Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
03 June 2020

L'Unione Sarda

 


 

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 3 giugno 2020 / PRIMA
L’analisi
QUEI MILIARDI DALL'EUROPA

di Beniamino Moro
La proposta franco-tedesca per la creazione di un Recovery Plan europeo ha impresso una sterzata decisiva alle politiche della Commissione Ue, non solo con riguardo alla possibilità, sinora osteggiata, di mutualizzazione del debito pubblico europeo, ma soprattutto per il futuro stesso dell'Unione europea.

Si tratta infatti di una svolta epocale: per la prima volta la Commissione propone ufficialmente di utilizzare il bilancio comune dell'Ue per stabilizzare il ciclo economico e non solo per finanziare investimenti a lungo termine. Ursula von der Leyen non si è fatta sfuggire l'occasione dell'accordo franco-tedesco e ha rilanciato la posta sino ad arrivare a 750 miliardi d'intervento, tra aiuti diretti agli Stati (500 miliardi) e prestiti mutualizzati a bassissimo tasso d'interesse (250).

Questi ultimi di fatto si configurano come i tanto auspicati eurobond già proposti, sinora senza successo, dall'Italia e dagli altri Paesi mediterranei. Perciò, costituiscono di per sé una rivoluzione nell'aver fatto accettare alla Germania il principio sinora osteggiato della mutualizzazione. (...) SEGUE A PAGINA 19

ECONOMIA - Pagina 19   segue dalla prima
QUEI MILIARDI DALL'EUROPA
(...) In concreto, la Commissione inizia a prendere a prestito dai mercati oggi, creando un debito europeo, e poi inizierà a rimborsare i prestiti a partire dal 2028 e fino al 2058. Ci saranno quindi fondi da spendere nel breve termine e da ripagare nel medio-lungo termine. Si calcola che il Recovery Plan, insieme agli altri strumenti di emergenza già varati dalla Commissione (Piano Sure, Banca Europea degli Investimenti, Mes) e ai 1.000 miliardi di euro che la Bce si è impegnata a immettere nel sistema finanziario, riuscirà a mobilitare più di 2.000 miliardi nei prossimi sette anni, cioè più del doppio di un bilancio europeo tradizionale. Un'altra novità è data dal fatto che i soldi non verranno distribuiti in proporzione al peso economico dei vari Stati, come si era soliti fare in passato, ma in base al danno prodotto alle economie dei vari Paesi dalla pandemia. Pertanto, all'Italia, che ha subito i danni maggiori da Covid-19, andrà anche la quota maggiore del Fondo, pari a 172,7 miliardi, di cui 81,8 come aiuti a fondo perduto condizionati a determinati risultati, e 90,9 sotto forma di prestiti. Il Piano verrà presentato al Parlamento europeo per il parere di competenza e andrà in approvazione definitiva al vertice europeo dei Capi di Stato e di governo del 19 giugno. Proprio in vista di questo vertice decisivo, comincerà ora la trattativa tra il fronte dei Paesi favorevoli, che con la Germania e la Francia in testa sono in schiacciante maggioranza, e i cosiddetti Paesi frugali (Austria, Danimarca, Svezia e Olanda), che pur essendo in netta minoranza possono tuttavia bloccare l'iniziativa che necessita di un'approvazione all'unanimità. Questi ultimi vorrebbero sostituire la quota dei finanziamenti a fondo perduto con prestiti vincolati a un rigoroso piano di riforme. Perciò, prima di cantare vittoria occorrerà che i Paesi favorevoli (in primis proprio Germania e Francia) facciano un'opera di convincimento adeguata alla gravità della situazione. Occorrerà pazienza e molta diplomazia, perché il risultato finale non può essere dato per scontato. Ma certamente sarebbe importante giungere alla solidarietà che il Recovery Plan della Commissione offre a tutti, a noi per primi.
BENIAMINO MORO
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI

 






2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 3 giugno 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 3
Il report. Aumentano i pazienti guariti, 22 ricoverati, uno in terapia intensiva
ZERO NUOVI CONTAGI E NESSUNA VITTIMA: SARDEGNA COVID-FREE

Zero contagi, zero vittime. Ogni giorno che passa porta buone notizie sul fronte dell'emergenza sanitaria. Oggi si riapre tutto sulla base delle ultime rilevazioni dall'Istituto superiore della Sanità diffuse venerdì scorso: l'Rt, l'indice di contagiosità della Sardegna, è a 0,51 e l'incidenza sulla popolazione è la più bassa d'Italia: 0,37 casi ogni centomila abitanti.

Il bollettino
Dunque, anche ieri non sono state registrate nuove positività. Sono 1.357 i casi complessivamente accertati dall'inizio dell'emergenza.

In totale nell'Isola sono stati eseguiti 58.224 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 22, di cui uno in terapia intensiva, mentre 133 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.002 pazienti guariti (+14 rispetto al dato precedente), più altri 69 guariti clinicamente. Nel bollettino di ieri non si registrano nuove vittime, sono 131 in tutto, 71 uomini e 60 donne, l'età media dei morti è di 81,4 anni.

Le diverse aree
Sul territorio, dei 1.357 casi positivi complessivamente accertati, 252 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 59 a Oristano, 79 a Nuoro, 870 a Sassari. E nei giorni scorsi, anche nel Sassarese, il territorio più colpito dall'epidemia nell'Isola, si è festeggiata la liberazione : «Gli ospedali di Sassari e del nord Sardegna sono senza pazienti positivi Covid-19», ha comunicato l'Azienda ospedaliera universitaria. «Gli ultimi dieci pazienti ricoverati nel reparto della Clinica di Malattie infettive sono tutti negativi, mentre sono in fase di dimissione, verso i reparti di Ittiri e Ozieri, gli ultimi pazienti ricoverati nel Policlinico Sassarese che cessa l'attività Covid per tornare a quella ordinaria». «Restano ancora alcuni casi sporadici, soprattutto nelle case di riposo del territorio, ai quali si aggiungono, in via di guarigione, quelli che si trovano a casa e che sono monitorati continuativamente dalle Usca dell'Ats Sardegna», ha detto il coordinatore dell'Unità di crisi locale del nord Sardegna, Marcello Acciaro.

La Fimmg
Intanto oltre 200 operatori sanitari - di cui 140 medici di Medicina Generale e loro congiunti operanti a Cagliari, Selargius, Quartu, Assemini, Pula, Guspini, Iglesias, Muravera, Senorbi, più i collaboratori di studio - sono stati sottoposti nelle scorse settimane ai test sierologici, grazie a uno studio curato dal dottor Giampaolo Meloni e sponsorizzato dalla Fimmg della provincia di Cagliari. Il 3% è risultato positivo al test, ciò significa - spiega Meloni - che sono entrati in contatto con il virus e hanno sviluppato gli anticorpi. Tutti i casi positivi vengono segnalati all'Unità di crisi per procedere ad approfondimento diagnostico con tampone. Lo studio epidemiologico è stato effettuato con test sierologici quantitativi per gli anticorpi IGG/IGM Covid 19-test capillare.






 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 3 giugno 2020 / CAGLIARI - Pagina 21
Sviluppo sostenibile
Oggi alle 16, Fabrizio Pilo, docente di Sistemi elettrici per l’energia, parlerà online di “Energia pulita e accessibile".

 




4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 3 giugno 2020 / AGENDA - Pagina 23
Borsa di ricerca
Scade il 15 giugno il termine per ottenere una Borsa dell’università dal titolo “Non solo fake news. La disinformazione come sfida per la sicurezza per gli stati nazionali: l’esperienza multilaterale del Rappresentante Osce per la libertà dei mezzi di informazione”.

Questionnaire and social

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