Press review

19 July 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 19 luglio 2018 / Provincia di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
SENORBÌ
Una notte al museo per riscoprire la storia

A Senorbì per riscoprire la storia punica e romana del territorio. Si svolgerà nel civico museo archeologico Sa Domu Nosta la manifestazione “Una notte al museo” promossa per indagare e approfondire la ricerca delle emergenze archeologiche che caratterizzano i luoghi della Trexenta. Stasera, dalle 20 alle 23, il primo appuntamento della rassegna propone la conferenza dal titolo “Senorbì punica e romana, contesti e cultura” con la partecipazione dei relatori Dario D'Orlando, Manuel Todde e Ciro Parodo, del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Cagliari. Interverranno inoltre il sindaco Alessandro Pireddu e l'assessora alla Cultura, beni culturali, istruzione e spettacolo Paola Erriu. «L'evento offrirà lo spunto per fare luce sulle caratteristiche insediative del territorio di Senorbì, dal periodo punico all'epoca romana», spiega Elisabetta Frau, responsabile scientifico del Museo, che modererà gli interventi. Il secondo appuntamento sarà giovedì 26 luglio. ( sev. sir. )

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 19 luglio 2018 / Borsa (Pagina 15 - Edizione CA)
NELLA RETE L'ATENEO DI SASSARI
Hi-tech, il Cern aiuterà le aziende che innovano

Le tecnologie sviluppate dall'Infn e dal Cern saranno a disposizione di imprese, spin-off e piccole aziende hi-tech italiane che hanno deciso di puntare e investire sull'innovazione. Sono stati firmati gli accordi tra l'Infn e i primi Bic, Business Innovation Centre, cioè gli incubatori d'impresa che hanno presentato domanda di partecipazione e sono stati selezionati per far parte del Network R2I, Research to Innovation. Della rete fanno parte il Politecnico di Torino, Bioindustry Park di Colleretto Giacosa (Torino), e Cubact dell'Università di Sassari, che ora dovranno individuare, sulla base di un processo di valutazione e selezione, le start up interessate alle tecnologie, impegnandosi a fornire supporto attraverso finanziamenti, infrastrutture e consulenza per un valore di 40mila euro. Per il rettore dell'Università di Sassari, Massimo Carpinelli, «il Cubact, realtà già attiva sul territorio a supporto degli imprenditori e dei ricercatori, acquista una statura internazionale di eccellenza grazie all'Infn e al Cern. Una ulteriore grande risorsa per chiunque voglia sviluppare alta tecnologia e una grande opportunità per lo sviluppo della cultura imprenditoriale dei nostri studenti impegnati nel Contamination Lab».

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 19 luglio 2018 / Provincia di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
DECIMONANNU
«Accordo per i pazienti oncologici»

Una convenzione sino a dicembre tra Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari, Brotzu e la Nuova casa di cura, in modo da consentire una graduale presa in carico dei pazienti nelle strutture pubbliche e venire incontro alle loro esigenze. È la proposta dell'assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, in seguito alla chiusura del reparto di Oncologia della clinica di Decimomannu, al centro delle proteste dei pazienti. L'idea è venuta fuori durante un incontro tra l'assessore, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra, il rappresentante della Nuova casa di cura, Alberto Loi, e una rappresentanza dei pazienti. Loi, fanno sapere dalla Regione, «ha manifestato la totale chiusura di fronte alla possibilità di una riattivazione del presidio così come richiesto dai pazienti. Considerata la posizione, l'assessore ha avanzato la proposta, pienamente condivisa dalla delegazione dei malati, la cui fattibilità dovrà essere valutata da un punto di vista giuridico da parte dei direttori generali delle aziende». (l. e.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 19 luglio 2018 / Provincia Medio Camp (Pagina 28 - Edizione CA)
SAMASSI. Michela Onnis e Andrea Liggi hanno frequentato le serali
MOGLIE E MARITO IN CLASSE: DUE CUORI E UN DIPLOMA

