Grazie ad una delibera della Giunta regionale sarà il primo smart campus totalmente autonomo e autosufficiente dal punto di vista della produzione e del consumo energetico. Un intervento simile sarà realizzato nel Polo di Ingegneria e Architettura. L'entusiasmo del Rettore: "Sfida impegnativa accettata dall'Ateneo". Fabrizio Pilo (direttore DIEE): "Un laboratorio a cielo aperto". Alfonso Damiano (DIEE): "Un volano per la didattica, la ricerca e il trasferimento tecnologico". FOTO e VIDEO della presentazione del progetto. I servizi andati in onda nei TG della RAI Sardegna e di VIDEOLINA e la RASSEGNA STAMPA
20 December 2017
Il Rettore Del Zompo tra l'assessora regionale dell'Industria e il Presidente della Regione

Il Rettore: "Progetto ambizioso e complesso, puntiamo al benessere dei luoghi di lavoro e di studio, mettendo le nostre conoscenze e competenze al servizio del territorio con un modello replicabile in tante realtà pubbliche della Sardegna".

di Sergio Nuvoli (ha collaborato Rossana Orrù)

Cagliari, 20 dicembre 2017 – Sorgerà nella Cittadella di Monserrato dell’Università di Cagliari la prima smart energy community, o – per dirla con le parole del direttore del Dipartimento di Ingegneria energetica ed elettronica (DIEE), Fabrizio Pilo – il primo living lab completamente autonomo e autosufficiente dal punto di vista energetico. La novità è emersa questa mattina nel corso della conferenza stampa di presentazione dei progetti pilota che saranno realizzati dagli atenei sardi grazie al sostegno finanziario della Regione e al Patto per la Sardegna, per sperimentare lo sviluppo di Smart Grid e rendere più efficienti dal punto di vista energetico le strutture degli Atenei. “Il progetto dell’Università di Cagliari – ha detto il Rettore Maria Del Zompo – è ambizioso e molto complesso: rappresenta una sfida di alto livello che l’Ateneo sente di cogliere. Vogliamo creare uno ‘smart campus’ per rendere la Cittadella universitaria di Monserrato efficiente e attenta al benessere dei luoghi di lavoro e di studio. Ma il progetto, aspetto ancora più importante, vuole anche mettere le competenze e conoscenze dell’Ateneo cagliaritano a disposizione delle imprese e del territorio, perché i moduli che costruiremo a Monserrato saranno replicabili in tante realtà pubbliche della Sardegna”.

Il Rettore Del Zompo con il Presidente Pigliaru
Il Rettore Del Zompo con il Presidente Pigliaru
Guarda l'intervento del Rettore alla conferenza stampa

L’Università di Cagliari ha colto la sfida e trasformerà la Cittadella universitaria di Monserrato e il Polo di Ingegneria in due reti intelligenti, intervenendo contemporaneamente e sinergicamente su tutti i livelli: produzione, consumo e accumulo.

“Si tratta di un progetto che  consentirà di rendere tangibili, concreti e fruibili i vantaggi associati allo sviluppo dei  nuovi paradigmi energetici su una dimensione di consumo e produzione assolutamente unica nel panorama universitario italiano – ha evidenziato Alfonso Damiano, docente del DIEE - Ciò permetterà di dimostrare sul campo i vantaggi economici ed ambientali della trasformazione energetica in atto, le potenziali ricadute delle ricerche in corso nell'Università di Cagliari e gli effetti benefici dell'integrazione efficiente della produzione, del consumo e dell'accumulo  attraverso l'utilizzo di forme evolute di gestione. Inoltre, l'integrazione tra diverse competenze e l'interdisciplinarietà della tematica e la disponibilità di una piattaforma energetica di tale tipologia sarà sicuramente uno stimolo per lo sviluppo di nuove attività di ricerca,  un volano sia  per la formazione universitaria che per il trasferimento tecnologico verso il territorio regionale”.

Alfonso Damiano, docente del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica
Alfonso Damiano, docente del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica
Guarda l'intervento del professor Damiano alla conferenza stampa

Grazie alla realizzazione della rete intelligente in Cittadella le emissioni saranno ridotte del 56%, i costi abbattuti del 40%. Pilo (DIEE): "Realizziamo un formidabile laboratorio a cielo aperto senza uguali nè a livello nazionale nè internazionale".

Lo scopo è orientare l’utilizzo della generazione e dell’accumulo distribuito per il soddisfacimento istantaneo della domanda energetica per la componente elettrica, termica e mobilità. L’implementazione della rete intelligente nella Cittadella di Monserrato consentirà di ridurre le emissioni associate agli attuali livelli di consumi di energia del 56% e di ridurre il costo finale dell’approvvigionamento energetico di circa il 40%. Un intervento simile ma in scala ridotta è previsto anche per il Polo di Ingegneria.

“Le reti Intelligenti della Cittadella Universitaria di Monserrato e del Campus di Ingegneria costituiscono, per dimensioni e tecnologie impiegate, per le problematiche di continuità e qualità del servizio e per l’impatto energetico e ambientale un formidabile laboratorio a cielo aperto che non ha uguali nello scenario nazionale e internazionale e permetterà di provare sul campo soluzioni allo stato dell’arte e di sperimentare le proposte della ricerca – ha spiegato Fabrizio Pilo, direttore del DIEE - Gli Smart Campus che saranno realizzati contribuiranno ad aumentare la visibilità e la centralità della Sardegna e dell’Ateneo di Cagliari, favorendo le condizioni per il trasferimento tecnologico e l’innovazione, anche grazie al miglioramento della qualità della ricerca e della formazione. L’approccio olistico seguito nel progetto non solo favorirà l’integrazione delle discipline energetiche dell’informazione e delle comunicazioni ma anche il coinvolgimento di discipline, non solo ingegneristiche, che sono cruciali per la creazione di un sistema energetico efficiente, affidabile, ambientalmente sostenibile e costruito intorno alle esigenze della società e delle persone”.

Fabrizio Pilo, direttore del DIEE
Fabrizio Pilo, direttore del DIEE
Guarda l'intervento del professor Pilo alla conferenza stampa

Anche l’Università di Sassari è – come detto – coinvolta nella realizzazione di un progetto simile, in forza della delibera che è stata illustrata oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, alla presenza dei Rettori delle Università di Cagliari e Sassari, Maria Del Zompo e Massimo Carpinelli. Gli interventi, per uno stanziamento pari a 24 milioni di euro (12 milioni per ogni Università), rientrano nelle azioni previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale approvato dalla Giunta nel 2016 e si inseriscono nella più ampia strategia energetica della Regione che punta modernizzare il sistema, passando da un modello centralizzato a uno regionale, distribuito, integrato, interconnesso e, soprattutto, sostenibile.

“Stiamo per avvicinare il futuro – ha sottolineato il Presidente Pigliaru - un futuro nel quale produrremo energia a costo basso e senza danni per l’ambiente. Più si investe in intelligenza e risorse, più la tecnologia avanza e più in fretta possiamo cambiare le cose in meglio. Vogliamo essere in prima fila nella transizione verso le energie rinnovabili con cui tutta Europa sta facendo i conti. Questi progetti di sperimentazione e innovazione portati avanti con le due Università, in particolare, aiuteranno la Sardegna a capire sempre meglio come fare a meno di un’energia basata sui fossili, in un percorso in cui il metano è un passaggio fondamentale”.

