Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 June 2019

L'Unione Sarda

Rassegna quotidiani locali
a cura dell’Ufficio stampa e redazione web



L’UNIONE SARDA
 
 
1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 giugno 2019 / Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
L'INCONTRO. Intesa firmata da Del Zompo e Orazi
ALLEANZA TRA UNIVERSITÀ E LIRICO

Il mondo accademico e lo spettacolo si stringono la mano: Maria Del Zompo, rettrice dell'Università di Cagliari e Claudio Orazi, sovrintendente della fondazione Teatro Lirico, hanno formalizzato ieri un'intesa che va ormai avanti da tempo. Con il buon proposito di promuovere le rispettive competenze e conoscenze, l'obiettivo comune sarà quello di formare giovani professionisti sul campo delle arti performative. «È un'iniziativa alla quale teniamo moltissimo, come ateneo cerchiamo di dare l'opportunità ai nostri studenti di tenere un contatto diretto con le istituzioni», ha dichiarato Maria Del Zompo.
Una collaborazione preziosa per i ragazzi e le ragazze iscritti a corsi di laurea che trovano poi il loro naturale sbocco lavorativo nel mondo dello spettacolo e della multimedialità, mondi dove il punto di riferimento resta sempre e comunque la virtù creativa. «Quella creatività che oggi rappresenta il futuro ed è proprio continuando su questa strada che la collaborazione con la fondazione Teatro Lirico ci permetterà di offrire agli studenti nuove importanti occasioni. Si favorisce inoltre una spinta ulteriore anche verso l'internazionalizzazione, consentendo a studenti e docenti di altri paesi di studiare in Sardegna queste discipline», ha proseguito la rettrice.
In programma, tra le attività previste nel protocollo d'intesa, figurano già tirocini, corsi e l'accesso con una tariffa ridotta per gli studenti in occasione di concerti e spettacoli. Dal prossimo anno accademico sarà poi attivato, nell'ambito del corso di laurea magistrale in Scienze della produzione multimediale, l'insegnamento di produzione dello spettacolo dal vivo, affidato a professionisti individuati con l'aiuto della fondazione. «I tirocinanti del Lirico non si troveranno certo a fare fotocopie», tengono subito a precisare Del Zompo e Orazi, il quale conclude spiegando come «vedere il lavoro dietro la nostra sartoria o falegnameria significa vedere nascere l'oppera dalla sinergia delle varie professionalità presenti in teatro e l'orizzonte su cui si muove l'intesa con l'Università di Cagliari va proprio dal percorso delle poetiche alle estetiche fino al raggiungimento dell'obiettivo della formazione e dei posti di lavoro».
Michela Marrocu

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 giugno 2019 / Prima Economia (Pagina 19 - Edizione CA)
SCUDI DIGITALI. L'Università di Cagliari in prima linea per lo studio di sistemi di protezione
Cybersecurity, strategie anti-hacker
Attacchi informatici in aumento con furto dei dati a imprese e cittadini

Le piccole e medie imprese sono le più colpite. Quasi la metà dei furti di dati registrati negli ultimi cinque anni riguarda, infatti, le aziende. Meno problemi, invece, hanno le pubbliche amministrazioni e il mondo finanziario che, avendo a disposizione più risorse, investono maggiormente nei controlli e riescono a costruire uno scudo più efficace contro gli attacchi informatici. Neppure i privati cittadini, però, sono immuni. Anzi. Negli ultimi 5 anni, gli attacchi nell'area social media network sono aumentati dell'80%.
Le agevolazioni fiscali
Di sicurezza informatica, ecosistema dell'internet delle cose e dei dispositivi connessi si è parlato ieri a Cagliari in occasione di un convengo organizzato da Nova 24 (Sole 24 Ore) e Digital innovation hub Sardegna dal titolo “Cybersecurity-La sfida della sicurezza: il prossimo livello”. «La sicurezza digitale richiede un impegno globale per le imprese che non possono fare a meno di innovare nel digitale», afferma Alberto Scanu, presidente esecutivo di Dih Sardegna. «Esistono importanti agevolazioni fiscali per chi investe in Industria 4.0. Sosteniamo il percorso di digitalizzazione delle imprese, spinto da Industria 4.0, con azioni di sensibilizzazione sulla sicurezza informatica e sulle misure necessarie da adottare». Italia e Unione Europea lavorano per diffondere la consapevolezza che per difendere l'economia si deve proteggere l'ecosistema Internet su cui poggiano tante attività industriali, sociali e amministrative.
Strategie di prevenzione
«L'obiettivo è dotarsi di una sovrastruttura informatica che metta il più possibile al riparo dagli attacchi, ma si tratta di una sfida continua», dice Gianni Fenu, prorettore Ict dell'Università di Cagliari. «A livello mondiale, il danno generato alle imprese dagli attacchi informatici negli ultimi quattro anni è quadruplicato. L'Università di Cagliari sta lavorando moltissimo in questo campo, abbiamo corsi dedicati, quattro spin-off che lavorano in questo settore, e il portale del nostro ateneo è certificato dall'Agid», l'agenzia per l'Italia digitale.
Mauro Madeddu

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 giugno 2019 / Prima Economia (Pagina 19 - Edizione CA)
LA RICERCA
Gli studi su voce e impronte

La nuova frontiera sulla sicurezza informatica è all'Università di Cagliari. Se un giorno, neanche troppo lontano, i nostri dati (sensibili e aziendali) saranno più sicuri sarà merito degli studi e degli investimenti che l'ateneo cagliaritano sta compiendo sulla scansione vocale (e facciale) e sulla pressione che ogni persona produce quando pigia i tasti di un pc, scrive su un tablet o su uno smartphone. Una forma di multibiometria del futuro che combina il riconoscimento vocale con la frequenza e la modularità di scrittura che ognuno di noi produce. Un vero sistema di sicurezza. ( ma. mad.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 giugno 2019 / Regione (Pagina 6 - Edizione CA)
Dalla vela al calcio: lo sport confida nel sindaco che verrà
CAGLIARI, UN TESORO NASCOSTO NEL CUORE DEL MEDITERRANEO
Enormi risorse ancora da sfruttare per far crescere il turismo
La politica urbanistica segnerà il futuro di porto e industria
Maria Del Zompo: “Mi auguro venga ampliata l'offerta dei posti letto per gli universitari. La costruzione di studentati, oltre a dare un alloggio ai ragazzi fuori sede, potrebbe essere utile per ospitare ricercatori e professori in visita in occasione di congressi e summer school”

