Press review

05 September 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 settembre 2018 / Provincia Gallura (Pagina 36 - Edizione CA)
TRASPORTI. Incontro sull'intervento di cooperazione transfrontaliera, l'Università di Cagliari capofila
Traffico nei porti: Olbia nel progetto europeo contro i rumori

Un progetto europeo per ridurre l'inquinamento sonoro nelle città portuali. Fra le quali, Olbia. È L.I.S.T. Port, presentato, ieri mattina, nella sala riunioni della stazione marittima, comune partner, tra gli altri, dell'iniziativa, con l'università di Cagliari come capofila.
«La sua sfida è quella di migliorare il clima acustico delle città portuali con l'utilizzo di sistemi integrati di gestione del traffico», spiega il professore di Ingegneria civile e architettura dell'Università di Cagliari, Paolo Fadda. Per valutare, monitorando le quattro città pilota, quanto questi sistemi incidano sulle pressioni sonore e con la finalità di creare un modello replicabile in altri contesti urbani portuali. Beneficiari del progetto, non solo gli operatori portuali che potranno contare su una gestione ottimale del traffico interno, ma, soprattutto, i residenti e i visitatori delle città in cui il porto, secondo l'amministratore delegato Grimaldi Lines, Eugenio Cossu, «è cuore e polmone delle nostre città».
BUONE PRATICHE «È un progetto sperimentale ma strutturale per prevenire il traffico veicolare», aggiunge la consulente per la programmazione e i progetti europei del Comune di Olbia, Gianna Masu. La quale punta a una «cooperazione transfrontaliera che rimanga, però, a regia regionale secondo un approccio orientato al contagio delle buone pratiche oltre i nostri confini». L'obiettivo principale del programma è, infatti, come spiega il sindaco Settimo Nizzi «quello di contribuire a rafforzare la collaborazione tra i territori e rendere lo spazio di cooperazione una zona competitiva, inclusiva e sostenibile nel panorama euromediterraneo».
COOPERAZIONE Il lancio di L.I.S.T. Port è stata, anche, l'occasione per promuovere la Giornata europea della Cooperazione (territoriale) che, istituita nel 2012, persegue lo scopo di crescere insieme oltre le frontiere, all'insegna della campagna Sharing borders, growing closer . Intervenire attivamente sulla nuova programmazione post 2020, è il contributo che l'amministrazione comunale di Olbia intende apportare per sfruttare il valore aggiunto della cooperazione europea, ossia la possibilità di un dialogo proficuo con le istituzioni a tutti i livelli.
Tania Careddu

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 settembre 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
POLICLINICO. In aumento i casi di cancro alla bocca e alla gola nelle donne
Tecnologia in 3D per curare tutti i tumori del cavo orale

L'ultima ad averne beneficiato è un'anziana di oltre 90 anni alla quale è stata ricostruita in modo perfetto la mandibola asportata per un tumore alla bocca. Una nuova tecnologia tridimensionale entra nelle sale operatorie del reparto Otorino del Policlinico Duilio Casula. «Le Tac e gli esami radiologici per ricostruzioni per i tumori al cavo orale vengono elaborati da un software che dopo averli interpretati li invia a una stampante in 3D. Può essere così ricostruita perfettamente la parte precedentemente asportata a causa del tumore», spiega Roberto Puxeddu, a capo dell'Otorinolaringoiatria dell'Azienda ospedaliero-universitaria.
CASI IN CRESCITA Il cancro del cavo orale (gola, mandibola, lingua) è in aumento e ogni anno vengono registrati 5 casi ogni 100 mila abitanti. «Prima era una patologia prettamente maschile ma ora è in crescita anche nelle donne», afferma Puxeddu. Le differenze di genere sono diminuite e in questi casi sono dannose: l'alcol e il fumo hano ridotto le distanze tra i due sessi. Le nuove tecnologie sono determinanti anche per i tumori professionali . «Siamo intervenuti in molti carcinomi del labbro inferiore, quello - soprattutto tra i contadini - più esposto alle radiazioni ultraviolette del sole». Ci sono poi i tumori della bocca legati a scarsa igiene orale o a protesi dentarie di scarsa qualità o mal impiantate».
TUMORI NEGLI ANZIANI Recentemente è stato riscontrato un aumento dell'incidenza dei tumori alla bocca negli anziani. «Probabilmente come conseguenza dell'aumento della aspettativa di vita, per cui ci siamo trovati davanti al dilemma su come comportarci di fronte a pazienti anziani (in alcuni casi ultranovantenni) che in altri tempi non sarebbero mai stati sottoposti a terapie come quelle applicate in pazienti più giovani e quindi relativamente più resistenti ai trattamenti chirurgici», afferma Puxeddu. «I progressi della medicina (chirurgici e anestesiologici) ci hanno consentito di trattare questi pazienti fragili in maniera oncologicamente congrua, ottenendo risultati in termini di controllo della malattia e qualità della vita post-chirurgica insperabili fino poco tempo fa».
L'ECCELLENZA Dal 17 al 21 settembre la Struttura complessa di Otorinolaringoiatria dell'Aou aderirà alla sesta edizione della Head and neck cancer awareness week, nell'ambito della “Make sense campaign” organizzata dalla European head and neck society (Ehns) (www.makesensecampaign.eu) per diffondere una maggiore consapevolezza sui tumori della testa e del collo e favorire quindi una migliore cultura della diagnosi precoce.
Andrea Artizzu

 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 settembre 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Più di duemila studenti alle selezioni di Cagliari e Sassari: «Logica e biologia, quiz difficilissimi»
Test di medicina tra lacrime e speranze: il sogno del camice, uno su sei ce la fa

Qualcuno tiene il libro dei quiz aperto fino all'ultimo, l'ansia si consuma in fila prima di entrare. Molte mamme e papà accompagnano i figli. La speranza per tutti è entrare a Medicina e Odontoiatria e ieri mattina, alla Cittadella di Monserrato (Cagliari) e al PalaSerradimigni (Sassari), questa attesa era per oltre duemila diciannovenni sardi: 1.437 candidati a Cagliari per 190 posti, 722 a Sassari per 120 posti. Tradotto: circa 1 su 6 ce la farà.
LA SPERANZA Alle 11 i ragazzi sono già in aula impegnati col test. Fuori c'è chi soffre quanto loro. Sono i genitori che attendono la fine dei 100 minuti di prova in religioso silenzio. Una calma che nasconde ansie e speranze sull'esito da cui dipende il futuro dei figli. «Vedremo», dice la mamma di Martina e Giulia Scano, di Nuoro. «Comunque andrà, venerdì saremo di nuovo a Cagliari per il piano B», dice, ovvero per il test di ingresso di Chimica e tecnologie farmaceutiche.
LA PROVA Terminata la prova, poco prima delle 13, gli studenti raggiungono il piazzale dove si affacciano i padiglioni D. Per tutti, quello è il luogo del ritrovo dopo il test. C'è chi piange perché «non ho compilato la scheda anagrafica», dice una studentessa alle amiche. E c'è chi sorride perché «penso sia andato bene», afferma Alessandro Pelagatti, 21 anni di Cagliari. «Ho risposto a 53 domande su 60, spero di farcela». Sorride anche Alice Usai, 20 anni, ma il suo è un sorriso amaro. «Verosimilmente non ce l'avrò fatta nemmeno stavolta. Ci riproverò finché non ci sarò riuscita». Poco più dietro, sbucano dall'aula Magna le sorelle gemelle Martina e Giulia Scano, classe 1999. «Era difficile, io me la sono cavata con biologia e chimica», dice Martina, «io un po' meglio con i quiz di logica», aggiunge Giulia. «Abbiamo risposto a molte domande ma non sappiamo se basterà».
L'ATTESA Per avere certezze si dovrà aspettare fino al 2 ottobre, quando il ministero pubblicherà la graduatoria nazionale. Ma prima, il 28 settembre, ogni studente potrà conoscere il punteggio raggiunto con il test, accedendo alla pagina personale su universitaly. «Sono delusa», dice Bianca Muggiri, 19 anni di Quartu. «Mi dispiace perché ho frequentato un corso di preparazione al test lo scorso inverno e questa estate ho continuato a studiare». «Anche io ho molti dubbi», gli fa eco Francesco Masnata, 19 anni di Cagliari. «Le domande di biologia erano complicate, più facili quelle di logica. Se non dovessi passare, entrerò in Biologia e ritenterò il test di Medicina il prossimo anno». Lo stesso discorso vale per Samuele Fadda, anche lui di Cagliari. «Farò il test di Biologia ma proverò anche Architettura».
PIÙ TENTATIVI Tra gli studenti sono tanti quelli che tentano il test per la seconda volta. «E' andata meglio del 2017, ma non benissimo», dice Angela, di Urzulei. «Se non dovessi farcela, riproverò nel 2019».
NORD E SUD Da Cagliari a Sassari, gli studenti puntano il dito soprattutto contro i test di logica. «Alcuni erano assurdi», dice Benedetta, 19 anni, sassarese, neodiplomata al Classico. «Il test della verità, per esempio, era “arabo”. Non credo sia andato bene per me, peccato. Ora tenterò Biologia e Biotecnologie. Poi l'anno prossimo ritenterò con Medicina e lo farà finché non ci riuscirò».
PRIMA SCELTA Nonostante il test sia così complesso, Medicina si conferma la prima scelta degli studenti sardi. «La medicina è scienza, è ricerca, è umanità. Questo corso di laurea si sceglie perché ci si appassiona ma anche perché offre sbocchi professionali interessanti», spiega Gabriele Finco, preside della facoltà di Medicina di Cagliari. «Il test è molto difficile, occorre molta logica per capire come sono strutturate le domande e organizzare le risposte. Per questo motivo, ogni anno, a fine luglio organizziamo un corso per chi intende fare il test di ingresso in Medicina o Professioni sanitari».
NUMERO CHIUSO I test per le facoltà a numero chiuso vanno avanti: a Sassari oggi è in programma con Veterinaria, mentre domani appuntamento con Architettura. Professioni sanitarie è fissato per il 12 settembre. A Cagliari sono in programma Scienze motorie (venerdì 7) e Professioni sanitarie (il 12 settembre).
Mauro Madeddu

 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 settembre 2018 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Il colosso della telefonia
«La Sardegna diventerà un laboratorio hi-tech»

«Vogliamo fare della Sardegna un laboratorio dell'Ict, una delle regioni preminenti nello sviluppo e nell'applicazione di tecnologie innovative per le Smart City , le “città intelligenti”, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, favorire le imprese e la pubblica amministrazione, incrementare il turismo», dice Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Italia.
Una delegazione del colosso cinese delle tlc (tra l'altro, secondo produttore di smartphone al mondo) è arrivata ieri mattina a Cagliari per studiare nuovi potenziali progetti e investimenti al Parco scientifico e tecnologico, in collaborazione con il Crs4. Guidato dal professor Zheng Zhibin, responsabile dell'unità Global Smart City Business, e composta dai manager Xia Xingchang, Liu Huibo, Xie Liangjian, River Wen e Vincenzo Strangis, il gruppo ieri ha fatto visita al cantiere di Luna Rossa al Molo Ichnusa (in programma la fornitura dei sensori per la barca) e oggi incontrerà l'assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci e le autorità comunali.
Quando è iniziato il rapporto con l'Isola?
«La collaborazione tra Huawei e il Crs4 è cominciata nel 2015, con l'obiettivo di esplorare possibili sinergie per sviluppare servizi avanzati nel settore delle Smart and Safe City. Il 19 dicembre 2016 abbiamo inaugurato il Joint Innovation Center all'interno del Parco di Pula».
Cosa si fa al Joint Innovation Center?
«È un laboratorio dedicato a progetti di ricerca per promuovere la trasformazione digitale delle imprese e della Pubblica amministrazione. Il progetto prevede una collaborazione di quattro anni tra il Crs4, Huawei, la Regione e 5 Pmi (ICT Plus, IT Euromedia, Netcom, Tecnit, Spot 4) per la realizzazione di un'infrastruttura sperimentale con cui verranno sviluppate nuove tecnologie per la connettività, l'acquisizione di dati, la sperimentazione di sistemi globali per la sicurezza nelle città, lo studio dei sistemi con nuovi standard 5G».
Poi c'è l'aspetto che riguarda le emergenze.
«Sì, nel “Jic” è stato sviluppato un sistema portatile che consente di creare una rete di comunicazione tra operatori in situazioni di crisi. Un software utilizzato ad esempio nella tragedia di Rigopiano. Da questo primo test sul campo è poi nato un altro progetto, “Emergenze e situazioni di crisi”, in collaborazione con i Vigili del fuoco, per le telecomunicazioni in situazioni di emergenza e di ricerca dei dispersi».
Quanti dipendenti avete e che cifra avete investito?
«Huawei conta 850 dipendenti in Italia e ha investito 16 milioni di euro nel Joint Innovation Center di Pula, in cui ha 30 ricercatori. Il cofinanziamento della Regione è di 3,6 milioni».
Perché la Sardegna?
«Per le sue competenze e la forte propensione all'innovazione e alla connettività. Vogliamo contribuire a far diventare la Sardegna un laboratorio dell'Ict e dell'alta tecnologia in Italia, puntando a creare un ecosistema Ict aperto e collaborativo. La Sardegna ha avuto un ruolo pionieristico per la diffusione di Internet in Italia e crediamo che possa mantenere un ruolo da protagonista in questo ambito. Inoltre la Sardegna, e Cagliari in particolare, sta dimostrando negli ultimi anni un'incredibile vitalità nella creazione di nuove imprese digitali alcune delle quali sono diventate realtà consolidate in ambito nazionale ed internazionale».
Obiettivi?
«Dopo il successo dei primi 2 anni di lavoro con Regione e Crs4 attraverso il Joint Innovation Center, siamo sempre più convinti delle opportunità di investire in innovazione e in formazione in Sardegna. Ci auguriamo di proseguire la nostra proficua collaborazione con la stessa determinazione».
Cr. Co.

 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 settembre 2018 / Cronaca Italiana (Pagina 10 - Edizione CA)
Il caso Giarrusso
Un'ex Iena per controllare i concorsi

ROMA Una ex Iena come “controllore” dei concorsi universitari. Dino Giarrusso è stato nominato dal sottosegretario all'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, a capo di un osservatorio sulla regolarità delle selezioni accademiche. Ad annunciarlo lo stesso Fioramonti su Facebook: «Dino è laureato in Scienze della comunicazione e ha insegnato per vari anni all'Università di Catania, prima di diventare noto come giornalista investigativo». Oltre a curare la comunicazione dell'ufficio «dirigerà il nostro osservatorio sui concorsi nell'università e negli enti di ricerca. Da quando sono entrato in servizio ho ricevuto oltre trenta segnalazioni di concorsi sospetti».
Numerosi i commenti critici degli utenti della rete, oltre a quelli degli avversari politici, che ricordano che Giarrusso è stato candidato col M5S alle Politiche (non eletto), e che tra i suoi servizi tv ci sono anche quelli che difendevano il metodo Stamina o sollevavano dubbi sui vaccini, oltre a quelli sulle accuse di molestie sessuali, poi archiviate dalla magistratura, a Fausto Brizzi. Per il senatore del Pd Francesco Verducci «è l'ennesima pagliacciata del governo».

 

La Nuova Sardegna

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 5 settembre 2018 / Attualità - Pagina 13
IL M5S “Il test per Medicina da rivedere”
Anche ieri boom di candidati, per molti è l’ennesimo tentativo

di Valentina Roncati
ROMA Boom di candidati, ieri, come ogni anno, in occasione dei test per l'accesso alla facoltà di Medicina e Odontoiatria in tutta Italia. Già poco dopo le 7 di ieri mattina molti di loro erano già in coda davanti agli atenei, e per molti non era il primo tentativo. Hanno presentato domanda in 67.005 (erano 66.907 nel 2017) per 9.779 posti a Medicina (erano 9.100 lo scorso anno) e 1.096 posti per Odontoiatria (erano 908 nel 2017). In sostanza, meno di uno su 6 riuscirà a farcela. Oggi si prosegue con Medicina Veterinaria, il 6 settembre sarà la volta di Architettura; il 12 settembre è fissato il test per le Professioni sanitarie, il 14 settembre Scienze della formazione primaria. I quesiti - 60 a cui i candidati devono rispondere in 100 minuti - sono apparsi difficili alla maggioranza dei candidati. L'esercito di aspiranti medici - e la carenza di medici in alcune specializzazioni - ha spinto il presidente della Crui, la Conferenza dei rettori italiani, Gaetano Manfredi, a una apertura: nel giro di due anni i posti disponibili per Medicina ed Odontoiatria negli atenei italiani potrebbero facilmente salire a 15 mila, mantenendo alta la qualità dell'insegnamento. Parla di necessaria revisione anche il titolare del Miur, Marco Bussetti: «È un tema che affronteremo certamente - ha detto - come affronteremo l'ammissione rispetto alle richieste delle professioni del futuro, anche relativamente alle specializzazioni a Medicina, per riempire i vuoti che ci sono». Più decisi i Cinque Stelle, i quali ricordano che «garantire al maggior numero possibile di studenti l'accesso all'università è uno degli obiettivi di questo Governo, chiaramente scritto nel Contratto sul quale si fonda. Mantenere le facoltà a numero chiuso vuol dire penalizzare migliaia di studenti senza dare loro l'opportunità di impegnarsi e dimostrare quanto valgono nelle materie che hanno deciso di studiare». Ieri, come ogni anno, sono state numerose le polemiche da parte di chi si oppone al numero chiuso nelle facoltà universitarie. «Il numero chiuso, che escluderà oltre un milione di studenti dall'università, deve essere cancellato, tanto a livello locale, quanto a livello nazionale», ha affermato Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell'Udu, l'Unione degli universitari.

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 5 settembre 2018 / Attualità - Pagina 13
L'ex protagonista del programma tv, Dino Giarrusso, lavorerà per il governo
UNA "IENA" VERIFICHERÀ I CONCORSI

di Chiara Scalise
ROMA Dall'intrattenimento tv al ministero dell'Istruzione ma sempre a caccia di concorsi universitari truccati: l'ex Iena Dino Giarrusso avrà il compito di verificare e controllare per conto del Sottosegretario all'Istruzione M5s Lorenzo Fioramonti il buon andamento delle procedure di selezione di professori e ricercatori.Nessuna intenzione di sostituirsi ai magistrati, spiega però Giarrusso: «Vogliamo essere una sponda contro i ricatti». Una scelta contestata però dal Partito democratico che è pronto a portare in Parlamento il governo per ottenere spiegazioni sul merito e sul metodo. La strada scelta dal sottosegretario pentastellato, a sua volta con un profilo da accademico alle spalle nei temi economici, secondo i Democratici «trasforma il ministero in una trasmissione televisiva, alla ricerca dello scandalo». E invece, dice la senatrice Pd Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo dem a Palazzo Madama, servono «proposte e idee». Ma non solo. Il Pd punta il dito anche contro la ex Iena, candidato alle scorse elezioni proprio con i pentastellati e poi non entrato in Parlamento: per lui, commenta Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, «il reddito di cittadinanza esiste già». Giarrusso respinge le accuse al mittente e spiega di avere un incarico più ampio, ricevuto già a luglio scorso, in qualità di «segretario particolare del sottosegretario Fioramonti. «E io - racconta lui stesso- l'ho accettato con piacere dimettendomi dall'incarico che avevo in Regione come responsabile della comunicazione del Movimento Cinque stelle : non ho certo tenuto il piede in due scarpe». Il sottosegretario Fioramonti nel post su Facebook in cui dà l'annuncio del nuovo incarico affidato all'ex Iena spiega »di aver già ricevuto oltre trenta segnalazioni di concorsi sospetti«. Ed è proprio a partire da queste segnalazioni che Giarrusso, insieme ad altri funzionari del ministero, lavorerà per verificare la correttezza delle procedure. «Se vi è notizia di reato uno va in procura ma esistono tante situazioni - è la convinzione del nuovo controllore - che non presentano la fattispecie del reato ma che può essere utile approfondire. Non tutto quello che è male - dice - è reato. Vogliamo evitare i soprusi, combattere una piaga, offrire alle persone una sponda ma anche vigilare, rendere il sistema efficiente».

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 5 settembre 2018 / Prima pagina
Medicina, sogno per 722 giovani
UNIVERSITÀ, TEST DI ACCESSO AL PALASERRADIMIGNI
Da tutta l’isola a Sassari per conquistare uno dei 120 posti

Erano 722, ieri mattina, i candidati che si sono presentati al Palaserradimigni per il test di Medicina e Odontoiatria dell’Università di Sassari: 120 i posti disponibili per il primo corso di laurea e 23 per il secondo. Puntuali, alle 8.30 tantissimi giovani sono arrivati in città da tutta la Sardegna per provare a inseguire un sogno.  N. COSSU A PAGINA 24

Università >> La scommessa dei giovani
IN 722 CON IL SOGNO DEL CAMICE
Ieri al palazzetto i test di ammissione a Medicina e Odontoiatria: «Qui si passa solo se si è preparati»

di Nadia Cossu
SASSARI In quella mischia di giovani con facce tese e sorrisi sfoggiati all'occorrenza per smorzare la tensione c'è anche chi ha le idee molto chiare e non tradisce alcuna emozione: «Sono qui perché il mio desiderio è quello di diventare un medico. La formazione è importante e per superare questo test bisogna studiare tanto. Ma quando una persona è motivata ha buone possibilità di realizzare i propri sogni». Sicuramente quello di Danila Fois, di Bultei, un diploma allo Scientifico di Bono, è proprio indossare il camice bianco: «Medicina d'urgenza, se devo scegliere una specializzazione - puntualizza con lo sguardo determinato - Sono brava a mantenere la calma anche nelle situazioni improvvise di pericolo». Ed è sufficiente osservarla e ascoltarla per capire che è davvero così. Erano 722, ieri mattina, i candidati che si sono presentati al PalaSerradimigni per il test di Medicina e Odontoiatria dell'Università di Sassari. Centoventi i posti disponibili per il primo corso di laurea e ventitré per il secondo. Puntuali, alle 8.30 - copia del documento di identità in mano - tantissimi giovani sono arrivati in città da tutta la Sardegna per provare a inseguire un sogno e cominciare a disegnare il proprio futuro. Michela Marongiu, di Bosa (in basso nella foto con due colleghi), si presenta per la terza volta: «Il primo anno ho fatto Farmacia, il secondo Medicina con i corsi singoli e ora eccomi di nuovo qui con la speranza, stavolta, di farcela e poter quindi passare direttamente al secondo anno». E per essere il più possibile preparata, Michela non si è limitata allo studio matto e disperatissimo chiusa in una stanza di casa sua: «Ho deciso di frequentare un corso privato che ti dà la possibilità di fare anche diverse simulazioni, due al giorno in una settimana. Cosa mi fa più paura? Le domande di matematica e fisica, perché dalle scuole superiori non puoi uscire con una preparazione adeguata in queste materie e quindi rappresentano sempre un rischio».I giovani sognano in grande, gli adulti che li accompagnano - pochi quelli che si sono visti ieri in via Pietro Nenni - sono più pragmatici: «Non è come ai nostri tempi - dice un padre di Tuili, ex poliziotto, partito alle 5.30 dal Medio Campidano per accompagnare la figlia a Sassari - In passato per i giovani c'erano molte più possibilità di trovare lavoro. Oggi non è così e a volte si devono tentare anche strade lunghe e complesse». Come una laurea in Medicina, per l'appunto. «A mia figlia non ho mai detto cosa sarebbe stato meglio fare per il suo futuro, ho lasciato che fosse lei in piena autonomia a decidere - aggiunge - Ha voluto questo e io sono qui con lei». Inizio della prova alle 11, quattro ore a disposizione per terminare i quiz. Mirko Mocci, bosano, diploma al Classico e un anno già fatto in Biologia così come Francesca Meloni e Martina Basoni, entrambe di Budoni, spiegano quanto sia importante arrivare a questo appuntamento con un buon bagaglio di conoscenza: «Bisognerebbe frequentare dei corsi di preparazione già dal quarto anno delle superiori, perché dopo il diploma si è stanchi e non si ha molta voglia di buttarsi subito sui libri». Tra gli ostacoli le domande sulla logica: «Chi ha mai fatto logica a scuola? È un terno al lotto». E poi c'è anche chi arriva da Olbia, come Isabella Murgia: «È il secondo tentativo - dice "sorretta" dallo sguardo complice della madre - studio Psicologia a Firenze ma il mio sogno è la psichiatria». «Quest'anno è meno tesa - aggiunge la mamma - ha studiato e lavorato contemporaneamente in un B&B, vedremo come andrà». Bisognerà aspettare il 18 settembre quando il Cineca, per conto del Miur, pubblicherà la graduatoria.

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 5 settembre 2018 / Sassari - Pagina 22
OGGI TOCCA AGLI ASPIRANTI VETERINARI: 49 POSTI
Si torna al PalaSerradimigni il 12 per la prova di accesso alle professioni sanitarie: 834 le domande

SASSARI Avevano presentato domanda in 799, «in linea con il numero dello scorso anno» spiegano dall'Università di Sassari. I posti disponibili nel 2018 sono aumentati e ci saranno quindi per i candidati maggiori opportunità di entrare: per Medicina sono 120 (più 4 per cittadini non comunitari residenti all'estero), mentre per Odontoiatria sono 23 più 2. Il test comprendeva 60 quesiti di cultura generale e logica, biologia, chimica, fisica e matematica, con cinque opzioni di risposta. «La prova è durata 100 minuti - fanno sapere sempre dall'Università - e si è svolta regolarmente».Si prosegue oggi con la prova di Medicina veterinaria: appuntamento sempre alle 8.30 ma stavolta in viale Mancini (dipartimento di Giurisprudenza). In tutto 270 le domande per 40 posti (più 9 per studenti non comunitari residenti all'estero). Domani sarà invece la volta di Scienze dell'Architettura e del progetto: anche in questo caso il test si svolgerà nel complesso di viale Mancini e i candidati sono convocati per le 8.30. Le domande di accesso sono state 96 e i posti disponibili sono 60 più 10.Si torna infine al PalaSerradimigni di piazzale Segni mercoledì 12 settembre alle 8.30 per la prova di accesso alle Professioni sanitarie, che con 834 domande di partecipazione è il corso più gettonato tra quelli a numero programmato nazionale. Questi i posti disponibili: Infermieristica, 145 riservati ai cittadini comunitari e non comunitari, 4 a cittadini non comunitari residenti all'estero; Ostetricia, 15 più 2; Fisioterapia, 30 più 2; Tecniche di laboratorio biomedico, 28 più 2.

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