Press review

04 April 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 aprile 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Dalle escursioni online all'aiuto per chi ha problemi di udito, ecco le idee diventate impresa
QUANDO L'UNIVERSITÀ CREA IL LAVORO
Sono una ventina le start-up nate in 4 anni con il premio CLab

POCHI GIORNI FA LA PREMIAZIONE DEI PROGETTI DELLA RASSEGNA 2018, MA DAL 2015 SONO TANTE LE IMPRESE NATE NELL’ATENEO CHE SI SONO IMPOSTE SUI MERCATI NAZIONALI ED ESTERI.
Cultura d'impresa, un mantra per l'Università di Cagliari che, da cinque anni a questa parte, grazie a Contamination Lab, è riuscita a creare idee, progetti e, soprattutto, imprenditori. Peraltro giovani che difficilmente emigreranno altrove per cercare un lavoro. «È questo che vogliamo trasmettere ai ragazzi - dice Maria Chiara Di Guardo, docente di Organizzazione aziendale al Dipartimento di Scienze economiche - e noi siamo qui per aiutarli. Sono loro che imparano da soli a crearselo il lavoro. È il messaggio più importante che esperienza CLab sta trasmettendo».
ESPERIENZE Sono i numeri a parlare. O, anche, i protagonisti di questa che potrebbe apparire come una favola. «Alcuni anni fa - ha raccontato Marco Dejosso, ceo di Nausdream - quattro ragazzi si sono incontrati a Contamination Lab e hanno cominciato a pensare di vincere la sfida». La sfida era appunto “Nausdream”, la start-up terza classificata nell'edizione 2015 di Clab, diventata oggi un'azienda di tutto rispetto nel settore del turismo. Ed è la prima agenzia online di escursioni in barca, con destinazioni nelle isole del Mediterraneo, in Asia e in America Latina. Ha raccolto 350 mila euro di finanziamento e oggi, con otto dipendenti, viaggia a vele spiegate verso la completa autonomia. E pensare che tre anni fa, Dejosso era uno studente che guardava solo al traguardo della laurea.
E poi c'è “Babaiola”, manco premiata al CLab, che ha ottenuto 110 mila euro di finanziamento e si propone tra le realtà più interessanti nel proporre le migliori offerte vacanze su “volo+hotel” grazie a un particolare algoritmo creato dai suoi fondatori. E che dire di “IntendiMe”? Già apprezzata vincitrice della seconda edizione del CLab, il progetto della start-up intendeva «migliorare la vita delle persone con problemi di udito, facendole sentire più indipendenti, libere e al sicuro, facendo suonare un mondo così silenzioso attraverso un sistema basato su un innovativo metodo di rilevazione, trasmissione e notifica dei suoni». Sono bastati 58 mila euro di finanziamento per mettere in pratica un'idea di forte impatto sociale. E ricevere il “Premio dei Premi” dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
SELEZIONI Tra gli aspetti singolari del CLab, il fatto che i gruppi non sono composti da amici o da giovani con esperienze in comune. «La selezione - spiega la professoressa Di Guardo - avviene tenendo conto dell'individuo, non del progetto. Cerchiamo di capire le attitudini di ognuno dei 120 studenti e poi vengono formati i team di almeno 4 persone che poi lavoreranno insieme». Sembra facile ma non è proprio così. «Alcuni ragazzi sono entrati in un gruppo e poi lo hanno abbandonato per unirsi a un altro - dice ancora Maria Chiara Di Guardo - probabilmente dopo aver scoperto una maggiore propensione verso un progetto diverso da quello iniziale. Succede, anche questa è contaminazione».
Riassumendo, il CLab non è qualcosa che l'ateneo cagliaritano - sul tema è un'eccellenza italiana e non solo - mostra all'esterno per sentirsi dire “bravi” o parole intrise di retorica. Lo slogan “I confini sono un punto di vista” sottolinea quanto di vero, reale e palpabile sia CLab. «Le imprese sarde e della Penisola - ha detto il rettore Maria Del Zompo - cercano i nostri laureati. Credo ci sia una ragione. Il nostro lavoro, che non è ancora finito perché siamo solo all'inizio, è di diventare, come Università, una struttura consolidata di ricerca e sviluppo. È la mission che siamo imposti».
Nel frattempo, oltre Nausdream, Babaiola, IntendiMe, anche Omsy (una app da smartphone per lo screening della sindrome delle apnee nel sonno), Bautiful (una console per far giocare gli animali domestici), iFeel Baby (sistema che avvisa le mamme quando il bimbo si avvicina a qualcosa di pericoloso in casa) e altre start-up nate al CLab vivono di luce propria e crescono.
Vito Fiori

