Press review

25 September 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 25 settembre 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
NOTTE DEI RICERCATORI
Venerdì in piazza Garibaldi verranno allestiti 25 gazebo-divulgativi per “La notte dei ricercatori”, l'iniziativa organizzata da Comune e Università.

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 25 settembre 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Domani la rettrice Maria Del Zompo premierà i vincitori
L'ETICA VISTA DAI RAGAZZI: VIDEO IN GARA ALL'ATENEO

Si terrà domani a partire dalle 10 nell'aula Magna del Rettorato la premiazione dei video che conclude il percorso multidisciplinare “UniCa per l'Etica”. Il progetto è con l'intento di coinvolgere gli studenti in un percorso innovativo sull'etica, stimolandoli alla creazione e alla condivisione di filmati anche attraverso Facebook.
LA PREMIAZIONE Domani la giuria presieduta dal regista Enrico Pau proclamerà insieme alla rettrice Maria Del Zompo i video vincitori e assegnerà i sei premi in denaro (tre per il contest sui social, tre assegnati dalla giuria), che vanno da 350 a mille euro.
La realizzazione del video era l'ultima tappa di un programma sviluppato grazia a quattro seminari interdisciplinari dedicati all'etica e organizzati dall'ateneo. Sono stati 92 gli stduenti di 34 differenti corsi di studio a partecipare attivamente e con interesse ai quattro incontri che hanno avuto come relatori la rettrice, l'ex procuratore capo della Repubblica Mauro Mura, il docente di Economia aziendale Aldo Pavan e la professoressa Gabriella Baptist, docente di Filosofia morale.
I LABORATORI Supportati nella costruzione dei video dai laboratori di filmmaking tenuti da Antioco Floris, responsabile del Celcam dell'Università, gli studenti hanno presentato 34 filmati che sono stati valutati attraverso una gara su Facebook e da una giuria di esperti presieduta dal regista Enrico Pau. «Il contest sui social ha permesso di veicolare ampiamente il messaggio positivo dei video che sono stati visualizzati da oltre 270 mila utenti e ha coinvolto attivamente oltre 76mila utenti che hanno interagito nella pagina che ospitava il contest» spiega in una nota l'Università. L'iniziativa è stata curata dal Settore prevenzione della corruzione, trasparenza e privacy dell'Ateneo.

 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 25 settembre 2018 / Cultura (Pagina 46 - Edizione CA)
ARCHEOLOGIA Inciso in una parete di Aritzo il legame ancestrale uomo-natura
La recente scoperta fatta dalla studiosa Giusi Gradoli si inserisce nell'arte rupestre
Nella Sardegna di quasi seimila anni fa pitture e sculture erano viatico per i defunti, linguaggio con valenza rituale e simbolica di cui le domus de janas documentano forme, colori e codici. Difficile allo stato delle conoscenze stabilire se anche in diversi contesti d'uso e con datazioni più alte, gli abitanti dell'Isola si siano serviti dell'arte rupestre - così come attestato nell'Europa continentale - per rappresentare sé stessi in relazione con l'ambiente. Una recente scoperta potrebbe proporre importanti ipotesi di rilettura. Da una cavità naturale, spazio difficilmente accessibile nel territorio di Aritzo, ma di cui per ragioni legate alla tutela non è stata indicata la localizzazione, sono emersi segni incisi e rare tracce di colore che in Sardegna non hanno al momento confronti. Si tratta di schematizzazioni della figura umana (s'intuirebbe anche una figura femminile), di rappresentazioni di animali, alcuni dei quali dotati di corna e orecchie, e soprattutto di simboli astratti. Iconografie che racconterebbero del legame ancestrale tra uomo e natura.
LO STUDIO I disegni, resi labili dall'azione del tempo, sono stati individuati da Giusi Gradoli. Geologa e archeologa formatasi all'Università di Leicester, specializzata nell'applicazione dei metodi delle cosiddette scienze “dure” allo studio delle discipline storiche, ha rilevato le preziose testimonianze nel corso di un lavoro di ricostruzione del paesaggio culturale. L'indagine ha da prima riguardato il sito “Su de Maccioni”- “Su Texile”, definito di importanza comunitaria, ma si è poi estesa a tutto il territorio. Svolta per conto del Comune di Aritzo, capofila del progetto che coinvolge anche Belvì, la ricerca ha impegnato l'archeologa insieme al geologo Giuseppe Anardu che si è occupato di cartografia e grafica. I risultati sono stati tanto sorprendenti che l'area è stata sottoposta a vincolo. I materiali ritrovati in superficie documentano, in assenza di emergenze monumentali, la continuità di frequentazione dal Neolitico medio sino alla fase storica definita “tardoantica”.
LA DIVULGAZIONE Segno del grande interesse scientifico per la scoperta il fatto che la prima presentazione pubblica sia stata ospitata, per volontà di Francesco Di Gennaro, soprintendente di Sassari e Nuoro, nelle Giornate europee del Patrimonio. Domenica Gradoli e Anardu hanno illustrato i risultati della ricerca proprio ad Aritzo, nell'Ecomuseo della Montagna sarda. La loro relazione è stata accompagnata dagli interventi di Nadia Canu, funzionaria archeologa responsabile per il territorio di Aritzo, e di Marco Zedda. Archeozoologo all'Università di Sassari, ha tratto spunto dalle incisioni appena rinvenute per parlare della fauna che popolava la Sardegna preistorica. Prezioso anche il contributo dell'antropologo Armando Maxia, direttore scientifico del museo che ha ospitato l'incontro, la cui collezione custodisce, tra l'altro, antiche casse aritzesi decorate con simbologie ricorrenti nell'arte rupestre di tutto il mondo. Al convegno ha partecipato anche Gavino Palmas (Agenzia Forestas-Nuoro).
LA DATAZIONE Per stabilire se le incisioni e le rare tracce di pittura della grotta di Aritzo (fotografate da Giuseppe Farci) possano essere inserite in un più ampio orizzonte culturale e prestarsi al confronto con le raccolte di petroglifi preistorici europee, si rende necessario l'approfondimento delle indagini. «Poiché in Sardegna mancano raffronti stilistici, non disponiamo di riferimenti cronologici», sottolinea Gradoli. «Solo la scienza può fornire a riguardo risposte attendibili, partendo dall'unico dato certo che conosciamo: le incisioni sono antecedenti alla patina di calcite che le ricopre databile, questa sì in maniera assoluta, col metodo degli isotopi dell'Uranio-Torio». Grazie all'analisi, già usata in grotte spagnole con arte rupestre e auspicabile per questo contesto, si potrebbero scrivere pagine inedite della preistoria sarda.
Manuela Arca

