Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
02 July 2020

L'Unione Sarda



 

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 luglio 2020 / PRIMA PAGINA
L’analisi
LE AMBIGUITÀ SUL MES

di Beniamino Moro

La cancelliera Angela Merkel, in una recente intervista alla Süddeutsche Zeitung in vista della presidenza tedesca della Ue iniziata ieri, premette che è «eccezionale» lo sforzo necessario per contrastare la crisi scatenata dal coronavirus. Perciò è indispensabile che la Germania «non pensi solo a sé stessa, ma sia pronta a un atto straordinario di solidarietà» verso i Paesi come l'Italia e la Spagna che sono stati colpiti dalla pandemia in modo violento sul piano economico, sanitario e, a causa del grande numero di vittime, anche emotivo.

Ammette che è «nell'interesse tedesco avere un forte mercato interno e che l'Unione Europea cresca insieme e non si sfaldi», ribadendo che ciò che è buono per l'Europa è buono anche per la Germania. Nell'intervista, la cancelliera avverte che il Fondo per la ricostruzione da 750 miliardi non potrà risolvere tutti i problemi, tuttavia non averlo significherebbe aggravarli.

La ricetta del successo, insiste, è che «tutti noi facciamo buona politica per l'economia e aumentiamo la convergenza nella Ue». Anche perché, dopo la crisi finanziaria di dieci anni fa e quella dei migranti del 2015, l'Europa non è ancora abbastanza resiliente agli choc sistemici. Perciò, è necessario che governi come quello italiano usino l'occasione dei fondi europei anche per rafforzare e rendere più competitivo il sistema Paese. A tal fine, la Germania è pronta a un atto di solidarietà verso i Paesi più colpiti dalla pandemia sul piano economico, sanitario ed emotivo. (...) SEGUE A PAGINA 17

PRIMA ECONOMIA - Pagina 17  
LE AMBIGUITÀ
ITALIANE SUL MES

SEGUE DALLA PRIMA (...) E spiega che il diverso impatto della pandemia sui vari Stati impone nuovi criteri di distribuzione rispetto a quelli tradizionali del bilancio Ue. Per i Paesi con alto tasso di indebitamento, come l'Italia, ammette infatti che «i crediti hanno meno senso dei contributi», perciò sta lavorando per convincere Austria, Olanda, Svezia e Danimarca ad accettare il principio dei finanziamenti a fondo perduto. Infine, sul Mes la Merkel ha provato a spingere il governo giallorosso verso il sì ai 37 miliardi del fondo salva-Stati, perché non restino inutilizzati. Tuttavia, Conte, che teme il potenziale esplosivo della contrarietà dei 5 Stelle, ha respinto l'offensiva. Il premier sembra infatti essere orientato verso il no al Mes, visto i pochi voti di margine della maggioranza al Senato e visto anche, come egli va ripetendo ai suoi ministri, che «nessun Paese l'ha chiesto e l'Italia non può mostrarsi debole agli occhi del mondo».
In alternativa a un piano strutturale di riforme, di cui quella sanitaria finanziata dal Mes avrebbe assunto un ruolo preminente, Conte ha lasciato trapelare l'idea che i fondi europei del Recovery Plan potrebbero essere utilizzati per ridurre le tasse. Ma sarebbe un grave errore. Forse Conte si è accorto, dopo circa dieci giorni di consultazioni degli Stati generali, che l'elaborazione di un programma di riforme coerente col piano europeo avrebbe richiesto uno sforzo politico superiore al previsto, e che sarebbe stato più facile tagliare le imposte. Tuttavia, è bene rendersi conto che, in assenza di riforme, nessuna azione di rilancio, nemmeno di natura fiscale, produce effetti duraturi. Come scrive Lorenzo Bini Smaghi sul Corriere della Sera, senza un'azione incisiva nel settore sanitario, da mettere in atto nelle prossime settimane, qualsiasi intervento fiscale è destinato a fallire. Le misure più urgenti da adottare nei prossimi mesi anche nel settore sanitario richiedono infatti importanti investimenti. I fondi per finanziare questi interventi verrebbero messi a disposizione quasi gratis dal Mes. Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, la Covid facility del Mes è lo strumento più adeguato a finanziare questa emergenza. Perciò Conte dovrebbe convincere i 5S della bontà del progetto Mes, non rinunciarvi per paura della sua contestazione politica.
BENIAMINO MORO
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI





 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 luglio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 7
Sanità. Nel 2019 erano 34. Favorevoli tutti i partiti, contro solo Deriu (Pd)
GIOVANI MEDICI, 158 BORSE IN PIÙ
Specializzandi: sì alla legge che stanzia 5 milioni per tre anni

Era una carenza da colmare: le borse di studio per la specializzazione dei medici neolaureati, in Sardegna, passeranno da 34 a 192. Lo ha stabilito il Consiglio regionale, dando il via libera ieri mattina alla legge sui contratti di formazione specialistica, che tra l'altro corregge in alcuni punti quella già approvata a marzo e poi impugnata dal Governo.

L'approvazione è stata quasi unanime: 46 sì, contrario solo Roberto Deriu (Pd) che ha definito la nuova legge «una misura-tampone, l'ennesimo pannicello caldo». Per il resto, pur con qualche distinguo, l'aumento delle borse di specializzazione è passato con l'accordo di tutte le forze politiche: del resto il testo è andato in aula con Giorgio Oppi dell'Udc come primo firmatario, ma con le sottoscrizioni anche di molti esponenti di minoranza.

L'ok della Giunta
L'unica fibrillazione in aula è nata sul problema della copertura finanziaria, segnalato dal capogruppo dei Progressisti Francesco Agus: «Gli accordi tra i gruppi prevedevano un emendamento che la integrasse, garantendola almeno per un triennio, ma non si è visto». Dopo qualche schermaglia, la questione è stata risolta dalle rassicurazioni dell'assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino.

Il Consiglio ha quindi previsto lo stanziamento di 5 milioni per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Per quanto riguarda le modifiche alla legge precedente, sono state ritoccate soprattutto le norme che tendevano a favorire l'assegnazione delle borse ai medici isolani: è stato stabilito infatti di consentire l'ammissione alla specializzazione per chi risiede in Sardegna da almeno cinque anni (prima ne erano richiesti dieci), e di portare da cinque a tre anni il periodo per il quale il medico assegnatario si impegna a prestare attività lavorativa nelle strutture e negli enti pubblici o convenzionati del Servizio sanitario della Regione, o nelle università sarde.

Le reazioni
Soddisfatte le associazioni di specializzandi che hanno seguito da vicino l'iter di approvazione della legge, anche con la presenza di una delegazione di medici in Consiglio. «Finalmente c'è il via libera a una legge che aumenta notevolmente le borse di specializzazione rispetto all'anno precedente», commenta Fabio Vitiello di Farmacia Politica: «È frutto della sensibilità politica e del lavoro delle associazioni che si sono mobilitate in questi mesi a difesa dei diritti dei giovani medici sardi».

Esprime soddisfazione anche la nota diffusa da un lungo elenco di associazioni e sindacati: Dipartimento medico, Als, Anaao giovani, Mgs, UniCa 2.0, Udu Sassari, UniSS, Progetto studenti. Secondo Valerio Argiolas, referente di Dipartimento medico, «oggi possiamo raggiungere l'obiettivo di azzerare l'imbuto formativo, il limbo in cui si trova un medico abilitato che non può accedere al seguito del percorso di formazione. Ora la speranza è che la Sardegna decida di investire nei propri medici che avranno tutto l'interesse a restare nell'Isola». (ro. mu.)