Uniti nella vita di tutti i giorni e nello studio. È stato un esame di maturità speciale per Andrea Liggi e Michela Onnis, marito e moglie, che hanno conseguito il diploma nel corso serale di amministrazione, marketing e finanza dell'istituto “Vignarelli” a Sanluri. Per i due coniugi di Samassi i risultati sono stati eccellenti: Michela Onnis ha superato l'esame con il massimo dei voti (100) mentre Andrea Liggi ha raggiunto un prestigioso 88.
I TITOLI Lei aveva già conseguito un diploma tanti anni fa, poi la laurea, quindi la decisione di tornare sui banchi: «Mi sono laureata alcuni anni fa - racconta Michela Onnis, 30 anni, - in architettura all'Università di Cagliari: mio marito si è iscritto dallo scorso anno alle serali e piuttosto che starlo ad aspettare a casa da sola, ho deciso di seguire le lezioni insieme a lui. Per tre giorni alla settimana i corsi finivano alle 23.30, ma è stato molto bello viaggiare in gruppo. Ho presentato una tesina sul tema “L'architetto ieri, oggi e domani”. Questa è la mia professione ed ho lo studio a Samassi, di recente ho seguito anche un corso sulla terra cruda a Serrenti. Con mio marito abbiamo sempre scherzato sui voti presi e all'esame ho svolto il tema sulla solitudine in ambito artistico-letterario».
CENA IN CLASSE E in classe è il clima era dei migliori con 14 studenti e l'ora della pausa serale che diventava il momento della cena: «È stata - racconta Michela - una bellissima esperienza e non capita certo tutti i giorni di diplomarsi col proprio marito. Qualche volta siamo riusciti a studiare insieme anche se abbiamo metodi diversi. Questo nuovo titolo di studio mi permette di avere conoscenze in più che si possono utilizzare nella vita. Tra i miei autori preferiti c'è stato Luigi Pirandello, mentre la materia più difficile da studiare è stata economia aziendale».
LA DETERMINAZIONE Andrea Liggi, 36 anni, lavora come autista all'Arst ed è riuscito a conciliare i suoi impegni di lavoro con la scuola: «Ho ripreso gli studi da grande. Avevo - racconta - questo desiderio da tempo, mi sono iscritto lo scorso anno e ho fatto terza e quarta. In quinta si è iscritta anche mia moglie ed è stata esperienza molto bella e coinvolgente. All'Arst lavoro con contratto a tempo determinato per ora. Ho preso il diploma anche per una questione personale di conoscenza della realtà. Ho rivalutato tante materie come storia e letteratura ed economia. Sono contento del risultato e del punteggio, 88 è stato uno dei voti più alti. Il clima a scuola e il rapporto con i prof è stato moto bello».
Andrea e Michela hanno preso i voti più alti della classe realizzando un bellissimo sogno.
Gigi Pittau


 

La Nuova Sardegna

5 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 19 luglio 2018 / Prima pagina
COSÌ SI INNOVA: 
A SASSARI L’INCUBATORE
di Massimo Carpinelli
L’Università di Sassari mette a disposizione delle aziende del territorio una straordinaria opportunità: è di questi giorni infatti la firma di un accordo tra il nostro Ateneo e due dei massimi enti di ricerca europei, CERN e INFN. Sono stati firmati gli accordi tra l’INFN e i primi BIC, Business Innovation Centre, vale a dire gli incubatori e acceleratori d'impresa che hanno presentato domanda. Il processo è stato altamente selettivo e solo tre incubatori in Italia, due a Torino e il nostro CUBACT a Sassari, sono stati ammessi.
Gli incubatori dovranno ora a loro volta selezionare le start up interessate alle tecnologie dell’INFN e del CERN, impegnandosi a fornire supporto attraverso finanziamenti, infrastrutture e consulenza. In tal modo, tutte le imprese sarde con un interesse nell’industria hi-tech e che puntino sull’innovazione avranno una grande chance in più. Ma cosa significa fare Ricerca, Innovazione e Trasferimento Tecnologico, e cosa significa farlo in Sardegna?  continua a pagina 4

 

