Press review

09 October 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 ottobre 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Geologia trasloca a Monserrato, a Sa Duchessa andrà il dipartimento di Lingue
RIAPRE L'EX CLINICA MACCIOTTA
Nell'edificio di via Porcell le facoltà di Economia e Matematica 

Interi dipartimenti universitari che cambiano sede, nuova vita per il Palazzo delle Scienze e, soprattutto, la resurrezione dell'ex clinica Macciotta. Lì, fra le altre cose, i cagliaritani potranno pranzare e cenare, perché ospiterà anche un ristorante aperto alla cittadinanza. È una grossa “partita di giro”, quella che l'Università sta per attuare per quanto riguarda i locali - in affitto e di proprietà - in cui svolge l'attività didattica. Si parte da un'esigenza: risparmiare le spese per gli affitti e ottenere dal ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca il fondo annuale di funzionamento, senza penalizzazioni. «Sono i soldi che lo stesso Miur eroga agli Atenei», chiarisce la rettrice, Maria Del Zompo, «per svolgere l'attività. Il ministero scoraggia l'utilizzo di locali non di proprietà, facendo un taglio a quel fondo per ogni contratto di affitto in vigore». Per questo motivo, l'attività didattica nell'Istituto dei ciechi in viale Sant'Ignazio si svolgerà in un numero di locali inferiore, proprio grazie ai traslochi.
MASSIMO ZEDDA, Sindaco di Cagliari: “Molti intrecci con i progetti per il quartiere di Sant'Avendrace e gli ex depositi di Monte Urpinu“ - MARIA DEL ZOMPO, Rettriche dell’Università: “Spostamenti Indispensabili per non subire tagli ai fondi erogati ogni anno dal ministero“ - CRISTIANO ERRIU, Assessore agli Enti locali: “Ragioniamo con Comune, Ateneo ed Ersu per individuare soluzioni utili ai cittadini”
MACCIOTTA È l'ex clinica pediatrica universitaria, la più grande delle novità nella geografia (nel senso letterale) dell'Università cittadina. Nello stabile di via Porcell, libero da quando la Clinica è stata trasferita alla Cittadella di Monserrato, andranno «con molta probabilità», dice la rettrice, «il dipartimento di Economia attualmente sparso qua e là, e invece sarà unificato, oltre che quello di Matematica, che libererà il vicino Palazzo delle Scienze i cui dipartimenti sono ora a Monserrato. Alla Cittadella, uno spazio per Matematica non è stato trovato. Del Zompo annuncia che i lavori alla Macciotta inizieranno tra qualche settimana, ma in cuor suo spera addirittura prima. In passato, fallimenti di imprese e burocrazia non hanno consentito la ristrutturazione. Nello stabile troveranno spazio una nuova mensa Ersu per gli studenti e, novità assoluta, anche il ristorante aperto a tutti: «Nell'ottica», precisa la rettrice, «di avvicinare sempre di più città e Ateneo».
VIA TRENTINO Nella parte di Sa Duchessa più vicina alla Mensa universitaria, Geologia tra poco saluta e se ne va: a Monserrato. In quei locali sbarcherebbe il dipartimento di Lingue, godendo di maggiori spazi e lasciando gli attuali alle altre facoltà di via Is Mirrionis. Una quantità di metri quadrati addirittura superiore alle esigenze del dipartimento di Lingue: per questo, l'intenzione è usare una parte degli spazi per servizi agli studenti. «Ecco, trovata la sede per l'asilo nido d'Ateneo», sorride Maria Del Zompo, che fin dall'inizio del suo mandato insegue il sogno di offrire questo servizio alle mamme studentesse e lavoratrici dell'Università cagliaritana.
EX ISTITUTO DEI CIECHI In prospettiva, l'Università potrebbe lasciare del tutto gli spazi didattici non di sua proprietà in viale Sant'Ignazio, «ma non è questo l'orizzonte attuale», premette la rettrice. Ben più vicino, come si è visto, c'è l'addio del dipartimento di Economia, che trasferendosi nell'ex clinica Macciotta libererebbe l'attuale sede, aprendola agli “assalti” di Scienze giuridiche e di Scienze politiche. A quel punto, però, la necessità di utilizzare l'ex Istituto dei ciechi - una parte del quale è inagibile, ma non la parte di locali presi in affitto dall'Università - potrebbe venire meno. Proprio la riduzione degli spazi ha portato, dopo un tira e molla piuttosto concitato tra Università e lo stesso Istituto dei ciechi, a una riduzione del canone d'affitto, il che avrà un effetto benefico sul fondo annuale che il ministero dell'Università eroga all'Ateneo cagliaritano. Con questi chiari di luna, ogni euro è prezioso.
Luigi Almiento

