Press review

09 August 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 agosto 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Attacco della parlamentare ma l'assessore replica: pazienti garantiti «Brotzu depotenziato»
La 5Stelle Lapia: trasloco di Chirurgia illegittimo 

La chiusura del reparto di Chirurgia plastica dell'ospedale Brotzu e il suo trasferimento al Policlinico universitario di Monserrato sarebbe «un atto illegittimo». Nella «sanità sarda» si assiste a «scellerati tagli» che impongono il «continuo depotenziamento» di un presidio «punto di riferimento del sud Sardegna e dell'intera Isola». È l'attacco lanciato dalla parlamentare dei 5 Stelle Maria Lapia contro la geografia ospedaliera disegnata dalla Giunta regionale: l'onorevole, eletta nel collegio nuorese, ha parlato di «una situazione di emergenza» e di un «declassamento» del Brotzu «a discapito della collettività». Critiche respinte a strettissimo giro di posta dall'assessore alla Sanità regionale Luigi Arru, il quale ha definito «non corretta» la tesi della grillina, ribadito che «i posti letto in Chirurgia restano all'interno del reparto» e che vi era la «necessità di attivare una cattedra» universitaria in quel settore, «come chiesto dalla rettrice Maria Del Zompo». Il ruolo a breve dovrebbe essere occupato «dal professor Andrea Figus, oggi in Inghilterra».
LE CRITICHE La critica risale a martedì sera, quando la seduta alla Camera dei deputati era ormai giunta al termine. Il trasferimento è diventato operativo lo scorso primo agosto, preceduto dalla sollevazione di politici e sindacalisti. Avevano protestato Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori, il forzista Edoardo Tocco, vice presidente della Commissione sanità, e la capogruppo di Forza Italia Alessandra Zedda, secondo i quali «si determina la soppressione di uno dei poli d'eccellenza della sanità cagliaritana con un atto che non manifesta nessuna motivazione sullo spostamento e che sembra quindi viziato da profili illegittimi». Inoltre a loro dire il Brotzu, struttura di emergenza di secondo livello, dovrebbe contenere al suo interno Chirurgia plastica e Centro ustioni.
L'ONOREVOLE Tesi riprese pressoché integralmente da Lapia. La parlamentare ha rimarcato come «il decreto ministeriale 70 del 2015», che definisce gli “standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera”, «richiamata dalla delibera regionale 34 del 2016», prevede che «al Brotzu, come in ogni presidio di secondo livello, debbano essere presenti una struttura complessa di Chirurgia plastica e il Centro ustioni»: invece a suo dire «la struttura subisce un continuo depotenziamento». Un problema che crea «non pochi disagi» e sul quale dovrebbero intervenire «le istituzioni competenti e la ministra», perché le attuali politiche creerebbero un «disagio territoriale».
L'ASSESSORE Ma l'assessore Arru ribatte: il decreto ministeriale 70 «non parla della struttura complessa, che non è un primariato. I posti letto di Chirurgia restano all'interno del reparto, i pazienti sono garantiti. Parte degli interventi saranno eseguiti anche dalla Dermatologia». Inoltre «non esiste un Centro ustioni per adulti al Brotzu. C'è quello per i bambini. L'unico Centro ustioni è a Sassari». Insomma, «non capisco su cosa si sta sollevando il problema. Stiamo parlando di una struttura complessa che si sposta al Policlinico per avere una cattedra strategica che mantenga le specialità chirurgiche. Non c'è alcun depotenziamento dell'area metropolitana».  An. M.

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 agosto 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
SANITÀ
L'Università può chiamare i medici dall'estero