Sardegna - Pagina 4 (segue dalla prima)
COSÌ SI INNOVA:
A SASSARI L'INCUBATORE

di Massimo Carpinelli
Esistono due modi di fare innovazione: uno, che definirei incrementale, è quello in cui si sviluppano potenziandole tecnologie già esistenti. L'altro è quello in cui si crea ex-novo una tecnologia in grado di rivoluzionare le abitudini e le prospettive di noi esseri umani. L'innovazione del secondo tipo - quella che pratico e che conosco meglio - nasce ogni volta che i ricercatori si pongono domande alle quali ancora non sono state date risposte, spingendoli a costruirsi i nuovi strumenti necessari. La curiosità, la voglia di capire, di fare meglio di altri: questi sono i motori della Ricerca e dell'Innovazione. Sono innumerevoli gli esempi di come la ricerca inizialmente 'inutile' ha dato poi vita a tecnologie fondamentali delle quali non sapremmo più fare a meno. Uno tra tutti è l'Elettromagnetismo, che da ricerca puramente teorica (Maxwell), attraverso esperimenti pioneristici ma limitati nella portata applicativa (Coulomb, Faraday, Marconi), ha determinato il più straordinario salto tecnologico del secolo passato. Più recentemente, la tecnologia sviluppata al CERN di Ginevra e allo SLAC di Stanford per gli acceleratori e i rivelatori di particelle, ha condotto a importanti applicazioni nel campo della Medicina, del biomedicale, dei beni culturali, di Industria 4.0. Lo stesso Web, che sembra esista da sempre, è stato sviluppato dai ricercatori del CERN per scambiarsi informazioni in modo semplice ed efficiente. Quindi, il compito di ogni istituzione che ha a cuore lo Sviluppo deve essere quello di favorire la creatività, lavorando sulla frontiera della conoscenza. Innovazione tecnologica e trasferimento di conoscenza significa anche organizzazione, reti internazionali, capacità di offrire servizi. E facilitare l'accesso delle imprese alle tecnologie più avanzate è uno snodo chiave di questo processo. Questo sta facendo l'Università di Sassari con il suo incubatore e il suo Contamination LAB, aperto alle imprese e alle start-up, ma anche laboratorio aperto ai nostri studenti che vogliano provare a fare impresa.I posti del mondo dove nascono le grandi innovazioni hanno tutti caratteristiche molto simili. La Silicon Valley, che conosco bene, gode in questo senso di un ecosistema perfetto: una società aperta che attrae i migliori cervelli del mondo dando loro opportunità, ma anche soddisfazione economica, ha un sistema di finanziamento delle imprese veloce e disposto al rischio, ha un'amministrazione snella e una rete di Università di eccellenza. Qui in Sardegna, noi dell'Università di Sassari stiamo facendo la nostra parte: speriamo che gli altri attori facciano lo stesso per il bene di tutti.
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 19 luglio 2018 / Sardegna - Pagina 4
TECNOLOGIA
Le ricerche del Cern per tutte le imprese

Sassari. Usufruire delle tecnologie sviluppate dall'Infn e dal Cernora è un'opportunità concreta per molte imprese, spin-off e piccole imprese hi-tech italiane che hanno deciso di puntare e investire sull'innovazione. Sono stati, firmati gli accordi tra l'Infn e i primi incubatori e acceleratori d'impresa che hanno presentato domanda di partecipazione e sono stati selezionati per far parte del Network R2I, research to Innovation. Nato per volontà dell'Infn e del Cern, il Network R2I vuole dare supporto alle iniziative di trasferimento tecnologico nel nostro paese, promuovendo lo sviluppo di prodotti innovativi e servizi, a partire dalle tecnologie di frontiera sviluppate nell'ambito della ricerca in fisica delle particelle. Fulcro del progetto è proprio la rete gestita dall'Infn, di cui sono già entrati a far parte gli incubatori i3P del Politecnico di Torino, Bioindustry Park di Colleretto Giacosa (Torino), e Cubact dell'Università di Sassari, che ora dovranno individuare, sulla base di un processo di valutazione e selezione, le start up interessate alle tecnologie dell'Infn e del Cern, impegnandosi a fornire supporto attraverso finanziamenti, infrastrutture e consulenza per un valore di 40mila euro.«L'Infn sviluppa tecnologie all'avanguardia per i propri esperimenti di fisica fondamentale che ora con il progetto R2I vengono rese disponibili a start up innovative», spiega Ezio Previtali, presidente del Comitato Nazionale per il Trasferimento Tecnologico dell'Infn. «La collaborazione tra Infn e Cern garantisce, inoltre, che tutte quelle tecnologie innovative che hanno permesso fondamentali scoperte scientifiche siano ora a disposizione di tutti».
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 19 luglio 2018 / Sardegna - Pagina 6
Sassari perde 18 punti, la Gallura 10 ma è prima per imprese
QUALITÀ DELLA VITA
LA SARDEGNA È IN CODA SI SALVA SOLO ORISTANO
Il Medio Campidano e il Sulcis le province più povere d'Italia

