Press review

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
20 February 2020

L'Unione Sarda

 

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 20 febbraio 2020 / REGIONE - Pagina 6

CAGLIARI. Incontri sessuali non protetti alla base della diffusione della patologia che in passato poteva essere letale

RAPPORTI A RISCHIO E CASI IN AUMENTO: LA SIFILIDE FA PAURA
Cresciuto del 400 per cento in 11 anni il numero delle persone contagiate

Il campanello d'allarme l'aveva fatto trillare un ragazzino di soli sedici anni. Inconsapevole di quanto gli era costato il rapporto sessuale non protetto durante una delle tante serate in discoteca con una ragazza straniera. La diagnosi fatta da due dottoresse della clinica dermatologica del San Giovanni di Dio parlava chiaro: sifilide e non - come lui aveva pensato all'inizio - una semplice dermatite. Era il 2003. Da allora ad oggi i casi sono aumentati in maniera esponenziale «fino a sfiorare il quattrocento per cento in undici anni».

LO SVILUPPO. Un continuo crescendo che in dieci anni ha fatto schizzare verso l'alto le statistiche sulla diffusione del lue, il “mal francese”, come veniva ribattezzata la sifilide che nelle sue forme più gravi aveva minato la salute di migliaia di persone (ma anche ucciso) a Parigi e dintorni, in Europa, nel Mondo.

IL MEDICO. «Dal 2018 ad oggi i casi sono aumentati, in città e nell'hinterland, del quattordici per cento» spiega Laura Atzori, il medico della clinica Demos del San Giovanni di Dio diretta da Franco Rongioletti che insieme alla collega Caterina Ferreli visitarono il sedicenne e gli comunicarono che aveva contratto la malattia durante il rapporto sessuale non protetto con una sconosciuta. «Parlare di allarme non è corretto, ma è evidente che l'aumentare dei casi deve far crescere l'impegno sul fronte della prevenzione e dell'informazione», avverte Atzori. «Perché la recrudescenza di questa patologia è assolutamente reale». I numeri non lasciano spazio ad equivoci: tra il 2011 e il 2017 sono stati curati 166 pazienti mentre nel solo 2019 i casi sono stati settanta.

LA COLLABORAZIONE. Per questo la clinica universitaria, che si occupa anche di Hiv e delle altre infezioni trasmissibili sessualmente e che da anni è stata inserita dal ministero come “presidio sentinella” del sistema di sorveglianza nazionale per la sifilide, ha scelto di incrementare i rapporti di collaborazione con la Lila anche sul fronte della lotta al “morbo gallico”.

«La sifilide - ricorda il professor Franco Rongioletti, direttore dell'Unità complessa di dermatologia dell'Aou - non fa distinzione tra giovanissimi e adulti, tra operai, disoccupati e professionisti. Un altissimo numero dei nostri pazienti, circa la metà, aveva in tasca un diploma e il dodici per cento era laureato». Come dire: neppure la cultura e l'informazione sembrano tener lontana la malattia. Una patologia che stando agli studi della clinica ha coinvolto disoccupati (31%), operai (14%), impiegati (17%), professionisti (10%), imprenditori (4%), artigiani (6 %), commercianti (4%), pensionati (4%), casalinghe (3 %) e il resto diviso tra categorie minori.

L'INCOSCIENZA. «Purtroppo ciò che allarma - precisa Laura Atzori - è la perdita di un riferimento sulla salute. Non ci importa di noi stessi, non ci importa della società. Perché sono tante le persone che ci dicono di aver continuato ad avere rapporti sessuali pur sapendo di essere malati e di mettere a rischio la salute del partner. Sia esso occasionale o addirittura compagno, marito, moglie».

Andrea Piras





 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 20 febbraio 2020 / POLITICA - Pagina 7

UNIVERSITÀ. Via all’anno accademico

Mattarella lunedì a Sassari col ministro Manfredi e l'alto commissario Sami

Città di presidenti della Repubblica (Antonio Segni e Francesco Cossiga) e ministri (Luigi Berlinguer e l'adottato Arturo Parisi) a Sassari mancava solo un tassello: un capo dello Stato a presenziare l'apertura dell'anno accademico dell'ateneo turritano. All'inaugurazione del 458° anno, ultimo del mandato da rettore, Massimo Carpinelli avrà come ospiti lunedì in Aula Magna alle 11 non solo il presidente Sergio Mattarella, ma anche il ministro dell'Università e Ricerca Gaetano Manfredi, e Carlotta Sami, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

Il rettore ha evidenziato sia l'attenzione del presidente Mattarella ai valori dell'istruzione e formazione, sia «il riconoscimento prestigioso per la nostra Università che ha saputo crescere sotto il mio mandato, come dimostra pure l'aumento del 30% delle immatricolazioni, ormai oltre le 4.000 per un totale di 13.700 iscritti».

