Rivolto a studenti di Lettere, Filosofia, Beni culturali, Lingue e Scienze dell’educazione
Cagliari, 10 gennaio 2017
Ivo Cabiddu
L’Università degli Studi di Cagliari - con il Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio e il Dottorato in Storia, Beni Culturali, Studi Internazionali - in preparazione alla Giornata della Memoria 2018, organizza il seminario del professor Claudio Natoli “I regimi fascisti e la persecuzione degli ebrei dalle leggi razziali alla Shoah”, per studenti dei Corsi di laurea triennali e magistrali in Lettere, Filosofia, Beni culturali, Lingue e Scienze dell’educazione (per la partecipazione al seminario, corredata da una relazione scritta, è stato proposto il riconoscimento di 2 crediti).
CALENDARIO APPUNTAMENTI. Il seminario prevede un ciclo di lezioni con i seguenti incontri mattutini, sempre dalle 11 alle 13, nell’Aula 15 della Facoltà di Studi Umanistici:
16 gennaio, martedì
17 gennaio, mercoledì
18 gennaio, giovedì
23 gennaio, martedì
24 gennaio, mercoledì
25 gennaio giovedì
GIORNATA DELLA MEMORIA 2018. In occasione della celebrazione ufficiale, il prossimo venerdì 26 gennaio dalle 15,30 alle 19 c.ca sarà l’Aula Magna del Corpo aggiunto del Polo Umanistico (Sa Duchessa, Aula 1b, Edificio Psicologia ) ad ospitare il convegno “Verso la Shoah: lo sterminio dei disabili ”.
SEDICESIMA EDIZIONE. L’iniziativa, rivolta non solo al mondo accademico ma anche alle scuole e all’intera cittadinanza, viene organizzata da UniCa per il sedicesimo anno e come sempre intende offrire ulteriori spunti di riflessione e di arricchimento della conoscenza storica sui fatti riguardanti la shoah e la deportazione nei campi di concentramento e di sterminio
PROGRAMMA. All’introduzione del professor Francesco Atzeni (Direttore Dipartimento di Storia, beni culturali e territorio), seguiranno gli interventi dei docenti Claudio Natoli (Ordinario di Storia contemporanea della Facoltà di Studi umanistici dell’Università di Cagliari) su “Un laboratorio per la Shoah: l’operazione T4 e le cliniche della morte” e Christoph Schminck-Gustavus (Professore emerito di Storia del Diritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Brema) su “Lothar Kreissig: la resistenza di un giudice contro il nazismo”.
PARTECIPANTI. Aderiscono e collaborano l’Archivio di Stato di Cagliari, la Soprintendenza Archivistica per la Sardegna, l’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza (Issra), l’Associazione Italo-Tedesca (Cagliari), l’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna con i Licei statali e istituti superiori: Eleonora D’Arborea, De Sanctis-Deledda, Dettori, Siotto Pintor, B. Motzo, Primo Levi, Bacaredda-Atzeni, Pietro Martini, A. Meucci, D. Scano, Sandro Pertini, A. Pacinotti, G. Brotzu.
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: per informazioni è possibile contattare il Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio - via Is Mirrionis 1 - tel. 070.275655 - email: dipstoge@unica.it
Per concessione del prof. Natoli ecco l’abstract di uno dei temi del convegno “Verso la Shoah: lo sterminio dei disabili”
OPERAZIONE T4. Lo sterminio dei disabili nel 1939-41 fu la prima operazione di omicidio tecnologico di massa attuata direttamente in Germania dal regime nazista. Già subito dopo l’avvento al potere di Hitler lo Stato discrezionale nazista aveva scatenato la persecuzione contro gli oppositori politici, che a decine di migliaia erano stato rinchiusi nei campi di concentramento e sottoposti a brutali maltrattamenti, torture e uccisioni al di fuori di ogni tutela giuridica. In seguito, parallelamente al varo di una legislazione discriminatoria sempre più radicale a danno degli ebrei, la popolazione dei campi si era allargata ad altre categorie di “esclusi” dalla comunità popolare, come i Sinti e i Rom, gli omosessuali, i testimoni di Geova, i cosiddetti “asociali” e anche determinati criminali comuni.
Con l’aggressione alla Polonia e lo scatenamento della guerra prese avvio l’Operazione T4. Su ordine di Hitler si costituì a Berlino un ufficio segreto, del tutto al di fuori della legge, guidato da burocrati della cancelleria del Führer e dal suo medico personale Karl Brandt con il compito di procedere allo sterminio delle “vite non degne di essere vissute”. Si procedette a una schedatura di tutte le persone già ricoverate in ospedali, case di cura e di riposo in ambito pubblico e privato e se ne organizzò il trasferimento, a scaglioni, in cinque sedicenti istituti sanitari (Grafenek, Hartheim, Sonnenstein, Bernburg, Hadamar) dove vennero uccisi collettivamente in numero di 80.000 con il sistema delle camere a gas, qui per la prima volta sperimentate, corredate da appositi forni crematori.