 

La Nuova Sardegna

4 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 25 settembre 2018 / Sassari - Pagina 23
IN BREVE
UNIVERSITÀ Venerdì ritornala notte dei ricercatori
Domani alle 11, nella sala Milella dell'università, verrà presentato il programma della Notte europea dei ricercatori, a cui l'Ateneo aderisce per il quarto anno consecutivo. La "Notte"guidata da Frascati Scienza, avrà luogo venerdì in piazza Castello e coinvolgerà in Italia 34 città per un totale di 400 eventi.Il tema di quest'anno è #BEES - "BE a citizEn sciEntist". La scienza scende in strada, in piazza e nelle scuole. Alla presentazione dell'evento parteciperanno il Prorettore vicario Luca Deidda, il delegato al Trasferimento tecnologico Gabriele Mulas e il delegato alla divulgazione scientifica, Roberto Furesi.comuneServizio civiledomande fino al 28nn Scadono il prossimo venerdì i termini per la presentazione delle domande per svolgere il Servizio civile presso il Comune di Sassari. Sono quattro i progetti proposti, che permetteranno a sedici volontari di acquisire competenze, cimentarsi con un'esperienza lavorativa negli uffici dell'ente e conoscere da vicino l'attività e l'organizzazione di una pubblica amministrazione.

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 25 settembre 2018 / Agenda - Pagina 22
ASTRONOMIA
La Notte dei riceratori sbarca a Lula
dalle miniere si osserva l’universo

di Bernardo Asproni
LULA La Sardegna capitale dell'osservazione dello spazio siderale. La miniera di Sos Enattos di Lula (oggi sito del parco geo-minerario) è candidata a ospitare il progetto Einstein Telescope, l'interferometro per onde gravitazionali di terza generazione, progetto sostenuto tra l'altro dall'Università di Sassari e dall'istituto nazionale di fisica nucleare di Perugia. E quale occasione migliore per mettere in mostra la straordinaria location della "Notte europea dei ricercatori 2018, dalle miniere osserviamo l'Universo"? L'articolato programma dell'iniziativa, organizzata in collaborazione con l'Igea e il Comune, prevede una serie di incontri e seminari che si terranno giovedì e venerdì prossimi. L'appuntamento clou della due giorni è previsto il 28: alle 18, 30 dopo i saluti di rito delle autorità e gli interventi del senatore Gianni Marilotti, componente della commissione Beni Culturali e di Lorenzo Fieramonti, sottosegretario all'Istruzione, università e ricerca, il protagonista assoluto sarà il progetto Telescope, ideato dai ricercatori dell'Infn per carpire i misteri dell'universo dalla materia oscura alle onde gravitazionali. Ci sono poi i seminari di astronomia tenuti da accademici ed esperti provenienti da diverse università italiane stand espositivi di geologia. Alle 20 è in programma un altro momento suggestivo: l'osservazione guidata del cielo stellato a cura di Gian Nicola Cabizza e della Società astronomica Turritana. Una particolare attenzione verrà riservata al confronto con gli studenti: il 27 nelle scuole primarie e secondarie di Lula e il 28 a Bitti per i Liceali ore 11-12. Sempre il 28, ma questa volta all'aula magna dell'Università di Nuoro ci sarà il convegno "Dalle miniere osserviamo l'Universo: le onde gravitazionali. A Sassari in piazza Castello ci sarà una dimostrazione del e principio di funzionamento tecnico di misura onde gravitazionali e si parlerà di "Einstein Telescope" un'occasione di sviluppo. La manifestazione in programma a Lula rientra nella conosciutissima "Notte dei ricercatori", un iniziativa della Commissione Europea che dal 2005: coinvolge migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. L'obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza della professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante. Si svolge sempre l'ultimo venerdì di settembre in oltre 200 città europee. In Italia sono 9 Progetti per 116 città. E questa volta arriverà sino alle miniere di Lula. Da dove si potrà osservare l'universo stellato.

Questionnaire and social

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