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 aprile 2018 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
INTERVISTA. Giuseppe Melis, economista, docente nell'ateneo di Cagliari
«SERVE UN MASTER PLAN DELLA FORMAZIONE»

«Preoccupano i dati ma preoccupa soprattutto la debolezza del sistema, la scarsa scolarizzazione, gli scarsi investimenti in formazione, la mancanza di visione del futuro a medio e lungo termine». Giuseppe Melis, economista, docente all'università di Cagliari, osserva i dati dell'Inps e riflette.
Che cosa nota?
«Che la situazione sarda è tra le peggiori d'Italia».
Perché aumenta il ricorso alla cassa integrazione?
«Abbiamo un sistema produttivo debole e le imprese non sono state capaci di innovare e riposizionarsi nel mercato. Abbiamo enormi difficoltà a riconvertire una forza lavoro poco professionalizzata e non abbiamo una politica industriale».
Come si inverte la tendenza?
«Investendo in formazione con un progetto a medio e lungo termine. I tagli alla scuola e alla formazione del governo nazionale sono una condanna per chi, come noi, è nelle condizioni peggiori. Invece il dibattito è se allentare o no le regole dell'urbanistica».
Che c'entra l'urbanistica?
«È uno dei tanti modi per prendere i sardi per la gola. C'è chi dice: allentiamo le regole e rilanciamo l'edilizia così creiamo lavoro. Pretesti, modi per distruggere il territorio senza cambiare le prospettive economiche».
La formazione negli anni passati ha fallito.
«Sulla formazione serve un master plan che coinvolta gli over 40, quelli che sanno fare solo ciò che hanno sempre fatto e sono difficilmente ricollocabili. I giovani sanno che faranno un lavoro nuovo che forse oggi non esiste, loro no. Sono loro i cassintegrati».
Occorre formare ma guardando alle nuove professioni.
«Esatto, e questo vale in tutti i settori. Invece vedo la classe politica impegnata a tamponare le emergenze. Serve coraggio, serve una visione».
La giunta attuale non ce l'ha?
«Mi viene male individuare colpevoli tra i miei colleghi che sono al governo della Regione ma guardo i risultati. Che cos'è strategico oggi? Qual è la visione e quali sono le politiche conseguenti, le priorità? C'è la volontà di negoziare con il Governo? Non le vedo».
Nonostante negli ultimi decenni abbia avuto ingenti risorse comunitarie, l'Isola rientrerà nell'obiettivo uno.
«Sulle risorse Ue c'è un imbuto: tra la programmazione e la spesa passano troppi anni. Poi per recuperare tempo si fanno bandi repentini ai quali partecipa solo chi è pronto. Quindi si finisce per avvantaggiare pochi». (f. ma.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 aprile 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
CONFERENZA SU ASPRONI
Lunedì 9 aprile nella sala degli specchi della facoltà di Lettere sarà ospite dell'associazione Riprendiamocì la Sardegna, Arianna Onidi che parlerà di “Giorgio Asproni,vita di un ribelle”. L'inizio è fissato per le 20, l'ingresso è libero.

 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 aprile 2018 / Cronaca di Oristano (Pagina 29 - Edizione CA)
CONSORZIO UNO
Le vecchie farine di grano, ecco come utilizzarle

Si chiama “Aviprofo” ed è il progetto dell'università di Sassari e di Porto Conte ricerche per ottimizzare l'uso delle vecchie farine di grano duro e tenero della Sardegna. L'obiettivo è quello di realizzare prodotti da forno, secondo le moderne tecnologie di produzione, con l'ausilio di un miglioratore (siero di latte ovino in polvere e di lievito naturale). Il progetto è finanziato da Sardegna ricerche con la collaborazione della facoltà di Agraria dell'università di Sassari. Se ne parla oggi a Oristano alle 10.30, nella sede del Consorzio universitario 1, con 11 imprese agroalimentari sarde. Relatori saranno Antonio Piga dell'università sassarese e Pasquale Catzeddu , di Porto Conte ricerche. Illustreranno le azioni previste dal progetto, la suddivisione dei compiti, le metodologie di lavoro, i risultati attesi e le modalità di condivisione e di divulgazione. Il dibattito permetterà poi di raccogliere indicazioni e suggerimenti dalle imprese.
( e. s.)

 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 aprile 2018 / Provincia di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
VILLASIMIUS
Premi in soldi ai laureati: «Più giusto darli a tutti»

«Sarebbe giusto che il Comune premiasse tutti i laureati di Villasimius, non solo quelli che hanno un reddito Isee inferiore ai ventimila euro». A chiederlo in Consiglio comunale il capogruppo di minoranza Luciano Garau: «Occorre riconoscere i sacrifici personali e familiari sostenuti da chiunque per raggiungere un obiettivo importante come la laurea - ha sottolineato - inoltre altri Comuni concedono un premio simile a prescindere dal reddito».
Garau auspica quindi che l'amministrazione «riconosca un premio alla diligenza dello studente e non consideri il premio solo come un sussidio economico per le famiglie bisognose». Il premio (nell'ultimo anno sono stati stanziati 7000 euro con un tetto massimo per ciascun studente di mille euro), come ha sottolineato il responsabile degli affari generali Vanni Boni «è concesso sulla base di criteri predeterminati da un regolamento comunale approvato dalle precedenti amministrazioni».
Secondo il sindaco Gianluca Dessì «le risorse economiche a disposizione non sono tante, se dovessimo suddividerle tra tutti i laureati il premio risulterebbe irrisorio». Secondo l'opposizione invece «sarebbe comunque opportuno distribuire le risorse fra tutti i laureati con una premiazione pubblica in Consiglio perché dobbiamo valorizzare lo sforzo dei ragazzi a prescindere dalla situazione reddituale della famiglia». Una ipotesi che il sindaco non respinge: «La valuteremo - ha concluso Dessì - in una prossima seduta consiliare». (g. a.)

 

6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 4 aprile 2018 / Provincia di Sassari (Pagina 35 - Edizione CA)
ALGHERO. Il progetto di riqualificazione della Pietraia inserito nel Puc
Gli studenti pianificano la rinascita delle periferie
La riqualificazione del quartiere della Pietraia partirà dal suo mercato civico, dagli impianti sportivi e dalla piazzetta.

BANDO PERIFERIE Tre milioni di euro potrebbero arrivare dal bando Periferie, a cui il Comune di Alghero parteciperà candidando la proposta progettuale degli studenti di Architettura, un elaborato che si inserisce all'interno di un più ampio lavoro di rigenerazione urbana coordinato da Alessandra Casu, docente di Urbanistica, una esperta nel campo, anche perché il suo principale interesse di ricerca è indirizzato alla connessione fra teoria e pratica della pianificazione urbanistica, territoriale e paesaggistico-ambientale.
APRIPISTA Il progetto pilota della Pietraia farà da apripista per altri rioni periferici cittadini. Un vero e proprio piano di rinascita per il quartiere più problematico e popoloso di Alghero, con circa 10 mila residenti, caratterizzato da scelte architettoniche e urbanistiche non sempre felici.
LAVORO CERTOSINO I ragazzi che frequentano il corso di laurea magistrale in Pianificazione e Politiche per la Città, l'Ambiente e il Paesaggio, hanno lavorato tre anni, discutendo insieme ai residenti le scelte progettuali per la riqualificazione della Pietraia, del Lido, di Maria Pia e della Taulera, in cui risiede circa un quarto dell'intera popolazione algherese. Entusiasmo alle stelle, da parte degli aspiranti architetti, anche perché ci sono buone probabilità che i loro progetti si traducano in realtà. «I ragazzi hanno condotto rassegne stampa sul quartiere, indagini statistiche, hanno distribuito centinaia di questionari ai residenti», racconta la docente Alessandra Casu che ha seguito passo passo gli studi e le ricerche condotti dagli studenti. Sono stati coinvolti pure i bambini delle scuole elementari e medie.
AMBIZIONI Il Comitato di quartiere conta molto su questo progetto per il rilancio, estetico, economico e sociale, di una porzione di città che dagli anni Sessanta in poi si è sviluppata in maniera disordinata. «È un piano molto ambizioso - dice subito l'assessore allo Sviluppo economico, Ornella Piras - ma contiamo di poterlo attuare pezzo dopo pezzo, attraverso diversi canali di finanziamento. Il primo bando è imminente e proporremo il restyling del mercato civico». Sei milioni dai progetti territoriali della Regione, tre milioni dalla candidatura al bando Periferie, più una zona franca urbana per le imprese che intendono insediarsi all'interno del perimetro della Pedrera.
Caterina Fiori

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