IL MOTORE DELLA RICERCA È un processo che parte dalla curiosità ma anche dalla voglia di capire e di fare meglio degli altri
IL RUOLO ISTITUZIONALE Favorire la creatività lavorando sulle frontiere della conoscenza con reti organizzate

di Alessandro Pirina
SASSARI In coda per le nascite e la disoccupazione, in cima per la sicurezza e i bar. La classifica annuale del Sole 24 ore sulla qualità della vita fotografa una Sardegna immobile, che non riesce a riprendersi dalla crisi. Un quadro desolante, soprattutto per il Medio Campidano e il Sulcis Iglesiente, ormai habitué dei bassifondi della classifica, ma anche per Sassari, che in un anno perde 18 posizioni e precipita all'81esimo posto su 110. Il risultato migliore, figlio soprattutto dei dati sulla sicurezza, lo fa Oristano, 52esima, seguita da Cagliari e da Olbia Tempio, che però passa dal 59esimo al 69esimo posto. Male anche Nuoro, 75esima, e l'Ogliastra, 79esima. Insomma, la Sardegna si trova quasi tutta nella seconda parte della classifica, lontana dai piani alti, occupati da Belluno, Aosta e Sondrio. Fanalino di coda a livello nazionale è Caserta, seguita da Taranto e Reggio Calabria. Ricchezza e lavoro. Le graduatorie economiche sono sconfortanti per la Sardegna. Il Pil pro capite più alto lo ha la provincia di Cagliari, che è solo 69esima. Figurarsi il resto della classifica: il Medio Campidano è la più povera d'Italia, e la seconda meno virtuosa è il Sulcis Iglesiente. Male anche Ogliastra (96esima) e Oristano (90). Numeri confermati anche dal tasso di disoccupazione giovanile. Anche in questa graduatoria ultimo in Italia è il Medio Campidano, seguito dal Sulcis. Oltre quota 100 anche Oristano e Sassari. Si salva solo la Gallura, che occupa il 43esimo posto. Un dato forse anche figlio del primato di Olbia Tempio per il numero di imprese registrate. Da questo punto di vista la Gallura è la più dinamica d'Italia. Al secondo posto c'è Nuoro, 16esima a livello nazionale, poi Sassari 44esima e Oristano 65esima.Ambiente e demografia. Isola super virtuosa quando si parla di ambiente. L'Ogliastra è la provincia d'Italia che ha consumato meno suolo. Ma anche le altre province occupano ottime posizioni: Nuoro è quinta, il Medio Campidano nono. La provincia che divora più suolo risulta Oristano, che però è solo 23esima.
La stessa fotografia della Sardegna è presente nella classifica della densità demografica. L'Ogliastra ha quella più bassa d'Italia, Nuoro è terza, Olbia Tempio quarta e Oristano sesta. Pochi abitanti, ma pochi nuovi nati. Anzi, pochissimi. Medio Campidano e Sulcis detengono il primato del tasso di natalità più basso d'Italia, seguite da Oristano. Male anche Nuoro, Sassari e Cagliari. Si salva solo la Gallura, 48esima. Sicurezza. Oristano si conferma tra le città più sicure d'Italia: meglio fanno solo Verbania e Belluno. Poche rapine, pochi furti, pochi scippi. Tutto sommato tranquille Nuoro e l'Ogliastra, 26esime, mentre la Gallura e Sassari sono meno quiete. Anche quest'anno l'isola si conferma capitale delle truffe informatiche: Nuoro, Ogliastra, Gallura e Sassari sono tra le province più colpite dai pirati del web.Cultura e tempo libero. Sulla cultura Nuoro non ha rivali: è la provincia sarda con più laureati, 31esima in Italia, mentre la Gallura ne ha meno solo rispetto a Bolzano. In compenso, Olbia conferma il primato nazionale per bar e ristoranti. Ma è ultima per numero di sale cinematografiche. Insomma, nella provincia dei grandi festival e dei set hollywoodiani vedere un film è una missione quasi impossibile.

