va specificata la facoltà). La Luiss, infine, ha incrementato quest'anno le borse di studio: saranno oltre mille quelle a disposizione degli iscritti all'ateneo.
( g. d. )









 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 17 luglio 2020 / CAGLIARI - Pagina 17
Università. Si vota da remoto con smartphone, tablet e pc il 4 e 5 novembre
GLI STUDENTI ELEGGONO I LORO RAPPRESENTANTI

Le elezioni per nominare i nuovi rappresentanti degli studenti, dei dottorandi e degli specializzandi dell'Università si terranno il 4 e il 5 novembre. Le date sono state stabilite dopo l'accordo raggiunto dalle varie componenti dell'Ateneo cagliaritano, tenuto conto che inizialmente l'appuntamento era stato fissato a ottobre. La consultazione si svolgerà da remoto, in modo esclusivamente elettronico, e sarà possibile esprimere la propria preferenza utilizzando lo smartphone, il tablet o il personal computer. «Auguro a tutti una sana competizione elettorale, piena di contenuti e di nuove idee, con la speranza di una grande partecipazione», il commento della rettrice Maria del Zompo. E la campagna elettorale delle liste, dei gruppi e delle varie associazioni è già cominciata. Gli studenti dovranno scegliere i loro rappresentanti nel Senato accademico, nel Consiglio di amministrazione, nel Comitato sportivo universitario (il Cus), nei Consigli di facoltà e nei Consigli di corso di studio/classe e nel Consiglio di amministrazione dell'Ersu (l'Ente regionale degli studi universitari) per il biennio 2020-2022. Il voto era stato inizialmente previsto a fine aprile per poi essere rinviato a causa dell'emergenza sanitaria (legata alla diffusione del coronavirus) e della conseguente emanazione del decreto legge numero 22 dell'8 aprile, che aveva causato la sospensione delle attività riguardanti il procedimento elettorale. «Sono convinta che i valori etici, di inclusione, di responsabilità sociale e di rispetto delle idee altrui che hanno caratterizzato le rappresentanze studentesche in questi anni saranno riaffermati dai nuovi eletti», ha voluto sottolineare la rettrice Del Zompo, «e mi auguro che si rafforzi quella coesione che ha permesso all'Ateneo vittorie importanti sull'accreditamento periodico o sull'inclusione dell'insularità come fattore critico per noi».




 

La Nuova Sardegna


 

 

 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 17 luglio 2020 / SASSARI - Pagina 14
Uniss metterà a disposizione materiale digitale e didattico a tutti gli iscritti fino a 500 euro
SETTE MILIONI PER GLI UNIVERSITARI

SASSARI Il rettore Massimo Carpinelli, nei giorni scorsi, alla notizia che l'Università sassarese aveva conquistato il secondo posto nella classifica Censis, non aveva nascosto la preoccupazione che l'emergenza Covid potesse scoraggiare gli studenti a iscriversi e la necessità di trovare risorse per sostenerli nel proseguimento degli studi. Detto e fatto. Per loro, con una decisione che per ora non ha confronti, ci saranno a disposizione 7 milioni di euro in attrezzature digitali necessarie alla didattica a distanza e non solo. E contemporaneamente sono state rimodulate le tasse universitarie per sostenere le famiglie in questo momento di crisi. Lo ha deliberato ieri il consiglio d'amministrazione approvando un maxi-piano di interventi per l'anno accademico 2020/21.«Sette milioni sono una cifra importante che rappresenta circa il 10 per cento dell'importo che il ministero dell'Università garantisce all'ateneo con il Fondo di finanziamento ordinario - spiega il rettore Massimo Carpinelli -, e che permetterà di mettere in sicurezza il diritto allo studio dagli effetti negativi dell'emergenza sanitaria rimuovendo gli ostacoli legati al digital divide. Sono somme che possiamo destinare a questo scopo dal nostro bilancio grazie al fatto che siamo un ateneo virtuoso, con i conti in ordine, e soprattutto vogliamo che nessuno venga privato dell'opportunità di proseguire gli studi».Già il Miur prevede, a causa della pandemia, una contrazione del numero di iscrizioni fino al 20 per cento, ma anche il rischio di abbandono degli studi conseguente alla crisi economica. Perciò Uniss ha anticipato i tempi e con il piano di interventi approvato all'unanimità dal cda fornirà a tutti gli studenti iscritti, fino a un massimo di 500 euro, attrezzature informatiche come personal computer, tablet o notebook (in comodato d'uso), strumenti necessari alla connessione internet (sim o usb prepagate con GB di traffico internet) e ancora, libri o e-book su materie del piano di studi. L'unico vincolo è che gli studenti devono rimanere iscritti in Uniss almeno per tutto il prossimo anno accademico.Il "contributo" può essere richiesto da qualsiasi studente iscritto, a prescindere dalla propria condizione economica. «Perché l' indicatore Isee, che viene utilizzato per definire la condizione economico-patrimoniale dello studente, potrebbe non fornire un'esatta rappresentazione della realtà attuale, alla luce delle gravi conseguenze economico-sociali della pandemia», afferma Carpinelli. Ma l'ateneo fa di più e prevede anche, per il prossimo anno accademico, un esonero totale delle tasse fino a 20mila euro di Isee, l'esonero parziale fino a 30mila euro di Isee e ulteriori esoneri totali e parziali per particolari tipologie di studenti: come ad esempio quelli con esigenze speciali (disabilità, Dsa, vittime di bullismo, studentesse in maternità), i meritevoli, studenti internazionali e altro.Altri interventi sono stati finanziati per la ripresa in sicurezza delle attività didattiche in presenza: l'Ateneo ha infatti annunciato il ritorno in aula per gli iscritti, un ritorno, nel rispetto delle misure a tutela della salute collettiva, perché vuole continuare a svolgere il suo ruolo di propagatore di conoscenza. Però, occorrerà valutare l'evoluzione dell'andamento epidemiologico. In ogni caso, l'Università di Sassari supporterà coloro che non potranno partecipare in presenza, con attività didattica in modalità e-learning. (p.f.)







 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 17 luglio 2020 / SASSARI - Pagina 14
Al via la competizione nazionale che premia 10 proposte di impresa innovative
START CUP SARDEGNA, LA GARA DELLE IDEE

SASSARI Le università di Sassari e Cagliari danno avvio alla XIII edizione della Start Cup Sardegna. Il bando è stato pubblicato sul sito www.startcupsardegna.it e la partecipazione è possibile fino alle ore 13 del 19 luglio.Le idee imprenditoriali (Business idea) devono essere presentate in forma sintetica attraverso un form e un video elevator pitch utilizzando la procedura on line. https://www.startcupsardegna.it/edizioni?anno=2020A giugno ha preso il via la serie di 10 seminari on line di formazione all'autoimprenditorialità che si concluderà oggi alle 10 su Teams, (https://www.startcupsardegna.it/news/art/10-webinar-casi-aziendali-smart-sensory-solution-bacfarm-regenfix_350). L'argomento è la presentazione di tre idee imprenditoriali che hanno partecipato a edizioni precedenti della Start Cup: Smart Sensory Box, Bacfarm e ReGenFix.La Start Cup è la competizione nazionale di idee di impresa innovative presente in Sardegna ormai dal 2008. Nasce dalla collaborazione fra gli uffici di Trasferimento Tecnologico degli atenei di Sassari e Cagliari che si concentra nei settori Life Science, Ict, Agrifood - Cleantech, Industrial. Nella convinzione che l'innovazione sia lo strumento principale di risposta alla crisi, l'edizione di Start Cup Sardegna 2020 vuole comunicare speranza nel futuro coinvolgendo i migliori gruppi di persone che siano in grado di sviluppare tecnologie emergenti, proporre soluzioni innovative per la salute e la vita dei cittadini e per il sistema produttivo locale e nazionale. Possono partecipare alla Start Cup Sardegna sia idee di business collegate al mondo della ricerca che provenienti da soggetti esterni alle università, presentati da gruppi composti da almeno due persone. Possono partecipare anche le imprese in forma di società, purché non costituite prima del primo gennaio 2020. La XIII edizione della Start Cup Sardegna è in corso da giugno a ottobre 2020 e si articola in più fasi. Le migliori dieci idee d'impresa potranno affinarsi durante un percorso di formazione intensivo finalizzato allo sviluppo dei business plan. I 10 gruppi finalisti parteciperanno alla finale regionale della Start Cup Sardegna, e i tre vincitori prenderanno al Premio Nazionale dell'Innovazione in programma a Bologna tra fine novembre e dicembre. L'iniziativa è sostenuta da Sardegna Ricerche, Banco di Sardegna e Abinsula.Tutte le tappe del percorso sono illustrate nel sito web dedicato https://www.startcupsardegna.it/pg/fasi-delliniziativa_3.

Questionnaire and social

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