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 ottobre 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
In viale Sant'Ignazio
una mensa per gli studenti

Girano le facoltà ma girano anche i tavoli delle mense. Quella della Caritas in viale Sant'Ignazio, che offre i pasti agli indigenti in convenzione con il Comune, potrebbe essere trasferita. A quel punto l'Ersu realizzerebbe una mensa studentesca, che manca nel polo giuridico-economico. Lo spera Michele Camoglio, presidente dell'Ente regionale per il diritto allo studio universitario, «ma tutto dipende da una serie di incastri tra Regione, Comune, Ersu e Università».
A dire il vero, la questione è assai aperta. Nella complessa partita di giro entrano anche gli ex depositi di carburante dell'Aeronautica militare a Monte Urpinu, in via Is Guadazzonis, dismessi dalla Difesa a favore della Regione, che potrebbe concederli al Comune: edifici, un parco e un cinema-teatro. Trasferire lì la Mensa del Centro comunale di solidarietà di viale Sant'Ignazio è un'ipotesi che non accende il sindaco: «Ci sono servizi», premette Massimo Zedda, «che potrebbero essere trasferiti al San Giovanni di Dio, ora ospedale diurno: lì, molti vagabondi troverebbero il pasto caldo e assistenza sanitaria». Ma è solo una delle ipotesi: Zedda immagina, a Monte Urpinu, una cittadella della solidarietà e dell'associazionismo culturale, sportivo e di altro genere.
Concorda l'assessore regionale agli Enti locali, Cristiano Erriu: con Zedda, rammenta che il centro della Caritas che distribuisce cibo, vestiario e farmaci «dovrebbe spostarsi da via Po a via Is Guadazzonis». L'ex mattatoio, fa notare il sindaco Zedda, «è un punto cardine del mega progetto da 50 milioni di euro per la riqualificazione di Sant'Avendrace». Insomma, la soluzione è vicina ma non vicinissima. E nel frattempo l'Ersu sarà impegnato a trovare un acquirente per l'ex Moderno in via Roma. (l. a.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 ottobre 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Ricerca e occupazione:
il modello vincente del Contamination Lab

