Cagliari, 11 gennaio 2018
Ivo Cabiddu
Accolti dal rettore Maria Del Zompo e dal prorettore all’internazionalizzazione Alessandra Carucci, questa mattina hanno fatto visita in rettorato il vice-primo ministro ugandese generale Moses Ali e l'ambasciatrice d'Uganda in Italia Elizabeth Paula Napeyok, dando seguito gli incontri dello scorso maggio, durante il quale era già stato espresso il vivo interesse della nazione dell'Africa Orientale a favorire rapporti tra la nostra università e i giovani ugandesi.
Oltre all’Ambasciatrice e a Moses Ali, avvocato, vicario del Primo Ministro e vice capo dei rapporti del governo con il Parlamento - accompagnato nell’occasione dal Segretario personale Michael Bwesigye - l’odierna delegazione a Cagliari era composta anche dal primo Segretario e responsabile degli investimenti dell’Ambasciata dell'Uganda a Roma, Victor Acellam, e dal Reverendo Charles Vura Obulejo.
Per l’Università di Cagliari erano inoltre presenti all’incontro le professoresse Elisabetta Marini (Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente, coordinatrice dell’accordo di cooperazione internazionale tra UniCa e la Nkumba University di Entebbe in Uganda) e Patrizia Modica (Dipartimento di Scienze economiche ed aziendali, referente per il Corso di Laurea Magistrale in Management e Monitoraggio del Turismo Sostenibile, responsabile del Laboratorio di ricerca in turismo sostenibile UniCa South Sardinia), insieme alla ricercatrice Isabella Soi (Dipartimento di Scienze sociali e delle istituzioni, docente di Storia e Istituzioni dell’Africa, studiosa ed esperta internazionale sulle questioni della regione dei Grandi Laghi, in particolare dell’Uganda).
Durante i colloqui il rappresentante governativo ugandese ha confermato la particolare attenzione del suo Paese e del ministro per l’educazione per favorire gli scambi didattici e di ricerca, promuovere nuovi processi di sviluppo, nonché per cogliere tutte le opportunità di collaborazione scientifica, come nel caso dell’Ateneo di Cagliari, da anni impegnato in Uganda con vari progetti di studio rivolti anche all’ambito particolare delle scuole primarie e secondarie. In Uganda, su circa 35milioni di abitanti, la popolazione giovanile fino ai 15 anni risulta infatti essere il 50% e, inoltre, il fortissimo flusso migratorio - oltre un milione di rifugiati da Congo, Ruanda, Kenya e Sudan del Sud solo negli ultimi anni - ha portato soprattutto donne e ragazzi fino ai 18 anni. Da qui, tra i vari problemi, l’esigenza di migliorare il proprio sistema scolastico e di sostenere l’accesso all’alta formazione, oggi rappresentata da un ristretto numero di atenei tra cui la Makerere University (finanziata direttamente dal governo), a cui è iscritta la maggioranza degli studenti ugandesi ed è riferimento anche per molti studenti delle nazioni confinanti.
Isabella Soi (Università degli Studi di Cagliari) è dottore di ricerca in Storia, Istituzioni e Relazioni Internazionali dell’Asia e dell’Africa Moderna e Contemporanea. Tra i suoi ambiti di ricerca vi sono le problematiche di confine, i movimenti di rifugiati, lo sviluppo dello Stato e la relazione tra religione e politica nella regione dei Grandi Laghi, in particolare in Uganda. Ha partecipato a vari convegni nazionali e internazionali, ha al suo attivo diverse pubblicazioni ed è stata responsabile scientifico e organizzatrice delle ultime due edizioni della AEGIS Summer School.