Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 June 2019

L'Unione Sarda

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e redazione web



L’UNIONE SARDA
 
 
1 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 giugno 2019 / Prima (Pagina 1 - Edizione CA)
CAGLIARI. Ancora una croce. Sconvolti gli amici di Dolianova e i docenti di Architettura
SCHIANTO FATALE: MORTO A 23 ANNI
Studente modello finisce con la sua Smart contro un palo in via Cadello

Studiava con passione e lavorava per facilitare gli altri studenti. Luca Noli, 23 anni, cagliaritano residente a Dolianova, era molto amato nella facoltà di Architettura, dove voleva conseguire la laurea magistrale. L'incidente di ieri notte in via Cadello (la sua Smart si è schiantata su un lampione) ha sconvolto amici e docenti. Quella strada continua a essere pericolosa, malgrado le diverse modifiche apportate negli ultimi anni.  ALLE PAGINE 2, 3
 
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 giugno 2019 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Cagliari, incidente mortale poco prima dell'alba a Is Mirrionis
LE RUOTE DELLA SMART SUL CORDOLO: LA VITA SPEZZATA DEL GIOVANE ARCHITETTO

Lo aspettava Madrid, dove avrebbe trascorso un anno di studio grazie al progetto Erasmus, ma nel frattempo si dava da fare a Cagliari, nella “sua” facoltà di Architettura: aiutava gli altri studenti e si adoperava per rendere il più accogliente possibile l'Università con l'impegno nell'associazione “Gruppo officina”. Nello schianto di ieri notte, tutto questo è andato perduto. L'intera vita del 23enne cagliaritano (residente a Dolianova) Luca Noli, soprattutto la grande parte che doveva ancora arrivare, è finita contro un lampione di via Cadello, una delle strade più pericolose del Capoluogo malgrado le modifiche che si sono succedute nel tempo. Lo schianto ha ucciso sogni e promesse di un giovane amato, che stava conquistando una laurea magistrale malgrado tutto. Soprattutto, malgrado il fatto di aver perso la madre quando di anni ne aveva solo 13, a causa di una malattia: un colpo fortissimo, ma era comunque rimasto in piedi. E non era facile.
PASSIONE PER L'ARCHITETTURA  Tante speranze, e tanto futuro, si sono spenti ieri - alle 4 del mattino - assieme alla vita di Luca Noli, nell'incidente solitario avuto al volante della sua Smart Two, al rientro da una festa organizzata nella facoltà di via Corte d'Appello che tanto amava. «L'amore per Architettura era condiviso con tutti noi del Gruppo officina», sospira il suo amico e collega di studi Luca Cassago, «e tutto il gruppo è ora sconvolto dal dolore. Era sempre di buonumore, la battuta pronta, aveva grande voglia di fare e divertirsi: ho sentito gli altri ragazzi dell'associazione e tutti lo descrivono così. Era così. Manca già a tutti».
GLI ACCERTAMENTI  Troppo veloce? Oppure troppo assonnato per poter essere preciso in una manovra che richiedeva prudenza e attenzione? La Polizia municipale, intervenuta ieri prima dell'alba in via Cadello, non ha ancora concluso la ricostruzione, ma alcune certezze ci sono. La Smart Two di Luca Noli, che tornava dalla festa a Castello, ha percorso in discesa via Is Mirrionis (la parte che scorre accanto al Cus Cagliari) da piazza d'Armi e ha superato la rotatoria di via Cadello. Due ruote del piccolo mezzo, secondo i rilievi dei vigili urbani della sezione Infortunistica, sarebbero finite sul cordolo della rotatoria. Era abbastanza per sbilanciare la piccola auto: Luca Noli ha tentato di imboccare via Cadello con una leggera sterzata a destra, ma la Smart Two si è ribaltata ed è finita con grande violenza contro il lampione. I medici del 118 ritengono che la vita del giovane si sia conclusa pochissimi secondi dopo: sono arrivati subito, ma subito era già troppo tardi.
QUELLA VITA SPEZZATA  Resta il dolore di una famiglia già duramente provata per il lutto della madre. E resta la voglia di conoscere, di incontrare persone, testimoniata dalle numerose foto di viaggio che affollano il profilo Instagram della vittima. Aveva solo 23 anni, ma aveva già visto Argentina, Brasile, Paraguay, Portogallo, Regno Unito, Grecia e Polonia. Essere cittadino del mondo - una “qualifica” che avrebbe perfezionato con l'anno di Erasmus a Madrid - era una sua priorità, ma non l'unica. Il desiderio di fare qualcosa per gli altri studenti (è la missione del Gruppo officina cui apparteneva), l'amore per l'architettura e per la formazione universitaria testimoniato dalla sua partecipazione al Contamination lab e al Mogoro lab, erano tra le caratteristiche dello studente, che non usava solo il cervello. Lo appassionava anche lo sport, infatti partecipava al torneo universitario Ateneika, e quando ancora frequentava le scuole superiori giocava a calcio con la maglia della Ferrini Cagliari. Sembrava impossibile poter spegnere tanta passione. Invece sono bastati pochi secondi.
Luigi Almiento (ha collaborato Matteo Piano)

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 giugno 2019 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Chi era
PROSSIMO ALLA LAUREA MAGISTRALE

Uno studente modello appassionato di viaggi e di fotografia. Laurea di primo livello in Architettura conseguita nel 2017 all'Università di Cagliari, Luca Noli stava studiando per la ottenere la magistrale. Il traguardo ormai era vicino. Lo studente rimasto ucciso ieri nell'incidente in via Cadello aveva perso la mamma a soli 13 anni, da pochi anni viveva a Dolianova con il padre Augusto. Ma erano soprattutto a Cagliari, i suoi amici, tra i quali alcuni colleghi universitari con i quali amava confrontarsi e trascorrere il tempo libero con ironia e leggerezza. «Era un ragazzo solare e molto studioso, purtroppo la nostra comunità si trova ancora una volta a piangere per la morte di un suo giovane figlio», è il commento amaro di Chicco Fenu, assessore comunale alla Cultura e alle Politiche giovanili. (sev. sir.)

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 giugno 2019 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
LA FACOLTÀ
La vittima dello schianto era in procinto di trasferirsi a Madrid per lavorare a un progetto Erasmus
IL RICORDO DEI DOCENTI: «OTTIMO STUDENTE E PIENO DI ENTUSIASMO»

«Ho un ricordo di lui non solo come ottimo studente, ma soprattutto come ragazzo pieno di entusiasmo, sempre sorridente nonostante non avesse avuto proprio una vita in discesa». Emanuele Mura è uno dei docenti universitari di Architettura, la facoltà dove Luca Noli aveva già conseguito la laurea triennale e si preparava a fare altrettanto con quella specialistica. Mura aggiunge: «La sua gentilezza, la sua educazione, erano rare nel mondo dei ragazzi di oggi».
Un altro docente, Gianni Loddo, è commosso: «Lo avevo conosciuto in occasione di un progetto di ricerca con l'Università di Madrid: gli avevo precisato che era un lavoro extra e che non avrebbe fruttato crediti universitari, ma lui si era applicato con precisione ed entusiasmo non comuni», si commuove Loddo. La ricerca in collaborazione con un docente spagnolo riguardava uno studio sull'evoluzione dei campus universitari, Luca Noli stava facendo un censimento delle strutture presenti a Cagliari.
«Ho conosciuto Luca solo quest'anno», sospira Gianmarco Chiri, un altro dei suoi docenti, «perché ha seguito il mio corso di Progettazione. Era educatissimo, serio, preparato ed entusiasta. Ci mancherà tantissimo».
Per Contamination Lab, Luca Noli aveva partecipato alla realizzazione di una start up che si chiama “My move”, che offre soluzioni veloci agli studenti fuori sede che affrontano i problemi legati a un trasloco, come ad esempio il poco spazio a disposizione per le proprie cose nell'alloggio.
Michela Marrocu

 

5 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 giugno 2019 / Prima Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Studentessa cagliaritana della London School
TESI DI LAUREA SULLA RINASCITA DEL POETTO

Un questionario per conoscere ancora di più il Poetto e i cambiamenti. A predisporlo è stata Margherita Fadda, una studentessa in studi di pianificazione urbana e regionale alla London School of Economics. «Nell'ambito della mia tesi - spiega - sto studiando lo sviluppo del Poetto e i cambiamenti del 2016 che hanno interessato la circolazione delle auto sul lungomare, la riconfigurazione dei parcheggi e il maggiore spazio per altri modelli di mobilità, in particolare bici e il bus». L'idea è quella di «tracciare la mutazione delle pratiche di mobilità dei cittadini della città metropolitana all'indomani dei cambiamenti di circolazione della spiaggia, avvenuti appunto nel 2016». In particolare la studentessa vuole esaminare il cambiamento nella frequentazione della spiaggia di specifici gruppi di persone come i disabili, i giovani, i loro genitori e gli anziani. «Per poterlo fare - spiega Margherita Fadda - ho predisposto un questionario da condividere con tutte le persone che frequentano il Poetto. Più risposte avrò, più sarò in grado di tracciare la mobilità e le modalità di accesso alla spiaggia dopo i lavori». Il questionario è su: https://tinyurl.com/mobilita-Poetto. È anche accessibile ai non vedenti nella versione per smartphone. La richiesta di adesione è stata lasciata dalla laureanda nei chioschi.
 

6 - L’UNIONE SARDA di domenica 30 giugno 2019 / Nuoro (Pagina 40 - Edizione CA)
STORIE. La sua start-up ha chiuso, ora fa la ricercatrice a Milano
ANNALISA, IL CORAGGIO DI RICOMINCIARE

Da microbiologa a innovation promoter. Oggi che ricopre il ruolo di consulente, grazie a un solido know-how nella valorizzazione della proprietà intellettuale, Annalisa Balloi ha la serenità per ammettere che non sempre è andato tutto liscio. Eppure lei non si è arresa. Difficoltà societarie dapprima vissute come ostacoli, sono divenute occasione di rigenerazione lavorativa. Nata a Bochum (Germania) 41 anni fa, dall'età di due anni e mezzo ha vissuto a Sarule. Maturità al liceo classico di Nuoro, laurea in scienze biologiche all'università di Cagliari, nel 2006 si trasferisce a Milano, dove tuttora vive e lavora. È in seno all'università statale che, una volta conseguito il dottorato di ricerca, costituisce nel 2010 lo spin-off Micro4you, impresa operante nel settore delle biotecnologie ambientali.
CURSUS HONORUM  «L'interesse per le green technologies da destinare al settore ambientale - racconta Annalisa - è maturato nel corso della formazione accademica. Scoprii le potenzialità scientifiche insite nel gestire le abilità metaboliche dei microrganismi». Molte le declinazioni operative nell'ambito delle attività umane. «Creammo un prodotto (denominato Micro4Art) a base di batteri, in grado di pulire statue e obelischi. Affinammo poi un composto (che battezzammo Micro4Bee) probiotico per le api, capace di stimolarne il sistema immunitario». L'esperienza s'infranse dopo sette anni. «Da fine 2016 faccio parte del Tto: il Technology transfer office è una struttura incastonata nel Politecnico di Milano. Trasmette ai ricercatori e alle aziende il background per valutare la proteggibilità delle creazioni». Mission sfiancante, ma inebriante. «È gravoso massimizzare le opportunità di sfruttamento commerciale d'innovazioni che gravitano dal design all'ingegneria, dall'architettura alla meccanica, ma non avrei potuto scegliere una sfida più galvanizzante».
LA SVOLTA  «Oggi sono una persona matura - rivela Annalisa - e non ho difficoltà a riconoscere che ho superato momenti difficili». La tempesta perfetta nel 2014: una destabilizzazione carrieristica che causò una crisi identitaria. «Nell'organigrammma della start up che fondai figuravano due soci che in quell'anno abdicarono. Così posi fine all'avventura imprenditoriale- L'aver concentrato tutte le energie su quell'iniziativa inaridì la mia creatività». In forza di un periodo sabbatico, la tempra scientista di Annalisa riprese il sopravvento. «Fu il Politecnico nel 2016 a offrirmi un'opportunità. Supporto studiosi e uomini d'affari, traslando le conoscenze scientifiche dal laboratorio al mercato». Mutato il campo d'azione, resta inalterato il suo credo. «Puntare sulla competenza è l'arma vincente. Soprattutto se sei una donna che spesso s'imbatte in colleghi che pensano di potersi permettere di fare battute pesanti solo perché hanno di fronte una ragazza giovane e single».
Claudio Serpico

 

La Nuova Sardegna

 

LA NUOVA SARDEGNA

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 30 giugno 2019 / Sardegna - Pagina 4
Cagliari, il ragazzo rientrava a casa dopo una serata con gli amici
SI SCHIANTA CON LA SMART MUORE UN 23ENNE

CAGLIARI La piccola Smart è diventata una scheggia impazzita e si è capovolta più volte sulla carreggiata incastrando mortalmente fra le sue lamiere il corpo del giovane conducente. Luca Noli, 23 anni, orginario di Cagliari e residente a Domusnovas, studente universitario di architettura, è rimasto ucciso poco prima dell'alba nell'incidente accaduto in via Cadello. Quando sono arrivati i soccorsi del 118 e dei vigili del fuoco per estrarre dall'abitacolo informe il conducente, la giovane vita del ragazzo era già stata stroncata per sempre. Lo studente ha fatto tutto da solo, non sono rimaste coinvolte altre persone e altre auto. La dinamica è apparsa abbastanza chiara, ricostruita in ogni suo punto dagli agenti della polizia locale. Luca Noli aveva passato la serata in città con gli amici e poco prima delle 4 ha deciso di far rientro a casa, a Dolianova, dove viveva con il padre Augusto dopo si erano trasferiti da Cagliari: una decina di anni fa erano rimasti soli quando la loro moglie e mamma era scomparsa e si erano trasferiti nel vicino paese del Parteolla. Con la sua Smart, Luca ha lasciato la zona della Marina e percorso in leggera discesa via Is Mirrionis proveniente da Piazza d'Armi, per poi proseguire in via Cadello ed entrare nell'asse mediano, da dove dirigersi verso l'uscita della città e quindi prendere la diramazione per la statale 554 e avviarsi verso Dolianova. Per cause che non potranno essere accertate con sicurezza (le ipotesi sono quelle di una distrazione, un colpo di sonno e magari anche la velocità sostenuta), ha urtato il cordolo in cemento della rotonda spartitraffico con via Campania e perso il controllo della piccola vettura. L'auto si è ribaltata una, due e forse più volte su se stessa, ha travolto alcuni paletti della segnaletica stradale e infine, percorsi una cinquantina di metri della via Cadello, ha impattato contro un palo della linea filoviaria vicino all'incrocio con via dei Falletti, per poi fermarsi in mezzo alla carreggiata ruote all'aria. Il giovane conducente è rimasto incastrato nell'abitacolo informe, presumibilmente rimanendo ucciso all'istante. Il rumore dell'impatto delle lamiere con l'asfalto ha rotto il silenzio della notte e svegliato numerosi abitanti dei palazzi di quel tratto di via Cadello. È stato qualcuno di loro a dare l'allarme al 118 e ai vigili del fuoco, poi diramato alla centrale della polizia municipale. I soccorsi sono arrivati in breve tempo con una medicalizzata e con la squadra di pronto intervento dei pompieri, che hanno cercato subito di allargare e tagliare con le cesoie idrauliche le lamiere della Smart per consentire al personale medico di soccorrere il conducente della Smart. Ma già da subito è apparso evidente che per il ragazzo rimasto incastrato nell'abitacolo non c'era ormai più niente da fare. Gli agenti della Municipale hanno chiuso la strada e deviato il traffico fino al completamento dei rilievi. (l.on)

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 30 giugno 2019 / Sardegna Sassari - Pagina 18
LAUREA IN PIAZZA >> IL BILANCIO
Successo oltre le aspettative per la quinta edizione completamente plastic free
IL "WEEKEND DEL TOCCO" È DIVENTATO UNA TRADIZIONE
Oltre 180 esercizi commerciali hanno aderito alla festa in onore dei neo dottori

SASSARI Plastic free, festosa, coinvolgente. La quinta "Laurea in piazza", cerimonia pubblica di proclamazione dei nuovi dottori dell'Università di Sassari, venerdì e ieri è stata un successo che è andato oltre le più rosee previsioni. Sassari ha infatti partecipato alla grande manifestazione voluta dal rettore Massimo Carpinelli che quest'anno, oltre a introdurre il plastic free, ha incentrato il suo discorso sui temi ambientali. Prima di consegnare la laurea honoris causa in Lettere filologia moderna e industria culturale all'architetto nuorese Flavio Manzoni, senior vice president del design Ferrari, il rettore ha ufficializzato la imminente istituzione della Scuola superiore di Sardegna «con cinque milioni di investimenti - ha detto -, possibili grazie al solidissimo bilancio dell'Università di Sassari». L'edizione 2019 di "Laurea in piazza" è stata quella dei grandi numeri. Dei 2100 laureati dell'anno accademico considerato, si sono iscritti alla cerimonia 606 laureati. Questa la suddivisone per dipartimento: Agraria 51, Architettura 30, Chimica e farmacia 31, Giurisprudenza 94, Medicina veterinaria 5, Scienze biomediche 32, Scienze economiche 73, Scienze mediche chirurgiche e sperimentali 91, Scienze umanistiche e sociali 83, Storia, scienze dell'uomo e della formazione 103. Commovente il discorso fatto da Anila Sina, la migliore laureata che ha ricevuto una borsa di studio. "Laurea in piazza" è stata completamente plastic free: ai neodottori sono state distribuite borracce rivestite in ceramica da riempire nei distributori di acqua posizionati nella piazza in occasione della cerimonia. Il "Weekend del tocco", culminato venerdì pomeriggio con lo spettacolare lancio di seicento tocchi in piazza d'Italia, è proseguito ieri. «A testimonianza - si legge in una nota - di come ormai "Laurea in piazza" sia divenuta un patrimonio di tutta la città, compreso il tessuto economico». Intorno alla manifestazione di proclamazione dei neo dottori c'è stata l'adesione compatta. L'associazione Eventi 6 ha allestito stand eno-gastromici lungo il perimetro di piazza e 180 esercizi commerciali - tra ristoranti, bar, b&b, negozi di abbigliamento e altre tipologie - che venerdì e ieri hanno aderito alla "notte bianca" con l'apertura dei negozi fino alle 22 di venerdì e l'orario continuato fino alle 20 nella giornata di ieri».Numerose le vetrine in tema con la laurea. Un grande omaggio, insomma, della città al suo glorioso ateneo.
ANILA, LA PIÙ BRAVA: «L'UNIVERSITÀ UNA SCELTA DI VITA»
«Sono molte le cose al di fuori del nostro controllo. Le decisioni di altre persone ed entità influiscono su molti aspetti sulla nostra vita. Ma l'università è una nostra scelta, una scelta che noi condividiamo. Abbiamo ignorato la via più facile, abbiamo preferito faticare per migliorarci e raggiungere una versione migliore di noi stressi. La laurea segna la fine di una fase della nostra vita e l'inizio di un nuovo percorso. Oggi, noi vogliamo celebrare il raggiungimento di questo importante traguardo. L'università è stata, ed ancora è, per me un obiettivo che mi motiva a dare il meglio. Uno dei miei più vecchi ricordi è quello di mia madre che mi parlava dell'università. Mi raccontava di come l'università aveva cambiato la sua vita. Per lei non è stato facile eppure ne parlava sempre in maniera positiva. Mi diceva che non era la più studentessa più brillante ma di certo era la più volenterosa. Ed è stata la sua grande forza di volontà e voglia di studiare che la portata avanti. Ecco perché per me la scelta non era se andare all'università o no, ma che laurea voglio avere. Sinceramente non mi importava né dei voti e né del corso ma solo della conoscenza. Andare all'università non è per gli studenti migliori ma per coloro che hanno la volontà e il desiderio di farlo. Purtroppo volontà e desiderio non sono soldi e non coprono la spesa dell'università. Per questo motivo voglio esprimere la mia più profonda gratitudine all'ERSU. Grazie all'ente regionale per il diritto universitario io e migliaia di altri studenti abbiamo avuto l'opportunità di perseguire i nostri obiettivi. Di questo io sono profondamente grata».
DA FLAVIO MANZONI L'ELOGIO DEL DESIGN E DELLA FERRARI
«Il design è il punto d'incontro tra sensibilità artistica e "cultura del progetto": processo intriso di intuizione, immaginazione, l'abilità di armonizzare elementi che a prima vista non sembrano avere un legame diretto. La creazione di un nuovo prodotto è un processo collettivo ed individuale, di sviluppo iniziale e convergenza finale, che da un foglio di carta bianca conduce fino al progetto finale. Un momento magico, che si rinnova ogni volta che nasce una nuova vettura, sin dai primi tratti di matita, con un ideale in mente e il "fuoco creativo" che spinge la mano a darle forma. Quando quei tratti prendono vita, il mio sogno è che questo ideale possa permeare il progetto, attraversando l'intero processo di sviluppo e arrivare intatto a caratterizzare quel prodotto, parlando un linguaggio che comunichi senza parole. Il desiderio è che questa creazione sia autoesplicativa e che esprima la sua filosofia, i suoi valori e i suoi contenuti di innovazione attraverso il suo linguaggio formale, ma soprattutto che comunichi l'emozione che l'ha generata. Nel rapporto tra uomo e macchina è sempre presente una componente di emotività. Nel design di una nuova Ferrari, l'audacia, la sensibilità e la capacità visionaria di anticipare la naturale evoluzione delle cose sono fondamentali. Questo è quello che facciamo ogni giorno mentre disegniamo le Ferrari del futuro. Insieme alle "forme dell'espressione" non dobbiamo dimenticare le "forme del contenuto". È necessario valorizzare la "cultura del design" con progetti lungimiranti, che connettano intimamente il meglio del passato al nostro futuro».

 

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