Fabrizio Pilo, Alfonso Damiano, Maria Grazia Piras, Maria Del Zompo
Fabrizio Pilo, Alfonso Damiano, Maria Grazia Piras, Maria Del Zompo
Guarda il servizio del TGR Rai Sardegna delle 19.35 del 20 dicembre 2017

Il plauso della Regione: "Avviciniamo il futuro. I poli universitari sono il veicolo più adatto per la nuova cultura dell'energia e sono luogo di buona pratica"

“Stiamo investendo risorse importanti – ha detto l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras – perché le prestazioni energetiche degli edifici pubblici siano migliorate. Occorre promuovere e usare le tecnologie innovative, utilizzare in modo efficiente le fonti rinnovabili e migliorare la stabilità e l’efficienza del nostro sistema energetico. Abbiamo scelto di coinvolgere in questa strategia le due università sarde, sostenendole anche dal punto di vista finanziario perché, essendo i poli della ricerca in Sardegna, possono diventare il veicolo più adatto per divulgare la nuova cultura dell’energia, peraltro condivisa dal PEARS e dall’Unione Europea. Ciò farà dei due poli universitari anche un luogo di buona pratica, oltre che di interesse da parte di altri ricercatori. Le reti intelligenti della Cittadella Universitaria e del Campus di Ingegneria costituiscono un vero laboratorio sperimentale, dei glocal lab, che non hanno uguali nello scenario nazionale e internazionale. Luoghi dove soprattutto i giovani potranno essere sensibilizzati sui temi dell’efficienza e del risparmio energetico”.

L'assessora Piras con il Rettore e il Presidente della Regione
L'assessora Piras con il Rettore e il Presidente della Regione

RASSEGNA STAMPA

L’UNIONE SARDA del 21 dicembre 2017
Borsa (Pagina 17 - Edizione CA)
Grazie a 24 milioni del Patto per la Sardegna al via due progetti a Cagliari e Sassari
Energia intelligente, i due atenei sardi ridurranno i costi tra il 50 e il 72%

Ridurre le emissioni, i costi di approvvigionamento, dare vita a “laboratori viventi”: a questo mirano i due progetti degli Atenei di Cagliari e Sassari finanziati con 24 milioni (12+12) della Regione (Fondo sviluppo e coesione) e illustrati ieri dai rettori Maria Del Zompo e Massimo Carpinelli, assieme al governatore Francesco Pigliaru e all'assessora all'Industria Maria Grazia Piras.
Azioni, ha precisato il presidente, «finanziate con fondi del Patto per la Sardegna firmato nel 2016» e che rappresentano un'ulteriore «accelerazione verso la produzione di energia sostenibile a bassissimo impatto ambientale». In questo modo, ha aggiunto, «investiamo per avvicinare il futuro».
LE RETI EFFICIENTI Il progetto dell'Università di Cagliari si propone di trasformare la cittadella di Monserrato e il Polo di Ingegneria - che hanno caratteristiche ideali per la realizzazione delle Smart Grid - in due reti intelligenti. L'intervento di maggiore intensità riguarda Monserrato. «Sarà il primo smart campus d'Italia», ha annunciato Maria Del Zompo. In particolare si opererà sui comportamenti degli utenti in modo tale da far sì che l'energia prodotta localmente sia utilizzata efficacemente ed efficientemente. Secondo le analisi condotte, l'implementazione della rete nella Cittadella consentirà di ridurre le emissioni del 56% e di abbattere il costo finale di circa il 40%.
L'INTERVENTO A SASSARI Simile ma in scala ridotta l'intervento previsto a Sassari. Obiettivo, in questo caso, arrivare ad una autonomia energetica del 72%, con una riduzione del 50% del prelievo globale. «La nostra situazione è diversa - ha spiegato Carpinelli - perché il nostro Ateneo è sviluppato su quattro poli, ma il 72% di consumi in meno comporta un risparmio di risorse notevolissimo».
«RISPARMIO FONDAMENTALE» Per stilare i progetti, i due Atenei avevano 60 giorni di tempo dalla delibera di Giunta del 17 novembre che ha stanziato i fondi, la definizione contrattuale è prevista entro fine 2019, mentre per la realizzazione bisognerà attendere il 2021. «Il risparmio è fondamentale - ha detto l'assessora Piras - perché significa investire in una altra fonte di energia, e su questa linea abbiamo tracciato gli interventi. Efficientare gli edifici pubblici deve diventare una priorità. La Regione, gli Enti regionali, le Università, i Comuni e tutte le amministrazione pubbliche, hanno il dovere di fornire il buon esempio». Le reti intelligenti della Cittadella Universitaria e del Campus di Ingegneria «sono veri laboratori sperimentali, dei glocal lab, che non hanno uguali nello scenario nazionale e internazionale». (ro. mu.)

L'UNIONE SARDA del 21 dicembre 2017
L'UNIONE SARDA del 21 dicembre 2017
Il servizio di Videolina nei TG del 20 dicembre 2017
Il servizio di Videolina nei TG del 20 dicembre 2017

LA NUOVA SARDEGNA del 21 dicembre 2017
Sardegna – POLITICA REGIONALE (Pag.4 - Edizione NU)
Risparmio energetico, università in campo
Dalla Regione 24 milioni agli atenei di Sassari e Cagliari per sostenere progetti smart

CAGLIARI - Le due università sarde riceveranno 24 milioni di euro per lanciare nel futuro il sistema di alimentazione energetica degli edifici e di tutte le attività umane che si svolgono negli
Atenei.   Si chiama efficientamento energetico, ma non è soltanto un programma tecnico di risparmio in soldi e in uso di combustibili: è una svolta culturale, figlia del piano energetico regionale, verso le cosiddette reti intelligenti (Smart grid) sulla quale c’è «il dovere etico di investire per avvicinare il futuro», come ha detto il presidente     della     Regione, Francesco Pigliaru, nella conferenza   stampa convocata a Cagliari assieme   all’assessora all’Industria, Maria Grazia Piras, ai rettori di Cagliari, Maria
Del Zompo, e di Sassari, Massimo   Carpinelli, accompagnati dai tecnici che avranno la responsabilità di presentare un progetto entro i 60 giorni stabiliti dalla Regione. Pigliaru e Piras ci hanno tenuto a chiarire
alcuni aspetti non marginali. Il futuro è la produzione di energia attraverso fonti rinnovabili
con un bassissimo impatto sull’ambiente. Il presente è ancora una produzione legata alle due centrali a carbone.  In questi anni è cominciata quella che l’Europa chiama transizione da un sistema all’altro,
transizione che «ha bisogno di esperimenti e della metanizzazione (con cui si potrà cominciare ad abbattere le emissioni di anidride   carbonica nell’atmosfera)», ha detto Pigliaru, «perché per le energie rinnovabili bisogna ancora sperimentare sistemi di accumulo dell’energia prodotta e quindi della sua redistribuzione», ha chiarito Piras. Ecco perché l’investimento sugli atenei è stato presentato con solennità: saranno laboratori permanenti per la ricerca di soluzioni tecniche esportabili nelle altre comunità della Sardegna e non solo. 
Ieri i rettori e gli ingegneri hanno spiegato come questa ricerca  scientifica e tecnologia sia già ben
avviata e «con le condizioni create dalla Regione attraverso il piano energetico regionale - diceva Fabrizio  Pilo direttore del Dipartimento energia di Cagliari - le nostre università potranno puntare, quasi prime nel mondo, a diventare living lab (laboratori viventi), una modalità verso cui si sta spostando tutta l’Europa».   Con l’efficientamento previsto, l’università di Cagliari (ha spiegato Del Zompo) ridurrà del 56 per cento le immissioni nell’aria e del 40 per cento i costi di approvvigionamento.   La cittadella di Monserrato (diceva il docente Alfonso Damiano) consuma come un piccolo comune con i suoi 6,6 milioni kilowattora annui.
Sassari è avanti col risparmio: «Dal 2012 al 2016 - ha detto Carpinelli - abbiamo ridotto i consumi energetici del 30 per cento, col nuovo investimento arriveremo al 70, 570 mila euro l’anno di risparmio possibile.
E intendiamo favorire la diffusione di una cultura del risparmio energetico con un laboratorio didattico che apriremo alle scuole». «La nostra università - spiegava Andrea Maltoni energy manager della Terra –
diventerà un campus dove potranno esercitarsi anche ricercatori di altri atenei».
di Alessandra Sallemi

LA NUOVA SARDEGNA del 21 dicembre 2017
LA NUOVA SARDEGNA del 21 dicembre 2017

ANSA.IT
A Cagliari primo smart campus d'Italia
Giunta presenta 2 progetti di efficientamento negli atenei sardi
Mercoledì 20 dicembre 2017

Ridurre le emissioni, i costi di approvvigionamento, dare vita a "laboratori viventi": a questo mirano i due progetti degli Atenei di Cagliari e Sassari finanziati con 24 milioni (12+12) della Regione (Fondo sviluppo e coesione) e illustrati stamattina dai rettori Maria Del Zompo e Massimo Carpinelli, assieme al governatore Francesco Pigliaru e all'assessora all'Industria Maria Grazia Piras. Azioni, ha precisato il presidente, "finanziate con fondi a valere sul Patto per la Sardegna firmato nel 2016" e che rappresentano un'ulteriore "accelerazione verso la produzione di energia sostenibile a bassissimo impatto ambientale". In questo modo, ha aggiunto, "investiamo per avvicinare il futuro".
Il progetto dell'Università di Cagliari si propone di trasformare la cittadella di Monserrato e il Polo di Ingegneria - che hanno caratteristiche ideali per la realizzazione delle Smart Grid - in due reti intelligenti. L'intervento di maggiore intensità riguarda Monserrato. "Sarà il primo smart campus d'Italia", ha annunciato Maria Del Zompo. In particolare si opererà sui comportamenti degli utenti in modo tale da far sì che l'energia prodotta localmente sia utilizzata efficacemente ed efficientemente. Secondo le analisi condotte, l'implementazione della rete nella Cittadella consentirà di ridurre le emissioni del 56% e di abbattere il costo finale di circa il 40%. Simile ma in scala ridotta l'intervento previsto a Sassari. Obiettivo, in questo caso, arrivare ad una autonomia energetica del 72%, con una riduzione del 50% del prelievo globale. "La nostra situazione è diversa - ha spiegato Carpinelli - perché il nostro Ateneo è sviluppato su quattro poli, ma il 72% di consumi in meno comporta un risparmio di risorse notevolissimo". Per stilare i progetti, i due Atenei avevano 60 giorni di tempo dalla delibera di Giunta del 17 novembre che ha stanziato i fondi, la definizione contrattuale è prevista entro fine 2019, mentre per la realizzazione bisognerà attendere il 2021. "Il risparmio è fondamentale - ha detto l'assessora Piras - perché significa investire in una altra fonte di energia, e su questa linea abbiamo tracciato gli interventi".

ANSA.IT
ANSA.IT

CAGLIARIPAD.IT
Energia: a Cagliari il primo smart campus d’Italia
Ridurre le emissioni, i costi di approvvigionamento, dare vita a "laboratori viventi"
Mercoledì 20 dicembre 2017

Ridurre le emissioni, i costi di approvvigionamento, dare vita a “laboratori viventi”: a questo mirano i due progetti degli Atenei di Cagliari e Sassari finanziati con 24 milioni (12+12) della Regione (Fondo sviluppo e coesione) e illustrati stamattina dai rettori Maria Del Zompo e Massimo Carpinelli, assieme al governatore Francesco Pigliaru e all’assessora all’Industria Maria Grazia Piras. Azioni, ha precisato il presidente, “finanziate con fondi a valere sul Patto per la Sardegna firmato nel 2016” e che rappresentano un’ulteriore “accelerazione verso la produzione di energia sostenibile a bassissimo impatto ambientale”.
In questo modo, ha aggiunto, “investiamo per avvicinare il futuro”. Il progetto dell’Università di Cagliari si propone di trasformare la cittadella di Monserrato e il Polo di Ingegneria – che hanno caratteristiche ideali per la realizzazione delle Smart Grid – in due reti intelligenti. L’intervento di maggiore intensità riguarda Monserrato. “Sarà il primo smart campus d’Italia”, ha annunciato Maria Del Zompo. In particolare si opererà sui comportamenti degli utenti in modo tale da far sì che l’energia prodotta localmente sia utilizzata efficacemente ed efficientemente. Secondo le analisi condotte, l’implementazione della rete nella Cittadella consentirà di ridurre le emissioni del 56% e di abbattere il costo finale di circa il 40%. Simile ma in scala ridotta l’intervento previsto a Sassari.
Obiettivo, in questo caso, arrivare ad una autonomia energetica del 72%, con una riduzione del 50% del prelievo globale. “La nostra situazione è diversa – ha spiegato Carpinelli – perché il nostro Ateneo è sviluppato su quattro poli, ma il 72% di consumi in meno comporta un risparmio di risorse notevolissimo”. Per stilare i progetti, i due Atenei avevano 60 giorni di tempo dalla delibera di Giunta del 17 novembre che ha stanziato i fondi, la definizione contrattuale è prevista entro fine 2019, mentre per la realizzazione bisognerà attendere il 2021. “Il risparmio è fondamentale – ha detto l’assessora Piras – perché significa investire in una altra fonte di energia, e su questa linea abbiamo tracciato gli interventi”.

CAGLIARIPAD.IT
CAGLIARIPAD.IT

SARDINIAPOST.IT
Efficientamento energetico, a Cagliari il primo smart campus d’Italia
Mercoledì 20 dicembre 2017

Ridurre le emissioni, i costi di approvvigionamento, dare vita a “laboratori viventi”: a questo mirano i due progetti degli Atenei di Cagliari e Sassari finanziati con 24 milioni (12+12) della Regione (Fondo sviluppo e coesione) e illustrati stamattina dai rettori Maria Del Zompo e Massimo Carpinelli, assieme al governatore Francesco Pigliaru e all’assessora all’Industria Maria Grazia Piras. Azioni, ha precisato il presidente, “finanziate con fondi a valere sul Patto per la Sardegna firmato nel 2016” e che rappresentano un’ulteriore “accelerazione verso la produzione di energia sostenibile a bassissimo impatto ambientale”. In questo modo, ha aggiunto, “investiamo per avvicinare il futuro”.
Il progetto dell’Università di Cagliari si propone di trasformare la cittadella di Monserrato e il Polo di Ingegneria – che hanno caratteristiche ideali per la realizzazione delle Smart Grid – in due reti intelligenti. L’intervento di maggiore intensità riguarda Monserrato. “Sarà il primo smart campus d’Italia”, ha annunciato Maria Del Zompo. In particolare si opererà sui comportamenti degli utenti in modo tale da far sì che l’energia prodotta localmente sia utilizzata efficacemente ed efficientemente. Secondo le analisi condotte, l’implementazione della rete nella Cittadella consentirà di ridurre le emissioni del 56% e di abbattere il costo finale di circa il 40%. Simile ma in scala ridotta l’intervento previsto a Sassari. Obiettivo, in questo caso, arrivare ad una autonomia energetica del 72%, con una riduzione del 50% del prelievo globale. “La nostra situazione è diversa – ha spiegato Carpinelli – perché il nostro Ateneo è sviluppato su quattro poli, ma il 72% di consumi in meno comporta un risparmio di risorse notevolissimo”. Per stilare i progetti, i due Atenei avevano 60 giorni di tempo dalla delibera di Giunta del 17 novembre che ha stanziato i fondi, la definizione contrattuale è prevista entro fine 2019, mentre per la realizzazione bisognerà attendere il 2021. “Il risparmio è fondamentale – ha detto l’assessora Piras – perché significa investire in una altra fonte di energia, e su questa linea abbiamo tracciato gli interventi”.

SARDINIAPOST.IT
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YOUTG.NET
Energie rinnovabili, università sarde sempre più "intelligenti": 24 milioni dalla Regione

CAGLIARI. Università sarde sempre più “intelligenti” che consumeranno meno energia, la produrranno e miglioreranno l’ambiente e la qualità degli atenei. La fase è preliminare, gli atenei di Cagliari e Sassari hanno tempo 60 giorni per presentare i progetti e in ballo ci sono 24 milioni di euro che provengono dal patto per la Sardegna (12 per l’ateneo di Cagliari e 12 per quello di Sassari).
Una volta approvati i progetti, si passerà alla fase di attuazione per la quale saranno necessari almeno tre anni. Per quanto riguarda l’ateneo del capoluogo sardo, i poli interessati saranno la cittadella Universitaria di Monserrato e la facoltà di ingegneria. Mentre a Sassari il progetto verrà attuato nei quattro poli. Verrà utilizzato sia a Cagliari che a Sassari un sistema di produzione da fotovoltaico e un sistema di mobilità elettrica per gestire la mobilità condivisa.
di Monica Magro

YOUTG.NET
YOUTG.NET

CORRIEREDELLECONOMIA.IT
Economia e aziende
Efficienza energetica, disponibili 24 milioni di euro per interventi nelle Università di Cagliari e Sassari
Il Patto per la Sardegna stanzia circa 24 milioni di euro per rendere più efficienti energicamente le strutture degli atenei di Cagliari e Sassari
Venerdì 22 dicembre 2017

Grazie al sostegno finanziario della Regione e al Patto per la Sardegna, i poli universitari di Cagliari e Sassari realizzeranno due progetti pilota per sperimentare lo sviluppo di Smart Grid e rendere più efficienti dal punto di vista energetico le strutture degli Atenei.
Lo prevede una delibera illustrata in una conferenza stampa a Cagliari dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, alla presenza dei Rettori delle Università di Cagliari e Sassari, Maria Del Zompo e Massimo Carpinelli.
Gli interventi, per uno stanziamento pari a 24 milioni di euro (12 milioni per ogni Università), rientrano nelle azioni previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale approvato dalla Giunta nel 2016 e si inseriscono nella più ampia strategia energetica della Regione che punta modernizzare il sistema, passando da un modello centralizzato a uno regionale, distribuito, integrato, interconnesso e, soprattutto, sostenibile.
L’Università di Cagliari propone di trasformare la Cittadella Universitaria di Monserrato e il Polo di Ingegneria in due reti intelligenti, intervenendo contemporaneamente e sinergicamente su tutti i livelli: produzione, consumo e l’accumulo. L’approccio è di orientare l’utilizzo della generazione e dell’accumulo distribuito per il soddisfacimento istantaneo della domanda energetica per la componente elettrica, termica e mobilità. L’implementazione della rete intelligente nella Cittadella di Monserrato consentirà di ridurre le emissioni associate agli attuali livelli di consumi di energia del 56% e di ridurre il costo finale dell’approvvigionamento energetico di circa il 40%. Un intervento simile ma in scala ridotta è previsto anche per il Polo di Ingegneria.
L’ateneo sassarese vuole diventare un laboratorio energetico dove coesistono gestione, produzione e consumo dell’energia, paradigma per tutti i protagonisti della filiera dell’energia elettrica. L’obiettivo è di arrivare ad una autonomia energetica del 72% nei poli universitari dove verranno realizzate le smart grid, con una riduzione del 50% del prelievo globale dell’Ateneo. La realizzazione delle smart grid dotate di impianti di produzione e di accumulo di energia consentirà, nei quattro poli più energivori dell’Ateneo, di minimizzare gli assorbimenti dalla rete nazionale innalzando il livello di autosufficienza energetica del singolo polo a circa il 72%.

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