La prima start up creata, era il 2014, è stata “Zhips”, un'idea di due studenti di matematica che proponevano un nuovo snack salato a base di zucchine fritte. L'ultima, premiata lo scorso febbraio, è stata “Maga”, un apparecchio magnetico ortodontico che ottimizza il controllo, la manovrabilità e la prevedibilità dei movimenti dei denti. In mezzo, e forse è la più prestigiosa perché è stata premiata anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, c'è stata “IntendiMe”, un sistema in grado di rilevare i suoni fuori e dentro casa avvisando l'utente sul proprio smartphone, tablet o dispositivo da polso, con lo scopo di migliorare la vita delle persone sorde.
IL LABORATORIO C'è un luogo a Cagliari dove le idee provenienti da ambiti diversi si incontrano, si combinano e diventano impresa. I protagonisti studiano ingegneria, scienze chimiche, medicina, design, discipline giuridiche o umanistiche. Discipline diverse, distanti tra loro, ma poco importa. Conta il processo che si genera: si chiama Clab (Contamination Lab) ed è la prima esperienza in Italia all'interno di un'università in cui si sviluppano progetti innovativi d'impresa. Ricerca, occupazione, territorio, trio vincente.
IDEA VINCENTE «Si tratta di un'idea vincente dell'università di Cagliari, nata con l'obiettivo di creare cultura imprenditoriale», spiega Maria Chiara Di Guardo, prorettore all'innovazione e responsabile scientifico del Clab. «Gli studenti, mettono a disposizione le loro conoscenze acquisite durante il percorso universitario e creano imprese che interessano al mercato», aggiunge. I risultati sono sorprendenti: il progetto (messo a punto insieme a quel guru dell'innovazione che risponde al nome di Mario Mariani) in quattro anni ha fatto nascere oltre 50 idee imprenditoriali, creato oltre 20 start up che tutt'oggi operano nel mercato, e ha ricevuto finanziamenti privati per 750.000 euro.
Numeri straordinari, che hanno convinto il Miur, già lo scorso anno, a riconoscere il know-how cagliaritano e ad attribuire all'ateneo la guida e il coordinamento di tutti Clab che stanno nascendo nelle università italiane, dal Politecnico di Torino fino all'università di Palermo. «Il modello di Cagliari è ripetibile ovunque», spiega la professoressa Di Guardo, «raccontiamo cosa abbiamo fatto, monitoriamo cosa fanno gli altri e, attraverso le altre esperienze, continuiamo a crescere».
COME FUNZIONA Le idee sono “contaminanti”. Ogni anno l'università di Cagliari apre un bando per selezionare 120 studenti (il nuovo scade il 5 novembre prossimo, per partecipare visitare il sito clabunica.it) che incontrano ricercatori e imprese e generano idee imprenditoriali. «All'inizio abbiamo dovuto sconfiggere molti falsi luoghi comuni legati al fatto che i sardi non saprebbero fare impresa, che l'università non sarebbe in grado aiutare a fare impresa e che gli studenti non avrebbero la motivazione per farla», spiega ancora la professoressa. «Ma superati questi ostacoli, i risultati sono arrivati presto».
IL SAPERE Ecco allora che da un guizzo di ingegno e dal sapere scientifico universitario sono spuntate “Babaiola”, l'app per il turismo gay che aiuta a organizzare viaggi e vacanze su misura, e “Nausdream”, che organizza escursioni in barca, cene, aperitivi e mini crociere, attività sportive in mare in oltre 20 località del Mediterraneo, Asia e America Latina, e che è stata capace di attirare 350mila euro di investimenti provati e a Cagliari ha assunto 8 persone. Dal Clab sono venute fuori, tra le altre, anche “Bautiful”, una consolle che, attraverso lo smartphone, ci consente di giocare con i nostri amici a quattro zampe anche quando non siamo in casa, e “Little Alienz”, primo junior spin-off a livello nazionale, che consente di rilevare le lacune che potrebbero rappresentare segnali di dislessia.
Mauro Madeddu

 

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 ottobre 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Una rete virtuosa tra finanziamenti regionali, università e privati
La Sardegna terra fertile per le start up innovative

