Press review

24 May 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ
Un accordo per studiare il mare
Studiare il mare sarà più facile grazie all'accordo tra Università e Marina militare che consentirà ai ricercatori di eseguire studi durante la campagne oceanografiche dell'Istituto e di effettuate campagne di ricerca geomorfologiche e biologico marine congiunte. L'obiettivo è potenziare l'attività formativa. «Si tratta di una firma importante per il nostro Ateneo - ha detto il Prorettore vicario Francesco Mola, che ha siglato l'intesa con il comandante dell'Istituto Idrografico, contrammiraglio Luigi Sinapi -. È forte la necessità di interagire con gli altri enti: questo comporta un abbattimento dei costi e attiva sinergie utilissime per conoscersi reciprocamente e progredire nello sviluppo della nostra società».
Al centro dell'intesa le attività di ricerca e gli studi per la valorizzazione di tutto ciò che è legato al mare da un punto di vista scientifico, tecnologico e ambientale, comprese le sperimentazioni in campo nautico, e l'attività di formazione, con tirocini e tesi di laurea.

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Spettacoli e Società (Pagina 46 - Edizione CA)
Zen Circus, Ghemon, Lamarina e Mezzosangue tra i protagonisti della rassegna cagliaritana
IL VIAGGIO MUSICALE DI ATENEIKA TRA BLUES ESPLOSIVO, RAP E ROCK 

Nove giornate di sport e di musica. Tanta musica. Il cast del festival Ateneika è ormai definito. Gli organizzatori nei giorni scorsi hanno diffuso il calendario dei concerti che animeranno il campus universitario di Sa Duchessa a Cagliari. Una line-up che promette nove serate ad altissima tensione. «Per il momento non intendiamo svelare cosa accadra il 9 giugno, la giornata di chiusura del festival - spiega l'evente manager Alessio Damiano Correnti - sarà sicuramente una grande sorpresa». Nessun mistero invece sul cast degli artisti che si esibiranno sul palco della cittadella universitaria cagliaritana.
Si parte il primo giugno con una serata all'insegna della dance: lo spettacolo “We love 90's/2000”. Balli assicurati anche il giorno seguente con le sonorità reggae di Forelock & Arawak, La Marina e Isla Sound. Canzone d'autore e suggestioni elettroniche tengono banco nella giornata di domenica 3 giugno con l'indie-pop di Lemandorle e la cantante salentina Lucia Manca. Si resta nel sud Italia anche lunedì, ma con una serata all'insegna dell'hip hop con l'atteso concerto di Ghemon, nome d'arte del beneventano Giovanni Luca Picariello. Martedì 5 giugno ritorna a Cagliari una delle formazioni più originali della scena alternativa tricolore: il duo formato da Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio, ovvero i Bud Spencer Blues Explosion. Il giorno seguente Ateneika ospita una serata con due concerti di altrettanti artisti legati in qualche modo alla Sugar di Caterina Caselli: i primi a salire sul palco saranno i romani Viito (recentemente è stato pubblicato il video del brano “Una festa”), seguiti da Paletti, autore tra le altre cose del brano “Ma che ci faccio qui” di Mina e Adriano Celentano. Il cantautore lombardo ha pubblicato recentemente l'album “Super”.
Giovedì 7 giugno il festival Ateneika ospita una tappa del tour degli Zen Circus. La band toscana capitanata da Andrea Appino regalerà ai tanti fan sardi alcuni brani dell'ultmo album “Il fuoco in una stanza” e tutti i brani più conosciuti del repertorio. Venerdì sul palco di Sa Duchessa ritorna l'hip hop. Sul palco il rapper romano Mezzosangue. Penultimo appuntamento di un festival che si conclude il 9 giugno con lo spettacolo “a sorpresa”. «Faremo un regalo alle migliaia di persone che seguono la rassegna», assicura Alessio Damiano Correnti. Durante le nove giornate di Ateneika sono previsti tantissimi appuntamenti con lo sport. Per assistere alle gare e ai concerti non si paga alcun biglietto. (f. p.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
IN EVIDENZA
Innovazione digitale: incontro alla Fiera

La Halley Sardegna, con il patrocinio dell'Università, la Regione e il Comune, promuove per domani, dalle 9 alle 13.30, nel Padiglione Mediterraneo della Fiera, il convegno dal titolo: “Innovazione digitale”. Per info: 070 9455049.

