Press review

31 July 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 31 luglio 2018 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Fino a settembre in esposizione tappeti, ceramiche, gioielli, cestini e arredi in legno
A MOGORO E SAMUGHEO LE VETRINE DEL SAPER FARE

La sfida è la stessa. Accomuna Marmilla e Barigadu. Difendere l'artigianato artistico sardo di qualità dalla concorrenza estera, spesso sleale, e accendere i riflettori sul saper fare degli artigiani, dal nord al sud della Sardegna, che resistono, nonostante la crisi, con abilità manuali tramandate da generazioni. È la missione delle due mostre dell'artigianato artistico in corso a Samugheo e Mogoro.
Tessingiu, a Samugheo, è partita prima. L'esposizione inaugurata due settimane fa nell'ex cantina sociale ha già registrato oltre 1200 presenze, con una media di 500 visitatori a settimana. Sono sessanta gli artigiani che esporranno sino al 16 settembre. I loro manufatti sono messi in risalto da un percorso espositivo essenziale ma d'impatto curato dall'architetto Roberto Virdis. A farla da padrone l'artigianato tessile. Tappeti e arazzi spaziano dalla tradizione più genuina di Samugheo nei metodi di lavorazione e nei disegni a soluzioni più innovative, che strizzano l'occhio alle nuove richieste del mercato. Poi gioielli, ceramica, abiti tipici e il legno. Percorso che si conclude nel vicino Museo Murats con la collezione degli arazzi voluta dall'Aga Khan e l'arte di Maria Jose Serreli.
A Mogoro oggi è il quarto giorno d'apertura della cinquantasettesima mostra dell'artigianato della Sardegna, ospitato nel centro di piazza Martiri. A Mogoro sono 88 gli artigiani presenti sino al 2 settembre. Un'esposizione di 2500 metri quadri dove dominano luce diffusa e colore bianco. Soluzione, in questo caso, dell'architetto Francesca Picciau, sempre con lo stesso obiettivo: tutta l'attenzione per le opere di tessitrici, maestri del legno, ceramisti e gioiellieri. Una fiera che parla il linguaggio dell'integrazione con una sezione sul Senegal. E che non tralascia la sperimentazione. Anche oggi al lavoro 35 studenti della facoltà di architettura dell'Università di Cagliari per costruire con materiali di riciclo una struttura originale che collegherà la fiera al centro urbano di Mogoro.
Antonio Pintori

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 31 luglio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
POLICLINICO. Progetto pilota al Duilio Casula con gli studenti di Scienze della comunicazione
PRONTO SOCCORSO, PARLARE SI PUÒ
I parenti saranno informati sul percorso della visita al paziente

La porta si chiude, il paziente è appena entrato. I parenti attendono nella sala d'aspetto, sperando di avere notizie al più presto. Ore di ansia, a volte di disperazione: scene ordinarie di pronto soccorso. Nel viavai generale, tra sirene di ambulanze e malati sulle barelle, non c'è proprio il tempo per medici e infermieri di informare un padre, una madre, una figlia. Finché quella porta non si riaprirà sarà impossibile sapere come sta il proprio caro. È così da sempre.
LA SVOLTA Ma ora al Policlinico di Monserrato si cambia registro: ogni congiunto verrà informato in tempo reale sul percorso della visita e su quanto avviene negli ambulatori, dai codici verdi ai gialli e rossi. Da ieri c'è “Pronto soccorso comunica”, il nuovo servizio che, reimpostando il rapporto tra sanità e cittadini, fa della comunicazione il punto di partenza perché le cose vadano meglio, soprattutto in una struttura d'emergenza, chiamata a dare una risposta ai bisogni del paziente, nel più breve tempo possibile. «D'ora in poi - annuncia il direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria, Giorgio Sorrentino - gli accompagnatori dei pazienti del pronto soccorso potranno usufruire di un punto di accoglienza dedicato, nato dalla collaborazione tra Università e Sanità, in un reparto nevralgico dell'ospedale, dove tutti corrono e sono in affanno». Il progetto, primo in Italia, sarà sperimentato con il supporto del corso di laurea in Scienze della Comunicazione.
COME FUNZIONA Saranno infatti gli studenti a fare da trait d'union fra medici e parenti, collaborando con il personale sanitario e riferendo a chi è in sala d'aspetto come si sta intervenendo sul malato preso in carico dai medici, se sta facendo una flebo o una radiografia, e in quanto tempo si prevede possa essere dimesso. Ieri il primo pool di comunicatori, con il benvenuto del direttore generale, ha fatto il suo ingresso al pronto soccorso, seguendo le istruzioni della primaria, Rosanna Laconi. «È un servizio attivato per rispondere a un bisogno preciso degli utenti - spiega la dirigente - essere informati sul percorso del paziente, sapere cosa succede dentro gli ambulatori medici. Comunicare all'esterno è fondamentale e aiuta a stemperare la tensione». Un punto di accoglienza che ieri mattina, alle 12 in punto, ora di maggiore afflusso del pronto soccorso del Duilio Casula (un centinaio di pazienti al giorno, 14mila nei primi sei mesi da quando è stato inaugurato un anno fa), è stato attivato dai primi cinque specialisti della comunicazione, prossimi laureati: Camilla Serafini, Federica Pibiri, Ilaria Atzeri, Alessandra Piras, Michele Manconi, riconoscibili dalla maglietta bianca con il logo dell'Aou. Si alterneranno nel servizio con altri colleghi di Scienze della Comunicazione: un tirocinio che rientrerà nelle 250 ore previste dal corso di laurea. «Anche per gli studenti è un progetto importante - spiega Elisabetta Gola, docente di “Teoria del linguaggio” - il pronto soccorso sarà un'ottima palestra che consentirà a ciascuno di affrontare esperienze in qualunque altro settore. A noi docenti servirà per indirizzare la loro formazione».
IN SALA D'ATTESA Fuori dalle corsie i parenti plaudono alla novità. «Mio padre è dentro, lo stanno visitando, ho bisogno di informazioni», dice una donna. Il pool invia in sala la prima comunicatrice che ha preso visione del caso direttamente dal computer: «Sta facendo una flebo, ne avrà per un'oretta». Come comportarsi lo suggerisce anche il direttore generale dell'Aou. «Sulla base delle conoscenze tecniche acquisite e con la vostra sensibilità riuscirete a rassicurare i pazienti - spiega Sorrentino ai tirocinanti - non c'è peggior cosa di chi non sa. Ecco voi farete da ponte, mentre medici e infermieri si dedicheranno ai pazienti vi occuperete degli accompagnatori, informandoli. Ovviamente le notizie sanitarie riservate saranno date solo dal personale preposto a questo incarico».
Carla Raggio

 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 31 luglio 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
SCUOLA. LA PROTESTA DEGLI UNIVERSITARI
«Il decreto Dignità ci renderà precari per i prossimi 10 anni»

Le notizie che arrivano da Roma, dove i colleghi di tutta Italia manifestano davanti a Montecitorio, non sono rassicuranti. «Dicono che il decreto Dignità passerà così com'è, senza modifiche. Per noi rischia di essere una condanna al precariato almeno per i prossimi dieci anni», dice Anna Dessì, rappresentante della lista Progetto Studenti, lista di rappresentanza studentesca dell'Ateneo, che aderisce al “Coordinamento nazionale Scienze della formazione primaria”.
Non potendo essere presenti a Roma (troppo elevati i costi dei biglietti aerei), le giovani e i giovani studenti e laureati sardi che ambiscono a una cattedra nella scuola dell'Infanzia e nella Primaria (asilo ed elementari) si sono ritrovati in sit-in nella facoltà di Studi umanistici di Cagliari. Con studenti e colleghi di tutta Italia protestano contro la decisione di istituire un concorso che garantisce l'immissione in ruolo a coloro che hanno maturato almeno due anni di servizio in classe. Una sanatoria adottata dal Governo per salvare le maestre con diploma magistrale (ottenuto prima del 2002, quando è cambiata la legge che impone la laurea per insegnare all'Infanzia e alla Primaria), che una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso dicembre mette fuori gioco. Si sentono scavalcati e per questo chiedono, tra le altre cose, di rendere selettivo il concorso e far sì che i 24 mesi richiesti come criterio di partecipazione siano calcolati al netto dei ricorsi, escludendo chi è stato nelle graduatorie senza averne diritto. Vogliono affermare che la formazione conta: «In cinque anni di università, e 40 esami, facciamo quattro anni di tirocinio a scuola, circa 600 ore, e laboratori pratici. Abbiamo o no una preparazione pedagogica e didattica?», domanda Anna Dessì.
In questa vicenda che si trascina da mesi i laureati hanno sempre chiesto concorsi per tutti e non riservati. «La qualità della scuola passa attraverso la selezione. Senza, chi ne fa le spese sono innanzitutto i bambini che non hanno garanzia della preparazione dei loro docenti». (ma. mad.)

