Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
06 March 2020

L'Unione Sarda

 
 


 

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 6 marzo 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 2

L’EMERGENZA. Anche l’Isola applica il decreto del presidente del Consiglio

SARDEGNA CHIUSA PER VIRUS: È UNA QUARANTENA COLLETTIVA
Rinviati sino al 3 aprile spettacoli ed eventi pubblici e privati
Limitati gli ingressi in uffici e ospedali, anziani a casa

È una sorta di quarantena collettiva. Una limitazione forzata delle relazioni, degli interscambi, della vista sociale e lavorativa. Fortunatamente anche del traffico. Il giorno dopo la pubblicazione del decreto del presidente del Consiglio dei ministri che chiude scuole, università e impone lo stop a manifestazioni pubbliche e private di qualsiasi genere, è un susseguirsi di annunci di annullamenti di ogni tipo di evento e manifestazione.

Del resto le misure «per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale» sono numerose.

SCUOLE E UNIVERSITÀ

Fino al 15 marzo sono sospese le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica. È previsto che le attività didattiche possano essere svolte nelle modalità di didattica a distanza e ogni istituto si sta organizzando, soprattutto con i registri elettronici. Niente corsi professionali, master e università per anziani.

Sono esclusi i corsi post universitari connessi con l'esercizio di professioni sanitarie, per i medici in formazione specialistica e in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e le attività delle scuole dei ministeri dell'interno e della difesa.

NO AI VIAGGI DI ISTRUZIONE

Sospesi i viaggi d'istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

Convegni ed eventi

Tutti gli altri provvedimenti del capo del Governo prevedono limitazioni sino al tre aprile. Riguardano la sospensione di ogni attività convegnistica o congressuale in generale oltre a ogni riunione e meeting, attività formativa o evento sociale che coinvolga personale sanitario o personale che si occupi di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità.

SPETTACOLI RINVIATI

Niente manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli del teatro lirico di Cagliari. Prevista la chiusura di cinema, teatri e manifestazioni programmati in ogni luogo, sia pubblico che privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Per questo gran parte dei locali che avevano programmato concerti, li hanno sospesi sino a data da destinarsi. In tutti i locali aperti al pubblico devono essere messe a disposizione soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani.

COMPETIZIONI SPORTIVE

Sospesi, come è noto, anche gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato ma le manifestazioni agonistiche si possono effettuare a porte chiuse.

Sì a piscine e palestre

È consentito, invece, lo svolgimento degli sport di base e le attività motorie in genere, svolte all'aperto o all'interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo a condizione che sia possibile consentire il rispetto delle distanze e siano rispettate le prescrizioni igieniche.

Uffici pubblici e privati

Numerosi uffici pubblici e privati stanno favorendo lo smart working - è il caso di Regione, Comune e Città metropolitana di Cagliari - che, quanto agli sportelli aperti al pubblico, consentiranno l'ingresso delle persone una alla volta. Negli uffici dove sono previsti assembramenti l'invito è di utilizzare anche telefoni o email. Per limitare le occasioni di contatto, anche i centri regionali per l'impiego svolgeranno servizi e consulenze al telefono o via mail. Per le preselezioni delle pubbliche amministrazioni l'ingresso degli utenti negli uffici sarà contingentato.

Ospedali, no ai parenti

Limitazioni per gli accompagnatori dei pazienti che si recano nei pronto soccorso e in visita ai degenti mentre nelle carceri i nuovi detenuti saranno visitati in apposite tensostrutture montate all'esterno.

Uffici giudiziari

Come ha deciso il presidente del tribunale Mauro Grandesso, «negli uffici giudiziari di Cagliari nell'ottica di limitare assembramenti ed evitare così pericoli di contagio da Covid-19, si invitano i cittadini a limitare l'accesso agli uffici giudiziari ordinari e minorili ai casi urgenti e indifferibili».

Anziani a casa

Il decreto contiene una espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o a coloro che sono affetti da patologie croniche di evitare di uscire dalla propria abitazione fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati.

Bus sanificati

Tutte le aziende di trasporto pubblico devono adottare interventi straordinari di sanificazione dei mezzi. (f. ma.)







 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 6 marzo 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 3

A CAGLIARI
L'università chiude in ritardo, polemiche

Atenei chiusi? Il giorno successivo alle disposizioni del Governo, a Cagliari l'uscio è rimasto socchiuso per gli universitari: sospensione delle lezioni frontali ma sì agli esami e all'apertura delle biblioteche. Nel tardo pomeriggio però arriva il dietrofront: sospese tutte le attività e chiuse le biblioteche, ma le polemiche degli studenti - tra un comunicato ufficiale e l'altro - fioccano.

«Scelta insensata, che ne sarà degli esami e delle ore di lezione da recuperare?». Le parole sono quelle di Alessandro Casula, studente di 22 anni, ma la preoccupazione è comune. Discute con altri due colleghi fuori da una Facoltà di Studi Umanistici, occasionalmente deserta: alle undici del mattino ci sono solo loro fuori, reduci dalla richiesta di abbandonare la biblioteca. «Abbiamo deciso di venire a studiare perché sapevamo fosse possibile, ma intorno alle dieci tutti i presenti sono stati invitati a uscire», spiega lo studente, che aggiunge: «È stato insensato scegliere di non chiudere subito». A metà mattina quindi il primo dietrofront dell'Ateneo: chiuse le biblioteche universitarie, attivo solo il servizio prestiti.

RESTANO IN POCHI

L'esodo degli universitari in cerca di una biblioteca e dei fuorisede diretti verso casa con valigie piene solca le vie di Cagliari, mentre dai corridoi deserti delle Facoltà sbucano solo ricercatori e professori. Tra loro anche Claudia Secci, docente che entra in Magistero insieme a suo figlio, Mohamed Alberto. «Da oggi per lui niente scuola», spiega la docente mentre il giovane curiosa in giro. «I nostri uffici non sono chiusi», dichiara invece Stefano Aru, ricercatore, «i parametri igienici sono rispettati».

LA POLEMICA

Nella Cittadella di Monserrato le critiche si fanno più forti: ieri erano infatti più di 800 gli iscritti agli esami utili all'accesso al concorso per l'insegnamento. Per loro nessun rinvio: la prova si sostiene. «Mi aspettavo che venisse annullato tutto», afferma Giorgia Oggiano, studentessa di 23 anni, «è assurdo, siamo tantissimi: ci vorrebbe più coerenza». «Insieme ad altre colleghe Ho deciso di non presenziare all'esame», spiega invece (da casa) Fiammetta Cani, studentessa di 27 anni, che conclude: «Immaginavamo il caos generato da disposizioni che non sono state seguite esattamente alla regola».

Lisa Ferreli






 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 6 marzo 2020 / PROVINCIA DI CAGLIARI - Pagina 23

SEULO. L’artista Mauro Patta di Atzara ha dipinto una parete del Municipio

UN MURALE PER CELEBRARE IL RECORD DI LAUREATI

Un murale di ottanta metri quadrati realizzato su una parete del municipio di Seulo. S'intitola “Il laureato” e celebra l'orgoglio del paese per il primato raggiunto negli anni Sessanta: una percentuale di laureati, rispetto alla popolazione complessiva, tra le più alte d'Italia.

Il record

Dato ricavato da uno studio statistico per la Cassa del Mezzogiorno che, se confermava un indice di alfabetizzazione molto basso nella Sardegna rurale come nel resto del sud, rilevò un picco in controtendenza su tre comuni del Nuorese: appunto Seulo, seguito da Olzai e Ulassai. Qui il ciclo di studi si concludeva, in percentuale significativa, con la laurea. Le facoltà più gettonate Lettere e Medicina.

L'opera, promossa dalla Pro Loco e patrocinata dal comune di Seulo, è stata realizzata dal muralista di Atzara, Mauro Patta, formatosi all'Accademia di Belle Arti di Firenze. In primo piano un giovane allevatore tiene in mano la tesi di laurea, per rappresentare una generazione di ragazze e ragazzi: le leve degli anni Quaranta che provenienti da un ambiente agropastorale realizzarono il salto sociale verso una vita migliore.

L'esperienza

Tra quei ragazzi c'era Giuseppe Boi, classe 1945, laureatosi in Medicina. Era rimasto orfano del padre a quattro anni. Fu il fratello maggiore Salvatore, insegnante elementare a Cagliari, a portare avanti la famiglia di otto fratelli.

Giuseppe Boi rievoca il trasferimento dal paese al capoluogo per frequentare la scuola media, con un grande tavolo attorno al quale si studiava regolarmente in sei. Una multiclasse, dalle medie all'università: «Una situazione che adesso probabilmente i giovani non riuscirebbero a gestire. Ci sentivamo investiti di una responsabilità importante, c'era un senso profondamente comunitario. Le nostre erano famiglie allargate che spesso, oltre i parenti, includevano gli amici. https://widget.unionesarda.it/sdk/sfogliatore/static/media/1ee4c3ee10a8.svgAiutarsi era nell'ordine naturale delle cose». E aggiunge: «Arrivato a Cagliari, il fatto che mi impressionò non poco fu vedere le mamme degli altri bambini venire a prenderli a scuola». Spiega come nel paese si cresceva in fretta, e si fosse educati all'autosufficienza. Del suo primo giorno di scuola a Cagliari, ricorda le parole del fratello Salvatore: «Giuseppe, non potrò venire a prenderti perché sarò a lavoro, per tornare a casa semplicemente segui il percorso inverso». Così Giuseppe se la cavò da via Manno fino in via Toscana.

L'esempio

A Seulo, a dare questo impulso forte all'istruzione fu Giacomo Murgia, leva 1913, medico, poeta e, durante l'infanzia, pastorello anche lui. Si prodigò per trasmettere ai compaesani, attraverso l'esempio della sua esperienza personale, l'importanza dell'istruzione non soltanto dal punto di vista materiale ma anche umano. Lezione che Seulo non ha mai dimenticato. Poco prima di morire, affidò un compendio delle sue poesie a un tipografo che i familiari non hanno mai ritrovato.

Paola Mura Ruggiu






 

La Nuova Sardegna

 

 

 

 


4 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 6 marzo 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 2

CORONAVIRUS

Altri due casi nell'isola: coppia di Nuoro positiva
Lei è una ricercatrice, era a Udine. A Cagliari accertamenti su un medico