Nella lista degli interventi figura l'apertura del ministro Manfredi, che da ex presidente della Conferenza dei rettori conosce benissimo la realtà universitaria italiana. A Carlotta Sani è stata invece affidata la prolusione sul tema “Rifugiati, la sfida dell'accesso all'istruzione superiore. Una grande opportunità per le università italiane”.

Interverranno pure Francesco Lugli, ventiduenne di Rimini, primo tra gli ammessi alla Scuola Superiore di Sardegna dell'Università di Sassari, Michela Patta, classe 1985, la più giovane neoassunta tra i dipendenti dell'Ateneo. Alla conferenza stampa erano presenti pure il Prorettore Luca Deidda e dal Direttore generale Cristiano Nicoletti.

Giampiero Marras




 

La Nuova Sardegna


 

 

 


3 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 20 febbraio 2020 / PRIMA PAGINA
Lunedì la visita del Presidente
A Sassari è tutto pronto per accogliere Mattarella

Sergio Mattarella lunedì mattina sarà a Sassari per l’apertura dell’anno accademico, il 458° dell’università. Ormai tutto è pronto in città per accoglierlo nel migliore dei modi. I dettagli dei movimenti del presidente della Repubblica, per motivi di sicurezza, verranno resi noti solo all’ultimo momento. Dopo l’università, Mattarella dovrebbe fare tappa anche al monumento ai caduti della Brigata Sassari, in via di completamento in piazza Castello.  Bua a pagina 17


SASSARI - Pagina 17
ARRIVA IL PRESIDENTE >> LA VISITA DI LUNEDÌ

Il Capo dello Stato sarà accompagnato dal ministro Manfredi. Dopo l'università tappa al monumento della "Sassari"

TUTTO PRONTO PER ACCOGLIERE MATTARELLA
Atterraggio con volo di Stato all’aeroporto militare poi il trasferimento all’Ateneo con il saluto delle autorità e l’incontro privato con il rettore. Finita la cerimonia di apertura dell’anno accademico il trasferimento al Comando dei sassarini in piazza Castello e poi il momento privato alle tombe dei presidenti

di Giovanni Bua
SASSARI Segreterie al lavoro a tempo pieno per limare gli ultimi dettagli. E adrenalina alle stelle. Del resto la presenza di un presidente della Repubblica tra le mura dell'Ateneo turritano, che pure ne ha sfornato ben due, non è cosa da tutti i giorni. E una sua "benedizione" per l'apertura dell'anno accademico, il 458º dell'Università di Sassari, non si era proprio mai vista. Il primo a farlo sarà Sergio Mattarella, atteso lunedì mattina a Sassari per una prestigiosa quanto rapida visita, annunciata da giorni ma ufficializzata solo ieri mattina, in occasione della presentazione della giornata da parte del rettore Massimo Carpinelli, dal prorettore Luca Deidda e dal direttore generale Cristiano Nicoletti. Ad accompagnare il capo dello Stato il ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, mentre la prolusione, cioè l'intervento centrale della mattinata, è affidata Carlotta Sami, portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), con un intervento intitolato "Rifugiati, la sfida dell'accesso all'istruzione superiore. Una grande opportunità per le università italiane". Difficile avere i dettagli dei movimenti del presidente che, anche per motivi di sicurezza, verranno resi noti solo lunedì mattina. Quel che è certo è che Capo dello Stato e ministro arriveranno con un volo di Stato nell'aeroporto militare di Alghero di prima mattina. E si trasferiranno direttamente all'università di Sassari, blindatissima per l'occasione, all'ingresso della quale verranno ricevuti dalle autorità, con la sicura presenza del presidente della Regione Christian Solinas e di un rappresentante dell'amministrazione comunale. A fare gli onori di casa dentro le mura dell'Ateneo sarà invece, anche qui secondo protocollo, il rettore Massimo Carpinelli. Che riceverà Mattarella e Manfredi e li accompagnerà nel suo ufficio per un breve confronto privato, durante il quale il rettore presenterà "le eccellenze" dell'Università turritana. Alle 11 in punto inizia la cerimonia dell'inaugurazione dell'anno accademico in aula magna, assolutamente a numero chiuso (anche la stampa dovrà seguire l'evento in streaming da una sala vicina) e in forma ridotta rispetto al solito, per venire incontro ai tempi strettissimi dell'ospite d'onore. Per primo prenderà la parola (anche qui il protocollo è rigidissimo) il ministro Gaetano Manfredi per un saluto. Poi la relazione del rettore Massimo Carpinelli, gli interventi di uno studente e di un componente del personale tecnico amministrativo, la lectio magistralis di Carlotta Sami e il saluto dei goliardi. Il tutto accompagnato dal coro dell'Università e dalla banda della Brigata Sassari. Alla fine il presidente potrebbe decidere di dire qualche parola di saluto. E proprio i Diavoli Rossi potrebbero essere i protagonisti della successiva tappa di Mattarella durante la sua visita lampo, che si concluderà presumibilmente a fine mattinata. Il presidente infatti dovrebbe raggiungere (ma i dettagli non sono ancora noti) il monumento ai caduti della Brigata Sassari, in via di completamento proprio in questi giorni in piazza Castello. E lì incontrare, al Comando dei Sassarini nella caserma La Marmora, il generale Andrea Di Stasio, a conferma del grande affetto che il Capo dello Stato ha sempre dimostrato per i Dimonios, di cui lo scorso 4 novembre ha decorato la Bandiera di Guerra con l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia. Ultima tappa il saluto, in forma privata, dalle tombe di Segni e Cossiga al cimitero cittadino. E poi il ritorno all'aeroporto militare di Alghero.
 





4 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 20 febbraio 2020 / SASSARI - Pagina 17

Il rettore: «Mettiamo in mostra le nostre eccellenze di fronte a un'eccellenza della nostra Nazione»

CARPINELLI: «UN ONORE PER L'ATENEO E LA CITTÀ»

SASSARI Il presidente della Repubblica e il ministro dell'Università. A cui mostrare le «eccellenze del nostro Ateneo» che diventa «simbolo dell'importanza della cultura e della formazione per il futuro del nostro Paese» e vede riconosciuto nel più alto modo possibile «il suo status a livello nazionale e internazionale». Non nasconde la soddisfazione il rettore Massimo Carpinelli, mentre annuncia il programma della giornata di lunedì, apertura del 458° anno accademico dell'Università di cui e alla guida da 5 anni abbondanti e il cui rettorato lascerà tra circa nove mesi «con il 30 per cento in più di matricole, i conti in ordine, una vocazione internazionale consolidata e riconosciuta, una propensione naturale all'accoglienza e all'inclusione, perché un'università può essere grande solo quando è aperta, e noi siamo aperti al mondo».Pillole di un "boom" che si è sentito fin dentro le stanze del Quirinale, e che ha permesso al rettore, aiutato da Mario Segni, di armarsi del necessario coraggio per chiedere a Mattarella «l'onore di aprire, per la prima volta nella storia del nostro ateneo, l'anno accademico. Proposta accettata con entusiasmo, a conferma del buon nome di cui Sassari gode». Conferma raddoppiata dall'ulteriore ospite che accompagnerà il presidente: il ministro dell'Università e della Ricerca Gaetano Manfredi «Uomo di università - sottolinea Carpinelli - già presidente della conferenza dei rettori, con cui ho avuto modo di confrontarmi spesso, e che conosce bene i problemi ma anche le incredibili potenzialità del mondo accademico».E, ciliegina sulla ricca torta, la lectio magistralis di Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr per il sud Europa e da più di 15 anni protagonista nell'ambito delle relazioni internazionali, dei diritti umani e degli interventi umanitari. «Presenza con la quale - continua il rettore - confermiamo la levatura accademica, ma anche il valore politico, dei nostri ospiti. Si parlerà di rifugiati e opportunità, sperando di sfatare tanti luoghi comuni».Un saluto in grande stile insomma. «E un tributo a una Università e una città - chiude Carpinelli - che hanno i piedi piantati in un glorioso passato, ma devono sempre più guardare con ottimismo ed energia al futuro». (g.bua)

 





5 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 20 febbraio 2020 / CULTURA E SPETTACOLI - Pagina 37

Un grande successo di pubblico, la mostra a Palazzo di Città è stata prorogata

"LEONARDO INVENIT" SINO A MARZO

CAGLIARI Considerato il successo di pubblico, l'assessorato alla Cultura del Comune ha deciso di prorogare fino al 22 marzo la mostra "Leonardo invenit: il genio tra arte e scienza", curata da Efisio Carbone e Tiziana Ciocca e ospitata nelle sale di Palazzo di Città. Continuano anche gli eventi collaterali alla mostra. Ieri pomeriggio si è svolto un incontro con Mauro Salis, storico dell'arte e docente all'Università di Cagliari. "Influenze del Rinascimento italiano in Sardegna" è stato il tema sviluppato. Salis ha spiegato quale fosse la situazione artistica in Sardegna tra Quattrocento e Cinquecento e quale influsso avesse la produzione artistica italiana in un territorio attraversato da una quasi esclusiva produzione di ascendenza iberico-catalana. Interessante anche l'appuntamento di oggi alle 16.30: "Leonardo, i disegni anatomici". Domenico Laurenza, studioso di fama internazionale, sarà presentato negli spazi di Palazzo di Città da Rita Pamela Ladogana, dell'Università di Cagliari. Laurenza, che ha pubblicato per Giunti Editore un testo dedicato ai disegni anatomici di Leonardo, metterà a confronto l'iconografia anatomica scolastica, cioè con le schematiche illustrazioni in uso, tra Medioevo e Rinascimento, nelle scuole di medicina. Gli incontri sono compresi nel costo del biglietto di ingresso alla mostra "Leonardo invenit". Si consiglia la prenotazione chiamando direttamente la biglietteria del Palazzo di Città al numero 070-6776482.

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