 

La Nuova Sardegna

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4 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 31 luglio 2018 / Economia - Pagina 15
RICERCA
Agli enti pubblici assegnati 1,7 miliardi

Assegnati 1,7 miliardi agli enti pubblici di ricerca: è stato firmato dal ministro per l'Istruzione,Università e Ricerca, Bussetti, il decreto di assegnazione. Della somma, ha detto il ministro, «68 milioni sono destinati alla stabilizzazione del personale» a partire da quest'anno. «Il Fondo - ha spiegato il ministro - è una risorsa vitale e la sua ripartizione era molto attesa».
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 31 luglio 2018 / Cultura - Pagina 28
A Perdasdefogu celebrato il legame tra Grazia Deledda e Gabriel García Márquez
I Nobel dei due mondi uniti per sempre

di Paolo Coretti
PERDASDEFOGU La prima piazza del festival non poteva che essere quella dedicata al libro "Cent'anni di solitudine" e a officiare la serata non poteva essere altri che Ilide Carmignani, la più grande traduttrice contemporanea dei capolavori sudamericani che recentemente ha portato alla luce la nuova versione del libro di Gabriel García Márquez. Il festival letterario "7sere7piazze7libri", dopo l'anteprima di domenica sera con la sfilata e le successive esibizioni dei gruppi folk locali e internazionali, è cominciato ieri all'insegna dell'amicizia tra due mondi uniti dai Premi Nobel, Grazia Deledda e appunto García Márquez.Amicizia suggellata su due versanti, uno istituzionale e uno letterario. La parte istituzionale, per niente ingessata e in alcuni momenti anche informale, ha visto il gemellaggio tra Nuoro, città di Grazia Deledda, e Aracataca, città di García Márquez. A stipulare il patto di amicizia i rispettivi sindaci Andrea Soddu e Pedro Xavier Sanchez Rueda sotto gli occhi del sindaco di casa Mariano Carta, che ha fatto da testimone a un evento storico. L'intervento applauditissimo di IIide Carmignani ha poi rinsaldato il filo dando il via alla suggestiva parte letteraria e artistica con il sax di Gavino Murgia e le suggestive voci del Coro di Nuoro. Laura Pisano, dell'Università di Cagliari, ha cantato alcuni brani sulla Deledda e subito dopo Cristina Maccioni ed Elio Thurno Arthemalle hanno intrattenuto la platea leggendo alcuni brani dei Nobel dei due mondi.Il festival letterario della terra dei centenari entra nel vivo oggi e si sposta in piazza Longevità, dove a partire dalle 21 sarà di scena il politologo e storico francese Marc Lazar che in un incontro dal tema "Populismi e democrature" sarà intervistato da Giorgio Zanchini (conduttore della storica trasmissione di Radio Rai "Radio anch'io") sul suo ultimo libro "Popolocrazia". L'accompagnamento musicale della serata questa volta sarà a cura del duo dei Fantafolk, ovvero Vanni Masala e Andrea Pisu. Domani sera, sempre alle 21, l'appuntamento sarà davanti alla chiesa preromanica di San Sebastiano sarà col teologo Vito Mancuso, che insieme a Luigi Manconi e a don Ettore Cannavera parlerà del suo libro "Il bisogno di pensare".

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