Press review

03 December 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 3 dicembre 2018 / Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ
Verrà presentato oggi, alle 10,30, dalla rettrice Maria Del Zompo il nuovo servizio “Spazio Bambino - Ludoteca”

 

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 3 dicembre 2018 / Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
VIALE FERRARA. Numerose le tesi di laurea sul futuro dell'ex deposito costruito nel 1954 Museo delle saline nel padiglione Nervi Tiana: «La riqualificazione è legata alla destinazione storica»
Acquario, museo del mare, centro vendite dei prodotti della pesca. Sono solo tre delle ben più numerose proposte fatte dai lettori de L'Unione Sarda sulla destinazione futura del padiglione Nervi, l'ex deposito del sale affacciato sul canale Palma oggi inutilizzato. Un impianto industriale su cui, ancora oggi, non esiste un progetto concreto di riqualificazione.
I LAVORI La sorte del Nervi è stata pensata e ideata in numerose tesi di laurea da studenti universitari di Ingegneria e Architettura: lavori che sono andati evidentemente al di là dello specifico restauro inserito in un progetto di riqualificazione più ampia del territorio circostante. Il presidente dell'Associazione per il Parco di Molentargius-Saline-Poetto, Vincenzo Tiana, ha una certezza: «Il padiglione Nervi è parte integrante di un sistema e tale deve restare. Deve infatti rappresentare lo snodo di funzione tra il lungomare e il parco». E se proprio non potrà mai più contenere le 150 tonnellate annue di pregiatissimo sale che le vasche delle Saline producevano in passato, il suo futuro non potrà fare a meno di salvaguardare la sua anima storica. Non un acquario, non un centro espositivo estraneo alla sua origine, tanto meno una rivendita di prodotti ittici. Un museo, questo sì. «Il Nervi - dice Tiana - deve continuare a essere elemento distintivo del parco di Molentargius.
L'IDEA Per poter progettare la sua vita futura bisogna ripensare alla sua storia nata negli anni Cinquanta quando il sale arrivava al padiglione sulle maone, le barche in acciaio che scaricavano direttamente in una immensa tramoggia per poi scorrere sui nastri e nelle stive delle navi che lo trasportavano in tutt'Italia». Un metodo poi sostituito dalla Linea Decauville con il trenino e i vagoncini che collegavano le vasche salanti all'impianto di stoccaggio. «Dal momento che il Comune ha scelto di valorizzare e riqualificare il lungomare da via Roma a Sant'Elia, con una passerella che nascerà proprio davanti al Padiglione Nervi, la sua funzione potrà essere quella di porta del parco. Allora era il terminale della rotta del sale; d'ora in poi potrà essere l'ingresso della via che collegherà il mare a Molentargius». Un percorso su cui viaggerà un trenino carico, questa volta, di turisti e visitatori.
L'ESPOSIZIONE «Il padiglione, una volta restaurato, potrà diventare spazio espositivo, museo delle saline dove potranno anche essere sistemati i vecchi macchinari e le apparecchiature ancora esistenti», sostiene Tiana. «L'Amministrazione municipale ha avviato le procedure del Piano urbanistico, la funzione del Nervi e del sistema saline va pianificata proprio in previsione del Puc. È apprezzabile e importante che L'Unione Sarda abbia lanciato una campagna sul Nervi. Iniziativa che noi, come associazione, appoggiamo e che potrebbe anche crescere con un confronto diretto tra i lettori del giornale, gli amministratori comunali, l'Università e la dirigenza del parco di Molentargius».
Andrea Piras

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