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
CONVEGNO
Innovazione, incontro tra esperti a Cagliari

Superare il divario digitale per creare sviluppo. Se ne parlerà domani dalle 9 nella sala Piero Tola Sulis della Fiera di Cagliari durante il convegno Innovazione digitale crescita digitale, smart city e nuovo regolamento europeo sul trattamento dati (Gdpr) organizzato dalla Halley Sardegna con il patrocinio dell'Università di Cagliari, il Dipartimento di Ingegneria Elettrica ed Elettronica e l'assessorato regionale degli Affari Generali. Il tema centrale sarà quello del divario digitale e della strategia dell'Agenda Digitale della Regione Sardegna in rapporto al Piano Triennale ICT della Pubblica Amministrazione. Ma non solo, sarà discusso anche di Cloud Computing nella Pubblica Amministrazione e progetti Smart City del Comune di Cagliari e dell'Università. Per quanto riguarda l'Università, sarà illustrato il sistema di infomobilità per l'area vasta di Cagliari esistente e operativo e le sue possibili trasformazioni e integrazioni a seguito di due importanti progetti di ricerca sulle smart city: Cagliari2020 e CagliariPort2020. Sarà inoltre illustrato un terzo progetto di ricerca (Netergit) sulle smart city, anch'esso in fase di sviluppo, sul monitoraggio dei consumi energetici di una città. In programma anche due interventi su "Sicurezza informatica" e sul Gdpr, il nuovo regolamento europeo sulla privacy in vigore proprio dal 25 maggio e obblighi per pubbliche amministrazioni e privati.

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Borsa (Pagina 15 - Edizione CA)
Mura: la Regione aiuta l'occupazione femminile. Cocco (Cgil): troppi svantaggi
DONNE MOLESTATE E SOTTOPAGATE
Il dossier di “Giulia”: retribuzioni più basse dal 5% al 35%

Il problema lo registrano innanzitutto le statistiche: in Sardegna più di una donna su due (il 51%) ha subito molestie o ricatti sessuali sul luogo di lavoro. Non solo. Nonostante le donne siano più istruite, prendano voti più alti, finiti gli studi devono vedersela con un mondo che premia ancora gli uomini. Anche in questo caso basta un dato a inquadrare il fenomeno: «Il divario nella retribuzione tra giornalisti e giornaliste di prima nomina», cioè assunti da meno di 30 mesi, «è del 5% a favore degli uomini», spiega Susi Ronchi, coordinatrice regionale dell'associazione Giulia giornaliste. Nelle imprese famigliari, il divario può crescere addirittura fino al 35%.
RETRIBUZIONI MINORI Il lavoro delle donne, tra discriminazioni e molestie, è stato al centro di un incontro dal titolo “Donne di carta” promosso all'università di Cagliari dall'associazione Giulia giornaliste. «Sul lavoro le donne sono svantaggiate», spiega Caterina Cocco, della segretaria regionale della Cgil. «Hanno in prevalenza contratti a tempo determinato, stipendi più bassi e sono impiegate in settori meno “ricchi”. Anche a parità di mansioni, per effetto del tipo di contratto, hanno stipendi più bassi». Qualcosa, però, comincia a cambiare. «L'occupazione femminile sta crescendo», rileva Virginia Mura, assessore regionale al Lavoro. La Regione ha messo in campo una serie di interventi per agevolare l'ingresso delle donne nel mondo del lavoro, come il bando da 4,7 milioni destinato alle libere professioniste.
LE MOLESTIE Non succede solo nel mondo dello spettacolo: ricatti e molestie sessuali vengono subiti anche nei corridoi e negli uffici di grandi e piccole aziende. «Si verificano prevalentemente nel settore privato ma il fenomeno è presente anche nel pubblico», spiega Valeria Aresti, avvocata cagliaritana. Si comincia con frasi a sfondo sessuale, con approcci “affettuosi”, e se si imbarazzano sono loro, le donne, quelle sbagliate, mica il capo o il collega più alto in grado che abusa del suo potere. «Quanto più il lavoro è merce rara, tanto più ricatti sessuali e molestie trovano terreno fertile», sottolinea Tiziana Putzolu, consigliera regionale di Parità. Uno dei nuovi fenomeni è lo « stalking occupazionale , reato commesso fuori dall'ambiente lavorativo ma che trae origine proprio in quel contesto», spiega l'avvocata Aresti. Come si manifesta?. «Il collega», spiega l'esperta, «per evitare sanzioni nel posto di lavoro, sceglie strategicamente di compiere atti persecutori nella vita privata della donna mediante ripetuti messaggi, appostamenti, danneggiamenti al fine, per esempio, di indurla a dimettersi». ( ma. mad. )

