Press review

23 January 2019

L'Unione Sarda

RASSEGNA STAMPA di MERCOLEDÌ 23 GENNAIO 2019

 

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Agenda (Pagina 21 - Edizione CA)
VIA TRENTINO. Le prospettive domani in una conferenza
Le nuove sfide del patrimonio culturale fra tecnologie digitali e mercato dell'arte

Una risorsa importante, ma spesso poco sfruttata per il turismo. Un cambio di passo è alla base della conferenza in programma domani nell'aula “Motzo” della facoltà di Magistero in via Trentino. L'incontro, intitolato “Protezione e valorizzazione del patrimonio culturale: nuove prospettive”, inizierà alle 17. L'iniziativa, realizzata dall'associazione Artecrazia con il contributo dell'Ente regionale per il diritto allo studio universitario, ha l'obiettivo di discutere la situazione dei beni culturali nell'intero Paese, analizzandoli alla luce di nuove tecnologie, mercato dell'arte e salvaguardia del patrimonio materiale e immateriale.
I PARTECIPANTI Il dibattito, moderato dal giornalista Giacomo Dessì, sarà animato da quattro ospiti. A loro è affidato il compito di rappresentare i problemi e le difficoltà che ostacolano il lavoro degli operatori del settore culturale. In particolare, a Valeria Melis è affidato il compito di illustrare l'importanza degli studi classici, che sono spesso sottovalutati nei tempi più recenti ma che, al contrario, sono ancora fondamentali nella formazione delle giovani generazioni. Il collezionista Daniele Lastretti spiegherà invece com'è cambiato il mercato dell'arte al tempo di internet e dei social media. Nel corso del suo intervento, presenterà una sua iniziativa che riguarda una galleria online. La scaletta prevede poi l'intervento di Jorge Rodrigo Palumbo, dottorando all'Università di Pitiers in Francia: racconterà i suoi studi sul traffico illecito di beni culturali - un settore che ha sempre attratto singoli e organizzazioni criminali - e i problemi che questa pratica illecita provoca a livello internazionale. La giornalista Angelica Porcu concluderà l'iniziativa di domani parlando dell'importanza dei mezzi di comunicazione di massa nella valorizzazione del patrimonio culturale.
GLI INTERVENTI DEL PUBBLICO La discussione sarà aperta e si estenderà anche ai temi proposti dal pubblico che parteciperà alla conferenza. L'ingresso è gratuito. Per maggiori informazioni, si può inviare un messaggio email all'indirizzo associazione.artecrazia@gmail.com.

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Prima Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
TRASPORTO PUBBLICO. Il contributo della Regione varia a seconda del reddito Isee delle famiglie
SCONTI PER GLI STUDENTI, ECCO I CRITERI
Autobus e treni: gli abbonamenti costeranno fino all'80 per cento in meno

Costi abbattuti dell'80 per cento per chi ha un reddito Isee inferiore ai 25.500 euro, sconto del 60% per tutti gli altri: le agevolazioni per il trasporto pubblico locale prendono forma con la delibera di Giunta che ha stabilito i criteri e il sistema di distribuzione degli aiuti destinati agli studenti sardi di ogni grado. A disposizione ci sono 10,5 milioni di euro all'anno stanziati dal Consiglio regionale nella legge Finanziaria. Le risorse ridurranno le tariffe per una platea potenziale di 110mila giovani.
IL SISTEMA Gli studenti con Isee familiare fino a 25.500 euro, al momento dell'acquisto dell'abbonamento (mensile o annuale) per tutti i servizi di trasporto pubblico (bus, metro, treno o traghetto per le isole minori) pagheranno solo il 20 per cento del costo totale. Ma una agevolazione simile sarà riconosciuta anche - a prescindere dal reddito - alle famiglie con almeno tre figli-studenti. Tutti gli altri studenti invece pagheranno il 40 per cento del costo totale dell'abbonamento. «È un provvedimento molto atteso e importante perché racchiude diversi obiettivi strategici di legislatura come la sensibilizzazione all'utilizzo del trasporto collettivo al posto di quello privato, la realizzazione di politiche di promozione che favoriscono un innalzamento della domanda del trasporto pubblico, un miglioramento della qualità della vita dei cittadini in termini economici, ambientali ed energetici e, in questo caso, anche la lotta alla dispersione scolastica», dice l'assessore dai Trasporti Carlo Careddu
I RIMBORSI L'agevolazione sarà applicata alle spese per gli abbonamenti «utilizzati o utilizzabili» nel 2019: per quanto riguarda le tessere acquistate tra il 2018 e febbraio di quest'anno sarà effettuato un rimborso, che però - fanno sapere dalla Regione - sarà definito «con successive direttive assessoriali per la spesa riferita all'utilizzo nelle mensilità gennaio-agosto 2019». Invece per gli abbonamenti acquistati a partire da marzo, per arrivare fino ad agosto 2019, gli studenti pagheranno direttamente a Arst, Ctm, Atp, Trenitalia o alle altre aziende di trasporto pubblico il prezzo scontato a seconda del reddito Isee.
LA LEGGE Lo stanziamento di 10,5 milioni di euro è stato calcolato sulla base del numero di studenti che attualmente viaggia sui mezzi pubblici. Secondo i dati raccolti dall'assessorato ai Trasporti gli studenti che hanno un abbonamento spendono intorno ai 12,5 milioni di euro all'anno. Quindi la gran parte delle spese verrà coperta dai sussidi regionali. Nel resto d'Italia non sono stati varati tanti provvedimenti simili. Uno dei modelli di riferimento a livello nazionale è la Campania, dove un fondo di 15,6 milioni di euro serve per garantire i trasporti totalmente gratuiti agli studenti tra gli 11 e i 26 anni con un reddito Isee inferiore ai 35mila euro. (m. r.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Prima Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
ISTRUZIONE. Dessena: interventi di accompagnamento educativo dal prossimo anno
Tre milioni per laboratori che aiutano gli alunni svantaggiati

Tre milioni di euro per laboratori sperimentali, con l'obiettivo di migliorare l'inclusione sociale e l'apprendimento degli studenti sardi in condizioni familiari e sociali di svantaggio.
Su proposta dell'assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe Dessena la Giunta regionale ha destinato 3 milioni di fondi Por Fse 2014-2020 a nuovi progetti per le categorie più deboli, in continuità e a supporto di quelli già avviati di “Tutti a Iscol@” (linea C). La proposta è quella di attivare dal prossimo anno scolastico un intervento di presa in carico e accompagnamento educativo - spiega una nota - finalizzato a fornire sostegno concreto ai nuclei familiari svantaggiati, coinvolgendo attivamente tutti i soggetti che, costituiti in Partenariati sociali, si occupino dei ragazzi e dei familiari, combattano le forme di discriminazione, violenza, bullismo, disturbi dell'apprendimento e disagio socio-economico. «I beneficiari degli interventi - precisa Dessena - saranno infatti i partenariati sociali costituiti da soggetti del Terzo settore, che avranno il ruolo di capofila, e due Autonomie scolastiche statali: scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado. L'auspicio è che aderiscano fortemente all'iniziativa anche i Comuni, i Plus, le Asl, le Università, gli Enti di ricerca, le associazioni culturali e sportive». I laboratori dovranno avere una durata minima di 12 mesi e massima di 24 mesi.

 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Provincia di Oristano (Pagina 34 - Edizione CA)
L'INDAGINE. La classifica di Eduscopio sugli istituti che offrono maggiori opportunità
Lavorare dopo il diploma? Si può
Al top il Pischedda di Bosa: 4 allievi su 10 trovano impiego entro un anno

In un territorio dove un giovane su due cerca lavoro, il diploma aiuta. Eduscopio, il progetto di ricerca della Fondazione Agnelli, ha promosso diversi istituti che più di altri hanno fornito buone competenze, preparazione adeguata e spendibile con successo nel difficile mondo del lavoro.
Il “Pischedda” di Bosa e il tecnologico “Othoca” di Oristano ottengono i punteggi più alti. Bene anche il “Mossa” e il “Mariano IV” di Ghilarza.
BOSA Il “Pischedda” ha seicento studenti, indirizzo agrario e alberghiero: agricoltura 4.0 e allevamento in un'azienda agraria di 500 ettari con ristorazione a 360 gradi.
Per Eduscopio è la scuola che più di tutte apre le porte del lavoro. Più di 4 diplomati su dieci trova impiego nel giro di un anno a circa 15 chilometri da casa. Per il 75 per cento il lavoro è coerente col titolo di studio. «Il successo è il frutto della costruzione personalizzata del percorso per lo sviluppo delle competenze e l'orientamento che viene realizzato fin dal primo momento per ogni studente - spiega la dirigente Rosella Uda - Il percorso, fortemente legato al territorio, comprende l'alternanza scuola-lavoro presso strutture e aziende nel territorio regionale e all'estero; esperienze importanti per accrescere le competenze professionali che nel tempo ha reso i nostri studenti competitivi nel mondo del lavoro».
ORISTANO Il tecnologico, ha circa mille studenti, forma&sforna periti meccanici, elettricisti, geni dell'informatica. Eduscopio certifica che 3 diplomati su 10, nel giro di 246 giorni, trovano lavoro a una distanza di 23 chilometri da casa; il 30 per cento continua all'università, la restante parte è in attesa oppure si è spostata all'estero. Il dirigente Franco Frongia: «Il tipo di scuola gioca un ruolo importante ma senza le attrezzature, gli strumenti fondamentali e una didattica attenta questo risultato non sarebbe stato possibile. Disponiamo di 30 laboratori ad alta tecnologia, promuoviamo progetti innovativi ma senza dimenticare le cose normali. Ai nostri ragazzi che vanno nelle aziende la prima cosa che chiedono è: Sai mettere le mani in un impianto meccanico, elettrico o informatico? Niente di complicato, molto semplice». La foto di Eduscopio non inquadra l'intero mondo scolastico.  Non il Liceo artistico di Oristano ad esempio: 400 studenti, e una delle tre scuole di ceramica più importanti d'Italia. «Non solo, è una vera fucina artistica che dalla ceramica e la pittura spazia nello spettacolo e persino nella moda - spiega il dirigente, Pino Tilocca - Tanti giovani nel corso degli anni si sono affermati anche livello internazionale». Dallo scorso anno il Liceo artistico è stato accorpato al Classico “De Castro”: «I nostri licei sono scuole normali per ragazzi speciali - continua Tilocca - Un esempio: al Classico su 125 maturati soltanto uno non ha proseguito all'università».
Antonio Masala

 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Regione (Pagina 7 - Edizione CA)
L'APPELLO. Lettera sul Global compact Pigliaru scrive a Mattarella:
«Ci sostenga sulle migrazioni»

L'impegno della Regione Sardegna sulle migrazioni e sull'accoglienza è costante. Ma il Governo nazionale ha posizioni contrastanti rispetto a quelle regionali e per questo le azioni rischiano di essere inefficaci.
È la ragione per cui il governatore Francesco Pigliaru ha scritto una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, seguito dell'iniziativa della Sardegna di promuovere, con altre 6 regioni, comuni, università e associazioni, un appello rivolto a Governo e Parlamento affinché l'Italia sottoscriva il documento.
LA LETTERA «Pur nel rispetto dell'autonomia parlamentare e del suo ruolo di super partes - si legge nella lettera - chiediamo il suo autorevole sostegno perché la nostra posizione possa essere appoggiata nell'ambito del dibattito a livello nazionale affinché l'Italia possa partecipare in maniera attiva e propositiva alla discussione globale, la cui vasta complessità non può esaurirsi in meri slogan politici o nell'avallo di posizioni affatto risolutive dei problemi, se non quando addirittura contrarie a principi umanitari».
IL NO DELL'ITALIA Come è noto il 19 dicembre scorso l'assemblea generale delle Nazioni unite ha approvato il Global compact , il Patto mondiale per una migrazione sicura, ordinata e regolare. Un modo per condividere alcune linee guida generali sulle politiche migratorie, nel tentativo di dare una risposta coordinata e globale al fenomeno. Per quanto il documento non sia vincolante per chi lo sottoscrive, l'Italia non ha firmato il patto a causa delle note posizioni della Lega che, come i partiti della destra sovranista di molti altri Paesi, sostengono che il patto favorisca «l'invasione» e «l'immigrazione incontrollata».

 

6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Prima Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
FIERA. Da domani Job Day, via ai colloqui con le aziende
Seminari, approfondimenti, colloqui con i responsabili delle aziende in cerca di personale. Oltre 300 imprese, più di mille annunci per più di cinquemila posizioni lavorative distribuite in tutti i settori di attività e quasi sessantamila i curriculum selezionati dai Centri per l'impiego. Ecco il Sardinian Job Day, quinta edizione, l'hub per connettere il mondo dei disoccupati e dei neo-laureati con quello del lavoro promosso da Aspal e Regione, in programma domani e venerdì alla Fiera di Cagliari. Dopo i saluti istituzionali del governatore della Regione, Francesco Pigliaru, dell'assessora al Lavoro, Virginia Mura, e del direttore dell'Aspal, Massimo Temussi, saranno protagonisti, tra gli altri, campioni dello sport (Loris Capirossi, Max Sirena, Daniele Conti, Federico Pasquini), imprenditori di successo, giornalisti (Enrico Pilia e Giuseppe Deiana dell'Unione Sarda, Mariangela Lampis, Videolina) e rappresentanti delle banche (il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese). Tramite la app “Sjd2019”, ci si potrà muovere in modo più agevole all'interno dello spazio fieristico e conoscere i dettagli di tutte le attività. (ma. mad.)

 

7 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Economia (Pagina 15 - Edizione CA)
LAVORI PUBBLICI. Da Alghero a Monserrato, i progetti per la riqualificazione urbana
VIA LIBERA AI CANTIERI NELLE PERIFERIE
La Regione approva la graduatoria dei finanziamenti a 15 Comuni

La Regione approva i finanziamenti per la riqualificazione delle periferie e per gli altri progetti di «riordino urbano» destinati a quindici Comuni della Sardegna. Nei giorni scorsi la direzione generale alla pianificazione urbanistica ha dato il via libera alle graduatorie con gli interventi in programma.
Tra i cantieri più importanti, quello del quartiere La Pietraia di Alghero: all'amministrazione andranno tre milioni di euro per rivedere il mercato civico, gli impianti sportivi e la piazzetta. Un vero piano di rinascita per il quartiere più problematico e popoloso di Alghero, con circa 10mila residenti, caratterizzato da scelte architettoniche e urbanistiche non sempre felici. Gli studenti della facoltà di Architettura hanno lavorato tre anni, discutendo insieme ai residenti le scelte progettuali per la riqualificazione della Pietraia, del Lido, di Maria Pia e della Taulera, in cui risiede circa un quarto dell'intera popolazione algherese.
GLI INTERVENTI Due milioni di euro invece sono stati assegnati dalla Regione al Comune di Monserrato, per il progetto “Più Monserrato”. L'amministrazione comunale dovrà cofinanziare il cantiere con altri 8,3 milioni di euro. Ma la lista di progetti che hanno ricevuto l'approvazione da parte dell'assessorato all'Urbanistica sono tanti. Il bando era stato pubblicato alla fine del 2017 e le domande sono state presentate a febbraio dello scorso anno. Via libera anche al progetto di riqualificazione dei parte dell'ex cantina sociale a Terralba. Ha partecipato al bando anche l'intervento per le “nuove connessioni per il margine occidentale” di Oristano.
GLI ALTRI E ancora: il programma integrato dei servizi di Selargius, la Ciclostazione di Villacidro, che prevede la riqualificazione architettonica e urbana della stazione ferroviaria. Infine sono stati approvati i progetti per la riqualificazione delle periferie dei Comuni di Tempio, Carbonia (città del paesaggio), Guspini (quartiere Is Boinargius), Tortolì, Ozieri (area di San Sebastiano), Sanluri, Iglesias (riqualificazione Serra perdosa), Lanusei (Maricoxina) e Capoterra, dove si interverrà nell'area compresa tra le scuole di via Trexenta e il polo sportivo di Is Marginis.

 

8 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Un giorno in TV (Pagina 51 - Edizione CA)
Videolina
Casula a 40° Parallelo

Il programma 40° Parallelo torna stasera alle 21 su Videolina, programma curato e condotto da Giacomo Serreli. Ospite della puntata, il professor Francesco Cesare Casula. Con lui saranno ricordate l'attività dell'Inquisizione nella Sardegna spagnola, l'arrivo a Cagliari nel 1535 dell'imperatore Carlo V, la situazione socio economica dell'Isola messa in ginocchio da carestie e pestilenze.



RASSEGNA STAMPA di MARTEDÌ 22 GENNAIO 2019
 

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 22 gennaio 2019 / Prima Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
FORMAZIONE. Accordo per favorire i neolaureati
Università e Regione, patto per il lavoro

Un accordo tra Regione e Università per creare nuove opportunità occupazionali dedicate ai giovani. Ieri mattina l'assessore dell'Urbanistica Cristiano Erriu e la rettrice Maria Del Zompo hanno sottoscritto un protocollo con il quale i due enti si impegnano a «sviluppare e disciplinare attività didattiche istituzionali curriculari di alta formazione, finalizzate all'inserimento degli studenti nel mondo del lavoro». La collaborazione tra assessorato e ateneo servirà per creare percorsi formativi per la specializzazione professionale, il perfezionamento e l'aggiornamento dei laureati. L'accorso prevede anche lo stanziamento di alcune borse di studio, stage e tirocini che gli studenti universitari e i laureati potranno svolgere negli uffici dell'amministrazione regionale. «Una particolare attenzione sarà data alla promozione della cultura riguardante la pianificazione e il progetto del territorio, della città e del paesaggio - si legge nella nota della Regione - attraverso il pieno coinvolgimento tra gli altri del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e della facoltà di Architettura». Il coordinamento delle attività sarà gestito da un Comitato scientifico e l'accordo avrà una durata di quattro anni prorogabili.

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 22 gennaio 2019 / Cultura (Pagina 44 - Edizione CA)
UNA LINGUA VIVA. Tra opere originali e le traduzioni dei moderni e dei classici
ORA LEGGO UN ROMANZO IN SARDO
Una storia recente, spiega Duilio Caocci, ma già ricca di titoli

Per favorire l'apprendimento delle lingue gli esperti di didattica suggeriscono anche la lettura dei romanzi. La pratica è quindi consigliabile a chi voglia accrescere le competenze nell'uso del sardo. Frutto del lavoro di tante case editrici attive nell'Isola, il catalogo conta ormai una quantità notevole di titoli. Si tratta sia di opere concepite in limba, che di una crescente e nutrita disponibilità di traduzioni. Ampia l'offerta dedicata a bambini e ragazzi.
GLI INIZI   «La storia della produzione narrativa nella forma del romanzo è recente», sottolinea Duilio Caocci, docente di Letteratura sarda all'Università di Cagliari. Nel periodo della genesi (complesso e dibattuto dagli studiosi) si collocano “S'arvore de sos tzinesos” di Lorenzo Pusceddu e “Sa bida est amore” di Francesca Cambosu, entrambi editi nel 1982, quindi i grandi classici: “Sos Sinnos” di Michelangelo Pira, pubblicato postumo da Della Torre (1983), “Mannigos de memoria. Paristoria de una rivoluzione” (Isre, 1984) di Antonio Cossu e “Alivertu. Sa colonizatzione de unu pastore” (1986) di Mario Puddu. Tra le opere miliari “Su Zogu”, romanzo distopico di Gianfranco Pintore (Papiros, 1989), autore anche della trilogia di Nurai, giornalista-investigatore.
I GIGANTI  Nella biblioteca non possono mancare i titoli degli intellettuali, protagonisti del dibattito su identità, società e cultura. A cominciare da “Po cantu Biddanoa” (2D nel 1987, Ilisso nel 2004 ) di Benvenuto Lobina e “S'Istoria. Condaghe in limba sarda” di Francesco Masala. Cronaca in forma di racconto del “Villaggio Sardegna”, è uscito nel 1989 per Alfa editrice che ha pubblicato - ricorda Maria Marongiu - «l'opera omnia dell'autore». Del 2006 “Antonandria” di Paolo Pillonca, edito, insieme ai saggi e alle preziose raccolte poetiche, dalla sua Domus de janas. «Tra i nostri volumi - dice Fabio Pillonca - il romanzo “Sa manu de s'umbra” di Bachisio Bandinu (2016)».
IL CORO  Un ampio catalogo di opere originali è offerto anche da Edes di Sassari che - precisa Alberto Pinna - «ha due collane bilingui, tra cui La biblioteca di Babele. Composte da oltre 50 titoli, sono state curate da Nicola Tanda, uno dei padri degli studi su lingua e letteratura sarda». Nel panorama composito della narrativa contemporanea (per una rassegna sino al 2007 si veda il saggio “Benidores” di Antoni Arca, Condaghes) diverse voci femminili. Il loro numero, tuttavia, è ancora esiguo, nonostante la consistente presenza di operatrici culturali, il «ruolo da pioniera» che Arca, romanziere a sua volta, riconosce alla nuorese Francesca Cambosu (autrice nel 1984 di “Su traballu est balore”, non più in catalogo) e il contributo straordinario delle donne sarde nella storia della letteratura in italiano. A proposito Edes traduce Maria Giacobbe e Grazia Deledda, pubblicata pure da Nor.
LE TRADUZIONI   «Al momento - racconta Francesco Cheratzu, Condaghes - sono i titoli più venduti». Fresca l'esperienza di Ilisso con “Òja, o Ma'”, bortadura di “Mia madre e altre catastrofi” (Einaudi) di Francesco Abate, scrittore sardo tra i più noti sul panorama nazionale a cura di Cristian Urru. Vasta la collezione di capolavori della letteratura mondiale. Papiros conta opere di Saramago, Sepùlveda, García Márquez, Dickens e Marx. Grafica del Parteolla propone “Su giornalinu de Gian Burrasca”, “Coro” di De Amicis, “Su corsaru nieddu” e “Sas tigres de Mòmpracem” di Salgari. Domus de Janas vanta la raccolta di autori greci e latini, “Su Principe” di Machiavelli e “Una femina” di Sibilla Aleramo, tradotto dalla poetessa Anna Cristina Serra. Condaghes fa narrare in sardo Orwell, Hemingway, Cervantes, Goethe, Joyce, Stevenson, il siriano Tamer, l'olandese Multatuli e Sergio Atzeni. «Le traduzioni dei classici - dice Giuseppe Corongiu che col Coordinamentu pro su sardu ufitziale ha seguito più progetti - regalano alla lingua il prestigio della grande firma internazionale e creano una palestra che innalza il registro, producendo a cascata desiderio di lettura. Anche chi predilige il sardo ha bisogno di leggere cose contemporanee e coinvolgenti». Significativa la collaborazione internazionale che, ideata da Giovanni Manca per l'editrice Abbà, nel 2018 è approdata all'edizione in sardo, catalano, italiano e spagnolo dell'“Albero del riccio e altre fiabe per la buonanotte”, albo illustrato dei racconti che Gramsci scrisse dal carcere per i figli.
L'INFANZIA  Ricca l'offerta per i giovani lettori, missione che - evidenzia Diego Corraine, direttore di Papiros - «ci ha guidato dagli anni '80. A loro abbiamo dedicato libri di altissima qualità per testi e illustrazioni, spesso in coedizione con grandi editori». A quel pubblico si rivolge il recente “Su Printzipeddu” (Alfa), versione in sardu campidanesu del capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, opera tra le più tradotte. Curata da Stefano Cherchi, ha la prefazione di Eduardo Blasco Ferrer. Ordinario di linguistica sarda, morto prima di vederne la pubblicazione, raccomanda qui la lettura dei buoni scrittori come strumento per l'apprendimento del sardo da parte di bimbi e ragazzi, perlopiù non madrelingua.
Manuela Arca


3 - L’UNIONE SARDA di martedì 22 gennaio 2019 / Agenda di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Congresso a Sa Duchessa
Inizierà domani, alle 10 nell’aula magna Capitini a Sa Duchessa, il congresso nazionale, dedicato al tema “Linguaggio ed emozioni”. I lavori andranno avanti fino a venerdì negli spazi del campus di via Is Mirrionis, con la presenza di circa 70 relatori di profilo internazionale. Il convegno sarà preceduto oggi da un seminario.


4 - L’UNIONE SARDA di martedì 22 gennaio 2019 / Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
IL RICORDO DI GIULIO REGENI
Venerdì alle 18.30, Amnesty inaugura, davanti al Tribunale, una panchina gialla dedicata al giovane ricercatore assassinato



RASSEGNA STAMPA di LUNEDÌ 21 GENNAIO 2019

 

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 21 gennaio 2019 / Provincia di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
SENORBÌ. Scelta dettata dall'analisi del mercato
Istituto Einaudi: indirizzo per infermieri

La scuola si apre al territorio. Si è tenuto nell'istituto Luigi Einaudi di Senorbì, l'Open Day rivolto, in particolare, ai ragazzi di terza media che si apprestano a effettuare l'importante scelta del percorso di studi superiori. Un'occasione per genitori e futuri alunni di conoscere i vari percorsi di studio attivi: dal liceo all'indirizzo tecnico e professionale, inclusi i corsi serali e l'indirizzo socio-sanitario che nasce per offrire agli studenti un importante sbocco professionale in un settore in forte crescita.
La richiesta di attivazione del nuovo indirizzo è scaturita dall'osservazione dell'andamento del mercato del lavoro: si punta a favorire l'ingresso occupazionale in case per anziani e disabili, imprese socio-sanitarie, ludoteche e asili nido. L'obiettivo dichiarato dell'Istituto è quello di continuare a formare centinaia di ragazzi della Trexenta, del Gerrei, del Parteolla e della Marmilla che verranno avviati, in base alle loro prerogative, direttamente nel mondo del lavoro o nelle Università. La direzione scolastica ha inoltre rinnovato la collaborazione con il Comune di Senorbì, per promuovere attività e iniziative finalizzate a garantire il diritto allo studio per tutti. (sev. sir.)



RASSEGNA STAMPA di DOMENICA 20 GENNAIO 2019

 

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 20 gennaio 2019 / Medio Campidano (Pagina 30 - Edizione CA)
VILLACIDRO. Residenti in netto calo, chi parte ricerca opportunità che qui non trova
TRENTENNI IN FUGA DAL PAESE D'OMBRE

Spopolamento, studio sugli ultimi quattro anni: ecco dove vanno i giovani
Emigrazione e spopolamento: la piaga che affligge i piccoli centri colpisce anche Villacidro. Lo certificano i dati dell'indagine del Centro studi Sea presentato ieri pomeriggio nell'aula consigliare del Municipio. In appena quattro anni, dal 2015 al 2018, Villacidro ha perso 333 abitanti, passando da 14.245 a 13.912. Negativi sia il saldo naturale (-155) sia quello migratorio (-178). Tra le 885 cancellazioni all'anagrafe 757 sono dovute a trasferimenti in altri centri sardi o della Penisola. In 128 si sono stabiliti all'estero, attratti da un lavoro stabile: quasi tutti sono giovani trentenni, come risulta dall'Aire, l'anagrafe degli italiani residenti all'estero.
LE METE PREFERITE  La più gettonata è la Germania, come nel secondo dopoguerra, ma anche negli anni Novanta e nei primi Duemila, quando ci visse, fra gli altri, Angela Curridori: «Sono partita a soli 18 anni grazie alla chiamata di uno zio emigrato anni prima. Mi sono stabilita a Stoccarda: c'erano tanti sardi, fra cui diversi villacidresi. Inizialmente ho lavorato nel negozio di generi alimentari di mio zio, poi in un'azienda tedesca e, successivamente, assunta a tempo indeterminato, in un ospedale pubblico. Dal punto di vista lavorativo mi sono trovata sempre bene, poi ho ceduto alla nostalgia e con mio marito sono rientrata in Sardegna: però un po' me ne pento».
TUTTI A LONDRA  Seconda ambita meta di destinazione è la Gran Bretagna, e Londra è la città che accoglie il maggior numero di villacidresi emigrati negli ultimi anni.
Loredana Frau, psicologa clinica, è rientrata da poco in paese dopo aver concluso un tirocinio di ricerca presso il dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Sheffield. «Sono stata benissimo», racconta: «Ho appreso tanto e sono stata valorizzata per le mie competenze. Sono rientrata in Italia illusa di poterci rimanere e lavorare ma è tutto un altro mondo. In Gran Bretagna starei già lavorando: altre mie colleghe di Villacidro, in pochi anni, hanno assunto rilevanti incarichi all'Università e nel campo della ricerca. A breve credo che ripartirò: in Inghilterra i laureati, ancor più se formati e con esperienza, sono davvero valorizzati».
IL SEMINARIO  Lo studio è stato presentato durante il seminario “L'emigrazione villacidrese attraverso le fonti comunali”. Sono intervenuti ricercatori del Centro studi Sea e dell'Università di Cagliari.
Marco Cazzaniga



RASSEGNA STAMPA di SABATO 19 GENNAIO 2019

 

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 dicembre 2019 / Prima Economia (Pagina 17 - Edizione CA)
INFORTUNI. L'iniziativa coinvolge 10 imprese delle costruzioni e 100 addetti
Inail: in calo gli incidenti sul lavoro in edilizia, via a un progetto per ridurre al minimo i rischi

In Sardegna, gli infortuni sul lavoro e nelle costruzioni sono in calo. La conferma arriva dai dati regionali dell'Analisi Inail. Nei primi 10 mesi del 2018, le denunce registrate sono state 10.824 contro le 11.063 dello stesso periodo del 2017. Occorrono però azioni specifiche per ridurre i rischi nei luoghi di lavoro, per capire le cause degli incidenti e trovare soluzioni. Servono poi interventi di supporto per tutti coloro che hanno subìto degli infortuni, cercando di favorire un ricollocamento professionale. Infine, si dovrebbe costruire un sistema condiviso della sicurezza tra imprese edili.
PROGETTO SICUREZZA  Si basa su queste basi il “Progetto sicurezza nei cantieri edili. Approccio sistemico (individuo-gruppo-organizzazione-ambiente) alla prevenzione degli incidenti e delle malattie professionali nei cantieri edili delle piccole e medie imprese: implementazione di un modello scientifico delle competenze nel sistema di gestione della sicurezza e relative buone prassi”. Da 6 mesi l'iniziativa coinvolge 10 imprese delle costruzioni e 100 addetti. Il percorso, ideato da Diego Bellini, psicologo del lavoro dell'Università di Cagliari, è stato messo a punto dal dipartimento di Giurisprudenza e dal Centro studi di relazioni industriali dell'Università di Cagliari e dalla Cassa artigiana dell'edilizia della Sardegna (Caes), finanziato dall'Inail regionale, in collaborazione con Confartigianato imprese Sardegna. «Ogni infortunio, grave o lieve che sia - spiega Giacomo Meloni, presidente della Caes - oltre al danno fisico dell'infortunato, rappresenta una pesantissima sconfitta per l'imprenditore, per i dipendenti e per il lavoro che si porta avanti quotidianamente».
Eleonora Bullegas

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 dicembre 2019 / Agenda (Pagina 23 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Da mercoledì il XXV congresso nazionale
Società di filosofia del linguaggio, dai nuovi media alle emozioni

Dalla strategia social mediale di Matteo Salvini all'incidenza delle emozioni nella comunicazione della Chiesa cattolica, dal dialogo cinematografico alla lingua dei segni: sono alcuni degli argomenti che saranno discussi al XXV Congresso annuale della Società di filosofia del linguaggio, fondata fra gli altri da Tullio De Mauro e Umberto Eco, e di cui è attualmente segretario Franciscu Sedda, docente di Semiotica alla Facoltà di studi umanistici dell'Università di Cagliari.
IL TEMA  Il Congresso nazionale, dedicato al tema “Linguaggio ed emozioni”, comincerà mercoledì 23 alle 10 nell'aula magna Capitini e proseguirà fino a venerdì 25 gennaio negli spazi del campus di Sa Duchessa (via Is Mirrionis, 1) con la presenza di circa 70 relatori di profilo internazionale, fra cui Nicholas Harkness dell'Università di Harvard e Zoltan Kovecses dell'Università di Budapest, e si avvarrà del supporto dei Dipartimenti di Lingue, Letterature, Beni culturali e di Pedagogia, Psicologia, Filosofia dell'Ateneo del capoluogo sardo. Il convegno - che sarà preceduto da un seminario in programma martedì 22 gennaio - toccherà temi di grande rilevanza e attualità relativi alla semiotica, alla comunicazione, alla filosofia e alle scienze cognitive. Numerose sessioni saranno fra l'altro dedicate all'analisi del linguaggio sui social e in politica. Fanno parte del comitato organizzatore diversi docenti dei dipartimenti di Lingue, Letterature, Beni Culturali e di Pedagogia, psicologia, filosofia, con i rispettivi direttori. La partecipazione ai lavori è libera ed è aperta a tutti.
ORATORI PRINCIPALI  All'iniziativa parteciperanno i  keynote speakers Anna Borghi (La Sapienza), Clotilde Calabi (Milano), Fausto Caruana (Parma), Felice Cimatti (Calabria), Nicholas Harkness (Harvard University), Zoltán Kövecses (Eötvös Loránd University, Budapest), Cristina Meini (Piemonte Orientale), Claudio Paolucci (Bologna), Isabella Pezzini (“La Sapienza”), Marco Santambrogio (di Parma), Mauro Serra (Salerno)
ON LINE  Il programma all'indirizzo: https://www.unica.it/unica/protected/148691/0/def/ref/NTZ148682/.

 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 dicembre 2019 / Commenti (Pagina 16 - Edizione CA)
Sanità contestata
Giorgio Lissandrello
Quando un paese è in recessione i servizi sono quelli più penalizzati, si cerca di risparmiare su tutto raschiando il fondo del barile. La frase ricorrente è «non ci sono i soldi». La sanità per i suoi costi è da sempre nel mirino di questi censori amministrativi. Le direttive suggerite ai medici di base sono di evitare di prescrivere analisi e controlli in assenza di sintomi. Ora non ci vuole un luminare per capire che certe patologie come i tumori, quando si manifestano, sono già molto gravi e così la prevenzione va a farsi benedire. Chi può si rivolge al privato, altri purtroppo rinunciano a curarsi. I nostri politici in affanno cercano di rimediare con soluzioni “creative” accorpando varie specialità in singole strutture (vedi Policlinico di Monserrato) senza peraltro aumentare l'organico di medici e infermieri perciò sottoposti a notevoli tour de force. Io vedo un presente buio e un futuro peggiore. A noi credenti non rimane che sperare nella divina provvidenza.
Caro Giorgio, la sanità è un tema assai delicato che va affrontato - se possibile - con giudizio e serenità d'animo. Ci provo in poche righe. A dispetto delle tante e motivate critiche al nostro sistema, la sanità in Italia assicura a tutti una copertura di base, al contrario di altri Paesi importanti dove si è proceduto in direzione della privatizzazione. Poi è vero che le liste d'attesa sono molto lunghe e chi non può attendere è costretto a mettere mano al portafoglio. Tante cose non funzionano e non è un caso, solo per fare un esempio, che la riforna della sanità in Sardegna è stata bocciata dai candidati che si contendono la poltrona di governatore. Però non è tutto da buttare via. Anche da noi ci sono strutture pubbliche di assoluta eccellenza e medici bravi, umani e scrupolosi. A volte, caro Giorgio, vedere il bicchiere mezzo pieno aiuta anche a confidare nella divina provvidenza...

La Nuova Sardegna

RASSEGNA STAMPA di MERCOLEDÌ 23 GENNAIO 2019

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Prima pagina
Studenti, viaggi su autobus e treni quasi gratis
TRASPORTI. DELIBERA REGIONALE: ABBONAMENTI RIDOTTI DAL 60 ALL’80%

Una piccola rivoluzione nei trasporti pubblici interni. La Regione fa salire tutti gli studenti su autobus e treni quasi gratis. La giunta stanzia oltre 10 milioni di euro per tagliare i costi degli abbonamenti. Una riduzione che oscilla tra il 60 e l’80 per cento, a seconda del reddito, e riguarda tutte le tratte più frequentate. Tutti i ragazzi che studiano e usufruiscono dei mezzi del trasporto pubblico locale avranno un taglio importante dei costi. La giunta ha approvato il progetto presentato dall’assessore ai Trasporti Carlo Careddu e ha varato l’atto di indirizzo, i criteri per metter in pratica la delibera. La norma era già prevista e contenuta nella legge Finanziaria per il periodo che va dal 2019 al 2021. A PAGINA 6 

Sardegna - Pagina 6
TRASPORTI Gli studenti viaggeranno quasi gratis su bus e treni
La giunta stanzia 10 milioni di euro per abbattere i costi degli abbonamenti

Careddu: «Favoriamo il diritto allo studio e aiutiamo anche le famiglie sarde»
CAGLIARI Una piccola rivoluzione dei trasporti interni. La giunta fa salire tutti gli studenti su autobus e treni quasi gratis. La Regione stanzia oltre 10 milioni di euro per tagliare i costi degli abbonamenti. Una riduzione che oscilla tra il 60 e l’80 per cento, a seconda del reddito, e riguarda tutte le tratte più frequentate. Tutti i ragazzi che studiano e usufruiscono dei mezzi del trasporto pubblico locale avranno un taglio importante dei costi. La giunta ha approvato il progetto presentato dall’assessore ai Trasporti Carlo Careddu, e ha varato l’atto di indirizzo, i criteri per metter in pratica la delibera. La norma era già prevista e contenuta nella legge Finanziaria che destinava proprio all’abbattimento dei costi per gli studenti oltre 10 milioni di euro per il periodo che va dal 2019 al 2021. Il provvedimento. L’assessore Careddu lavora da tempo al varo della misura per favorire gli studenti e le famiglie. «È un provvedimento molto atteso – spiega Careddu –. Racchiude diversi obiettivi strategici di legislatura come la sensibilizzazione all’uso del trasporto collettivo al posto di quello privato, la realizzazione di politiche di promozione che favoriscono un innalzamento della domanda del trasporto pubblico, un miglioramento della qualità della vita dei cittadini in termini economici, ambientali ed energetici e, in questo caso, anche la lotta alla dispersione scolastica». Il funzionamento. Il meccanismo è semplice e si basa su due fasce di reddito. Tutti gli studenti di ogni ordine e grado con Isee familiare non superiore a 25.500 euro, al momento dell’acquisto dell’abbonamento personale mensile, integrato o annuale per tutti i servizi di trasporto pubblico locale su gomma, ferro e via mare, pagheranno solo il 20 per cento del costo totale. Avranno un abbattimento del prezzo del ticket dell’80 per cento. La stessa agevolazione sarà riconosciuta anche, a prescindere dal reddito, a partire dal terzo figlio studente appartenete a un nucleo familiare con almeno tre figli studenti. Tutti gli altri con un reddito superiore o corrispondente Isee di 25.500 euro pagheranno il 40 per cento del costo totale dell’abbonamento. Avranno una riduzione pari al 60 per cento del costo totale. L’agevolazione sarà applicata alle spese per gli abbonamenti utilizzati o utilizzabili nel 2019. Ma è indispensabile fare alcune precisazioni. Per quanto riguarda gli abbonamenti acquistati nel 2018 e sino al febbraio 2019 sarà effettuato un rimborso che sarà definito a breve. E ricadrà sulla spesa riferita all'utilizzo nei mesi gennaio-agosto 2019. Per gli abbonamenti acquistati a partire dal marzo 2019 e sino ad agosto 2019 si pagherà esclusivamente e direttamente in cassa dai vettori la quota scontata dell'80 per cento o del 60 per cento a seconda del reddito Isee. La scelta fatta dalla giunta è in linea con la politica della giunta di questi anni, che ha sempre messo in primo piano l’importanza della scuola e della formazione. (l.roj)

I COSTI E I VANTAGGI
Cagliari e Sassari mensile Costo dell’abbonamento mensile urbano è di 21 euro. Con il contributo della Regione all’80 per cento scende a 4,20 euro. Con il contributo al 60 per cento scende a 8,40 euro.
Cagliari e Sassari annuale L’abbonamento urbano annuale per Cagliari e Sassari è di 175 euro. Con il contributo della Regione all’80 per cento scende a 35 euro. Con il contributo al 60 per cento costa 70 euro.
Mensile extraurbano su gomma Fino a 20 chilometri , che è il più diffuso, il costo è di 37 euro. Con il contributo della Regione all’80 per cento cala a 7,40 euro. Con il contributo al 60 costa 14,50 euro.
Annuale extraurbano su gomma Il costo dell’abbonamento annuale per il trasporto extraurbano su gomma fino a 20 chilometri è di 356 euro. Con il contributo della Regione all’80 per cento costerà 71,20 euro. Con il contributo al 60 per cento si arriva a 142 euro.
Mensile extraurbano su ferro Il costo dell’abbonamento mensile extraurbano ferroviario è calcolato per una distanza fino a 40 chilometri. La distanza è la più diffusa tra gli utenti del treno. Il costo è di 51 euro. Con il contributo della Regione all’80 per cento si pagano 10,20 euro. Con il contributo della Regione al 60 per cento del costo si pagano 16 euro.
Annuale extraurbano su ferro L’abbonamento annuale extraurbano ferroviario Trenitalia, costa 478 euro. Con il contributo della Regione all’80 scende a 95 euro, Con il contributo al 60 per cento si pagano 191,20 euro. 



10 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Economia - Pagina 14
SARDINAN JOB DAY Anche una app dedicata per trovare il lavoro
L’applicazione Sjd2019 aiuterà i candidati a muoversi tra i padiglioni
I cancelli aprono domani. Seimila le persone iscritte per sostenere i colloqui

Tra le novità dell’edizione 2019 alla fiera di Cagliari ci sarà uno spazio dedicato alla digital innovation con gli stand di 31 aziende che operano in ambito digitale
CAGLIARI Tutto pronto per il Sardinian job day 2019. L’appuntamento è per domani alle 8.30 alla Fiera di Cagliari. Due giorni, domani e venerdì, per trovare lavoro: i candidati potranno sostenere colloqui di lavoro, frequentare seminari e conoscere le opportunità offerte dalle agenzie di formazione. Quest’anno c’è uno strumento in più per aiutare i candidati a muoversi tra i padiglioni e scovare così il loro datore di lavoro. L’Aspal, l’agenzia sarda per le politiche attive del lavoro, ha messo a punto l’app SJD2019 – disponibile per Android e iOS su Play Store e App Store – per aiutare i candidati a muoversi all’interno dello spazio fieristico, far conoscere i dettagli di tutte le attività, e ricevere notifiche per essere aggiornati in tempo reale sull’evento. Domani mattina i candidati che dovranno sostenere i colloqui (circa 6.000) dovranno registrarsi nel Padiglione I, al piano terra. È necessario portare con sé un valido documento di riconoscimento e la tessera sanitaria, e si raccomanda anche una copia stampata del proprio curriculum vitae. Una volta registrati ai candidati verrà comunicato l’orario del colloquio. La durata è di circa 15 minuti e, al termine, l’azienda potrà inserire l’esito direttamente nel Sil (Sistema informativo lavoro). Nel padiglione I, oltre agli spazi dedicati ai colloqui, al piano terra e al primo piano, un’intera area è destinata ai Centri per l’impiego, dove sarà possibile ottenere informazioni, supporto e dettagli sui servizi offerti. Qui, inoltre, al primo piano, si trovano gli stand delle istituzioni e delle università di Cagliari e di Sassari. Nel padiglione L si effettua l’accoglienza degli studenti delle scuole superiori, che sono stati inseriti nelle diverse attività seminariali e di intrattenimento. Il padiglione B ospita le aziende presenti al job day con il loro stand, rappresentative di tutti i settori economici, mentre nel padiglione G si trovano gli enti e le agenzie di formazione, per promuovere i rispettivi corsi e lanuova offerta formativa. Al padiglione E si incontrano le Forze armate: esercito, carabinieri, guardia di finanza, aeronautica, polizia di Stato, marina, guardia costiera, (più Croce Rossa) daranno indicazioni sui percorsi da seguire per entrare a far parte di questi corpi. Nello stesso padiglione si trova un’area dedicata allo sport, dove si potranno praticare alcune attività, grazie all'allestimento di un campo da calcetto, un campo da basket e uno di badminton, e visitare gli stand di Luna Rossa, Cagliari calcio e della Dinamo Sassari. Il padiglione C ospita la novità del Sardinian job day 2019: uno spazio dedicato alla digital innovation, con gli stand di 31 aziende che operano in ambito digitale, e tre percorsi creativi e stimolanti: Viaggio nel lavoro digitale, FastHack-6 ore per dare una spinta al tuo futuro, e il Science centre di 10LAB. Il Sardinian job day è stata definita la più grande manifestazione italiana di incontro tra datori di lavoro e aspiranti dipendenti. (g.z)

 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Sassari - Pagina 22
«SENTENZA GUIDA CONTRO L’UNIVERSITÀ»
La segretaria nazionale della Uil scuola commenta il reintegro dell’avvocato Ruiu

SASSARI «Il giudice di Sassari ha riconosciuto, in primo grado, i diritti dell’avvocata Rosanna Ruiu nella causa contro il proprio datore di lavoro, quell’università degli studi che, dopo averla assunta proprio per l’avvocatura, l’aveva successivamente spostata all’ufficio acquisti. Riteniamo il giudizio estremamente importante e significativo». Così il segretario nazionale della federazione Uil Scuola Rua, Sonia Ostrica, che commenta la sentenza del tribunale del lavoro che ha accolto il ricorso dell’avvocato demansionato e ordinato all'Ateneo il reintegro «Il magistrato – spiega Sonia Ostrica – ha fatto giustizia ribadendo un inserimento professionale oggetto del bando di concorso che, ove modificato, avrebbe prodotto pesanti ripercussioni sul piano personale oltre che su quello professionale. La valorizzazione delle professionalità non può essere un accessorio da utilizzare in maniera flessibile a seconda delle necessità contingenti individuate dal datore di lavoro, ma deve rappresentare un “principio guida” nella gestione delle risorse umane, risorse che rappresentano il vero “capitale” delle nostre Istituzioni e dei nostri Enti». «Mettere in disparte, assegnandolo ad altre attività e funzioni, un avvocato assunto proprio per fare l’avvocato – continua il segretario nazionale della federazione Uil Scuola Rua – avrebbe prodotto un grave danno non solo al  singolo lavoratore ma anche all’Università di Sassari che, invece, deve tendere come tutte le istituzioni, soprattutto se pubbliche, a valorizzare e promuovere le competenze professionali del proprio capitale umano. «Ci auguriamo che questa ordinanza rappresenti un monito rispetto alla corretta gestione delle risorse umane, e non solo per l’Università di Sassari – conclude il segretario nazionale della Uil, Sonia Ostrica – all’avvocata Rosanna Ruiu i nostri auguri, affinchè possa svolgere al meglio quel lavoro per cui era stata assunta e a cui è stata riassegnata grazie alla decisione del giudice del lavoro del Tribunale di Sassari. Ci auguriamo che l’Università, vista la compiutezza della sentenza, ritenga chiuso l’episodio e non proponga ulteriore appello alla decisione di primo grado».
 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Sardegna - Pagina 5
L’APPELLO
Global compact, Pigliaru scrive al presidente Mattarella

CAGLIARI Una lettera al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per rafforzare l’appello della Sardegna e di altre sei regioni, comuni, università e associazioni, affinché l’Italia sottoscriva il Global Compact for migration, ovvero il documento voluto dall’Onu per concordare una risposta globale e unitaria alle questioni legate al fenomeno migratorio. L’autore della missiva è il  presidente della Regione, Francesco Pigliaru. «Pur nel rispetto dell’autonomia parlamentare e del suo ruolo super partes – scrive il governatore – chiediamo il suo autorevole sostegno perché la nostra posizione possa essere appoggiata nell’ambito del dibattito a livello nazionale affinché l’Italia possa partecipare in modo attivo e propositivo alla discussione globale, la cui vasta complessità non può esaurirsi in meri slogan politici o nell’avallo di posizioni affatto risolutive dei problemi, se non quando addirittura contrarie a principi umanitari».
 

13 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 23 gennaio 2019 / Alghero - Pagina 28
Le nacchere arrivano in Parlamento
Approda oggi in commissione Ambiente la risoluzione proposta da Deiana (M5s)

ALGHERO Approda oggi in commissione Ambiente della Camera dei deputati la risoluzione proposta dalla deputata Paola Deiana sulla salvaguardia della “Pinna Nobilis”, meglio conosciuta come nacchera. La rappresentante algherese del Movimento 5 stelle ha presentato il documento, che era stato depositato il 5 ottobre scorso, con l’obiettivo di impegnare il Governo ad assumere iniziative volte a contrastare il rischio estinzione di questo mollusco colpita da un protozoo che sta decimando le popolazioni. Paola Deiana è stata tra le prime rappresentanti del territorio a mobilitarsi per le nacchere. «A settembre dell’anno scorso – si legge in una nota – Deiana aveva ascoltato a Porto Conte i responsabili delle varie aree marine protette della Sardegna, del Centro marino internazionale, delle Università di Sassari e Cagliari e del CNR. Proprio in quell’occasione, i tecnici avevano illustrato diverse proposte, riportate al Ministero dell'Ambiente dalla deputata algherese, al fine di arginare la catastrofica moria di esemplari di “Pinna nobilis” registrata nel Mediterraneo e quindi anche nelle nostre coste». «La Pinna nobilis è il mollusco bivalve endemico più grande del Mediterraneo ed è una specie protetta – ha sottolineato Paola Deiana –. La sua importanza non si limita all'ambiente marino, ma si estende ad elementi storici, sociali ed economici radicati sul territorio italiano, e in particolar modo alla Sardegna». La risoluzione proposta dalla deputata Deiana a ottobre era stata la prima di una serie di iniziative messe in atto a livello regionale e nazionale per fermare la strage delle nacchere nei mari sardi. Pochi giorni prima di Natale c’era stata la mobilitazione della Regione che dieci giorni dopo la prima conferenza regionale delle aree protette, svoltasi il 10 dicembre ad Alghero, aveva stanziato duecentomila euro per approfondire lo studio del problema e per individuare le misure più opportune per la conservazione della Pinna nobilis» 



RASSEGNA STAMPA di MARTEDÌ 22 GENNAIO 2019


5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 22 gennaio 2019 / Economia - Pagina 17
Stage e tirocini, accordo tra Regione e ateneo Cagliari
L’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu e il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo hanno sottoscritto ieri un accordo che impegna Regione e Ateneo a sviluppare e disciplinare attività didattiche istituzionali di alta formazione, finalizzate all’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro, e attività formative per la specializzazione professionale, il perfezionamento e l’aggiornamento dei laureati. Sono previste anche borse di studio, stage e tirocini che gli studenti universitari e i laureati potranno svolgere presso l’amministrazione regionale. Una particolare attenzione sarà data alla promozione della cultura riguardante la pianificazione e il progetto del territorio, della città e del paesaggio, attraverso il pieno coinvolgimento tra gli altri del dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura. Il coordinamento delle attività sarà gestito da un comitato scientifico. L’accordo avrà una durata di quattro anni prorogabili.

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 22 gennaio 2019 / Sardegna - Pagina 11
SANITÀ >> IL REPORT DEL CREA
Lo studio evidenzia l'aumento dell'età media: 46,1 anni, quasi 2 in più in 5 anni
Più fondi per la salute nell'isola che invecchia

di Silvia Sanna
SASSARI Ultima per indice di natalità, penultima per la velocità dello spopolamento, prima per l'invecchiamento con un aumento dell'età media di 1,8 anni dal 2012 al 2017: è il valore più alto a livello nazionale, con una media che si attesta a 1,1 anni. Inizia con una analisi del contesto socio demografico del Paese il tredicesimo rapporto del Crea sanità, l'istituto di ricerca dell'Università romana Tor Vergata. E non potrebbe essere altrimenti considerato che le politiche sanitarie dello Stato e delle regioni sono legate a doppio filo alle caratteristiche della popolazione, dalla riduzione delle nascite e all'aumento delle aspettative di vita.
L'ISOLA SI SVUOTA. Il primo dato sulla Sardegna è allarmante anche se annunciato in numerosi studi sull'argomento: nel 2066 l'isola avrà perso un terzo della popolazione, passando da 1,65 milioni di abitanti attuali a 1,16, con una variazione media annua dello 0,7%. La Sardegna si svuoterà due volte in più rispetto alla media nazionale - 11,2% - con una variazione annua dello 0,2%.
SALE L'ETÀ MEDIA. Prendendo in esame i dati dell'ultimo quinquennio - 2012 2017 - il Crea (il report sarà presentato domani a Roma) evidenzia come la crescita degli anziani abbia interessato tutte le regioni italiane, con l'incremento più alto in Sardegna (+1,8 anni) e il più basso in Emilia Romagna (+0,7 anni). Nell'isola l'età media nel 2017 è 46,1 anni (era 44,3 nel 2012) mentre la media nazionale è 44,9 (era 43,8 nel 2012). E i bambini? Con il quoziente di natalità di 6,1 ogni 1000 abitanti la Sardegna è all'ultimo posto nella classifica dominata dalla provincia autonoma di Bolzano con un quoziente di 10,2 ogni 1000. Direttamente collegato a questo dato quello relativo al tasso di fecondità: in Sardegna è di 1,09 figli per coppia, il più basso d'Italia. Mentre l'età media delle donne al primo parto non è cresciuta più velocemente rispetto al resto d'Italia: nel 2017 era 32,4 anni a fronte di 31,8 di media nazionale.
LA SPESA SANITARIA. Per quanto riguarda la spesa sanitaria pro capite la Sardegna galleggia tra la metà e la zona alta della classifica: il dato è molto positivo perché l'isola ha avuto una delle migliori performance per quanto riguarda la quota di spesa pubblica. Nel 2017 la nostra regione è seconda dopo la provincia autonoma di Bolzano con 2.137,4 euro pro capite, pari all'8% del Pil regionale: rispetto alla media nazionale di 1.867,2 euro pro capite la Sardegna è molto avanti anche per quanto riguarda la crescita percentuale i investimento annuo: è lo 0,6% mentre quello medio nazionale è 0,4%. È invece calata - dato comune a quasi tutte le regioni tranne 6 - l'incidenza della spesa convenzionata sulla spesa sanitaria pubblica: la Sardegna con un decremento del 2,1 è la regione insieme al Friuli Venezia Giulia in cui c'è stato il calo più evidente. Negativo il dato sull'indice di impoverimento, cioé la percentuale di famiglie che ha vissuto difficoltà economiche per l'insorgenza di spese sanitarie non coperte dal servizio pubblico: nell'isola secondo il rapporto il 9% dei nuclei familiari si è trovato in questa difficile situazione, percentuale inferiore solo a quella della Calabria (12), della Sicilia (10) e dell'Umbria (10).
BAMBINI: pochi ma sani. Nel report ci sono altre buone notizie che riguardano la Sardegna: l'isola è la regione dove nascono in percentuale meno bambini ma dove anche il tasso di mortalità infantile è il più basso d'Italia, con un dato inferiore a 2 decessi ogni 1000 nuovi nati. Non solo: mentre a livello nazionale, con un dato particolarmente allarmante nel centrosud, sono in aumento i bambini sovrappeso e obesi, la Sardegna è la terza regione più virtuosa dopo la provincia autonoma di Bolzano e la Valle d'Aosta: dallo studio risulta infatti che appena il 15 per cento dei bambini sardi da 6 ai 9 anni ha problemi legati a una scorretta alimentazione a fronte di 1 bambino su 3 a livello nazionale e addirittura del 45% in Campania, con un'alta incidenza di quelli affetti da forme di obesità grave o gravissima.

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 22 gennaio 2019 / Sassari - Pagina 26
Il direttore Aou: al lavoro con rettore e Regione per compiere gli atti necessari
D'URSO: «NESSUNA CHIUSURA DELLA SCUOLA DI CARDIOLOGIA»
Il sindaco Sanna: la città deve mobilitarsi per difendere un'istituzione importante

di Giovanni Bua
SASSARI La Scuola di specializzazione in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare a rischio chiusura? Una possibilità che la città di Sassari non può nemmeno permettersi di contemplare. Dopo l'allarme scattato nella facoltà di Medicina e che sta destando preoccupazione sia tra i docenti che tra i 26 specializzandi, sul tema interviene il direttore generale dell'Aou, Antonio D'Urso, che rassicura: «La nostra è un'azienda che forma i professionisti del domani, quindi l'Aou è interessata a mantenere sia la Facoltà di Medicina e Chirurgia ma anche tutte le scuole di specializzazione, compresa quella di Cardiologia. Assieme al rettore Massimo Carpinelli abbiamo discusso di questo argomento e stiamo anche aspettando un assenso da parte della Regione Sardegna per procedere a fare delle modifiche e attendiamo il riscontro». Il problema è proprio che non è stato ancora modificato l'atto aziendale per attribuire alla struttura complessa di cardiologia la direzione universitaria. Solo in questo modo la scuola può continuare ad esistere con i requisiti previsti dal documento nazionale per l'accreditamento delle scuole mediche, diversamente verrà soppressa. Modifica programmata dall'Aou che si sarebbe dovuta attuare entro il 31 dicembre scorso. L'11 dello stesso mese, la facoltà di Medicina aveva votato all'unanimità un documento per sollecitare questa soluzione a Carpinelli e al dg Antonio D'Urso. Il 2018 se n'è andato e allora è stata chiesta una proroga fino al 28 febbraio per avere il tempo di compiere l'operazione. Che per altro era stata già ampiamente concordata tra Università e direzione dell'azienda ospedaliera. A ingarbugliare tutto, pare, c'è però la scelta di chi dovrà sostituire Franco Terrosu, che con il nuovo anno ha raggiunto i requisiti per andare in pensione, alla guida della struttura complessa di cardiologia clinica e interventistica. Ora arriva l'ultimo impegno di D'Urso, che si spera sblocchi la situazione. «L'Università di Sassari, nel 2018 seconda nella graduatoria Censis degli atenei italiani di medie dimensioni, non può perdere prestigio né il Nord Sardegna vedere ridotta l'assistenza cardiologica - sottolinea il sindaco di Sassari, Nicola Sanna -. La città deve mobilitarsi per difendere un'istituzione importante per la facoltà di Medicina, per l'intero Ateneo e per il sistema sanitario del Nord ovest. Negli ultimi dieci anni oltre mille studenti sono stati formati alle procedure di rianimazione e defibrillazione dei pazienti in arresto cardiocircolatorio e la Scuola oggi è ai primi posti in Italia per la formazione nell'ambito delle emergenze e delle urgenze cardiovascolari mediante simulazione, tanto da essere considerata un punto di riferimento a livello nazionale. Faccio perciò appello al rettore e al direttore generale dell'Aou perché la vicenda possa volgere quanto prima a una positiva risoluzione».



RASSEGNA STAMPA di DOMENICA 20 GENNAIO 2019

 

2 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 20 gennaio 2019 / Porto Torres - Pagina 26
Un milione e mezzo per le strade del Parco
PORTO TORRES La Regione ha concesso alla Rete metropolitana un finanziamento di 1 milione e 500mila euro per la rete viaria del Parco nazionale dell’Asinara. L’isola necessita infatti di urgenti interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazione, con particolare riferimento alla situazione precaria di alcune strade sterrate che rischiano un totale isolamento. Il soggetto attuatore degli interventi è la Conservatoria delle coste, mentre lo studio è stato effettuato dall’Università degli studi di Cagliari sulle condizioni di esercizio della rete viaria principale. Tra le priorità c’è la messa in sicurezza della dorsale principale, strada in cemento lunga 25 chilometri, che unisce Fornelli al borgo di Cala d'Oliva. Oltre al ripristino della funzionalità delle connessioni secondarie e la dotazione di servizio. Si prevede anche il restauro delle opere della rete stradale storica, come il tratto di collegamento fra le località di Cala Sabina e Punta Scorno, in condizioni critiche di conservazione. L’obiettivo è quello di consentire sia il transito in sicurezza di automezzi sia quello di visitatori con i mezzi. Un altro passo avanti per migliorare la condizione viaria dell’isola-parco. (g.m.)

 

3 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 20 gennaio 2019 / Prima pagina
Università
Cardiologia, a rischio la scuola per gli allievi specializzandi   P.FARINA A PAGINA 21

Sassari - Pagina 21
SCUOLA DI CARDIOLOGIA A RISCHIO
La facoltà di Medicina e gli allievi specializzandi chiedono l’intervento del rettore e dell’Aou

di Paoletta Farina
SASSARI  Scuola di specializzazione in cardiologia a rischio? È l’allarme scattato nella facoltà di Medicina e che sta destando preoccupazione sia tra i docenti che tra i 26 specializzandi. Entrambi chiedono al rettore Massimo Carpinelli e alla direzione generale dell’Aou di scongiurare la perdita della formazione di futuri cardiologi. Che avrebbe ripercussioni catastrofiche su tutto il dipartimento medico dell’ateneo, ma anche sull’intero bacino di utenza del Nord Sardegna. Cosa sta succedendo? Il fatto è che non è stato ancora modificato l’atto aziendale per attribuire alla struttura complessa di cardiologia la direzione universitaria. «Solo in questo modo – affermano nella loro presa di posizione gli specializzandi – la scuola può continuare ad esistere con i requisiti previsti dal documento nazionale per l’accreditamento delle scuole mediche, diversamente verrà soppressa». Modifica programmata dall’Aou che si sarebbe dovuta attuare entro il 31 dicembre scorso. L’11 dello stesso mese, la facoltà di Medicina aveva votato all’unanimità un documento per sollecitare questa soluzione a Carpinelli e al dg Antonio D’Urso, anche per dare maggiore forza all’iniziativa. Il 2018 se n’è andato e allora è stata chiesta una proroga fino al 28 febbraio per avere il tempo di compiere l’operazione. Che per altro era stata già ampiamente concordata tra Università e direzione dell’azienda ospedaliera. La struttura complessa di cardiologia clinica e interventistica è stata retta finora da un ospedaliero, Pier Franco Terrosu, che però con il nuovo anno ha raggiunto i requisiti per andare in pensione. L’andata via di Terrosu consente di destinare un universitario alla guida della struttura complessa. A sostituirlo, come candidato naturale in quanto universitario, dovrebbe andare il professor Guido Parodi, proveniente da Firenze, e responsabile della struttura semplice di emodinamica e cardiologia interventistica. Sembra, però, che all’orizzonte si sia profilato un altro candidato, ma ospedaliero, un sassarese che opera in una Assl sarda. Cardiologo di riconosciuta professionalità, ma senza il requisito della docenza universitaria, appunto. E sarebbe stata proprio questa novità a ingarbugliare le cose. Almeno così viene letto negli ambienti accademici lo stop a una decisione sulla quale prima sembravano tutti d’accordo: medici ospedalieri, universitari, rettore e Aou. Sembra anche che sia stata valutata l’ipotesi di “spacchettare”, creando due strutture complesse, una a guida universitaria e l’altra a guida ospedaliera. Comunque, il tempo stringe e una soluzione la si dovrà trovare. O davvero alla specializzazione in cardiologia si dovrà dire addio. «Perché requisito fondamentale per garantire una formazione adeguata e completa ai giovani medici – dicono gli allievi – è la possibilità di poter frequentare e partecipare a tutte le attività clinico-assistenziali della struttura complessa di cardiologia. Un accesso limitato di specializzando in un reparto ospedaliero si traduce, nel lungo termine, anche in un danno per l’utenza che potrebbe vedersi privata di numerosi servizi assistenziali». È anche poi, la scuola di specializzazione, una questione di prestigio per l’ateneo sassarese che vuole puntare a dare un’offerta sempre migliore e concorrenziale. I prossimi giorni saranno decisivi per sapere come andrà a finire.

 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 20 gennaio 2019 / Sassari - Pagina 20
Una stilista, una giornalista e una docente a caccia di fondi col progetto Impronte
ALTA MODA E LETTERATURA PER COMBATTERE I TUMORI
L’obiettivo: 17mila euro per acquistare un microscopio di ultima generazione di Vincenzo Garofalo

SASSARI Riconoscere un tumore maligno prima che si sviluppi in modo conclamato, semplicemente osservando le trasformazioni dei tessuti cellulari. Non è la traccia di un romanzo di fantascienza, è la funzione svolta da un moderno microscopio con macchina digitale e analizzatore di immagini che la caparbietà, la professionalità e l’impegno sociale di tre donne speciali stanno cercando di portare a Sassari, e di mettere a disposizione di ricercatori e pazienti del Dipartimento di Scienze cliniche, chirurgiche e sperimentali dell'Università sassarese. Per acquistarlo servono 17mila euro, e dal 2014 la stilista Antonella Fini, la giornalista e scrittrice, Roberta Gallo e la docente di Patologia generale e molecolare, Rosa Maria Pascale, stanno facendo di tutto per racimolare la somma necessaria e offrire così uno strumento in più per la prevenzione e lotta ai tumori. Pascale ha individuato il macchinario, Fini e Gallo hanno messo in piedi il progetto “Impronte”, con lo scopo, appunto, di raccogliere i 17 mila euro. Antonella Fini ha creato una collezione di abiti per donne che hanno combattuto e che ancora oggi lottano contro il cancro.
Donne che hanno indossato i capi ideati dalla stilista e hanno sfilato in passerella per due motivi:
invogliare le persone a compare gli abiti, contribuendo così all'acquisto del microscopio digitale, e dimostrare che una donna continua a essere tale anche dopo un’esperienza difficile come affrontare un tumore. La prima sfilata si è tenuta cinque anni fa, la prossima è in programma il 25 gennaio, nel Palazzo Baronale di Sorso. Oltre agli abiti firmati da Antonella Fini, il progetto si è arricchito con il libro “Impronte”, scritto da Roberta Gallo e pubblicato dalla Carlo Delfino Editore. Anche in questo caso i ricavi delle vendite saranno utilizzati per l’acquisto del microscopio. «È un libro “a rovescio”», spiega l’autrice. «Nel senso che è strutturato al contrario, si legge da destra verso sinistra partendo dall'ultima pagina, come un manga. Un modo figurato di ripercorrere la vita con la nuova consapevolezza tracciata dalla malattia. Cambiano le priorità, i valori, tutto è diverso, ma non per questo meno bello». Il libro è una raccolta delle testimonianze di lotta e di vita di quindici donne che hanno dovuto fare i conti con il tumore. Donne di età compresa tra i 25 e i 61 anni che nelle pagine del libro liberano l’animo dalle emozioni, dal dolore e anche dal coraggio che la lotta contro il cancro ha scatenato in loro. Fra i racconti si inseriscono anche i contributi dell’ex assessora comunale di Porto Torres, Piera Casula, della referente locale dell’Airc, Pina Carboni, che hanno da subito sposato il progetto, e della stressa docente universitaria, Rosa Maria Pascale. La strada per raggiungere la somma è ancora lunga, finora, nonostante i quasi cinque anni di sforzi, è stata raccolta una cifra pari a circa la metà del necessario. L’acquisto del microscopio è un vero investimento suo futuro, sulla ricerca, sulla vita. Il macchinario è un modello Nikon Ci-L, munito di uno specifico programma di analisi, ossia di un software che esegue misure dimensionali. Ciò consentirà di valutare le differenze molecolari tra il fegato normale, le lesioni preneoplastiche e i tumori che possono svilupparsi in diversi tessuti, tra i quali fegato, intestino, polmone. In questo modo i medici potranno capire di essere in presenza di un tumore maligno molto prima che si sviluppi in maniera conclamata. 

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 20 gennaio 2019 / Sassari - Pagina 20
IL PROGETTO Dai libri di diritto a un’aula di tribunale
Un gruppo di studenti universitari ha partecipato a un’udienza civile

SASSARI Entrare in un’aula di tribunale e toccare con mano ciò che fino a quel momento avevano letto sulle pagine dei manuali universitari. Quale lezione migliore – per capire le dinamiche di materie importanti che si studiano sui libri – del partecipare in prima persona a un’udienza? È quello che hanno fatto alcuni giorni fa gli studenti del corso di Diritto del lavoro, del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari: hanno potuto assistere all’attività di udienza relativa a due cause realmente pendenti davanti al tribunale civile di Sassari. In funzione di giudice del lavoro c’era la dottoressa Elena Meloni. Le udienze, che si sono realmente tenute in precedenza, sono state rivissute dagli avvocati e dal giudice. Gli studenti sono stati accolti dal saluto del presidente del tribunale Massimo Zaniboni e hanno avuto la possibilità di osservare e, alla fine, anche di dialogare con giudici e avvocati che hanno risposto alle loro domande e curiosità. L’evento, che ha avuto grande successo, è il risultato scaturito dall’iniziativa del professor Fabrizio Bano e dei suoi collaboratori, gli avvocati Luca Naseddu e Cristina Marras. Hanno partecipato in veste di procuratori delle parti anche gli avvocati Tullio Cuccaru, Paolo Mele e Sergio Palmas. (na.co.)

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