Un tesoro in mezzo al Mediterraneo, una città distesa sotto un cielo che splende di luce riflessa tra la laguna e il mare. «Cagliari è uno dei tesori meglio nascosti al mondo», la definizione è di Lorenzo Giannuzzi, amministratore delegato del gruppo Forte Village che in città aprirà un hotel extra lusso destinato ad arricchire l'offerta per gli ospiti più danarosi. Tra le sfide dell'amministrazione futura ci sarà quella di segnare una mappa che conduca i turisti a destinazione e incida sul sistema produttivo creando nuove opportunità e posti di lavoro. «Questo è un luogo con una potenzialità assoluta che abbiamo bisogno di far conoscere. Cagliari dispone di tutte le bellezze ma serve farla scoprire attraverso i media e con una comunicazione efficace. Ci sono eventi straordinari come la festa di Sant'Efisio dalla quale i turisti restano affascinati». I numeri del settore raccontano di una crescita significativa ma la speranza è fare di più.
La città che produce
A dare la cifra di quel che è accaduto negli ultimi anni sono i dati raccolti dalle due grandi porte d'ingresso al capoluogo: il porto e l'aeroporto. «C'è stato un aumento del 10 per cento all'anno negli arrivi allo scalo Mameli e questo grazie al fatto che gli stranieri cominciano ad avere facilità d'accesso alla città», spiega Maurizio De Pascale, presidente della Camera di commercio che controlla il 94% della Sogaer, società di gestione dello scalo. Le buone notizie, però, sembrano finite qui. Allargando lo sguardo all'intero sistema produttivo, De Pascale auspica un cambio di passo. «Cagliari oggi non ha una crisi evidente ma molti indicatori ci dicono che le cose potrebbero peggiorare. Il settore più penalizzato è quello delle costruzioni da sempre fondamentale per l'economia dell'intera area metropolitana. Abbiamo difficoltà nel commercio, soprattutto quello al dettaglio, mentre nel comparto industriale c'è insofferenza per le lungaggini burocratiche nel rilascio delle autorizzazioni di tipo ambientale e per la mancanza del Piano urbanistico comunale. L'auspicio è coniugare ambiente, uomo e industria, arrivare a un giusto equilibrio nel rispetto di tutte le parti e di chi lavora». Le decisioni del Comune in fatto di Urbanistica sono molto attese anche dall'Autorità portuale impegnata da una parte con la crisi del Porto Canale con oltre 400 buste paga a rischio e dall'altra con lo sviluppo di tutti i progetti utili a «creare una delle marine più interessanti del Mediterraneo», spiega il presidente Massimo Deiana. «Abbiamo un fronte mare di oltre un chilometro nel centro della città e dal ponticello pedonale verso Giorgino a quello di Su Siccu, per dirne solo alcuni, ci sono progetti per svariati milioni di euro in parte già avviati». Il padiglione Nervi, citato da più parti durante questa campagna elettorale, ha già una destinazione certa. «Abbiamo le idee molto chiare e risorse disponibili. Dopo il completamento dei lavori nella banchina, il padiglione verrà riqualificato e sarà destinato ad accogliere servizi: si potrebbero realizzare spogliatoi, punti di ristoro, di sicuro non sarà un acquario». Insiste Deiana: «Per competere con gli altri porti del Mediterraneo l'unica via d'uscita è quella di creare le condizioni favorevoli per fare di Cagliari un luogo in cui si producono cose, si movimentano cose e si aggiustano cose. In questo quadro, pur essendo aree di nostra competenza servirà senz'altro avviare un dialogo con l'amministrazione, come già fatto in passato».
Lupi di mare
A godere del mare e del vento, oltre a residenti e turisti c'è il team di Luna Rossa che qui ha costruito la sua casa. «Saremo a Cagliari almeno fino a giugno del 2021, poi vedremo. Intanto speriamo di vincere la coppa». È l'augurio dello skipper Max Sirena che ha scelto di fare base a Cagliari «per le condizioni tecniche ottimali e per l'ambiente favorevole al trasferimento di operatori e famiglie». Il velista ha le idee chiare su quello che la città può già offrire («connessioni con l'Italia e con l'estero, scuole adeguate e servizi») e quel che ancora bisogna realizzare. «Siamo al centro esatto del Mediterreneo e non è un caso che l'80 per cento degli yacht d'estate passino dalla Sardegna. Ma allora perché non fare in modo che restino qui? È strano pensare che in tutto il sud dell'Isola non esista un macchinario in grado di sollevare una barca di 35 metri, non servono grandi cose solo un piazzale e un ponte attrezzato». Le ricadute sull'economia cittadina sarebbero importanti. «Questi super yacht sono delle piccole aziende con un equipaggio di bordo di 10 o 15 persone e una spesa media tra i 200 e i 300 mila euro all'anno di rimessaggio solo per i lavori ordinari. Senza parlare di tutto l'indotto che verrebbe generato. È incredibile che dopo aver fatto tappa qui, gli yacht vadano a Palma di Maiorca, ben più piccola della Sardegna, dove fino a 25 anni fa non c'era nulla. A Cagliari basta partire e prendere la strada giusta».
L'anno del centenario
Impossibile parlare di sport senza pensare al Cagliari, la squadra di calcio tanto amata dai rossoblù da essere seconda in Italia solo alla Juventus per la capacità di riempire gli spalti ogni domenica (l'ultimo dato è del 94%). Il sindaco che sarà proclamato dopo le elezioni di domenica avrà il compito di scrivere l'agenda per la costruzione del nuovo stadio e verrà ricordato per la posa della prima pietra che tutti si augurano avvenga entro il 2020 in occasione del centenario dalla fondazione della squadra. Questo lo stato dell'arte: dopo aver incassato il via libera del Consiglio comunale al progetto che prevede l'ampliamento del nuovo impianto, la società rossoblù è in attesa dell'approvazione del piano guida del quartiere indispensabile per dettare le regole in base alle quali i progettisti della società disegneranno il nuovo Sant'Elia per la felicità di migliaia di abbonati (lo scorso anno sono state rilasciate 10.570 tessere).
Giovani talenti
Nell'antico quartiere di Castello batte il cuore dell'Università con i suoi 25mila iscritti, di questi il 47 per cento è costituito da ragazzi di altri paesi che qui vivono da fuori sede. Ecco perché il primo pensiero della rettrice Maria Del Zompo va a loro. «In questi anni abbiamo fatto tanto e tanto ancora c'è da fare, mantenendo un clima di collaborazione con tutte le istituzioni e con il Comune in particolare. Noi sosteniamo tutte le attività volte a far crescere l'offerta formativa e a creare nuovi posti letto. Oltre al Campus che sorgerà di viale La Plaia - di competenza dell'Ersu - penso a quanto sarebbero utili degli studentati che oltre a dare alloggio agli universitari fuori sede potrebbero ospitare ricercatori e professori in visita in occasione di convegni e summer school. Questo avrebbe una ricaduta anche sul turismo congressuale perché il mondo della cultura e della formazione è parte integrante del tessuto sociale». A questo proposito, la rettrice immagina anche facilitazioni per i suoi studenti. «Si tratta di giovani che potrebbero usufruire di convenzioni e sconti per facilitare un percorso di inclusione che è già stato avviato. Siamo convinti che chi vuole bene alla città vuole bene all'Università».
Ospedali e dintorni
Capoluogo amministrativo e centro di riferimento regionale dal punto di vista sanitario. «L'offerta ospedaliera è più che adeguata anche se soffriamo di alcune criticità di carattere nazionale riguardo alla carenza di personale e alla mancanza di medici specialisti in alcuni reparti, fattori che non ci impediscono di soddisfare il bisogno dell'emergenza-urgenza». Il direttore dell'Area socio-sanitaria dell'Ats di Cagliari Luigi Minerba dopo aver definito i confini del panorama cittadino pensa agli impegni che lo vedranno a fianco del Comune negli anni che verranno. «Stiamo collaborando soprattutto per quel che riguarda il settore socio-sanitario con l'obiettivo comune di migliorare le condizioni di assistenza ai pazienti e alle loro famiglie». Due i fronti: da una parte occorre potenziare il sostegno ai malati dopo le dimissioni e dall'altra servirà dare appoggio ai parenti. In questo contesto si inserisce l'idea di individuare locali nei quali realizzare alloggi da destinare proprio agli accompagnatori di persone che arrivano dal resto della Sardegna e che a Cagliari non hanno un posto in cui dormire. «Si tratta chiaramente di un progetto del Comune che però richiederà il nostro intervento nella segnalazione dei casi che potranno usufruire del servizio», conclude Minerba.
Mariella Careddu
 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 giugno 2019 / Prima (Pagina 1 - Edizione CA)
Il commento
A CAGLIARI CON CALVINO

