Press review

09 November 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 9 novembre 2018 / Agenda (Pagina 21 - Edizione CA)
SCRIVETE A CAGLIARI@UNIONESARDA.IT
Non tutti sono burocrati:
i buoni esempi non mancano

Parlare bene delle persone che svolgono una professione spesso criticata, non è peccato. Le cronache evidenziano ogni giorno situazioni dove la burocrazia prevede passaggi complicati e i “burocrati” non intervengono per superare le difficoltà. Ma anche i burocrati hanno un cuore. Nel caso di mia figlia, che ha scelto di finire la specializzazione in Anestesia e rianimazione lasciando Padova per tornare a Cagliari, devo riconoscere che l'ufficio post lauream dell'Università di Cagliari mi ha dimostrato di prendere a cuore le problematiche di un trasferimento consentito, risolvendo i diversi intoppi che derivavano da Padova. Grazie di cuore quindi a tutti i bravi professionisti che, superando l'ottusità tipica della burocrazia, riescono ad andare incontro alle esigenze dei cittadini. Nel caso che mi riguarda, in particolare, mi auguro che il responsabile di tale ufficio dell'Università, che presto lascerà il servizio per il pensionamento, abbia trasmesso il suo buon operare ai propri collaboratori. E che questi seguano il suo esempio.
GIUSEPPE PRAVETTONI

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 9 novembre 2018 / Cronaca (Pagina 10 - Edizione CA)
ISTRUZIONE. Rapporto della Fondazione Agnelli
SCUOLE, ECCO QUELLE CHE PREPARANO MEGLIO ALL'UNIVERSITÀ
I voti universitari degli ex studenti: al top il Pacinotti e il Dettori di Cagliari

Se volete fare una buona carriera universitaria sappiate che la scuola che vi preparerà meglio, in tutta la Sardegna, è il liceo scientifico Pacinotti di Cagliari, seguito dal classico Dettori. Sono gli unici due istituti superiori sardi i cui studenti, una volta andati all'università, hanno ottenuto medie superiori al 26.
A stabilirlo è “Eduscopio”, il rapporto annuale curato dai ricercatori della Fondazione Agnelli, che hanno analizzato i dati di circa 1.260.000 diplomati italiani in circa 7.000 indirizzi di studio nelle scuole secondarie di II grado statali e paritarie.
I MIGLIORI LICEI SARDI  La ricerca conferma che, in generale, chi studia in un liceo ottiene migliori performance rispetto a chi lo fa in un istituto tecnico per quanto le differenze, in termini di voti nel libretto universitario, siano di pochi punti. Gli ex studenti dei licei scientifici cagliaritani Alberti, Euclide, Michelangelo e Brotzu e dei classici Don Bosco, Siotto e Vittorio Emanuele e Motzo (Quartu) hanno tutti conquistato medie superiori al 25. Unica eccezione tra gli istituti tecnici, il Levi di Quartu. A Sassari sopra il 25 ci sono i classici Canopoleno e Azuni, gli scientifici Spano e Marconi; a Oristano il classico De Castro, a Nuoro l'Asproni, a Olbia i classici Dettori e Gramsci e lo scientifico Mossa. In Ogliastra gli ex studenti del classico di Tortolì hanno una media di 25,95, appena sotto i due migliori istituti sardi ma anche quelli dello scientifico Da Vinci sono ben sopra il 25, come quelli del linguistico Da Vinci. Nel Sulcis, infine, si piazzano tra i migliori il classico-scientifico Gramsci-Amaldi di Carbonia e lo scientifico Asproni di Iglesias.
DIPLOMATI IN REGOLA  La novità del rapporto di quest'anno è la percentuale di diplomati in regola. Un indicatore che dice per ogni scuola quanti studenti iscritti al primo anno hanno raggiunto senza bocciature il diploma cinque anni dopo. In questa classifica la performance migliore è quella degli studenti del linguistico Volta di Oristano con una percentuale dell'83,3%, seguiti da quelli dal classico Don Bosco di Cagliari (78,6%), del De Castro di Oristano (72,8%) e del linguistico Asproni di Nuoro (71,1%). Tra i peggiori, gli alunni del liceo delle Scienze Umane di Fonni (16%), stessa percentuale del tecnico Businco di Jerzu, seguite dal tecnico Ruju di Sassari (18,8%).
SEVERITÀ E PERFORMANCE  Gli altri istituti, anche quelli i cui ex studenti hanno le migliori performance universitarie, vantano tra il 46 e il 60% di percorsi “lisci”. Che significato ha tutto questo? «A livello intuitivo si può credere che in un confronto come quello proposto da Eduscopio le scuole molto selettive siano avvantaggiate, perché mandano all'università solo gli studenti migliori», sostengono Gianfranco De Simone e Martino Bernardi, i ricercatori della Fondazione Agnelli he hanno curato il rapporto Eduscopio. «In realtà, le nostre analisi rivelano che non vi è alcuna relazione sistematica tra selettività e performance. Anzi vi è una piccola correlazione positiva», sottolineano, «che lascerebbe credere che, in media, siano proprio gli studenti che provengono dalle scuole più inclusive a ottenere i risultati migliori. È una conferma molto interessante del fatto che efficacia formativa ed equità possono andare di pari passo».
Fabio Manca

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 9 novembre 2018 / Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
VIALE SANT'IGNAZIO. La sfida di tre ragazzi: «Cambieremo il volto a questo angolo della città»
UN CAPPUCCINO CONTRO IL DEGRADO

Riapre lo storico chiosco che per anni è stato un rifugio per tossicodipendenti
Lo storico bar di viale Fra Ignazio torna a vivere. Dopo due anni di chiusura il chiosco di fronte all'Anfiteatro romano riapre i battenti grazie all'impegno di tre giovani soci che si sono fatti promotori del progetto. Uno di loro, Nicola Deiana, spiega come non sia stata priva di ostacoli l'iniziativa di ripulire la zona da materassi, siringhe e sporcizia varia, e sistemare un luogo che con il tempo era divenuto terra di nessuno. La fontana dismessa adiacente al locale era diventata il dormitorio di diversi senzatetto, sempre sporca e indecorosa. Una situazione per nulla adatta a una via della città continuamente popolata da studenti e turisti. «Ecco perché - dice l'imprenditore - la missione del Pause (questo il nome del locale) è proprio quella di favorire la riqualificazione di questo angolo meraviglioso di Cagliari che può e deve essere un valore aggiunto per tutto il mondo universitario e per il resto della città».
A MISURA DI STUDENTE  Un'attenzione particolare, data la sua vicinanza di molte facoltà, verrà chiaramente riservata alle esigenze e agli interessi degli universitari, andando a creare un angolo verde, quasi un piccolo giardino, dove poter prendere una pausa dalle lunghe giornate impegnate da lezioni e studio. L'iniziativa non è però solo dettata da spirito commerciale: ad animare i giovani imprenditori c'è anche un forte senso civico. La zona è conosciuta anche per essere utilizzata per i tanto criticati botellon , appuntamenti universitari in notturna che la mattina successiva lasciano viale Sant'Ignazio in uno stato di degrado e sporcizia indegno per il luogo che ospita la sede di diverse facoltà. Dieci giorni fa, in occasione di Halloween, l'ennesima festa. Questa volta però sono stati proprio i nuovi gestori del locale, armati di pazienza e dedizione, a ripulire tutta l'area anche se il compito non rientra tra le loro competenze. «Responsabilizzare un po' tutti e far rivivere il senso di civiltà nelle persone», così motiva la sua determinazione Nicola Deiana.
DEGRADO ADDIO  La posizione del bar, proprio di fronte all'Anfiteatro romano e a un passo dal cuore dell'antico quartiere di Castello, impone inevitabilmente una maggiore attenzione anche nei riguardi dei grandi flussi di turisti che ogni giorno e a qualsiasi ora attraversano la zona. I tre ragazzi hanno già in mente qualche attività che potrebbe soddisfare le curiosità di chi visita la città per la prima volta e intendono mostrare il loro piccolo mondo nel migliore dei modi. Riaprire il vecchio chiosco sarà una sfida per i tre ragazzi e un'occasione per dire addio al degrado che tante volte ha segnato questo bellissimo angolo del capoluogo.
Michela Marrocu

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 9 novembre 2018 / Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Il progetto
Futuro più verde per l'Università

Sostenitore della riapertura del chiosco in viale Sant'Ignazio e soprattutto di una complessiva riqualificazione della zona è sicuramente il professor Stefano Usai, alla presidenza della facoltà di Scienze Economiche, giuridiche e politiche dal 2015. Entusiasta per l'iniziativa «che contribuirà a dare una nuova immagine anche al polo universitario». Un modo per superare il degrado che ormai da tempo si percepisce nella zona. Il Pause è infatti in linea con il nuovo progetto che prevede la riorganizzazione in maniera creativa e funzionale del Campus universitario di viale Sant'Ignazio. Un'idea che ha preso forma da una collaborazione con il dipartimento di Ingegneria e Architettura del capoluogo.
«Si sente l'esigenza - dice Stefano Usai - di rendere il campus maggiormente aperto nei confronti della città. Rendere gli spazi universitari più verdi, creare maggiori collegamenti con l'esterno: questi alcuni degli obiettivi previsti». Nell'ambito di un progetto di valorizzazione del giardino che si trova alle spalle delle aule A e B inoltre, il Dipartimento ha ipotizzato un potenziamento dei collegamenti con l'ex Orto dei Cappuccini e con gli edifici che ospitano le facoltà. Tra le novità che potrebbero cambiare la vita del Dipartimento, che conta quasi 7.000 studenti e 200 docenti, c'è anche l'idea di realizzare una nuova mensa alternativa a quelle che già sono presenti in città e che potrebbe servire l'area di viale Sant'Ignazio. La creazione della mensa per ora è poco più di un'idea, ma Stefano Usai è già pronto a darsi da fare per far sì che tutto possa essere realizzato in tempi brevi.
M. M.

 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 9 novembre 2018 / Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
POLEMICA
Unica 2.0 nel mirino di Sgarbi e Cappellacci

Un video girato in Parlamento tra Vittorio Sgarbi e Ugo Cappellacci manda su tutte le furie i rappresentanti dell'associazione studentesca Unica 2.0 «Il deputato Vittorio Sgarbi avanza un analisi semantica impietosa del nostro nome», scrivono in una nota Giacomo Mascia e Martina Escana. «Sotto invito del deputato Ugo Cappellacci a esprimere un parere su UniCa 2.0, il poco onorevole Sgarbi ha mosso critiche ad un'entità a lui palesemente sconosciuta quale la nostra organizzazione. Le parole sono state: “unica 2.0 sono parole che io ritengo lontane da ogni dignità e democrazia”, “una è la parola unica come pensiero unico e l'altro è 2.0…che c***o vuol dire 2.0”, “l'insieme di unica 2.0 è un insieme di teste depensanti le quali non sanno cosa pensano ma hanno un pensiero unico che però è 2.0, cioè niente, cioè zero”». Il video è stato pubblicato nei canali social con l'aggiunta di un commento ironico. «Anziché di finanziamento all'università, borse di studio, di Ffo, di Ava 2.0 i parlamentari parlano di Unica 2.0”. Vorremmo sottolineare come l'onorevole Cappellacci abbia ben poco da scherzare riguardo la nostra associazione. Associazione che da anni lotta per il diritto allo studio nella nostra Regione e nel nostro Ateneo. Sgarbi nel suo momento goliardico avrebbe anche potuto intuire che rappresentiamo migliaia di studenti affrontando situazioni di ordinario disagio».

 

6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 9 novembre 2018 / Provincia di Oristano (Pagina 34 - Edizione CA)
FORDONGIANUS. Domani mattina
Convegno di studi sul centenario della diga del Tirso

Proseguono le iniziative organizzate per il centenario della diga del Tirso. Iniziate in estate ad Ula Tirso ora fanno tappa a Fordongianus. Nella cittadina termale, domani alle 17 al Sardegna Grand Hotel terme, è infatti in programma il convegno “Un secolo di meridionalismo, da Nitti e Omodeo. Il Mezzogiorno di oggi”. Diversi gli interventi in programma nel corso della serata moderata dal giornalista Umberto Cocco. Dopo i saluti del sindaco Serafino Pischedda e l'introduzione di Giorgio Macciotta, presidente della Fondazione Casa museo Antonio Gramsci di Ghilarza, interverranno Claudio De Vincenti (professore di Economia politica all'Università La Sapienza ed ex ministro per la Coesione sociale del Mezzogiorno), Amedeo Lepore (professore di Storia economica all'Università della Campania Luigi Vanvitelli), Guido Carli (membro del comitato di presidenza della Svimez). Ed ancora Antonio Sassu, professore di Politica economica all'università di Cagliari, già presidente del Banco di Sardegna, autore di “Lo sviluppo locale in Sardegna: un flop?”. Sempre domani, alle 11 nell'aula magna dello scientifico di Ghilarza, gli studenti del liceo e dell'Ipsia incontreranno i professori De Vincenti, Lepore e Giovanni Sestu, amministratore unico Enas. Seguirà “Adiosu, diga addio” di Franco Taviani, il documentario sulla diga di Santa Chiara alla vigilia della sommersione.
Alessia Orbana

 

7 - L’UNIONE SARDA di venerdì 9 novembre 2018 / Nuoro (Pagina 35 - Edizione CA)
NUORO. Oggi convegno alla Camera di commercio
Violenza di genere, psicologi a confronto

Valorizzare le differenze e, contestualmente, liberare le potenzialità della persona, per favorire condizioni di lavoro ottimali e migliorare la performance dell'azienda o della organizzazione in cui si opera. Questi gli obiettivi del convegno “Empowerment organizzativo: le alleanze delle differenze nelle strategie di sviluppo”, che si tiene oggi alle 16,30 nella sala conferenze della Camera di commercio di Nuoro. «L'iniziativa - dice Angela Quaquero, presidente dell'Ordine degli psicologi della Sardegna, che coordinerà i lavori - vuol essere anche un modo diverso per contrastare la violenza di genere, troppo spesso alimentata dalla dipendenza economica e da un insieme di atti che colpiscono la donna nei luoghi di lavoro».
Seguiranno le relazioni di Marina Piano, presidente dell'Ordine degli assistenti sociali, Silvia De Simone, psicologa e ricercatrice universitaria, Monica Murru, direttrice della Scuola forense di Nuoro, Loredana Rosa Brau, presidente dell'associazione Voltalacarta di Lanusei.
Filo rosso, la questione femminile nel lavoro, nella politica, nell'associazionismo e nella scuola. Ospiti l'editrice Vanna Fois e Daniela Falconi, imprenditrice e sindaca di Fonni. ( f. m. )

 

8 - L’UNIONE SARDA di venerdì 9 novembre 2018 / Economia (Pagina 16 - Edizione CA)
IL CONVEGNO. Operatori, esperti e manager all'incontro organizzato dal Consorzio Uno
BUON CIBO E VINO, LE ALTERNATIVE AL MARE
Turismo: l'enograstronomia può essere la strategia vincente per l
'Isola
Un gigante con i piedi d'argilla. Il turismo enogastronomico in Sardegna ha grandi potenzialità, ma stenta a decollare. Eppure non mancano il buon cibo, tipico e di qualità. E i turisti, sempre più spesso a caccia di una ricetta di viaggio non solo balneare. A mancare è una strategia vincente, che attraverso una regia istituzionale possa mettere in rete gli operatori del comparto. Perché il cibo non è solo business, ma tema di grande attualità. Riguarda l'economia, ma anche la salute. E, in quanto frutto della nostra identità, riguarda la cultura. È proprio in questa accezione che l'enogastronomia, come esperienza di tipo culturale, conquista fette sempre più consistenti nel mercato turistico.
GLI INCONTRI  Punti di forza e di debolezza dell'Isola sono emersi ieri in occasione dell'ultimo di una serie di incontri “AperiTurismo”, organizzati dal Consorzio Uno. Allora, perché scegliere la Sardegna? Alla domanda di Alessandra Guigoni, antropologa e food blogger, hanno dato una risposta esperti del settore. Luigi Bergeretto, chef e imprenditore del resort Petra Segreta di San Pantaleo, la stella Michelin Stefano Deidda, titolare e chef del ristorante “Dal Corsaro” di Cagliari, Maria Carta, capocuoca dell'Hotel Faro Capo Spartivento e Leonardo Marongiu, direttore dell'Accademia “Casa Puddu” e titolare del ristorante Hub di Macomer. Autenticità, materie prime, gusti arcaici sono state le parole chiave. Ma tutti hanno voluto puntare anche sulla necessità di migliorare il settore con un maggiore impegno delle istituzioni.
Di comunicazione ha parlato Massimiliano Borgia, giornalista e direttore del Festival del Giornalismo Alimentare di Torino, che ha evidenziato come il cibo sia oggi un argomento di grande interesse per pubblico e mass media. Ma si è parlato anche di nuovi canali di promozione e distribuzione dei prodotti sardi.
LE OPPORTUNITÀ ON LINE  Con 200 produttori e 800 prodotti in vetrina, festeggia un anno di attività Sardinia eCommerce, progetto dell'Unione Sarda. «Il nostro obiettivo è quello di creare una rete, senza nessun guadagno, per promuovere i prodotti locali. Mettendo a disposizione dei produttori le nostre competenze in comunicazione», ha spiegato Lia Serreli, direttore generale del gruppo editoriale.
Cinzia Isola

Questionnaire and social

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