C'è quella che fa incontrare i navigatori di tutto il mondo per condividere esperienze, noleggiare natanti e trovare posti barca nei porti. Un'altra, lavora nel campo dell'arte, promuove giovani talenti, vende edizioni limitate a prezzi accessibili e sta sviluppando una piattaforma per la certificazione delle opere. Ancora: c'è l'azienda che facilita l'incontro tra domanda e offerta di servizi professionali nell'edilizia; quella dedicata ai surfisti; il primo social network visuale per la comunità musulmana; il consulente finanziario virtuale. La lista è lunga e molto varia: la Sardegna è terra di innovazione e buone idee, e le start up proliferano. «In termini assoluti i numeri non sono altissimi, ma in relazione alla popolazione dell'Isola, il fenomeno è molto rilevante e di ottima qualità, diffuso principalmente a Cagliari e hinterland», sottolinea Mario Mariani, ceo di “The net value”, digital media nursery (nel settore si parla esclusivamente inglese).
COS'È Per i profani. Una start up innovativa ha come oggetto sociale la produzione e la commercializzazione di beni o servizi ad alto valore tecnologico, esiste da non più di cinque anni in forma di società di capitali, ha un fatturato annuo sotto i 5 milioni e non distribuisce utili, ha uno dei seguenti requisiti: almeno il 15% del maggiore tra fatturato e costi annui è investito in ricerca; la forza lavoro è costituita da almeno 1/3 di dottorandi o ricercatori, oppure per almeno i 2/3 da laureati; l'impresa è titolare di un brevetto o di un programma registrato. Nel registro delle imprese dedicato, ce ne sono 163, in poco più di due anni sono aumentate del 20%. Inoltre, la Sardegna attrae i fondi di venture capital italiani: tra il 2013 e il 2015 erano 36 su 185 i milioni investiti qui, nel 2016, 39 su 281 milioni.
IL TERRENO I motivi di questo fermento? Il primo sito web italiano, la prima webmail del mondo, la pubblicazione del primo giornale online in Europa (L'Unione Sarda); il primo giornale su iPad (La Repubblica by Paperlit), il primo Internet service provider su base nazionale, sono tutti sardi. «E questo ha contribuito a creare un ecosistema molto florido per l'innovazione legata alle tecnologie digitali», aggiunge Mariani. «L'Università sta investendo molto nella formazione, non soltanto in ambito informatico e ingegneristico, e con il “Contamination Lab” è la migliore del Paese, poi c'è la Regione che mette un bel po' di risorse, l'attività di Sardegna Ricerche, noi di The net value, l'Open Campus di Tiscali. Una rete che nel complesso crea dinamiche virtuose. È vero che il tasso di mortalità di queste imprese è enorme, molte falliscono o diventano aziende normali, poche ce la fanno e diventano grandi».
LO SPORTELLO Spiega Giuseppe Serra, responsabile dello Sportello start up di Sardegna Ricerche: «Oggi abbiamo una cassetta degli attrezzi con gli strumenti per intervenire in ogni fase: dall'idea, alla costituzione, allo sviluppo». Ci sono tre misure, finanziate con fondi Por: «“Insight”, un bando aperto, nel senso che chiunque può partecipare in qualsiasi momento, che accompagna e supporta i futuri imprenditori, con massimo 10mila euro, nell'identificazione di un modello di business», aggiunge Serra. «Poi c'è il “Voucher start up”, da un minimo di 15mila a un massimo di 100mila euro, che punta a favorire la nascita e il rafforzamento, su tutto il territorio regionale, di start up innovative, con capacità di cofinanziamento privato. Infine ci sono gli “aiuti per nuove imprese innovative” (da 100mila a 700mila euro) che vogliono completare la propria crescita».
LE ESPERIENZE Secondo Paolo Codina, tra i fondatori di “Marina Now”, start up in ascesa fondata nel 2012 ad Arzachena per il noleggio di barche nel Mediterraneo, «la Regione fa davvero tanto, i capitali per partire si trovano e c'è un ecosistema forte e pieno di gente preparata. Le difficoltà per un'azienda arrivano in seguito, per crescere, il mercato italiano è meno favorevole di quello di Francia o Gran Bretagna». Un'altra esperienza di successo è quella di “Art Backers”. «Abbiamo cominciato in due nel 2016, con un voucher di Sardegna Ricerche e capitali privati», spiega Andrea Concas, «ora siamo una decina. Abbiamo due gallerie d'arte fisiche a Cagliari, un ufficio a Milano e stiamo provando ad aprirne un altro a Londra, ci rivolgiamo ai collezionisti con edizioni limitate di giovani artisti. Stiamo creando una piattaforma che certifica lo storico di un'opera d'arte, per verificarne l'autenticità, cosa che attualmente non esiste nel mondo dell'arte. Mi hanno chiamato a parlarne a fine mese in Lussemburgo all' Art e Finance Conference di Deloitte. Una bella soddisfazione e una grande sfida».
Cristina Cossu

 