 

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Provincia Ogliastra (Pagina 40 - Edizione CA)
La Giornata della natura
Sabato al Centro di Documentazione, appuntamento con la Giornata della Natura, organizzata dagli “Amici della Natura”, in collaborazione con Antonio Assorgia. Si inizia alle 9,30 con il docente Andrea Sabatini, che parlerà di “Biodiversità ed estinzione”; a seguire Mario Pappacoda si soffermerà su “Specie animali delle grotte della Sardegna”. Due docenti universitari di chiara fama, Sergio Ginesu (Variazioni climatiche e morfologiche nel Quaternario), e Alberto Marini (Vulcanismo in Africa e altri continenti), chiuderanno la serie di interventi. Il bilancio finale del corso di vulcanologia che si è tenuto a Baunei quest'anno, e la visita al museo di minerali e fossili allestito nel Centro di documentazione concluderanno la giornata di studi.

 

7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / TV e Radio (Pagina 55 - Edizione CA)
VIDEOLINA. Monitor indaga i cambiamenti nel Paese
La legge sull'aborto ha compiuto 40 anni

Il 22 maggio del 1978 entrava in vigore la legge 194, che disciplina l'interruzione volontaria di gravidanza. Dopo quaranta anni cosa è cambiato nel nostro Paese? La legge è applicata in tutte le sue parti? Può dirsi ancora attuale o è superata? Intanto, il tema dell'aborto continua a far discutere e a dividere. Da una parte i movimenti femministi, che rivendicano la necessità di riaffermare la libertà di scelta delle donne, e un diritto che considerano fondamentale, dall'altra, anche nell'isola, il crescente numero di medici obiettori di coscienza. Tutto questo nella puntata di Monitor, condotta da Egidiangela Sechi che ne discute con Giuseppe Chessa primario di Ginecologia del ospedale Brotzu e Sabrina Perra, sociologa Università di Cagliari.

 

8 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Lettere e opinioni (Pagina 13 - Edizione CA)
LA SCOMPARSA DI ERDAS
Ci ha lasciato il professor Franco Epifanio Erdas. Da tempo malato non aveva tuttavia smesso di inviare i suoi articoli al nostro giornale, del quale è stato prezioso collaboratore in questa pagina per molti anni. Ex docente universitario, fine e sensibile pedagogista, intellettuale schivo e coltissimo, lascia un vuoto nella cultura cagliaritana e nel mondo della scuola. L’Unione Sarda, con in testa l’editore Sergio Zuncheddu, che assai apprezzava i suoi scritti, si unisce al dolore della famiglia.
(m. c.)

 

9 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Illustrate ad Abbasanta le nuove norme vigenti nei territori più soggetti a inondazioni
Piano idrogeologico, nuove regole: «Edifici agricoli in zone a rischio»

Sui terreni (HI4) che sta per “aree di pericolosità molto elevata”, quindi a fortissimo rischio alluvione, piantarci anche un chiodo, immaginarsi poi un edificio aziendale, era da codice rosso: impossibile. Adesso con le modifiche alle norme del piano per l'assetto idrogeologico, la blindatura salta insieme ad altre serrature nelle zone meno a rischio. Con la cautela, l'attenzione e il timore necessari perché su quelle zone i pericoli di oggi sono pari a quelli di ieri. Ma fare si può, questa la novità. Dopo 12 anni e qualche cambio in corso d'opera, il Pai «viene aggiornato coniugando sicurezza, semplificazione e sviluppo», hanno sottolineato Alberto Piras, direttore regionale del distretto idrografico (Adis) e Mario Uras, capo di gabinetto dell'assessore regionale ai lavori pubblici arrivati a Losa di Abbasanta per illustrare a amministratori e tecnici comunali i cambiamenti.
RIUNIONE Qualche critica, più che altro sui particolari, ma la sostanza è salva. «Prima le zone agricole poste negli alvi dei fiumi avevano fortissimi vincoli, non si potevano praticare le colture, l'allevamento e meno che mai realizzare impianti. Da questo mese si può anche costruire rispettando alcuni criteri», è stato il leitmotiv dell'incontro. I dettagli sono stati chiariti dall'ingegner Gianluigi Mancosu. «Nelle aree di pericolosità molto elevata sono permesse le attività delle aziende agricole, zootecniche e selvicolturali, la realizzazione di fabbricati e degli impianti connessi alla loro conduzione, alla valorizzazione e trasformazione dei prodotti aziendali purché in condizioni di massima sicurezza idraulica possibile».
LIMITI Serviranno gli studi di compatibilità e di sicurezza, non saranno consentiti seminterrati e dovranno essere identificati «luoghi sicuri per le persone posti al disopra della piena. In caso di avviso di elevata criticità per rischio idrogeologico o idraulico sono vietate le attività lavorative dell'azienda, salvo quelle strettamente necessarie per la salute animale». Si potranno costruire 1.500 mq di superficie coperta nel caso di azienda superiore ai 100 ettari e di 1.000 in tutti gli altri casi.
LIBERATORIA A margine, ma non tanto, alla chiusura della pratica il richiedente dovrà sottoscrivere una liberatoria che escluda ogni responsabilità dell'amministrazione pubblica su risarcimenti e/o rimborsi nel caso di allerte e nel caso di eventuali danni a cose e persone comunque derivanti dal dissesto segnalato. Porte sbarrate ai Comuni che non hanno predisposto i piani comunali di protezione civile per rischio idraulico e idrogeologico. Contributi sul sistema dei bacini urbani sono arrivati da Giovanni Sechi, Saverio Liberatore, Clorinda Corits dell'università di Cagliari, dal geologo Giovanni Cocco. Per il sindaco Mario Tendas di Solarussa: «Ci troviamo a gestire situazioni più grandi di noi, mancano persone, competenze e finanziamenti». La realtà che va oltre i piani.
Antonio Masala

 

10 - L’UNIONE SARDA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
Il rapporto sui reati presentato da Antonietta Mazzette, docente dell'Università di Sassari
Marijuana, il futuro del crimine Nell'Isola calano rapine e omicidi, attentati e droga in crescita

