Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
02 March 2020

L'Unione Sarda

 
 

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 2 marzo 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 5

UNIVERSITÀ. Uno studio del Campus biomedico ha ricostruito la mutazione
I ricercatori italiani sulle tracce del Covid-19

È nato fra il 20 e il 25 novembre da un coronavirus degli animali e da allora è diventato uno dei tanti virus umani che sfruttano le cellule del sistema respiratorio dell'uomo per moltiplicarsi. A ricostruire le mutazioni del coronavirus SarsCoV2 è la ricerca italiana accessibile online e in via di pubblicazione sul Journal of Clinical Virology, condotta del gruppo di Statistica medica ed Epidemiologia molecolare dell'Università Campus Bio-medico di Roma diretto da Massimo Ciccozzi; il primo autore è lo studente Domenico Benvenuto, che a giugno dovrebbe discutere la tesi, naturalmente sull'evoluzione genetica del coronavirus SarsCoV2, noto anche come Covid-19

Utilizzando gli strumenti della bioinformatica, i ricercatori hanno ricostruito l'evoluzione del coronavirus inseguendone le tracce nelle banche in cui dall'inizio di gennaio vengono depositate le sequenze genetiche del coronavirus, chiamate Gisaid e GenBank. Hanno così studiato le sequenze genetiche del virus in circolazione in Cina.

Come tutti i virus, anche il coronavirus SarsCoV2 «muta in continuazione e cerca di cambiare aspetto per essere in equilibrio con il sistema immunitario ospite», ha osservato Ciccozzi. Dopo quella di due proteine strutturali, la terza mutazione del coronavirus è stata quella decisiva: a trasformarsi è stata la proteina di superficie chiamata “spike” (punta, spina), «quella che per prima viene a contatto con le cellule, come una bandierina con la quale il virus si presenta», ha detto Benvenuto. È stata questa, ha detto Ciccozzi, «la mutazione che ha permesso al virus di fare il salto di specie», ossia di compiere il passaggio dall'animale all'uomo, innescando l'epidemia umana: adesso il nuovo coronavirus fa parte di noi».

Con le tre mutazioni finora identificate è stata ottenuta una sorta di «carta d'identità del coronavirus», che «ci insegna che è più virulento rispetto a quello della Sars, ma meno pericoloso», ha osservato Benvenuto.


 

 

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 2 marzo 2020 / Speciale SALUTE - Pagina VI
Gli esperti rispondono

REUMATOLOGIA
Quel colore di mani e piedi che allarma

Il fenomeno di Raynaud evolve sempre in Sclerosi Sistemica?
Risponde ALBERTO CAULI, 54 anni, professore e direttore Reumatologia Policlinico Duilio Casula Aou Cagliari

La sclerosi sistemica è una malattia autoimmune reumatologica caratterizzata da un'alterazione patologica del microcircolo e delle arterie di piccolo calibro. Inizia con dolori articolari e con costrizione dei vasi sanguigni delle estremità delle mani e dei piedi, e con successivo ripristino della circolazione. Questi eventi determinano pallore e cianosi delle estremità e infine rossore, ricordando per questo i colori della bandiera francese. Questi fenomeni possono causare ulcerazioni delle estremità ed essere molto dolorosi e invalidanti. Nel tempo si assiste al deposito di collageno nel sottocute e in organi interni quali l'apparato gastroenterico, cuore, polmone, rene, articolazioni e muscoli. La pelle appare indurita, perde elasticità e il quadro clinico può caratterizzarsi per l'interessamento degli organi sopracitati. Solo una piccola parte dei pazienti progrediscono verso una Sclerosi Sistemica, in ogni caso è opportuno che il paziente venga inviato tempestivamente al centro di Reumatologia di riferimento.




 

3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 2 marzo 2020 / Speciale SALUTE - Pagina VII
Gli esperti rispondono

CARDIOLOGIA
Stent coronarico, intervento duraturo?

Devo applicarmi un stent coronarico. È un intervento definitivo o dovranno un giorno operarmi di nuovo per sostituirlo?
Risponde GIANCARLO MOLLE, cardiologo, 59 anni, dirigente presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari

Le ostruzioni coronariche se non trattate opportunamente possono portare all' infarto miocardico. Il trattamento è farmacologico e interventistico. Queste ostruzioni possono essere trattate con una procedura di angioplastica e posizionamento di uno o più stent. La procedura consiste nella dilatazione mediante un palloncino gonfiato a pressione del tratto di arteria ostruita con successivo posizionamento di una retina elastica, lo stent, che distendendosi mantiene aperto il lume della arteria, stabilizzando di fatto la riapertura della coronaria. Questa tecnica si va affinando sempre più con l'utilizzo di stent con un farmaco sulla superficie che impedisce il riformarsi dell'ostruzione o di stent riassorbibili. Le riostruzioni possono verificarsi a pochi giorni dalla riapertura della arteria ma sono estremamente rare. Tuttavia è essenziale che il paziente rispetti la terapia antitrombotica e antiaterosclerotica prescritta dallo specialista.




 

La Nuova Sardegna



 

 

 


4 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 2 marzo 2020 / SASSARI - Pagina 11
DOMANI
Diritto del mare e Zone esclusive: seminario all'Università

SASSARI Le Zone economiche esclusive mediterranee: se ne parla domani - a partire dalle 15 - nell'aula Segni del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Sassari- Si tratta di un seminario dal titolo "Questioni attuali di Diritto del mare. Il problema della proclamazione unilaterale delle Zee (Zone Economiche Esclusive) mediterranee". L'evento è curato dal professor Michele Comenale Pinto, ordinario di diritto della navigazione dell'Università di Sassari, ed è aperto al pubblico e rivolto nello specifico agli studenti del corso di dottorato in scienze giuridiche, del Dipartimento di Scienze giuridiche e del Corso di Sicurezza e Cooperazione Internazionale. L'appuntamento si aprirà con gli interventi di Michele Comenale e Paolo Fois, emerito di diritto internazionale dell'Università di Sassari. A seguire prenderà la parola Fabio Caffio, ammiraglio in congedo e noto esperto di Diritto del mare. Istituita nel 1982 dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, la zona economica esclusiva, nota come Zee, è un'area del mare adiacente alle acque territoriali, in cui uno Stato ha diritti sovrani in diverse materie tra cui esplorazione, sfruttamento, conservazione e gestione delle risorse ittiche, installazione e utilizzazione di isole artificiali, impianti e strutture, nonché in materia di ricerca scientifica marina e protezione dell'ambiente. I temi trattati sono di grande interesse per la Sardegna in considerazione delle politiche marittime contemporanee e dell'attuale tendenza da parte degli Stati rivieraschi a proclamare unilateralmente zone economiche esclusive. Un esempio recente è quello che ha visto come protagonista l'Algeria.Il seminario sarà una un'occasione in più «per avvicinarsi alle regole del mare e conoscere la posizione dell'Isola in relazione a questo tema».

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