Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
15 May 2020

L'Unione Sarda


 

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2020 / COMMENTI - Pagina 24
L’intervento 
SE L'ASINO INDOSSA GLI OCCHIALI VERDI

Raccontano di un asino che, abituato a mangiare solo erba fresca, la migliore, rifiutava il foraggio secco. Il suo stalliere, preoccupato, ricorse a un ingegnoso stratagemma: fece indossare all'asino un bel paio di occhiali verdi, e da quel momento l'animale mangiò tutto quello che gli propinavano, senza più bizze.
L'Università, di questi tempi, rassomiglia sempre di più all'asino con gli occhiali verdi.
L'emergenza pandemia ha costretto alle lezioni telematiche. Si tratta di una necessità: a mali estremi, estremi rimedi. Ne siamo tutti pienamente consapevoli. L'importante è non convincersi che il nero è bianco, e il bianco è nero, come l'asino con gli occhiali. La lezione virtuale è come l'amplesso virtuale. Per carità, sempre meglio di niente. Ma alla fine ti accorgi che manca qualcosa…..È tutto più asettico, sono vietati i preliminari, le divagazioni, si va subito al dunque e l'impegno di energie è ridotto al minimo. La lezione è somministrata in pillole, come le barrette energetiche. Utilizzando il minor tempo possibile, perché lo strumento telematico, si sa, è prezioso, e non se ne può abusare.
Dalle lezioni a distanza si è poi passati agli esami a distanza. E qui si fa subito un salto sulla sedia, visto che chiunque abbia un minimo di esperienza nel settore si rende conto che è praticamente impossibile avere il pieno controllo delle condizioni ambientali in cui l'esame si svolge, a garanzia della correttezza dell'esame stesso. Senza considerare che, anche in sede d'esame, è fondamentale l'interazione diretta tra docente e studente. Eppure, attraverso gli occhiali verdi, siamo riusciti a considerare non solo possibili, ma forse addirittura preferibili gli esami per via telematica.
Ma la più ardita arrampicata sugli specchi si è avuta con la proposta dei tirocini per via telematica. Per capirci, parliamo della frequenza nei laboratori e nei reparti clinici da parte di studenti che saranno futuri medici, infermieri, ricercatori, una tappa fondamentale nella formazione di queste come di altre figure professionali. Ora, è chiaro a tutti che uno studente non può trasformare il suo soggiorno di casa in corsia d'ospedale, immaginando pazienti virtuali intorno a sé ai quali prestare assistenza. Eppure siamo riusciti a far finta che anche questo sia possibile.
Qual è il problema? È perfettamente giustificato che l'Università sia ricorsa allo strumento telematico per surrogare, per quanto possibile, all'impossibilità dell'attività in presenza. Ciò che non può e non deve succedere è che questo si traduca in un progressivo allontanamento dai dati di realtà, con gravi conseguenze sull'efficacia dei percorsi formativi. La verità è che il totem aziendalistico dell'efficientismo ha pervaso anche l'Università, per cui è facile spiegare la sua estrema vulnerabilità all'effetto distorsivo degli occhiali verdi, solo in parte legato all'attuale emergenza.
EZIO LACONI
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI




 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2020 / CAGLIARI - Pagina 28
I corsi. Aumentano gli iscritti, l’ateneo figura all’ottavo posto in Italia
L'UNIVERSITÀ SI PRESENTA ON LINE
Oggi e domani le giornate di orientamento in streaming