di Umberto Aime
CAGLIARI L'operazione «fermiamo il coronavirus» è scattata, in Consiglio regionale. Purtroppo però nella giornata, quella di ieri, in cui pare ci siano stati altri tre contagiati: due a Nuoro e un altro molto sospetto a Cagliari e potrebbe essere un medico. A questo punto sarebbero cinque, in Sardegna, i positivi al Covid-19. Nel primo dei due nuovi casi, a essere stata dichiarata positiva è una coppia di Nuoro, con lei ricercatrice all'università di Sassari. Oltre un settimana fa, è stata proprio lei a partecipare ad Udine, a un convegno di agraria, o meglio allo stesso in cui è stato contagiato il professore cagliaritano in quarantena da giorni. Rientrata a Nuoro, all'inizio della settimana scorsa, e avendo accusato il giorno stesso febbre alta e difficoltà respiratorie, ha provato a mettersi in contatto con i numeri di pronto intervento. Però solo dopo qualche giorno, avrebbe ricevuto l'ordine di stare in quarantena, ma nel frattempo - è questa la ricostruzione più plausibile - avrebbe contagiato il compagno. Ventiquattr'ore fa la coppia è stata sottoposta al tampone che ha dato esito positivo. Del medico cagliaritano, che sarebbe il quinto paziente sardo, si sa ancora meno. A tarda notte questo caso non è stato confermato dall'Unità di crisi, che invece ha ribadito l'esistenza del contagio per la coppia nuorese. Anche il medico sarebbe stato sottoposto comunque al tampone e, stando ad alcune indiscrezioni, l'esito sarebbe ancora incerto.Consiglio regionale. Adesso ci sono le leggi, sono due, per frenare l'avanzata del Covid-19 e soprattutto un bel po' di soldi. È una terapia d'urto, la prima, e vale in tutto 28,5 milioni. Serviranno a salvare la filiera del turismo dagli effetti devastanti scatenati dal virus, dalle prenotazioni cancellate agli alberghi che potrebbero restare vuoti in estate. Poi gli stessi milioni serviranno anche a rinforzare la Protezione civile, finita sotto pressione in queste settimane di battaglia a tutto campo. Il via libera è arrivato all'unanimità dal Consiglio regionale. Con grande responsabilità, seppure dopo una complicata trattativa, ha votato in blocco a favore di «come insieme possiamo e dobbiamo fronteggiare un'emergenza sanitaria, sociale ed economica».Prima legge. Il paracadute per le imprese turistiche, micro e piccole, a rischio crack è stato suddiviso in due tranche e sarà a favore di hotel, campeggi, affittacamere, B&B, agriturismo, agenzie di viaggio, ristoranti e gelaterie, noleggio di gommoni e biciclette, stabilimenti balneari e artigiani. La prima tranche è intorno ai 22 milioni, e con questi soldi le aziende potranno abbattere i contributi previdenziali e ottenere prestiti di salvataggio fino a 70mila euro a tasso zero in cinque anni. La seconda, da 3,2 milioni, servirà invece ad allungare fino a 12i mesi la durata degli attuali bonus destinati alle assunzioni stagionali, 600 euro per ogni busta paga. C'è stato anche un tentativo di azzerare l'Irap, è la tassa regionale a carico delle imprese, per allargare la platea degli aventi diritto oltre la filiera del turismo. Ma la possibile defiscalizzazione è stata rinviata alla prossima Finanziaria dopo che il Consiglio s'è avvitato un'infinità di volte su un emendamento complicato. A gestire tutti gli interventi approvati sarà la Sfirs, è la cassaforte della Regione, e le procedure saranno e veloci, ha assicurato la vicepresidente Alessandra Zedda, per poi giurare: «Fra un mese sarà tutto pronto». Raggiungere l'accordo fra maggioranza e opposizione è stato tutt'altro che facile. Dopo una decina di testa a testa i partiti, tutti i partiti, hanno messo da parte bandiere e divisioni, e scelto quella che il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, ha definito: «La strada maestra». Stesso tono anche negli altri interventi: «La responsabilità è stata, in questa giornata, il nostro comune denominatore», hanno detto da una bancata all'altra dell'aula, da Franco Mula del Psd'Az a Piero Comandini del Pd, da Pierluigi Saiu della Lega a Francesco Agus, Massimo Zedda, Laura Caddeo, Maria Laura Caddeo e Gianfranco Satta dei Progressisti, da Giorgio Oppi, Udc-Cambiano, a Desirè Manca dei Cinque stelle, da Francesco Mura, Fdi, a Cesare Moriconi e Roberto Deriu del Pd fino a Eugenio Lai e Daniele Cocco di LeU. Certo, non sono mancati i momenti di frizione. La minoranza ha sottolineato, più volte, «l'ennesima assenza, in aula, del governatore Solinas in un momento così delicato, ma comunque consegniamo alla Giunta una delega in bianco, purché cominci ad agire». La maggioranza, nel ribattere, ha fatto sapere: «Non ci fermeremo. Nuovi provvedimenti arriveranno presto per evitare che sia tutta la Sardegna a pagare un prezzo alto». Saranno queste anche le parole del governatore in un comunicato, dov'è evidente la volontà della Giunta di «intervenire al più presto a favore anche delle grandi strutture turistiche e dell'intero sistema economico». Seconda legge. Ripuliti dalle norme intruse, anche i sei articoli per rinforzare la Protezione civile sono stati approvati all'unanimità. In questo caso, i milioni saranno 3,4. Oltre a essere spesi per l'acquisto di 6 termoscanner, saranno installati nei porti, serviranno a ingaggiare, seppure a tempo, una ventina di medici chiamati dalle graduatorie ancora aperte e in seguito anche diversi infermieri, ma quanti non è stato deciso. Poi, con lo stesso finanziamento e fino a quando durerà l'emergenza, rimarranno nell'organico della Protezione civile, una sessantina di esterni - sono del Corpo forestale - per garantire la piena operatività dell'Unità di crisi. Infine, il 118 potrà contare su altri volontari, oltre i 6mila già allertati. L'ordine del giorno. Lo spirito della battaglia comune ha resistito anche sui titoli di coda del Consiglio. Sempre all'unanimità l'Aula ha dato mandato alla Giunta di verificare che «la Sardegna non sia emarginata dai contributi anticrisi annunciati dal Governo», perché «l'impatto del coronavirus continuerà a essere forte». Con il presidente Solinas che, poco dopo, diffonderà via chat un comunicato: «Sono sicuro che supereremo questo momento di difficoltà e, giorno dopo giorno, dimostreremo di essere tutti impegnati in un'unità di intenti per garantire alla Sardegna una via d'uscita dall'emergenza». Ma purtroppo i casi positivi sono ormai diventati cinque e altri due sardi sono ricoverati a Milano e Roma.