La “chiamata diretta” è la possibilità, per l'Ateneo, di riportare a Cagliari docenti all'estero da almeno tre anni e con un ruolo equivalente a quello richiesto in città. Il rientro passa dalla valutazione di una Commissione ministeriale, serve un curriculum di rilievo. Avuto il via libera, lo stesso ministero paga metà stipendio. Andrea Figus, cagliaritano, tornato nel 2016 dopo aver diretto una struttura chirurgica in Inghilterra, ha sfruttato l'opportunità ed è entrato al dipartimento di Scienze chirurgiche al Policlinico col sostegno dell'assessorato regionale alla Sanità. Ora la Regione ha creato a Monserrato l'unità complessa di Chirurgia plastica e Figus è direttore di quel reparto (in via di costituzione): avrà con sé due medici, il bando è stato predisposto. «Grazie all'approvazione dell'assessorato alla Sanità gli studenti e gli specializzandi della facoltà di Medicina potranno arrivare a un eccellente livello di conoscenza nella chirurgia plastica», sottolinea la rettrice Maria Del Zompo.
(an. m.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 agosto 2018 / Provincia Sulcis (Pagina 28 - Edizione CA)
Preistoria nel Sulcis Iglesiente
“La Preistoria in Sardegna e nel Sulcis Iglesiente” è il tema del seminario di domani alle 19 nell'ex miniera di Sa Marchesa, a Nuxis. L'incontro, organizzato dallo Speleoclub Nuxis, sarà tenuto da Riccardo Cicilloni, docente di Preistoria e Protostoria all'Università di Cagliari. Seguirà un rinfresco. Informazioni su www.speleoclubnuxis.it o al numero telefonico 340.2591406.

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 agosto 2018 / Cultura (Pagina 37 - Edizione CA)
TRADIZIONI POPOLARI
Bonorva ricorda il grande Peppe Sozu con un museo dedicato ai poeti estemporanei

A dieci anni dalla morte del grande poeta bonorvese Peppe Sozu, la sua casa diventa la casa di tutti i poeti logudoresi. Un luogo dell'anima, vivo, pieno di stimoli, emozioni, cultura. Un museo multimediale interattivo, il primo, in Sardegna, intitolato alla poesia improvvisata. “Poetas”, questo il suo nome, sarà inaugurato domani pomeriggio nel centro del Logudoro, e sarà davvero un modo insolito (e duraturo) di rendere omaggio a uno dei più grandi interpreti della poesia non scritta.
A far festa alla nuova realtà - che soltanto nei prossimi mesi si potrà dire perfettamente compiuta - e a celebrare chi l'ha ispirata, un ricco contorno di manifestazioni. Si comincia alle 17.30 in Municipio, sala consiliare Valentino Fozzi. Accolti dal sindaco Massimo D'Agostino e dall'assessore alla Cultura Laura Di Settimio, interverranno il figlio del poeta, Angelo Sotgiu, l'antropologo e scrittore Bachisio Bandinu, i poeti Bernardo Zizi, Bruno Agus, Tore Senes e Salvatore Scanu, il tenore Santu Larettu di Silanus, l'editore Salvatore Fozzi.
A Francesco Casu, regista multimediale con solide radici bonorvesi, il compito di raccontare il presente e il futuro di “Poetas”: un museo con tecnologie innovative che aprono il mondo della gara poetica a tutti, uno spazio “immersivo” dove ogni stanza è dinamica e interattiva, e il visitatore soggetto attivo della scena.
Con il regista, prenderanno la parola gli studiosi che collaborano a questa bella iniziativa: Duilio Caocci, docente di Letteratura sarda all'Università di Cagliari; gli etnomusicologi Marco Lutzu (Università di Cagliari) e Sebastiano Pilosu. Coordina il dibattito Lucia Cossu, docente di Storia e Filosofia. Al termine, l'inaugurazione del museo, e una gara di poesia estemporanea con Bruno Agus, Tore Senes e Salvatore Scanu, accompagnati dal tenore Santu Larettu di Silanus.
Un momento importante per Bonorva, che conserva un'antica e salda tradizione di poesia sarda, sia improvvisata che scritta (su tutti Paulicu Mossa), e vuole mettere a disposizione di tutti questo suo straordinario patrimonio immateriale. (m. p. m)

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 9 agosto 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Forma (Pd)
Progetti di ricerca, una proposta di legge

Una proposta di legge a beneficio dell'attività di ricerca delle partecipate di Sardegna Ricerche: Porto Conte Ricerche, CRS4 e Fondazione ICM - Centro Marino Internazionale. L'hanno presentata la consigliera regionale del Pd Daniela Forma, con i colleghi Pietro Cocco, Lotto, Cacciotto, Collu, Comandini, Cozzolino e Tendas, per modificare la legge del 5 agosto 2015 n. 20. «Ho ricevuto diverse segnalazioni in proposito e, in relazione alla richiesta di programmi pluriennali previsti dai bandi regionali, ho deciso di intervenire al fine di favorire una migliore attuazione dei progetti di ricerca», spiega Forma. Le modifiche proposte sono necessarie poiché «oggi si crea una situazione che impedisce di fatto la corretta realizzazione dei progetti, limitandoli all'annualità». Prosegue: «La nostra proposta mira ad ampliare la misura del contributo su scala biennale e, di conseguenza, anche la predisposizione dei programmi. In questo modo pensiamo di poter dare una maggiore stabilità ai progetti che interessano le Pmi della Sardegna e che offrono lavoro ai nostri ricercatori, con una ricaduta occupazionale oltre che scientifica».

 

La Nuova Sardegna

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 9 agosto 2018 / Olbia - Pagina 27
UNIVERSITÀ IN CENTRO
Il progetto del Comune per il restyling del palazzo di via Porto Romano. Presto i lavori all'ex Oviesse
Aula magna e segreteria all'Expo
di Dario Budroni
OLBIA L'università sarà diffusa. Tante sedi sparse per la città e per il centro storico in particolare. Per esempio il palazzo dell'Expo di via Porto Romano diventerà la sede amministrativa del polo universitario olbiese. Insomma uffici, segreterie e sale riunioni, più una grande aula magna al posto dell'attuale sala conferenze. Le attività didattiche, invece, si svolgeranno nel vicino palazzo Giordo, che per anni aveva ospitato scaffali e camerini di Standa e Oviesse. E per dare gambe alle sue idee sull'Expo, il Comune ha appena approvato il progetto di fattibilità tecnico economica e ha anche partecipato a un bando promosso dalla Regione. L'obiettivo è portare a casa 400mila euro, ai quali si aggiungeranno 50mila euro di fondi comunali. «All'Expo siamo già intervenuti attraverso alcuni lavori di ristrutturazione - spiega Gian Piero Palitta, assessore comunale ai Lavori pubblici -. Abbiamo sistemato la raccolta delle acque bianche e abbiamo impermeabilizzato il tetto. Ora c'è da completare l'opera e per questo abbiamo partecipato al bando promosso dalla Regione».Università diffusa. L'obiettivo è trasferire l'università dall'aeroporto al centro storico. Palazzo Giordo ospiterà quindi i corsi di laurea in economia del turismo, mentre l'Expo diventerà il "cervellone" del polo universitario olbiese. Invece l'ex area Sep, in fondo a via Dei Lidi, ospiterà il corso di laurea specialistica in Scienze della natura e del territorio, con l'Amp di Tavolara in prima linea. Inoltre in città partirà anche un corso in Scienze dei servizi giuridici e un interdipartimentale in Sicurezza e cooperazione internazionale, in base a un protocollo firmato da Comune e Università di Sassari. A coordinare il tutto sarà un consorzio che metterà insieme enti pubblici e anche privati.Lavori all'Expo. Il palazzo di via Porto Romano diventerà dunque la sede amministrativa dell'università olbiese. La sala conferenze, al secondo piano, diventerà l'aula magna. Invece al primo piano nasceranno due uffici, una sala riunioni e uno spazio polifunzionale. Al piano terra, infine, sei uffici e una sala d'attesa. In programma diversi interventi di manutenzione straordinaria sia all'esterno che all'interno. Dopo il 2020 anche il ristorante, ricavato negli spazi dell'Expo, farà parte della sede universitaria. Attualmente il palazzo è la sede della Scuola civica di musica, che sarà poi trasferita al MusMat di via Roma.Palazzo Giordo. L'iter burocratico va avanti, ma difficilmente il Comune riuscirà a tagliare il nastro del nuovo palazzo Giordo entro il 2018, come inizialmente programmato dalla giunta Nizzi. Al momento si sta per concludere la fase del cambio di destinazione d'uso da attività commerciale ad attività didattica. Dopodiché si potrà procedere con la progettazione esecutiva e con le gare d'appalto. Inizialmente la giunta Giovannelli aveva deciso di trasferire l'università dall'aeroporto all'ex caserma della finanza di corso Umberto. Invece la giunta Nizzi, tramite l'Aspo e una operazione da un milione di euro, aveva poi puntato su palazzo Giordo, sempre nel Corso, che era stato acquistato all'asta.

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