Bloccate dall'emergenza Covid le tradizionali e affollate giornate di orientamento di febbraio che l'anno precedente avevano portato a Cagliari diecimila studenti da tutta l'Isola, l'Ateneo ha trovato l'alternativa con l'open day online. Oggi e domani i neo diplomati che si accingono ad affrontare gli studi universitari potranno scoprire, in streaming i nuovi corsi di laurea, i servizi e tutte le opportunità offerti a partire dal prossimo anno accademico.
E online, probabilmente, saranno anche le lezioni d'autunno, quando l'Università entrerà nel vivo.
EVENTI LIVE. Saranno presentati corsi di studio all'interno di sei eventi live, uno per ciascuna delle facoltà dell'Ateneo. All'interno di ciascun evento, una sezione dedicata ai servizi agli studenti. Le presentazioni partono dalle 9 di oggi e proseguiranno anche nel pomeriggio, mentre sabato sarà possibile seguirle solo la mattina. Il programma completo è consultabile sul sito dell'Ateneo. Chi vuole partecipare può farlo registrandosi con pochi clic all'apposito link accessibile dalla homepage del portale di UniCa.
«Stiamo crescendo, come didattica e ricerca, e anche la società sarda ci sta dando fiducia», ha detto la rettrice Maria Del Zompo. «Il nostro Ateneo non è secondo a molti altri in Italia. La crescita degli iscritti è continua e costante. Erano 3.404 nel 2016 e sono arrivati, nel 2019, a 4.213. Siamo ora ottavi in Italia e siamo, finora, l'unico ateneo in Sardegna ad essere stato accreditato, il primo in Italia a sperimentare le nuove regole».
APPROFONDIMENTI. Tra le novità della due giorni in streaming, un video di approfondimento curato dal Centro Efis che sarà dedicato ad illustrare le risorse e le competenze per la didattica online di cui l'Ateneo dispone. L'Università - lo ha ricordato Del Zompo - prosegue il suo percorso di internazionalizzazione dell'offerta formativa con l'attivazione di un corso di laurea magistrale totalmente in lingua inglese. Ciò è stato possibile grazie ad accordi internazionali per la creazione di percorsi di studio per il rilascio del doppio titolo.
La nuova offerta formativa consentirà anche di frequentare, per gli iscritti a Medicina e chirurgia, un corso in tecniche di neurofisiopatologia. Complessivamente è prevista l'attivazione di 38 corsi di laurea triennali, 6 corsi di laurea magistrale a ciclo unico e 37 corsi di laurea magistrale.
IL MATERIALE. «Le giornate on line hanno un calendario davvero ricco», ha ricordato Ignazio Putzu, prorettore alla Didattica. «Stiamo svolgendo un orientamento non di marketing ma di collaborazione con la scuola per procedere al recupero di competenze importanti negli studenti che si iscriveranno». Così Pina Locci, dirigente della direzione didattica dell'Università: «Il materiale degli open day e anche gli incontri in diretta saranno registrati e rimarranno a disposizione degli studenti per poterne usufruire anche successivamente online. A breve sarà disponibile anche quella per i corsi di laurea magistrale».
Andrea Piras





 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2020 / AGENDA - Pagina 29
CONTROVERSIE
L’Università degli studi e l’associazione dei Mediatori Mediterranei organizzano per oggi (e per venerdì prossimo) un convegno a distanza dal titolo “Adr e Odr dopo la pandemia Covid-19”. L’incontro si svolgerà sulla piattaforma on-line meet.google.com/fvd-rkdf-sig. Docenti ed esperti italiani e stranieri si confronteranno con gli studenti sull’evoluzione delle tutele extragiudiziali durante la pandemia Covid-19 e sulle prospettive future della giustizia a livello nazionale e internazionale.

 





4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2020 / MEDIO CAMPIDANO - Pagina 35
San Gavino. Dottoressa in Economia
TESI DI LAUREA SULLO ZAFFERANO «UN PRODOTTO DA VALORIZZARE»

Valorizzare i prodotti d'eccellenza di San Gavino come lo zafferano. Arianna Panarese, di 22 anni, al progetto ha dedicato la laurea in Economia e gestione dei servizi turistici appena conseguita al Consorzio Uno di Oristano. La sua tesi, discussa a distanza, è intitolata “Oro rosso: traditzionis e saboris, itinerario turistico-culturale nel territorio di San Gavino Monreale”.
«Questo studio - spiega la neodottoressa - vuole valorizzare il nostro territorio attraverso un percorso multisensoriale. Dà luce alla cultura e alle tradizioni e ha come parola chiave «esperienza». Tutto ciò sulla base di un fattore di attrattività già esistente, cioè la Mostra regionale dello zafferano che si svolge ogni anno a novembre. Parlo di “Oro rosso” perché questo percorso ha come protagonista lo zafferano, che rende noto il paese in tutta la Sardegna. Ho scelto», aggiunge Panarese, «di focalizzare l'attenzione sulla Sagra dello zafferano perché sono nata l'11 novembre e sono cresciuta festeggiando il mio compleanno quasi sempre assieme alla sagra».
Nella sua tesi, Panarese mette in evidenza il vasto patrimonio materiale e immateriale di San Gavino Monreale: «Si potrebbe sfruttare per la realizzazione di uno o più itinerari turistico-culturali. In Sardegna, oltre che le spiagge, sono presenti anche le realtà piccole che racchiudono storia e tradizioni».
Gigi Pittau





 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 15 maggio 2020 / PROVINCIA DI NUORO - Pagina 42
Bitti. Studio dopo la donazione degli allevatori all’ateneo di Cagliari
RICERCA IN SOCCORSO DELL'ANTICA MUCCA SARDA
30 allevatori di mucche autoctone sostengono la ricerca anti Covid dell’Università di Cagliari

La raccolta fondi a sostegno dei ricercatori dell'università di Cagliari, promossa dai pastori di Bitti, si è allargata agli allevatori di mucche di razza bruno sarda. Hanno adottato l'iniziativa, decollata nelle giornate più nere della pandemia, a favore dell'équipe di biologia molecolare dell'università di Cagliari, diretta dal professor Germano Orrù, che a marzo ha sequenziato il gene N del Covid-19. Con donazioni espresse in litri di latte i pastori hanno deciso di dare un contributo simbolico alla ricerca e al suo ruolo fondamentale per trovare un vaccino capace di sconfiggere il coronavirus. Trenta allevatori di mucche di razza bruno sarda, di Barbagia, Goceano, Gallura e Campidano, hanno colto l'occasione per condividere l'iniziativa. La loro donazione potrebbe anche portare passi in avanti nella valorizzazione dei loro allevamenti con un ponte inedito tra il mondo delle campagne e quello accademico.
RAZZA RUSTICA. La razza bruno sarda è autoctona e rustica, che ben si adatta ai terreni aridi e impervi. Ereditata da padri e nonni, è stata soppiantata nel tempo da razze più produttive. Gli allevatori sardi tengono a conservare questa razza che, però, rischia la fine, lasciata sempre com'è - sostengono - ai margini di progetti di rilancio. Ora credono molto nella disponibilità del professor Orrù a dare una mano.
LA SPERANZA. Una volta passata l'emergenza legata alla pandemia, il ricercatore cagliaritano potrebbe censire geneticamente la razza bruno sarda e a verificare i prodotti derivati, come formaggio, latte e carne, in relazione all'azione difensiva sulle cellule cancerogene e su altri fattori di rischio per l'uomo. Una prospettiva che entusiasma gli allevatori. «Nonostante abbia un'ottima adattabilità al nostro territorio - spiegano - è una razza in via di estinzione. Con il passare del tempo il numero dei capi allevati si è progressivamente ridotto a causa delle numerose difficoltà economiche e gestionali. Al fine di salvaguardarla - aggiungono - noi chiediamo un maggiore supporto da parte della Regione, in particolare che venga reintrodotto il sussidio di razza in via d'estinzione. Se non si è estinta con i nostri genitori e nonni, non deve accadere nemmeno con noi». ( m. o. )




 

La Nuova Sardegna

 

 

 

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 15 maggio 2020 / SARDEGNA - Pagina 11
CAGLIARI
Sempre più iscritti
l'Università cresce
ed è ottava in Italia

CAGLIARI Niente bagno di folla alla Cittadella universitaria: l'orientamento agli studenti delle superiori per il prossimo anno accademico si fa online. E molto probabilmente anche a novembre si ripartirà con la didattica a distanza confidando in un possibile ritorno «in presenza» nei mesi successivi. Sono gli effetti dell'emergenza coronavirus. L'open day di facoltà dell'Università di Cagliari si terrà oggi e domani in streaming. Un messaggio agli studenti del futuro per un ateneo che cresce ed è ottavo in Italia per aumento di iscritti, oltre il 7%. «Nel tempo stiamo crescendo, come didattica e ricerca - ha detto la rettrice Maria Del Zompo -. La crescita degli iscritti è continua e costante, siamo tra i 20 atenei che crescono di più, ottavi in Italia. Cominciamo ad avere ottimi risultati. Siamo finora l'unico ateneo in Sardegna ad essere stato accreditato, il primo in Italia a sperimentare le nuove regole». La manifestazione - che si svolge al posto delle tradizionali Giornate di Orientamento in presenza, già programmate per i giorni 27, 28 e 29 febbraio alla Cittadella universitaria di Monserrato, rimandate a causa dell'emergenza sanitaria - distribuisce le presentazioni dei corsi di studio all'interno di 6 'eventi livè, uno per ciascuna delle 6 Facoltà dell'ateneo.








 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 15 maggio 2020 / SASSARI - Pagina 15
SANITÀ >> LA RICERCA
Patologie cardiovascolari: gli specialisti Aou pubblicano sull'European Heart Journal uno studio sulla gestione dei pazienti
TROMBOSI E COVID: C'È LA GIUSTA TERAPIA

SASSARI Le complicazioni del Covid-19 sono molteplici, e alcune sono di carattere cardiovascolare. Su questo versante si è concentrato il lavoro dei medici e specializzandi della Clinica Cardiologica di Sassari e il loro studio nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale European Heart Journal - Cardiovascular Pharmacotherapy. La pubblicazione riguarda la gestione ottimale della terapia anticoagulante nei pazienti affetti da Covid-19.Lo studio mette in evidenza che dal momento dell'esordio della pandemia, si sono moltiplicate le osservazioni cliniche e i report scientifici che suggeriscono che in molti soggetti affetti da Covid-19 si verifichino eventi avversi di natura trombotica e tromboembolica. Nei casi più gravi si è verificata una coagulazione intravascolare disseminata. «Riteniamo che il nostro pur piccolo contributo alle conoscenze sulla malattia da Covid-19 - afferma il professor Guido Parodi direttore della struttura - possa essere un supporto per i colleghi che si trovano a dover prendere decisioni cliniche importanti su pazienti critici e complessi come quelli affetti da Covid-19».Tra le complicanze della malattia, un ruolo importante sembra giocarlo la reazione infiammatoria sistemica indotta dal virus che potrebbe provocare un danno a carico delle cellule che rivestono la parete dei vasi sanguigni, favorendo i fenomeni trombotici. A ciò si aggiunge, molto spesso, la stasi del circolo che interessa soprattutto soggetti in condizioni cliniche critiche con scarsa o nessuna capacità di mobilizzazione. Tra i pazienti più vulnerabili ci sono soggetti già affetti da patologie cardiovascolari, con cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale e scompenso cardiaco, i quali già in condizioni normali possono aver bisogno di trattamenti con farmaci anticoagulanti. Il problema è emerso con prepotenza negli ultimi due mesi, a seguito della necessità di dover trattare i pazienti per l'infezione virale.

«Molti dei farmaci comunemente impiegati contro il Covid-19 e inseriti nei protocolli di trattamento internazionali - spiega il professor Parodi - presentano pericolose interazioni con i farmaci anticoagulanti di comune impiego nella pratica clinica, rendendo necessarie sospensioni di trattamenti cronici. Risultati incoraggianti arrivano dall'impiego delle eparine, in particolare di quelle a basso peso molecolare». Dati clinici preliminari e ipotesi mutuate dalle attuali conoscenze della farmacologia di queste molecole sembrano suggerire una buona efficacia in termini di anticoagulazione, con un buon profilo di sicurezza derivante dalle scarse interazioni con gli altri farmaci impiegati contro il Covid-19. Inoltre l'eparina potrebbe avere un'utile azione antiinfiammatoria.

«Questo lavoro - conclude Guido Parodi - ha per noi una importanza anche simbolica perché dimostra la risposta e la reazione della Cardiologia sassarese, che lavora per far fronte ai bisogni assistenziali del territorio senza mai trascurare la ricerca scientifica. Attività che rappresenta una mission della nostra Azienda, oltre che un faro in momenti come quelli che stiamo vivendo».

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