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 19 luglio 2018 / Il tuo lavoro - Pagina 15
il caso
IL PAESE DEI MEDICI SPARITI

di Manuela Correra
I primi a rischio di estinzione, a breve, sono gli anestesisti, ma non se la passano meglio neanche chirurghi, igienisti, ginecologi e psichiatri: nei prossimi 5 anni nelle Asl e negli ospedali pubblici mancheranno 11mila 800 camici bianchi, per effetto dei pensionamenti o di passaggi al privato. A lanciare l'allerta è la Federazione delle aziende sanitarie pubbliche (Fiaso), che descrive un quadro allarmante "arricchito" però, come denunciano gli Ordini dei medici, anche da un paradosso tutto italiano: sono oltre 15mila i laureati in Medicina a oggi inoccupati. Il 35% dei medici lascia il lavoro prima dei limiti di età, perché si prepensiona o per andare nel privato. Un problema è anche il fatto che, in entrata, uno specializzando su 4 non opta per il servizio pubblico. Il quadro del fabbisogno medico in Asl e ospedali è tracciato dal Laboratorio Fiaso sulle politiche del personale, con uno studio su un campione di 91 aziende sanitarie e ospedaliere. E le carenze sono allarmanti: nei prossimi 8 anni, i medici dei servizi sanitari di base «scompariranno», mentre gli igienisti si ridurranno del 93% e i patologi clinici dell'81%. Internisti, chirurghi, psichiatri, nefrologi e riabilitatori si ridurranno a loro volta di oltre la metà, anche se il maggior numero di cessazioni dal lavoro si avrà tra gli anestesisti, che lasceranno in 4mila 715 da qui al 2025. L'Italia ha il primato di anzianità dei medici, che nel 51,5% dei casi hanno superato i 55 anni di età, contro il 10% del Regno Unito e il 20% di Olanda e Spagna. Eppure, «al 2017, si contano oltre 15mila laureati "al palo": sono laureati in Medicina che, a seguito del numero chiuso, non sono riusciti ad ottenere l'accesso ad una borsa per la Specializzazione né al corso di Medicina di famiglia. Possono solo attendere», denuncia il segretario della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Roberto Monaco.
 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 19 luglio 2018 / Economia Pagina 14
ROTARY CLUB 
Master del turismo
maxi borsa di studio

Cagliari. Borsa di studio da ventimila euro destinata a un ragazzo sardo che partecipi Master five stars hotel management. L'iniziativa del Rotary club Cagliari è rivolta ad allieve e allievi che vogliano cimentarsi nel mondo dell'hotellerie extralusso. I candidati devono possedere la laurea e avere una buona conoscenza della lingua inglese. Le selezioni si terranno al resort di Pula il 24 e 25 settembre. L'undicesima edizione del Master curato dall'Hotel Business school, fondata dal Forte Village e dalla Luiss University, parte a novembre. Ma le domande, da battezzare "Selezione Rotary", devono arrivare entro il 15 settembre per email a info@masterfivestars.com. Con dieci anni di successo, il Master è in cima alle classifiche mondiali del settore stilate dalla giuria francese di Eduniversal. Ma non solo. I masterini trovano subito lavoro: il placement è del 99 per cento. La carriera professionale degli allievi è in corso nei reparti Sales&marketing (29 per cento), Rooms division (12), Housekeeping (6), Amministrazione (6); Assistenti di direzione (12), Food&beverage (12) e Booking (6). Anche la prossima edizione sarà in lingua inglese, con docenti e professionisti accreditati e l'intesa con catene alberghiere in Italia e all'estero, future sedi di stage professionalizzanti. Il Master dura undici mesi ed è destinato a 24/26 allievi. Il Forte marcia con la Cornell University: l'ateneo statunitense ha ideato i moduli di formazione Crase e Chess. In breve, un format che anche il Rotary Cagliari sposa per le nuove generazione isolane.

Questionnaire and social

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