Aldo Berlinguer
Basterebbe rileggere “Le città invisibili”, di Italo Calvino, per stilare un manifesto elettorale efficace per Cagliari. Quel dialogo immaginario tra Marco Polo e Kublai Khan, è infatti, ancora oggi, prepotentemente attuale e così le sue suggestioni, le sue immagini, vive e ribelli, rispetto al pensiero dominante.
Ricordiamone alcune: “La città non dice il suo passato, lo contiene come le linee di una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole”. Oppure: “Le città, come i sogni, sono costruite di desideri e di paure”. O ancora: “Ogni volta che si entra nella piazza ci si trova in mezzo ad un dialogo”. Sono immagini che, oltre ogni verbalizzazione, ci restituiscono un dato: la città come vissuto, come racconto, come sindone della sua esistenza. La città non è un elemento decorativo, estetico, da apparecchiare al visitatore di turno, è un organismo vivente, fatto delle vite passate e presenti di chi lo abita, lo vive. La tendenza, subita da molte città italiane, di offrirsi al pubblico come musei di chincaglierie luccicanti è lo specchio dell'insipienza di quegli amministratori che non hanno capito il valore del patrimonio storico e umano che i luoghi custodiscono e che, se recuperato, è un attrattore impareggiabile. Aveva ragione Calvino: “Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova il suo passato, che non sapeva più di avere”. (...) SEGUE A PAGINA 18

Commenti (Pagina 18 - Edizione CA) - Segue dalla prima
CAGLIARI AL VOTO LEGGENDO CALVINO
(...) Chi entra in una città si affaccia sulle vite degli altri, e perciò stesso ritrova la sua. Anche perché “la conoscenza ha questo di speciale: passa necessariamente attraverso se stessi” (Palomar).
C'è vita a Cagliari: non solo nei reperti archeologici, negli edifici medievali e rinascimentali, ma anche nei quartieri storici e popolari, nella Cagliari otto e novecentesca, nei mercati, nelle piazze e nelle chiese (che tanta gente accolgono). È questo che affascina chi vi capita: entrare in una storia vissuta, in atto, non in un racconto del passato. A chi arriva non interessa una natura morta, impugnare la cornetta a pagamento di un monumento, da riagganciare alla fine del nastro. Vuole ciò che Ippolito Nievo chiamava il paesaggio personaggio; la città è tutto il suo contesto: naturalistico e antropologico, non solo l'uno, non solo l'altro.
L'idea manieristica di una città per il turista, fatta di piste ciclabili, negozi patinati e fiori è semplice, digeribile, oziosa. Ma nasconde la sua vacuità e porta alla progressiva musealizzazione della città, da aprire al mattino e chiudere a chiave la sera. È una via facile, ormai dominante; ma una volta intrapresa diventa irreversibile e porta alla necrosi dell'organismo cittadino: gli anziani sono i primi ad andarsene, poi gli artigiani e i piccoli esercizi, poi, lentamente, gli altri. E il cuore cessa di battere: la città diventa una teca, con tanto di farfalline infilzate. Ricordiamoci il monito di Calvino: “D'una città non godi le sette o settantasette meraviglie ma la risposta che dà a una tua domanda”. La risposta che essa deve continuare a dare alle esigenze delle famiglie e dei single, degli anziani e dei giovani, dei ricchi e dei poveri. L'organismo, per vivere, deve avere tutti gli organi al loro posto, ognuno diverso dall'altro e tutti utili alla sua esistenza. Ogni volta che si è cercato di segmentare le città, con i consueti slogan: la città per gli anziani, per i giovani, per le famiglie.. si è dato vita a disastri urbanistici come il Librino a Catania, il Corviale a Roma, le Vele a Scampia, lo Zen a Palermo. E poi ce ne siamo dimenticati. Del resto, è noto: “Viviamo in un paese in cui si verificano sempre le cause e non gli effetti” (Il barone rampante).
Per cui, questa volta, ricordiamocelo: “Se alzi un muro, pensa a ciò che resta fuori!” (Il barone rampante). E se si sceglie di musealizzare la città attenzione a ciò che può conseguirne: B&B, souvenirs, pizze al taglio…Un esempio: Siena viene girata dai turisti giapponesi in 45 minuti, con tutto ciò che ne discende in termini di ricchezza (che non si genera) e servizi (che vengono ampiamente utilizzati), bagni pubblici e nettezza urbana inclusi.
Occhio infine a forzare gli eventi, i processi, pensando di dover far in fretta a presentare il giardino fiorito all'inizio della stagione: “Alle volte uno si crede incompleto. In realtà è soltanto giovane” (Il visconte dimezzato).
ALDO BERLINGUER,  UNIVERSITÀ DI CAGLIARI


6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 giugno 2019 / Economia (Pagina 20 - Edizione CA)
LA LEGGE. In vigore da agosto 2020. Gli esperti: emersione anticipata dei problemi
STOP FALLIMENTI, IL SOCCORSO ALLE AZIENDE
Nel codice della crisi d'impresa le norme per scongiurare l'insolvenza

Per le piccole medie imprese il 15 agosto 2020, giorno in cui entrerà in vigore il nuovo “codice della crisi d'impresa”, sarà una rivoluzione. L'obiettivo del codice è evitare che le aziende siano costrette a portare i libri in tribunale, mettendo in atto una serie di azioni per intercettare la crisi prima che questa si manifesti in maniera conclamata. In sostanza, l'insolvenza viene valutata come evento naturale nel quadro del rischio nell'attività d'impresa e non come disvalore sociale da sanzionare.
Gli indicatori
Se n'è parlato a Cagliari, in un convegno organizzato da Convenia con Intesa Sanpaolo dal titolo “Il nuovo codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza”. «Gli indicatori della crisi di impresa, che dovrebbero servire per consentire l'emersione anticipata dei problemi e scongiurare l'insolvenza che potrebbe manifestarsi nei successivi sei mesi in assenza di interventi correttivi, hanno la funzione di anticipare l'intervento sull'impresa in crisi ma non ancora insolvente», spiega Gabriele Racugno, avvocato e docente di diritto commerciale dell'Università di Cagliari.
La fase di allerta
La novità più importante prevede l'introduzione della “fase di allerta e prevenzione” che vuole garantire un'emersione anticipata della crisi di impresa ed evitare che l'imprenditore arrivi ad avere consapevolezza dell'emergenza in ritardo. «L'allerta prevede diverse possibilità», spiega Alessandro Danovi, docente di Economia e gestione delle imprese dell'Università di Bergamo. «C'è un sistema interno alle aziende che dipende da organi interni della società», cda e collegio dei revisori, «che devono segnalarle se riscontrano il superamento di determinate soglie di crisi. E poi c'è un sistema esterno a carico di alcuni soggetti pubblici, Agenzia delle Entrate, Inps e banche, che prevede l'obbligo di segnalare l'insorgenza della crisi a un organismo che sarà istituito presso le Camere di Commercio, cioè l'Ocri, Organismo di composizione della crisi di impresa». Proprio questo passaggio è considerato critico. «La Camera di Commercio è un organismo burocratico che difficilmente potrà curare le imprese in crisi. Meglio sarebbe fare come hanno fatto in Francia, dove l'organismo viene scelto dal Tribunale fallimentare», conclude il professor Racugno. ( ma. mad. )

 

7 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 giugno 2019 / Prima Spettacoli (Pagina 46 - Edizione CA)
RASSEGNA. Il presidente Solinas: «Portiamo l'immagine dell'Isola nel mondo»
Un cielo di stelle brilla nel weekend del Forte Village
Al Filming Italy Sardegna Festival molte star di Hollywood

