Press review

25 July 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 25 luglio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
QUALIFICHE DEI RIFUGIATI
Oggi alle 10.30 la rettrice dell'Università Maria Del Zompo consegnerà a dodici giovani il passaporto europeo per le qualifiche dei rifugiati. Un documento ufficiale che certifica le loro competenze accademiche pur in assenza della documentazione fornita dalle istituzioni scolastiche del Paese d'origine.

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 25 luglio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
VENEZIA. Con il cortometraggio del regista Peter Marcias
Gli studenti universitari alla Mostra del Cinema

Gli studenti dell'Università di Cagliari ancora protagonisti alla Mostra del Cinema di Venezia con un cortometraggio. Il lavoro, diretto dal regista Peter Marcias, è stato selezionato per le Giornate degli Autori. Il “corto” è il frutto di un laboratorio di cinema realizzato dal Centro per l'educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità (Celcam) dell'Ateneo cagliaritano nei mesi scorsi in collaborazione con il montatore Andrea Lotta, il musicista Stefano Guzzetti e l'assistenza di Giulia Casu con il sostegno economico della legge regionale per il cinema. Gli studenti dell'Università cagliaritana avevano partecipato anche alla passata edizione della Mostra del Cinema, con i corti “L'ultimo miracolo” e “Futuro prossimo” realizzati con i registi Enrico Pau e Salvatore Mereu. Il film di quest'anno, diretto da Marcias, dal titolo “L'Unica Lezione”, prende spunto da una lectio magistralis che il regista iraniano Abbas Kiarostami tenne all'Università di Cagliari nel 2001, quando, in visita in Sardegna, incontrò gli studenti universitari per parlare della sua idea di cinema. A quell'incontro, voluto e organizzato da Antioco Floris, allora giovane docente a contratto, partecipò anche Peter Marcias, poco più che ventenne aspirante regista, che filmò l'incontro con una piccola telecamera. Il regista di Teheran si raccontava e presentava il suo lavoro davanti a una platea di centinaia di persone. A distanza di anni, quel filmato amatoriale riappare e con la tecnica del found footage riprende vita arricchito da elementi di finzione. «Abbas Kiarostami è un maestro di cinema», ricorda Marcias. «Non c'è più, ma la sua arte cinematografica ha un posto concreto nel nostro immaginario».

 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 25 luglio 2018 / Cronaca di Nuoro (Pagina 32 - Edizione CA)
DORGALI. Urbanisti all'opera
Sconti sulle tasse per ripopolare il centro storico

Il Comune di Dorgali punta sul piano particolareggiato del centro storico per frenare lo spopolamento e allo stesso tempo limitare il consumo del suolo nelle zone extraurbane. «A tal scopo - sostiene l'assessore all'Urbanistica Cipriano Tendas Mele - ci muoveremo con agevolazioni per il recupero delle volumetrie abbandonate, come consistenti sgravi degli oneri concessori derivanti dalla Bucalossi». Ieri lo stato di avanzamento dei lavori relativi al Piano è stato presentato in commissione urbanistica comunale. La docente Annamaria Colavitti, coordinatrice del gruppo del “Dicaar” (dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell'Università di Cagliari) che ha stipulato la convenzione con l'Amministrazione, ha esposto lo stato dei lavori. «L'incontro tecnico - sostiene Colavitti - aveva lo scopo di illustrare la metodologia di intervento all'amministrazione comunale, con cui portiamo avanti una stretta collaborazione. Prossimamente si procederà alla catalogazione dell'edificato e avvieremo i tavoli partecipativi sia con i tecnici che con la popolazione». Il gruppo di lavoro vuole coinvolgere attivamente la popolazione e accanto all'attività tecnico-teorica proporrà laboratori partecipativi indirizzati alla popolazione più giovane. «L'obiettivo - aggiunge Colavitti - è far capire che cosa significhi abitare il centro storico nel 2018 e trasmettere il senso di questo tipo di recupero, visto che sarà compito delle generazioni future mantenere viva l'identità e la memoria del territorio».
Alessandro Spanu

 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 25 luglio 2018 / Provincia di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
QUARTUCCIU. Inaugurazione ieri sera nel carcere minorile
Spazio all'aria aperta per le visite dei familiari

Gli ospiti del carcere minorile avranno uno spazio all'aria aperta destinato agli incontri con i loro familiari. È stato inaugurato ieri così come è stato progettato da Alice Salimbeni, laureata in architettura: la sua tesi ha avuto come studio proprio la realizzazione di quest'area. L'idea è nata durante il corso di progettazione partecipata all'interno dell'istituto a cura della docente Barbara Cadeddu, dove studenti e ospiti hanno collaborato alla riuscita dei progetti relativi al disegno degli spazi: «Dopo aver concluso il laboratorio, ho deciso di continuare questo percorso e proporre un progetto che potesse essere realizzato», sostiene Alice Salimbeni. «Il primo giorno che sono entrata nell'istituto per i minorenni mi sono addentrata nei corridoi fino all'arrivo all'area centrale», racconta l'architetta, «mi sono resa conto che quasi non si vedeva il cielo. Anche i ragazzi hanno manifestato la necessità di avere degli spazi all'aperto e di vedere i genitori in un luogo piacevole e il più ospitale possibile». Il progetto è stato finanziato con una raccolta fondi partendo dal coinvolgimento di più persone possibili. Grazie alla collaborazione di otto artisti cagliaritani si è organizzata una rassegna musicale: i concerti si sono svolti in sei abitazioni private e due librerie e questi primi soldi hanno permesso l'inizio dei lavori. Successivamente si è svolto il concerto all'ex manifattura tabacchi, dove si sono esibiti anche due ospiti dell'istituto. Hanno contribuito alla raccolta diverse associazioni studentesche, enti, donatori e venditori. «Alcune donazioni sono state determinanti per portare a termine i lavori e la solidarietà di un'impresa che vende legname ha risolto tutti i nostri problemi», conclude con forte emozione l'architetta. Una sinergia che ha reso possibile il progetto per sottolineare il ruolo determinante della famiglia nel reinserimento sociale del minorenne: «La legge privilegia i rapporti affettivi con i familiari in modo che la detenzione non li recida», spiega Nicolò Goddi, sostituto del dirigente del Centro per la giustizia Minorile.
Margherita Pusceddu

 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 25 luglio 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Il rapporto Young business talents. Scura (Confcommercio): «Manca la cultura d'impresa»
I GIOVANI SOGNANO IL POSTO PUBBLICO
L'indagine sugli under 21 sardi: pronti anche a lasciare l'Isola

Sognano un impiego pubblico a tempo indeterminato, non amano lavorare per conto terzi e in mancanza di un lavoro soddisfacente sarebbero pronti anche a fare le valigie per trovarlo fuori dall'Isola o addirittura oltreconfine. Sono i giovani sardi tra i 15 e i 21 anni inquadrati dall'annuale rapporto Young Business Talents sulle inclinazioni accademiche e occupazionali degli studenti pre-universitari. Il documento è riuscito ad analizzare progetti e speranze di un universo di 2,5 milioni di giovani italiani in procinto di affrontare da adulti uno dei più difficili periodi economici dal dopoguerra,
INCERTEZZA Ecco forse spiegato perché in un contesto di estrema incertezza i giovani di oggi preferiscano la sicurezza di un posto fisso da dipendente pubblico. Impiegato, insegnante, militare o postino: poco importa quale carriera si prospetti, oltre un terzo degli intervistati (il 33,65%) desidera ricevere ogni mese uno stipendio sicuro, con tanto di tredicesima, ferie e pensione assicurate. In Italia solo i giovani calabresi (col 36,84%) rappresentano una fetta maggiore dei residenti.
CARRIERA AUTONOMA La vita da libero professionista o imprenditore invece stenta ad affascinare le nuove generazioni sarde rispetto ai loro coetanei italiani. Solo il 38%, la percentuale più bassa del Paese, vorrebbe infatti una carriera autonoma. Mentalità opposta a quella registrata nelle regioni del nord, dove, per esempio, circa la metà dei giovani di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana (oltre il 54%) sogna un'azienda propria.
NEL PRIVATO Ancora meno gettonato è un futuro da dipendente nel settore privato. Dei giovani sardi intervistati solo il 28% (davanti solo al 22% della Calabria) non disdegnerebbe una professione subordinata. «La cultura d'impresa in -Sardegna è quasi sconosciuta o, ad essere più buoni, considerata una seconda scelta - commenta Giuseppe Scura, direttore Confcommercio Sud Sardegna - spesso l'imprenditore è un self made man , con buone idee ma talvolta deboli sotto il profilo della sostenibilità nel medio periodo. Senza considerare che le imprese neonate non possono fruire di un adeguato tutoraggio che consenta di superare i primi anni, più difficili e difficoltosi».
GLI SCENARI Il panorama non è certo dei più rosei, ma la tenacia dei sardi è di certo l'ultima a morire. Lo dimostra l'altissima percentuale (40,1%) di giovani che vede ai prossimi cinque anni con ottimismo dal punto di vista professionale. Una fiducia che non necessariamente verrà avvalorata nella loro terra. Gli studenti sardi, dopo quelli campani e calabresi, sono i più numerosi (il 90%) a essersi detti disponibili a oltrepassare il Tirreno per trovare una buona occupazione. Percentuale che rimane elevata (83%) anche nel caso il destino li porti all'estero.
I PROGETTI Da tempo abbiamo comunque osservato come ci siano tantissimi giovani che al posto fisso preferiscono mettersi in gioco, credendo nelle loro potenzialità e facendo impresa - dice Antonio Matzutzi presidente regionale Confartigianato imprese - lo dimostrano le 2.918 imprese under 35 in Sardegna. Donne e uomini, che hanno sfidato la crisi creando, migliorando e vendendo prodotti e servizi in tutta l'Isola, nel resto dell'Italia e in molte parti del mondo. Scambiandosi idee, esperienze, collaborazioni ma anche concretizzando il passaggio di testimone con genitori o nonni. A queste nuove leve dell'artigianato sardo dobbiamo tanto, rappresentano oggi il futuro di un'Isola che non si arrende all'emigrazione. Dobbiamo supportarli perché, oltre a svolgere la loro professione, ogni giorno si battono per costruire nuove opportunità di occupazione attraverso collegamenti tra i percorsi di istruzione, formazione e informazione ed il mercato del lavoro. Tutto ciò per avere professionisti preparati, competenti, aperti al mercato, che sappiano coniugare il sapere e il saper fare».
Luca Mascia



6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 25 luglio 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
SANITÀ
Tre ambulanze attrezzate per i neonati

La Regione riorganizza il sistema di trasporto materno e neonatale d'urgenza e lo affida all'azienda regionale per l'emergenza-urgenza. La Giunta ha approvato il documento che rivede le linee di indirizzo alla luce della nuova rete ospedaliera. In Sardegna nascono circa 10mila bambini ogni anno. I trasferimenti effettuati (per bambini fino ai 28 giorni) sono stati 268, con un tasso di trasferimenti pari al 3,1%. Il 76,9% dei trasferimenti (206) è stato effettuato verso la azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e il 19,8% (53) verso la Aou di Sassari, il 3,4% (9) verso Nuoro. Con 580mila euro verranno acquistate nel 2019 tre ambulanze e le attrezzature necessarie. Poco meno di un milione servirà invece all'Areus per organizzare il servizio. La Giunta ieri ha poi deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Samatzai, dopo le dimissioni della sindaca Agostina Boi. L'ex dirigente della Regione Roberto Neroni sarà commissario straordinario. Il dirigente del Comune di Macomer, Alessandro Alciator, sarà il commissario straordinario ad Austis, dove si è dimessa la sindaca Maria Domenica Porcu.
 

La Nuova Sardegna

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 25 luglio 2018 / Economia - Pagina 15
Pigliaru: «Un riconoscimento per il centro di ricerca». Conrad: «Modello da esportare in Alaska»
Ricerca, via libera all'accordo Sotacarbo-Netl

CAGLIARI Il meglio del meglio dell'America che si occupa di energia è sbarcata nel Sulcis. La National energy technology è un'istituzione statale negli Usa: 108 anni di attività, cinque centri ricerca, anche in Alaska, e un fatturato di oltre un miliardo l'anno garantito al Dipartimento federale. Come ha detto il direttore del Netl Regis Conard: «Noi siamo molto interessati alle ricerche effettuate con successo dalla Sotacarbo di Serbariu su come può essere catturata l'anidride carbonica o Co2, e rendere così il carbone più ecologico». Perché per gli americani il carbon fossile sarà per almeno un altro decennio «la principale fonte energetica». Certo, però dovrà produrre sempre meno emissioni, sono quelle micidiale che producono l'effetto serra, ed essere sempre più ecologico. Per questo l' Netl ha siglato con Sotacarbo una collaborazione, durerà 5 anni, per la ricerca del miglior carbone possibile. Obiettivo su cui proprio la società, controllata dalla Regione e dall'Enea, da anni è all'avanguardia ,ha detto il presidente Alessandro Lanza. «È un accordo - ha sottolineato il governatore Francesco Pigliaru - che rappresenta nei fatti il più alto possibile riconoscimento internazionale per quello che è un eccellente Centro di ricerca nato e sviluppatosi in Sardegna». La Sotacarbo, tra l'altro, assumerà una trentina di neo laureti, la gran parte sono del Sulcis, per portare avanti l'intesa col gruppo americano. Dopo essere andati vicina, anni fa, a un «rapporto d'affari» con i cinesi, il Centro sembra aver trovato un partner perfetto. L'Netl è molto interessato ai brevetti della Sotacarbo, a cominciare da quelli capaci di «catturare il monossido di carbonio ancora prima della combustione». È un sistema, si chiama a membrane, che pressappoco funziona così: trasforma il carbone o altre biomasse in gas, poi separa, come se ci fosse un setaccio, la parte gassosa diciamo così buona da quella cattiva, fino a trasformare in ecologica una storica fonte energetica considerata da sempre inquinante. Non solo: anche gli scarti poi sono riutilizzati «È un modello - ha detto Conrad - che vorremmo sopratutto testare in una delle aree più delicate del mondo: l'Alaska».

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