 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 luglio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 7
Università. L’annuncio del ministro
IN AUMENTO ANCHE I POSTI NELLE FACOLTÀ DI MEDICINA

Nel giorno in cui il Consiglio regionale sardo incrementa le borse di studio per la specializzazione medica, arriva anche la notizia dei posti aggiuntivi nelle facoltà di Medicina di tutta Italia. Dal prossimo anni accademico saranno 1.500 le immatricolazioni in più rispetto agli anni precedenti: lo ha annunciato il ministro per l'Università Gaetano Manfredi. «Sfruttando al massimo la capacità formativa», ha detto, «considerando sia Medicina che le professioni sanitarie, è il massimo che possiamo fare con il numero di docenti e di strutture a disposizione. Sono stati aperti anche 10 nuovi corsi di laurea in diverse aree italiane».

Anche a livello nazionale, per altro, l'incremento si estenderà alle borse di studio: «Quest'anno sono aumentate e la quota sarà di 10.000 in più», ha detto il ministro. «Abbiamo messo in bilancio 40 milioni in più, che credo dovrebbero coprire tutto il fabbisogno». I posti in più per Medicina e Chirurgia - nelle selezioni del 3 settembre - saranno 1.504, con un aumento del 13% (dagli 11.568 del 2019 a 13.072). Saranno invece 1.206 le matricole in più nei corsi di laurea in Professioni sanitarie (test l'8 settembre), da 25.396 a 26.602, pari al 4,7% in più. A completare il quadro c'è anche un più 8,6% per Odontoiatria (98 nuovi posti, da 1.133 a 1.231) e un più 17,3% per Veterinaria (131 posti, da 759 a 890).

Per quel che riguarda la distribuzione regionale, la crescita più vistosa sarà in Sicilia: 237 posti in più da 1.425 a 1.662, un incremento del 16,6%. In proporzione però in Sardegna l'incremento sarà anche superiore: 105 posti in più, per un totale di 588, corrispondono al 22% dei 483 dello scorso anno.

Nel prossimo anno accademico crescerà anche il numero dei corsi, da 431 a 445. Con la prima attivazione di sei corsi, di cui tre in Sardegna: Educatore professionale e Tecnico di Neurofisiopatologia a Cagliari e Tecnico di Radiologia a Sassari. Gli altri sono Ostetricia al Milano-San Raffaele, Tecnico ortopedico a Verona, Tecnico audiometrista a Padova. Per le magistrali a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria sono nove - tra debutti e distaccamenti - i nuovi corsi: due per Odontoiatria (Roma UniCamillus e Cagliari), sette per Medicina e Chirurgia (Enna, Trento e cinque nuove sedi distaccate: Treviso per Padova, Taranto per Bari, Forlì e Ravenna per Bologna, Cotignola per Ferrara).

 




 

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 2 luglio 2020 / AGENDA - Pagina 23
UNIVERSITÀ. CONCORSO VOCEVERSA
Un premio ai migliori studenti-traduttori

È online il bando della seconda edizione del premio "Voceversa", il concorso dell'università di Cagliari che premia il miglior traduttore o la miglior traduttrice tra gli studenti e i neolaureati dell'ateneo.

Come funziona
Patrocinato dal rettore Maria Del Zompo, il premio risponde all'esigenza di valorizzare la figura professionale del traduttore, coinvolgendo attivamente studenti e neolaureati in esperienze che contribuiscono ad accrescere le competenze nel settore. I partecipanti dovranno cimentarsi nella traduzione in lingua italiana di testi in lingua araba o inglese.

I termini
Gli elaborati dovranno essere inviati entro il primo settembre: possono partecipare tutti gli studenti e le studentesse regolarmente iscritti ai corsi di studio (laurea triennale, laurea magistrale o a ciclo unico) dell'ateneo, e i laureati e le laureate dopo il primo ottobre 2018. Per partecipare è necessario tradurre in italiano un brano tratto da un testo originale utilizzando risorse bibliografiche online, scegliendo uno dei testi da tradurre disponibili sulla pagina web dedicata al concorso. Sono previsti un premio in denaro e un attestato di riconoscimento.

Il comitato scientifico del premio è composto da Maria Cristina Secci, docente di Lingua e traduzione spagnola, e Francesca Boarini, docente di Lingua e traduzione tedesca, che lo presiedono, e dalle referenti delle lingue in concorso, Daiana Langone per Lingua e letteratura araba e Eleonora Fois per Lingua e traduzione inglese. Info su www.unica.it.

 

 

La Nuova Sardegna


 

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 2 luglio 2020 / SARDEGNA Pagina 7
Via libera bipartisan all'aumento del 600% dei posti nelle scuole di specializzazione di Sassari e Cagliari
MEDICI, DA 34 A 192 BORSE DI STUDIO

CAGLIARI Da 34 a 192: saranno i posti riservati ai laureati sardi in medicina che s'iscriveranno alle scuole di specializzazione a Sassari e a Cagliari. È questo il senso della legge trasversale, approvata dal Consiglio, che dovrebbe colmare il vuoto di anestesisti, chirurghi e non solo nel sistema sanitario regionale. In questi mesi l'emergenza Covid-19 ha messo ancora più in evidenza le carenze che da sempre ci sono nell'organico di tutti gli ospedali. Per tutti i partiti di maggioranza e opposizione «questa legge servirà a dare una svolta», hanno sottolineato Giorgio Oppi dell'Udc e dai banchi dell'opposizione Francesco Agus, Progressisti, i primi a firmare la proposta di legge. Non però per Roberto Deriu del Pd, che è stato l'unico a votare contro: «Stiamo tirando fuori solo una soluzione temporanea - ha detto - I problemi enormi della sanità non si risolvono con questi pannicelli caldi». Ma a essere soddisfatti, dopo il voto, sono stati i rappresentanti delle varie associazioni - non tutte per la verità di giovani medici. «Dopo mesi e mesi è arrivato finalmente il via libera a una legge che aumenta il numero delle borse di studio riservate ai sardi. La crescita sarà del 600 per cento rispetto all'anno precedente», è stato il commento di Fabio Vitiello, portavoce di Farmacia politica.
I criteri. Rispetto alla prima bozza, bocciata ad aprile dal Governo, nella nuova legge è cambiato molto. Ad esempio le borse di studio della Regione saranno assegnate ai laureati che risiedono in Sardegna da almeno 5 anni, mentre in passato sarebbero dovuto essere 10. La seconda correzione, invece, è questa: i futuri specializzandi dovranno impegnarsi a lavorare per il sistema sanitario sardo per 3 anni, 2 in meno rispetto al passato. Il finanziamento. Per tre anni e fino al 2023, tanto dura una specializzazione, la Regione trasferirà in tutto 15 milioni alle università di Sassari e Cagliari. Però in prospettiva, come si legge in un ordine del giorno, il contributo raddoppierà anno dopo anno, per permettere l'iscrizione dei medici sardi anche ai successivi trienni. I tempi. Entro il 22 luglio le università di Cagliari e Sassari pubblicheranno i bandi per le oltre 190 borse di studio riservate solo ai giovani medici sardi. Tra l'altro all'assegnazione potranno partecipare anche gli oltre 500 medici sardi finora esclusi perché i posti erano insufficienti.
Fronte comune. Sono state le associazioni Dipartimento medico, Als, Anaao giovani, Mgs, Unica 2.0, Udu Sassari. Uniss e Progetto studenti a salutare con entusiasmo l'approvazione della legge. «Da oggi la Sardegna comincia a investire sui medici sardi ed è un segnale importante», hanno detto Pietro Ennas, Valerio Argiolas e Giuseppe Esposito. Da questo fronte comune, invece, è rimasta esclusa l'associazione Méigos, che avrebbe voluto criteri ancora più stringenti.

 

 

 

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 2 luglio 2020 / SASSARI - Pagina 14
Il commissario dell'Aou ringrazia il personale e le autorità: momenti difficili superati tutti insieme
I SALUTI DI SORO: «LASCIO UN'AZIENDA FORTE»

SASSARI «Sono stati mesi di emergenza e difficili, ma ho trovato un ospedale forte. A ognuno di voi il mio augurio perché possiate continuare a lavorare con serenità e dare assistenza e fiducia alle persone che si rivolgono alle nostre strutture e servizi nel post pandemia, sicuro che in futuro si potranno valorizzare le eccellenze dell'Azienda». Il commissario straordinario dell'Aou, Giovanni Maria Soro, lascia Sassari dopo quattro intensi mesi, dedicati all'emergenza sanitaria e alla ripartenza della Fase 3 e ha voluto salutare e ringraziare il personale con una lettera pubblicata sul sito dell'azienda sanitaria. «Purtroppo ho dovuto lasciare l'incarico di commissario: una scelta non facile e motivata da ragioni personali e familiari», ribadisce. Conferma che i primi due mesi sono stati «impegnativi, fortemente caratterizzati dalla pandemia del Covid-19 che ha messo a dura prova tutte le strutture sanitarie». Il manager sassarese afferma di aver però trovato un ospedale forte «che è stato in grado di gestire la fase di emergenza dando le risposte necessarie e utili. L'Azienda e i suoi operatori hanno dimostrato di avere la volontà e la capacità di andare avanti con la dedizione e la professionalità di sempre». Soro dice di avere accettato l'incarico «per la stima che ho del presidente della Regione mettendomi a disposizione per dare un contributo alla "mia" città in un momento delicato». L'ormai ex commissario straordinario ricorda come « insieme - sin da subito - abbiamo cercato di gestire, nel modo più efficace, l'attività di assistenza ai pazienti realizzata nei reparti di Malattie infettive, Pneumologia e Terapia Intensiva ed Emergenza con i direttori Sergio Babudieri, Pietro Pirina e Pierpaolo Terragni, che ringrazio tutti, insieme al dottor Francesco Bandiera, per la loro straordinaria umanità, sensibilità e capacità di dare risposte tempestive e significative. Un'attività intensa che ha visto in prima fila anche il laboratorio di Microbiologia e Virologia, diretto da Salvatore Rubino, insieme con altri servizi dell'area diagnostica, guidati da Stefano Profili». Anche le aree amministrativa, tecnica e direzionale, hanno «sempre garantito il loro supporto». La lettera si conclude con ulteriori ringraziamenti ai più stretti collaboratori, Bruno Contu e Antonio Spano, a Marcello Accardo e Carlo Doria, al presidente della Regione Christian Solinas, all'assessore regionale, Mario Nieddu, al rettore Massimo Carpinelli, all'amministratore della Provincia, Pietrino Fois, al sindaco Gian Vittorio Campus, alla prefetta Maria Luisa D'Alessandro e all'arcivescovo Gian Franco Saba.





 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 2 luglio 2020 / ORISTANO - Pagina 37
Aperitivi culturali
IL MISTERO DI MONTE PRAMA: STATUE DI PUGILATORI O GUERRIERI?

ORISTANO La Fondazione Oristano organizza un nuovo aperitivo culturale, oggi alle 19.30, nel giardino dell'Antiquarium Arborense in Piazza Corrias, il direttore e curatore del museo cittadino Raimondo Zucca e Giacomo Paglietti direttore del Museo di Villanovaforru terranno una conferenza sui pugilatori a Monte Prama. Nel corso dell'evento verrà rivelato un oggetto straordinario che sembra risolvere il problema legato ai pugilatori. Il patrimonio scultoreo di Monte Prama ha consentito di ampliare significativamente le conoscenze sul singolare mondo dell'età nuragica. L'intervento di conservazione e restauro degli oltre cinquemila frammenti da parte del Centro di restauro di Li Punti ha consentito di individuare tre figure: quella dell'arciere, quella del guerriero che tiene lo scudo sulla testa e che viene collegata alle statuette enee di "pugilatori-gladiatori" e quella del guerriero con scudo e spada. Nel corso della conferenza, verrà posto l'accento ed esaminato in particolare il gruppo di guerrieri definito di pugilatori. A oggi, non si hanno le idee chiare su natura e funzione di questi personaggi. La particolare attività che erano chiamati a svolgere potrebbe essere indicata dalla maggiore robustezza fisica rispetto a quella delle altre statue.
 

Questionnaire and social

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