Un weekend di stelle del cinema e delle serie televisive si ritrovano, fino a domenica, al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula. I suoi scenari esclusivi aprono infatti le porte alla seconda edizione del Filming Italy Sardegna Festival, ideato e diretto da Tiziana Rocca.
Evento speciale
Che l'evento sia davvero speciale lo si è capito fin dalla conferenza stampa di ieri mattina, a Villa Devoto a Cagliari, dove il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha sottolineato la grande opportunità che il Festival rappresenta «per promuovere a livello globale l'immagine della nostra Isola, che potrà mostrare le sue bellezze uniche ad attori, addetti ai lavori e rappresentanti delle major come la Disney, e diventare così una location per produzioni future».
L'elenco degli ospiti parla da sé. Per l'inaugurazione di ieri sera è stata chiamata una star come Eva Longoria, protagonista di origini messicane della serie di “Desperate Housewives”; si è quindi esibita la cantante argentina Lola Ponce e Martina Colombari ha ritirato il Filming Italy Social Award per il suo impegno nel sociale.
Madrine e stelle
La madrina di apertura era Annabelle Belmondo (modella e nipote del mitico Jean-Paul), mentre ad Anna Safroncik (la stupenda attrice ucraina di “Le tre rose di Eva”) è andato il il ruolo di madrina dell'Academy Cinema, una sezione che ha coinvolto nell'evento trecento giovani studenti sardi coordinati da Massimo Arcangeli - ordinario di Linguistica italiana all'Università di Cagliari - e provenienti dall'Università, dal Convitto Nazionale dal liceo Dettori di Cagliari.
Brian De Palma
Il primo giorno è stato poi segnato da un'anteprima cinematografica che vede ancora la Sardegna direttamente coinvolta, la proiezione di “Domino”, ultimo film del maestro Brian De Palma - con attori del calibro di Nicolaj Coster-Waldau e Carice Van Houten (entrambi in "Game Of Thrones") - girato tra Cagliari, Capoterra e Quartu Sant'Elena, con il sostegno della Sardegna Film Commission e della Regione autonoma della Sardegna. Fra i circa trenta titoli in programma nel weekend (film, serie tv, cortometraggi e documentari) da non perdere la conversazione con Jesse Williams di “Grey's Anatomy”, l'incontro con l'attrice Erin Richards di “Gotham”, e le proiezioni dei film “The Poison Rose” con la presenza del regista Francesco Cinquemani e dell'attrice Alice Pagani e di “Aladdin” (ospite l'interprete delle canzoni, Naomi Rivieccio).
Occhio all'ambiente
Il Filming Italy Sardegna Festival sarà a completamente a zero impatto ambientale, con green carpet e l'utilizzo di auto elettriche; inoltre, tutti gli appassionati potranno assistere alle proiezioni gratuite al Cinema Cristallo e alla grande Arena di Forte Village oltreché ad incontri, panel e masterclass (è sufficiente prenotarsi al Forte o rivolgersi al Box Office di Cagliari).
Ogni serata sarà resa speciale da cerimonie di premiazione che vedranno coinvolti Francesca Archibugi, Paola Cortellesi, Claudia Gerini, Riccardo Milani, Catrinel Marlon, Enrico Brignano, Carlo Cracco, Isabella Ferrari, Cosima Coppola, Marco Giallini, Aurora Ruffino e Darren Criss, oltre a due divi hollywoodiani come Patricia Arquette e William Baldwin.
Proiezioni all'Uci
Da segnalare infine una serie di proiezioni, aperte a tutti, all'Uci Cinema di Cagliari in piazza dell'Unione Sarda. Oggi alle 17, “Aquaman 4k” di J. Wan, seguito, alle 19.45 da “Sogni, sesso e cuori infranti” di G. Giagni. Domani alle 17, “Santiago”, il documentario di Nanni Moretti e alle 18.30 “Restiamo amici”, di A. Grimaldi, con la presenza in sala di Violante Placido. Infine domenica, alle 17, “A mano disarmata”, di C. Bonivento e, alle 19, “Il segreto di famiglia”, di P. Trapero. (l.m.)

La Nuova Sardegna

 

LA NUOVA SARDEGNA

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 giugno 2019 / Sassari - Pagina 17
UNISSCULT
Morelli e il nazionalismo

Prosegue la rassegna UnissCult ideata dall'università di Sassari. Oggi alle 17.30, nell'aula magna di ateneo Massimo Morelli, professore di Scienza politica ed Economia all'Università Bocconi parlerà di “Problemi globali e la trappola del nazionalismo”. Modera la serata il professor Marco Vannini.

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 giugno 2019 / Sassari - Pagina 17
LUNEDÌ L’INCONTRO INTERNAZIONALE DELL’UNIVERSITÁ
«Coltiviamo il futuro per combattere la desertificazione»

SASSARI Il Nucleo di ricerca sulla Desertificazione dell’Università di Sassari organizza per lunedì 17 giugno un evento internazionale articolato in contributi scientifici, visite al campo sperimentale di Ottava e, in collaborazione con il Festival “Pensieri e Parole: libri e film all’Asinara” e il Cinema Moderno Cityplex, la proiezione del film “Domani” dei registi Cyril Dion and Mélanie Laurent. L’iniziativa si inserisce nel programma “Coltiviamo il futuro insieme” lanciato dall’Onu per la celebrazione della 25° giornata mondiale per la lotta alla desertificazione. Si comincia alle 9. Alle 18.30 le attività si spostano nel cinema Cityplex Moderno (viale Umberto 18) per la proiezione di "Tomorrow" film di Cyril Dion e Mélanie Laurent. All’evento parteciperà anche il comitato “Fridays for future” di Sassari. La sessione scientifica prevede contributi da tre ricercatori tunisini che si occupano di cambiamenti climatici, acqua e siccità, un docente libanese che sta sperimentando i benefici della microirrigazione, un ricercatore francese da anni impegnato nella ricerca sugli effetti del cambiamento climatico sulla produzione globale di cereali e tre ricercatori Uniss che hanno contribuito alla redazione del documento scientifico di supporto alla strategia regionale di adattamento al cambiamento climatico, approvata a febbraio dalla Regione . In Sardegna si perde oltre il 50% dell’acqua distribuita in rete e si irriga meno del 20% della superficie potenzialmente irrigabile. C’è anche un problema di insufficiente qualità dell’acqua in ingresso ai potabilizzatori, a causa dell’eutrofizzazione degli invasi, e di mancato riutilizzo dell’acqua in uscita dai depuratori fognari. Ciò nonostante la normativa sulla gestione dell’acqua abbia fortemente centralizzato in regione i poteri decisionali e i fondi per le infrastrutture non manchino. È un problema di governance, che limita fortemente la capacità adattativa a una sempre maggior frequenza di eventi estremi, come ondate di calore ed eventi alluvionali. Ne soffre innanzi tutto l’agricoltura, già debilitata dalle dinamiche impazzite del mercato globale dei prezzi e aumenta la vulnerabilità di cittadini e imprenditori, a causa dell’aumentato rischio idrogeologico, di incendi e altre calamità sempre più frequenti a causa dell’abbandono dell’agricoltura. L’evento è stato organizzato nel contesto di due progetti di scambi Erasmus+. 

 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 giugno 2019 / Sassari - Pagina 22
"Dentro & Fuori" nel polo universitario di viale Mancini
I PERCORSI DEL CARCERE DIVENTANO WORKSHOP DI PAROLE E IMMAGINI
Bonifacio Angius presenta in anteprima "Storie liberate"

SASSARI Prima, durante e dopo. I percorsi del carcere sono i sentieri intersecanti del grande workshop nazionale "Dentro & Fuori", il primo nel suo genere e polifonico grazie alla presenza di magistrati, educatori, dirigenti e funzionari dell'amministrazione penitenziaria, educatori, assistenti sociali, giornalisti, registi, attori, e altri protagonisti a vario titolo del mondo del carcere compresi detenuti autori di libri. "Dentro & Fuori" è organizzato dal Polo universitario penitenziario (Pup) dell'Università di Sassari con la Conferenza nazionale universitaria dei poli penitenziari, il provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria, il Dipartimento ministeriale giustizia minorile, il Centro giustizia minorile di Cagliari e l'Ufficio interdistrettuale per l'esecuzione penale esterna. Tre le sessioni in programma oggi dalle 9 alle 20 e domani dalle 9 alle 17 nelle aule Segni, Cossiga e Mossa del Dipartimento di Giurisprudenza in viale Mancini.Allestimenti. Oggi alle 9 introduzione dei lavori e presentazione degli allestimenti "Museo del marciapiede- Exibit design portatile per comunicare il carcere" da parte di Nicolò Ceccarelli e Marco Sironi del laboratorio Animazione e design del Dadu.Prima del carcere. La prima sessione dal titolo "Prima della detenzione, percorsi versi il carcere" si svolgerà in aula segni con la lezione di Alvise Sbraccia dell'Alma Mater di Bologna e dell'Osservatorio Antigone. Dalle 10.30 alle 13.30, sempre in aula Segni, si parla di esperienze e percorsi di devianza e detenzione minorile con il docente dell'Università di Torino, Franco Prina che presenta il progetto della Fondazione di Sardegna "Il minore delinquente. Il trattamento della delinquenza minorile dal Settecento ad oggi". Relazioni di Guglielmo Sanna, Franca Maria Mele, Annamari Nieddu, Paola Sechi. Di devianza minorile trattano anche gli interventi di esperti del centro di giustizia minorile di Cagliari che trattano la sottosezione "Il sistema di interventi" moderata dal dirigente Giampaolo Cassitta. Relazioni di Federica Palomba, Maria Grazia Mazzoni, Wilma Welish, Giovanna Allegri. In aula Cossiga, moderata da Filippo Dettori, delegato del rettore per le disabilità e l'apprendimento, sessione di lavori dedicata a "Riflessioni sociologiche, pedagogiche e psicologiche sulla devianza e sui percorsi verso il carcere". Relazioni di Luisa Pandolfi, Luca Decembrotto, Valeria Friso, Nicoletta Malesa, Carla Barontini, Daniele Pulino, Sara Spanu, Elisabetta Murenu, Cristina Cabras. I libri. In aula Mossa, dalle 10.30 alle 13.30, sessione dedicata a "Libri sul carcere, dal carcere, nel carcere. Una finestra sulla editoria penitenziaria". Introduce e modera la giornalista Rai Angela Trentini. Relazioni di Camillo Tidore (presidente corso di laurea in Comunicazione pubblica e professione dell'Informazione), di Francesco Birocchi, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna. Contributi e presentazioni dei libri di Angela Trentini e Maurizio Gronchi, Giovanni Gelsomino, Alessio Attanasiom Paolo Bellotti, Pietro Buffa, Federico Caputo, Elton Kalica e Simone Santorso.Teatro e cinema. Nel pomeriggio, in aula Segni e in plenaria, al via la seconda sezione dei lavori "Durante la detenzione, percorsi nel carcere". I lavori saranno aperti con un doppio evento culturale: prima la presentazione del libro (Itaca Edizioni) e della tournée teatrale "Cento lettere. Dalle sbarre alle stelle" del teatro stabile d'Abruzzo, per la regia di Ariele Vincenti Attilio Frasca e Fabio Masi. Seguirà la presentazione in anteprima del docufilm diretto dal regista Bonifacio Angius "Storie Liberate".Diritti e doveri. Seguirà alle 15.30 la relazione di Pietro Buffa, provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria della Lombardia. Dopo, in aula Segni, tavola rotonda con avvocati e magistrati "Diritti e Doveri in carcere" introdotta e moderata da Paola Sechi del dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Sassari. Relazioni di Elisabetta Grande, Riccardo Polidoro, Marella Santangelo, Luigi Esposito, Riccardo De Vito Francesca Torlone. Dalle 17 alle 20 in aula Cossiga, "La gestione dei percorsi detentivi e i modelli trattamentali in Italia". Introduce e modera il provveditore Buffa, ne parlano direttori di case di reclusione e docenti universitari: Elisa Milanesi, Franco Villa, Francesca Vianello, Stefano Graffagnino, Filippo Dettori, Monica Cristina Gallo. Sempre dalle 17 alle 20, ma in aula Mossa, a cura di Antigone e Amnesty International, "La società civile e il carcere: esperienze e criticità. Con Attilio Pinna, Daniele Pulino, Lorenzo Sciacca, Vittorio Gazale, Alessandro Gazale, Franca Garreffa, Antonello Pilo.Domani. Si prosegue domani con la terza sessione "Dopo la detenzione: giustizia di comunità, percorsi di inclusione e welfare generativo sul territorio". Ne parlano Lucia Castellano, direttrice generale per l'esecuzione penale esterna del ministeri della Giustizia con Domenico Arena, direttore Uiepe interregionale. Di studio universitario in carcere, come diritto e occasione di riscatto, si parlerà in una sessione dei lavori curata dal Polo universitario penitenziario dell'ateneo cittadino. Introduce e modera Anna Grazia Stammati, presidente del Cesp e coordinatrice nazionale della rete delle "scuole ristrette". Relazioni di Paola Sechi, Giusy Manca, Valeria Friso, Luca Decembrotto, Roberta Caldin, Marianna Madeddu, Franco Prina, Andrea Borghini, Maria Grazia Pazienza, Emmanuele Farris e Valentina Guido. Conclusione dei lavori con due tavole rotonde dedicata ai percorsi di reinserimento dopo la detenzione e all'attività degli uffici Epe (ore 10.30/13.30 aula Mossa). Alle 15 sessione plenaria conclusiva.

 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 giugno 2019 / Sassari - Pagina 22
IL COMITATO SCIENTIFICO
I vertici dell'ateneo nella organizzazione

Il comitato scientifico del workshop "Dentro & Fuori" è composto - per l'Università do Sassari - dal rettore Massimo Carpinelli, da Emmanuele Farris, delegato Pup; Giampaolo Demuro, direttore dipartimento Giurisprudenza; Paola Sechi, referente didattico Pup dipartimento di Giurisprudenza; Marco Calaresu, ricercatore; Luisa Pandolfi, referente didattico Pup; Camillo Tidore, presidente corso di laurea triennale in Comunicazione; Maria Lucia Piga, presidente corso di laurea triennale in Servizio sociale; Andrea Vargiu, presidente corso di laurea magistrale in Servizio sociale e politiche sociali; Daniele Pulino, osservatorio sociale sulla criminalità in Sardegna; Annamari Nieddu, progetto "Il minore delinquente"; Roberto Furesi, delegato del rettore per i rapporti con i media. Del comitato fanno parte tra gli altri la presidente del tribunale di sorveglianza, Ida Soro; gli avvocati Maria Claudia Pinna e Marco Palmieri, rappresentanti rispettivamente dell'Ordine forense e della Camera penale; Francesco Birocchi, presidente dell'Ordine dei giornalisti; Laura Pinna dell'Ordine regionale degli assistenti sociali.

 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 giugno 2019 / Cultura e spettacoli - Pagina 38
Il 28 giugno cerimonia di conferimento per il designer nuorese Flavio Manzoni
LAUREA AD HONOREM A SASSARI PER IL "MAGO" DELLA FERRARI
Una carriera piena di riconoscimenti per il suo lavoro nel team di Maranello

di Simonetta Selloni
NUORO Dal 1993, anno della laurea in architettura (a Firenze) con specializzazione in Disegno industriale, a oggi, ha collezionato un impressionante numero di riconoscimenti che lo collocano nel firmamento del car design. Flavio Manzoni, architetto e direttore del Centro stile Ferrari, e Senior vice presidente del Design della casa di Maranello, il 28 giugno sarà insignito della laurea magistrale ad honorem in Filologia, Industria Culturale e Comunicazione dall'Università di Sassari. Il designer, 54 anni, di Nuoro, il 28 giugno sarà assieme ai 712 laureati e ai 17 dottori di ricerca dell'Università di Sassari che daranno vita alla cerimonia della laurea in piazza d'Italia, il 28 giugno. «Una decisione, il conferimento della laurea honoris causa, condivisa con entusiasmo dal Senato accademico - sottolinea il Magnifico rettore Massimo Carpinelli -. Segue il percorso di valorizzazione dei nostri talenti che si affermano in ambito internazionale, racconta una storia di successo ed è un grandissimo esempio per i giovani. In più, è la dimostrazione che la nostra Università ha la capacità di guardare oltre e aprirsi alla cultura nel senso più ampio del termine». Un premio che ancora una volta riflette lo straordinario talento di Manzoni e che viene riconosciuto in tutto il mondo: basti pensare che il prossimo otto luglio l'architetto e il suo team Ferrari saranno premiati a Essen in Germania, ai "Red dot Awards", con il titolo di "Design team of the year 2019", mentre la Ferrari Monza Sp1 riceverà il prestigiosissimo "Red Dot best of the best". Un record, se si pensa che la Ferrari in cinque anni ha ottenuto ben 14 riconoscimenti, e il "Best of the best" è andato a cinque modelli di fila: la FXX-K, la 488 GTB, la J50 e la Portofino. Ed è sempre di quest'anno, a gennaio, il riconoscimento di "Most Beautiful Supercar of the Year", per la Ferrari Monza SP2, a Parigi.La laurea honoris causa ancora mancava. La Sardegna ha già tributato altri riconoscimento al designer. Tra questi il Premio "Navicella Sardegna" (2009), il "Premio Architettura Sardegna" (2011. Il designer è anche diventato "Mamuthone ad honorem", (2013), e cittadino onorario di Sorradile (2015).Una marcia trionfale che ora segna un'altra tappa, e che a Sassari sarà certamente uno dei punti di interesse della cerimonia per i laureati. Significativo il fatto che la laurea venga attribuita per tematiche che spaziano oltre la stretta competenza tecnica del designer. Questo non stupisce: Manzoni si è dimostrato attraverso gli anni un eccellente comunicatore, riuscendo nell'arte - propria dei grandi - di rendere comprensibili concetti legati al mondo dello stile e del lusso coniugati con le soluzioni tecnologiche avanzatissime che contraddistinguono nel mondo il marchio Ferrari.Insomma, una cerimonia che si annuncia sicuramente di grande fascino. E chissà che non compaia, in piazza d'Italia, anche, un pianoforte, strumento che il direttore del Centro stile di Maranello suona e che in diverse occasioni accompagna le conferenze e gli incontri di cui Manzoni è ospite in tutto il mondo. Ma questa, per ora, è solo una suggestione.

 

13 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 giugno 2019 / Sassari - Pagina 19
L'impegno degli assessori Nieddu e Zedda davanti ai sindacati:
«Lavoreranno in altri presìdi per abbattere le liste di attesa»
«DA LUGLIO 100 DIPENDENTI RICOLLOCATI»

SASSARI Si è riunito ieri a Cagliari, all'assessorato della Sanità, il tavolo sul Policlinico Sassarese. All'incontro hanno preso parte l'assessore Mario Nieddu, l'assessore del Lavoro Alessandra Zedda, il direttore generale di Aspal Massimo Temussi, e le sigle sindacali in rappresentanza dei lavoratori del presidio sassarese.Al centro del vertice gli aspetti tecnici che consentiranno a circa un centinaio di operatori sanitari di essere inseriti nel progetto di politiche attive del lavoro, già approvato dalla giunta regionale con lo stanziamento di 738mila euro, che punta a salvaguardare l'occupazione e ad abbattere le liste d'attesa attraverso il reimpiego dei lavoratori nelle strutture sanitarie.Alla fine di giugno terminerà la copertura degli ammortizzatori sociali attualmente attivi. «Il nostro obiettivo - spiega l'assessore Alessandra Zedda - è dare piena operatività al progetto dal primo di luglio. Attraverso Aspal saremo così in grado di sostenere l'occupazione dei dipendenti del Policlinico, sino al 31 dicembre. Nel frattempo speriamo nell'arrivo di investitori che possano rilanciare il presidio, ma stiamo già valutando gli ipotetici scenari che potrebbero presentarsi nei prossimi mesi».Per la durata del progetto gli operatori sanitari del Policlinico Sassarese rafforzeranno gli organici delle altre strutture del Nord Sardegna. «Valuteremo le soluzioni migliori - dichiara l'assessore Nieddu - insieme all'Aou di Sassari e Ats. È fondamentale non disperdere importanti professionalità, che, opportunamente impiegate, potranno dare un prezioso contributo nei presidi sanitari del Nord Sardegna, per l'abbattimento delle liste d'attesa».Se i sindacati sono soddisfatti del risultato raggiunto, perché di fatto, a una chiusura di un'attività non è seguito alcun licenziamento, una parte del personale del Policlinico è ancora scettica e non troppo entusiasta di questa soluzione tampone. Innanzitutto perché, nonostante manchino due settimane alla partenza del progetto di ricollocamento temporaneo, le notizie sono assolutamente nebulose. «Non abbiamo ricevuto alcuna informazione certa - dicono - non sappiamo quanti verranno assunti in altre strutture. Se la misura riguarderà anche i medici, gli infermieri, o chi di preciso. Non sappiamo in che sedi prenderemo servizio, e gli stipendi si preannunciano comunque molto bassi».C'è anche l'incognita di una guerra tra i dipendenti del Policlinico, che viaggerebbero su una corsia preferenziale, e tutti i precari delle graduatorie Ats e Aou ancora in attesa di essere chiamati, che invece in questo frangente si vedrebbero scavalcati. (lu.so.)

 

14 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 giugno 2019 / Sassari - Pagina 19
«Con i 738mila euro si poteva riattivare tutto il day hospital»
SASSARII dipendenti tirano certamente un sospiro di sollievo, perché il paracadute, alla scadenza degli ammortizzatori sociali, consente cinque mesi di serenità. Ma per altri, lo stanziamento regionale di 738mila euro, è una straordinaria occasione mancata. «Appena saputa la notizia ci siamo guardati in faccia e abbiamo pensato: 738mila euro sono una cifra importante. Un simile investimento avrebbe consentito la messa a norma di una sala operatoria di primo livello e di un reparto di urgenza». Tradotto: far ripartire il day hospital del Policlinico. «Lo stanziamento sarebbe stato assolutamente sufficiente per consentire i piccoli interventi di oculistica, ginecologia, ortopedia, chirurgia generale e via dicendo. Si poteva rimettere in moto un settore strategico del Policlinico, generando introiti, facendo girare diverso personale. Si poteva lavorare a pieno regime, anche sei giorni alla settimana, sabato compreso. La voglia di rimettersi in gioco c'è da parte di tutti, e farlo all'interno del Policlinico sarebbe stata la soluzione ideale». Ma non è detto, tuttavia che fosse percorribile, dal momento che la struttura è chiusa per fallimento. Gli stessi sindacati, quando è stata ventilata una simile ipotesi, hanno storto il naso. La riassunzione temporanea del personale è già una insperata manna dal cielo. «Capiamo la loro soddisfazione, ma nessuno ci ha spiegato perché tecnicamente quelle risorse non potevano essere investite diversamente. Con la volontà politica e l'assenso del giudice fallimentare, si poteva pensare di ridar linfa vitale al Policlinico». (lu.so.)

 

15 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 giugno 2019 / Sassari - Pagina 19
Aou, in pagamento a fine giugno
la perfomance organizzativa 2017

SASSARI Per i dipendenti Aou di Sassari è in arrivo il pagamento della performance organizzativa 2017. Nei giorni scorsi, infatti, l'organo indipendente di valutazione ha dato il via libera all'erogazione dell'emolumento dopo la valutazione degli obiettivi delle strutture per l'anno 2017.La direzione generale ha dato, così, disposizione che nella busta paga di giugno vengano liquidate le spettanze relative alla performance organizzativa, secondo i criteri concordati in sede negoziale con i sindacati.Nella busta paga di maggio, intanto, i dipendenti Aou hanno già ricevuto la performance individuale. Si trattava di una prima tranche del premio spettante ai dipendenti del Comparto. La seconda, quella relativa alla performance organizzativa, arriverà appunto a fine giugno.

 

Questionnaire and social

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