 

 

 

 


5 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 6 marzo 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 4

UNIVERSITÀ
Anche gli atenei di Sassari e Cagliari costretti a fermarsi

SASSARI Anche le due università di Sassari e Cagliari si adeguano al decreto del presidente Conte sull'emergenza coronavirus. A Sassari attività sospesa fino al 15 marzo. Tuttavia, gli uffici non sono chiusi. «Per il personale tecnico-amministrativo - spiega l'ateneo - è prevista la possibilità di attivare modalità di lavoro agile». A Cagliari, invece, non solo la sospensione delle attività didattiche frontali, ma anche lo stop alle esercitazioni pratiche e di laboratorio, seminari, stage, tirocini curriculari anche fuori sede e gli esami di profitto e gli esami finali eventualmente programmati sino al 15 marzo. Lo stabilisce un decreto firmato da Maria Del Zompo, rettrice dell'Università, dopo una giornata di verifiche e approfondimenti. Sono esclusi dalla sospensione i corsi post-universitari connessi con l'esercizio delle professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica. Sono esclusi, altresì, tirocini ed esercitazioni in ambito medico sanitario, per i quali sarà responsabilità della facoltà di Medicina programmare tempi e modalità delle attività stesse in osservanza delle misure igienico sanitarie dal decreto Conte, fatte salve in ogni caso le decisioni delle autorità sanitarie preposte. Viene interdetto l'uso delle aule studio e delle biblioteche per le quali restano comunque attivi i servizi: per la richiesta di questi, l'ingresso degli utenti nelle strutture sarà contingentato al fine di evitare affollamenti. Le attività di ricerca sia a livello di ateneo sia a livello di facoltà, di dipartimento e di struttura organizzativa funzioneranno regolarmente. I servizi tecnici e amministrativi saranno regolari e aperti al pubblico. «Si raccomanda tuttavia agli studenti di recarsi negli edifici universitari solo per esigenze e attività non differibili previo appuntamento - spiega l'ateneo cagliaritano -. Tutti gli eventi, le manifestazioni, le attività convegnistiche, congressuali, seminariali e le uscite didattiche sono sospesi fino al 15 marzo».

Questionnaire and social

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