5 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 ottobre 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Sinnova, giovedì e venerdì all'ex Manifattura Tabacchi di Cagliari
Il crocevia della tecnologia e del digitale «Pensa qualcosa di nuovo». Torna “Sinnova”, il salone dell'innovazione in Sardegna, promosso dall'assessorato regionale alla Programmazione e da Sardegna Ricerche. Con la voglia di cambiare sempre e guardare al futuro. L'appuntamento è all'Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, l'11 e il 12 ottobre. «Quando è cominciato sei anni fa, io non c'ero. Il bambino è cresciuto nel segno della continuità e di questa sfida collettiva», dice il vicepresidente della Regione Raffaele Paci, «dietro all'innovazione c'è sempre la mente, il capitale umano».
Ci saranno 104 imprese, tra cui ben 48 nuove arrivate: una moderna wunderkamer , l'ottocentesca camera delle meraviglie tra Ict, ovvero tecnologia dell'informazione e comunicazione, turismo, cultura, ambiente, reti intelligenti, biomedicina, energia. Ci si potrà quasi perdere tra tanti nuovi prodotti, vedere robot, sperimentare la realtà virtuale. Presenti anche 26 startup, e 14 imprese tutte al femminile.
«Sinnova è un momento d'incontro, un crocevia da cui far nascere collaborazioni», dice Giorgio Pisanu, direttore generale di Sardegna Ricerche. «Le imprese sarde parteciperanno a un percorso di internazionalizzazione, insieme a investitori da tutto il mondo», spiega Simone Atzeni, capo di gabinetto dell'assessorato all'Industria.
Partecipa anche il Banco di Sardegna, con il fondo Ricerca e Innovazione, e Confindustria con il suo Digital Innovation Hub. Tra le aziende straniere c'è la Ibm. Intanto, il domani è già oggi: basta guardare l'incontro il primo giorno alle 10.15 su robotica e intelligenza artificiale, a cui parteciperanno tra gli altri Giorgio Metta, vice direttore dell'Istituto italiano di Tecnologia, e Cristina Pozzi, autrice del libro “2050, guida turistica per viaggiatori nel tempo”. «Il cambiamento non è mai lineare, ci sono sempre sorprese. Presto saremo invasi dai robot, al posto dei notai per i contratti ci saranno i protocolli di sicurezza blockchain; e le auto si guideranno da sole», racconta Valter Songini, organizzatore di Sinnova.
Ci saranno anche incontri sulle professioni del futuro, e sulle opportunità per le nuove imprese. Diventeranno più interattivi e vivaci pure i cari vecchi musei, come spiegherà alle 14 Cecilie Hollberg, direttrice della Galleria Accademia di Firenze. Il 12, spazio al cinema d'animazione, con gli effetti speciali di Cristian Jedzic. Nuovo appuntamento poi è la Sinnova Academy, per scoprire l'economia circolare, l'aerospazio applicato all'agricoltura di precisione, e i blockchain. Anche il gioco è una cosa seria: la sera di giovedì 11 ci sono i ragazzi del Team Forge, i campionati del videogioco. Venerdì sera, invece, un appuntamento motivazionale: “Sbagliando Sinnova, come fallire ed essere felici”. In cattedra anche Massimiliano Sechi, campione di videogiochi ed esperto di motivazione, che dalla sua carrozzina ogni giorno insegna a tutti come volare.
Giovanni Lorenzo Porrà

 

6 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 ottobre 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ L'Ateneo apre il nuovo anno accademico con alcune novità. I corsi di laurea appena introdotti, i servizi e le opportunità offerte agli iscritti saranno illustrati dalla rettrice, Maria Del Zompo, domani alle 10.30 durante un incontro al Rettorato, in via Università 40. La cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico è in programma per venerdì.

 

7 - L’UNIONE SARDA di martedì 9 ottobre 2018 / Provincia di Oristano (Pagina 38 - Edizione CA)
Borse di studio per laureati
SORRADILE  L'esecutivo Arca ha approvato i criteri per l'assegnazione di borse di studio per i laureati residenti a Sorradile. Un altro provvedimento riguarda il rimborso della tasse universitarie: a disposizione ci sono 5.000 euro. (a.o.)

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie