Press review

08 April 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 8 aprile 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
CONFERENZA SU ASPRONI
Domani nella sala degli specchi della facoltà di Lettere sarà ospite dell'associazione Riprendiamocì la Sardegna, Arianna Onidi che parlerà di “Giorgio Asproni, vita di un ribelle”. L'inizio è fissato per le 20, l'ingresso è libero.

 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 8 aprile 2018 / Economia (Pagina 20 - Edizione CA)
APPUNTAMENTI
STUDENTI SARDI IN GITA A BRUXELLES

Fra il 9 e 12 aprile venti studenti dei corsi di Scienze politiche delle Università di Sassari e Cagliari avranno l'opportunità di visitare a Bruxelles alcune istituzioni dell'Unione europea. Il viaggio nasce dal progetto di Simulazione del Parlamento europeo (Unisspe) tenuto tra Sassari e Cagliari. L'obiettivo del progetto, supportato per Sassari dalle professoresse Silvia Sanna e Raffaella Sau e per Cagliari dai professori Barbara Onnis e Gianluca Borzoni (nella foto) è quello di avvicinare la cittadinanza nelle sue varie componenti istituzionali, sociali e accademiche alle tematiche europee.

 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 8 aprile 2018 / Provincia di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
Monserrato
Un asilo per 60 bambini

Il nuovo asilo di via Capo d'Orso apre le porte ai bimbi di Monserrato, ma non solo. Anche i figli degli studenti e dei dipendenti della Cittadella universitaria potranno frequentarlo. Ieri mattina l'inaugurazione ufficiale col sindaco dimissionario Tomaso Locci, gli assessori ai Lavori pubblici e Politiche sociali Gianfranco Masala e Caterina Argiolas, e il resto della Giunta. La nuova struttura potrà ospitare sessanta tra neonati e bambini fino ai tre anni. «Una grande conquista - ha commentato l'assessora Argiolas - l'asilo è pronto ad ospitare i bimbi da martedì prossimo». Prima del taglio del nastro, l'inno nazionale suonato dalla banda cittadina e la benedizione del parroco don Sergio Manunza. Poi il discorso del sindaco dove non sono mancate frecciatine ai consiglieri di maggioranza che nei giorni scorsi hanno preso posizione. «Sarà un gioiello per tutta la città metropolitana - ha detto Locci - un altro risultato della mia amministrazione, a differenza di chi ignora i cittadini di Monserrato. Mi auguro che non sia l'ultima opera che inauguro da sindaco, molti lo vorrebbero ma penso che gli stessi cittadini non siano d'accordo». Per l'assessore Masala «l'opera rischiava di diventare l'ennesima incompiuta ereditata. Dopo mesi di lavori quotidiani, e una variazione di bilancio di 70 mila euro, siamo riusciti a riqualificarla e restituirla alla città». (f. l)

 

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 8 aprile 2018 / Cultura (Pagina 52 - Edizione CA)
L'accademico spiega che cosa minaccia l'idioma
ECCO PERCHÉ MUORE LA LINGUA ITALIANA

Sandro Maxia
Decano degli italianisti contemporaneisti

Il 28 marzo si è tenuta a Firenze la finale delle Olimpiadi di Italiano, competizione annuale che da un quinquennio è organizzata, sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, dalle Associazioni dei docenti universitari di Lingua e di Letteratura italiana, dall'Accademia della crusca e altri, col supporto della Rai. Questa vasta mobilitazione è ampiamente giustificata dallo stato pre-comatoso, da tempo diagnosticato da Tullio De Mauro, nel quale si trova il nostro idioma nazionale. Il grande linguista, purtroppo scomparso il 7 gennaio dell'anno scorso, ha passato gli ultimi lustri della sua vita a denunciare, dati alla mano, lo stato di analfabetismo funzionale che affligge in Italia il 70 per cento della popolazione in età lavorativa; la stessa che non legge neppure un libro all'anno. Dobbiamo dunque plaudire a questa benemerita iniziativa, che quest'anno ha coinvolto addirittura 60.275 allievi delle scuole superiori di tutta Italia e di numerose scuole italiane all'estero (alla gara hanno partecipato tre studenti sardi, due del Liceo Siotto e uno del Dettori). E l'Università, da sempre considerata la principale sede della ricerca scientifica e della promozione della cultura, come ha contribuito a questa battaglia di civiltà? Con indifferenza, direi, quando non con ostilità. Basta un esempio: la pretesa del Politecnico di Milano di tenere i corsi esclusivamente in inglese. La Corte Costituzionale e il Consiglio di Stato hanno bocciato l'aberrante decisione, frutto del nostro inguaribile provincialismo. Un altro esempio l'abbiamo vicino a noi, la nostra Università, quest'avamposto della scienza e della cultura così aperto alle varie esigenze della società in molte delle sue ottime iniziative, è apparsa palesemente sorda al grido di dolore di Tullio De Mauro e di tanti altri valorosi linguisti e insegnanti di letteratura (cito soltanto il linguista Massimo Arcangeli, ex preside della Facoltà di lingue dell'Ateneo cittadino, che nel 2017 ha pubblicato un libro il cui titolo, Cercasi Dante disperatamente. L'italiano alla deriva, dice già tutto). In quest'ultimo quinquennio l'Ateneo cagliaritano ha assistito inerte allo smantellamento burocratico dell'intero settore dell'Italianistica, come i numeri nella loro crudezza dimostrano. Intorno al 2005 i docenti di Letteratura italiana erano nelle allora due Facoltà una quindicina, tra ordinari e associati, e i docenti di Letteratura italiana contemporanea due ordinari e un associato. Allo stato attuale i docenti addetti ai numerosi corsi nei quali si articolano le lauree, triennali e/o magistrali, si sono ridotti a un professore associato e tre ricercatori. Professori ordinari? Zero. Ma non è tutto. Recentemente ho scoperto che oggi ci si può laureare in Lingue senza seguire i corsi di Letteratura italiana e dare i relativi esami. È inoltre altamente probabile che in un futuro molto prossimo finisca per sparire l'insegnamento di Letteratura italiana contemporanea, quasi che i maggiorenti del Dipartimento non sappiano nulla (ma non lo credo) del recente dibattito sui programmi delle scuole superiori, che non contemplano il Novecento (all'ultimo esame di maturità ne ha fatto le spese il povero Giorgio Caproni, uno dei più grandi poeti europei del XX secolo). Sappiamo che i brutali tagli al bilancio degli Atenei, specie del Sud e delle Isole, hanno determinato un pesante depauperamento degli organici e che un ripristino subitaneo della situazione pregressa non potrà esserci. Sono altre le domande alle quali i dirigenti del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dovrebbero rispondere. Mi limito a una: quale è il criterio che ha portato il Dipartimento a privilegiare insegnamenti pur molto interessanti ma di nicchia, rispetto ad altri ai quali spetterebbe la definizione di “strategici”?  Si sa che il problema del rapporto di un popolo con la sua lingua e la sua letteratura viene da lontano e non è una mera questione di numeri (il rinvio alle formidabili pagine di Gramsci su questa materia è del tutto ovvio); né mi illudo che l'Università da sola possa risolverlo. In casi come questo una flebile voce interiore mi sussurra la celebre battuta dei monatti, rivolta a Renzo che abbandona il loro carro: «Vai, vai, povero untorello, ecc. ecc.». Ma allo scoraggiamento bisogna reagire, e ognuno deve fare la sua parte, per piccola che sia.




 

La Nuova Sardegna

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 8 aprile 2018 / Provincia di Oristano - Pagina 32
Seneghe, pubblicata nella rivista scientifica Plos-One la ricerca del futuro biologo Mariano Mastinu
L'AMMINOACIDO RENDE FAMOSO LO STUDENTE

di Piero Marongiu
SENEGHEA luglio conseguirà la laurea magistrale in Biologia cellulare molecolare. È Mariano Mastinu, ricercatore seneghese di 23 anni, che a fine marzo ha firmato un importante articolo, scritto in inglese, lingua usata per le pubblicazioni scientifiche internazionali. Non a caso l'articolo sulle peculiarità della A-Arginina è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Plos-One. «La pubblicazione - spiega Mariano Mastinu - mi ha regalato una grandissima soddisfazione. Tuttavia sono perfettamente consapevole di avere ancora molta strada da fare. Intanto guardo alla prossima tappa da raggiungere, che è il conseguimento della laurea magistrale in Biologia cellulare molecolare».La pubblicazione, esito della ricerca da lui eseguita, insieme a Gloria Dessì e Francesco Meloni con la supervisione della professoressa Iole Tomassini Barbarossa, non ha modificato neppure di una virgola i suoi orizzonti. Mariano, consapevole dei propri mezzi, con molta umiltà guarda avanti e pensa a continuare i suoi studi e a raggiungere il prossimo obiettivo, che è la laurea magistrale. Un percorso formativo perfettamente regolare che, una volta concluso, gli aprirà diverse strade. E la ricerca è solo una di quelle.«Dopo la scoperta della funzione esercitata dalla A-Arginina, un amminoacido che fa parte delle componenti salivari, nella diversa percezione dei gusti principali, in questo caso dell'acido oleico - spiega - vorrei continuare a fare ricerca, ma anche progettare e realizzare un'attività imprenditoriale che si occupi della programmazione dei sistemi di analisi gustative». Un progetto ambizioso, ma non irrealizzabile, al quale il giovane biologo seneghese sta già lavorando d'intesa con l'ateneo cagliaritano. «Con l'Università - dice - sto lavorando a un progetto che punta alla realizzazione di uno strumento capace di effettuare l'analisi gustativa. Si tratta di un apparecchio che, servendosi di un elettrodo posto sulla lingua, fornisce un'analisi dettagliata della percezione gustativa. Lo strumento potrebbe trovare applicazione anche nel campo della diagnosi precoce su alcuni tipi di neoplasie e di malattie neurodegenerative come il Parkinson e l'Alzheimer».Un dispositivo capace di prevenire l'insorgenza delle patologie prima che queste si manifestino, in chiave futura, rappresenta certamente un importante traguardo nel campo biomedico. «A breve potrebbe essere una realtà - conclude Mariano Mastinu -. Un semplice esame effettuato sulla percezione gustativa, ci rivelerà quali cibi, potenzialmente pericolosi per la nostra salute, sono da evitare».

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 8 aprile 2018 / Sassari - Pagina 27
Ricorso al Tar contro la decisione di trasformare il distributore di via Carlo Felice in un posteggio
L'ENI TRASCINA COMUNE ED ERSU IN TRIBUNALE

di Vincenzo Garofalo
SASSARI L'Eni trascina Comune ed Ersu in tribunale per sventare lo sfratto e le bonifiche dell'area su cui sorge il distributore di benzina in via Carlo Felice. In quel fazzoletto di strada il Comune, proprietario dell'area, ha progettato di realizzare un parcheggio a raso al servizio dei campi sportivi che l'Ersu sta costruendo insieme con il polo universitario sportivo e la Casa dello studente nel complesso dell'ex fondazione Brigata Sassari. Per portare avanti questo progetto Palazzo Ducale alla fine del dicembre scorso ha intimato lo sfratto all'Eni, che vantava un contratto di affitto valido al 31 dicembre 2018. Il distributore di carburanti è chiuso da oltre un anno, ma Eni si è opposta a quel provvedimento che, oltre a costringerla a restituire l'area al Comune, la obbliga a bonificare superficie e sottosuolo. Per far valere le proprie ragioni Eni ha presentato un ricorso al Tar, contestando l'illegittimità di tutti gli atti di programmazione per realizzare il parcheggio in via Carlo Felice, ipotizzando la violazione di una serie di norme urbanistiche e relative alla progettazione delle opere pubbliche. La Giunta ha deciso di resistere al ricorso dell'Eni e di costituirsi in giudizio. Palazzo Ducale non intende fare passi indietro e vuole portare avanti il progetto per realizzare i parcheggi in via Carlo Felice. Secondo i piani già approvati dalla giunta nell'area dove fino a poco tempo fa era attivo il distributore dovrà sorgere un piccolo parcheggio a raso con 29 stalli per le automobili. Posteggi che saranno al servizio dei campi sportivi del complesso che l'Ersu di Sassari sta ultimando e che ospiterà una nuova Casa dello studente con 75 posti letto, alloggi soppalcati, oltre ad ampi spazi, verdi, ambienti comuni per attività culturali e ricreative. Tutto questo con una spesa di circa 7milioni e mezzo di euro. I lavori iniziati nel 2014 sono stati affidati alle imprese "Mario Ticca srl" di Sassari e "Buccellato srl" di Sestu, e dovrebbero vedere la fine entro pochi mesi. Il progetto del Comune per i parcheggi prevede una spesa di 221mila euro. Comprende la demolizione e ricostruzione integrale della piattaforma stradale, la realizzazione di un accesso laterale ai campi direttamente dal parcheggio, un nuovo marciapiede. Saranno anche abbattuti i quattro alberi presenti nell'area e un piccolo fabbricato e installati l'impianto di illuminazione e la segnaletica stradale.

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 8 aprile 2018 / Sardegna - Pagina 8
LA SOLIDARIETÀ
CAO (DASS) NEL MIRINO
Il sindaco Zedda: avanti nella ricerca

CAGLIARI  La solidarietà del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, al presidente del distretto aerospaziale sardo, Giacomo Cao, per le scritte minacciose comparse il 27 marzo nelle vetrate della facoltà di Ingegneria dove Cao insegna e dirige il dipartimento di Chimica dei materiali. Il primo cittadino del capoluogo ha inviato una lettera privata al docente, a nome suo e dell’amministrazione comunale, per testimoniare lo sconcerto seguito all’attacco nei confronti del professore e quindi la solidarietà. Nella lettera, Zedda invita il docente a proseguire lungo la strada della ricerca e della didattica, nella certezza di avere vicina la cittadinanza e l’amministrazione. Sulle vetrate della facoltà, la mattina del 27 marzo campeggiavano scritte con lo spray rosso “Dass ricerca per la guerra” e “Cao schiavo dei militari”. Le scritte del 27 marzo erano state precedute da volantini simili a quelli distribuiti tre anni fa, sempre nella facoltà di Ingegneria, che contenevano minacce e il docente veniva apertamente accusato di essere “complice nello scempio del territorio” causato dalle esercitazioni militari nell’isola. Su tutti questi episodi indaga la Digos della questura di Cagliari.

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie