Press review

13 September 2019

L'Unione Sarda

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e redazione web



L’UNIONE SARDA
 

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 13 settembre 2019 / Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. La rettrice: «Protocollo per la tutela di studenti e dipendenti»
PATTO CONTRO I CRIMINI INFORMATICI
La Polpost in campo per la difesa delle banche dati dell'Ateneo

I dati e le informazioni di studenti e dipendenti dell'Università da oggi sono più sicuri. Il questore Pierluigi D'Angelo, il dirigente della Polizia postale Francesco Greco e la rettrice Maria Del Zompo, con il supporto di Massimo Farina (responsabile della protezione dei dati dell'Ateneo) ieri hanno firmato «un protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici sui sistemi informativi “critici”. Il patto stretto tra Università e Polizia ha anche lo scopo di rafforzare, attraverso il laboratorio di Informatica forense, la preparazione dei poliziotti impegnati nella lotta contro il cybercrime . Questore e rettrice precisano che non ci sarà alcuna violazione della privacy: gli uomini della Polizia postale, se non in determinati casi previsti dalle norme, non potranno accedere alla banca dati dell'Ateneo, ma solo intervenire in fase preventiva e investigativa nel caso ci fossero tentativi di intrusione illecita da parte di hacker per il furto o la manomissione di dati sensibili.
LA RETTRICE
Maria Del Zompo ha messo l'accento sull'importanza dell'intesa nell'affrontare la manipolazione e la gestione di informazioni che spesso sono conservati in modi e località sconosciute. «Dietro c'è una realtà di database, di insiemi che contengongono notizie importanti che fanno riferimento alle persone e a dati che hanno a che fare con il lavoro che facciamo tutti i giorni. Informazioni sulla ricerca, ma anche la comunicazione di idee brillanti. Per non parlare - aggiunge la rettrice - dei dati dei nostri 24.000 studenti: abitazione, condizioni economiche e aspetti sanitari». Le linee tracciate dai protocolli devono essere seguite con massima attenzione per preservare i dati da attacchi esterni. È fondamentale fare sistema con la Polizia postale, professionisti preparati. «È importante crescere insieme, fare ricerca ed essere reciprocamente utili per la difesa dei cittadini».
IN PRIMA LINEA
Per il questore D'Angelo, la banca dati dell'ateneo è un'infrastruttura critica. «Il complesso delle informazioni dell'Università sarà monitorata tutti i giorni, 24 ore su 24, dal nostro “Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche del servizio”. Ci saranno scambi di sistema valutati dai nostri uomini con attrezzature moderne».
TRUFFE SULLE RETE
Il capo della Polpost Greco ha suonato il campanello d'allarme. «Attenzione alle frodi informatiche, soprattutto del trading on line, in cui molti sardi stanno investendo tanti soldi pensando di fare facili guadagni su bit coin e nuove monete virtuali. Si tratta di truffe orchestrate ad arte e i soldi finiscono regolarmente all'estero».
Andrea Artizzu

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 13 settembre 2019 / Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
STUDENTI. Gaia Pitzalis coordinatriceIl congresso di Unica 2.0:
«Chi vuole studiare deve poterlo fare sempre»

“Il pessimismo della ragione, l'ottimismo della volontà”: è questo il titolo dato dagli organizzatori al congresso di Unica 2.0 ospitato nei locali dell'Università di viale Sant'Ignazio. Dopo il saluto di Stefano Usai, presidente della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, è intervenuto Michele Carrus, segretario generale della Cgil sarda, Simona Fanzecco della segreteria della Camera del Lavoro di Cagliari e Lidia Roversi del sindacato pensionato della Cgil: i tre intervenuti hanno proposto una riflessione sul contesto, generale e locale, su cui gli studenti si trovano ad agire, tracciando delle proposte di azione nella collaborazione tra sindacato studentesco e sindacato dei lavoratori.
È stato poi il turno del consigliere regionale Francesco Agus, con un intervento sull'importanza della rappresentanza studentesca, della consigliera comunale Francesca Ghirra che si è soffermata sulle attaglie per il diritto allo studio, e sulla declinazione nell'ambito regionale e cittadino e di Rosanna Mura sulle battaglie per i diritti civili.
Dopo questi interventi hanno parlato i rappresentanti delle associazioni che collaborano con Unica 2.0, in particolare Eureka - Rete degli Studenti Medi e Udu nazionale. «La nostra associazione», afferma la neo coordinatrice di Unica 2.0 Gaia Pitzalis, «si propone di portare avanti la propria azione di rappresentanza per la difesa e l'ampliamento del diritto allo studio universitario, affinché possa essere garantito a tutti coloro i quali vogliano intraprendere un percorso universitario».
«Crediamo», ha proseguito, «che la condizione economica di partenza dello studente non possa e non debba essere un ostacolo, che i servizi legati al diritto allo studio, quali residenzialità, borse di studio e mense, solo per citare i principali, debbano essere potenziati e garantiti a tutti gli aventi diritto e che l'università possa diventare a tutti gli effetti una realtà accessibile a tutti, luogo di confronto e di trasmissione dei saperi in cui lo studente abbia la possibilità di realizzarsi anche nella propria dimensione di cittadino».

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 13 settembre 2019 / Commenti (Pagina 44 - Edizione CA)
Il dibattito
POLITICA: IL RUOLO DELL'ISTRUZIONE

Il funzionamento di una macchina complessa impone la conoscenza del suo approfondito manuale d'uso, per cui è altresì necessario il suo specifico studio. Dobbiamo però chiederci quanto quel manuale o quel corso di studi, che dovrebbe garantirne il funzionamento più che la conoscenza, è o no, finalizzato ad un utilizzo della macchina in ambiti reali e non ideali.
Sappiamo, perché la storia quanto l'esercizio negli spazi sociali e politici lo mostrano di continuo, che quella macchina complessa non ha mai funzionato in piste predefinite. L'idea di immaginare lo Stato, nelle sue funzioni più complesse, come emanazione di istituti normati a prescindere dalla realtà e dalla società in perenne evoluzione, è inadatta al governo attuale di qualsiasi Stato. Esistono almeno due fasi, non proprio nette, attraverso cui qualsiasi essere umano entra a far parte della società moderna, avvalendosi della conoscenza. Una educativa ed una formativa. Fasi che fino a qualche decennio fa coincidevano con una temporalità anagrafica, forse oggi non più valida.
La fase che va dall'ingresso nella scuola dell'infanzia, fino alla maturità liceale o tecnica, consta o dovrebbe, di un percorso educativo, dell'“educere”, del “tirar fuori”, con estensioni formative per chi abbraccia le scuole tecniche e professionali. Su questo punto dobbiamo esser chiari, perché nell'ambito di questi sedici/tredici anni, a seconda della frequentazione o meno della scuola dell'infanzia, crescono cittadini, che possono divenire civilmente capaci di vivere all'interno della società quanto di contribuire alla sua crescita.
L'impronta educativa, in sé centrale, è stata erosa da volontà altre, al fine di fornire cittadini pronti all'uso sul piano del lavoro o intimiditi, se non inermi, di fronte alle scelte politico-sociali intraprese dallo Stato.
L'approdo all'Università, necessario e in alcuni casi imprescindibile, non interesserà l'ambito educativo, se non parzialmente e per quanto riguarda la spontanea socialità instaurata tra gli studenti. La specifica funzione formativa universitaria, in un sistema sociale così complesso, è essenziale, forse non necessaria nella totalità delle attività umane, sicuramente insufficiente in ognuna di esse. Se l'università permette di svolgere uno studio sistemico, nell'ambito desiderato, rendendoci “esperti” dello stesso, è pur vero che uno studio non sistemico, maggiormente integrato da ulteriori apporti conoscitivi ed esperienziali, può renderci altrettanto consapevoli degli strumenti da adoperare nell'uso di una macchina complessa.
Quando il professor Berlinguer richiama personalità politiche prive di una laurea, cita giustamente Di Vittorio, che però statista non è stato. Potremmo elencare altri uomini politici, alcuni già Presidenti del Consiglio, che privi di una laurea hanno saputo condurre politiche nazionali ed internazionali da statista. Diversamente, abbiamo visto questo Paese scivolare nel baratro, per mano di tecnici laureati, docenti ed esperti, cui forse la privazione di ulteriori apporti conoscitivi o più banalmente, il loro stesso adeguarsi alla corrente di un pensiero accademico dominante, ha reso incapaci di condurre questa macchina complessa. L'Italia, come ha specificato il presidente del Cnel, Tiziano Treu, «ha necessità di investire nei percorsi educativi riguardanti i primi anni di vita fino all'adolescenza», perché è in quegli anni che le loro capacità intellettuali e umane possono essere sviluppate.
MAURIZIO CIOTOLA
PUBBLICISTA

 

La Nuova Sardegna

 


LA NUOVA SARDEGNA
 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 13 settembre 2019 / Sardegna - Pagina 5
CAGLIARI
Accordo tra polizia e università contro i crimini informatici

CAGLIARI La prevenzione e il contrasto dei crimini informatici sono al centro dell'accordo tra la polizia e l'università di Cagliari. Il protocollo è stato siglato alla presenza del questore Pierluigi D'Angelo, del rettore Maria Del Zompo e del dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni per la Sardegna, Francesco Greco. L'accordo prende lo spunto dalla necessità di garantire un'elevata sicurezza al territorio e al suo sistema economico e sociale, dipendenti da sistemi informatizzati, attraverso la cooperazione, tra enti pubblici. Il protocollo ha lo scopo di sviluppare collaborazioni, condividere procedure e informazioni utili per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici, istituzionalmente demandati alla polizia postale e delle comunicazioni. La polizia svolge già da tempo, attraverso il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche del Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma, una rilevante attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici.
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 13 settembre 2019 / Sardegna - Pagina 4
Accordo bipartisan per il finanziamento spalmato su tre anni per i volontari. Dal 2022 sarà strutturale
IL CONSIGLIO STANZIA LE RISORSE PER SANITÀ E 118

CAGLIARI Alla fine la correzione di bilancio, era intorno ai i 40 milioni, è passata all'unanimità. Il Consiglio regionale l'ha votata compatto dopo le baruffe in commissione sui finanziamenti extra destinati alla sanità e alle associazioni di volontariato che sono l'ossatura del 118.L'accordo. Dopo la levata di scudi di parte del centrodestra e tutta l'opposizione, il punto d'incontro sulle convenzioni cl mondo del volontariato è stato raggiunto poco prima del voto in aula. La soluzione, proposta dagli assessori Giuseppe Fasolino (bilancio) e Mario Nieddu (sanità) è stata questa. Non più un contributo una tantum, era intorno ai 5 milioni, ma un finanziamento stabile di 15 milioni spalmato in tre anni e fino al 2021. Poi dal 2022 il finanziamento di 5 milioni diventerà una spesa fissa nella Finanziaria regionale «Era quello che volevamo», hanno ribadito in aula Domenico Gallus dell'Udc, presidente della commissione sanità, e Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd. Erano stati proprio loro, insieme a Carla Cuccu (M5s), Franco Mula (Psd'Az) e ad Antonello Peru (Forza Italia), a opporsi al taglio della convenzione fra l'Ats e l'Areus con le associazioni di volontariato. «Ora - è stato il commento bipartisan subito dopo la votazione - anche le associazioni potranno contare finalmente su un finanziamento sicuro per almeno tre anni, perché senza questa certezza ad andare in crisi sarebbe stato l'intero sistema dell'emergenza-urgenza, che mai e poi mai potrebbe rinunciare all'apporto dei volontari».
SOLDI ALLA SANITÀ. Ancora una volta anche quest'ennesima variazione di bilancio, che in buona sostanza sono le correzioni del centrodestra all'ultima finanziaria della giunta Pigliaru, hanno avuto come piatto forte il sistema sanitario. Gran parte dei 40 milioni, esclusi quelli per le associazioni di volontariato, saranno destinati per rafforzare il sistema territoriale, a cominciare dai medici di famiglia, e abbattere le liste d'attesa. C'è anche un altro passaggio importante: le università di Cagliari e Sassari riceveranno un contributo straordinario per ingaggiare docenti destinati ad aumentare l'organico degli insegnati nelle scuole di specializzazione per i medici neolaureati. È questo uno dei primi tentativi per mettere fine alla storica carenza di medici specializzati in Sardegna. Tra gli altri finanziamenti c'è anche quello destinato a garantire l'assistenza integrativa ai pazienti affetti da patologie irreversibili. Un milione, come proposto da Stefano Schirru del Psd'Az, sarà destinato anche ad abbattere i costi delle cure termali.
PLASTICA FREE. Il Consiglio regionale ha approvato, sempre all'unanimità, un ordine del giorno che «impegna la Giunta a liberare, nei tempi più brevi possibili, la Sardegna dalla plastica». A far scattare la scintilla ambientalista è stata una mozione presentata dalla consigliera regionale Maria Laura Orrù dei Progressisti, che tra l'altro ha detto: «Questa battaglia non dev'essere solo di alcuni Comuni. Deve diventare di tutti i sardi». (ua)

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 13 settembre 2019 / Sassari - Pagina 18
Incontro con il vicepremier Moses Ali all'Università e in Regione
«Uganda e Sardegna, popoli amici»

SASSARI Il vicepremier dell'Uganda, il generale Moses Ali ha incontrato ieri mattina i docenti e gli studenti del corso di laurea in Sicurezza e cooperazione internazionale dell'ateneo sassarese. L'incontro, che si è svolto alla presenza del delegato rettorale per l'Internazionalizzazione, Erasmus e mobilità studentesche, Luciano Gutierrez, del presidente del corso di laurea, Quirico Migheli, e del direttore del Nucleo di ricerca sulla desertificazione, Pierpaolo Roggero, è servito per concordare future linee di collaborazione tra l'Università di Sassari e l'Uganda nei settori dell'educazione e della ricerca scientifica, promuovendo al contempo scambi e mobilità di studenti e lo sviluppo di progetti ricerca nell'area della cooperazione internazionale.Nella sua visita nell'Isola Moses Ali ha anche incontrato a Cagliari il presidente del Consiglio regionale Michele Pais nella sede della presidenza del consiglio. «L'incontro - sottolinea una nota della Regione - è stato molto cordiale. Tra gli argomenti trattati: la cooperazione internazionale, l'ambiente e i progetti di riforestazione. Il generale ha ricordato i profondi legami che ci sono tra la Sardegna e l'Uganda. Dal 2018 i due Paesi hanno stretto un gemellaggio».

 

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