Rapine in calo e omicidi stabili, in linea con le altre regioni italiane. Preoccupano, invece, i numeri relativi agli attentati e alla coltivazione di marijuana. Sono alcuni dei particolari emersi dal rapporto “La criminalità in Sardegna. Reati, autori e incidenza sul territorio”, curato dalla sociologa dell'Università di Sassari Antonietta Mazzette e finanziato dalla Fondazione di Sardegna. Lo studio prende in esame il biennio 2016-2017 e mette in evidenza una serie di fattori che contribuiscono alla continuità o alla discontinuità di alcuni fenomeni sulle differenti aree dell'Isola. Non tutti i reati vengono presi in considerazione per l'analisi, spiegano gli autori, giusto quelli più rappresentativi della specificità sarda e quelli nuovi, che caratterizzano il cambiamento.
CONTINUITÀ Per rimanere alla prima fattispecie, i casi di omicidi consumati e tentati continuano a essere concentrati nella Sardegna centro-orientale allargandosi alla Gallura sino a Olbia. Stesso discorso vale per le rapine compiute da singoli, con la città metropolitana di Cagliari e le aree urbane che registrano il numero più elevato perché maggiore è la presenza di attività commerciali e di popolazione. I comportamenti criminali non cambiano nemmeno nel caso di rapine messe a segno da gruppi organizzati e ben armati: le zone più colpite sono quelle “non urbane”, esattamente come i componenti delle bande (stando ai rapporti delle forze dell'ordine), di solito provenienti dall'Ogliastra e dal Nuorese.
DISCONTINUITÀ Negli ultimi anni, anche sul fronte degli atti intimidatori, i ricercatori hanno notato alcuni segnali che indicano un'evoluzione del fenomeno. Le vittime degli attentati non sono in prevalenza gli amministratori pubblici, ora le categorie finite nel mirino sono le più variegate: dall'imprenditore al libero professionista sino al dirigente. Non solo, territori prima interessati marginalmente ora evidenziano dati rilevanti, in particolare la provincia di Sassari e il sud dell'Isola. Scrivono gli autori: «Emerge con chiarezza che il fenomeno degli attentati è come un virus che non si riesce a debellare ma che, anzi, si sta estendendo». C'è un elemento di continuità con il passato: i Comuni più colpiti sono tutti di piccole dimensioni.
LA MARIJUANA Il sequestro, tra il 2016 e il 2017, di oltre 40 mila piante di cannabis è la conferma dell'impennata di un fenomeno che è andato in crescendo nell'ultimo decennio (nel precedente quinquennio erano state appena 30 mila piante). E qui si nota una sorta di mutamento antropologico della criminalità sarda. Anche in questo caso, le aree da sempre maggiormente interessate sono localizzate nella Sardegna centrale e orientale. Ciò non significa che l'attività non si sia nel frattempo estesa a quasi l'intero territorio regionale. I sequestri più importanti sono avvenuti nelle campagne di centri con meno di tremila abitanti. I “coltivatori” hanno un'età compresa tra i 18 e i 49 anni, lavorano saltuariamente nel mondo agricolo o sono disoccupati.
LE ARMI Sono sempre più diffuse e, inevitabilmente, collegate alla gran parte dei reati presi in esame dallo studio dei ricercatori dell'Ateneo sassarese. Pistole e fucili sono stati rinvenuti da carabinieri e polizia in occasione dei sequestri di droga. Il 60 per cento degli omicidi viene commesso con le armi da fuoco. Nelle rapine, invece, le armi sono utilizzate nel 40 per cento dei casi, ovvero in quelle organizzate da bande. Altro aspetto evidenziato: la percentuale più significativa di delitti con l'uso di armi viene annotata nei Comuni con meno di tremila abitanti. Solo una minima parte degli atti intimidatori registra l'uso di armi. Nella maggioranza dei casi, si privilegia il materiale incendiario (soprattutto per danneggiare automobili o immobili).
Vito Fiori

 

La Nuova Sardegna

11 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Economia - Pagina 15
Dirigenti della P.A.
cambia il contratto
Trattativa nel vivo
La trattativa per il rinnovo del contratto dei dirigenti di Stato, 6.700 teste, entra nel vivo, partendo dalla riscrittura delle regole. Tra le novità ci sono disincentivi all'assenteismo, per incoraggiare i capi a centrare i target sulle presenze, e la spinta per rendere meno opache le procedure con cui si attribuiscono gli incarichi, in modo da evitare selezioni con vincitori annunciati. Oggi nuovo incontro tra i sindacati e l'Aran, sarà presentata la prima bozza che apre anche a bonus per i responsabili dell'anticorruzione e per chi prende incarichi ad interim, in sostituzione di altri colleghi.

12 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Sassari - Pagina 22
La band emiliana protagonista della 12esima edizione di "Universitari in piazza"
CONCERTO DEI "MODENA" PER LA FESTA DEGLI STUDENTI
In attesa dell'evento visita agli stand dei dipartimenti e musica dalle 18.30

di Antonio Meloni
SASSARI Una serata all'insegna dello svago per ritrovarsi insieme all'aperto e condividere il piacere di ascoltare buona musica. Ma non solo, l'obiettivo infatti è quello di rivalutare il senso della cooperazione e della solidarietà tra studenti per promuovere iniziative legate al mondo universitario. Per farlo hanno scelto piazza d'Italia sede ideale, per une sera, del forum delle associazioni studentesche, ma anche location perfetta per ospitare la performance dei Modena City Ramblers che chiuderanno un ricco programma musicale. Dodicesima edizione. Sabato "Universitari in piazza", alla dodicesima edizione, non sarà solo un meritato momento di svago per centinaia di studenti reduci da un anno impegnativo puntellato da lezioni, esami e conferenze: «Vorremmo lanciare un messaggio alla città - hanno spiegato ieri, durante l'incontro con la stampa nella sala Milella del rettorato, i rappresentanti del Forum, Bianca Mannironi e Angelo Biancu - per spiegare che all'Università di Sassari esiste anche la bella realtà rappresentata dalle associazioni studentesche ora finalmente riunite».Sodalizio attivissimo. Almeno un migliaio i componenti di questo attivissimo sodalizio che nasce in ambito studentesco. Dall'associazione studenti di agraria all'Erasmus students network Sassari, dai Goliardi turritani all'associazione di scienze politiche e poi, ancora, le associazioni degli studenti di odontoiatria, economia, belle arti e l'Elsa (European laws student association), il segretariato italiano studenti di medicina, nonché l'Eureka del dipartimento di via Vienna.Spirito universitario. «Siamo certi di rappresentare - hanno detto ieri gli studenti - l'espressione più genuina dello spirito universitario e chiediamo alla città e alle istituzioni un riconoscimento di questo nostro ruolo che riteniamo importante». Ogni dipartimento sarà rappresentato da uno stand animato da attività di carattere ludico in un contesto in cui la musica e il divertimento saranno gli ingredienti principali di una lunga serata. A dare il fuoco alle polveri, alle 18.30, saranno gli "Slenders", una giovane band di Arzachena e, a seguire, l'esibizione dei "Colvins".Quindi sarà il turno di Sara Porcu che, a partire dalle 19.50, canterà accompagnata da due musicisti alla chitarra acustica e al flauto traverso. Alle 20.10 saliranno sul palco gli "Inarrestabili" e alle 21 i "Clan Banlieue" per chiudere, come detto, alle 22, con i Modena City Ramblers. Il gruppo attirerà in piazza un pubblico che sarà costituito non solo da studenti universitari ma da tanti fans della band emiliana.Gli organizzatori dell'evento hanno tenuto a precisare che la manifestazione, che coinvolgerà centinaia di studenti universitari, è autoprodotta e autofinanziata.


13 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Sassari - Pagina 20
LA CONFERENZA
Oriol Nel.lo racconta rigenerazioni urbane

SASSARI La rigenerazione urbana dei quartieri periferici e il ruolo dell'urbanistica oggi nella trasformazione delle città e del territorio della Sardegna saranno i temi della conferenza "Urbanistica, casa e quartiere", tenuta da Oriol Nel.lo oggi alle ore 18 all'ex Biblioteca universitaria. Discuteranno con lui Arnaldo Cecchini, Francesco Indovina, Giovanni Maciocco, Patrizia Mercuri, Roberta Omoboni, Paola Pittaluga, Valentina Talu. L'evento è organizzato dal Comune di Sassari, dal dipartimento di Architettura, Design, Urbanistica dell'Università di Sassari, da Tamalacà Srl, spin-off sostenuta dall'Università di Sassari e da Sardarch, collettivo di architettura.Oriol Nel.lo, è docente universitario, ha maturato esperienze di governo alla Generalitat della Catalunya e coopera attivamente alle politiche urbane del Comune di Barcellona.Oggetto dell'incontro sarà la concezione dell'urbanistica, che nasce nella sua versione moderna e "autonoma" in contesti diversi legati all'architettura, all'ingegneria, alla geografia, all'igiene, alla necessità di riforme sociali. Serve studiare la materia come percorso disciplinare a se stante, con una figura professionale specifica.Occorre anche studiare urbanistica nelle scuole, dalla prima infanzia, nelle pubbliche amministrazioni che si occupano di città territorio, ambiente e paesaggio.È tuttavia opportuno essere consapevoli che le politiche, i piani e i progetti per gestire la città e il territorio hanno bisogno di un cambio radicale di punto di vista e considerare il coinvolgimento dei cittadini un elemento necessario e utile nella gestione delle trasformazioni, in un'ottica di contrasto alla diseguaglianza e all'ingiustizia spaziale.


14 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 24 maggio aprile 2018 / Sassari - Pagina 31
Il pecorino 2.0 comunica via wifi quando è stagionato
Il progetto dell'ITS Tagss ritenuto tra i più innovativi in Italia
Dentro il formaggio c'è un sensore che invia i dati all'app

SASSARI Anche il formaggio può diventare smart. col progetto SensingCheese4.0 dell'ITS Tagss di Sassari le forme di pecorino dotate di sensore interno, comunicano via wireless il proprio stato di stagionatura a un'app per il tablet. È un sistema innovativo per capire con estrema precisione quando un formaggio è pronto per essere commercializzato. L'idea è piaciuta molto all'Università Foscari di Venezia che l'ha inserita tra i dieci progetti più rappresentativi del piano ITS 4.0 nazionale promosso del Ministero dell'istruzione. Il prototipo per il monitoraggio in linea e non invasivo della stagionatura è stato realizzato dagli studenti dell'Istituto Tecnico Superiore insieme all'impresa casearia Fratelli Pinna di Thiesi e la startup Primo Principio di Alghero. Al progetto hanno preso parte gli studenti Giuseppe Lupinu, Alessandro Masia, Sebastiano Spina, Simone Saba, Danilo Rubattu, Tania Marrocu, Simone Montisci, Maria Caterina Dore. I tutor sono Alessandro Meloni e Andrea Galante per l'azienda Primo Principio e Gavino Murittu e Giuliano Pinna per la ditta Fratelli Pinna; ha coordinato il progetto didattico il professor Mauro Solinas e Rosanna Arru, direttrice dell'ITS Sassari.Il laboratorio, partito lo scorso Gennaio, è arrivato alle sue fasi conclusive e ha generato un prototipo chiamato "SensingCheese4.0" capace di monitorare continuativamente e in maniera non invasiva l'umidità interna della forma di formaggio in stagionatura. Il sensore, allocato con un puntale all'interno della caciotta, invia i dati attraverso moderne tecnologie di comunicazione wireless che poi permettono la visualizzazione dei dati attraverso Internet per mezzo di un app dedicata e progettata per il personale tecnico dello stabilimento caseario. Il prototipo è stato inserito dall'Università veneziana tra le best practice dell'ITS 4.0, come esempio di virtuosa collaborazione tra istituti tecnici e aziende, a rappresentare lo spirito e le motivazioni della scuola 4.0.Tradizionalmente la valutazione del grado di stagionatura del formaggio avveniva in questa maniera. Anticamente si usava la "sgubbia", una sorta di cavatappi o tassello da formaggio, utilizzato per i prelievi da assaggio. E infatti i nonni lavoravano come veri e propri sommelier del pecorino, capaci assaporare la qualità e la "maturazione" del prodotto. Questi sistemi "faidate" e un po' troppo soggettivi, sono stati superati dalla tecnologie. Le grandi aziende, come quella dei Fratelli Pinna, tengono sotto controllo la stagionatura attraverso il posizionamento sistematico delle forme in scaffali dove ogni ripiano corrisponde a una temperatura e una "vecchiaia" del formaggio. Man mano che passano le settimane la forma viene spostata di ripiano, sulla base del calendario di stagionatura. Questo però è un sistema standardizzato, che non offre informazioni precise su ciò che sta avvenendo dentro le singole forme. Il SensingCheese 4.0 invece è proprio un occhio interno, che tiene sotto controllo i parametri significativi della stagionatura. Con queste metodologie che gli ITS si propongono come formazione terziaria professionalizzante in grado di dare risposte ai profondi bisogno di occupabilità. Tali programmi consistono in bienni post-diploma che rappresentano un'alternativa ai percorsi universitari, scommettendo su formazione tecnica e altamente professionalizzante. Nati nel 2010, istituiti dall'articolo 13, comma 2, della Legge 2 aprile 2007, n. 40 si ispirano a esperienze ormai consolidate in altri paesi europei: Fachhocschulen tedesche, Scuole Universitarie Professionali Svizzere, al Brevet Technicien Supérieur o al Diplome Universitaire de Technologie francesi. «Esperimenti didattici come SensingCheese4.0 - spiega Andrea Galante - pongono l'accento sulla necessità di un ripensamento della didattica, a maggior ragione se si parla di istituti professionali. Il lavoro in squadra, la contaminazione tra tecnologie innovative e mondi manifatturieri, la dimensione di analisi, ricerca, progettazione sono elementi fondamentali nel nuovo mondo del lavoro che ha bisogno sempre più di figure "ibride", altamente qualificate da un punto di vista tecnico, ma in possesso di capacità trasversali e relazionali, pronte per la gestione della complessità».

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie